1-421: penserò dunque a questo povero straccio di corpo, e quando l'avrò affermito
predominio, aveva ora l'apparenza di uno straccio che la raffica dovesse portar via e
sua sottana era assortita a quel vecchio straccio e le rifasciava il basso dell'enorme corpo
vitale. panzini, iii-385: straccio, ma spesso sono i primi atterratori di
sé, senza bacchette, agitandosi come uno straccio, crépita, in segno d'approvazione
, i-40: non regalava mai uno straccio di vestito alla sua bella. de amicis
minima di una cosa; brandello, straccio. - al figur.: cosa
co'suoi mini, / come uno straccio lurido, gettata / questa terra di
3-2-152: se talun per coprirsi non ha straccio, / si dice, nel veder
sapute, e non ne hanno detto straccio, usano queste voci: boccata, boccicata
brindare. brindèllo, sm. straccio, brandello. -anche al figur.
umano, e in quella buca uno straccio, qualche cartuccia, un pezzo di
avevano, come si suol dire, qualche straccio in bucato. tassoni, v-131:
ce n'è biracchio fino all'ultimo straccio. idem, no: pane e bucata
sono sapute e non ne hanno detto straccio, usano queste voci: boccata,
: se talun per coprirsi non ha straccio, / si dice nel veder cascarlo a
v'è versificatorello che abbia un po'di straccio di cicisbea, alla quale morendo o
, ivi una selva, là un straccio di cielo, in quel canto un mezo
legno o di paglia. -carta da straccio: cartastraccia. berni, 157:
il resto si può dir carta di straccio. menzini, 5-226: per lui è
per lui è il bellarmin carta da straccio. -carta da macero: costituita
= comp. da carta e straccio (v.). cartasuga
. dall'imp. di cavare e da straccio (v.). cavata
e quell'agonia sublime si divincolava lo straccio miserabile della fellonia, si rigonfiava il
è versificatorello che abbia un po'di straccio di cicisbea, alla quale morendo o
che gli ciondoli alle rene / un straccio di mantello? vallisneri, ii-287:
ciràcchio, sm. dial. cencio, straccio, brindello. = voce toscana
palaggio, ivi una selva, là un straccio di cielo, in quel canto un
pena ce ne restò un contanto di straccio indosso che gli ricopriva le carni.
tossiva, sporcando di sangue tutto lo straccio che aveva in mano. -per
principio le fu duro scopare e dare lo straccio in terra, così alla presenza di
ornamento (e ha un suo straccio bagnato sopra le mattonelle del pavimento.
degnò anche di torsi di dosso uno straccio di porpora, e lo diè al poeta
impero / le sacre deità non ne fe'straccio. rosa, 158: in questo
scarpe ai piedi, e senza uno straccio di cappotto; che tutti si rammentavano
'mi dilacco': cioè, mi straccio et apro. daniello, 182:
vestita più dimessamente di prima, ma ogni straccio sul suo corpicino diventava importante.
rise, / che non avendo un straccio da mutarsi, / il saio a la
a dritto, / però tua pelle straccio, e ti disserro. 5
perché di queste cose tu non sai straccio; a questo dissestando, che appunto in
di maiolica mi serve da base, uno straccio di tessuto d'oro m'è buono
destrutta e non se ne osserva più straccio. sarpi, vi-2-28: in italia ed
gli faceva figura addosso, anche uno straccio, come fa figura a chi à
dove leni ribaltò a colpi di palla di straccio molti fantocci, e distrusse pile di
voi conoscete, e la riduceva uno straccio tra le sue braccia energumene.
