faceva un balzo con un abbaio che stordiva. manzini, 11-70: una stanza
abbarbagliati, e il rumore che la stordiva gradevolmente, la lasciava intontita e sorridente
e il paesaggio dapprima fuggente, che stordiva lo sguardo, si cristallizza come dipinto sul
2-395: ciò che disorientava, e addirittura stordiva la signora toschi era la perfetta naturalezza
/ m'intronava gli orecchi e mi stordiva. f. f. frugoni, ii-339
, d'altronde coloratissima e profluente, stordiva, che è il primo requisito dell'
e rabbiosa, in un fracasso che stordiva. -veloce e rumoroso (il
, che nell'estemo la premeva, la stordiva con le fragorose parole, l'abbagliava
, 7-351: il vento potente la stordiva ruggendole sopra e ai lati. pascoli,
au'empito de'francesi, che rumoreggiando lo stordiva l'unità chiassona e continua, il vino
; un gran fragor di ferraglie mi stordiva, dal vicino soffietto che collegava il mio
/ m'intronava gli orecchi e mi stordiva, / quando ecco un ammirabile portento,
e rabbiosa, in un fracasso che stordiva. -riempire un luogo di frastuono
un profumo fresco, intenso, che stordiva. fenoglio, 5-iii-221: fatemi entrare,
89: la confusa monotonia li stordiva come quella medicinache stordisce i febricitanti. bacchelli
,... sardonica, blasfema, stordiva, che è il primo requisito dell'
ignote, forse ebraiche o fenicie, stordiva quei poveretti che non intendevano ciò che
popolo fiorentino... un po'stordiva, un po'tentennava il capo e
... anche nel momento che si stordiva per non vederla e che la fuggiva
gran persona aitante, filosofava e si stordiva, e un sonno facile e dolce veniva
parole ignote, forse ebraiche o fenicie, stordiva quei poveretti che non intendevano ciò che
sotto la luce violenta d'un lampadario che stordiva. landolfi, 2-120: le lunghe
gainna! – era il grido che lo stordiva [l'ubriacone] come una mazzolata