caro, 11-208: allor sonare accètte e strider carri / per tutto udissi. chiabrera
ricopre il ciel sereno; / odi strider la rana, e quel baleno /
nubi ricopre il ciel sereno; / odi strider la rana, e quel baleno /
tagliolo. govoni, 1-95: sento strider la mota dell'arrotino / all'ombra
ricopre il ciel sereno; / odi strider la rana, e quel baleno / mira
3-79: ed oltre ai liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve
oda piombar la pina / sorda, strider la ragia nella teda, / sonar
ricopre il ciel sereno; / odi strider la rana, e quel baleno /
non onda incresparsi, e non cicala / strider, né batter penna augello in ramo
, 13: allor s'ode uno strider di bipenni, / un cupo scroscio di
onda incresparsi, e non cicala / strider, né batter penna augello in ramo,
treppiè d'acciaio, / e lo strider d'un'anitra inchiodata. =
, ed oltre ai liti / cui strider tonde all'attufifar del sole / parve
colonne, ed oltre ai liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve
, /... / ma strider di ranocchi e di cicale, / urli
o tempeste o altri tali, che strider fèro e desperaro il nilo.
iii-2-232: allor s'udì tre volte strider l'aquila / dall'ètere sublime.
, ed oltre ai liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve udir
b. fioretti, 2-2-138: eccoti lo strider delle ruote, eneide, 12:
un treppiè d'acciaio, / e lo strider d'un'ani- tra inchiodata. salvini
non onda incresparsi, e non cicala / strider... /... odi
que'miseri che sono nell'esteriori tenebre a strider co'denti irrevocabilmente cacciati. alfieri,
oda piombar la pina / sorda, strider la ragia nella teda, /.
/ sull'erma solitudine del golfo / strider le furie ed iterar gli spechi / come
nostri lidi oltra ai liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve alle
che senti / non molto di lontan strider le rote / del carro che, volgendo
ganippe i ranocchi e d'ippocrene / strider tutti s'udiro e far fracasso,
beltà giovine ardente, / sé contorcersi e strider veramente, / giurano i sensi e
beltà giovine ardente, / sé contorcersi e strider veramente, / giurano i sensi e
, ed oltre ai liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve udir
: s'invola non cicala / strider, né batter penna augello in ramo,
n'attendo / il superbo guair, strider l'avaro, / crucciarsi l'invidioso e
i rugginosi cardini e le porte / strider della prigion. alfieri, 5-06: stuolo
, [i due prigionieri] sentono strider i catenacci della carcere, e 'l guardiano
utile n'attendo / il superbo guair, strider l'avaro, / crucciarsi l'invidioso
/ sull'orma solitudine del golfo / strider le furie ed iterar gli spechi /
scemi / dal tetro fondo, udii lo strider mesto / de'semivivi, che ne'
affetto interno / s'udran, ma strider sol feroci belve. soderini, i-19:
iii-2-233: allor s'udì tre volte strider l'aquila / dall'etere sublime.
insaponano i panni nelle mastelle; lo strider delle fascine nel forno.
. n. villani, i-3-59: ecco strider le toppe e le ridutte / /
e 'l nero per bianco e senza fare strider la gaggia cavar le penne e vuotar
i tizzoni consumati splendono / ed uno strider di civetta sale / al cielo.
artiglia, / singhiozzi, uguali a strider di catene / scosse. =