nella chitarra: essere talmente madornale e strampalato da potersi raccontare, divulgare a suon
a finire col mio dirizzone filosofico, alquanto strampalato. faldella, 6-16: paolino aveva
, inusitato, inverosimile, sconclusionato, strampalato. f. f. frugoni,
fuor di ragione: ed è modo strampalato, a notare l'incertezza e la fallacia
baristi. 2. figur. strampalato, bislacco (una persona).
3. degno di derisione, ridicolo, strampalato, stravagante. guido dalle colonne
3. figur. idea strana, discorso strampalato, desiderio bizzarro, proposito o atto
. bocchelli, 2-xv-143: lo strampalato giacobinismo emi liano-romagnolo, e
= comp. da in-con valore intensivo e strampalato (v.). instranire,
variante intrampalare si stente l'influsso di strampalato. intrampolato (part. pass
di esprimersi stravagante; discorso o scritto strampalato. firenzuola, 503: udendo il
3. idea o discorso o scritto strampalato, sconclusionato, incoerente. giamboni
strana, bislacca; discorso o scritto strampalato, sconclusionato, incoerente (o
, bizzarro, curioso, singolare, strampalato, stravagante; fantasticheria, ghiribizzo.
le calze. -comportarsi in modo strampalato; apparire fuori di senno; essere
detestabile, mi taccio. -assurdo, strampalato. boccaccio, dee., 7-3
, mai udito prima; originale, strampalato (e può assumere una connotazione spreg
, espressione fuori del comune, concetto strampalato. carducci, iii-26-118:
fuori di senno, comportarsi in modo strampalato. allegri, 192: ella
paradossale. -stravagante, bizzarro, strampalato. -anche: irreale, fantastico.
, una frottola, una fandonia; strampalato, bizzarro, balzano (e può
provoca ilarità, in quanto assurdo o strampalato o buffo; ridicolo, ridevole.
discorso o modo di parlare sciocco, strampalato; ridicolaggine. salvini, 6-134:
non verosimile, bizzarro; stravagante, strampalato (una situazione, un comportamento,
bacchelli, 2-xix-496: quello straordinario e strampalato prodotto di una così tarda risorgiva e
o una stonatura. 4. strampalato, stravagante. bresciani, 6-x-130:
cui ogni giudizio verteva a non sappiamo quale strampalato e metaforico scibile sessuale e patologico.
scombinatìssimo). assurdo, astruso, strampalato, privo di logica (un'idea,
nella camera contigua / di notte / nello strampalato albergo. -inteso, appreso
il mondo sia suo? -spropositato, strampalato, madornale (un'affermazione).
e sperticatissima lettera. -sconclusionato, strampalato (una parola, una frase,
ragionamento); peregrino, sconclusionato, strampalato (un termine, un'invenzione letteraria
uno sproposito. -carattere incongruo e strampalato di un edificio. lancellotti, 4-366
strambalato e deriv., v. strampalato e deriv. strambaménte,
zarro, stravagante, anche strampalato e ai limiti del l'
si esprime in modo bizzarro, stravagante, strampalato; che palesa opinioni, atteggiamenti,
mio padre. -bislacco, strampalato (un'opinione, un'affermazione,
-ci). letter. bizzarro, strampalato. bacchelli, 2-xix-251: 1
delle labbra. -elemento architettonico bizzarro, strampalato, stilisticamente incongruo. milizia,
strampalataggini. = deriv. da strampalato. strampalataménte (strambalataménte), avv
strambalataménte), avv. in modo strampalato, disarmonico. milizia, v-96:
te. = comp. di strampalato. strampalaterìa, sf. ant
ant. strampaleria; discorso o concetto strampalato. magalotti, 23-191: voi
ragazzo. = deriv. da strampalato. strampalatézza (strambalatézza),
(strambalatézza), sf. l'essere strampalato. -in senso concreto: azione o
affermazione o anche elemento letterario o architettonico strampalato, insensato, disarmonico, eccessivamente bizzarro
dietro? = deriv. da strampalato. strampalato (ant. strambalato
= deriv. da strampalato. strampalato (ant. strambalato), agg.
210: la pompa di un linguaggio poetico strampalato e stravagante. cagna, 1-33:
il bakunin venne a bologna a incarnare uno strampalato progetto di insurrezione mondiale anarchica e comunista
prete per combinazione, poeta facile e strampalato, lingua a rasoio e compagnone piacevolissimo
un uomo istruito avesse potuto vivere da strampalato e morire da inconcludente. n.
strampalerìa, sf. l'essere strampalato. -in senso concreto: comportamento bizzarro
simili strampalerie. = deriv. da strampalato). stramurale, agg.
metafore, di fantasmi. -bizzarro, strampalato. carducci, iii-6-131: in quelli
uso comune, apparendo strambo quando non strampalato e insensato. b. cerretani
, sf. ant. discorso bizzarro, strampalato o anche insensato. g
fuori con qualche innamoramento tardivo o matrimonio strampalato. betti, i-584: non vorrei
una testa sì esaltata da toccare lo strampalato sia riuscito un saggio ministro e un
praz, 3-64: di faccia a questo strampalato componimento calligrafico, tu vedi un grande
e storico lunigiano; fu il cader nello strampalato... che poteva aver giustificazione
, 12: una certa atmosfera di eroismo strampalato, un miscuglio di ricordi gargantueschi e
(plur. m. -chi). strampalato, bislaccoo, anche, spregiudicato (
stile gigantesco, concettoso, iperbolico, strampalato del preti, dell'achillini, ecc.
letter. avere un aspetto bizzarro, strampalato. faldella, 19-30: senzaunsentorediquellemattie
parlare. stranilòquio, sm. discorso strampalato, bizzarro. papini, xi-1-1021:
). oltremodo assurdo, bizzarro, strampalato. emiliani-giudici, 51: nel modo