: figlio di re, nella reggia straniera / vissi a un pensiero. sbarbaro,
deve sulle prime farsi avanti con roba straniera. rajberti, 2-233: [una]
che non si abbia a notare come voce straniera, e da schivarsi da coloro che
frequenza con cui ode parlare una lingua straniera o l'italiano con accento esotico. calvino
fuoco. bartolini, 15-358: una straniera è bella anche a venezia: quando
volere acquisterelli meschini col soccorso di gente straniera, e con un misto di frode e
... addio, casa ancora straniera... addio chiesa, dove l'
il suo terreno, abbracciò la suppellettile straniera di linguaggio. idem, iii-991:
afforestièro). disus. conferire indole straniera a costumi nazionali. l.
chiamaronsi poscia aiuti tutti i corpi di milizia straniera, che militavano per la repubblica.
una lingua diversa (per lo più straniera) da quella del paese ove risiede
tùmen -inis), anch'essa voce straniera per la lingua latina. allume2
ammaestrare i suoi ad arme che gente straniera a soldo tenere. g.
pagato alla sovranità locale da qualunque nave straniera che voglia gettar le ancore in mare
negri, 2-490: ma -una piccola straniera con gli occhi tinti, coi capelli
buone qualità quando ci troviamo fra gente straniera. idem, ii-305: voi,
cuore come chi approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un tratto parlare la propria
osava liberarsi mettendo fuori senza pietà la straniera, così sprovvista e male in arnese ch'
tedesco che si era arruolato nella legione straniera. silone, 5-208: sulla porta stava
2-154: eh signor, mal poria eco straniera / di nostra lingua articolar gli accenti
[il direttore] sorrise furbescamente alla straniera e l'assicurò che l'avrebbe accomodata
, 2964: avveniticcio, di gente straniera, che viene ad abitare. d'annunzio
128-12): è cosa nova, / straniera e peregrina / di così fatta gente
. battere bandiera italiana, francese, straniera, ecc.: avere issata, inalberata
educato è pur forza di studiarli in lingua straniera e comperare a gran prezzo i barbarismi
in periodo di crisi. la concorrenza straniera la batte nei prezzi malgrado l'alta
arila, 64: bigotteria è voce straniera, di uso comune sì, ma
, di uso comune sì, ma straniera; e non ci serve avendo ipocrisia,
comparsi un mattino ai bordi della pianura straniera, poi si erano ritirati dopo innocue
occhi. mi viene in mente qualche edizione straniera; come quella bordolese, se non
vi corre incontro come, in terra straniera ed infida, si corre a buttare le
elegante. contribuisce all'uso della parola straniera, anche la solita discordia nostra, specialmente
egli ha d'intorno / una donna straniera in veste bruna, / che s'affligge
senza saper disegnare, trascrive una lingua straniera, che gli è insignificante. è
parola indigena per influsso di una parola straniera che ha in comune con la prima
complessivo; o nel mutuare dalla lingua straniera una forma sintattica tipica. 6
22: qui starò, nella terra straniera; / e la destra onorata, su
introdussero nelle segreterie fin dall'ultima invasione straniera, e che ormai ne dovrebbero essere
per acquistare cento unità di una moneta straniera, o viceversa). boccardo
l'effetto di una scrittura in lingua straniera sull'animo nostro, è come l'effetto
rigatini-cappuccini, 179: 'camion': la parola straniera è invalsa perché a noi dice tutto
effetto sull'animo e supplisca alla cantilena straniera; dacché il sussidio di una tal
altro che affanno, / colpa della straniera e d'un fratello, / tristi
erbacea menzionata da cesare (come straniera). carabàttola (ant.
: dobbiamo essere nella solitudine in città straniera, quando s'invidia il carrettiere bestemmiante
i muri per la veniente sera la straniera cantata dalla celebre prima donna; la
. manzoni, 970: qualche nazione straniera ebbe e occasioni e mezzi che mancarono
opporsi col generale guglielmo pepe all'invasione straniera. 3. per estens. milizia
, viii-20: in questa reggia il piè straniera ardisci / por di soppiatto? a
per il principato, per la dominazione straniera, per la tirannide sacerdotale, dall'
stupore / bella fra i lari tuoi vergin straniera! pedemonte, 14-556: ma dacché
ciclone ', che non pure è straniera, ma potrebbe facilmente essere preso per
sabbato scorso, e suggellata con ciffra straniera? hai potuto leggerla? collodi, 456
/ la virtù cittadina, e la straniera. algarotti, 2-492: del cittadino sangue
/ più lieti al ciel da la straniera clade / splendi, nov'anno; esultino
anche di nazionalità straniere (la legione straniera francese e quella spagnola) o di
cristiano s'accendeva alle voluttà della colpa della straniera e d'un fratello, / tristi!
,... è d'origine straniera, e d'immigrazione comparativamente recente.
italia dovesse cessare laddove fossimo in terra straniera. ah il buono è sempre compatriota
e compressa da due secoli di signoria straniera e di tirannia spirituale, non gravata
comparsi un mattino ai bordi della pianura straniera, poi si erano ritirati dopo innocue
migliore alla prole, che quello di una straniera. a. cocchi, 4-1-119:
la bellezza; ma la bruttezza è straniera e derivata da la contagione del corpo.
e compressa da due secoli di signoria straniera e di tirannia spirituale...
.]: 'controllare': a questa voce straniera, e a'suoi analoghi * controllo
facilitare il rapido apprendimento di una lingua straniera). 3. ant. e
stupore / bella fra i lari tuoi vergin straniera! colletta, i-266: in una
scritte in una lingua morta o straniera, riuscendo spesso impossibile di co
quale paga i suoi biglietti in moneta straniera, valutandola al corso giornaliero di piazza
i principi, non che la nobiltà straniera. carducci, 748: re sifrido
/ l'animo grande, e una straniera culla? 5. luogo di
, metterla in comunicazione con la coltura straniera, avvicinare e accomunare le lingue,
: ci vollero tre secoli di servitù straniera e clericale, ci volle un gran
se queste ferite mi fossero venute da mano straniera, né stretta mai dalla mia co'
/ che la corona sua / fronte straniera adorni. menzini, i-332: perché per
faone troncò questa oziosa maraviglia collocando la straniera nel più decente sedile della nave,
avvinazzato non questionare con lei [femina straniera], acciò che il tuo cuore non
-delibare una sentenza: sottoporre una sentenza straniera al giudizio di delibazione al fine di
d'appello accerta che una sentenza civile straniera possiede determinati requisiti formali e sostanziali,
illegittimo (a opera di una potenza straniera o di una forza rivoluzionaria).
esso da ogni altro metallo o materia straniera. p. verri, 1 *
la bellezza; ma la bruttezza è straniera e derivata da la contazione del corpo
libro senza il sussidio di una mano straniera la cui imperizia ne deturpò il pregio.
