galba. pavese, 5-37: era strano come tutto fosse cambiato eppure uguale.
/ e venir fammi in questo loco strano. idem, 2-1-17: quel guerrier
. d'annunzio, iv-1-542: uno strano ardore di sacrificio m'infiammava subitamente,
e, sotto il velo nero, uno strano soggólo a fittissime scannellature. chiesa,
dalle grandi acacie fiorite pioveva un silenzio strano..., da quei bianchi grappoli
, iii-875: avevate letto un libro strano che vi aveva accesa di mille curiosità scoppiettanti
aveva aroma; assumeva però un sapore strano dagli accessorii. il vaso e le
tredici di lor rimaser drento / allo strano galappio acchiappatolo. 2. sm.
di simile a quello dell'acciaio e, strano, a quello del sangue! slataper
97: accorre non è inusitato; ma strano parrebbe d'accoglienza fatta a persona.
cose ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia,
leopardi, 1002: un modo di dire strano, ma accomodato al caso. idem
affacciato sulla porta per veder passare quello strano accompagno funebre che ormai si perdeva nella
, accosciate sull'erba, fanno lo strano effetto d'una scacchiera sul verde. papini
è dell'uso, ma non sonerebbe forse strano dire che gli ardori della zona torrida
questo e quello, o cittadino o strano. magalotti, i-634: fin qui gli
barbarie, di addomesticare ciò che era strano. vico, 238: le leggi
una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile. rajberti, 2-69:
di loro. arila, 13: strano, e da non tollerarsi, è aderire
fra questi monti, c'è un senso strano d'aria mometro (v.)
ragione del moderno avanzamento, non sarebbe strano che fra poco agli orecchi nostri ancora
buoni aggiunti morali '. questo è strano modo di usare la voce aggiunto invece di
tutti con buone chiese ammini strano con sontuosità e riverenza li santissimi sacramenti.
pazzo. / donde è venuto questo strano agrume? 3. cibi di
inglesi. slataper, 1-128: è strano che la gente non crederebbe io possa essere
, terreo era il volto, cui dava strano risalto una capigliatura lucida e nera.
5-45: e nel cader questo animale strano / forte abbaiava come un cane alano.
,... è giusto che paia strano, anzi stranissimo. albicòcco (disus.
80: è fra di lor tenuto strano / chi non ha devozione all'alcorano.
tetto / alcuno e va per suo strano cammino. d'annunzio, iv-2-1283:
trovai accanto sui banchi di scuola uno strano compagno. idem, 5-195: mi aspetto
2-189: presentivano con gioia un qualche strano avvenimento che alimentasse alfine le loro chiacchiere
il mio profilo e il profilo dello strano volatile. govoni, 1-54: e
845: si pensi come sarebbe parso strano a que'lettori medesimi, per altro
essere altrui sì novo, / sì strano a me. b. croce, ii-7-244
: m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che
del glicine ha un sapore dolciastro-amarognolo, strano, di foglie di pesco e un
. v.]: anacronismico: meno strano isarebbe anacronistico-, non bello però.
in sostituzione di anacronismico: « meno strano sarebbe anacronistico; non bello però »
. gioberti, iii-65: né paia strano che l'andatura analitica non basti sempre
più segreti, e appunto per ciò appare strano. siuparich, 2-371: u duomo
solito impassibile e cadaverico, animarsi in modo strano, e dopo una profonda meraviglia esprimere
sposi. civinini, 1-348: uno strano vecchio, alquanto sporco, con una
, appiè di quella, qualcosa di più strano. [ediz. 1827 (202
mangiarlo si arrisca, non è sì strano parlare di uccelli, che egli a pieno
apieno. ariosto, 42-38: del caso strano di rinaldo a pieno / fu malagigi
cuori. aretino, 1-316: tu fai strano viso a ciascuno che non ti porta
è prossimo all'approdo e sogna il paese strano. panzini, ii-115: in cospetto
contro ragione... parimenti è strano per 'rubare'o 4 appropriarsi 'cosa
leone ebreo, 105: non è adunque strano appropriare la divinità alle idee delle cose
con quel naso appuntato, lungo e strano, / ha fatto anche del ber suo
questo mio. 3. strano, bizzarro, bisbetico. grazzini,
te vede una primavera, / uno strano arboscello, che non reca / fiori,
sottile, mostrano un piede sanguinolento. strano, per questo taglio come sembrano vivi
suo profondo e squallido raccoglimento faceva uno strano contrasto colla colorita baldoria che rumoreggiava sul
, il cielo farsi d'un grigio strano, quasi livido: poi latteo, con
, accosciate sull'erba, fanno lo strano effetto... d'un arlecchino
da tempo per le foreste un ben strano cavaliere bianco senz'arme allo scudo,
/ quella del suo pensier gentile e strano / bianchezza, in cui mirar mai
, ma come si governa poi lo strano arnese? pea, 5-30: la prima
leccava le orecchie, dandogli un solletico strano. idem, ii-219: macchie gigantesche
di mangiarlo si arrisca, non è sì strano, parlare di ucelli che egli a
, spasmodica, con questo poi di strano, che dove precisamente voglia arrivare non
artagoticaménte, avv. ant. in modo strano, artificioso. boccaccio
la sua dignità... non è strano che un artiere italiano a londra,
, m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che quasi
piglia. 2. agg. strano. = etimo incerto (cfr.
. 4. figur. ordigno strano, complicato. magalotti, 20-132:
, tanto più parve loro il caso strano e meraviglioso. s. caterina de'
assenza d'amore / appare disunito e strano. 3. distrazione, amnesia,
, 276: egli era preso da uno strano, accorato, assillante sentimento d'amore
all'astratta. 4. ant. strano, bizzarro. andrea da barberino,
astretto è qui da novo incanto e strano, / non so s'io dica in
. / che un tempo orrendo e strano / minaccia a ogni terra. guicciardini,
, tenendo dietro all'astruso ed allo strano. = voce dotta, lat.
, e si presta ad ogni movimento più strano così agevolmente, che lo fa sempre
: quello poi che è più strano, mentre sono possibili simili atrocità
lo vedevano sparire e lo consideravano uno strano. pavese, i-302: una volta
della bocca un po'tumida faceva uno strano e attirante contrasto con la parte superiore
viani, 14-406: un prete assai strano..., che s'intitolava il
dell'impero romano, sarebbe il più strano enigma morale e politico...
143: e del gorgier l'avvolgimento strano / usò pipin, poich'ebbe italia doma
dire bacchio o bacchèo; ma suonerebbe strano: e non mancano esempi d'accenti spostati
questo badalucco, ancora che dispettoso e strano, è mancato con mio dispiacere.
è qualche cosa di nuovo e di strano nella voce delle bertucce. non è
: fra queste mura, in queste strano bosco / che non cresce in altezza
. dial. pazzo, bizzarro, strano. gozzano, 410: la vecchia
, specialmente le ricordanze; è un ballo strano, non ancora una danza macabra,
gente: / non fu sentito mai più strano ballo. idem, 31-25: e
. bocchelli, 1-i-239: un uomo strano,... uno che s'intendeva
più nulla e vedea tanta contentezza, strano e imbizzarrito, le domandava se fosse
e balzana. balzano2, agg. strano, bizzarro, stravagante, strambo (
gran schiena; / e quivi a strano giuoco di sonaglio / sopra dudon con tanta
di quella della luna; non il barbaglio strano e guizzante del lampo. carducci,
. barbarico, barbaro; infedele; strano. petrarca, iii-1-43: e popoli
; ed è quasi quel medesimo che strano o straniero. tasso, 1-22:
eccheita, nome in tutto nuovo e strano agli orecchi barbari, non che a'
paese remoto, ma anche barbaro e strano: e, soprattutto, patria di
nuova, voltarono la loro barbetta verso lo strano prete. 4. ciocca
, 234: donne, vi sembra strano, / che fosco, che barbuto,
in su la mezza notte / assai strano, se noti il mio latino; /
nievo, 88: non era dunque strano che ella aspettasse con impazienza 11 dopopranzo
bassi, / ostico gli pareva e molto strano. note al malmantile, 1-164:
debole. baretti, 1-141: gli è strano che la sapiente grecia, che la
. -battere la luna: sentirsi strano, turbato, malinconico. goldoni
batticuore / terrestre forzato / su questo strano paesaggio a palla. c. e.
festa / immascherato ad un modo più strano; / da becco egli s'avea
168: giovan pietro malalana / tipo strano quanto mai / nel gran dì della
amor, non so dir come, / strano incendio divenne, e cangiò nome.
gente, comportandosi in modo villano o strano. berni, 63-23 (v-165)
colpisce mille volte dippiù coll'effetto direi strano, sorprendente, poiché rubato a dio
, poeti. tombari, 2-44: è strano come anche il tacchino non avesse ancora
beveva il napoletano si faceva sempre più strano: alla fine del secondo bicchiere era
c'è qualche cosa di nuovo e di strano nella voce delle bertucce. non è
. palazzeschi, 40: è strano un pochino, / veramente, vedere /
, 3-2-6: il mondo è diventato tanto strano, / che spesso il bianco si
una vivanda, dove trovi un sapore strano. giusti, 2-120: ad una
beveva il napoletano si faceva sempre più strano: alla fine del secondo bicchiere era
caro, i-25: e non vi paia strano che io parli di cose di maggior
arginello sabbioso, toccammo il centro di quello strano villaggio da zulù. viani, 4-81
. bettinelli, 14: bene strano ei sarebbe, se i bisavoli della nostra
. 3. di cose: strano, insolito, bizzarro; grottesco;
(plur. m. -chi). strano, fantastico, bizzarro, stravagante (
esistenza se la inventa. per quale strano bisogno? per un bisogno di confidarsi,
in più versi (e in modo strano e bizzarro); assai contorto.
momento, si sarebbe trovata a un bivio strano. de sanctis, i-26: il
bisanzio. gramsci, 141: è strano che l'ermeneutica dantesca, pur così
: idea, azione bizzarra; comportamento strano, insolito. boccaccio, dee
s. v.]: bizzarrìa, strano e bizzarro accozzamento di tre razze di
stranezza, la novità); inusitato, strano; fan tastico, stravagante
: questo cumulo di singolarità è così strano, bizzarro, e fuor di natura
. nievo, 304: questo pensiero strano e spaventoso mi si ingrandiva dinanzi come
dolamento di boccacciana frase, come « di strano appa risce che gli uomini
far cose strambe; comportarsi in modo strano. panzini, ii-342: « gnaffe
che solo oggi si è spento -parrà strano fra qualche anno. palazzeschi, ii-814
cattaneo, iii-4-131: ma ben più strano era che il governo provisorio...
