1-8-233: per la qual cosa ogni straniero... quando si legge avere profetato
/ e me ne stacco sempre / straniero. -figur. annotazioni sul
: gravemente così parlai con simulato accento straniero. ungaretti, iv-26: sono tornato
fanello fugace il pigro tordo. / straniero augel di selva o di montagna /
: accreditare un inviato presso un governo straniero: munirlo di lettere di credenza, o
ed è riconosciuto ufficialmente presso il governo straniero (si dice dei rappresentanti diplomatici).
, o non adottarono però l'alfabeto straniero, o adottatolo lo vennero appoco appoco
cane per campare onestamente in un paese straniero. verga, i-160: ne bacchiava
nel taglio delle palpebre, lontano, straniero. vittorini, 1-24: una vena d'
. = arabo 'agiam * barbaro, straniero '(in particolare * persiano '
lo stato di appartenenza e uno stato straniero, presso cui è accreditato e nel
inutili a molti italiani e ad ogni straniero que'drammi suoi. cesarotti, i-92:
in virtù del quale la successione di uno straniero non naturalizzato, o che,
non contentavasi di farsi erede dello straniero che moriva, ma poneva eziandio
l'albinaggio; anzi fu ammesso uno straniero, benché non residente in francia
ad ereditare i beni di uno straniero morto nel suo stato ': deriv.
ancora inefficace) di assimilare il termine straniero. tommaseo [s. v.]
, o non adottarono però l'alfabeto straniero o adottatolo lo vennero appoco appoco perfezionando
d'altra nazione; forestiero, straniero. = lat. aliènigèna *
. = lat. aliènigèna * straniero '(comp. da aliènus
giudei, a con giungersi con uomo straniero »). cfr. casiodoro, in
); non proprio; diverso, straniero. novellino, 7 (22)
fanello fugace il pigro tordo. / straniero augel di selva o di montagna / non
fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico: erano i beni
dell'ottocento: dal gr. àxxótpioc 4 straniero, estraneo '. allotriofagìa
comp. dal gr. àxxóxpioi; 4 straniero 'e -fagia (gr. cpayelv
inviato con incarichi diplomatici presso uno stato straniero; legazione; grado e funzioni di
complesso degli agenti diplomatici in uno stato straniero; il luogo in cui risiedono.
: rappresentante diplomatico inviato presso un governo straniero per svolgervi una missione particolare, di
a una quantità di famiglie come uno straniero,... lasciando però sui miei
suol esser il riparo di chi è straniero in una lingua, e sa poco
, / né questo maledetto / peregrino straniero / ad approdare in creta / fusse già
non altrimenti che navi ancorate sopra lido straniero. luzi, 45: la donna prende
di prima: l'italia notò un intervento straniero di più ne'suoi annali. tommaseo
della rupe riducono anonimo e minimo lo straniero: uno, sperduto tra milioni.
italiani forzati a combattere per il dominatore straniero, greci renti liberi per la patria
, anche per autorità di un antropologo straniero, il dottor knox, perderono in gran
o naturato in francia non fu più straniero e venne compreso nella generale appellazione e
odorato... viene di paese straniero, come che in arabia naschi tanto frequente
i plausi ode e paventa / l'appiattato straniero; e, prono, palpa
gittate, / né questo maledetto / peregrino straniero / ad approdare in creta / fusse
ardor di cielo / e primavera di straniero lido. idem, 305: ne'cuor
sempre o sulle suppliche o sull'aiuto straniero. leopardi, iii-445: io credo che
.. /... io, straniero, / ancora piombo. pratolini,
(plur. -ghi). ant. straniero. sacchetti, 178-103: se
) * chiamato di fuori, straniero, adottivo '. asciugàggine,
è il circasso argante, uom che straniero / sen venne alla regai corte d'
qual cagione recò elena ad innamorarsi dello straniero paris se non la follia del suo
assuefatto / e me ne stacco sempre / straniero. assuefazióne, sf. l'
, / né questo maledetto / peregrino straniero / ad approdare in creta / fusse già
automa son ridotto, / meccanico, straniero, indifferente; / fammi piangere, caro
t'avanza, t'avanza, / divino straniero; / conosci la stanza / che
che proviene da fuori; forestiero, straniero. -anche sostant. giamboni
popoli avviliti / sotto il flagello di straniero abbietto. -per estens.: immiserito
ii-313: avevo inteso dire che uno straniero a parigi non si accorge quasi che
intera estensione di classe dominatrice, lo straniero. 2. figur. tasso
ballatoio del treno, sembrava un cielo straniero, inospitale. papini, 8-114: bisognava
e romanzi fu un bel giorno sorpresa dallo straniero e costretta a svegliarsi. dossi,
intrinseca rovina, al primo urto dello straniero. nievo, 779: no
ormai caduta (e perpetuava il carattere straniero della voce). bar2,
jappaptxó? 'di popolo barbaro, straniero '. barbàrie (barbària),
celeste / ognor più stempra nel sermon straniero / onde più che di tua divisa
. da 3dp3apo <; * forestiero, straniero, barbaro '. cfr. papia
bàrbero), agg. e sm. straniero (detto di popoli, e
ed è quasi quel medesimo che strano o straniero. tasso, 1-22: già non
barbàrus, dal gr. (3<4p@apoc 'straniero, che parla male o balbetta la
mutazione di un prencipe naturale in un straniero, e allora particolarmente ch'egli è
, 3-118: tu mi piaci, straniero, ti prendi a cuore il nostro bene
villaggi, semplice e fedele / con lo straniero berrettino in testa. pirandello, 5-455
raunanza; sia fatto morire così lo straniero come colui ch'è natio del paese,
obligazione per rendersi schiavo dell'altrui capriccio straniero. bettinelli, 30: sfogata ch'
può salvare il piemonte contro un impeto straniero, è indarno il promettersela, se
amare una città ov'egli era mercenario e straniero, insegnò in atene a blandire i
in suo lenguaggio, cane, traditore, straniero. tassoni, 7-55: ma i
spesso l'uso che se ne fa è straniero, allorché si dice di operazione,
. de amicis, ii-60: sono uno straniero, son solo, voglio essere felice
, 29: oh ventura! e allo straniero / che il piè grava sul tuo
pronunciare la propria lingua dalla bocca di uno straniero. comisso, 7-117: ogni città
anno di contadini che fuggivano il giogo straniero, diminuì la coltura della seta, della
schiaffi ed i calci nel sedere dello straniero, per paura d'una guerra. verga
alla lettera le parti di un composto straniero di cui assume il significato complessivo;
assassini avevano trucidato alla strada un viandante straniero e toltogli il bello e il buono
): davanti agli edilìzi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto,
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i
è l'italia, o nemico più straniero, / e io canto il suo popolo
peradore. caro, 10-245: di straniero duce / provvisti i lidi, e
nei comuni medievali, condottiero, spesso straniero, a cui veniva affidato il comando
senza capo né coda, che lo straniero ne provò un brivido di meraviglia.
un ministro, scrutando col monocolo lo straniero che sospettò adulatore, -siamo tutti umilissimi
obligazione per rendersi schiavo dell'altrui capriccio straniero. segneri, iii-2-100: e come
l'ésca di una constituzione contro il dominio straniero di murat, allettato a sua volta
l'indipendenza delle regioni italiane dal dominio straniero. pellico, ii-39: mi
politica); liberarsi dal dominio dello straniero, di un tiranno; scuotere il
. oriani, x-21-167: aveva abitato come straniero presso parecchie famiglie nei primi tempi della
strapazzoni, allora, ti camuffano lo straniero, o il gobbo dal piè di cavallo
va là. ci rispose con accento straniero, era un guardiano. pavese, 4-227
.. siamo stati avvertiti da un ecclesiastico straniero che un'altra volta ha chiacchierato male
deve narrare d'un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli è costretto a prestargli
ardor di cielo / e primavera di straniero lido. 10. per estens
plausi ode e paventa / l'appiattato straniero. 3. colpire con la
: è degna cosa che al gentile e straniero uomo e occupato, sia consiglio da
, e in tal caso contrapposto a straniero, forestiero). g.
stabile con lo stato (contrapposto a straniero e ad apolide). latini
né altri veniva in suo confronto che lo straniero e lo schiavo. cuoco, x-226
legge in generale, 16: lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti
un lustro intero, / sempre in clima straniero, / ramingo, pellegrino, /
/ e me ne stacco sempre / straniero. cassola, 2-196: quel vecchio impermeabile
italiano conosce bene, che a uno straniero sfuggono; ed esse sono la strettezza
le maniche. tecchi, 2-12: uno straniero era, certamente: bastava quel chiasso
29: oh ventura! e allo straniero / che il piè grava sul tuo collo
lo stanziamento di una popolazione in paese straniero, conservante però relazioni di amicizia o
anno di contadini che fuggivano il giogo straniero, diminuì la coltura della seta,
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i morti
che le nazioni incivilite offrono al profugo straniero? manzoni, pr. sp.,
cosa alcuna gli mancasse o avesse di straniero aiuto bisogno, non essendo altro la
ii-102: anche oggi, quando uno straniero vuol dire un complimento all'italia, la
xxiv-1007: un omaccino è quegli, straniero di condizione vile, stranio per la
che le nazioni incivilite offrono al profugo straniero? manzoni, pr. sp.,
paesano, non dubitiamo asserire che fu straniero fra noi e importato. piovene, 5-656
cittadini di uno stato in un paese straniero o in una regione di esso. -
la carica è un cittadino del paese straniero nominato dallo stato rappresentato. cantini,
sedeva su gli sgabelli antichi qualche dotto straniero a consultar codici e stampe rare.
ecc.); oppresso (dallo straniero); pieno di difetti, impuro
dal cerchio dell'alpi frattanto / lo straniero gli sguardi rivolve; / vede i forti
/ e forse è questo che mi fa straniero / ad ogni altro contento della terra
lavoratori inviati a lavorare in un paese straniero. e. cecchi, 6-95:
: s'è figlio tuo, non è straniero; / e se non è,
è l'italia, o nemico più straniero, / e io canto il suo popolo
la maestosa fronte di petrarca fu di suolo straniero; il nascimento, la fama,
vicino o a l'amico o a lo straniero, e più vale il tacere.