: apriamo tutti i canali della letteratura straniera, facciamo sgorgare ne'nostri campi tutte
pisacane, i-93: mai fuvvi preponderanza straniera corruttrice, dilapidatrice, ignorante quanto questa
o di un popolo a una potenza straniera. guicciardini, i-375: i pontefici
e commissari dittatori, cioè insomma dipendenza straniera assoluta. carducci, iii-9-8: al
di discorrere, perché occorreva una cittadinanza straniera. -parlare per discorrere: parlare
, / ed alla mia conduca io la straniera. serao, i-599: per questo
tirannia disperdeva i nostri migliori in terra straniera, fu antonio panizzi, e grande onore
, e mi lasci morire in terra straniera senza perseguitarmi con calunnie dispietate. linati
scritta sabbato scorso e suggellata con cifra straniera? hai potuto leggerla? io sono
da molti, purché non sia manifestamente straniera, e questo di recente venuta; mentre
risentiva 1 difetti grandi della sua dominazione straniera e dei suoi rapaci francesi, della
industria americana: sventare la prevalenza della straniera. 9. letter. far
eterna, né con altra materia od arte straniera l'assemprerai, né manterrai, che
è preparato a incontrarla; quella forza straniera è più elastica ed espansiva della nazionale
di una nave (sia essa nazionale o straniera) effettuato, per lo più in
il viso fermo e serio di una straniera che rispetta gli usi altrui, ma senza
udito, alterata, una voce dalla erre straniera. -mangiare per due erri:
moderazione e di esaltazione, che l'imitazione straniera ci suggeriva, sieno esecrate come fomite
39-ii-38: l'autore vestito alla foggia straniera non sarà mai quegli; non avrà
lettori con le sue esibizioni di letteratura straniera, egli non si accorse di dirmi ingiuria
quel segno. -sostant. persona straniera. fogazzaro, 4-22: gl'italiani
in una determinata lingua da una lingua straniera sia conservandone la forma originaria, sia
musica coll'espatriare, e diventa, straniera ch'ella sia, un barbaro rimbombo
comunità cristiane e ortodosse sottoposte a dominazione straniera, il metropolita al quale la comunità
. gioberti, 2-64: l'imitazione straniera è funesta ai componimenti di tal genere
bisogno di essere dimostrato con una ragione straniera, ma che tosto che si presenta allo
il vulgo, / che con la lira straniera, evocatrice / di fantastiche larve;
ecclesiastico) proveniente da un'autorità ecclesiastica straniera (specie dalla santa sede).
del loro paese i rappresentanti di una potenza straniera. di tale privilegio godono i sovrani
d'aver nella nostra un equivalente della straniera, quando l'idea dell'una è
da ogni leggier vento di falsa e straniera dottrina. mutatoti, 5-ii-74: sente ogni
tempo i patrioti, di un'intromissione straniera nell'isola, se nel 1894 potè credere
], 1-553: le labbra della donna straniera stillano favi di mele, e 'l
più felici hanno potuto rinunziare ad ogni straniera mercanzia senza invidiar nulla ai forestieri.
tenca, 1-91: la moltitudine, straniera com'è al fermento letterario, non si
piemonte serbò inviolato, contro la minaccia straniera, il germe della nazione e protesse contro
quasi sgombro da ogni vestigio di feudalità straniera. cattaneo, iii-4-15: la piccola potenza
non abbiano principiato ad apprendere qualche lingua straniera, e pochissime sono arrivate a capirla.
nella letteratura italiana, ma anche nella straniera, mancava fin oggi un lavoro sulla
per cui l'una all'altra è resa straniera, le funeste leggi fiscali dell'4
), parole proposte in cambio della voce straniera. si diffonde la grafia 'folclore'.
acconciare i suoi particolari interessi colla servitù straniera. michelstaedter, 766: ti
rajberti, 2-102: studiando ima lingua straniera, non se ne impara mai il
, nasce dalla frequentazione di una poesia straniera sempre soltanto semicompresa e quindi gustata essenzialmente
sm. moda o costume di origine straniera, esotismo. -in partic.: in
: in linguistica, parola o locuzione straniera accolta nella lingua italiana o adattata alla
in cui è nato; che ha nazionalità straniera, che è cittadino straniero, che
, che è al soldo di una potenza straniera; che è composto di stranieri;
o fabbricato all'estero; di fabbricazione straniera. sercambi, iii-405: sare'bene
-che ha corso in una nazione straniera. a. serra, 1-i-44:
libri forestieri. -che concerne una nazione straniera. valerio massimo volgar., i-41
altro popolo; che rivela la persona straniera (l'aspetto, i modi).
, 42: dio rigetta la forza straniera; / ogni genta sia libera, e
la razza moscovita pretta e la razza straniera. guerrazzi, iii-244: la borghesia adesso
. brancoli, 3-173: un'armata straniera scorreva per le strade di tutte le
salvamento dell'in forme orda straniera il governo fusionàrio di brescia.
pesante. brancoli, 3-173: un'armata straniera scorreva per le strade di tutte le
aver notizia della poesia più recente massime straniera. b. croce, iii-27-195:
francese, che in quella lingua sembra straniera e introdotta quasi a forza; ammessa
. gangadia 'argilla '(voce straniera, registr. da plinio, 33-72)
mucia o micia, e la gatta straniera alla casa e che abbia sempre del
della cavalleria nazionale, un'altro della straniera. casti, iii-122: le rapide conquiste
... farsi soggetta a nazion straniera, differente di nome, genio e costumi
una casa pur pingue / abiti in terra straniera, lontano da'suoi genitori. savinio
giamboni, 4-102: per battaglia di gente straniera, ovvero erano preda, ovvero predavano
-stor. presso i romani, nazione straniera. b. davanzati, ii-234:
cesarotti, ii-216: accoglie / tomba straniera nei verd'anni suoi / l'ultimo
, quando si serba pura dalla infezione straniera, può rinascer grande e crescere quasi
non possano mettere salda radice nella terra straniera. faldella, 3-433: la mossa di
il resto non è italiano: è infezione straniera propagata in italia dall'abietta giolitterìa.
so io già perché, voce è straniera / sì come la primiera. p.
la lunga, varia e greve dominazione straniera. butti, 493: lo stesso spaventoso
). -guerra esterna, forestiera, straniera: quella che si svolge tra stati
della valle, 13: ma come va straniera / donna, giovene e bella,
sm. (plur. secondo la forma straniera, hangars). riparo per strumenti
del lessicografo di fare italiana la voce straniera ». iacintèo (anche iacinteo)
pascoli, 1193: era la violenta idra straniera, / la sventura d'italia.
! pavese, 10-115: quell'ignota straniera, che nuotava di notte / sola e
] porto palustre senza imbarbarescarlo in voce straniera? 2. imitare atteggiamenti, assumere
e concetti d'origine e d'indole straniera. -intr. (per lo
stabilito temporaneamente o definitivamente in una nazione straniera o in una regione del proprio paese
egli ha d'intorno / una donna straniera in veste bruna, / che s'affligge
mare a navi appartenenti a una potenza straniera (con cui, per lo più
ben 3496 volumi di storia italiana e straniera. 2. rivestito con
piangiamo la prima sera, inaugurando la casa straniera con ancor tanti segni degli altri alle
86-40: la monarchia sente d'essere straniera in italia, 12.
ufficialmente il proprio governo presso una nazione straniera. f. galiani, 4-153:
polacchi non avevano giamai porto incenso a straniera grandezza. pananti, i-164: bisogna
don chisotto... / generò di straniera inclita madre / don flegetonte il bel
, vii-1225: sono tre mesi che una straniera incognita alloggia nel vostro albergo. [
, vi-95: la soggezzione di gente straniera... nel longo e pacifico dominio
una persona inconfidente suddita di una potenza straniera. = comp. da in-con
: il lenau è un'apparizione alquanto straniera tra i poeti tedeschi, specialmente pei
aveva messo sotto le armi quanta truppa straniera ed indigena v'era in roma.
venditori di ogni merce tanto indigena che straniera. berchet, 115: assai
aveva conosciuta sotto l'oppressione indigena e straniera. moretti, iii-67: dice sorridendo,
forme e concetti d'origine e d'indole straniera. barilli, ii-592: si pensa
italo idioma / a vestir presi la straniera donna, / me non accuso e l'
non troveranno un impieguccio in qualche marina straniera.
grado di sottotenente nel reggimento d'infanteria straniera del chablais. -infanteria marina o
da un tiranno o da una dominazione straniera, travagliati da discordie civili, afflitti
in italia, non infette di dipendenza straniera, non di feodalità. -disonorato
una cosa... pellegrina e straniera colla novità alletta e diletto ingenera e
.. in parte carpite dall'ingordigia straniera, ripetono che il messico è povero,
momento, l'innesto di una cultura straniera sul tronco italiano. g.
... del renderla [la protezione straniera] meno inevitabile a sé..
condizione del popolo italiano sotto quella dominazione straniera. lucini, 35: l'umanità
, i-282: mi sembra che la donna straniera inopia senta / d'interprete più chiaro
mamiani, 3-222: [la polizia straniera] stimava sulle lagune e sul po
: la vista / d'un insegna straniera ogni nemico / in traditor ti cangia
non può vantare intatti / da man straniera i patrii auspici e i lari. botta
base al quale, qualora una nave straniera commetta un'infrazione (esternamente rilevante)
. tenca, 1-92: la moltitudine, straniera, com'è, al fermento letterario
o la liberazione del paese dall'occupazione straniera, o il distacco di una parte
nuovi proieti d'aggiustamento col medesimo man straniera i patri auspici e i lari. monti
; / prendi pegno da lui per la straniera. 12. ant. amore,
sconvengono più, avendo faccia più manifestamente straniera e dissimile. 2. con
a chiunque accettasse uffizio qualsiasi in terra straniera, a chiunque militasse senza per- misione
, ecco il tuo vero nemico in terra straniera. gobetti, ii-28: crisi non
gli atti commerciali e politici nella lingua straniera, e da questa nella lingua del
documento legale parole e scritti di lingua straniera. massaia, i-172: per dir loro
per il principato, per la dominazione straniera, per la tirannide sacerdotale, dall'
/ soavità di pace, a noi straniera / pace e un'intimità di penetrale
hai dall'intrico / dell'edera, mano straniera? moravia, iv-102: si separarono
. un altro delle voci di origine straniera, introdotte dopo che le nazioni si furono
è ben chiaro che, se una nazione straniera colpisce con un dazio di cento una
[s. v.]: intromissione straniera nelle faccende d'uno stato. carducci
a tanto che una forza contraria pure straniera non distrugga l'effetto della prima. mamiani
albero] ch'è di contrada diversa e straniera. 2. per estens. ant
immobilmente; ed ora / l'ombra straniera è già di te più forte.
per influsso di molti diletti modelli di lingua straniera. piovene, 6-267: possedeva la
questo significato intendo l'effetto di una forza straniera al sentimento ed all'istinto animale,
da un popolo o da una terra straniera. marco polo volgar., 20
panzini, iv-357: 'kermes'. grafia straniera che si alterna con l'altra 4
venne fra noi, ma la parola straniera per il solo fatto che è tale,
{ ganglio) e nei vocaboli di origine straniera. dante, par.,
lacchezzo degl'inviti sino a corteggiare una straniera che appariva esser nuora di un guido salsiere
di que'diletti cercando, che in straniera balìa dimorano e avere non si possono
avete lanciato lo spionaggio, la baionetta straniera, il carnefice contro questa che voi
stupore / bella fra i lari tuoi vergin straniera! cerretti, xxii-489: dolce è
peregrina / son io che gira su straniera arena, / ed inquieta l'ora mattutina
descrivere o drammatizzare (spesso in lingua straniera). 3. colore grigio cupo
antonomasia: chi fa parte della legione straniera francese. -in partic. legionari cecoslovacchi
nazionali, legioni di volontari. -legione straniera: caratteristica formazione militare costituita nell'africa
[s. v.] * legione straniera ', di militi arruolati in un
la nomina di ufficiale della prima legione straniera non ha denari per pagarsi l'uniforme
. oppure mi sarei arruolato nella legione straniera. 3. neh'ordinamento attuale
lite che in fin dei conti gli è straniera; e la spada tratta con che
nelle università moderne, insegna una lingua straniera (per lo più la propria)
al volere altrui o a un'autorità straniera; indipendentemente, in modo autonomo,
di un paese, sottraendolo alla dominazione straniera o alla tirannide intestina. -sottrarre al
. -sottrarre al dominio di una potenza straniera e culturalmente ostile (un paese,
5. sottratto al dominio di una potenza straniera (e, per lo più,
. che non è assoggettato a dominazione straniera o comunque esterna (una comunità politica
-che non è sottoposto né a dominazione straniera né a tirannide domestica o a signoria
politica che non è assoggettata a dominazione straniera (o, comunque, esterna)
, non è sottoposta né a dominazione straniera, né a tirannide domestica, e
con istrano strabalzo a divenir ligia di straniera potenza. gioberti, 5-306: gl'
e questa era la latina, l'altra straniera, e quella era la greca;
lingua dell'oriuolo, la divulga che straniera donna, / sul serchio nata,.
/ lirico stil ragiona, / cui straniera da lungi eco risponde. gravina, 164
xii-34: la macchina era di marca straniera e la carrozzeria era di lusso.
macera, / siedi a mensa circèa straniera ancella. 10. doloroso,
il 1776, nel reggimento di fanteria straniera del chiablese al servizio di sua maestà sarda
meglio mettono nella terra natia che nella straniera, potrebbe aver luogo e potrebbe convenire
eterna, né con altra materia od arte straniera l'assemprerai né manterrai, che de'
stato indipendente che invia presso una potenza straniera un proprio rappresentante diplomatico. giov
uno stato indipendente inviato presso una potenza straniera con tincarico di trattare determinati affari o
lode a possedere e maneggiar perfettamente la straniera che la propria. guarini, 1-ii-2-275
, ecco il tuo vero nemico in terra straniera. -che nasce da assurda
si son potuti rinvenire, non di straniera gente, ma d'italiano sangue si
inesplicabile. ci si vede una mano straniera. tarchetti, 6-i-440: ciascuno di
38-292: nessun popolo sopporta che una gente straniera, inferiore di numero, d'intelletto
la prima incontra e la prima cavalleria straniera. gualterotti, i-7: domenica, a
non fa che quella voce non sia straniera. se poi, secondo un certo
di frasi ghiribizzose o nate in terra straniera. 6. prov.
casa propria facilmente falliscono; in terra straniera tengono fermo. 2. che
un atto meccanico, a cui rimane straniera la mente ed il cuore. tarchetti
], 18-16: la medica è straniera anco alla grecia, sì come quella
di pregio, laddove una pellegrina e straniera colla novità alletta e diletto ingenera e
: mary era sempre per lei una straniera, e uno zero tagliato, incapace della
quali poi ci tengono di origine straniera, che entra a far parte di
mazzini, 94-249: siamo in terra straniera; tanto più l'opera è santa,
che gli occhi de'mortali, dalla straniera luce rapiti, immobilmente in quel temuto
ma perfezionatrice degli umani affetti, non straniera alle miserie dell'uomo ma confortatrice di
o di uno stato presso una potenza straniera; agente diplomatico di qualsiasi rango (
facile ad uomo che vive in terra straniera diventare minor di se stesso. carducci
che si son potuti rinvenire, non di straniera gente, ma d'italiano sangue si
, 4-223: se la via m'è straniera, / e se mistero m'è
moretti, vii-737: le pareva che quella straniera la guardasse in viso in un modo
se bene non hanno apparato nessuna lingua straniera, favellano non di meno la natia
. mazzini, 3-61: la terra straniera è terra mal convenevole per creare modelli
bibbia volgar., vi-197: con femina straniera ad ogni modo non sedere e non
dell'importo in riferimento a una moneta straniera. -diritto, privilegio monetario: facoltà
tutto, ammontare ', è voce straniera. per es.: 'il montante
meccanico, a cui rimane straniera la mente ed il cuore. a
finanziarie di uno stato per una divisa straniera, con riferimento alle importazioni e alle
]. pavese, 44: quell'ignota straniera, che nuotava di notte / sola
, il lezzo increscioso d'una carne straniera, che stavolta gli parve ferino,
, e la latina più lontana e più straniera. filicaia, 2-1-123: qui del
3-2: due sono le maniere di lingua straniera, delle quali l'una possiamo nominare
1-88: se voi m'interdite la favella straniera e la mia naturale, io non
ella, non come natia, ma come straniera già naturata, abbia luogo.
ottenuto il divorzio prendendo una fittizia nazionalità straniera. 5. schiatta, razza
alla proprietà privata, in partic. straniera); statizzazione. -anche: carico
è ben chiaro che, se una nazione straniera colpisce con un dazio di cento una
. brancati, 3-173: un'armata straniera scorreva per le strade di tutte le
credere che un gran nembo di gente straniera venisse a stabilirsi in queste contrade.
tutti i popoli loro e della provincia straniera, e poi francia, spagna, e
greca e che non volessono consentire alla straniera nequizia a maculare e ad inservare la
potere, rimane alla mercé della protezione straniera, all'ultimo si riduce alla difesa
negli eserciti di ventura e nella legione straniera), di guerriglieri e di partigiani
sempre appreso l'italiano come una lingua straniera, ed hanno già un'abitudine all'
un'isola, in mezzo a gente straniera, quasi il ricordo e l'immagine della
di pregio, laddove una pellegrina e straniera colla novità alletta e diletto ingenera e
; facciamo poesie alla nostrale, alla straniera, alla ebraica,.. alla turcà
giovane, picciola, bassa... straniera, nostrana. giuseppe di santa maria
e alle arti, ma parimente d'origine straniera, si insinuò a poco a poco
divisionale o nel cambio con la valuta straniera. f. galiani, 3-315
di una signoria o di una potenza straniera. g. villani, 4-28:
... ogni giudeo o cristiano di straniera nazione, maestri di sartoria, non
lanciare di que'diletti cercando che in straniera balla dimorano e avere non si possono
badessa, / clamantes omnes con voce straniera, / acciò che vi corressi la
a ritenere le informazioni della vecchia signora straniera che aveva preso una scuffia ad oliosanto
accetta senza risentirsi l'oltraggio della dominazione straniera, una nazione che dichiara altamente e
, in partic. francese; cultura straniera. alfieri, 5-228: sì
a una lingua o a una letteratura straniera. salvini, 6-166: non ebbero
all'estero; che è di provenienza straniera, di importazione (una merce o
- anche in senso generico: terra straniera. mazza, iii-116: tal dà
-per estens. cultura o civiltà straniera. alfieri, 9-55: pur non
il cancello, / ombra di terra straniera. pratolini, 3-204: di aumenti
bvcx; 'asino '(di origine straniera). onìscodi, sm.
; potrebbe definirsi l'equivalente dell'occupazione straniera dell'interno... speriamo che
colla forza contro un atto di oppressione straniera. 4. invadenza, preponderanza.
del xvii era, per dir con frase straniera, all'ordine del giorno di tutti
op (yavo <;, di origine straniera; per la var. origamo,
-uyo <;, di probabile origine straniera e accostato a 8pu£ * zappa,
opere celebrate, che sono di scuola straniera o la vanno ormeggiando con faticosa insistenza
re [oreste], nella reggia straniera / vissi a un pensiero, e
nasce dall'essere le parole di nazione straniera. leti, 5-ii-618: usciamo di
, accogliere nella propria lingua una voce straniera. machiavelli, 1-viii-195: molti vocaboli
. -insieme o gruppo di gente straniera. n. villani, i-5-110:
: la fine lacrimata della distintissima signora straniera fu opera esclusiva dell'ostilità degli elementi
, dal gr. òi>ówa, di origine straniera. otopatìa, sf. patol.
vogliono. -non soggetto a una potenza straniera. mazzini, 66-240: chiediamo libertà
meriterà nome di paesana, ma di straniera, e voi sarete più tosto schernito
manomesso dall'aristocrazia signorile o dalla potenza straniera, io v'ho circondati d'affetto
suo candor la neve: / a straniera lordora / questa tallor soggiace. brusoni
il quale avvenga che fosse di nazione straniera..., rispetto almeno alla divozione
o portavoce di una flotta avversaria o straniera e gode, secondo il diritto internazionale
o dialetto materno o in una lingua straniera conosciuta. dante, inf.,
sorriso proprio mentre stava per interrogare la straniera. allora, studiatamente, rivolse la
evitare nell'uso in quanto dialettale o straniera o anche perché considerata astrusa, inadeguata
campo avverso; fautore di una potenza straniera, chi l'appoggia e ne sostiene
contendere per i vanti d'una potenza straniera. 2. risultare favorevole, propizio
di un sovrano o di una nazione straniera, perdendo la propria libertà.