. govoni, 1-86: com'è strano quel pellegrino, / col suo cappello a
-chi). proprio del borromini; strano, stravagante, barocco. cattaneo,
bosco era pieno d'un odore / strano d'alberi ancora addormentati: / brancolavano
giustizia terrena serviva al sessa per uno strano paragone, dicendo, con un vecchio motto
bricche, e d'ogni luogo strano / sempre attraverso, e folgor par che
a momenti passava su di esse uno strano brivido vellutato, come l'ombra sul
ne era tutto lucente; e appariva strano il contrasto tra la lucentezza bronzea di
qualche giorno si sentiva in casa uno strano odore di bruciaticcio, acre e soffocante che
comisso, 1-171: adocchiò il mio vestito strano, il mio volto brunito dal sole
/ crudo cor, empio ingegno, strano ardire / non bastaranno a farmi l'aria
sul letto. svevo, 5-90: era strano che da una persona vestita di un
.. / ostico gli pareva e molto strano. -cacciare con il bue zoppo
l'apparenza fuori del comune); strano, bizzarro, stravagante, ridicolo.
vecchio dall'altra parte che, caso strano, era stato buono buono fino a
, o, ciò che non sarebbe meno strano, né opposto, né conforme?
e di fredde e burbere discussioni, riescirà strano e quasi molesto l'aspetto di versi
, cotesta casa, non avea niente di strano! non gronde sporgenti, non fumaioli
/ per veder dio, non de'parerci strano / se talor cade giù cieco e
divenuto prigioniero, tanto nuovo e così strano mi pare che io non so quello
e dispendio cagionato alla sua famiglia dallo strano modo di vivere di sua moglie.
in se medesimo un fenomeno morale così strano, che quasi a'miei occhi ha
della giacca usciva un calduccino e uno strano odorino di carne. pascoli,
in fé di dio, e'mi pare strano che ciò possa essere, io
fuori di calende: essere bizzarro, strano; sragionare. tassoni, 4-35:
buono, il quale diventa un po'strano se trasportasi a stagione, a stato di
come se noi fussimo in qualche luogo strano? io ti farò ben io
damasco e di soria, / facean sì strano e ricco addob bamento /
calpestio s'udiva. marini, xxiv-791: strano e insolito calpestio udì per l'isola
tutto è soggetto a cambiamento, e strano / saria che gli odi nostri / soli
'n parti ignote / visse contenta di marito strano, / e 'n lei bel cambio
, fumava a pipa e teneva uno strano discorso allo scheletro, fissato diritto su la
al timone. marino, 11-155: ma strano caso avien, mentre per tonde /
/ di dir che questo pugno fu sì strano, / che per ambe l'orecchie
sì forte, e concepiscono impeto così strano, per ogni dove, che per ogni
di mala- testa. mi occupa uno strano torpore, nella posta di doberdò,
, e di compunti visi? / oh strano cangiamento! cattaneo, ii-2-64: se
; / ma per donzella e per paese strano / non cangio amor, né per
, ii-32: il genio è strano, / lo veggo anch'io; /
-cantare in tedesco: urlare in modo strano; bestemmiare per il dolore.
occasioni, ed operano in un modo strano, come già il canto pastorale del ranz
volgarmente mi disponessi, sicuramente a molto strano partito mi crederei essere, né saperei
, terreo era il volto, cui dava strano risalto una capigliatura lucida e nera.
, temerario. -capo bislacco, capo strano: persona stramba, originale, fuori
un genio selvaggio, d'un capo strano, con de'lucidi intervalli stupendi. rajberti
testa a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o capriccio, come lo vogliamo
cecchi, 6-333: il mobilio era uno strano accozzo di vecchio borghese e modemistico.
in testa a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o capriccio, come lo vogliamo
, né per non si saprebbe quale strano capriccio, che l'italia tutta quanta
-cervello fatto a capriccio: bizzarro, strano. tassoni, 3-51: con ducento
i-98: non è egli dunque assai strano, che poiché la lingua toscana si
, 1-32: l'antica commedia dal ceffo strano i di satiro sua maschera compose,
tre anni venute molte anticipatamente, pare strano che elle tardino. = acer
come se noi fussimo in qualche luogo strano? ber ni, 70: sia maledetta
104: [pareva loro] duro e strano l'appetito de la giovene, come
tutti smascellarono a udire un parere così strano in un filosofo morale. intendete sanamente
fuoco: che mescolanza, che guazzabuglio strano. caro, 12-i-185: noi per
te vede una primavera, / uno strano arboscello, che non reca / fiori,
corolle era un desiderio un po'malinconico e strano, un turbamento, inavvertito dapprima,
come se noi fussimo in qualche luogo strano? varchi, 23-257: vendere caro
, 2-27: come tutto si fa strano e difficile, / come tutto è
dal viso essiccato. moretti, 17-100: strano che una donna come lei aspirasse a
v-1-394: la sirenetta mi porta uno strano libro di musica e non mi vuol dire
, dove la fortuna nel modo più strano mi aveva arriso e continuava ad arridermi.
: a quest'esequie intervenne quel casaccio strano, per conto del procedere. fagiuoli,
rendesi certano, / che qualche caso strano intervenuto / a quel gigante, fuor d'
intatto. marino, n-155: ma strano caso avien, mentre per tonde / l'
, né per non si saprebbe quale strano capriccio, che l'italia tutta quanta s'
concessi a un altro. -caso strano: stranamente. pavese, 1-16:
te la trovo in latteria: caso strano era sola, e non era più bionda
e. gadda, 6-38: uno strano corbacchione.... infagottato in quel
/ e vede là diacer, cornuto e strano, / che par che russi,
qualche santo sappia procurarvi informazioni su quello strano e cattivante giovane italiano signor rubò,
una « immanenza * realistica immediatamente stocausato strano rio gli 43: onde così
: in tutto ciò nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se
stima / un animai molto diverso e strano: / cefos lo noma, se
, 6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con
e anche un po'inquieto del contegno strano di quegli sconosciuti, non vedeva l'ora
in opera, purché abbia dello strano. centinate, tr. [
. michelangelo, 9-17: fallace e strano / sorge il giudizio che la mente
cose ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia,
cervello: di fronte a un evento strano o inatteso, che turbi o confonda
oriuoli: avere un carattere bizzarro, strano, capriccioso. allegri, 79:
tutti smascellarono a udire un parere così strano in un filosofo morale. foscolo,
m. -ci). bizzarro, strano; che si comporta in modo irragionevole
sue labbra, presentivano con gioia un qualche strano avvenimento che alimentasse alfine le loro chiacchiere
quel tempo per a terra un chiacchieraménto strano. chiacchierare (erroneamente: chiaccherare)
7-181: in mezzo al quel pianto strano, convulso, quasi rabbioso, alzò le
ed io avea già chiamato ad esame quello strano articolo del vocabolario, come dall'acchiusa
umile e chiano quanto l'à strano in far suo piacimento / a quei
3. figur. accozzo fantastico, strano e capriccioso di idee, fantasie,
: favoloso, mitico, fantastico, strano; illusorio, utopistico; irreale,
albero: inusitato per le nostre parti, strano, con la scorza delle radici
ancora, che in un paese molto strano e lontano di qui, ove nascon
, sf. ant. ciarla, discorso strano e sciocco. caro, 16-99
.. costituivano un sistema nuovo e strano nella istoria delle finanze della guerra. svevo
berni, 131: né vo'che strano il mio parlar ti paia, / né
d. battoli, 40-i-75: ben parrà strano a udire che tutto il meglio della
simil. e al figur. insolito, strano; incomprensibile. sbarbaro, 1-222:
: in tutto ciò nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se la
sassetti, 214: la calamita è uno strano strumento per la sua varietà, della
: inusitato per le nostre parti, strano, con la scorza delle radici,
: i coli v'hanno fatto un sangue strano. menzini, 5-65: se gli
che in collegio aveva un fascino così strano sul mio spirito un po'oscuro. viani
certi colori e in un posar così strano ch'io per me non lo giudico di
): or non è questo ben strano giudicio, / ch'a consumare ha sì
ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia,
al posto di comando del suo esercito strano, di mercenari provati in dieci guerre
montale, 2-27: come tutto si fa strano e difficile, / come tutto è
non cessavan gli antichi di maravigliare lo strano genio d'italia verso l'imitazione.
par ragionevole: pur alla fantasia è strano che un grande non abbi più proporzione
ebbe il carico di commissario generale: strano cambiamento per lui, che il mondo
di una derivazione telefonica... strano, comunque, che quando non era lei
burrone / hanno trovato un vecchio molto strano, / tutto smarrito, pien d'
di sé compassionevole spettacolo. l'abito strano e grondante non meno d'acqua che di
rinchiuso era tutta impregnata di un puzzo strano e composito come di fumo di sigaro
le condizioni del composto e vi pare strano che n'esca qualcosa di strano;
pare strano che n'esca qualcosa di strano; che è anzi un effetto naturalissimo.
ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia,
, sm. ant. frase, discorso strano (e anche insolente, disonesto)
simili. svevo, 2-542: « strano * pensò, « sembrerebbe che metà
di peli e all'abito succinto e strano non seppe alla prima discernere se fosse
ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia,
, xxiv-772: né vi dee parer strano che amore, l'anima del mondo
molto. arila, 115: più strano poi è usare questo verbo senza compimento
lionardo che finisse l'opera, parendogli strano veder talora lionardo starsi un mezzo
io avea già chiamato ad esame quello strano articolo del vocabolario, come dall'acchiusa
, / et era per uscirne un strano scherzo, / se molti non si fossero
1 amicizia che nasce. né strano sarebbe anco in italiano il dire:
1-2): or non è questo ben strano giudicio, / ch'a consumare ha
quelle risate avrebbero echeggiato in modo ben strano nella sua triste casa. e.
me che non mi contenta, qualcosa di strano e d'indefinito che mi tiene di
essendo accavalcato al secondo, ha un senso strano o contradittorio o anche turpe,
saracino sozzo e contrafatto di aspetto, strano di forma e nero come pece.
-anche di cosa: deformato, alterato, strano, bizzarro. ser giovanni,
ai padri, ed alla plebe / pareva strano il delitto ed atroce, / contrastando
. borgese, 1-135: era strano vederlo... saltellante sulla stampella
, dopo due anni, le era parso strano, aveva tentato il suo spirito avido
mio marito era un uomo un po'strano, bisogna convenirne. 7
poi, in mezzo a quel pianto strano, convulso, quasi rabbioso, alzò le
1-34 (i-419): mi parve molto strano veggendo che in servir a tavola la
volto roseo, il cranio rasato, quello strano copricapo e le spalle bianche di neve
arena / dal mar gittato in qualche strano lito / ignudo e sconosciuto giacerai, /
alzato in aria s'era [lo strano augello], / quando sentissi dentro le
. e. gadda, 6-38: uno strano corbacchione, dio birbo, infagottato in
dalle grandi acacie fiorite pioveva un silenzio strano, qualche cosa di animale, qualche
era un desiderio un po'malinconico e strano, un turbamento, inavvertito dapprima, che
fra i denti si serve con modo strano della cavità della bocca per corpo della
, 9-139: in un paese molto strano... córrevi sì basso il sole
; e 'l conte a quell'incontro strano / la lancia si lasciò correr per
, 3-871: non vi deve parer strano che la asinità sia messa in sedia
i-98: non è egli dunque assai strano, che poiché la lingua toscana si mostrò
scudi. cattaneo, ii-2-38: parrà strano l'assunto che le cedole le quali
, 151: quel che ti par strano e spiacevole in sul principio, alla
, 1-219: sembrerà ad alcuni assai strano, che a voi... venga
nell'udire o nel vedere qualcosa di strano, di straordinario, di nuovo.
aspetto sgradevole, goffo, rozzo, strano, stravagante, o insignificante, indefinibile
mi tiene ancora che mi tenne / strano mistero, di quand'ero bimbo.
/ strana effigie per certo, / e strano sì ma grazioso mostro. giordani,
. d. bartoli, 12-1-77: strano parve... l'aversi a mostrare
corpo femminile. bocchelli, i-188: strano nome, castel debole, da figurare
della mente, un sogno / lucido e strano. d'annunzio, 11-68: vecchia
altar grande / incortinato d'un trapunto strano, / e di crespo broccato intorno spande
e s'udiva a tratti il loro strano riso pendulo su le innumerevoli creste della
ne indicava gli oggetti, col suo strano modo di allargare le cinque dita con
burrone / hanno trovato un vecchio molto strano, / tutto smarrito, pien d'
, 304: ero pieno di uno strano cruccio, col sangue rimescolato, come se
dianzi il suo destrier baiardo / per strano caso uscito era di mano. bandello
cavouriani. e. cecchi, 1-112: strano maestro, che... sembrava
disse ancora, che in un paese molto strano e lontano di qui, ove nascon
, ii-1-131: e mi parve anche più strano quell'antipatico uomo di spirito ch'
. 2. in modo curioso, strano; bizzarramente. salvini, 19-iv-2-254:
perché esce dall'ordinario; singolare, strano, bizzarro, stravagante; originale,
fronte a un fatto o a un oggetto strano, insolito, straordinario. collodi
capivo che cane fosse: mi pareva uno strano miscuglio di cane barbone e di cane
genìa / ebbe di nobilitade il ticchio strano. alfieri, 1-1137: più nobil
le formule estetiche dei futuristi, strano miscuglio di dannunzianesimo, di vittorughismo,
: il danteggiare di un gesuita riesce così strano e difficile a concepire, come il
/ in seguir lei, da qualche strano intoppo / resta impedito. caro,
/ strana effigie per certo, / e strano sì ma grazioso mostro. manni,
cattaneo, iii-4-131: ma ben più strano era che il governo provvisorio...
, c'avea il cor sì crudo e strano / che i pe- regrin facea morir
algarotti, 2-118: egli riesce assai strano a pensare, disse la marchesa, come
la grecia è stata soggetta a quello strano fenomeno di « decorticazione »...
: nel silenzio della notte produceva uno strano effetto in chi vegliava il tintinno de'
spavento / per diffinir di questo morbo strano / il vero nome di sì gran momento
consuetudini più diffuse); innaturale; strano, bizzarro; scorretto, sgraziato,
traduzione di un autore delicatissimo nei concetti, strano nelle espressioni, e stringato nello stile
el pane coperto di sterco, ti parria strano. -fare il delicato: essere di
iii-398: elvira (caso non raro né strano) prese a delirare pel giandarme omicida
veste ignota / in quel superbo portamento strano? / ogn'atto lor pacifico dinota
teologico-scolastico, è pur qualcosa di più strano, è mitologico-rettorico. carducci, 413:
sentito anco rimordere, mostra che gli paia strano, e s'ingegna a rovesciar la
-figur. savinio, 2-27: lo strano fenomeno si è ripetuto, sebbene non
, più che un poeta, uno strano depositario di reliquie di guerra. 2
del vostro parentado che abbia avuto questo strano nome derelitto? - chiese moisè.
ch'e'non ti dessi qualche vino strano. ariosto, cinque canti, 2-20:
alma ingrata / risolvè di lasciar cervel sì strano. goldoni, vii-1263: promisi,
. ariosto, 14-82: par di strano a michel ch'ella vi sia, /
1-4: non le parrà già di strano, se non avendo ella avuto riguardo a
che facea un crido tant'orrendo e strano, / che al mur de intorno potea
geniale, insolita, singolare; caso strano, bizzarro; fantasticheria, stravaganza.
. sacchetti, iii-155: egli aveva uno strano talento per il disordine che nulla avrebbe
avvenimento insolito, azione riprovevole; caso strano; fenomeno strabiliante; mostro, essere
: che meraviglia! -diavolo che: strano che. giannotti, 2-2-250: tu
in testa a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o capriccio, come lo vogliamo chiamare
mazzini, i-807: il fatto il più strano, 11 più disonorevole che dar si
di coltura. carducci, iii-11-9: strano però che la parte de'cerchi..
d'oggi mi hanno marcato un fatto strano; / m'è difeso il parlarne.
2-27: come tutto si fa strano e difficile, / come tutto è
della infirmità, intervenne imo caso assai strano, d'uno medico poco prudente.
, v-3-714: ella lo guarda con uno strano sguardo di diffidenza e di sospetto.
318: a sì novo spettacolo e sì strano / gli occhi girò meravigliando a caso
. egli provava qualcosa di nuovo, di strano, quasi lo sgo perfidi
regole tradizionali; irregolare, disarmonico; strano, bizzarro; guasto, corroso.
vi-1-207 (1-3): segnori, udite strano malificio, / che fa il barbuto
abbiano, non dee né anco parer strano, né riprendersi che, componendo canzoni
: e avevo sulle labbra un sorriso strano, ch'era quasi il verso d'
, di mille desideri l'uno più strano ed alto dell'altro, dilaniato dall'
di torle della mente sì sozzo e strano pensiero. rinaldo degli albizzi, ii-8
verga, i-191: certo ei provava uno strano diletto a rammentare ad imo ad uno
., 1-525: fratelli allo strano. capellano volgar., i-271: vero
vien dilungi, e d'un paese strano. -col verbo sottinteso (e
chiesa di san vitale inondata, fra lo strano canto dei rospetti in tempo di fresca
al colore sorprendente di quella faccia, strano colore, intenso, eguale, senza
dalle sue parole si dipartiva un profumo strano. pea, 7-672: l'armonia,
insieme se non in uno subietto molto strano. -sostant. suddito, vassallo
del bel tauro e d'europa il caso strano. -dare il colore della piena maturazione
/ ancor fa onor col suo dir strano e bello. boccaccio, iii-1-4:
leopardi, iii-47: non so per quale strano accidente [il manoscritto] è andato
s. v.]: d'uomo strano, che non si sa come pigliarlo
ed all'intendimento de'testi, parendogli strano che alcuni avvocati vadan cercando talora l'
, i-530: entrò in un ordine strano di idee affatto nuove per lui, in
quasi inorridito egli stesso di ardir sì strano, non solo dice al cielo che
: non sente le situazioni disagiate. strano in uno che aspira a uomo di
fra noi due la battaglia nel più strano e disandevole luogo che potremo trovare.