di cose sportive. buzzati, 1-195: straniero, girò per la città, in
, che sia baluardo d'italia contro lo straniero. orioni, x-21-133: per dodici
costi, esentandola dalla servitù al combustibile straniero. -costo della vita: l'
non vi avendo alcuno o nostrale o straniero... intagliator di stampe o di
celeste / ognor più stempra nel sermon straniero. leopardi, 21-32: quale allor ci
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i
omicidio di un danese commesso da uno straniero veniva compensato colla morte di due uomini
ii-279: e questo peso, essendo straniero agli obblighi della mia cattedra, è
avanza, t'avanza, / divino straniero; / conosci la stanza / che i
uso di solecismi da parte di uno straniero. = voce dotta (già
circa ai dazi e pedaggi, dove uno straniero che non conosce i loro usi può
concitare gli animi degli italiani contro lo straniero e il prete, o adesioni alla
dalla soverchia influenza economica di uno stato straniero. = deriv. da decolonizzare
delibazione (la sentenza di un tribunale straniero). delibazióne, sf. ant
francia col danaro della inghilterra ed il sangue straniero. -comandare denari a qualcuno:
in gran parte sotto l'aborrito giogo straniero, che non si sazia di straziare colle
maestosa fronte di petrarca fu di suolo straniero. de sanctis, 7-513: è la
sterline. manzoni, 435: se uno straniero, il quale avesse sentito parlare dei
ii-15-69: non sapete voi che lo straniero disprezza e conquista, non redime un popolo
o del potere giudiziario di uno stato straniero. sarpi, iii-45: nelli fòri
... in digrosso si vendono allo straniero, e dieci anni sopra i nostri
stimata prudenza politica di indebolir il successore straniero ovvero odioso. tesauro, 3-86: accadé
rimanente, avrebbe messo nella mente dello straniero una più lucida e poderosa idea di
mio passato. mi sento peggio che straniero, peggio che dimenticato, peggio che
agenti diplomatici, accreditati presso un governo straniero. d'alberti, 306: corpo
intestini, poco è più da temersi dallo straniero. baldini, 5-43: benedetto iddio
le forze italiane e dirigerle contro lo straniero, doveva dare grande influenza a gioberti
. leopardi, iii-69: qualche letterato straniero che è in roma e che io non
ella introdusse in casa per disavvertenza uno straniero. salvini, 30-2-14: farsi onore
ritornate alle vostre bandiere: / lo straniero discende: egli è qui. cattaneo
cui didone risponde alle misere discolpe dello straniero traditore. guerrazzi, 6-706: confermato tra
venissero [gli avoltoi] a noi da straniero paese per vedergli sì radi e discontinuatamente
la registrazione del patrimonio fonico italiano e straniero: i dischi ortoepici, dischi che
a noi da ingegni stranieri, uno straniero dovesse parlar di quell'opera come tuttavia
e non disgustosa anche a un palato straniero. giusti, i-12: ho trovato il
a discrezione (26 gennaio 1160) dello straniero inferocito, non chiese grazia che d'
: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate spesso
io dia / del carme ditirambico e straniero, / qual per le penne argoliche
gesuiti, voleva concorrere a cacciare lo straniero. dossi, 45: in confidenza,
riserbo e ima certa qual diffidenza da straniero a straniero, che sul principio aveva
e ima certa qual diffidenza da straniero a straniero, che sul principio aveva dimostrato,
la folla diversa. -letter. straniero. leopardi, 2-18: d'aria
la femmina per la sua condizione, lo straniero per la sua libertà, lo domestico
; indigeno, locale (opposto a straniero, esotico); che concerne la
. di un vocabolo (per lo più straniero) divenuto di uso comune in una
eran donatarii e incaricati d'un re straniero, alla cui potenza aggiungevano ben poco.
nelle nozze di lavinia con lo « straniero »; perché il punto capitale della
duca d'alba è il primo generale straniero che in fiandra osteggia il principe d'
labbro d'altrui, / come un uomo straniero le udrà! / che a'suoi
lasciar gli animi instupiditi e pendenti dallo straniero lavoro? d. bartoli, 40-iii-14
): davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al
oriani, x-8-152: alessandro è il primo straniero che inizia la ellenizzazióne del mondo
. cattaneo, iii-1-282: lo straniero inesperto crede sempre imminente l'eruzione d'
dal paese d'origine in un paese straniero (per lo più in cerca di
ritornate alle vostre bandiere: / lo straniero discende: egli è qui.
intestino, fatta per estrarre qualche corpo straniero. = voce dotta, lat
/ ciascun di noi riman, come straniero / a la festa sublime? l.
: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate spesso
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i
/ turno non è vassallo; ergo è straniero. casti, i-1-34p: se tu
mondo, dileguati i ricordi, ritornò come straniero nel suo paese.
mi viene dalla frapposta obbiezione d'uno straniero, cui è molesto sì vantaggiato esaltamento
, che a prima vista, allo straniero nazionale, sembrano squallide e anonime, ma
maggiormente sicuro, quanto egli è più straniero dalla considerazione di quel sottile esaminatore.
innanzi ad ogni altra cosa l'esercito straniero, con aver esborsato a casi- miro
leopardi, ii-1235: l'esclusione dello straniero e del suddito dai diritti (quantunque
gli schiaffi ed i calci nel sedere dello straniero, per paura d'una guerra.
di trasporto per le virtù d'uno straniero che non sa né saprà mai s'
volta confederata l'italia, cacciato lo straniero, l'industria ed il commercio avendo fatto
espeller da te il peccato come uno straniero dal tempio o come qualcosa di nemico
martire della diffidenza nostrana, dell'odio straniero, e di se stesso. pirandello,
commuovere ogni italiano, e offrire allo straniero un esponente esatto del nostro passato glorioso
einaudi, i-iio: il dazio straniero imposto sulla merce italiana esportata danneggia l'
vede precluso o reso difficile il mercato straniero. esportatóre, agg. e
comunisti italiani. -dir. espulsione dello straniero: provvedimento (avente natura di misura
cui la pubblica autorità dispone che uno straniero, resosi colpevole di determinati delitti o
, altre all'estemo. 11. straniero, forestiero (una persona).
4. sm. letter. straniero, forestiero. livio volgar.,
di un altro paese; forestiero, straniero. manni, 1-8: da
, che si svolge in un paese straniero. botta, 4-452: la gente
* fuori \ èstero2, sm. straniero, forestiero, cittadino di un altro
? 2. stato, paese straniero (in contrapposizione al proprio).
-andare all'estero: recarsi in un paese straniero; uscire dai confini della propria nazione
, stare all'estero: in un paese straniero. soffici, iv-135: seppi da
esasperata esaltazione di tutto ciò che è straniero a discapito di ciò che è nazionale
, ed estivo, è qui uno straniero meno d'un incredibile cinese che,
sono antipatico come può essere antipatico uno straniero ossia qualcuno che non si conosce.
l'essere, il sentirsi in un luogo straniero, sconosciuto, non familiare; l'
estranó), agg. letter. straniero, forestiero (popoli, costumi, lingue
o accanto a qualcuno: sentirsi come straniero presso persone a cui si è legati
all'estrania: in paese lontano, straniero. anonimo, ix-552: par che
6. che abita fuori dei confini, straniero, esule, emigrato; ignoto,
6. alieno, estraneo, incompatibile, straniero. mazzini, ii-599: gaj conchiuse
ora espeller da te il peccato come uno straniero dal tempio o come qualcosa di nemico
privilegio delle navi da guerra in paese straniero, per cui non hanno l'obbligo
/ e 'l cadente dal ciel falcon straniero, / ch'errando van d'intorno a
le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari /
tener lontana la legge da ogni influsso straniero: caratterizzato da un eccessivo formalismo giuridico
cristiani, e sopra tutti del valletto straniero; e di lui disse tutte le sue
sorte / di tempra che delude urto straniero, / e meco morirà con la
con le armi, invocheranno l'aiuto straniero. carducci, iii-16-370: la lombardia
or bene: cotesti festeggiatori del signore straniero erano patrizi, che inetti rimpiangevano la
nell'ombra l'ispide contrade / del feudal straniero / giaceano avvolte, e pochi violenti
de l'italia è soggetta a re straniero; parte n'è governata da la
que'quadri con un intento d'odio allo straniero; ma né questo, né altro
il fiero / agli interessi di prence straniero. giordani, ii-117: si vide in
de sanctis, ii-15-288: ora che lo straniero ha levate le sue tende dal suolo
e sposò delle figlie di un dio straniero. 4. con valore generico:
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i
manzoni, 310: d'un volgo straniero por fine al dolor? dossi,
: a consentire a ciò che lo straniero fuoco e riscaldante non arda i soavi e
malgrado le buone offerte per fissarli in paese straniero. piovene, 5-665: trasformare le
quella chiarità flebile, diventava più che mai straniero. g. bassani, 4-106
placide vene / quel flutto soave e straniero, / quel rivolo, labile,
dotta, lat. forènsis 4 esterno, straniero ', deriv. da foris 4
, che è proprio di un paese straniero (un uso, una moda, ecc
= dal lat. forènsis 4 esterno, straniero ', deriv. da foris 4
, espressioni che appartengono a un popolo straniero. gioberti, 1-i-43: chi
ha nazionalità straniera, che è cittadino straniero, che appartiene a una nazione
. -che si sostiene contro un popolo straniero. livio volgar., 4-137:
, che è pubblicato da un autore straniero (un giornale, un libro).
