un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto, allentato, e quasi divelto, che
ii-512: altissimo, curvo senza essere storto, a volte si drizzava e pareva allungarsi
, i-608: un uomo piccino e storto, con la faccia verdognola e ammaccata.
fin sotto gli occhi e di gambe storto, recava le caraffe arrubinate.
... l'asso è un randello storto e borraccinoso. moravia, xi-223:
.). avvitolato, agg. storto e scabro (come il tronco della
(detto anche becco in croce o becco storto). = comp. di becco
superiore è spesso incurvato o adunco o storto), variamente prominenti e più o
becco2 e becco3. beccostòrto (bécco storto), sm. ornit. dial.
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo
villoso fin sotto gli occhi e di gambe storto, recava le caraffe arrubinate. soffici
. in modo bieco; obliquo, storto. -al figur.: tristamente: torvamente
diritto, collocato di sghimbescio, per storto. vasari, ii-502: si diede
. m. -chi). sbilenco, storto. alberti, 49: poco
bilia1, sf. ant. bastoncello storto usato per stringere le funi intorno
. contorto da ogni parte, eccezionalmente storto. = comp. da bis-come rafforzativo
(e pied bot * piede storto ', * il diavolo zoppo ')
, brutta, pizzicata, col naso storto e gli occhi a traverso; ma era
, / e che non vada per puntiglio storto, / come fé'-óvtoc 4
butta male? è dritto? è storto? ». -buttarsi dietro le
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo.
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo.
ognuno. guerrazzi, ii-no: ebbene, storto il collo, gemè 10 interessato,
. talino dice di sì, poi guarda storto. -se credi che ti tenga compagnia
agg. piegato in modo innaturale, storto; ritorto. pandolfini, 1-123:
ciò che è dritto e ciò che è storto, e in particolare tra un tondo
, quel corso così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto
, 6- 164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi [di
senza sguardo. -non diritto, storto, obliquo (una scrittura).
tenere uno per i capelli col capo storto a terra, e con uno de'ginocchi
. sinisgalli, 6-164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi, un
per rovina / disventurata, o per governo storto, / caddero, e fortunati /
moravia, xi-142: forse avrei veduto tutto storto e grande e largo e lungo come
dal gr. stdcoxpocpo? * storto ', da siaoxpécpco 'torco '.
il medesimo difetto, com'è un viso storto, se fusse causato da qualche grave
delongato me so da la via / e storto me so per epo- cresia. ristoro
a pendente, curvo, obliquo, storto) ', che ha per asse
butta male? è dritto? è storto? ». moravia, i-489: le
creare nell'albero genealogico degli uzeda un ramo storto che avrebbe fatto concorrenza al diritto.
, / perché non nacqui dismembrato e storto / e poi a'can dato mangiare
retta, che ha forma irregolare; storto, contorto, deforme, deformato (
lontano. 2. non diritto, storto (una via, un sentiero).
. distrambo, agg. ant. storto, strambo, strabico (gli occhi
un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto, allentato, e quasi divelto.
, / da contrapporr'a quel poeta storto. g. m. cecchi, 242
; far tornare diritto ciò che è storto; render rettilineo. - anche al
edera seguace / tutta aggirando va con storto passo. tasso, 15-43: in mezzo
edera seguace / tutta aggirando va con storto passo. d. bartoli, 18-74
nella sua persona ei mostrava d'essere storto come una esse maiuscola. cantoni,
8-105: si potrà aprire con un ferro storto. e. cecchi, 5-61
: la vanga ha lasciato nella zolla storto, che non ha giuntura addosso che e'
. croce, 79: -qual è quel storto che insino al gomito si sbraccia
un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto, allentato, e quasi divelto,
. si capiva subito dal grembiale allacciato storto e dalle lische, che scappavano dai
il nasino all'insù, un po'storto, le fremeva. jovine, 8:
inaridivano lasciando nudo un ceppo rugoso e storto. bocchelli, 10-237: se c'è
. da gamba1 e dal femm. di storto (v.). gambata,
di mani nette, di sapere poco, storto e gesuitico, d'indole fiera.
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo,
iii-329: i più si giulebbano nel pensiero storto d'essersi saputi salvare, e pagano
rivelava sfortunato: un naso a batocchio, storto, livido, con la punta a
una linea, ecc.); storto, sbilenco. pulci, 27-196:
, accostato al palo, acciò non venga storto, gobbo e villano. guadagnali,
- per estens. storpiato, storto. sacchetti, 157: saetta e
sottocchio: v. sottocchio. -guardare storto, torto, con occhi storti o torti
faceva guardar guercio. -per estens. storto (le gambe, la bocca, ecc
thwairhs * trasversale, diagonale, storto '(cfr. ted. mod.
3. locuz. -cervello a iccase: storto, bislacco, balzano. a
. ant. di ventare storto, incurvarsi. rustico, vii-50
gadda, 472: s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi
, 2-308: quanto si fabbrica di storto, d'impuro, d'ingiusto,
, intortisci), ant. diventare storto, distorcersi. imperiali, 4-238:
che non ha uno sviluppo rettilineo; storto, contorto; incurvato, ricurvo,
, della sedia zoppa e nel quadro storto, nell'invalidità dei mobili ovunque spaiati,
indragonito il sembiante? 5. storto, rattrappito (una parte del corpo)
uno per li capegli, il capo storto a terra e con uno de'ginocchi
stilo sudetto, vi deve cavar così storto, e con esso lui il filo,
, il pioppo... e lo storto noc- ciuolo e tutti quelli che servono
, iii-12-333: cotesto retore dal collo storto e mal commesso, dal naso enorme,
, dal lat. luxus 'messo storto '; cfr. fr. luxer (
nella sua persona ei mostrava d'essere storto come una esse maiuscola. caro,
impacciato. bacchelli, 2-282: lo storto... sapeva contraddire e maledire come
s. v.]: è tutto storto e malformato. 2. concepito in
qualche un ch'el varda cottal per storto, ghe vogio far pi busi in la
/ e di suo gran dolore essere storto, / così la mia speranza in te
nella sua persona ei mostrava d'essere storto come una esse maiuscola; e cominciò
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo
famiglia, che infatti s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi
, quel corso così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo
1-29: aquitti mirava sorridendo un po'storto per fingere una smorfia di dormente.
, 1-29: aquitti mirava sorridendo un po'storto per fingere una smorfia di dormente.
martelli, 136: per... storto sentimento dell'arte e completa e smisurata
uomo molto faceto, ma gobbo, storto e scrignuto,... parea un
un musino lungo lungo e bianco, storto e un sorriso velato, fiacco, triste
forma o base irregolare, asimmetrica; storto, sbilenco, deformato. g
si sbriciola / la zolla, cresce storto e nano il fico. montale, 1-109
vii-540: un prete sciamannato, col nicchio storto e il sigaro in bocca, attraversava
il primo che ragiona un po'storto, pettinagli il cervello con quello
asino o di ciuccio o falso o storto): sbagliato. -anche: ciascuno di
fanno i terrieri. si chiama nodo storto, nodo falso, nodo deh'asino
= propr.: 'a collo storto '. obtrectatóre (obtrettatóre,
, quel corso così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo
piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo,
questo nasca da partito preso, dallo storto concetto che s'e fatto della prosa
pendenti azzurri e argento. -asimmetrico, storto (il viso, un'espressione).
. tr. tose. tenere inclinato, storto (un oggetto o, anche,
corona di luci, una collana gettata per storto sulle spalle di una bella signora.
nella sua persona ei mostrava d'essere storto come una esse maiuscola. g.
lo tira. -strabico, storto. celimi, 856: con quella
giudicate un sacrilego scandalo in quel secolo storto e pettegolo. nievo, 848: dite
e il primo che ragiona un po'storto, pettinagli il cervello con quello.
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo
berretto piatto di velluto chermisi, messo storto, gli copriva la metà del ciuffo
quel visaccio di marcia e quel piedàccio storto, zufolava per provocarlo. verga, 3-15
mercurio; mida in frigia il pifero storto; marsia nella medesima nazione i piferi
mulino sghembo, mulino zoppo, mulino storto. monelli, 2-108: ci si
/ e di suo gran dolore essere storto, / così la mia speranza in te
asso [dei tarocchi] è un randello storto e borraccinoso... il due
sai l'arcipresso sul poggiolo, quello storto che sorte dalla fila? come te ora
lapidosa e prava. 11. storto, tortuoso. bibbia volgar.,
stato battezzato. bianciardi, 4-8: storto d'occhi ma dritto d'animo,
la brillantina, il naso schiacciato e storto da pugilatóre..., parlava
per li cape- gli, il capo storto a terra e con uno de'ginocchi sul
'punto incrociato ', 'punto storto ', 'punto d'orlo ',
1-34: il vecchio si fa anche più storto e mi chiede, con un occhio
bacchetti, 15-37: era rachitico, storto e quasimente gobbo. -in espressioni
-con riferimento scherz. a un oggetto storto e malfatto. nievo, i-vi-65
piegato o incurvato o che è stato storto. cronaca di isidoro minore volgar.