usa i lacchè, che in sua lingua straniera / pelegri appella. = lat
uccello e doloroso, / la terra straniera ti gode, e io mi struggo di
vi si occulta. -parola o frase straniera o inconsueta. salvini, 39-ii-76:
chi parla o scrive, che ha nazionalità straniera; forestiero. petrarca, 128-20
reale. -contratto con una persona straniera (un matrimonio). dolce
anche, è importato da una località straniera (un oggetto, un prodotto)
, 12: alla sentenza penale straniera pronunciata per un delitto può essere dato
che i sudditi pigliassero denari da gente straniera, e massimamente da'portoghesi confinanti,
(in partic. da una potenza straniera, per difenderne politicamente gl'interessi
divisioni odiose, guerra civile ed intervenzione straniera. praga, 3-81: fanciulla,
di un vocabolo che ne denota l'origine straniera. roberti, viii-2-179: sappiate ch'
peregrina / son io che gira su straniera arena, / ed inquieta l'ora
attualmente si trova; che ha nazionalità straniera; forestiero (una persona o un
, che è importato da una località straniera (una merce, un prodotto]
. come mai non si scuote la gelosia straniera? perché dunque un'accortezza peregrina non
nemica ma perfezionatrice degli umani affetti, non straniera alle miserie dell'uomo ma confortatrice di
.: cognizione perfetta di una lingua straniera. bisticci, 1-i-302: giunto a
. cagnolino (e in quanto parola straniera può assumere connotazione di nome proprio)
conservare tale qualità agli occhi della potenza straniera presso cui è inviato a svolgere il
corso del mandato, allora la potenza straniera comunica all'altra potenza interessata che il
, dal gr. izioov, di origine straniera, forse asiatica (secondo altri,
all'uscio della camera dov'era la straniera. 3. senza preoccupazioni o
vivaddio! che la mala pianta della straniera tirannide finirà d'allignare nel nostro suolo
si prendessero di guarda cavalleria e fantaria straniera. g. gozzi, i-5-168: voi
guglielmotti, 652: 'pidocchiaia': schifosa voce straniera ('pouilleuse'), per la vela
tenca, 1-92: la moltitudine, straniera com'è al fermento letterario, non si
perizia di mestiere, non per forza straniera. g. gozzi, 4-149: ad
piomba nella sua vita questa giovinetta mezza straniera e mezza italiana, che non sa
un tratto d'essere come in terra straniera. graf, 5-35: in mezzo
o l'ufficiale di nave nazionale o straniera, che commette atti di depredazione in
depredazione in danno di una nave nazionale o straniera o del carico, ovvero a
di persona imbarcata su nave nazionale o straniera, è punito con la reclusione da dieci
; o <; 'bosso'(di origine straniera), in quanto originariamente di bosso
conosce e conosce un pochétto della poesia straniera onde il berchet e il chiarini tradussero,
quella conoscenza della letteratura e della critica straniera contemporanea che in italia è di pochissimi
che la ricopriva doveva essere di cittadinanza straniera e, scaduto il termine, il
rajberti, 2-102: studiando una lingua straniera, non se ne impara mai il
la vecchia dinastia per la nuova e straniera. idem, iii-26-226: il compendio dello
omonimi, l'influenza di una lingua straniera che provoca i calchi semantici. -
posso giudicar nulla di una lingua a me straniera, molto politamente. -in modo
caso, la forza brutale o l'influenza straniera aveva costituiti nostri padroni: l'italia
o sostiene un'invasione o un'ingerenza straniera. machiavelli, 139: dirò questo
e questa era la latina, l'altra straniera, e quella era la greca,
schiavo da'nemici o da qualunque nazione straniera: se non che se lo schiavo
si è che nell'imparare una lingua straniera se ne debba prima di tutto percorrere con
ridosso della muraglia ove la rossa vite straniera serpeggia delicatamente i suoi ricami sanguigni.
modo conforme agli interessi di una potenza straniera egemone o dominatrice. mazzini,
: giungono poeti e celebrità della poesia straniera, prelibate primizie di versi inediti. arbasino
quantità di lire al cambio con una valuta straniera, ottenibile a termine, espressa per
, arrivo nell'albergo di una città straniera: apro le valigie, mi spoglio,
, le superstizioni cattoliche, e la prepotenza straniera hanno ridotta a pascersi d'inerzia e
parlamento avesse dovuto tuonare contro la prepotenza straniera. -pretensione, pretesa eccessiva.
preraffaellistiche bel lezze della colonia straniera. = deriv. da preraffaellismo.
accertare se la cattura di una nave straniera sia o no avvenuta in modo lefittimo
la razza moscovita pretta e la razza straniera. cantù, 3-189: il pretto pescatore
due parole che s'usino, una straniera e una italiana, con non determinata prevalenza
carità soccorsero la mia povera mamma benché straniera, per dove non arrivava col filare
per il principato, per la dominazione straniera, per la tirannide sacerdotale, dall'
... sdegna una donzella regina straniera che gli offre in moglie il di lei
.. e la verità sembra una straniera insolente che vuol mettere in discredito l'antico
sguardi facilmente s'arrende, massime a beltà straniera, privilegiata la novità in ogni genere
pirandello, 8-1115: parlando una lingua straniera, se non ne possiedi l'accento
z'anno di ragioneria, una lingua straniera, il più insistente e il più
degli organi corporei l'impressione d'ogni straniera armonia, non può non commuoversi.
e questa era la latina, l'altra straniera, e quella era la greca,
o possedute o protette da una forza straniera. 3. mettere al riparo
principe o della patria che d'altra persona straniera, benché giustamente da lui protetta.
avvantaggia di misure protezionistiche contro la concorrenza straniera. stampa periodica milanese, i-461:
o possedute o protette da una forza straniera. ma i due vocaboli possessione e protezione
potere, rimane alla mercé della protezione straniera, altul- timo si riduce alla difesa
di poter sopportare la concorrenza dell'industria straniera, di favorire con premi, con tasse
perogative o gli obblighi di una personalità straniera in un incontro ufficiale. -per estens
far nobilmente mantener provveduti d'ogni pianta straniera i giardini di firenze e di pisa.
casti, 19-119: per spurio sovran dalla straniera / scuola dei pubblicisti ei fu tenuto
'madre del popol suo 'la principessa straniera moglie al visconte viceré francese, che
opposizione magnanima de'loro concittadini alla violenza straniera. 2. ant. contrasto,
sposare, con immaginazione milionaria, qualche straniera purchessia. marchesa colombi, 1-179: accetterà
per lo più autoritaria, tirannica o straniera). machiavelli, 1-i-105: a
privato, per individuare la norma giuridica straniera che regola un certo fatto o rapporto)
repubbliche, né a proteggerla dall'invasione straniera. -intr. con la
che in fine del conto gli è straniera e la spada tratta con che combatte per
non possano mettere salda radice nella terra straniera. tarchetti, 6-ii-286: da un lato
, la maniera adottata da altra stazione straniera. saba, 7-32: non attendere altre
da mandare all'attrice, quasi sempre straniera, con la quale aveva passato la notte
esso da ogni altro metallo o materia straniera. stampa periodica milanese, i-372:
avere contatti ideali con quella cosa « straniera » che è il comunismo. g.
traduzione ragionata... della lingua straniera, spiegando per minuto ogni cosa.
terz'anno di ragioneria, una lingua straniera, il più insistente e il più disperato
e gita ramminga per casa come una straniera. firenzuola, 744: lucido, perché
vece io giaccio / qui rammantato di straniera terra. rammantellare, tr.
. cesarotti, i-vm-338: d'una straniera rammassata turba / trionfa pur, ma
anco virili o bizzarre forme di poesia straniera rampollano dalla 'divina commedia 'o hanno
con esso loro si unisce molta gente straniera e incognita che da qualche tempo,
di razza ebraica e l'altro di nazionalità straniera; è considerato di razza ebraica colui
il castoro] amfibio e di spezie straniera: / dal re lion fu non ostante
potersi recare il male ad alcuna cagione straniera e da dio indipendente, ma il suo
piazza così bianca e sola / quasi straniera al palpito dei vivi / e vi
, il governo teocratico, la guarnigione straniera, ci amareggiavano questo soggiorno e ci
j \. liberazione dalla dominazione straniera o la tirannide, o riunione di
l'idioma italico] / d'una straniera regnatrice lingua, / in cui più sempre
poseranno, dopo quarantaquattro anni di sepoltura straniera, in terra italiana. tarchetti,
2. che ha stabile sede nella città straniera ove è accreditato per l'esercizio delle
così diversa da ogni altra nostra o straniera che resiste finora a qualunque interpretazione.
una nova e più strana forma di dominazione straniera. rebora, 3-i-31: la gratitudine
getta le radici e ribarbica ancora in terra straniera. tommaseo [s. v.