5. che si parla in un paese straniero o lontano dal proprio (una lingua
tradizione, degli usi di un paese straniero e ne contraddistingue gli abitanti (la
suo lenguaggio, cane, traditore, straniero. garzoni, 1-683: le morbidezze forastiere
, esercitato, professato da un popolo straniero (una legge, una religione).
per ciò che appartiene a un paese straniero, esotismo. genovesi, 3-125:
ai dettami della moda, del gusto straniero. mercati, 21: gran ventura
7. region. forestiero, straniero; sconosciuto, ignoto. - anche
che viene da fuori, forestiero, straniero; che abita fuori di città,
fortissimo, non infievolito da niuno peso straniero, anche pubblico. manzoni, pr
altri re, la sua libertà in paese straniero violentata, e forzato lo scritto,
ficava 'francese 'e poi 'straniero '. si congettura l'etimo froscio
anno di contadini che fuggivano il giogo straniero, diminuì la coltura della seta,
patria, anteponendole per favore di parte lo straniero che la spogli d'ogni bene,
un luogo lontano, da un paese straniero (ed è in funzione di compì,
); in campagna, in paese straniero; nelle relazioni con l'estero.
altra regione; che è nato in paese straniero; che è (o viene considerato
dalla propria casa; in un paese straniero, fuorimano. verga, ii-19
avventura fuorivia. -sostant. paese straniero, luogo forestiero. pascoli, 339
esterno; che sta all'esterno; straniero, forestiero. -anche: estrinseco,
carducci, iii-7-450: i celti soggettati allo straniero in britannia aspettarono, e i pescatori
che non si dee aspettare libertà dallo straniero? manzoni, 37: quando,
consolo. foscolo, viii-59: un conquistatore straniero dovrebbe, per serbare gli acquisti,
: infedele, idolatra, pagano; straniero. giamboni, 218: quella è
i-1105: il gentile, cioè lo straniero, era nemico di quella nazione. d'
grande e cospicuo. 3. straniero, esotico. a. pucci,
nulla da conservare, lo combattevano perché straniero. d'annunzio, iii-1-542: io l'
volevano far l'italia invocando l'aiuto straniero. stuparich, 5-134: l'italia
che non si dee aspettare libertà dallo straniero? d'azeglio, 1-299: non è
.. al giogo amarissimo del servaggio straniero, mi sembra, signore ufficiale, che
d'altrui, / come un uomo straniero le udrà! serao, i-632:
, 10-8: milano insorse contro lo straniero, e nelle cinque memorabili giornate
i capelli cadevano oltre le orecchie allo straniero, e quivi tagliati in giro.
... mi sento peggio che straniero, peggio che dimenticato, peggio che
umido non sia; viene di paese straniero, come che in arabia naschi tanto frequente
piaciuta la discrezione con cui il sacerdote straniero aveva parlato di cose tanto alte e dolorose
, 211: le querele che lo straniero si goda le opere dei nostri ingegni suonano
, 9-214: non si governava da straniero o oste, ma da signore. [
detto re lodovico undicesimo gratificar un certo straniero e fargli avere una badia. marino
gli avesse conceduto, cioè un giovane straniero, il bramarlo per figliuolo, gravarsi
cattaneo, ii-1-203: respingendo un capitale. straniero si adopera a diminuire il numero dei
-a). nell'america latina, straniero di lingua anglosassone (e ha per
: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate spesso
le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari / per
di rotari (643), lo straniero che acquistava, per concessione regia,
di un popolo o di un esercito straniero. piovene, 8-90: una delle
alle belle contrade / qual ne venne straniero a far guerra? pratolini, 2-14
costituito o a liberare il paese dallo straniero che lo occupa).
di persone o cose attraverso un territorio straniero; pedaggio. balducci pegolotti,
: agitava il fiasco ormai vuoto [lo straniero] fra una parola e l'altra
e l'idea di scuotere il gioco straniero. alfieri, xiv-1-293: se trova qualche
peccatori, s'adopra da cristo non altro straniero collirio..., ma solo
, ammettendo alla cittadinanza... qualche straniero di merito. -intr.
e il vino che la compassione d'uno straniero, men- tr'egli passa pellegrinando,
di un poeta italiano da un poeta straniero. manzini, 17-28: in una di
gli occhi della ragazza si volsero allo straniero che sorrideva impacciato. 3.
essere). stabilirsi in un paese straniero o in una regione diversa da quella
temporaneamente o definitivamente, in un paese straniero per motivi di sicurezza. = voce
or ha usata la parabola d'uno straniero ed immisericordioso, il quale con tutto
.. immobile, muto, che lo straniero gli vieti unità,..
nel proprio peso, o per peso straniero, la sua frattura sarà in tre luoghi
v-1-22: che giudizio deve recarsi mai lo straniero di una nazione presso la quale un
. de sanctis, ii-15-83: lo straniero, che ora ci comanda e ci
cioè alla sua immutazione, qualche agente straniero. -con riferimento alla trasformazione dell'
felice te, che un prò campion straniero / splendor novello alla tua gloria imparte
francia. pascoli, i-190: se lo straniero esaltasse le glorie delle sue conquiste e
di que'tempi o que'luoghi; è straniero e moderno, è della lingua e
3. acquistato in un paese straniero e introdotto nel proprio paese (un
conditi di esprimere il suono orientale e straniero. tommaseo [s. v.]
levato a scacciare con armi improvvisate lo straniero e i despoti indigeni. saba, 493
, come i diritti pubblici per lo straniero, l'interdetto, il fallito;
delle guerre civili, fomentato dall'oro straniero per molt'anni. botta, 6-ii-591
inciampi, ma l'accento era leggermente straniero. -ant. peccato, fallo
di intendere l'animo unicamente contro 10 straniero invasore, si attardano a scrivere sciocchezze
a considerare le colonie come un paese straniero, cioè « indipendente » -che non
popolari, i-221: si avvede [lo straniero] che il vero indole italiano oggi
infallanti. bocchelli, 18-ii-638: ingegnoso straniero vagliavento, / è la torre tant'
tremar tarmi infelici, / favola allo straniero, itala gioia / d'itali vituperi.
sanctis, 11-244: il fanciullo rimane straniero alle nostre infernali passioni, nella sua
infetto non sia di quelle che uno straniero buon maestro di poetica chiama follie d'
succedere ad essa un regno infeudato allo straniero. 2. investito di un
altra, e tutte divennero facile preda dello straniero. 4. impoverire, sminuire
, v-1-489: di contro al servaggio straniero s'infiammò la visione magnifica del machiavelli
; né v'è scrittore italiano o straniero che maggiormente infierisca con l'intenzioni ed
fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico. -divenuto incerto,
ostruzione dell'esofago prodotta da qualsivoglia corpo straniero. -per estens. l'operazione
campagne e non poco ancora da qualche straniero tributo, vengono a formar più fiumicelli
di dare una mentita in faccia allo straniero, che coll'obliquo sguardo dell'invidia
del mio villaggio, ma un giovane straniero..., vestito d'un costume
dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio. cesarotti, 1-xxxvii-185: l'
corrotte, il governo vacillante, lo straniero prepotente, il clima insalubre. leopardi
; e l'avete spezzata abbandonando allo straniero, che tiene già roma, nizza e
il governo costituito o contro l'occupante straniero al fine di conseguire determinati obiettivi politico-istituzionali
le nazioni che s'emancipano da un conquistatore straniero. correnti, 23: l'insurrezione
lampredi, 4-115: anche un esercito straniero, che passa o dimora sopra l'
. montale, 7-167: un artista straniero che lo accetti, che riconosca la
giuramento, /... incontro allo straniero armato / difese con sincero intendimento.
: vengo quassù stamane non già merendante straniero di miracoli, né sensale interessato della
fra il popolo contadino e lo stato straniero c'è sempre stato un abisso, un
generalmente riconosciute. la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle
estraneità (perché hanno luogo su territorio straniero, o perché riguardano persone straniere)
essere assorbiti o schiacciati da un nazionalismo straniero! popini, vi-104: anche l'
sanctis, ii-15-288: ora che lo straniero ha levate le sue tende dal suolo
, l'influenza, la padronanza dello straniero. -giornal. affari interni
, 37: non s'aspetta a uno straniero l'interporre la sua sentenza a quella
lo attendevano, s'interpose il soldato straniero e li separò. comisso, vi-151:
in terra. mazzini, 36-288: allo straniero che ci interroga del dove nascemmo,
precorrere. mazzini, 38-14: lo straniero che, avido d'interrogare 11 nostro
l'azione fosse traversata da qualche interesse straniero e mal intersiato, il piacere rimarrebbe
felicemente conchiuso senza l'intervenzione d'altro straniero ministro. colletta, iv-189: le
in una sua intervista con un giornalista straniero, il capo del fascismo addusse a documento
, poco è più a temersi dallo straniero. moravia, ii-7: alla testa delle
dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio. carducci, iii-5-282: a
l'estero, apre a favore di uno straniero, il quale però può utilizzare le
persona messa a disposizione di un principe straniero ospite della città, con lo scopo
di sé, come d'intrinsechi a uno straniero. 4. figur. profondamente legato
introduzione di questa merce italiana nello stato straniero, l'esportatore italiano è danneggiato.
maggiormente istruiti. nievo, 8-54: straniero / cacciatore invaghì la giovinetta / di
di un poeta italiano da un poeta straniero. -peggior. invenzionàccia. moniglia
vigilar conviene / quanti oratori qui lo straniero invia. -far muovere un esercito o
contra volontà, perché ubbedivano a re straniero... -dunque la signoria di
: -lo vedesti / da presso, uomo straniero? -nell'ippòdromo / eri? -aveva
etnico, incorporato in uno stato considerato straniero, a ricongiungersi con lo stato,
polit. che è soggetto a dominio straniero (con partic. riferimento ai territori
più corta al tocco d'un corpo straniero e tosto riprende la sua lunghezza.
isolani molto inciviliti, avversi a ogni commercio straniero. mazzini, 48-217: in inghilterra
stor. nell'antica grecia, cittadino straniero che godeva del diritto di isotelia.