è versificatorello che abbia un po'di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il
osteria che venne a ripulire con uno straccio la tavola e a domandargli che cosa ordinava
farsi orrore della faccenda, prende uno straccio bianco di bucato, strizza la cipolla
qualcosa; colpo in- ferto con uno straccio o un panno intriso di sudiciume.
le fu duro scopare e dare lo straccio in terra, così alla presenza di tutti
un paio di molle tenga che quello straccio non caschi del coreggiuolo. baretti, 1-308
foscolo, iv-349: scrivo finalmente, straccio, cancello, e perdo spesso mattina
un paio di molle tenga che quello straccio non caschi del coreggiuolo. civinini,
e quell'agonia sublime si divincolava lo straccio miserabile della fellonia, si rigonfiava il
ferite, e mi diede uno straccio per fasciarmele. emanuelli, 1-15: la
dell'acquavite, un grosso pane, uno straccio di carne salata, si levò di
nuvole: neppure un frammento neppure uno straccio, né un fiocco né un filo
se giungo ad esserne certo, le straccio, e te con quelle,
svelta la capovolse, l'asciugò con lo straccio, la posò accanto a don pietro
fine bianco), sm. tipo di straccio di qualità più pregiata, di tessuto
o foglio / più si riguarda d'ogni straccio 0 taglio, / tal di me
: urgea, poveretto! di fargli uno straccio d'abito. la bimba chiamò subito
sta forbendo il grande specchio / con uno straccio intriso. -figur.
erba, un fieno / ch'uno straccio anco fu fracido e franto. parini
sonno e si lasciava andare come uno straccio davanti alla macchina... lo tenevo
, con gli occhiali, pareva uno straccio: il colore crudo e nero col
sono sapute e non ne hanno detto straccio, usano queste voci: * boccata,
[alla cavalla], bastava uno straccio bianco, una foglia gingillata dal vento
de l'armi del giubon levò uno straccio. nardi, il-n: i soldati descritti
ti tocca stare inginocchiata a grattare con lo straccio e ti rompi la schiena.
ovunque è più miseria e più di straccio, / chi pur mi guatta, nella
, 9-xvii-27: con un certo suo straccio gli toglie l'immondezza della deretanea parte
/ e chi ti cura non ne saprà straccio. / dopo molto dolore e tempo
, ii-210: coperto il letto da bisunto straccio, / ove andavan le pulci a
, tentavano di quando in quando lo straccio dei capelli e l'ingiurie della faccia
corda, ridotto a un pezzo di straccio. intorciménto, sm. disus.
e mi parve anco lacero, con uno straccio nero al collo, e in capo
addosso tutto gli faceva figura: uno straccio pigliava aspetto di manto di re.
tonni, oggetto bianco (sasso, straccio, osso di seppia, ecc.)
che nestore si fosse assicurato prima uno straccio di laurea, magari in legge,
oratore acquistò con... trasmutare uno straccio di porpora invecchiata dalle sue spalle a
comp. dall'imp. di lavare e straccio (v.); voce registr.
de'nostri tempi... non sanno straccio della scrittura e non sanno pure e'
di malignoso che quando non ne credono straccio. 3. che esercita un
mandragolone, ti arrendi come uno straccio. = deriv. da mandragola1
dei tre... -per uno straccio di carta che infila quattro « tediose »
nel fisico o nello spirito); straccio, rottame. cassieri, 1-85:
avea dato a giacinto non so che straccio di marchesato. verga, 4-130:
, non sarò capace di trovarmi uno straccio di marito! cassola, 2-67: -nulla
se giungo ad esserne certo, le straccio. d'annunzio, v-1-1057: laggiù
d'annunzio, v-1-353: è imo straccio che palpita sul mattone cupo come
un crogiuolo, lo pulì con uno straccio inzuppato nell'acido, accese il fuoco
con un quinterno di carta da straccio. boterò, 9-93: benché..
le due imposte verdi e scuotere uno straccio. d'annunzio, iv-2-1263: canove
e gli andanti (un tipo di straccio). - anche sostant.
proprie fortune per far colpo su uno straccio d'uomo come quello? -dare
se oggi fisicamente e moralmente sono uno straccio d'uomo rimango pur sempre, almeno
un po'di pan muffito e uno straccio di tetto contro il temporale è quanto ci
e sol pendente a'fianchi un lacero straccio, squallida ormai la faccia, scaduto
8-413: io non ho nemmeno uno straccio, nemmanco un cencio, per vestire le
farlo con me. a rendermi uno straccio. a tarmici ricascare come una novellina
domestiche, se n'esce con uno straccio di veste e con un pallio sdrucito.
orecchini, non c'era orpello né straccio che le sembrasse di troppo.
si trattava, in realtà, di uno straccio, che sbatteva e si arrotolava ottusamente
domestiche, se n'esce con uno straccio di veste e con un pallio sdruscito.
anche panègli). tose. straccio inzuppato di olio, di grasso o di
assai logoro e consunto; cencio, straccio. boccaccio, dee.,
prendessero la piega. -vecchio straccio mandato al macero. soderini, ii-144
. 5. per estens. straccio, strofinaccio. muratori, 7-iii-381:
1-131: sempre tenea trattato con ca- straccio e davagli parole. pigli, lxxxviii-n-272:
sente. 61. strofinare uno straccio, fregare una spazzola o una sostanza
cassieri, 32: dovrei passare lo straccio ai vetri della macchina. -
e ci dà una passatina con lo straccio per pulirla. -passatèlla.
superficie al fine di pulirla (uno straccio, una scopa, ecc.).
è versificatorello ch'abbia un po'di straccio di cicisbea, alla quale, morendo
salottini, con tanto di scopa, straccio della polvere, e manico della pattumiera sotto
-plur. peli del calamaio: straccio che veniva usato anticamente per nettare eventuali
e sol pendente a'fianchi un lacero straccio. g. gozzi, i-5-18: le
comp. dall'imp. di pettinare e straccio (v.). pettinata {
3. tessuto morbido o anche straccio, che è usato in partic.
accorto del nostro stato di sventura da uno straccio alzato al picco per mancanza di bandiera
da me, che non ne dico straccio che bene stia e lo scompiglio ne
a'lettori (dove non ha però straccio di grammatica) vanno ombreggiando la mia persona
palaggio, ivi una selva, là un straccio di cielo, in quel canto un
sacchetti, 56: buon piumaccio / sanza straccio / avaccio / è da pigliare più
perché l'è plebea, di poi la straccio. patrizi, 1-i-234: cicli e
, 10-35: accorcia l'ultimo tuo straccio / bernadette, beccafi- chi! ora
: se talun per coprirsi non ha straccio, / si dice nel veder cascarlo a
di prezemolo, pane abburattato con lo straccio rado. pirandello, 8-990: la donna
po'di untume da leccare, uno straccio da sottrarre, oggi rigattieri e domani procaccianti
, / coperto il letto da bisunto straccio, / ove andavan le pulci a processione
mettete, vi prego, / uno straccio qualsiasi un fazzoletto / sull'incudine di acciaio
fattorini con la scopa e con lo straccio passano da un tavolo all'altro senza
« tutto breviature: non ne so intendere straccio ». 3. punteggiatura.
d'acqua e poi passandola per uno straccio di tela usata. palazzeschi, 1-81
o che que'bianchi quattro capei ti straccio. casti, iv-167: ciò detto
berna / con un quinterno di carta da straccio. sarpi, i-1-244: la scrittura
sopra gli strapuntini e le coperte di straccio. usati dai pescatori adriatici e collocati
a. cattaneo, ii-77: uno straccio di veste usata per sessant'anni, logoro
, con al fianco legato dentro uno straccio il suo riso, come usano i poveri
, quel suo triste amico, uno straccio d'uomo. soffici [in lacerba,
. tose. nettare strofinando con uno straccio intriso di sabbia. fanfani, uso
a. casotti, 1-4-90: troverete uno straccio di marito, / da appaiarvi seco
sonno e si lasciava andare come uno straccio davanti alla macchina... lo
sente: / dove guizza più vivo uno straccio, uno sguardo / lì più morta
, tentavano di quando in quando lo straccio dei capelli e l'ingiurie della faccia
un canto, là, come uno straccio inutile.. vorrei vedere chi avrebbe saputo
svelta proprio per obbligo, senza uno straccio di discorso, gli sposi usciti a
i regattieri cavano spesso più d'uno straccio che abbruciano, per l'argento che
cui appeso fu dal vignaiuolo un qualche straccio. savi, 1-190: i rigogoli.
e quell'agonia sublime si divincolava lo straccio miserabile della fellonia, si rigonfiava il
rimbrèncio, sm. tose. ant. straccio, brandello di stoffa, di carta
, in partic.: cencio, straccio. caro, n-127: il
rimendo. -essere il rimendo peggiore dello straccio: tentativo di rimediare che rende ancora
, i-183: il rimendo fu peggior dello straccio. = deverb. da rimendare
, 20-223: io te ne ho racconto straccio a lare (v.).
e spezzo e spolpo e snervo e straccio. d. battoli, 1-2-90: soleva
, simile al suo sonno: « straccio » oppure: strazio; quindi,
copran le vergogne sante / col ripugnante straccio dell'acquaio. palazzeschi, 1-505: in
/ una vecchia a risparmiare / uno straccio. verga, 8-417: passava la sera
tutti nudi, se non quanto uno straccio ben sucido gli cingea le reni; aveano
e spezzo e spolpo e snervo e straccio / el cor ch'è fatto un marmo
schioda e rompe et apre e a straccio mena. altissimo, 8: ruppe annibai
pure un poco d'un suo misero straccio avesse potuto avere per devozione. manzoni
, ruera, buco del rusco, straccio del petrolio? = voce tose.
du nora, fino a ridurti uno straccio? -di animali. petruccelli
in polvere finissima e passato per lo straccio, fallo sciogliere nello spirito di vino
v. buccicata. -non saperne straccio di qualcosa o di qualcuno: v
qualcosa o di qualcuno: v. straccio. -non volerne sapere, non volerne
ogni momento / simile ti riduce a uno straccio da bettola. in ampolla di
frammento. faldella, 2-119: io straccio questa lettera, ne faccio mille sbrendoli
e sol pendente a'fianchi un lacero straccio, squallida ormai la faccia, scaduto il
sono sapute e non ne hanno detto straccio, usano queste voci:..
, o dorinda, a te la straccio; / ecco, o lidia, io
/ per trovar o foglio o straccio, / qualche vieto scartatacelo, / dove
gamba destra. -con metonimia: straccio ricavato lacerando un tessuto. tramater
v.]: 'schianto': toppa o straccio, cioè que'pezzi di panno stracciato
pratesi, 5-433: era sospeso uno straccio scuro per riparo delle lucertole, dei topitettaiuoli
/ ti getti a terra, con straccio scrosti / dal pavimento le orme degl'
tanti valenti uomini fino che ve ne fu straccio? 6. periodo di
/ con un quinterno di carta da straccio. -eccellere. fagiuoli,
zecca,... pareva uno straccio: il colore crudo e nero..
ricca stoffa: da vicino era uno straccio di sottana: e con un lungo sette
. paolieri, 129: imaginatevi che straccio d'allegria sventolasse in quei cuori sfiancati dalla
da un tessuto logoro, da uno straccio. imbriani, 6-140: giuro su
filo per filo un tessuto o uno straccio riducendolo in brandelli o in filacce.
sapeva di calce, di sidol, di straccio sfregato, di olio di gomito,
lungo il bordo del campo, uno straccio di tuta a traverso la spalla, i
m'inviasti: ve'come glisfoglio, gli straccio e tutti gli sminucciolo. magalotti, 23-211
di ragazze, e chi sa che straccio di moglie si sarebbe presa, qualche
fattorini con la scopa e con lo straccio passano da un tavolo all'altro senza
sotto i piedi di tutti, come uno straccio. oggi [5-vii-1956], 2
: e che è donna mimma? uno straccio per turare i buchi? lei non
questo rispetto lo chiamava un uomo di straccio, che si lasciava soperchiare dai prepotenti.
