, 1-393: l'invincibile arsura che mi strazia / s'abbeverò a gran sorsi alla
venire ad abbracciarti; il freddo mi strazia, e il viaggiare mi ammazza.
sbranerà il cuore, che già me lo strazia barbaramente l'istesso sospetto, ma me
filosofi più solenni travaglia colle critiche, strazia, e beffa coll'ironie. lambruschini
che piace a me, la bellezza che strazia! e. cecchi, 3-15
bicipite augello esecrato / più ne strazia col rostro spietato? svevo, 3-552:
/ nudo 11 mio nome, / strazia inarmonico / gli orecchi. baldini,
/ e l'orrore dei popoli che strazia / la gran necessità di farsi male.
signore, / i tuoi versi offende e strazia, / l'umiltà, la sofferenza
traditore / sì che di can non si strazia più pelle. 7. venat
/ volvesi alteramente, e calca e strazia / nemici corpi. alfieri, xiii-91
45: anton del moglie c'ogni salmo strazia / l'altra [lezione] dirà
/ nudo il mio nome, / strazia inarmonico / gli orecchi, come /
suo dispetto costei e servir chi mi strazia, chi non fa conto di me,
tutto fuma, / il fer la strazia e il foco la consuma. leonardo,
creatura, è la consuetudine; che strazia nel suo ricordo un gesto abituale,
il vento, che rinfresca l'erba, strazia / il tuo corpo deserto; né
talvolta nel momento di un effetto che strazia. baldini, i-761: quei monti pezzati
gentil per tutto fuma, / la strazia il ferro e 'l fuoco la consuma
che addorme o in una dissonanza che strazia. 5. il fluire,
ciò che in questa sciagurata impresa mi strazia ancora più si è la tardanza, e
: contro costei che il cor mi strazia e fende, / perché forte non
la pioggia che macera, la gragnuola che strazia. c. bini, 1-75:
gentil per tutto fuma; / la strazia il ferro, e 'l foco la consuma
cercata crucia, acquistata gonfia, perduta strazia. panzini, i-731: l'oro fa
fatti fere ed orsi, / qual strazia, qual uccide e qual graffigna. aretino
e grami / per vigilie per fami / strazia! quaglino, 173: vostra signora
creatura, è la consuetudine; che strazia nel suo ricordo, un gesto abituale,
tanti titoli / nudo il mio nome / strazia inarmonico / gli orecchi, come /
, i-166: nel dolor che mi strazia / perfin la gioia altrui sovente annoiami
ingoiare. pindemonte, 226: chi tanto strazia l'idioma nostro? / gallo signor
, / com'aquila colomba, e strazia e sbrana. ingrèssa, sf.
e quest'è la cagion perché ci strazia. marsilio da padova volgar.,
fanciullo; / lo maltratta, lo strazia e alfin l'ammazza / e vano rende
: vedi la cruda morte che la strazia [la città di siena], /
/ che s'or da te si strazia, / non venga la disgrazia / d'
le bocche roventi, tonate: / strazia, o ferro; pestate, o cavalli
. v.]: mordacemente il veleno strazia le carni. = comp
, xi-168: di nuovo il corifeo strazia l'aria: questa volta i gracchi erano
titoli / nudo il mio nome / strazia inarmonico / gli orecchi. einaudi, 1-425
titoli / nudo il mio nome / strazia inarmonico / gli orecchi, come /
liberarvi da un qualche malor che vi strazia, offerite volentieri il corpo al ferro ed
più avanti la padella del friggitore ti strazia l'olfatto. bacchelli, 14-225: quegli
sì dicendo ei s'avanza e caccia e strazia / l'opposta turba. poerio,
'l giusto e l'innocente opprime e strazia, /... a ragion perde
/ veggon lupo talor che colle zanne / strazia nel bosco un innocente agnello. carducci
io fu'creato: / costui mi strazia e pela la pollastra. 4
/ e l'orrore dei popoli che strazia / la gran necessità di farsi male.
'l giusto e l'innocente opprime e strazia, / onde a ragion perde salario
si caccia le mani in gola, si strazia, si percuote, in un profluvio
e a modo suo mi lacera e mi strazia. 6. ciò che serve
fanciullo: / lo maltratta, lo strazia e alfin l'ammazza. foscolo, ix-i-
progetti per il nostro avvenire che mi strazia il cuore tutte le volte che rileggo la
grazia, / ella mi scheme e strazia: / questa 'l mie cor conquide.
