, placarsi. manzini, 9-113: strilla [il bimbo], ma, di
non altro, di vivo; / che strilla e si leva, ed a spire /
. comisso, 1-166: e le strilla o le risa battono l'aria all'unisono
linguaggio bestemmia si feo: / qual strilla in greco, qual urla in ebreo,
c. e. gadda, 244: strilla... quello che vende gli
bocca. comisso, 1-166: e le strilla o le risa battono l'aria all'
adunanza / brutalmente si disputa e si strilla, / mugghiar si sente il tuono in
infante] dà di sé notizie quando strilla e quando chiagne: e la madre
non altro, di vivo; / che strilla e si leva, ed a spire
[il cuculo] la gola, e strilla dalla mattina alla sera sulla cima di
703: tradito da una diavolessa, strilla come un porcellino di latte. pirandello
. tornielli, 489: qual strilla in greco, qual urla in ebreo,
me obbliganti. magalotti, 24-310: spesso strilla come un'aquila per l'indiscreta licenza
e. gadda, 244: strilla... quello che vende gli anelli
avventile. magalotti, 24-310: spesso strilla come un'aquila per l'indiscreta licenza
fornisce la battaglia quando uno dei galli strilla, perché quello è il segno d'aver
rilievi, montata su i trampoli, strilla: - io feci, io fui.
c. e. gadda, 244: strilla anche quello che vende gli anelli e
la prima, si sente impastoiata e strilla cadendo. 2. per estens
bestie invelenite. tommaseo, 2-51: strilla come invelenita serpe. tarchetti, 6-i-462
. goldoni, xiii-651: a chi strilla, borbotta o maledice, / sbuffa,
mazzeraronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla. 2. per estens.
e svenevole. - anche: che strilla, che piange. leopardi, 32-135
voce lagnosa e stridula; che piagnucola, strilla, frigna di continuo (una persona
, ma poco sottende, ed egli strilla, fa premure, manda corrieri,
la vuole e la vuole; piange, strilla e pesta i piedi, come un
senza cartilagini. grossi, ii-498: strilla invano il furfante, e si dibatte
pino, il pino che cinguetta, strilla, / pigola; ogni ago tremola e
la prima, si sente impastoiata e strilla cadendo: quelle che le vengono appresso dànno
ma poco s'attende, ed egli strilla, fa premure, manda corrieri. fanzini
e protestante. -scherz. che strilla o strepita impaurito (un animale)
che brilla / e del padre che strilla, / de l'arciprete zio che dies-illa
]: ecco una deliziosa contadinella abruzzese che strilla al suon di un organino, una
passarlo, e con una donna che strilla, è la questione. g. giudici
/ colma di rabbia così mugghia e strilla. -furore poetico. algarotti
(con valore aggett.): che strilla con voce roca e sgradevole.
, montata su i trampoli, strilla: io feci, io fui.
versi muta e rimuta, / chi strilla quasi lo correggesse. 2.
de iente, vedese fuire, vedese strilla e pianto. lo conte armeniac fu
uccello piena di ruggine e di dolore, strilla. 16. nome generico di
sm. letter. che piange e strilla insistentemente. bersezio, i-41: «
ritornava a galla. pratesi, 5-201: strilla, dà pugni e scalcia in modo
sciliare de gote. onne perzona lagnata strilla. -rifl. ¦ laudario
pugni chiusi, le spalle fremono e le strilla non si sa se siano di spasimo
più sculacciate. saba, 5-172: strilla come il bambino sculacciato / se allontani
nell'accesso del furooore.. » strilla con la sua voce stridula tro
, / e venire. strilla, e i servi vuol morti e le
settembrini [luciano], iii-1-362: costui strilla, insulta, sermoneggia, mette scompiglio
/ fa ricorsoa le ariette? / tanto strilla che sgomenta / la memoria e l'
. la capria, 1-14: quella strilla come una chioccia spennata viva.
ancora sto pupazzo a palazzo chiggi, a strilla dar balcone come uno stracciarolo. pratolini
. di strillare), agg. che strilla, che urla (per dolore o
sciliare de gote. ogni perzona lagnata strilla. rancore e paura nasco. ariosto,
niega indarno e piange e grida e strilla. varchi, v-40: strillare, il
nostro signor paolo medesimo... spesso strilla come un'aquila per l'indiscreta licenza
campanella, 1068: il legno al fuoco strilla e piagne manifestamente perché è disfatto.
palpito trito dell'ore; / mi strilla nel cuore col grido / d'implume caduto
mastro- vincé, spicciatevi che papà mi strilla. 12. locuz. region.
v.]: chi ha torto, strilla più forte. = la tarda comparsa
. (plur. anche femm. le strilla). grido, urlo o
de iente, vedese fuire, vedese strilla e pianto. varchi, v-40: strillare
con molti bambini e bisogna pazientare sulle molte strilla infantili. -vagito. -dare
poto vivere senza li omini, con granne strilla sì corno lopi per li monti e
. v.]: 'strillone-ona': chi strilla, e dimolto. detto anche di
nazioni e si duole e si rammarica e strilla, quando non è ben veduta,
, almeno così dice e strepita e strilla; arricchiti di guerra; una faccia
la doccia: e lì salta e strilla come un tarantolato. g. manganelli,
mazzeronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla: « ah giacinto troppo imperioso,
del nasetto sulle selci: chiagne: strilla: non s'è fatto nulla. tomizza
che brilla / e del padre che strilla, / de l'arciprete zio che dies-illa
the city', bioterrore e la città, strilla a caratteri cubitali il popolarissimo quotidiano della
gorgheggia, ghiribizza, e cresce, e strilla, / e con ermafroditica maniera /