: non so perché, udendo quello strano riso meccanico che pareva dislogare e disarticolare
intendendo questo comandamento e parendoli rigido e strano, glie cominciò a battere il core
potrà mai dire come sia dolce e strano il dischiudersi inaspettato del riso nelle labbra
b. croce, ii-9-32: solo uno strano oscuramento, nelle idee può impedire di
... cader fu sì disconcio e strano / che se non era la benignitade
male, essere mal fatto; essere strano, ingiusto. cieco, 15-9:
. michelstaedter, 173: con strano e sempre più discorde gridio -come d'
dissi: non ricordi?) / albero strano, che nel tuo fogliame / mostri
rifiuto reciso. guerrazzi, i-59: strano a dirsi, e pure vero, veruno
meno della angoscia di lei che dello strano rimprovero, si discostarono abbandonandola, e
da questo mondo è uno spettacolo troppo strano per riuscire commovente. e. cecchi,
discreti, ma penetranti, su quello strano parentado. alvaro, 5-80: per
con esse. alvaro, 7-122: è strano che questo paese tutto politico, e
perché tu intervenissi a esercitare un tuo strano diritto di prelazione. b. croce
, / o patir altro più dannoso e strano / sospettavate, in caso che la
, iv-1-175: portava un abito d'uno strano color di ruggine, d'un color
per la campagna: ma un rumore strano, disfatto, come quando, caduta la
toscani, 9: poi tacciamo dante di strano e di bizzarro, perché quando gli
tratto. d'annunzio, v-3-102: quello strano riso meccanico... pareva dislogare
: come in un tempo tempestoso e strano / che vien con tuoni e vento furioso
, / un caso sì disorbitante e strano. carletti, 279: avevano pagato in
beltramelli, i-342: era il tipo più strano ch'io mi avessi conosciuto fra i
tanti che avvicinavo in quel tempo; strano, sì per il complesso di esteriorità bizzarre
alle ore undici, traversarla in quel mio strano abito. nievo, 411: la
tommaseo e il tramater regi strano l'infinito disquillare senza documentazione (con
l. salviati, ii-1-162: è pure strano a pensare che uomini di tanto senno
; diverso, insolito, raro, strano. cieco, 33-34: quell'abito
ne desidera. boccalini, ii-161: molto strano parve... che alla nobiltà
il suo apparecchio e chiedergli un parere sullo strano disturbo. 9. milit
per assenza d'amore / appare disunito e strano. 2. diviso nelle opinioni
. nuovo, insolito, inconsueto; strano, straordinario, singolare. latini,
bianco / l'aurora le parea pur troppo strano, / sì bella essendo e di
che non suole e ti si mostra più strano, sappi che tale amanza del suo
loro tavoletto, come a un cembalo strano, senza suoni. 3. segnare
7. strano, singolare, bizzarro; non comune,
chiabrera, 233: se alcun giudice strano / divulga altra sentenza, / fugga
domai / il cavai primo in uso ancora strano / mirabilmente. frezzi, ii-2-9:
abitanti di quei paesi stimata per uno strano augurio e per l'insolita sua grandezza
e quel paese, ch'era molto strano, / tosto dimesticò, sì com'
il peregrino altronde, / lo abito strano e la gran barba e folta / non
ci arriva nelle mane / qualche pannacelo strano, / allor più volentier ci don-
lo sconosciuto a cui si trovasse qualcosa di strano, di sospetto nel volto, nel
negri, 2-716: s'ode, strano! un dondolìo di campane, sordo,
ha una sensazione di pigrizia, di strano benessere. = comp. da dopo
mi si drizzano davanti / come uno strano popolo di atleti. boriili, 6-86:
d'evidente origine germanica, riuscirebbe più strano, essendo serbato a un senso ancor
, attonita e presa da questo atto strano, da un canto volonterosa ridendo acconsentiva
: erano polpettine snelle, di uno strano sapore, con un contorno lieve di cipolline
manzoni, 989: non le parrà strano... il confronto della facilità
in mente, per quanto possa sembrare strano; avevo sinora pensato che ella avesse
ì disagi e la durezza / di sì strano viaggio. davila, 17: gli
, come qualcosa di remoto e di strano insieme. è questa la sua efficacia educativa
. gozzano, 929: è strano il contrasto di questa mole più volte secolare
una dama parrà un linguaggio nuovo, strano, inaudito. egli è bene. a
6-116: anche tu eri avvolta in uno strano mantello, simile al malcerto color del
oggetto d'assai maggior maraviglia; parendomi strano che un intelletto come il suo possa
. d'azeglio, 4-i-141: sarebbe strano lagnarsi che la censura dalle mani d'
176: si entra in un porto strano. gli emigranti / impazzano e inferocian accalcandosi
de suo giallore d'autunno come uno strano orsacchiotto. l'oceano / con bel volo
, una collettività); misterioso, strano (l'aspetto di una persona,
contro le seduzioni del curioso e dello strano e dell'enorme e del morboso, alle
a'cazzotti insieme. alfieri, 8-50: strano destin, ch'ente non v'abbia
davanti al portone di casa nostra uno strano equipaggio: una carrozza stemmata a due
essere più greci de'greci; viluppo strano e inestricabile, ernia incarcerata. 2
nessure, permeava sino al mio naso-sentinella uno strano, erotico, esotico profumo.
per superarlo l'esagerò, sfoggiando lo strano e il grottesco dove il medici pur
, ci resta a considerare come sia strano e quasi assurdo che omero...
di torle della mente sì sozzo e strano pensiero. machiavelli, 6-2-375: molto
d'evidente origine germanica, riuscirebbe più strano, essendo serbato a un senso ancor più
: escusatemi, signori, se vi paresse strano un mio pensiero. io direi che
boreale aurora. gioberti, 1-ii-421: parrà strano che io assegni una base comune a
; e a loro porti e passi niuno strano pedaggio, ovvero gabelle, paghi d'
eroicamente celai il malessere che derivò dallo strano esercizio. -cura, impegno,
. longo, xviii3- 229: panni strano che il bene d'una monarchia esigga
la rada che aveva un nome così strano come esistente lontana dall'europa apparve piccola
6: ma dunque esisto! o strano! / vive tra il tutto e il
meno. 3. stravagante, strano, bizzarro; ostentata- mente originale,
d'acqua ebbe per lui un fascino strano; ascoltava il fiotto come se c'
/ passeggiate, un fanciullo un poco strano, / ha qualcosa di me. di
tanto / affiora dalle zolle / qualche strano giocattolo esplosivo / a mutilare ed accecar
giorno / spiegatamente uscito un altro e strano / dall'inquieta crisalide / dei miei sogni
cruenti, spiegavano la bibbia con uno strano simbolismo, professavano il messianismo e il
nel sonno, ti sarà apparso questo strano fantasma d'essere stato in casa di gerasto
, i-342: era il tipo più strano ch'io mi avessi conosciuto fra i tanti
tanti che avvicinavo in quel tempo; strano, sì per il complesso di esteriorità
2-247: scorge esterrefatta / un gruppo strano, e parie che s'abbassi / in
: le formule estetiche dei futuristi, strano miscuglio di dannunzianesimo, di vittorughismo,
, iv-1-175: portava un abito d'uno strano color di ruggine, d'un color
pensiero. 10. letter. strano, assurdo, curioso; immotivato,
distruggitore. pavese, 4-154: faceva strano vedere i soldati. quando passavano in
norma comune, dall'uso consueto; strano, bizzarro (cfr. stravagante)
cauta e depurata. -in modo molto strano, dissennato, scomposto; eccessivamente,
ovunque si rivela la compiacenza per lo strano e l'estroso. -di animali.
e vivi. -di cose: strano, straordinario, curioso. boriili,
.., vi potrà facilmente imaginare uno strano affollamento dell'umana stirpe. cagna,
..., marte poi è così strano ne'suoi viaggi, che fu creduto
o. 2. figur. strano, stravagante; originale, insolito (
b. croce, ii-7-58: non parrà strano che un vecchio loro cultore [dell'
mi si accendeva nel petto lo strano e tormentoso desiderio di vedere e
sorriso di sorpresa al vedere il prodotto strano che dal mio sangue aveva potuto evolversi.
, profondo e facile, originale e non strano. alvaro, 9-334: sull'argine
naso un'infernal medea / in cosi strano modo contrafatto, / che la falcidia cavata
così selvaggia, / né scoglio così strano il capo spinge / sopra l'acqua,
vi-207 (1-4): segnori, udite strano malifìcio, / che fa il barbuto
sia cavallo. ariosto, 23-100: lo strano corso che tenne il cavallo / del
-ci, disus. -chi). strano, stravagante, capriccioso (una persona)
]: / e col saper di lei strano e fanatico / il nostro, fratei
. guicciardini, 2-4-74: è parso strano che... al conte uguccione,
degli altri. boccardo, 2-980: strano e seducente sistema, a descrivere il
aretino, 1-13: è pure uno strano spettacolo di tolleranza, quello di un
loro in opera, purché abbia dello strano. e... chiamano prigione
rigoglio meridionale. -decorazione, ornamento strano,. singolare, ricercato, fantasioso
. -letter. scopo, intento strano, bizzarro. berni, 25-14 (
stravagante, capriccioso; genere, tipo strano, singolare. g. villani,
: di forma, disegno vivace, strano, fantastico. panzini, iii-23:
a loro. pavese, 8-371: strano momento in cui (tredici o dodici
pittore. 3. bizzarro, strano, originale, riccamente ed estrosamente elaborato
acri fiori di giovinezza: era uno strano miscuglio degli occhi turchini di adele,
fantastiche e discioltesi nel licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario
ecc.); straordinario, molto strano, che pare creato dalla fantasia e
le pareti / sbatte in balli fantastici uno strano / popolo d'ombre. govoni,
ho fantasie ». 9. strano, stravagante, bizzarro; lunatico, bisbetico
i-98: non è egli dunque assai strano, che poiché la lingua toscana si mostrò
fantastica: in modo fantasioso, molto strano e bizzarro. b. del rosso
montale, 2-27: come tutto si fa strano e difficile, / come tutto è
intese. gozzano, 819: o gioco strano! pur nella faretra / di diana
bonfadio, i-14: catullo mosso da strano capriccio poe tico con il
dispiacere e dolore, era diventato sì strano e fastidioso, che né in casa né
e facilmente influenzabile; uomo di aspetto strano e risibile. sacchetti, 69-80:
sono basse, avvolte di un riverbero strano abbagliante. 5. in modo
al vanto della vittoria, sarebbe parso strano e cattivo; e i faziosi avrebbero
d'un morlacco perfettamente guarito con questo strano febbrifugo. cattaneo, iii-2-8: verso
. v. franco, 333: strano mi parve udir, d'un uom diviso
rima. -iron. bizzarro, strano. faldella, 4-135: una di
in sue rivolte un nuovo, e strano / soppanno, di chinese tessitrice /
(e spesso col significato di tipo strano, curioso, bizzarro). bacchelli
sua madre ebbe dal fratello, le parve strano: atteso che in giorno feriale egli
/ ogni tenero affetto, ignoto e strano; /... / altri studi
giorno fra la calca festaiola e il cielo strano di lassù, rieccolo ancora.
