e giaccio in terra; / e nulla stringo, e tutto 'l mondo abbraccio.
entri nel tergo; / m'accorcio e stringo; e su la pelle cresce /
dolcezza palpitando all'anelante / seno la stringo. idem, 19-1: questo affannoso
o arroventate / mille torture, io voi stringo e rincerchio / nel nodo mio furente
dolcezza palpitando all'anelante / seno la stringo. settembrini, 1-219: corse anelante
della voce umano, / e ben stringo talor l'amata mano; / ma
» -urlo con tutte le forze. ora stringo la sua povera carcassa affannata, lo
, nel buio, / delicatamente la stringo come stelo morto / e alla fronte la
i-79: però a cercarmi nella pietà stringo le mani in contorcimento, non so
rare ardue, mie gioie / raccolgo e stringo contro il petto. comisso, 7-202
tasso, 10-66: m'accorcio e stringo, e sulla pelle cresce / squammoso il
. saba, 517: qui ti stringo al mio cuore, amore mio, /
dorme un passato immenso / ch'io stringo in sangue denso. 7. come
mi pesa orrendamente / e più la stringo tra le stanche braccia; /
labbra, e la tua mano io stringo! / ahi vision d'estinto, o
cor di lucrezia il ferro, che ancor stringo. pascarella, 2-331: il marocchino
rapidissimo? carducci, ii-2-349: le stringo la mano col cuore, cara e
e gran cose in picciol fascio io stringo; / ma qual parlar sì belle
: o quante volte allor vi bacio e stringo, / quante felicità meco dipingo!
piena è in questo sen ch'io stringo. / ma di virtù ferrea, inopportuna
voi libera nacque / questa ch'io stringo al sen materno. galdi, ii-214
. tommaseo, i-127: me gli stringo, com'ellera lussuriante / a querce altera
può sapere chi siete? ». mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e
di più galantuomo, e in ciò ti stringo la mano. baldini, i-100:
. boine, i-23: quando ti stringo la mano e tu ripigli sicuro il
salvezza. lo tengo forte, lo stringo, lo gualcisco, come se volessi
, 10-ix-24: che così facciate vi stringo e gravo. tasso, iv-80: mi
salvezza. lo tengo forte, lo stringo, lo gualcisco, come se volessi spremerne
gr. ixtj, da gixw 4 stringo insieme ', di origine indoeuropea.
xlvii-215: cosi l'aer co'le braccia stringo; / vane im- maginazion nel cor
di lei toccasti... / te stringo e bacio, a te m'inchino
sentire io chi era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia, increspo
, / quando parlar vorria la lingua stringo. aretino, 20-88: -or
virtù lauto, / pur più me stringo cum terenzio e plauto. salvini,
, i-635: com'auro margherita sì la stringo, / e piacemi vie più che
/ e muta la testudine ch'io stringo, / e questa penna, onde le
tutto il peso,... le stringo in una morsa la caviglia, implacabile
men duro morso, / io di qui stringo al par l'instabil, fello /
/ figlie di sion, il mio diletto stringo: / oh me beata, che
la ringrazio ancora tanto tanto e le stringo la mano con affetto e con ossequio.
i-635: com'auro margherita sì la stringo / e piacemi vie più che fiordaliso
. picchinàccio. pataffio, 6: stringo 'n su le secche in barberia: /
picchio a la ruota,... stringo le spalle e dimando se ci è
/ o madre, a te me stringo; e del precoce / dolor che m'
, il giugno, il prendo e stringo: 7 già lascia il furto e si
braccio quel suo pallido / viso al mio stringo e rilego. pascoli, i1-60:
arroventate / mille torture, io voi stringo e rincérchio / nel nodo mio furente
/ ricolma di riflessi / la salma stringo colle braccia fredde / calda ancora, /
giri, e co'i roncigli / stringo sovente i suoi co'miei navigli.
saba, 6-78: vedo rosso e stringo in pugno una frusta a nove code coi
l'arco per mio trastullo incocco e stringo / ed impenno la fuga a le saette
/ porto nascosi, e sì gli stringo al core / che potenza crudel ne volger
salsicciotto /... per mio scettro stringo / come re d'ogni ghiotto.
. filicaia, 2-2-145: già stringo il ferro; e benché il cuor mi
al manco lato, / alla ragion mi stringo e i sensi affieno, / e
/ dolcezza palpitando all'anelante / seno la stringo, di sudore il volto / ferveva
: scrivendo diciamo a'lontani: 'vi stringo al mio seno'. e per estensione una
; / ecco in sen pur ti stringo, ecco si sface / l'anima per
io vivo e non vivo: e nulla stringo e tutto il mondo abbraccio, diceva
non bisogna el so; ma ben te stringo / ch'i figli mei cum sorso
: ho la tua cara; e ti stringo con quella sotterraneità della mia amicizia che
conforto. aretino, 20-316: io stringo le spalle e dimando se ci è niuna
di sangue. marino, 2-i-220: stringo di chi credea stringermi in seno / per
/ baldero mio, sterile scettro io stringo. -che impone la rinuncia
. stringare, tr. (stringo, stringhi) ant. allacciare un indumento
, stringieré), tr. (stringo, stringi; pass. rem. strinsi
le stringe. govoni, 860: se stringo e aguzzo gli occhi / fino a
martìri / questo ferro, ch'io stringo, e questo sangue / m'impetri in
perch'io il pover lascio e 'l ricco stringo, / intender fo che 'l ricco
e giaccio in terra; / e nulla stringo, e tutto '1 mondo abbraccio.
io, col suo articolo in mano, stringo l'affare. montale, 1-122:
fermi / porto nascosi e sì gli stringo al core / che potenza crudel né volger
/ figlie di sion, il mio diletto stringo. -godere, assaporare.
117: de questo tanto la stringo quanto me è al mundo possibile.
di nuovo quanto più posso ve ne stringo. berni, 371: sua santità,
divina. guerrazzi, 7-461: io niuno stringo; seguami chi vuole. papini,
un giorno par, s'al ver mi stringo, / che sia dall'età vetera
riprendersi mi passo da giudicare: solo mi stringo a dire che piace a me metodo
, come sono appresso una donna, la stringo, la succio, la mordo.
si oscura, / ti scuoto, ti stringo alla vita.. / e come se
nel sentire io chi era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia,
e muta la testudine, ch'io stringo, / e questa penna, onde le
asta impugna, ed io la penna stringo, / e per far immortale il nome
turba dei nipoti. e a te stringo la mano. moravia, iv-27: ecco
7-96: se non m'invitano, talvolta stringo la zona a tomo ai fianchi e
, ed ecco, la penna che stringo principia a sconsacrarsi, svela la sua moribonda
sopra il libro antico, / e stringo molte legna in picciol fascio, / che