'isotelia', condizione politica di chi è straniero a un paese. = voce dotta
presentazione. ibidem, io: lo straniero, che, fuori dei casi indicati negli
se non disfarle, reprimerle, il ferro straniero; ma allo straniero gioverà prima istigarle
, il ferro straniero; ma allo straniero gioverà prima istigarle, onde più sempre
istrano, agg. ant. forestiero, straniero. ariosto, 31-10: lui
talento di contraffare ogni sorta di linguaggio straniero italianato. d'annunzio, v-3-623:
ii-939: amici e conoscenti (perfino qualche straniero, qualche premuroso * italianizzante ')
indigeno di una città araba sotto dominio straniero. -al figur.: quartiere urbano
. a coloro a cui l'idioma è straniero. buommattei, 33: accostando
uno più duro sopra il lago / straniero su cui ardono i tramonti. piovene,
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i
latine saputo esprimere il suono orientale e straniero. tommaseo, 15-230: l'uomo probo
divina / madre la suora, cui straniero calle / non sono i lati aerei campi
): abbandonando il suo petto al lattante straniero, con una cert'aria però non
mio proprio natio / pel salso altrui straniero / lati- cinio austero? g.
fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico: erano i beni
che rimarrà nel cuore d'italia lo straniero. gramsci, 4-108: la lega
trieste e nizza è calpestato da un dominio straniero. aleardi, 1-87: al lembo
placide vene / quel flutto soave e straniero / quel rivolo, labile, lene.
lesinante, pedantescamente ingiusto verso il paese straniero o ingratamente maligno verso il paese proprio
convinto. moravia, iii-418: accusando lo straniero di lesa civiltà, ne invocavano l'
levato a scacciare con armi improvvisate lo straniero e i despoti indigeni. jahier,
, sodo / tu sei, uomo straniero, e levigato / quanto ginocchio di
conciliante, di accento levigato e quasi straniero, poiché battista era nato in argentina
parlan tutti: fratelli li dice / lo straniero: il comune lignaggio / a ognun
da'ministri di un popolo liberale e straniero alla spagna e allttalia. balbo,
, dall'asservimento politico, dal dominio straniero; che libera una città dall'assedio
autorità assoluta d'altri (tiranno o straniero); indipendente (dal dominio straniero
straniero); indipendente (dal dominio straniero); che vive in una società retta
della repubblica italiana, io: lo straniero, al quale sia impedito nel suo
libero da tirannia domestica o da dominio straniero; dare libere istituzioni. pulci,
, i-258: il figlio del libertino straniero ora con pedestri sermoni ora con odi alate
ricideme quanto vi fosse d'ambizioso e di straniero. alfieri, i-263: nel bollore
parlan tutti: fratelli li dice / lo straniero. leo: pardi, 34-127:
adibiti a residenza di un ambasciatore straniero e del suo seguito (e anche la
sacco. poerio, 3-484: di straniero loglio / sgombra, superbirai novellamente /
anche a). -per estens.: straniero. cavalca, 19-102:
. -da un paese remoto e straniero. a. pucci, cent.
mostra, d'arme e d'abito straniero, / che di lontan peregrinando vegna.
]. -con valore attributivo: straniero, forestiero, proveniente da paese lontano
secolar catena, / ed il lurco straniero ai dolci lidi / de 'l verde
loro servissero a'capricci d'un principe straniero. sagredo, li-8-394: va macchinando [
posteri: né v'è scrittore italiano o straniero che maggiormente infierisca con l'intenzioni ed
un popolo aver legge da un re straniero che risiede là ma'mai '. quasi
grazie al cielo, io non sono né straniero né mal proveduto di titoli, per
loro patria resa schiava e umiliata dallo straniero. e da quel tempo la più
colpire una nazione, cioè il giogo straniero, ha flagellata l'italia. tecchi
italia abban doni nizza allo straniero, il suo malgènio [della scienza
le buone offerte per fissarli in paese straniero. perché là rimarrebbero salariati, mentre
un processo, l'ingresso in uno stato straniero, ecc. (e tale garanzia
. carducci, iii-3-48: al divieto straniero adagi ciacco / l'anima tributaria /
solitarie ignorate, sotto un gran cielo straniero! tutte possibilità mancate! mai si
, all'umiliazione di diventar mancipi dello straniero. abba, 3-127: roma, un
proprio agente diplomatico accreditato presso uno stato straniero come rappresentante permanente oppure inviato a una
/ salito in pugno, mai non fu straniero. / nel maneggiar né brusco né
, goro, 0 vin nostrano, straniero, malvagia, romania, greco, tibi-
del quale respinse tre anni dopo lo straniero delle sue frontiere, un vano rumore.
entrò fra noi sotto 11 manto dello straniero, quando noi cadevamo: s'assise
è tutt'altro che un metro nuovo e straniero ed alieno dalla poesia nostra; esso
più de l'italia è soggetta a re straniero. marino, 11-138: in sé
le placide vene / quel flutto soave e straniero, / quel rivolo, labile,
vago piè talor mi mena / sotto straniero cielo a viver lieto, i..
quella potenza ch'è sforzata mendicare aiuto straniero. loredano, 1-124: gli amanti.
di dare una mentita in faccia allo straniero, che coll'obliquo sguardo dell'invidia
di uno stato, per lo più straniero, esclusivamente dietro pagamento di un determinato
dubbiarono tra il far messina meretrice allo straniero o libera sorella delle altre siciliane città
a mescolare il proprio sangue col sangue straniero. 5. accordare, armonizzare.
gente / di gran sembiante e d'abito straniero / vien dal mare a sua corte
un altro paese; chi è cittadino straniero, chi appartiene a una nazione estera
i pregiudizi della popolazione residente), straniero, forestiero, immigrato. d'annunzio
; 'emigrante, colono; straniero domiciliato in città ', comp.
dall'alta banca meticcia al servizio dello straniero? -negativamente segnato da influenze straniere
stanno in italia per fare i mezzani allo straniero. carducci, iii-3-83: il re
mietitura », ribattè pianamente il prete straniero, « è la fine del mondo
ancora è fuggiasco e migrabondo, dappertutto straniero e sospetto, senza una sede stabile,
temporaneamente o stabilmente in un paese straniero o in un luogo diverso da quello
, 41-5: noi siamo minacciati dallo straniero: ma da roma, da questo centro
d'ocria, d'azzurro o verun altro straniero aiuto, formare sue piante e,
di un ministro, scrutando col monocolo lo straniero che sospettò adulatore, -siamo tutti umilissimi
dannoso al prencipe debole il mercenario e straniero; anzi, tanto più quanto è maggior
un popolo, informa la sua letteratura su straniero modello alla natura sua non punto consenziente
per fondatori il nativo laotsè e lo straniero fo, cioè l'indico sachia munì.
una o più province; espulsione dello straniero dallo stato; ecc.).
alcoo- liche; 40 l'espulsione dello straniero dallo stato. quando la legge stabilisce
fiume famoso rimane un mito per lo straniero novizio che va a zig-zag, sospinto
compita la rivoluzione, si sentì come straniero davanti alla nuova generazione e sembrò adottarne
: come è permesso a uno straniero venire a conturbare con frasi cotesto
48-80: il senso di lotta contro lo straniero dovrebbe diventare una febbre, un delirio
x-1-187: fui lapidato da un popolo straniero... lauri e laudi son tutti
tribù... nella mezza civiltà lo straniero è ancora nemico, 'hostis '
non so, il nome d'un medico straniero, inglese o americano, pot mi
piave mormorò: / non passa lo straniero! luzi, 2-21: « che
patrizio, / che nei palagi d'orator straniero, / col favor della notte entri
potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i morti
mostra, d'arme e d'abito straniero, / che di lontan peregrinando vegna.
del mondo. -invasore, oppressore straniero; barbaro. prati, ii-71:
fiume famoso rimane un mito per lo straniero novizio che va a zig-zag, sospinto ed
della secchia al mozzo, / e lo straniero s'è messo per via. marinetti
mutar l'isola da uno ad altro dominio straniero. -falsare, adulterare. ottimo
ed ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento,
autonome, fra stati diversi; intervento straniero volto a provocare rivolgimenti politici. -fare
altronde que'che italia pasce / allo straniero a mutilar non dotto / eunuchi,
oscuro della vita questo: / che lo straniero, anatra di barberia.
chiamato al trono della venezia un principe straniero, un beauharnais od un napoleonide,
suo merito, col favore di clima straniero. segneri, i-197: è molto
opera della civetta il bello abito straniero e, restata con acquisto fuori del
, anche, discendente da un casato straniero che vi regna ormai da molto tempo
estens. considerare un forestiero o uno straniero cittadino del proprio paese; accettarlo,
o naturato in francia non fu più straniero. guerrazzi, 1-343: urbano iv ebbe
candido letto, / ella attenda lo straniero / opulento, il navarca / magnanimo
il governo] è una importazione dello straniero o se surge spezzando le abitudini popolari
lotta. 18. che non è straniero; che nasce (o che trae
dannoso al prencipe debole il mercenario e straniero. gualdo priorato, 8: conobbe in
un nazional francese. -che non rimane straniero o estraneo; accolto, accettato,
introduzione di questa merce italiana nello stato straniero, l'esportatore italiano è danneggiato. costituzione
de'trapassati nell'esilio od in paese straniero, chiamandole tre volte a nome, sulla
immagini esplosive e proiettili pensanti contro lo straniero prepotente o il critico negatore. pasolini
segni appariva che, dopo scacciato lo straniero, i prìncipi italiani, ancor più
visto andare; - laggiù eri uno straniero, nessuno; ma tornato, diventi un
poco venerina era riuscita a insegnare allo straniero qualche frase italiana e un po'di
più cupo delle persecuzioni fascistiche, a uno straniero che mi domandò se in italia ci
scrive (si contrappone a forestiero, straniero e, per lo più nell'uso moderno
scrive (si contrappone a forestiero, straniero e, per lo più nell'uso moderno
e fede all'autorità d'un nome straniero a preferenza dei nostrani. pascoli,
quasi nostrano, l'altro dal dominatore straniero, le vittime della duplice calamità italiana
(e si contrappone a forestiero, straniero). statuti della corte de'mercadanti
il dialetto è maneggiato in rima da uno straniero. baldini, 9-26: particolare degno
un rinnegato, sospetto, malveduto in paese straniero e nemico, senza avvenire possibile;
quelle frazioni diminuite dal cambio nel numerario straniero ritrovarsi poi cumulate e comprese nel maggior
spegne qui ne'suoi brandelli di porpora straniero ed esule e prigione.
inalberarono avanti alla mirabil cupola un obice straniero, il quale tolse alla sua fronte
, iii-332: altri accatti dal gelido straniero / l'obolo del saper: l'
un giorno entrò in bottega un signore straniero, un cliente occasionale, di passaggio.