. onofri, 17: la rossa vite straniera serpeggia delicatamente i suoi rampicati ricami sanguigni
corde » dice... la straniera quasi scontenta. esamina an
privata. -riconoscimento di sentenza ecclesiastica o straniera: procedura (detta di delibazione)
— verno teocratico, la guarnigione straniera, ci amareggiavano questo soggiorno; e
ridosso della muraglia ove la rossa vite straniera serpeggia delicatamente i suoi ricami sanguigni.
baldi, 271: chi trasferisca da lingua straniera e lontana dalla nostra, come è
eran pur diminuzione della potenza assoluta e straniera, al livellarsi di tutto e tutti
una parola perché scorretta, disusata, straniera o volgare; non usare nella composizione
quelli che erano più schivi d'imitazione straniera, come alfieri, lasciate le forme rotonde
venditori di ogni merce tanto indigena che straniera. 6. che nutre in sé
latranti. -invasione di un'armata straniera in un territorio confinante. monti
rimodellare e immedesimare ogni cosa, sia straniera o antichissima, tanto da trasformarle che
tre europei vivessero in disaccordo su terra straniera, mi misi in animo di far
interna dei prìncipi e da ogni potenza straniera,... rinettandola di ogni parte
, iii- pref: tabacco, pianta straniera, addomesticata ora e ringentilita, con
di dieci anni addietro. invecchiato in terra straniera chiunque non si rinnovella -ripetizione di
la lunga tirannide e la prepotente influenza straniera v'innestarono da più secoli, la
rapporti intemazionali: richiedere a una potenza straniera la restituzione di persone o cose da
claudio, benché dolce con la nobiltà straniera, dubitò se meglio era ricevere con tal
umilissime grazie di tanta vittoria riportata in terra straniera e d'un capitano che era in
e urgente per la cultura così italiana come straniera, quantunque lo sforzo che si dovrà
repulsame la persona, non solamente come straniera, ma come inglese) presuntivo erede della
per repulsame la persona non solamente come straniera, ma come inglese), presuntivo erede
si nettano le risaie da ogni erba straniera. foscolo, vii-273: in un
basso vapor, dai lumi vostri / straniera luce a mendicare or vegno: / ché
accetta senza risentirsi l'oltraggio della dominazione straniera, una nazione che dichiara altamente e
mia si è che nell'imparare una lingua straniera se ne debba prima di tutto percorrere
aveva conosciuta sotto l'oppressione indigena e straniera. pavese, 2-25: un bel
dal territorio, nel caso di dominazione straniera) o a modificarlo più o meno
. goldoni, xi-7: -questa ignota straniera / è l'idolo de'cuori.
, 9-474: si arruola nella legione straniera, arriva in indocina, combatte,
26: certamente la voce romanzo è straniera: e, come nella favella spagnuola
-rompere il giogo: liberarsi dall'oppressione straniera. di costanzo, 32: grecia
che gli occhi de'mortali, dalla straniera luce rapiti, immobilmente in quel temuto
quelli che erano più schivi d'imitazione straniera, come alfieri, lasciate le forme
modo stentato, approssimato (una lingua straniera). de roberto, 16-36:
architettoniche e si gabella la rapace incapacità straniera per geniale invenzione. -scritto in
tumulto; rivolta popolare contro una dominazione straniera o un potere repressivo e autoritario;
domandarsi se non fosse capitato in una citta straniera o se non fosse stato straniero lui
saccoccio fosse offeso, accioché niuna cosa straniera si mescolasse con le loro ceneri.
saettarmi il petto il cieco dio / di straniera beltà l'arco non tende; /
non possano mettere salda radice nella terra straniera. giuliani, ii-25: dall'alidore
nell'acqua marina. occhi, la città straniera. = voce dotta, comp.
dico di dar morte fera, / gioì straniera non vi paia audire; / sa
ciò che è eccellente ama la voce straniera o, in altri termini, la voce
o, in altri termini, la voce straniera ha senso di eccellenza. pirandello,
nemico; liberatore di un popolo dalfoppressione straniera; capo prestigioso che assume il potere
vittoria o con la riscossa dall'occupazione straniera; ricupero di un territorio perduto; difesa
s'è ammogliato: ha preso una straniera, giovine svedese; e parte con
de sanctis, iii-217: la parola straniera te lo porge in un'altra immagine
rajberti, 2-102: studiando una lingua straniera, non se ne impara mai il
-stato soggetto al predominio di una potenza straniera. guerrazzi, ii-26: così [
raminghi e sbattuti dalla fortuna fra gente straniera, senza conforto fuorché di speranza,
vede, se non nelle voci di lingua straniera, come 'paris', acciocché le parole
, scaramucce, battaglie contro la dominazione straniera e l'influenza clericale, apaiono inattesamente
lo hanno scaricato male / in terra straniera. / ora non sa più dove sia
, vorrei attribuire gran colpa alla dominazione straniera, occupata a incatenare l'intelligenza e
scatenate. -figur. affrancato dalla dominazione straniera. quirini, li-2-234: restò finalmente
l'editto di prescrizione ad ogni scenografia straniera, finché abbiano messo buon frutto le
/ che fanno in vai di po straniera spade? pascoli, 666: tristo il
senza nome arebbe avuto a rimanere in terra straniera scherno de'nemici. panigarola, 2-272
la quale vieta l'ammogliarsi con donna straniera a chi è disceso della schiatta d'
passo controverso; tradurre da una lingua straniera. giannotti, 1-1: molto male
la libertàdella santa sede che non l'austria straniera e abbonita o la russia scismatica e
incerto o strascicato parole di una lingua straniera. banti, 9-407: pronunziava il
confermato dall'esercizio, di una lingua straniera). ugo di balma volgar.
lodati o biasimati contro il dovere è la straniera de'nostri vizi. g. montani
villani, 2-296: l'uso della lingua straniera... da'poeti più paziente
levi, 3-119: era una giovane signora straniera che conoscevo e viaggiava alla scoperta della
per lo più assunto da una lingua straniera, non conforme ai canoni della purezza
vita potente che tre secoli di tirannide sacerdotalee straniera non hanno potuto spegnere. pascoli, 5-89
orleano. / una simile impresa eraperò / straniera all'albagia d'un anglicano. / eran
da una tirannia, da una dominazione straniera. tori, de'pericoli tirandosi al
regia, patrizia, e pur troppo anche straniera, ma non laicale né italiana:
di porto, ma aa altra famiglia affatto straniera non cittadina napoletana né di regno.
virtù t'abbi lasciato vincere da una straniera. -consacrato, chiamato da dio
grado di sottotenente nel reggimento d'infanteria straniera del chablais. -segreteria di stato
di selezione, inviato da qualche potenza straniera in un viaggio simile a quello che
[dei troiani], sì come gente straniera e da'loro costumi salvaggia, per
d'uomo, il figlio natogli da una straniera che l'aveva lasciato perdere come un
indipendenza politica e culturale da un'autorità straniera (uno stato); che può
, e senza nessun'intenzione d'imitazione straniera. pascoli, i-945: che questa doppia
dono, io semispento a cui / straniera man le labbra oggi fra poco /
parole originato dal travisamento di una parola straniera). intrichi d'amore [tasso
uomini energici che mal soffrite qualunque influenza straniera, amici di una intera, solida
che non conoscono cosa sia la dominazione straniera, non comprendono la dignità del- l'
, 1-ii-246: tanta forza e tanta gente straniera in quei paesi non poteva piacere ai
una nazione, già sottoposta a dominazione straniera, alla condizione di stato indipendente.
cui è inserito (una forma linguistica straniera). monti, xii-5-181: la
rimento, turbamento. straniera per pound dà a questi opuscoli..
nel comune di herrere uno sferico di nazionalità straniera recante le iniziali 'solid'.
i suoi giorni sopra terra ingrata e straniera, non è certo più lieto e commosso
occupazione o al servizio di una potenza straniera. mazzini, 2-207: il
più sottoposto al dominio di una potenza straniera. g. b. adriani,
/ prendi pegno da lui per la straniera. / ma quella che non fu
-indica un popolo non soggetto a dominazione straniera o a sovrani non nazionali. messer
nearco, « il tuo canto qualche straniera larva, qualche fantastico simulacro? » bottari
informazioni di carattere militare ad una potenza straniera. siòr (plur. -
carducci, iii-14-286: troppo recente e straniera e pericolosa materia aveva eletto l'altro vicentino
effetto delle norme fonetiche di una lingua straniera; abbreviare un nome storpiandolo; pronunciare
greca e che non volessono consentire alla straniera nequizia a maculare e ad isnervare la
sé quella forza di durata che è straniera a tutte le passioni veementi.
f -subire il predominio di una potenza straniera, un otere politico sentito come ingiusto
di una colonia o di una popolazione straniera in un territorio. s. maffei
nuova forma e forza di gran potenza militare straniera a soggettare l'italia, era possibile
non del ricalcitrare ingratamente alla invocata protezione straniera e del provocarla rimanendole pur soggiacente,
(144): addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita
(144): addio, casa ancora straniera, casa caminetto.
..., godendo di respirare aura straniera, e di tignerai, per così
non possano metter salda radice nella terra straniera. carducci, ii-12-87: io non soglio
visconti venosta, 390: la servitù straniera aveva reso tutti eguali nel dolore,
: nessun popolo sopporta che una gente straniera, inferiore di numero, d'intelletto
genova -corre il pericolo di vedersi sopraffattadalla concorrenza straniera. - posto in condizioni
che almeno venissero alla corona con educazione straniera. b. mussolini, xix-17:
valore, in parte carpite dall'ingordigia straniera, ripetono che il messico è povero
fossimo alla vigilia o all'indomani della guerra straniera, io non esiterei a credere che
grado di sottotenente nel reggimento d'infanteria straniera del chablais. saba, 1-91: al
condizione di oppressione o da una dominazione straniera. tasso, 1-23: fu de'
potere politico opprimente, da una dominazione straniera. -anche sostant. c.
degli eroi, / generò di straniera inclita madre / don flegetonte il bel,
uarto di secolo andava spargendo in terra straniera il seme ella nostra lingua.
andate a spargere l'esempio nell'isola straniera, lontana. -lasciar cadere qua
sparta, e or troppo agli uòmini straniera, or troppo avvinta la mente insana
parlare, in partic. una lingua straniera, nel tradurre, ecc. martello
quelli che erano più schivi d'imitazione straniera, come alfieri, lasciate te forme rotonde
facile ad uomo che vive in terra straniera diventare minor di se stesso.
, finanziariamente o militarmente da una potenza straniera (un gruppo eversivo, la sua
venditori di ogni merce tanto indigena che straniera. nievo, 73: il suo portamento
, spuntano già evidentissimi gli istinti gua straniera. del matrimonio. fogazzaro, 1-224:
un balzo la sua compagna dalla pronuncia straniera gli sgusciò al fianco, avventandosi in direzione
mazzini, 30-135: quanto alla politica straniera, questiwhigs valgono a un dipresso quanto i
: mi si permetta l'esempio della stampa straniera: io preferisco il « temps »
accumulatore di tante stipate gioie in terra straniera. stipato2 (part. pass
francese. -contraffare per caricatura una pronuncia straniera. g. manganelli, 18-132:
parlato con una forte inflessione dialettale o straniera (una lingua). serao,
: parve a dale che in questa città straniera tutto fosse stracco, usato, sfatto
se stesso e odia più la letteratura straniera che le strampalataggini onde di più va
suggello del- 1 odio contro ogni dominazione straniera, certo l'ultima che abbia disonorata
genovese, 1-2-m: tanta è la gente straniera / e de citae e de trivera
dono, io semispento, a cui / straniera man le labbra oggi fra poco /
giacchetta verde e occhiali neri, una straniera. costituzione della repubblica italiana, io
avuto speranza dell'aiuto di ualche forza straniera. panigarola, 1-147: l'usanza dell'
impiego delle milizie straniere. -legione straniera: v. legione, n.
ridosso della muraglia ove la rossa vite straniera serpeggia delicatamente i suoi rampicati ricami sanguigni
nasce dall'essere le parole di nazione straniera. baldelli, 5-3-148: chi sarà quelli
per la celebrazione delle nozze in chiesa straniera, ha risposto che ciò non è
/ la delusione che tu sia, straniera, / la mia città natale. montale
, 4-223: se la via m'è straniera / e se mistero m'è il
guerriera, / chi questa illustre 7 spoglia straniera / ti cinse al sen? arpino
dif- cile a fronte dell'industria straniera. ojetti, iii-363: sui giornali
mi si permetta l'esempio della stampa straniera: io preferisco il « temps »,
, / 'claman- tes omnes'con voce straniera, / acciò che vi corressi la versiera
questa era la latina, l'altra straniera, e quella era la greca. della
giudicar nulla di una lingua a me straniera, molto politicamente. pascoli,
piccolomini, 10-294: 'cavezza'è parola straniera in italia, per non esser sua
; un altro delle voci di origine straniera, introdotte dopo che le nazioni si
divisioni odiose, guerra civile ed intervenzione straniera. cavour, ii-335: l'inghilterra è
esente da quasi due secoli da ogni guerra straniera, il di cui suolo non fu
di cadere sotto il giogo della dominazione straniera. mazzini, 86-333: l'onore
, 1-154: mi par di essere straniera nella casa di mio padre. papini,
di trovarsi di fronte ad una completa straniera, di cui non sapeva niente.
sé quella forza di durata che è straniera a tutte le passioni veementi.
nel manifestarlo che se come di cosa straniera ne favellassimo. oliva, i-3-665:
: finghiamo che narri cosa stravagante e straniera dall'uso comune: chi di noi
, i-127: pare che una forza straniera opprima tutte le nostre facoltà intellettuali.
/ una simile impresa era però / straniera all'albagia d'un anglicano. leopardi,
.. sia quasi affatto ignota e straniera ed aliena agli animali. de sanctis,
è la bellezza; ma la bruttezza è straniera e derivata da la contagione del corpo
di male morale, appunto perché ella è straniera alla volontà. 9.
: né vi paia la mia domanda straniera dalle materie presenti. monti, ii-294:
parola per protestare che la filosofia è affatto straniera al caso e che bisogna guardarsi dah'
saccoccio fosse offeso, acciocné niuna cosa straniera si mescolasse con le loro ceneri. malpighi
sangue, quale in fatti è cosa straniera, cne a lui non serve che di
oro e d'argento, stendendo una straniera ed aspra superficie sulle membra che la natura
quel pieghevol giunco / facil prendeva la straniera forma / ch'or utile lo rende
mia mano, quantunque la lettera paia straniera, acciocché elle stiano eziando appo voi
... una maniera / incognita e straniera / da far nascere il brio /
di dar morte fera, / gioi straniera - non vi paia audire.
