xuvó? 'cane 'e grfllcù * strangolo '). cinara (ant
osservata per farla donna e abbiente allo strangolo. a. cocchi, 5-1-39: van
dolce, 8-52: perché non mi strangolo avanti che l'aria più si oscuri
xótov * cane 'e &yxw * strangolo '). parachiòdi, sm
) e dal tema di ayx ^ 'strangolo '. pardàlide, sf.
(v. prosopide1) e àyxoj 'strangolo '. = voce dotta,
, ti bacio, ti soffoco, ti strangolo, ti sbraco dalla consolazione.
avvinghi a me? bada, che ti strangolo. -rifì. giamboni, 4-312
osservata per farla donna e abbiente allo strangolo. = deverb. da strangolare.
venisse in casa lo strofilo o il strangolo, non me ricordo bene. v.