, conquistato, tenuto sotto il dominio straniero; sottoposto ad amministrazione militare (un
essersi trastullato. buzzati, 1-195: straniero, girò per la città, in cerca
di scuri. casti, vi-114: uno straniero / mi si offre per isposo,
ogni sua parola e il suo accento straniero colpivano grixenda al cuore. -con
nep- pur consultarci, da un alleato straniero. -dispetto, scorno. di
che ne è emigrato; forestiero, straniero. -anche: che cerca di imitare
. esterni alla cerchia delle alpi; straniero dell'europa continentale, forestiero.
che è originario della regione suddetta; straniero. testi fiorentini, 123: venendo
non vi fosse l'ombra di uno straniero, la città, con questo cerchio che
così ombrosi alla vista d'uno straniero. tronconi, 3-301: gli amanti ombrosi
della sua patria appariscano agli occhi dello straniero onorande. c. e. gadda
loma / allor la lionessa allo straniero / spedi, con cui ervo-caval
anche i rondoni, popolo bellicoso e straniero, vestito di nero opaco. bettini
sembro portarvi come il messaggio di uno straniero, la verità che a taluno di
: occupato, tenuto sotto il dominio straniero. petrarca, 53-17: non
per lo più militarmente, un paese straniero. guicciardini, iii-122: avea [
preparano i popoli a chiamare un oppressore straniero. berchet, 40: ho disdetto i
servi, riferiti tutti a un centro straniero. nievo, 4: l'esposizione
ordine. tecchi, 2-17: lo straniero ne provò un brivido di meraviglia tale da
essere in base a un ordinamento giuridico straniero ma che presentino un tale contrasto -e
nei quali ha durato lungamente il dominio straniero,
da genitori italiani emigrati; cittadino straniero che ha avi italiani (e può essere
/ che mai una divina a lo straniero / aprirà coronata di giacinti / per lui
osa 'emancipare la propria terra dallo straniero s'inocula il disonore. misasi, 7-ii-
oscillare. bernari, 6-136: lo straniero dopo due tentativi finalmente era riuscito ad
hostipotis, comp. da hostis 'straniero '(v. oste2) e polis
era pallido, ostico d'aspetto, straniero, di fisionomia allontanante. -inviso,
attitudine ostile, intransigente verso il governo straniero. -volto a sopprimere un'istituzione
, 5-13: se domani il solito aborrito straniero invadesse l'italia e i nostri cannoni
più vivo. corrieri, 4-74: straniero sappi scegliere. / apri l'occhio
via 'segnati di un nome di generale straniero. periodici popolari, i-239: il
per tutto ciò che è rozzo padroname straniero. = deriv. da padrone
. l'influenza, la padronanza dello straniero. einaudi, 394: che esista
geno, autoctono (contrapposto a straniero, fore stiero).
-con litote. non paesano: straniero. d'annunzio, 1-608: questa
altera. giusti, 4-ii-369: né straniero vocabolo corrompe / l'intrinseca virtù d'una
casa propria', liberarsi da ogni dominio straniero. giusti, i-455: quando ci
e la sua concordia contro il dominio straniero è unico nelle nostre pagine antiche e moderne
il più amichevole e aperto al viandante straniero. -successo artistico o letterario.
non d'asma o paralisi in terreno straniero. nievo, 657: sua eccellenza
sottomessi alla politica di prìncipi soggetti allo straniero, [i clericali] vivevano di parassitismo
questo fiume famoso rimane un mito per lo straniero novizio. -frazione numerica (
], 23: alla partenza qualche straniero di non eccelse qualità e gli italiani
una parte politica o di un governo straniero, per lo più agendo nella clandestinità,
fu nobile difendendo per secoli contro lo straniero la indipendenza dell'individuo. -ant
disarmate nelle acque territoriali di uno stato straniero). panigarola, 1-18:
a questi lati negativi -che probabilmente uno straniero di passaggio è indotto a esagerare -bisogna
-in partic.: transitare per uno stato straniero (un esercito). fioretto
piave mormorò: / « non passa lo straniero ». -sostant. guido da
partic.: discesa di un esercito straniero in italia. documenti della milizia
candido letto, / ella attendea lo straniero / opulento, il navarca / magnanimo
la grande nostra patria, col cipiglio dello straniero. -in espressioni antonomastiche per reticenza
.. come volete redimervi, cacciar lo straniero... indegni di libertà.
patronato del papa per cacciare lo straniero d'italia. carducci, iii-21-109: i
terra d'italia; le forme dell'arbitrio straniero si mutano; ma il sanguinoso nodo
un popolo; l'essere forestiero, straniero. lancellotti, 2-136: licurgo non
è compreso nei confini di uno stato straniero (un territorio). ugurgieri,
tradizione o degli usi di un paese straniero. s. carlo borromeo, 1-41
parla, che è usato in un paese straniero (una lingua, una parola)
-che appartiene a uno stato straniero (una bandiera). giuglaris
/ salito in pugno, mai non fu straniero. ariosto, cinque canti, 4-22
alla sua lingua ed alla sua pronunzia straniero, sotto pena di falsità?
al suo merito col favore di clima straniero. pananti, i-269: la sera
pera le agitò sotto il muso dello straniero. -con riferimento alle numerose varietà
caduta sotto la dominazione di uno stato straniero o dalla quale si è esiliati.
de'discorsi. -per estens. luogo straniero, lontano. bartolomeo da s.
via nel peregrinàggio del mondo ov'è straniero affatto. -periodo di tempo vissuto
svaghi dei peregrinanti. -estraneo, straniero. cesariano, 1-102: così li
con gli stallieri. 3. straniero. f. f. frugoni,
qualche tintura fuggitiva o apparente di colorito straniero deesi tosto tacciare, come suol farsi
iii-7 (34): io sono straniero nelle terra e peregrino come tutti i padri
più m'ascondo e celo, / straniero e peregrin da l'altra gente.
navi. -suscitato da uno straniero (un amore); nutrito da
un amore); nutrito da uno straniero (un sentimento). nannini [
è compreso nei confini di uno stato straniero (un territorio). cantari cavallereschi
usi e delle abitudini di un paese straniero. bibbia volgar., viii-296:
parla, che è usato in un paese straniero (una lingua, una parola)
libera ma priva della cittadinanza romana; straniero suddito di roma. -in partic.
d'aprile. 29. straniero, forestiero. dante, conv.
far plauso se non a ciò che straniero fosse e si diede luogo a quel perfido
per abitare in guardia d'un dio straniero, pemizioso a'suoi. g. averani
d'un delitto ove dominavano il mercenario straniero ed il prete! 2
personale sono comuni al cittadino ed allo straniero. romagnosi, 4-216: un'acqua fu
(diciamolo con un termine improprio e straniero alla nostra lingua italiana, ma significante)
a un giogo di principe lontano e straniero. -travolgente, inarrestabile, terrificante (
) in modo molto scorretto da uno straniero (una lingua). montale,
in suo lenguaggio, cane, traditore, straniero. = denom. da peto
di grosso, d'ineguale e di straniero. giuliani, ii-272: la lana
contragga, allorché viene tocca dal corpo straniero, giacché né le fogliette, né i
diversi; e di più abbiamo lo straniero in casa. giusti, i-215: l'
. -piacere, -rispose lei con accento straniero; e ritirò in fretta la mano.
il quale riuscir potessero a scacciare lo straniero. bettini, 1-385: e poi
noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore, / fra i morti
luogo, in uno stato per lo più straniero. bembo, 2-10: incominciarono i
morte all'uomo libero, finché il piede straniero può passeggiare, insultando impunemente, sul
esso sgorghi pienamente e originalmente senza soccorso straniero quel liquido etere di cui la natura
2-ii-125: era meraviglioso il vedere uomo straniero dell'armi valere per pienezza di senno quanto
possa sottomettersi al giogo, a lei straniero, del valore e della bontà,
aggregato di terre dovute all'elemosina dello straniero, e un'italia fiacca, servile
/ invisibile, a stella) io, straniero, / ancora piombo. moravia,
più donne, premiavano l'uccisione dello straniero e la vittoriosa rapina, non erano,
guerriero. / lo manda in ciel straniero / gli allori a conquistar. manzoni
novatori d'italia diventarono i plagiari dello straniero. b. croce, ii-5-279: pel
nel consegnare un cittadino a uno stato straniero per sottoporlo a servizio militare; e
una rappresentanza diplomatica stabile presso uno stato straniero (e dal punto di vista protocollare
arbasino, 3-14: arriva uno straniero... incanto. vesuvio.
a un sovrano, a uno stato straniero. betteioni, i-309: fu l'
composti di un principio e di un termine straniero; la loro entità, propriamente parlando
una delle cose che più meravigliano lo straniero in russia è il constatare come nei tanti
vederlo a servizio di un mediocre polpettone straniero di rancida filosofia. serra, ii-312
non sapevano come fosse fatto uno studente straniero. gramsci, 4-219: articolo di
comunque regolati dalla legge di uno stato straniero). -anche: l'insieme dei
, vidi principiare un gioco / tutto straniero a'nostri portamenti, / il qual mi
in gran parte. la lotta collo straniero è portata a buon porto, ma non
son che fanno / per lor forza straniero / lo core umano da vertù d'amore
, 7-379: subitamente si leva lo straniero barone... « vecchio » gridò
4-42: c'è un periodo di dominio straniero in italia, per un certo tempo
la concezione di cristo fu al postutto straniero. beicari, 5-71: sia onnipotente
lingua di un paese (un vocabolo straniero). caro, i-26: non
/ di gran sembiante e d'abito straniero / vien dal mare a sua corte.