a nostra signora di san celso uno straccio di veste usata per sessant'anni, logoro
, e neppur portava seco quel miserabile straccio; pur certe specie visibili imprimono meglio
ciance sperda co'brani della lettera che straccio. graf, 5-578: chi diè tal
cappa; chi buona cappa, uno straccio di camiscia; e mangiavano spesso spesso
sbrano e spezzo e spolpo e snervo e straccio / el cor ch'è fatto un
nestare'. santi, ii-145: questo straccio di antichità [la carta un
spremo disperatamente perché è dovere d'ogni straccio di filosofo di spremersi fino all'ultima goccia
/ bench'ei di poetar non ne sa straccio. di giacomo, i-590: la
l'uomo invecchiato non è che uno straccio, / una logora veste su uno stecco
dianzi sorvolata. -per estens. straccio sfilacciato e logoro. moretti, iii-333
sf. ant. e region. straccio, cencio. -straccia da cucina:
). = forma femm. di straccio \ stracciàbile, agg. che può
eo ò lettera de gioia, sì la straccio; / se di dolore, la
o che que'bianchi quattro capei ti straccio. -con uso recipr.
: « lo sai che a bere ti straccio, eh? ulcera o meno »
cellini, 631: farai di avere uno straccio di lino, il qual sia in
ii-390: per coprirne se serviva di un straccio di lenzuolo ben sporco. f.
, iii-1-975: colei che con lo straccio / lavava il pavimento. baldini, i-55
suo commercio. -far correre lo straccio: passarlo ripetutamente su una superficie per
14: era affacendata a far correre lo straccio. -con riferimento ai brandelli della
fé. -essere, parere uno straccio: essere ridotto in pessime condizioni fisiche
su, mangia! sei lì come uno straccio. n. ginzburg, i-93:
quando è morta sua madre lui pareva uno straccio. -livido come uno straccio:
uno straccio. -livido come uno straccio: pallidissimo. silone, 90:
innocenzo... era livido come uno straccio. -carta da, di straccio:
uno straccio. -carta da, di straccio: cartastraccia. bembo, 1-ix-185:
o tre o quattro fogli di carta da straccio. berni, 157: però auei
/ il resto si può dir carta di straccio. lalli, 12-120: a un
carta di stracci. -foglio da straccio: foglio di cartastraccia. vasari,
da cartoni, fatti di fogli da straccio per levargli in un subito.
sacchetti, 56: buon piumaccio / sanza straccio / avaccio / è da pigliare più
di foglio di carta stracciato. - straccio di carta: documento di scarsissimo valore o
, 6-6-32: ogni mascalzone, con uno straccio di carta in mano, il poteva
estens., molto modesto. -uno straccio di vestito, di camicia, di cappello
cappa; chi buona cappa, uno straccio di camiscia. f. pona, 4-222
fesse. svevo, 5-92: ogni straccio sul suo corpicino diventava importante. alvaro,
di dio', e non regalava mai uno straccio di vestito alla sua bella.
. ivi una selva, là un straccio di cielo. -piccola inclusione di
questo lamento, che non sia più straccio di giustizia oggidì al mondo. leopardi
van contenti e lieti / di uno straccio sol d'alloro / comperato a peso d'
non ne avessi ieri né meno uno straccio! cinelli, 11319: qui giunto fece
fece un ultimo tentativo di salvare uno straccio di onore. -non dire, capire
-non dire, capire, intendere, sapere straccio, unostraccio di qualcosa: assolutamente nulla.
nostri tempi... non sanno straccio della scrittura e non sanno pure e'nomi
da me, che non ne dico straccio che bene stia e lo scompiglio ne
in italia non v'è chi n'intenda straccio. parini, 328: ei di
328: ei di poetar non ne sa straccio: / oh va', digli ch'
, quantunque non me ne intenda uno straccio di ceramica. 7. cosa
o di nessun conto. - uno straccio di qualcosa o di qualcuno: per
non mi basterà per poter tenere uno straccio di carrozza. a. casotti, 1-4-90
a. casotti, 1-4-90: troverete uno straccio di marito, / da appaiarvi seco
di certo io se non avessi uno straccio di laurea. verga, i-257:
, i-257: non avrebbe trovato uno straccio di marito. svevo, 4-902: ci
proposta cne gli veniva fatta per quello straccio di romanzo privo di valore. landolfi
landolfi, i-581: non c'è straccio di lettore il quale si dia la pena
simili casi. -non valere uno straccio: v. valere. -in
, sael suo triste amico, uno straccio d'uomo. monelli, 2-161: pro
tagliarsi barba né capelli. è uno straccio. si lacera le vesti, si rotola
de l'armi del giubon levò un straccio. 15. lo strappare i
, tentavano di quando in quando lo straccio dei capelli e ringhine della faccia.
, iii-353: il bone gli fece grande straccio nel petto. 17.
di danni materiali o morali. -fare straccio di qualcuno: infierire con crudeltà su
su di lui, fame strazio. - straccio mortale;. persecuzione efferata che si
digiuna, / a che tanto di straccio? io son pur vostro / e fui
ne farò (s'io vivo) straccio tanto / che non si darà alcun del
vanto. groto, 1-14: di straccio mortale afflissero tanti profeti. -grave
1-12-79: prendeti oggi piacer del mio gran straccio, / vien, sàziati, crudel
che per le parti patito hai tal straccio. 18. strage, massacro
. -essere il rimendo peggiore dello straccio: v. rimendo, n.
onore di ambedue. -non fare straccio di qualcosa: non curarsene affatto.
acuratamente, de'miei non ne fo straccio. galileo, 5-296: costar,
bravan e gridan ch'i'non ne fo straccio. 9. documentario di stracci
. gli 11. stor. straccio degli uffici: a firenze in età comustracci
.. a specchio e sottoposti allo straccio degli offizi. capitoli delle stinche di
come debitori del comune e sottoposti allo straccio degli offizi. 12. disus
uella in volgare, potresti tu leggerne uno straccio? moneti, 99: pesso poi
99: pesso poi ne leggon qualche straccio / per trastullo la sera al camminaccio
20-223: io te ne ho racconto uno straccio a calzoppo e dettane una parolina in
): v'andò di tempo un grande straccio, / perché quell'altro fastidio gli
rovinare un oggetto. - menare a straccio: rompere completamente, distruggere. ariosto
schioda e rompe et apre e a straccio mena. -fenditura, buco,
sempre vi nasca qualche piccolo buco o straccio. -brandello di un'armatura.
cose. 3. disus. straccio di stoppa usato dai conciatori per strofinare
v.), forse per sovrapposizione di straccio (v.).
delle apocalissi / col vento lacero su uno straccio / bagnato e lacerato come me.
calce, / qua le ventate stridule uno straccio / sempre rapìan da tende non più
struffinàccio, strufinàccio), sm. straccio impiegato in partic. in usi domestici
erano cata d'ossigeno contro il lecce, straccio tappaguai delle grandi oltre 60, più
sono sapute, e non ne hanno detto straccio, usano queste voci:..
. pratesi, 5-433: era sospeso uno straccio scuro per riparo delle lucertole, dei
camicia, che non avrebbe trovato uno straccio di marito. vittorini, 3-5: il
. per aver tolto di tomo quello straccio » riprese dopo un momento di silenzio
momento di silenzio, « quel maledetto straccio ». -levati di torno:
capito rompo tazze, travolgo seggiole, straccio vesti, pesto calli. 2
99: vedendo di cambiar l'antico straccio / e'vespertili in corpo andarli a tresca
, i-23-224: il vestimento lor sia qualche straccio / vecchio del padre, trinciato a
, e, non ne hanno detto straccio, usano queste voci: 'boccata', 'boc-
trofinàccio, sm. disus. straccio, cencio, pezza. il
esiste ancora, è ancora qualcosa, uno straccio d'uomo, un uomo marcio,
l'uomo invecchiato non è che uno straccio, / una logora veste su uno stecco
, / per trovar o foglio o straccio, / qualche vieto scartafaccio, / dove
ogni pudore: niente addosso, neppure lo straccio di una metafora. avete capito bene
'chiffon': letteralmente in francese 'cencio, straccio, straccetto'; poi, come definisce il
lui. tondelli, 46: uno straccio di indipendenza e di autonomia, ognuna per
ho mosso un dito e nemmeno uno straccio di avvocato, non ho nemmeno corsivato