/ e l'orrore. dei popoli che strazia / la gran necessità di farsi male
, / vedi che di dolor amar si strazia. bellincioni, lizzi: noi siam
sinceramente, questo pensiero mi indigna e mi strazia. -grave compromissione del prestigio
tratto la società si ferma, si strazia, si scioglie,... benché
una creatura, è la consuetudine, che strazia nel suo p. f. giambullari
una mostra). carità di chi strazia per risanare e di chi dopo il dolore
creatura, è la consuetudine; che strazia nel suo ricordo, un gesto abituale,
. guglielminetti, 3-136: l'asceta strazia e sferza la cieca sua carne / e
, / ché s'or da te si strazia, / non venga la disgrazia /
che dilania, che squarta, che strazia, che uccide o tortura con ferocia.
nella coltivazione..., chi strazia il suo in cavalcature, e altri
antico / fiera memoria, che mi strazia e accuora! / oh crudelmente amico /
stràccia (straga, stràcia, straza, strazia, strazza), sf. ant
che credi tu cn'io sia una tua strazia / da piè, che mi usi
ce un'acuta sofferenza morale; che strazia l'animo. discepol mi faran tradire:
onore a questo rinegato, / che così strazia tua gente mealle sofferenze altrui o un
88: straziava la sua tesoriera come si strazia una manigolda; e un lamento,
eccesso. casti, ii-5-92: quei strazia l'anima; dolore che strazia il cuore'
quei strazia l'anima; dolore che strazia il cuore'. garibaldi, 1-438: ch'
/ e 'l giusto e nnnocente opprime e strazia. leoni, 123: l'
capo si stropiccia e 'l crin si strazia / per truovar rime ch'abbian qualche grazia
e le gavette... chi le strazia 10 punirete acremente. fagiuoli [tommaseo
ha fatto male). il cuoco strazia la roba, quando la cuoce male.
quando la cuoce male. 'cattivo scalco strazia polli e carne, perché non li sa
gli spaccia, con tal supplicio gli strazia a lungo. -irritare provocando una sensazione
un ronzìo lungo viene dall'aperto, / strazia com'unghia ai vetri.
, 65: prima è contrizion quella che strazia / el maladetto, e poi con
o figliuol, questa gente sì mi strazia! / o figliuol mie, quanto so'
, oimè, che il cor me strazia e 'l pecto. altissimo, 46:
2-2-253: fiera memoria, che mi strazia e accuora! foscolo, iv-361: non
non si querela, e questo mi strazia ancor più. carducci, ii-12-107: la
la monarchia, la decompone, la strazia per una generazione. settembrini, v-93
. pindemonte, iii-502: chi tanto strazia l'idioma nostro? foscolo, ix-1-568
, gutturale e dolce, che non strazia il silenzio ma sembra fatto del silenzio stesso
sì dicendo ei s'avanza e caccia e strazia / l'opposta turba.
il mio a chi sopra mercato mi strazia, o se questa parola è troppo
perde nella coltivazione,... chi strazia il suo in cavalcature e altri spediscano
, /... la maglia gli strazia dal costato. 17.
xxxvii-70: vedi che di dolor amar si strazia. straziata. cesarotti, 1-viii-371:
tambascia e piagne, / freme, si strazia, odia la vita e 'l mondo
. (femm. -trice). che strazia fisicamente o moralmente. tommaseo [
.]: 'straziatore': chi o che strazia. 2. ant. parassita
stanza, / ove più non mi strazia l'importuno / strilla-giornali. = comp
che mi succhiella sempre qui, che mi strazia. bacchelli, 2-xxiii-700: il bisogno
e piagne, / freme, si strazia, odia la vita e 'l mondo,
/ o figliuol, questa gente mi si strazia! / o figliuol mie, quanto
, 6-488: un sibilo acuto gli strazia i nervi, sicché spesso si scuote e
, questo pensiero mi indigna e mi strazia. 4. peggior. usbergàccio
. cecchi, 9-317: eccita e strazia durante cinque anni una ragazza follemente innamorata
amor di colei ch'el strugge e strazia / d'entrar in giostra ha già il