: sarà di buona preda ogni bastimento straniero... che non abbia a bordo
-stato che diviene appannaggio di un sovrano straniero. a. pucci, cent.
-in preda: in potere dello straniero, sotto il dominio di governanti o
lo sguardo / lunge rivolto il predator straniero. d'annunzio, v-1-605: tali
lei corse a monre. -nemico straniero responsabile di saccheggi, spogliazioni, soperchierie
e che non son chiusi al commercio straniero. romagnosi, 4-466: fra i
loro patria resa schiava e umiliata dallo straniero. b. croce, ii-2-243: della
prenderebbero di rappresentare uno... 'straniero '. -con riferimento alla redenzione
: abbandonando il suo petto al lattante straniero, con una cert'aria però non di
prepotente fama... [allo straniero] comanda, / ma seco e *
, appropriazione legalizzata di beni di uno straniero insolvente, a titolo di rivalsa,
frodolenta e senza pericolo d'irritare lo straniero potente e sospenderne i benefizi, da
o di uno stato sottoposto a dominio straniero. -in partic.: nello stato
che un eh tremava di odio contro lo straniero, il tempo che al cittadino italiano
dal '70 per il grande uomo di stato straniero; ciò che fin nei pressi del
detto prestito pubblico estero, internazionale o straniero (e si presenta essenzialmente sotto due
chiarezza, / e riscossa di terra allo straniero / mostrare ancor l'italica grandezza.
spegne qui ne'suoi randelli di porpora straniero ed esule e prigione. b. croce
: intristita nella prigionia d'un mondo straniero di cui appena apprese a balbettare qualche
nuovi principati e di contro al servaggio straniero s'infiammò fa visione magnifica del machiavelli
. simoni, cxiii-531: al principe straniero / offri la prova ardita, /
: vidi principiare un gioco / tutto straniero ai nostri portamenti, / il qual me
e sofferte in terra italiana. lo straniero non aveva ancora il privilegio della persecuzione
diritto e buon consiglierò non meno allo straniero che al cittadino, impiegando l'ozio suo
tremendo di cose, in cui un proconsole straniero può arrestare che gli piace, cessi
e procuratore dei poveri, che lo straniero loda e c'invidia. -procuratori dei
passivamente alle forme più popolari del pensiero straniero. -che, più o meno volontariamente
di natura culturale o sociale o per essere straniero. caro, 6-381: via
relìquie. -ant. barbaro, straniero. andrea da pisa, lxxxviii-ii-757:
, mettesse [mazzini] quando lo straniero alleato fu proprio 'l'uomo del
e di materialismo, ci venne dallo straniero. la seconda, scuola di sintesi
d'italia e d'avervi fatto potente lo straniero. -reprimere, soffocare.
francia riguardo a noi. la fede nello straniero ci ha rovinati fin qui. oggimai
vi-1-728: « come! » dice po straniero]: « non mi sapeste dire
cose cattoliche, in bocca ad uno straniero protestante, mi offende. =
cattaneo, i-1-256: il duro pronunciatole straniero, vedendoci così delicati anche a fronte
questa ingenua parola tentò: / -o straniero, al tuo cor doloroso / so
e 'l cuore di qualunque poeta anche straniero e postero, quanto più romano o latino
personale sono comuni al cittadino ed allo straniero. romagnosi, n-80: a cinque
ed ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento.
-originario di un luogo, locale, non straniero. -anche sostant. ammirato,
di memma, / la moglie d'un straniero, / con uom sì formidabile e
la mente, più non sarà che lo straniero peregrinando le belle contrade prorompa all'oltraggio
sola gioia ch'ei serbi sul suolo straniero, quella d'affondare lontano sul mare
sf. letter. ant. l'essere straniero in un luogo. fr.
termine, in precedenza, indicava lo straniero che stabiliva la residenza in territorio giudaico
papini, ii-550: l'unico paese straniero che finora riva- leggi coll'italia centrale
italia straziata dalle guerre civili, prostituita dallo straniero, travolta nel fango da'propri figli
politica '. -nazione sottomessa allo straniero. parini, 302: se fra
popolani aveva dato in milano, contro lo straniero che ruba, impicca, bastona,
eccles. cardinale che rappresenta un potentato straniero presso la curia romana, curandone gli
da uno stato o da un sovrano straniero o da un ente indipendente a un
-rappresentanza degli interessi di un potentato straniero presso la curia romana, affidata a
-sfidare in armi un popolo o un esercito straniero, suscitandone la reazione militare.
grazie al cielo, io non sono né straniero né mal proveduto di titoli per essere
114: il cittadino o lo straniero residente nel regno, che, in tempo
psammio) e £cvo <; 'straniero '. psammurgìa, sf.
la natura tinge i metalli di colore straniero: perché essendo il rame al suo modo
/ degno, in secol nascesti a te straniero. 4. che compone versi o
che si fosse prima prostituta ad uno straniero che doveva procacciarsi nel tempio di questa
con maggiore severità l'uccisione d'uno straniero che non quella d'un nazionale.
si fanno vili adulatori e mancipi dello straniero e credono di tirare un gran punto
verme? manzoni, vl-1-95: venga uno straniero, puta f f
17-191: voi arrivate a londra, straniero nel paese, con la mente fortemente
boccardo, 2-493: mentre il tonnellaggio straniero non fece che quintuplicarsi, il tonnellaggio
ant., rèvand) e pàpjìapos 'straniero 'con allusione alla provenienza orientale;
. agente che, risiedendo in paese straniero, è incaricato con procura da mercanti
un mezzo permanente di combattere il predominio straniero. pellico, 2-390: il pedanti-
a me appariva questo, pur esso, straniero, ma raffinatamente vestito, portante,
di un'altra città o di un paese straniero, allo scopo di offrirle un soggiorno
l'impressione che doveva fare su me straniero il nasino raggrinzito di mireille, prese
, di un paese, in partic. straniero, o di una situazione storica;
vorrà vostra maestà far punire un gentiluomo straniero le cui ragioni non sono state udite
che a nessun uomo, italiano o straniero, era possibile esercitare ragionevolmente codesto impero
rampogni. mazzini, 2-148: lo straniero ci rampogna inerti nel progresso comune.
sicilia. cavour è forzatamente ministro dello straniero: garibaldi è il soldato cittadino della
comune a tutti e nella quale tesser straniero e la differenza di nazione si guarda
con tanto garbo non solo perché ero straniero, e italiano per giunta,..
, 11-245: tì fanciullo rimane straniero alle nostre infernali passioni, nella sua
della gran bretagna conferisce a qualche pnncipe straniero l'ordine della giarrettiera, egli manda
personale sono comuni al cittadino ed allo straniero. 2. dir. civ.
, con un re fanciullo e un ministro straniero senza credito ancora e solamente sostenuto dall'
e roma papale, tra il dispotismo dello straniero che minaccia alle porte e l'aristocrazia
per me decifrato da un provvido amico straniero / che poi scomparve. lo aveva
premesse al codice civile, 16: lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili
. foscolo, xi-1-263: ogni governo straniero desidera di vedere in italia servi e
con cui il console di un paese straniero interviene presso il governo dello stato di
2. liberato dallo straniero e riunito alla madrepatria (una regione
agg. e sm. liberatore dal dominio straniero o dall'oppressione degli infedeli.
un territorio o una città dal dominio straniero. machiavelli, 1-i-104: volendo.
.. come volete redimervi, cacciar lo straniero.. indegni di libertà. pascoli
più potente cittadino, quando al potentato straniero, te redini del pubblico governo commettere.
reggersi in piede né alzare senza aiuto straniero la testa. -non reggerci nessuno
, 25-259: chi non sa come lo straniero domina ne'suoi consigli? chi non
al corso sarebbe opportuno per fare uno straniero inetto a mover un passo: ché così
se non disfarle, reprimerle il ferro straniero; ma allo straniero gioverà prima istigarle
, reprimerle il ferro straniero; ma allo straniero gioverà prima istigarle, onde più sempre
, 8-12: avea allor seco un principe straniero, / cui per fresco retaggio era
avviene assai volte che colui il quale è straniero in una faccenda ne formi un più
ciò e discorrendone con un insigne personaggio straniero e manifestando quel mio stupore, ne
italiano, tra i più alacri, straniero in terra di liguria, donde mi
tosto ributtato e guarda quell'idioma come straniero. vieusseux, cix-i-39: paolino era
si osa sentenziare un uomo giovine e straniero, il quale non ha per aiuti
e ricco in globuli non contiene alcun corpo straniero. ibidem, i-403: i tuberi
vostri uomini di stato, offerentisi ad ogni straniero, vanno seminando di notte. cantù
una sentenza civile o penale di uno stato straniero. -riconoscimento di uno stato o di
scorrean le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari /
religioso domestico di santità di conversazione, ma straniero di linguaggio e di parlare, sì
espressioni linguistiche nostrane a un modello culturale straniero. carducci, iii-5-280: voi ricucite
perda il dominio della robba occupata dallo straniero, sicché doveva essere una guerra eterna
realtà possa sottomettersi al giogo, a lei straniero, del valore e della bontà.
solaro della margarita, 315: un dominio straniero, l'aggregazione ad un altro stato
rean le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari /
. dalle decisioni unilaterali di un governo straniero, sia pure amico, che detiene il
rifuggirsi, cioè di ricoverarsi in paese straniero per cercarvi sicurtà e salvezza.
scoviti, con quel governo, in origine straniero, contro al quale non abbiamo cessato
e il vino che la compassione d'uno straniero, mentr'egli passa pellegrinando, versa
scapito soffrono allorché vengono trasferite in suolo straniero. 5. intr. indugiare
la statuetta che gli porgeva un ragazzo straniero e ignoto. -assol.
. c. levi, 2-36: lo straniero disse che... con rincrescimento
delle guerre civili, fomentato dall'oro straniero per mol- t'anni. l'onda
rinnegato, sospetto, malveduto in paese straniero e nemico. carducci, ii-19-197: cavallotti
articolo 6, il cittadino o lo straniero è giudicato nello stato, anche se
scopo. mazzini, 2-153: lo straniero scelga, se vuole, la prima
per riflesso dalle vicende di uno stato straniero. guerrazzi, 4-1-137: uno stato
manzoni, vi-1-734: ecco perché al nostro straniero, il quale per lingua francese intende
anni e ben bene arricchitosi in paese straniero, ripigli finalmente il viaggio verso la
/ di gran sembiante e d'abito straniero / rien dal mare a sua corte.
a consentire, a ciò che lo straniero fuoco e riscaldante non arda i soavi
della libertà politica; sottrarre al dominio straniero. catzelu [guevara], i-63
popolo o di uno stato dal dominio straniero; ottenimento dell'indipendenza e dell'autonomia
d'altrui, / come un uomo straniero, le udrà! gioberti, 9-ii-514:
di un popolo sottomesso a uno stato straniero, di una classe sociale oppressa.
faldella, ii-2-26: egli si risentiva veramente straniero all'italia, al mondo e alla
sola pietra ove sia riserrato qualche corpo straniero, il quale non vi sarebbe potuto entrare
: dopo vicende varie, espulso lo straniero, spodestati, per insurrezione di sudditi
scopo di liberare l'italia dal dominio straniero, di unificarla in uno stato nazionale,
essere considerata da esso come un insulto straniero, al quale unica degna risposta è sorgere
, arma proibita, arma italiana che lo straniero condanna. 2. ant
spettatori, preso a calci da un soldataccio straniero, e averla resa, dopo pochi
(soprattutto un ambasciatore o un cittadino straniero); custodia coatta. -per estens.
villafranca, nizza, venezia elemosinata allo straniero, aspromonte, mentana, custoza e
; importare una merce da un paese straniero. tommaseo [s. v.
, in partic. in un paese straniero. b. valli (« la
l'assistenza allo sviluppo economico del paese straniero, o addirittura di sospensione, rottura
che lor ritorca il gusto il nome di straniero, sentano questi quel ch'io dirò
sparsi sangue ed inchiostro, e in ciel straniero / diedi l'alte speranze esca al
: articolo fatto pubblicare su un giornale straniero dai governanti di un paese per influire
uno stato o un popolo dal dominio straniero e dall'oppressione (anche nella locuz.
non solo in queste parti non è straniero, ma celebre e riverito. mazzini,
lo sguardo / lunge rivolto il predator straniero. -fig. rifiutare di ascoltare,
: avrei voluto richiederne, ma tesser straniero mi facea circospetto; e lo smarrirsi il
. il volersi fare indipendenti dal giogo straniero e il reclamare l'esecuzione di promesse
spirito burocratico, tlnghilterra resta per lo straniero la roccaforte del vero liberalismo; e
barbone [fauno], / che da straniero lido / giunger dovesse peregrino errante.
par- tic., in uno stato straniero per compiervi diretta- mente, con l'
alle pie / giovani madri che a straniero latte / non concedean gl'infanti, e
con chicchessia e che vivo romito e straniero a tutte le fazioni. foscolo,
proprio terreno, i ciechi stromenti dello straniero. d'annunzio, iv-1-15: sarebbe
ingenua parola tentò: / « o straniero, al tuo cor doloroso / so ch'
/ il piave mormorò: indietro va'straniero! -con metonimia. gozzano,
. mazzini, 5-53: la fede nello straniero ci ha rovinati fin qui: oggimai
aveva dato in milano, contro lo straniero che ruba, impicca, bastona, il
trovo!... a un centro straniero..., perche fossero tutti dal
da tanti secoli invocava l'aiuto straniero per ricuperare la propria dignità, ha
propria dignità, ha finalmente trovato uno straniero magnanimo che gliela rende,..
citta straniera o se non fosse stato straniero lui nella sua città abitandola finora con
le buone offerte per fissarli in paese straniero. perché là rimarrebbero salariati, mentre il
a intrattenere rapporti commerciali in un paese straniero. sanudo, liv-403: fu posto
eroica e santa impresa di scacciar lo straniero dalle loro terre. 24.
, tuttavia ci si sentiva il sapore straniero. carducci, iii-12-131: mi contento
acquistano così un senso anche per lo straniero, il non-cittadino, si fanno traducibili non
è il circasso argante, uom che straniero / se 'n venne a la regai corte
le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari /
cattaneo, vi-3-45: chi, non affatto straniero alla storia delle nostre lettere, avrà
partic. di truppe nemiche in territorio straniero. botta, 5-21: temendosi di
. giacomini, 3-79: l'oro straniero tacitamente cominciò addomesticarsi per la francia e
per me decifrato da un provvido amico straniero / che poi scomparve. lo avevo
fu condutta all'ospitale e l'aventurato straniero successe a l'eredità. f
melodia e la ripensi sgorgante da petto straniero, toma spontaneo alla memoria quel
, educati, invecchiati servi di qualunque straniero? tenca, 1-170: alla condanna
al gran banchetto delle nazioni, e lo straniero esterefatto esalerà l'ultimo fiato della sua
ha scosso il pesante et obbrobrioso giogo straniero. -sciogliere un matrimonio.
, che di lustrare le scarpe allo straniero invasore. -non avere scarpe nei
pensassero all'italia, che fremessero del servaggio straniero,... erano in numero
costituiscono giudice, d'ingrandire un idioma straniero e nello stesso mentre impoverire il natio
per conquistarlo; calare (un esercito straniero, un'orda barbarica che proviene da
, sapete volgere nel nostro l'idioma straniero. carducci, iii-13-152: s'accrebbe primieramente
metastasio, 1-i-513: sempre in clima straniero, / ramingo, pellegrino, / scherzo
un governo autoritario, da un dominio straniero (una nazione). pananti,
napoli o confiscato a suo profitto dallo straniero. -gravato da un'imposta onerosa
schiaffi e i calci nel sedere dello straniero, per paura di una guerra.
pascoli, i-187: è il grande straniero, che lincoln voleva a capo dell'
partic. riferimento a popoli dominati dallo straniero o da un governo dispotico). -anche
di autonomia, provocata da un dominio straniero o dal dispotismo dei governanti; il
assoluto o dispotico o anche al dominio straniero. giov. cavalcanti, 201:
benché del sangue arsacido, schifavano come straniero. monti, i-5-146: ella il re
è primieramente destato e mosso dall'oggetto straniero, desiderevole o ischifevole. 3.
di schiuma, e seguita da un giovane straniero. alvaro, 17-51: la stanza
oppressivo o, anche, al dominio straniero; che gode della libertà politica (
atteggiato di dolor profondo / l'infelice straniero. graf, 5-656: ecco l'
sconcia opinione che venissero a noi da straniero paese per vedergli sì radi e discontinuatamente
tutto alla virtue, è al tutto straniero e sconvenevole di gloriarsi di tituli. frachetta
alfabetica, o non adottarono però l'alfabeto straniero o, adottatolo, lo vennero appoco
non comprendono... quanto è loro straniero lo spirito dell'apostolo che tutto scruta
pelo-, al primo scontere il giogo straniero e ristabilire in italia l'antica dipentro.
venne a morte qualche romito o pellegrino straniero con odore di santità e gran concorso
nostra, sulla quale sdraiossi già lo straniero. 7. soffermarsi a lungo
padri di famiglia ai quali esso, straniero, apparve usurpatore del posto che avrebbero dovuto
: un'italiana, maritandosi con uno straniero, seguirà la condizione del marito.
impreparato; ignaro di un uso; straniero in un luogo. francesco da barberino
guerriero, / lo manda in ciel straniero / gli allori a conquistar. foscolo
seminato. ungaretti, xii-21: benvenuto, straniero, in questi posti, / dove
combattere, agire a danno dell'invasore straniero. g. ferrari, no: nessuna
in un paese o in uno stato straniero. papini [in lacerba,
tutti servi, riferiti tutti a un centro straniero..., perché fossero tutti
si osa sentenziare un uomo giovine e straniero, il quale non ha per aiuti né
e l'idea di scuotere il giogo straniero. galdi, ii-319: re- pubblicani
invar. chi risiede in un paese straniero pur essendo privo di passaporto. silone
. chi è al servizio di un paese straniero. piovene, 7-x ogni volta [
proprio campo a ogni introduzione d'un elemento straniero, a ogni patto col nuovo principio
parlar celeste / ognor più stempra nel sermon straniero, / onde, più che di
vinto inferno. graf 5-719: uno straniero / a davanti alla porta. egli
mento a popoli e stati dominati dallo straniero o cia, serva di povera
potere dispotico o, anche, al dominio straniero che per lo più accetta o a
l'ultima conseguenza della politica servile allo straniero. -fatto servo; asservito a
; essere asservito, essere assoggettato allo straniero o a tiranni domestici (anche con
per tutto ciò che è rozzo padroname straniero. 2. per estens.
di un potere tirranico o infame o dello straniero. bocalosi, ii-30: si lasci
popoli, città o stati dominati dallo straniero o da un governo dispotico).
roma a un giogo di principe fontano e straniero, e quindi la decadenza d'italia.