, quando esce loro dal cuore, strano e incompreso a loro stessi, il grido
ii-219: si pensò, forse più strano, ad assalir legnago, forticello piccolo,
, 5-4: questa foggia di parlare strano / l'impariamo da voi, quando ci
vossignoria; e il ragazzo diventa strano. grixenda mia è ridotta a un filo
machiavelli, 857: un tempo orrendo e strano / minaccia a ogni terra / peste
dei nichesola, ed è sempre uno strano pensiero e senso arcano quello di colui
e di compunti visi? / oh strano cangiamento! or finta in tela /
d'acqua ebbe per lui un fascino strano; ascoltava il fiotto come se c'
: c'era dentro qualche cosa di strano, indefinibile; fissi, alle volte parevano
/ ché saran fitti in qualche luogo strano. firenzuola, 354: ecco che
sembrava intriso d'un untume opalescente: strano a dirsi, il colore identico a certe
sepolcro. casti, ii-6-71: lo strano abbigliamento e il sucidume / alla brutal
mia tristezza. -ant. strano, inconsueto (il comportamento, i
. alighieri, 121: ciò non sarà strano, / chi guaterà il villano /
vallisneri, ii-481: non parerà forse strano il conchiudere quanto inutili e per lo
varano, 155: ed ecco vacillar da strano cólti / tremore i colli, e
, / del poveretto cervo il colpo strano. parini, 408: irato ha questi
foresta. 6. figur. strano, inusitato, bizzarro. francesco da
di esserne geloso; e perciò pare strano che questa libertà non esista per legge
facea l'essilio suo men duro e strano. tasso, n-iii-548: io non posso
sua fisica. pascoli, i-72: parrà strano a chi crede, come credono quasi
g. bassani, 1-54: le pareva strano, in contrasto col suo carattere,
spesso e forte, / dove più strano e più solingo il bosco. varchi,
; oscuro, complicato, astruso; strano, sorprendente (e può essere in
ii-219: si pensò, forse più strano, ad assalir legnago, forticèllo piccolo
trarre vantaggio. carducci, iii-11-9: strano però che la parte de'cerchi,
, ii- 63: gli pareva strano che una persona come quella si fosse
: / proverrà con suo danno il popol strano / la forza e la virtù di
restarono stupiti, temendo di qualche caso strano. lippi, 8-70: van co'
e il gemere dei pini -lontano -il grido strano dei pavoni. -con riferimento alla
parini, 239: che flagello: che strano scompiglio! / lungi un miglio si
a sé, e si trovò un po'strano,... dalla testa alla vita
pavese, i-412: come a uno strano gioco sorgeva la luna: disegnando quinte d'
sottomarine han foggiato il fondo, pare strano. -per simil. e al
. bellini, 5-72: con che strano nome di frazione di numero vi rappresenterei io
/ quest'è tormento maggiore e più strano. -nome di un'antica compagnia
: si faceva silenzio, un silenzio strano, angoscioso quasi vibrante di frenate violenze
in frenetichezza. 2. atto strano, inconsulto; stramberia. masuccio,
, e con la frequenzia non pare tanto strano. 2. contiguità fitta di
: tali manovre erano accompagnate da uno strano friggìo, come a stappare gradatamente una
non mi periterei a sostituire frugna allo strano femminino tormenta, dal francese 4 tour-
fiamme rossicce, dava a tratti uno strano risalto alla faccia d'adolescente di quel
, 6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con
alla curiosità inquieta di spiar l'effetto strano, fantastico, della macchia notturna al
discemere. l. adimari, 192: strano veder lei nella stanza infame,
nulla, come quella a chi / pare strano l'aver a ir di fuori.
.]: 'furfantina ', strano concerto di fischi, urli, e varii
, a uso di lingua furfantina molto strano. g. m. cecchi, 1-i-266
: al cessare della musica fece uno strano effetto il battere della pioggia furiosa contro
6. singolare, non comune; strano, curioso. a. f.
alla vista; spettacolo gradito; passatempo strano e divertente. sabba da castiglione
e tredici di lor rimaser dentro / allo strano galappio acchiappatoio. baldovini, xxx-n-39
palpitante di orifiamme entrerà con uno strano silenzio [nel porto quieto] come una
assegnar la ragione di quest'altro più strano, e non a tutti credibile galleggiamento
qualche mistier ch'allor fu novo e strano; /... / evvi la
uomini? / chi sono? è tanto strano / fra tante cose strambe / un
2-157: alla sinistra dello stadio sorgeva uno strano edificio cupolato e a forma di
ella, che in sì solingo e strano loco / qual topo in piede al gatto
pappar qualcosa. dossi, 420: è strano! in bocca di quali gattacci vadano
perché tu intervenissi a esercitare un tuo strano diritto di prelazione. landolfi, 2-86:
-di nuovo genere: insolito, strano, singolare, mai visto.
prima dell'attenzione femminile: che ero « strano ». 2. filos.
. romagnosi, conc., ii-587: strano sarebbe voler parlare d'uno stato generico
: è grande [fingai], non strano; forte, non duro; nemico
tartara genìa / ebbe di nobiltade il ticchio strano. manzoni, 290: dimenticasti /
di notizie nuove. -persona di aspetto strano, stravagante, o che agisce occultamente
',... ma non suona strano * ultimo genito 'né * penultimo
, il babbo era geometra. ed è strano che io mi sia fin ora dimenticato
indovinala grillo. -gesto, movimento strano, bizzarro. fogazzaro, 5-13:
ventura de'venti non m'è punto strano l'udirlo. de amicis, i-217:
ecco, ti si mostra in un aspetto strano, periglioso e potente. soffici,
loro in opera, purché abbia dello strano. carducci, iii-19-97: nei quali [
per la sua stravaganza; bizzarro, strano. la nanea, prol.,
hanno. pascoli, 180: albero strano, che nel tuo fogliame / mostri due
gli strani e facevagli guardare a uno strano dragone. boccaccio, dee.,
menati pel naso, quasi adorassero lo strano colosso, il donnone di mezzo stadio
: ci resta a considerare come sia strano e quasi assurdo che omero in tempi
dosso? -come vergogna; non è più strano il giocargli nel modo che fur giuocati
si presenta alla vista con un aspetto strano, fiabesco, irreale. campana,
tanto / affiora dalle zolle / qualche strano giuocàttolo esplosivo / a mutilare ed accecar
. ariosto, 40-82: quivi a strano giuoco di sonaglio / sopra dudon con
un brutto, un cattivo, uno strano, un mal gioco: recare un danno
, 8- 189: ho lo strano pudore delle parole, mi sembrano inutili
: quel paese non aveva niente di strano, e... la gente ci
crede, / allor trabocca in qualche strano abisso / ove sia d'ogn'intomo il
cembali, va e mettiti in uno strano mondo di avvocati, di liti,
un nano / gobbo, rossiccio e strano, / parve surger dal suol. /
, / tu m'hai pur giunto a strano e reo partito. -comandare
. michelangelo, v-10: gli parve strano che io m'accorgessi di quella giunteria
un nano / gobbo, rossiccio e strano, / parve surger dal suol. moretti
quanto empio, quanto brutto, quanto strano / in cor di vecchio fia gobbo
nuovo di tutti il toro messicano, strano innesto di vari animali: curvo,
bel veder la mia lilla in ceffo strano / scodellare e tossir, venirmi appresso
moravia, vii-272: il cane, caso strano, era diventato perfino vivace e prese
panciatichi, 143: del gorgier l'avvolgimento strano / usò pipin, poich'ebbe italia
/ gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean. calvino, 3-124:
/ vi trattenevi: e dovet'or lo strano / gracchio sentir di mesti augei palustri
2-309: gli fissava in volto uno sguardo strano,, come sorpresa gradevolmente di quell'
polpa gallese, che ne vennero frutti di strano e gradito sapore. comisso, 14-20
coltello) che si inca strano girando, e con cui si maciullano la
lunatico dei granchi: essere di umore strano, bizzarro, balzano, incostante.
6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con
/ nel gran giro de'secoli il più strano / fu quello inver che nelle età
maggiore fu la grandine, d'uno strano colore grigiastro. pavese, 5-78:
chiavistelli, / e sento un broglio strano entro la grata / maggior delle prigioni
: gravido è 'l ciel di qualche strano caso. romagnosi, 11-14: si
vecchio. tommaseo, i-279: pareva strano al brav'uomo, ch'egli che pur
riconoscimento. 13. spiritoso; strano, bizzarro (una persona).
-anche al figur. 2-205: uno strano destino aveva ad un tratto gremito
figur. michelstaedter, 173: con strano e sempre più discorde gridio..
nchiodi / col farmi sempre mai grifo più strano. sassetti, 420: gli
parere, sembrare grossa: risultare talmente strano (un fatto, una circostanza, un'
giorno / spiegatamente uscito un altro e strano / dall'inquieta crisalide / dei miei sogni
non vi paia caso nuovo o strano; / ché gli è la verità,
. salviati, 20-37: questo è uno strano ghiribizzo: e'ci corron di molte
scorta / per mala guida di consiglio strano? cennini, 19: quanto più tosto
: ebbi una volta per guida uno strano uomo irrequieto e verboso, così dissimile da
da lui e dominato poi sempre collo strano linguaggio fatto di guizzi muscolari nelle gambe
deledda, ii-977: dà un grido strano, gutturale e rauco fra il nitrito
tono. salvini, 39-ii-50: è strano veramente il carattere ebraico,..
progetto, desiderio, proposito (talora strano e capriccioso); proposta. de
una ironia pacata, che s'accende nello strano e nell'idillico. 2
. bartoli, 11-75: parrà nuovo e strano a sentire di idrovolanti.
allegri, 117: non vi paia però strano ch'io venga dicendovi che no'siam
g. gozzi, i-18-154: uno strano, un ignoto, un prigioniero / molto
interiore. borgese, 1-135: era strano vederlo sempre vestito da capitano medico,
, 4-103: l'iman- topode, strano augel nilotico. d'alberti [s.
careri, 1-i-291: mi trovai nel più strano imbarazzo che possa avvenire a viandante.
della gattina, 4-11: che uomo strano ch'è quel vegliardo imbellettato come una
/ altri il visaggio; onde dal giuoco strano / trae un diletto, e l'
. maipighi, 1-188: né parerà strano... che il calore come
imbizzarriva e tempestava sempre più, parendogli strano, che si osasse vivere tranquilli,
più nulla e vedea tanta contentezza, strano e imbizzarrito, le domandava se fosse pazza
le pareva tenessero con lei un contegno strano, a mezzo fra il misterioso e l'
. g. stampa, 70: strano e fiero miraeoi veramente, / che altri
festa / immascherato ad un modo più strano; / da becco egli s'aveva messo
l'immobile e il saltellante, ha così strano andamento perché empiricamente e pragmatisticamente il
nelle mie passeggiate, un fanciullo un poco strano:... ed oggi lo
ti piaccia / che tu non sie sì strano al su'sergente, / ché gran
: molto di esso mi riusciva oscuro e strano. ii titolo prima di tutto,
e mia occhi veggano il tuo viso strano, per la violenza ricevuta da sì
/ che a compiacermi non te paia strano, / sol di due cose. ovidio
sdegna / e cominciò gridando un urlo strano / che fece tutto il mondo impaurire
spese / in seguir lei, da qualche strano intoppo / resta impedito. baldi,
. baldini, i-93: fa uno strano vedere, quest'arrangiamento così spicciativo,
era formata tutta / d'un drappo strano d'affettate ampolle / e di ventosi grilli
, / ostico gli pareva e molto strano. note al malmantile, 2-21: proibiscono
potrà forse sembrar a molti impolitico e strano lo statuto il quale combina su le
, 2-27: come tutto si fa strano e difficile, / come tutto è
arreca disagio; insolito, inconsueto, strano, bizzarro. carducci, ii-9-100:
una prova nelle vostre ultime lettere, quello strano distacco tra voi e la vostra sorte
suscita sorpresa, stupore, perché insolito, strano, inatteso). -in partic.
. galiani, 4-199: certamente non è strano, nelle attuali forme di sovranità europee
troppo impropria. giannone, i-297: è strano ed improprio e non combinabile coll'idea
. croce, ii-13-7: è certamente strano e curioso osservare i loro autori, intelligenti
, la sua voce m'infondeva uno strano calore interno e mi rapiva.
prima; sconosciuto. - anche: strano, nuovo. cavalca, 20-30
del conte. pallavicino, 1-8: strano pensiero, voler che il principe per
di giacomo, ii-799: lo spettacolo strano la teneva come in un incantamento.
/ ma per virtù di quell'incanto strano, / ch'avea la lancia sua
essere più greci de'greci: viluppo strano e inestricabile, ernia incarcerata. -incluso
: batte arguto il piede / e fa strano del capo a'diti incarco. d'
le chiome argute al piede / facendo strano a'due pollici incarco; /
: egli allarga le braccia e in modo strano / curvando il capo e il busto
una. montanelli, 183: il quale strano accoppiamento
che non sia vero, ancorché paia strano, / quant'or mia penna audacemente inchiostra
parmigiano e toscano, che ha dello strano pei tempi che corrono. carducci,
esser digiuno / di così duro pasto e strano inciampo; / che orlando lo passò
, 77: hai mai visto lo strano / duomo che par s'incieli / irto
, 1009: perché stavo in abito strano ed incognito, vidi e non dissi altro
e i loro inestimabili; tu fai strano viso a ciascuno che non ti porta
.); ingiustificato, immotivato; strano, sorprendente. leopardi, iii-39:
incomunicabilità. montale, 4-328: sembra strano che un simile fenomeno mondiale di incomunicazione
perversi. soldati, ix-341: era strano, senza dubbio, era incongruo che
era inconsapevole; e a me pareva strano che così fosse. montano, 1-55:
non comune, insolito, inusitato; strano; singolare, peregrino; bizzarro,
mie passeggiate, un fanciullo un poco strano. -rifl. recipr. nardi
'ncrebbe, / dubbioso pur di qualche strano incontro. caro, 2-705: o
la tristezza della cerimonia recente fa uno strano contrasto... con l'azzurro incorrotto
sé rapirsi. mazza, ii-45: a strano romor si scote e piega / fanciul
di malizia. calandra, 3-63: è strano il fascino che esercita la donna bella
: che amor indiavolato. 7. strano, confuso; arduo, difficoltoso, insolubile
, 1-xx-128: non sarebbe... strano se alcun credesse che nel caso nostro
mazzini, 23-191: ciò ch'è strano e pur troppo indicativo dello stato d'
, perché forse ad un'altra sembrerà strano e portentoso, ma rigettarlo fra l'
fato iniuria troppo grande. bembo, strano indisciplinati nell'arte militare e prevaricatori del 10-iv-236
/ il chieder mio troppo indiscreto e strano, / ch'io sia canonizzato dalla gente
un signore decentemente vestito, ma uno strano individuo ridotto come un pezzente.
mi lesse la mano / e, caso strano, / non seppe indovinare / che
: il gondoliere, a cui parea strano di dover indugiare quivi soletto forse tre
. caro, 12-i-234: gli pare molto strano, ed insolito che v. s
, i-51: nessuno sarà vezzo sì strano né sì indurato che in pochi dì una
pratica. borgese, 1-2io: che strano mestiere era il suo, dopo vent'anni
. / guerre, division e mondo strano. machiavelli, 58: è da considerare
è, dice, in tutto il luogo strano, / ove un sol piè si
.); ingiustificato, immotivato; strano, sorprendente. botta, 5-69:
vergini lande inesplorate. — strano, incomprensibile. angelini, 1-112:
x-118: maestoso cartello / di carattere strano e contraffatto, / da sfrontato scrittor
. muratori, 10-ii-202: sembra alquanto strano ad alcuni che il darsi ad una
furono carcerati quel giorno stesso per lo strano delitto di aver ubbidito meno infedelmente degli
regie / stalle intronando inferocian da strano / terror percossi, e le morate
ignoranza, la prepararono a ricevere qualunque strano errore di che volessero infettarla gl'impostori
il ripigliar dell'armi non gli paresse più strano che non è il ritornare alla fatica
e infiammata, fui percorso da uno strano brivido di freddo. -accaldato.
e discioltesi nel licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente
, 25-17: va dattorno al girifalco strano / per infilar la corda nell'anello.
classi dei viventi, il nuovo, lo strano, il meraviglioso, sembrò in questi
sul popolo. tecchi, 5-202: strano: più che l'influenza della madre,
italia, ma il furore di così strano influsso andò a scoccare con empito più
. volgar., 11-98: niuno pensiero strano vi s'inframmetta, il quale turbi
capo la mitra gemmata... strano ragazzo che avrebbe forse chiesto: '
ingegno incolto, grossolano (o anche strano, bizzarro, curioso, vivace)
, ii-29: qualche materia, qualche caso strano / vi casca drento in qualsivoglia modo
arbitrario, immotivato. -per estens.: strano, inesplicabile, incomprensibile.
in quel suo giallore d'autunno come uno strano orsacchiotto. bonsanti, 4-60: al
ingombrarvi. g. gozzi, i-18-201: strano possente orrore / m'ingombra il cor
terreo. bocchelli, 1-i-331: era strano a vedersi come la paura l'ingrigiva
bassani, 3-269: aveva un viso strano, notai, come ingrigito.
fu turbato, e cominciò a fare strano sembiante ed ingrossò contro all'amico suo.
quel piccolo birro inguantato gli pareva molto strano. d'annunzio, iv-1-75: le mani
b. croce, iii-9-226: è strano poi che il petrone scambi di continuo
2-ii-209: ei sembra a un tratto strano ed iniquo un sì fatto costume di
. 2. in modo irreale, strano, insolito. soldati, 2-357:
quali è il dolce in quel suo strano innesto dell'iliade e dell'eneide.
