descritta la malagevolezza del luogo, cioè la stre- mità della ripa, luogo di cadere
passo chi vi tocca / quando siate sì stre- biate. ariosto, sat.,
confusione nella città, non avvezza a somiglianti stre- iti e percosse furiose delle cannonate
: per que la fai languire, tanto stre- gnenno, amore? a
spettacolo verrebbe acclamato come il capolavoro di stre- hler. a berlino passa probabilmente per
l'avea acompagnato l'armata turchesca tuta in stre- cto, e lui cum l'armata
spiriti. -in senso generico: mago, stre- sbocciare in gran numero (i fiori
fu forsa mandare contra lui sexanta velie al stre- to de la meca nella tera di
podagre: o dàgli una dirotta / di stre- = voce di area sarda,
, 4-58: primieramente tu le vai chiamando stre- garelle, furfanterie gioielli, zuccheri.
, sf. ant. maleficio operato dalle stre- ghe. soderini, ii-355
crede innamorato d'una donna in modo alquanto stre- ghereccio. papini, iv-501: tanto
augurio un mastro fino / e fea lo stre- gonaccio e l'indovino. montale,
, cioè divinazione, malefìcio, superstizione e stre- goneccio. d. bartoli, 2-3-152
lodi, xxxv-i-613: mangani e preere per stre- mir le contrade. lancia, iii-625
la campana del populo cominciò a sonare e stre- mizzare a l'arme. =
. d'annunzio, i-108: i falchetti stre- pean. -frinire (le
: strisciavano d'ogni intorno i lampi, stre- pitavan le folgori, piombava dirottamente mescolata
di piglio a un vasto piatto / senza stre- polo o creppaccio. = deriv
siena, 2-ii-1082: ognuna stregne, ognuna stre- gne, e avete tanta robba che
d'una cerbottana ineltacqua, e l'altra stre- mità ti metterai a l'orecchio,
5-18: piantasi (il noce) nella stre- mità di gennaio con le sue noci
che tutti li altri fossero banditi cum grandissime stre- ture e pene. vasari, 4-i-534