. 16. locuz. -alla straniera: con gusto e stile di derivazione
e non tradotti, né scritti alla straniera. -farsi straniero da qualcosa: evitare
stranitade), sf. ant. terra straniera. fiorio e biancicore, lxxxv-95
lingua); che appartiene all'onomastica straniera (un nome). dante,
ridosso della muraglia ove la rossa vite straniera serpeggia delicatamente i suoi ricami sanguigni.
ribaltarsi; andare sottosopra. italiana e straniera era spacciata in pochi crudeli strattoni.
2. suono strascicato di una parlata straniera. papini, i-840: i nomi
dovuto a paretimo- logia di una voce straniera: il catal. sordi, dimin.
non vadan del pari con una vituperata straniera, che più volte al giorno s'
: sedeva, vicino alla porta, una straniera che fumava... alcune popolane
. soggezione di uno stato a una potenza straniera egemone. g. ferrari,
a suggello dell'odio contro ogni dominazione straniera. moravia, iv-271: loro due
in questi casi converrà usare la parola straniera, se una traduzione minaccia di svisarne
1-215: mary era sempre per lei una straniera, e uno zero tagliato, incapace
forse manco. pascoli, 1-806: gente straniera [che toma dalle americhe],
opera. -anche: emigrare in terra straniera per lavoro. armannino
male morale, appunto perché ella è straniera alla volontà. carducci, iii-15-104:
stabilito dall'autorità pubblica per una moneta straniera; il bando che riportava tali cambi.
= lat. tarmes, di probabile origine straniera. tarmare, tr. ant
stentato una lingua, per lo più straniera (in partic. come epiteto ingiurioso
, / 'cla- mantes omnes'con voce straniera, / acciò che vi corressi la
arme. algarotti, 1-ix-295: fornace straniera or tempra e cuoce / quel di murano
, non alle amiche, neppure alla governante straniera... e nemmeno a qualcuno
a suggello dell'odio contro ogni dominazione straniera, certo l'ultima che abbia disonorata
20. figur. subire un'influenza culturale straniera. - anche: diventare commisto di
stato dopo averlo invaso (una potenza straniera). mazzini, 37-90: io
, oppure, tiranneggiata da una potenza straniera. d'annunzio, v-3-638: l'
-con riferimento al dominio di una potenza straniera. mazzini, iv-4-309: vorremmo affermare
, vivaddio! che la mala pianta della straniera tirannide finirà d'allignare nel nostro suolo
. -con riferimento a una potenza straniera prevaricatrice. chiabrera, 1-i-452: ei
, un regime politico, una dominazione straniera, pur se oppressivi o iniqui.
a un tratto aesser come in terra straniera. -mar toscano: mare tirreno
riguardante atti processuali, deposizioni in lingua straniera, documenti pubblici, ecc.
orecchie, le davano un'aria sbarazzina e straniera, magari francese. -che
1-iii-78: si scorge anco la mano straniera nelle iscrizioni latine con lettere trasposte e
. imbriani, 6-161: la legione straniera nell'algeria si recluta principalmente fra'trauzeschi.
i-656: la lingua italiana era lingua straniera e poche erano le dame che sapessero scrivere
ecc. del passato, a una nazione straniera o, anche, - a un'
nome arebbe avuto a rimanere in terra straniera scherno de'nemici. b. corsini
- anche: rivolta contro una dominazione straniera o un regime dispotico e repressivo.
di una signoria o di una potenza straniera. m. villani, iii-3-6:
a una signoria, a una potenza straniera. m. villani, iii-4-76:
partito con l'aiuto di una potenza straniera. = dal fr. ultra
all'estero; che è di provenienza straniera, di importazione. alvaro, 11-223
origine incerta (di probabile provenienza straniera). ùrbico, agg.
ritmica, anche traendola da una lingua straniera; valersi di un artificio retorico,
, cioè al semplice fatto della signoria straniera mantenuta e protratta per assai lungo tempo
valore, in parte carpite dall'ingordigia straniera, ripetono che il messico è povero
un governo autoritario o da una dominazione straniera. machiavelli, 1-i-282: con maggiore
da un'autorità tirannica o dalla dominazione straniera (anche nell'espressione vendicare in libertà
un governo autoritario o a una dominazione straniera (in partic. nell'espressione vendicarsi
non è mai stato soggetto a dominazione straniera (una città, uno stato,
indicare un'insurrezione popolare contro una potenza straniera occupante. foscolo, xiii-2-189:
che non è mai stato soggetto a dominazione straniera, che ha conservato la libertà.
essa frattura. presso un'università straniera. -esplorazione di un luogo.
rajberti, 2-102: studiando una lingua straniera, non se neimpra mai il saporito sugo
, se lo incontrate in una lingua straniera, vi par nuovo. gozzano, i-1270
: certamente la voce [romanzo] è straniera; e come nella favella spagnuola,
greco o, anche, in lingua straniera contemporanea al traduttore. guidotto da
per perizia di mestiere, non per forza straniera. leovòstro (bòstru, vòsso,
nulla tenenti. pascoli, 1-806: gente straniera, che ha rinnegato la patria,
. £u£u
plur. di b£aviov, di origine straniera. zizzaniare (zinzaniare),
, di provenienza italica e di origine straniera. zólfo2, agg. ricco,
, se non nelle voci di lingua straniera, come 'paris', acciocché le parole non
al genio francese ed è un'importazione straniera, germanica e anglotedesca. = comp
bianchi, quando devono fronteggiare un'invasione straniera, producono una serie di mediatori chimici
. prova di comprensione di una lingua straniera scritta, che consiste neh'inserire in un
con esso si fa: ma la servitù straniera, natu rata in noi
si intende l'opera filmica italiana o straniera, riconosciuta ai sensi della presente legge,
un'operazione di acquisto o vendita di valuta straniera. = voce fr., propr
. metodo di studio di una lingua straniera basato su corsi intensivi, lezioni frequenti
di forma inusitata, con una targa straniera che non si era mai vista.
grave quanto più i temi della presenza straniera e delle relazioni iteretniche appaiono collegati,
che fa girare la testa a una donna straniera. gente [1-iii-1963]: anche
assai meno frequente dell'antagonista d'origine straniera. = forma sincopata di radiotelevisione.
succede per tante altre, alla parola straniera per la stessa origine etimologica.
ling. fenomeno per cui una parola straniera si adatta al sistema della lingua che la
-i). ling. parola o locuzione straniera che, nel contesto di una determinata
valuta all'oro o a una valuta straniera. larepubblica [27-vi-1987], 51
devono sostenere almeno due annualità di lingua straniera. na annullare, tr.
a così vil prezzo che nessuna fabbrica straniera ne sostiene il confronto. coltelluto
pause, in partic. una lingua straniera. s. cerbasco [«
fluidità, scorrevolezza ne parlare una lingua straniera (ed è calco dell'ingl. fluency
modo più sofisticato di analizzare una lingua straniera e impadronirsene. l. meldolesi [«
. calasso, 3-81: parlavano una lingua straniera, avevano la pelle brunita dal sole
vocabolo del dialetto o di una lingua straniera modificato in forma italiana. gramsci,
vocaboli, in partic. un lingua straniera. imbriani, 3-213: occupato
. lingua infarcita di vocaboli di origine straniera. l'espresso [27-i-1991],
, 2-122: lavecchiachina, anchedopoducent'annidiservitù straniera, non s'era rassegnata affatto, né