, ii-5: perché nel viaggio / strano mi lasci ir sola? e non mi
e anche un po'inquieto del contegno strano di quegli sconosciuti, non vedeva l'ora
, / insaziabile mostro, iniquo e strano, / nemico di giustizia e di ragione
insempre, / coll'accostar farsi men strano e reo, / che più e più
queste mie chiacchiere insensate. -improprio, strano, bizzarro, non pertinente (un
padri e a la plebe / pareva strano il delitto e atroce, / contrastando il
4. latin. letter. insolito, strano, inusitato. niccolò da correggio,
mesta / s'era ridotta per lo strano torto / che le fer due garzoni e
2-295: l'amore con lei era strano... per l'orgoglio instancabile
il cuore. = denom. da strano (v.) col pref. in-con
e vorrà dire,... sarebbe strano che l'autore volesse insufflare il critico
cinque palmi e nove dita. in così strano arnese. tr. irretire, allettare
si studia invano / quello scabro arnese strano, / duro quasi a par d'un
, intasandolo subitamente, come d'uno strano tedio. pasolini, 3-344: continuò a
autenticità assoluta dell'opera oraziana, sarebbe strano più che audace. -correttezza,
che novità recasse. varano, 1-367: strano caso mi narri; e non intendo
nella dubbia luce del crepuscolo, / lo strano dromedario s'immensifica, / intenebrando la
. ariosto, 31-48: di così strano e misero accidente / rinaldo senza fin
son le cagion che in questo loco strano, / dal qual non vorria uscir,
e la nascita della quinta, uno strano interludio. = deriv. da preludio
... venuto in paese tanto strano a lui, a ciò spinto da quel
, / ed era per uscirne un strano scherzo, / se molti non si fossero
i-2-9: mossemi 'l lor leggiadro abito e strano / e 'l parlar pellegrin, che
115: udite, fracastoro, un caso strano, /... / che
perché tu intervenissi a esercitare un tuo strano diritto di prelazione. e. cecchi
tesse con raggi di sole / uno strano velario / fra me e il dolore /
, 1-iii-251: sembrerà ad alcuni assai strano che a voi... venga intitolato
come se ella stessa fosse sorpresa dello strano proposito che le era balenato di un
/ ebbe in mezzo a l'assalto un strano intoppo: / fu ferito attraverso della
baretti, 3-29: considerando questo strano ma comunissimo intralcio di buono e di
meglio che un letterato egli era il più strano e comico esemplare di cittadino che si
antifrasi. linati, 16-64: quello strano fenomeno fonico... lo si
mamiani, 9-43: ciò dimostra soltanto lo strano pervertimento dei tempi in cui il vizio
altri modi e s'intrica perché vuole essere strano. 14. mescolarsi, congiungersi
molti / che v'avea atlante in strano intrico avolti. groto, 7-105:
fioretti, 2-5- 284: che strano intrigo di parlar è questo? 4 che
regie / stalle intronando, inferocian da strano / terror percossi. bresciani, 6-x-20:
esperienza precedente; ignoto, sconosciuto; strano, insolito, inconsueto, raro;
non so che d'inusitato e di strano ch'ella aveva trovato nei discorsi e
, fuori dal comune; insolito, strano. papini, iv-1070: l'anziana
gesti inconsulti, a comportarsi in modo strano e sconveniente; turbato profondamente, soggiogato
zoccolo, 1-189: non doverà parere strano ch'ora sia in maggiore stima uno
un fenomeno, una circostanza); strano, singolare, fuori del- l'ordinario
d'animi, dubitava perciò di qualche strano disordine, se tosto non si dava qualche
involse in una stretta di riso, più strano, dicendo: -eppure non hai ancora
/ ma ima fiera infernale, un mostro strano / involto in uman cuoio. n
puro grammatico e non sa consolarsi di questo strano
alla libertà italiana: il che sarebbe uno strano scrupolo se non avesse dell'ipocrito.
d. battoli, 2-1-37: strano è ancora a udire ch'eziandio per
non fu alcuno a cui non paresse strano che... gli cedesse così
nome significava qualcosa d'irresistibile, di strano, di favoloso. l. gualdo,
, * irruente 'non suona punto strano. ma sempre nel proprio di moltitudine
quando flore / e mo strano verdura / le prate e la rivera /
de'venti, non m'è punto strano l'udirlo né malagevole il crederlo. carducci
, perché forse ad un'altra sembrerà strano e portentoso. -plur. leggi (
ittiosauri e i plesiosauri, per innesto strano delle forme di pesce e di crocodilo
popol piena / ritonda piazza a si strano esercizio. pascoli, 331: e levò
la notte scorsa ho fatto un sogno strano, indescrivibile. 10. in
questo colpa pentuta; che è bene strano, e sente del participio deponente latino,
: lo vidi lavorare intorno a uno strano patibolo, in cui una forca bianca
di queste ombre nell'avanzarsi, non troverà strano l'aggettivo che mi suggerisce: ombra
compagni, / e a me di strano fervore argomento, / quando alla scuola i
de'virtuosi figliuoli non fecero atto alcuno strano o laido, e nel restante della
quando è semplice, dandole un suono strano ed adoperandola invece di un'altra;
dipinse nuovi orizzonti, e se talvolta è strano o lambiccato o troppo metafisico spesso ha
le pareti / sbatte in balli fantastici uno strano / popolo d'ombre. deledda,
il suo sguardo non mi lasciava e, strano, sembrava ammiccarmi con lampeggiamenti e sorrisi
al fin; / ahi, che strano martir / veder sì vago fior tosto
orecchio, inquieto; ché il battito strano continuava senza intervallo... non
sopito, e il discorso è senso strano. siri, 1-vi-12: il suo soccorso
talvolta mi si accendeva nel petto lo strano e tormentoso desiderio di vedere e ragionare
il punto che mi vince, dello strano poema. = voce dotta,
, 6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con
uno livio / d'ogni caso scuro e strano / e del vivere lassivio / che
mi dicevano « sta'bene ». sembrava strano che venisse di lassù.
destava in lui: un po'come lo strano fascino della sfolgorante nipote dell'altra volta
nelle materie storiche, egli è un po'strano che altri osi insegnare il latino a
paniere, / considerate se gli pare strano. l. pascoli, ii-300: lo
, xxvi-2-140: ritrovar spesso qualche passo strano / di lavorecci, di fitte, di
? quale è lo scopo di questo strano lavorio? 10. figur.
comune. caro, 2-2-282: vi par strano ch'io non vi scriva, per
un zenzado vermiglio travolto con un legamento strano. -punto di congiunzione, tratto
sino lo stesso michelagnolo da caravaggio, quello strano cervello che a tutti è noto,
gioberti, 12-ii-220: parve... strano l'ammettere un principio meramente istintivo nelle
mi lesse la mano / e, caso strano, / non seppe indovinare / che
. 7. in modo curioso, strano, sorprendente; bizzarramente. marini,
-estroso, geniale, originale; strano, bizzarro. petrarca, 2-1:
d'una spezie d'arbore non è molto strano, né differente dal legno della spezie
'. e che cos'era poi quello strano riscaldamento... e l'
gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean nell'ira, d'uomini
tedesco, petulante, loquace, stridulo, strano sosia di camillo cavour nelle caricature del
non credo che e'sia oste sì strano / che le togliesse quattrini mai di letto
, quando esce loro dal cuore, strano e incompreso a loro stessi, il grido
tantino altezzosa, e forse avvertendo uno strano senso di levitazione. bocchelli, 2-i-349
. manzini, 17-114: 11 suo strano sguardo... persuasivo al di là
, i caporioni, era già ben strano che non fossero venuti a cercar lui
... mi coglie un timore strano. comisso, vi-232: questa inquietudine era
. opportuno il rispondervi; né vi paia strano, che io nella risposta abbia proceduto
vive oggi a parigi... uno strano interludio. vi è dittatura in potenza
4. letter. gusto bizzarro, strano; capriccio, smania; frenesia,
architettonica); insolito, curioso, strano. bembo, iii-152: mescolate ultimamente
fantastiche e discioltesi nel licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente
architetto assai licenzioso e di un gusto strano. carducci, iii-27-287: si maltratta
: chi il crederebbe? in lido così strano / odorose / con fievole musica al
famiglie dove c'è stato qualcuno strano od anche matto, spesso si vede che
manzini, 16-207: il luogo era strano: sopratutto per la luce lilla che
2-6: meditavo / su un segno strano, qui, dove finisce / la
enciclopedico, xl-488: egli non trova strano che, facendo quanto far si può col
fra i denti, si serve con modo strano della cavità della bocca per corpo della
sort'era fra quei lama insulso e strano / litigio per cagion di fe'e di
le persone vi scomparivano, con lo strano potere che hanno certi ambienti nuovi di
60: alcuni osservo poi di strano umore / mirar con occhio livido e
è un poeta. -fatto inspiegabile e strano. guerrazzi, iii-172: il popolo
. franco, 4-20: non vi paia strano, se desidero che vi luntaniate da
tutto cambiato, / tutto gli pare strano. -in lontananza; a grande o
gran disagio / passeggio in un paese strano e lordo, / voi siete, in
/ altro fra lor che de 10 strano caso, / e come fu che ciascun
tarchetti, 6-ii-250: vi è uno strano mistero di luce in quel canto. pascoli
dorigo. -per estens. comportamento strano, imprevedibile, beffardo della fortuna.
/ ferro di nuovo inalza e in strano ludo / tenta, mirando lei de
per le strade lugubri mi sentivo uno strano malessere diffondersi nelle ossa. soldati,
lumèrbio, agg. gerg. ant. strano, stravagante; lunatico. grazzini
un periodo di forte irritazione; essere strano, bizzarro, capriccioso, scontroso,
lunarista! / parrà ad udirlo veramente strano, / che... / dopo
che caso è questo in questo luogo strano, / che par che tanto romor qua
142: parlava ai conoscenti in modo strano con un sorriso fuor di luogo.
iv-64: lisa lo guardava in modo strano e sorrideva tra timida e lusingatrice.
riverso / tutto affa testa e di strano colore, / però che or verde
, i sospettosi, riguardo a questo strano connubio, si stringevano nelle spalle, inarcavano
vi regge e il numero de le strano che in spazio di 24 ore questa sferica
bacco / ci trasportò ier sera in strano loco, / e poi el cerchio,
pensiero di lei che gli faceva apparire strano e piacevole tutto ciò che vedeva, la
terra / ancor fa onor col suo dir strano e bello. boiardo, 1-183:
di porfidi ornaro o serpentini / quello strano edificio i dotti mastri, / ma fer
cagione del vostro turbamento; pur mi pare strano ch'egli di maniera si mostri nel
, la sua voce m'infondeva uno strano calore interno e mi rapiva.
il mitidio. • 2. strano, bizzarro, ridicolo, sgraziato.
piovene, 7-367: abbiamo il caso strano di una commedia che, in un
conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che
varchi, 8-1-78: chiamasi questo appetito strano di cibi fuori di natura e insoliti
lo scritto è proprio di mano sua: strano! -e di chi dovrebbe essere?