riservate, la lotta contro lo spionaggio straniero, la protezione da attentati contro la
. foscolo, xi-1-263: ogni governo straniero desidera di vedere in italia servi e
dispotico o assoluto o anche al dominio straniero; privo della libertà politica, di autonomia
/ mensa, se pure o l'inclito straniero / non vi sedesse, o la
cedere, per trattato, al dominante straniero. carducci, iii-19- 247:
italo seno, / sgombra, o straniero, i tuoi presidi: infido / sotto
di questamelodia e la ripensi sgorgante da petto straniero, torna spontaneo alla memoria quel verso
flutto [di sangue] soave e straniero, / quel rivolo, labile, lene
le buone offerte per fissarli in paese straniero? perché là rimarrebbero salariati, mentre il
pensatore). m. l. straniero [« tuttolibri », 17-ii-1990],
chiuso in un m. l. straniero [« tuttolibri », 17-ii-1090],
: 3-433: nei regolamenti sindacali, uno straniero che risiede da dieci anni in italia
una città di fronte a un tribunale straniero. dizionario politico, 656: sindici
dei loro concittadini dinanzi ad un tribunale straniero. 6. nell'organizzazione comunale
talvolta ordinario, talaltra straordinario e anche straniero, spesso facente parte di un organo
uffizi civili da esercitare sinanche in paese straniero. massaia, x-38: occupato da tanti
: italia, il gregge de'tuoi re straniero / gregge tra le tedesche aste dormìa
così vagamente la parola che sembri quasi straniero nella tua patria. settembrini [luciano]
in piede, né alzare senza aiuto straniero la testa. g. bragaccia,
13-36: ha vissuto in portogallo come uno straniero, forse perché era straniero dappertutto,
come uno straniero, forse perché era straniero dappertutto, vìveva solo, in modeste pensioni
sodo / tu sei, uomo straniero. baldini, i-386: queste sono piuttosto
rizare sta suggetto colui che parla in linguaggio straniero. c. dati, 11-115:
. gravosa soggezione politica; asservimento allo straniero. petrarca, 128-75: latin sangue
quando con mio sommo stimore riconobbi nello straniero accennato l'infelice stogad. alfieri, iii-1-57
altro è il circasso argante, uom che straniero / se 'n venne a la
si romperà pel proprio peso o per peso straniero parimente nel mezzo. 6
da un partito, da uno stato straniero o da un comparto produttivo, ottenuto col
di essere la cameriera? l'accento straniero di grazia non era sospettabile?
un ministro, scrutando col monocolo lo straniero che sospettò adulatore, « siamo tutti
niuno più parla di partito austriaco o straniero, sarebbe fatto a brani dal popolo
come reo o come sospetto, un generale straniero che tornava al suo paese con un
evitare, in partic. in quanto straniero (una parola). guarini,
alla sua lingua ed alla sua pronunzia straniero, sotto pena di falsità c.
, 19-51: tolse in case lo straniero vorace, sperando per sua soperchianza francarsene.
fresco, ed estivo, è qui uno straniero; non meno d'un incredibile cinese
battaglia... un potente sovrano straniero. rosmini, 3-93: invano si dice
tutto ardore e con quella faccia da straniero caliente, è lo spacca- cuore.
un rapporto di soggezione a un popolo straniero. donato degli albanzani, ii-343:
altro è il circasso argante, uom che straniero / se 'n venne a la regai
particella pronom. recarsi in un luogo straniero, per dedicarsi a un nuovo sistema di
spargere il sangue d'un uomo giusto straniero, che non conosceva. foscolo, v-416
: stabilirsi o rifugiarsi in un paese straniero. f f saraceni,
è stabilito o rifugiato in un paese straniero. - anche sostant. foscolo
resistenza del pubblico nei confronti del prodotto straniero e la preferenza per il prodotto nazionale
ii-497: il positivismo italiano, come quello straniero, è stato il predominio della timidezza
allestiti per un'azione in un paese straniero. a. monti, 28:
fecero solenne giuramento di abbandonare il vessillo straniero e di spendere la vita soltanto per
-per estens. cacciare un occupante straniero da uno stato. mazzini,
regno d'italia], 1: lo straniero che sia attore sarà tenuto di dare
; e l'avete spezzata abbandonando allo straniero, che tiene già roma, nizza e
ambascieria presso un potentato o un sovrano straniero. -in partic.: spedire rinforzi militari
/ di gran sembiante e d'abito straniero / vien dal mare a sua corte.
. d'azeglio, 7-iii-553: un intervento straniero sarebbe una disgrazia, un intervento piemontese
roma è massima sicurezza per ogni straniero...: ove onestamente si comporti
3-96: il capo della commissione interna straniero non fugge come gli altri, affamati
puntare contro l'ignaro spiritume paesano e straniero. = denv. da spirito.
è il circasso argante, uom che straniero / se 'n venne a la regai corte
fettone dei solipedi per cagione di corpo straniero che vi si impianta. =
della servitù e sotto lo spunzone dello straniero. 10. argomento delicato,
squadre di destrier guidati / da lo straniero... squarciar con l'ugna /
, iii-1-116: alzò il capo lo straniero / ed in arme s'acconciò, /
di un certo stato da parte di uno straniero, anche e particolarmente al fine di
finestra. bernari, 6-130: uno straniero penetrò nella camera dove si ballava e si
einaudi, 1-170: il paese straniero... si giova della statalizzazione
un mezzo permanente di combattere il predominio straniero. cantù, 3-287: l'articolo
nave da guerra che, allo straniero. g. castellini [« l'illustrazione
invisibile, a stella) io, straniero, / ancora piombo. calvino, 11-126
celeste / ognor più stempra nel sermon straniero. tenca, 1-68: si stemerò
passione di vedere sgombra la italia da ogni straniero. -sostant. maestro alberto,
, 8-1115: gli manca [a ciascun straniero], mio caro, l'accento
). strainèro, v. straniero. strainfelice, agg. letter
. -andare in stranianza: in un paese straniero. de bonis, 65: religiosi
narra. = comp. di straniero. stranierato, agg. che
modernità. = deriv. da straniero, col suff. del part. pass
e straniereggiante. = deriv. da straniero, con il suff. frequent e del
megalomane! = deriv. da straniero. stranièro (ant. strainère
, iii-7 (34): io sono straniero nella terra e peregrino. sercambi,
è il circasso argante, uom che straniero / se 'n venne a la regai
spargere il sangue d'un uomo giusto straniero, che non conosceva. foscolo, 1-167
di chiamarli così, se quel signore straniero, il primo anno, non fosse venuto
loro superar il competitore favorito senza straniero aiuto. metastasio, 1-i-329: il
lenguag- gio, cane, traditore, straniero. brusoni, 145: madama reale.
della repubblica italiana, io: lo straniero, al quale sia impedito nel suo
collettivo. garibaldi, 2-116: lo straniero preparavasi ad invadere il territorio della repubblica
ascoli, 33: dobbiam patire che lo straniero noti come la patria di dante,
pratica, che di lustrare le scarpe allo straniero invasore. -nel calcio,
necessario. foscolo, xi-1-263: ogni governo straniero desidera di vedere in italia servi e
questo distretto è restato inondato di sale straniero. verbali del consiglio di amministrazione fiat
le terre ignote con un grido / straniero in bocca. -che è stato accolto
ed ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento,
quello ch'usa ciascuna gente e lingua. straniero è quello ch'usa la diversa:
quello ch'usa la diversa: perché straniero e proprio può essere il medesimo,
, da una sistematica servilità al dispotismo straniero. garibaldi, 3-3: nell'intento
italia e della sua emancipazione dal dominio straniero e teocratico. quasimodo, 1-41:
come potevamo noi cantare / con il piede straniero sopra il cuore? 6
, abbandonando il suo petto al lattante straniero, con un cert'aria però non di
edith v'era adesso qualche cosa di straniero nell'aspetto di lui. moravia, 17-97
ogni virtude, cautamente dice come esso fu straniero da ogni male. algarotti, 1-iv-27
assai volte che colui il quale è straniero in una faccenda ne formi un più retto
uomo... di sua indole è straniero alla iniquità. cesarotti, 1-xviii-368:
argomento fa sentire ch'egli non è straniero alla materia, ma è un membro della
d'affari domestici. monti, v-316: straniero al mondo politico, io vivo tutto
. carcano, 67: pareva come straniero a quanto succedeva. tarchetti, 6-i-319:
e suol essere al riparo di chi è straniero in una lingua. colletta, 2-ii-125
2-ii-125: era maraviglioso il vedere uomo straniero dell'armi valere per pienezza di senno quanto
de la concezione di cristo fu al postutto straniero. -che non fa parte di
ma, venuto per imitazione, rimane straniero all'anima. fogazzaro, 7-270:
comprendono... quanto è loro straniero lo spirito dell'apostolo che tutto scruta.
godute da un altro spirito, nuovo, straniero, entrato in lui e poi scomparso
quello l'essere suo affatto proprio e straniero agli altri e che tale si sarebbe mantenuto
un ballo che non solo non le sarà straniero, ma farà tutto un corpo e
ocria, d'azzurro o verun altro straniero aiuto formare sue piante e, moltiplicandole colle
deve narrare d'un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli, è costretto a prestargli
in fin che, perduto il vigore straniero, restan di moversi totalmente. milizia,
romperà pel proprio peso, o per peso straniero, parimente nel mezzo. rosmini,
sue parti senza che s'aggiungesse stimolo straniero, ella produrrebbe una sensazione senza figura
diritto fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico: erano i beni
la natura tinge i metalli di colore straniero, perché, essendo il rame al suo
per opera della civetta il bello abito straniero. fabnci, 602: questi idolatri di
l-7yy: giovani madri... a straniero latte / non concedean gl'infanti.
, / né più li conoscevo allo straniero aspetto. 14. ant.
né scritti alla straniera. -farsi straniero da qualcosa: evitare di prendervi parte
con lui, o che tu ti facci straniero dalla sua refezione. = dal
esagerata predilezione per tutto ciò che è straniero. artusi,
stranieromanìa. = comp. da straniero e mania (v.).
. entità politico-amministrativa derivata da un ordinamento straniero (e ha valore spreg.)
orientale. = deriv. da straniero. straniménto, sm. letter
che è diverso dal proprio paese, straniero; lontano dalla propria terra natale, remoto
-che è proprio di un paese straniero (un'usanza, una foggia del
); che si parla in un paese straniero (una lingua); che appartiene
o comunità o che la costituisce; straniero. latini, rettor., 176-17
a chi l'armi vindici / dello straniero implora! / fra quelle pugne scesero
lontani; che proviene da un paese straniero; che vi nasce o vi è prodotto
roma. come significò disgregazione popolare e dominio straniero. m. reale valore (anche nell'
malaparte, 7-44: il corpo diplomatico straniero faceva uno strappo grigio fra le sottane
salvini, 41-209: quelle che uno straniero buon maestro di poetica chiama follie d'
che dar si possa, quella dello straniero e del papa. periodici popolari,
uomo o donna o ragazza, paesano o straniero, mettersi a tirar sete liberamente.