, oltre al genio per raddrizzare il muro storto, ho pensato anche all'epigrafe da
nostra virtù raddrizzi e supplisca ciò che è storto o mancante in altrui. parini,
-tricé). che raddrizza ciò che è storto. -anche: che risana deformità
e immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato. -breve
: 'rancare ': si dice dello storto andar degli zoppi. -con
, 2-165: l'asso è un randello storto e borraccinoso, tutt'al più utile
moravia, ix-66: uno era un mezzo storto, con la testa calva e il
: le ginocchia ha ratratte e 'l collo storto, / gli omeri curvi e bieche
lampi si avvicina. 4. storto, non diritto. fiori di filosafi
fatto male, e non si è neppure storto l'albero del reattore. 4
a pendente, curvo, obliquo o storto) -, che ha per asse
un grande e ficcando un palo alquanto storto in terra fuor delle mura, ne
una borchia che sporgeva un po'per storto. -battere ripetutamente con il battipanni
. sinisgalli, 6-164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi, un
ancora tagliar via tutto 'l vecchio rognoso e storto e rifrusta repertori e abecedari, /
vedi un po', cotesto aiavolo, storto, sbilenco da tutte le parti,
scrivere e cercò di drizzar l'occhio storto in faccia al suo riprensóre; ma non
di quei barbari. -contorto, storto (il fusto di un albero, i
7. raddrizzare ciò che è storto. egidio romano volgar., ii-2-6
il terremoto] è roco, nello storto rimbomba, nel duro ribolle, nel umido
ancora tagliar via tutto 'l vecchio rognoso e storto, e rifruttificheranno. -provocato
e immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato. gozzano,
. il frutto è nero, bislungo, storto qualche poco, lungo linee io,
sottilmente passa per luogo stretto; nello storto risalta con suon roco; nel duro stride
. in testa un sacerdote, grande e storto, col sole del sacramento nel pugno
: adesso mi guardava con quell'occhio storto, e per un momento non si sentirono
aw. ant. di sbieco, per storto. 3. figur. che
pass, di sbiecare'), agg. storto o posto di traverso, obliquamente.
m. -chi). obliquo, storto, sghimbescio. -in partic.: non
(plur. m. -chi). storto, inclinato, pendente da una parte
connessa con balordo), di 'stravolto, storto, bieco'. sbilicare, intr
sbirolo, agg. region. sbilenco, storto. tuttosport [16-xi-1982j, 7
/ che le fu per marito un storto dato, / detto vul- can,
perizia. bacchelli, 2-311: scaltrivano lo storto il naturale maligno, il calor dell'
sollevò un suono risentito. -di storto, in tralice; di sfuggita.
, deriv. da schissa 'naso rincagnato, storto [per il disgusto] ',
da un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto, allentato e quasi divelto, che
agg. ant. e letter. storto, deforme, gobbo (una persona)
. bacchetti, 2-282: c'era lo storto, che sapeva contraddire e maledire come
e in malevolenza, e come uno storto di natura, di quelli che il popolo
edera seguace / tutta aggirando va con storto passo. marino, 1-19- 208
amore diritto congiugne con dio e lo storto ne fa pericolosa separazione. 6
pellico, 2-405: ho servito allo storto universale giudizio che possa essere tragedia perfetta
/ nel buio cinema misterioso / tutto storto per i suoi vizi ».
pavese, 5-27: nuto mi guardò tra storto e allegro. lasciò che la banda
. 2. intr. essere storto, sghembo. malagoli, 382:
zifara, / punto luchese, punto storto, in aria. = comp
sghembi e semideserti. 2. storto, disposto obliquamente, secondo una linea
-con valore aggett.: storto, sbilenco, inclinato; disposto secondo
. (plur. -sci). storto, inclinato; sbilenco, sghembo (
: c'era poi un bambinuccio nanerottolo storto e gobbo, tutto spirito e orgoglio,
. 2. per simil. storto, sbilenco (un asse).
, 2-308: quanto si fabbrica di storto, d'impuro, d'ingiusto, rintonacano
badando, per formarlo, più allo storto che al diritto, e però come prima
. in testa un sacerdote, grande e storto, col sole del sacramento nel pugno
2-80: si dà un colpo per storto, a soprammano, così non si feriscono
-per estens. scherz. incavato e storto. buonarroti il giovane, 9-364:
per estens., che è tutto storto e deforme (una persona).
sulla strada e poi tornando a guardare per storto il tondo stava a sentire le spetazzate
; spiritualità. iacapone, 29-6: storto me so en epocresia / e mustro a
di squadro. -in modo storto, deforme. bersezio, 1-15:
gadda, 472: s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi
vibrato lo sguardo innanzi e dopo averlo storto obliquo con isforzo... prese a
/ e di suo gran dolore essere storto. -eliminare una pena, un
lati, ove 'l desio m'ha storto. g. visconti, 2-67: misero
ch'amor de la via dricta m'ebbe storto, / tuor 'nanci agli ochi degli
delongato me so da la via / e storto me so en epoc resia.
pass, di storcinare1), agg. storto, incurvato. pasolini, 3-21:
. ant. di storcione-. di storto, con intenzioni minacciose. boiardo,
al fianco. = comp. di storto. stortare1, tr.
sigaretta si disegnò due rughe sul viso, storto un po'le membra, si ingobbì
. (stòrto). raddrizzare qualcosa da storto che era. - anche al figur
di stortare1), agg. region. storto malamente, in modo da risultare rovinato
simile al timone, robusto sì, ma storto. f. cetti, 1-ii-196:
1-ii-196: l'osso di ciascheduna mascella è storto. panzini, i-703: le viti
: passato alla battuta, sergio batté storto. -deformato, incurvato dagli anni
. stortézza, sf. l'essere storto. -al figur.: erroneità,
bocchelli, 2-282: c'era lo storto, che sapeva contraddire e maledire come
, si sbriciola / la zolla, cresce storto e nano il fico. 3
, oltre al genio per raddrizzare il muro storto, ho pensato anche all'epigrafe da
. immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato. -gerg.
.. guardandomi con quel terribile sorriso storto che io avevo imparato a temere. calvino
affatica il mento e ieco e storto / vi s'inchina lo sguardo. carducci
: adesso mi guardava con quell'occhio storto. -che guarda obliquamente.
persona). bianciardi, 4-8: storto d'occhi ma dritto d'animo, il
e m'ero sorpreso con uno sguardo storto e freddo che subito m'era rientrato
amore diritto congiugne con dio e lo storto ne fa pericolosa separazione. fra cherubino,
, cioè neh'amore, ma nell'amore storto e disordinato. spallanzani, i-ii:
il distór l'animo vostro da un sì storto e mal consigliato pensiero? verga,
fatto tu e rita? qualcosa di storto? -aspro, scortese, irrispettoso
e il primo che ragiona un po'storto, pettinagli il cervello con quello.
poniamo che l'autore abbia un concetto storto o confuso della letteratura. carducci, iii-23-
, ai quali l'uso eccessivo e storto di essa può dar luogo. -con
ricci, « non può che insegnare storto, come tutte le società organizzate; organizzate
volta, in simiglianti guise, si truovi storto il corso delle parole. a.
, 257]: il tuo dialetto storto biascicato e depravato.
, i-104: « uno scemo, uno storto come quello », disse « non
. sinisgalli, 6-164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi, un
pavese, 8-379: stato male e storto tutta la sera. 18. facile
agli occhi di gionata e compariva sì storto agli occhi di saule. montale, 14-
di mani nette, di sapere poco, storto e gesuitico. -oscuro (
turcimanno, / da contraporria quel poeta storto. bottari, 3-1-198: quale schiera
petrarca furono giudicate un sacrilego scandalo in quelsecolo storto e pettegolo. 20. distolto
ne rise / da pria, poi nello storto intese il dritto. 22
. -andare, mettersi storta, per storto: andare male, prendere una piega
: qualcosa mi dev'essere andata per storto: un disguido, un ritardo, una
una coincidenza perduta. -a storto: ingiustamente, a torto. siri
: incolpato toralto o a diritto o a storto per autore dello svaporamento della mina.
oggi? -colle rotelle, col berrettino storto: di malumore. zena, 1-408
anche lui si era alzato col berrettino storto. arpino, 13-117: va'a immaginare
con le rotelle storte. -guardare storto, di storto, per storto: considerare
storte. -guardare storto, di storto, per storto: considerare con ostilità
-guardare storto, di storto, per storto: considerare con ostilità, con biasimo
, / vide bion che lo guatava storto. banti, n-77: mi accorgevo
bene che i miei compagni mi guardavano storto, giudicandomi uno stravagante pericoloso.
giudicandomi uno stravagante pericoloso. -in storto: in diagonale. mattioli [dioscoride
. il cui andare è sempre in storto come quello del granchio. -per
legnate da olio santo per dritto e per storto. -per storto: in modo
dritto e per storto. -per storto: in modo sbilenco, sbilanciato.
il carico alla peggio, tutto per storto. -da una parte.
vene, e le teste chinate per storto. -diagonalmente.
vantare l'anticipo con cui i comunisti storto, tra grandi palpiti di vento. italiani
si rivolse -manifestazione di parzialità. per storto al froscio, con gli occhi inveleniti.
di monsignor uditor santissimo. tro per storto che non lasciavano guardare nel cortile. 6
, stortura, sf. l'essere storto, il punto in cui un ogafferma
si è assistito a una getto è storto. progressiva stoscanizzazióne della lingua italiana.
(plur. -chi). region. storto, sciancato. nieri, 3-226
7. ant. e letter. storto (un arto, una parte del corpo
vibrato lo sguardo innanzi e dopo averlo storto obliquo con isforzo da restarne stramba per
, se quando re un piede storto) di cui resta vittima hippolyte tautin.
parapetto e strippare tutto ciò che è storto intorno a te? = denom.
/ lo spiritei d'invidia laido e storto. tommaseo, i-iio: il fanciul dal
: incolpato toralto o a diritto o a storto per autore dello svaporamento della mina.
pepe e / sale / con quello storto ammicco / tabagico / con quei jeans /
, / vide bion che lo guatava storto, / dicendo: ah come mai
che la teneva su allora guardava di storto il suo uomo. idem, 5-ii-419
di là e sopra e sotto e tutto storto, io glielo dico ogni mattina che
fosse rimasto soltanto quel 'nichelino'un po'storto, come se qualcuno mi avesse morso
lo spago. calvino, 1-120: naso storto tirò fuori una sigaretta.
. scherz. camminare con il collo storto (con allusione scherz. e iron.
, d'un delizioso barocco un po'storto e pericolante. manzini, 17-139: il
, xiii-82: il naso tozzo che pareva storto di faccia e aquilino di profilo.
/ lo spiritei d'invidia laido e storto. = deriv. da trangosciare
barbaro, ii-93: ficcando un palo alquanto storto in terra fuor delle mura, ne
, un musino lungo lungo e bianco, storto e un sorriso velato, fiacco,
squadro qualche un, chel varda cottal per storto, ghe vogio far pi busi in
molli delle braccia, del corpo esile e storto; il viso ema ciato
e immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato. arbasino,
a lavorare attorno al banco con un chiodo storto in punta. fatto il tiro spalancò
sorto o essere sul punto di andare storto. baldovino [tommaseo]: vale
zémbo, agg. ant. gobbo, storto, deforme (una per
, 367: 'zoppellare'. andare storto. andar piano. = denom
lati, ove 'l desio m'ha storto, / securo ornai, ma pur nel
, col suo angoloso, col suo storto, al rotondo, all'imbottito, al
che ogni linea diritta nasconde un rovescio storto, ogni prodotto finito uno sconquasso di
sue mèches drammatiche e il suo cache-col storto. = voce fr., propr
ai solchi impolverati, tagliato e looppato storto come un ulivo secolare, che nonostante
una quindicina di canne perché era veramente storto. a. pinketts, 5-72: forse
non ti dico. tornavo a casa storto fingendo di aver bevuto solo un paio di