essere? - senza errori di ortografia: strano. -le avrà fatta la mala
dondola. montale, 2-96: è strano: tu / che guardi la sommossa
: anche tu eri avvolta in uno strano mantello, simile al malcerto color del
, 22-156: per fortuna in un paese strano / s'avvide il padron suo ch'
corsono del fatto, e quindi il caso strano si sparse con meraviglia per tutto l'
leona, xxxv-11-365: segnori, udite strano malifìcio / che fa il barbuto l'anno
dottore, che, in preda ad uno strano malessere, cercava svincolarsi. d'annunzio
», egli confessò « soffrii d'uno strano malessere ». « una difficoltà fisica
955: sia 'l malfrancioso a modo vostro strano, / sia brutto e schifo,
discorso, ragionamento bizzarro, astruso, strano (e, per lo più, insensato
lippi, 9-55: al duca veramente pare strano / ch'el- l'abbia a far
termine,... non gli parrà strano che fiorenza nostra fusse in una simil
malpagata sollecitudine si affaticava a procacciare quello strano imperio a carlo v.
malsana. de roberto, 1-185: uno strano fascino l'attrasse ancora a quello spettacolo
animo di questo malvagio capitano il più strano capriccio del mondo, e fu di rapir
della beata umiltà faentina, 38: strano pensiero ha la nostra badessa, che
ore del pomeriggio, l'animale pareva uno strano monumento alla magrezza equina. le sporgenze
con verrà v vi andar cercando signore strano. testamento di lemmo di balduccio, 41
i-471: si ritrova d'improvviso in uno strano mondo,... fra un
paniere, / considerate se gli pare strano. forteguerri, ii-222: e dormo e
volar via dal palazzo un uccello tanto strano, sentì mangiarsi dalla rabbia. -con
, incredibile, spropositato; straordinario, strano, stravagante. aretino, 10-36:
manici (con valore attributivo): strano, stravagante, del tutto fuori del comune
, xi-30: siamo in tempo sì strano e manigoldo, / che questa lira mia
con mano / quel notator col carico sì strano. -accorciare le mani a qualcuno
scriva in versi, non vi paia strano: / perché dacché in germania io
dianzi il suo destrier baiardo / per strano caso uscito era di mano.
allor che il tempo era più crudo e strano? -levare, cavare, togliere,
d'oggi mi hanno marcato un fatto strano, / ma è difeso il parlarne.
parere, sembrare marchiana: risultare molto strano e incredibile (un fatto, un'affermazione
, iii-451: quando fa nuvolo marcio è strano davvero, è proprio fenomenale che non
quasi pareva una barca per quel suo strano mareggiar sulle molle. g. corrieri,
poni dentro una botte che abbi qualche strano odore, egli di subito riceve qualità
frugoni, i-5-319: oh! che strano caso avvenne! / mascherata colà venne /
. fogazzaro, 1-638: parrà certamente strano che qualcuno ne manchi senza materiale impedimento
benvoglienti, 233: a molti sembrerà strano sentimento che il miglior materiale della nostra
, / ogni erbaggio nutrisce infame e strano. tasso, ii-84: il disfavore.
in beffe. 7. in modo strano, sconcertante; incredibilmente, straordinariamente,
levarsela. 4. spettacolo stupefacente, strano, esilarante. linati, 30-79:
pazzo furioso e pericoloso. — anche: strano, bizzarro, stravagante, che si
v-116: niente ch'ei trovi quel proceder strano, / lo dichiaran mattoide, o
. 2. per estens. strano, bizzarro, originale (una persona
* mazzacane ': birba, omo strano, sversato. 'non ti confondere con
: poi con un mazzafrusto orrendo e strano / diede un gran colpo a quel baron
i-3-170: quello che più mi sembra strano si è ch'egli par loro di essere
. di costanzo, 1-28: mi pare strano che in una sentenza...
magalotti, 23-323: a voi pare strano ch'io mi dichiari di non voler trattar
che un letterato egli era il più strano e comico esemplare di cittadino che si
: giunta a piè del monte alpestre e strano, / con due uncini arrampicar mi
, / ogni tenero affetto, ignoto e strano; / del mio solo conforto allor
l'amico tuo o altro vicino o strano, che tu non possa mantenere sanza
, 42-31: gran maraviglia di sì strano caso / va rivolgendo a malagigi il petto
eccezionali sia positive sia negative; individuo strano, anormale, fuori deh'ordinario.
-non essere senza meraviglia: apparire strano, inspiegabile, sconcertante; causare grande
fronte a qualcosa di insolito, di strano, di inatteso o di inspiegabile;
che si stacca notevolmente dalla norma; strano, stravagante; singolare, insolito; incredibile
. / pel mondo mercatando in modo strano. b. davanzali, ii-426: mercatare
spese / in seguir lei, da qualche strano intoppo / resta impedito. tasso,
berni, 131: né vo'che strano il mio parlar ti paia, / né
caro, 12-i-235: gli pare molto strano ed insolito che v. s
2. per simil. costruzione di aspetto strano ed esotico, con torri e pinnacoli
di povero, di triste, di strano, di grande, di uggioso. gadda
insieme colle sensili, onde non deve parere strano che questa misura potesse sorgere cosa che
, / signor, vi tien là sotto strano cielo, / come fior stretto da
quando non è troppo metafisico vaporoso e strano. nencioni, 2-2: lo shelley è
/ lotte, per osservare il caso strano / fatto da metamorfosi fatale, /
antica letteratura. carducci, iii-17-192: strano [nell'« ascanio in alba »]
, / qualche materia, qualche caso strano / vi casca drento in qualsivoglia modo
carducci, iii-24-300: facevano un loro strano cibreo non pure d'« ugo e
ch'ei non mi mandi in qualche buco strano. = deriv. da mico2
norma. gozzano, i-772: figuro strano, lungo, segaligno, con un
bandi, 1-i-74: né vi paia strano che io mi arrovelli a tal segno
andasse a piedi nudi. per uno strano mimetismo anche i nostri passi si sono
le voci, e, per uno strano mimetismo della memoria, il timbro di
— pensiero, idea, notizia o discorso strano, bizzarro, curioso, singolare,
. gli angioli li mini strano [a dio] in cielo, così
, 31: questo desiderio ed affetto strano in tanto rompe la costanzia e la
si rivolgeva a me, parlando. è strano come io ricordo esattamente tutte le sue
chiaro / dir com'andasse questo caso strano. b. davanzati, ii-25: di
e. cecchi, 6-264: mi riusciva strano che un'altra si fosse tanto fissata
en blanc ', vi parrebbe cosi strano come se uno in italiano dicesse '
diverso dalla norma e dall'usuale; strano, singolare, inatteso, inusitato; straordinario
, e vivo in fiamme: / strano cibo, e mirabil salamandra! boccaccio
: miracolo è un effetto, non pure strano, ma superiore a tutta la possanza
): m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che
bel giustin giungesse, / mira che strano evento e lacrimoso, / qual funesto spettacolo
gli misi addosso; ed in modo sì strano / s'era con esso avviticchiato e
esilio. ariosto, 31-48: di così strano e misero accidente / rinaldo senza fin
. deledda, i-292: il contegno strano del mendicante, le sue visite frequenti,
nulla. -con valore attenuato: strano, singolare; insolito, curioso.
le pareva tenessero con lei un contegno strano, a mezzo fra il misterioso e l'
: a scroscio d'acqua impetuoso e strano / rumorosa cadea grandine mista. pascoli
da temere che in lui cada così strano e crudele appetito. loredano, 77:
marchi, ii-1017: nello spirito di questo strano racconto... vedeva, peggio
la mitra gemmata,... strano ragazzo che avrebbe forse chiesto: 'infulatemi
-in partic.: tipo originale, strano, bizzarro; persona poco raccomandabile;
a combutto, volendo sotto questo posticcio strano ordinamento darci ad intendere la necessità che
avvezzo agli ordini feudali dee parer troppo strano che un borghese moderi la cosa pubblica
cecchi, 6-333: il mobilio era uno strano accozzo di vecchio borghese e modemistico,
allora la modestia del prezzo e lo strano, impacciato disinteresse della ragazza.
accavalcato al secondo, ha un senso strano o contraddittorio o anche turpe, modificato
suo di studiare poteva ben egli parere strano a chi non l'avesse conosciuto, perché
ii-295: parve questo comandamento al duca strano fuor di modo e, stato un pezzo
martello, i-3-196: per qual strano incanto, stordita ogni mia possa, /
/ passeggiate, un fanciullo un poco strano. / ha qualcosa di me,
i. andolfi, 2-56: il suo strano fascino d'un momento si doveva a
intendiate la maggior disavventura e il più strano e nuovo caso che, dappoi che
capuana, 15-259: sembra un po'strano che le due donne... non
ad ogni passo incontri qualche cosa di strano e di bizzarramente nuovo che attira la tua
65-26: in quel luogo montanino e strano / avean poco a star, senza
nel reparto montatori teodoro nota un ordine strano. dalla disposizione meticolosa di ogni oggetto
, dice, in tutto il luogo strano, / ove un sol piè si possa
. ghtslanzoni, 18-68: caso strano, udire una bella vedova di quaranta
delle altre città, né doveva parer strano che la 'capitale morale 's'
subiva per quell'interrogatorio; ma, strano a dirsi, anche il desiderio morboso
c'è del morboso, c'è dello strano, del matto, quasi direi,
dilata e spande, / talché (strano spettacolo ed orrendo!) / ridea
albizzi, iii-387: ècci paruto troppo strano che si nutrichi la guerra per mezo di
trovare tutto quello che più sa di strano e di nuovo; e una vera
mero. aleardi, i-xxi: mi parea strano... che gente nata in
arco soriano. / però fallace e strano / surge il iudi- zio che la
morto, ucciso / da me in sì strano, in sì felice modo, /
prima; che supera ogni immaginazione; strano, singolare. grafi 5-369: ruota
/ ancor fa onor col suo dir strano e bello. sercambi, i-303: