/ sì m'era fatto selvaggio e stranero. boccaccio, dee., 2-6 (
; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. = deriv. da allungi
notaro, / e vai furando lo detto stranero.
; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. / or sento che in erranza
, / e vai furando lo detto stranero: / sì co'gli agei la comiglia
notaro / e vai furando lo detto stranero. giusto de'conti, i-57: mirate
che voi diciate ch'io vi sia stranero / e ch'io vi dea tanto
notaro / e voi furando lo detto stranero: / sì co'gli agei la corniglia
notaro / e vai furando lo detto stranero. g. cavalcanti, i-247: era
; / lo specchio à ben ciascheduno stranero / di non avere falso openione.
notaro / e vai furando lo detto stranero. -voce e penne, tutto
1-79-7: lo spechio à ben, ciascheduno stranero, / di nonn. avere falso
stanzi, / e vergogna seria l'uso stranero. porcacchi, i-189: il far
parer, s'è menzonero / (sóne stranero -da la veritate!) zanobi da
del notare / e vai furando lo detta stranero. bembo, 10-viii-266: mandovi le
1-79-7: lo spechio à ben, ciascheduno stranero, / di nonn. avere falso
/ però ch'è di colori molto stranero. poliziano, st., 2-23: