. 3. figur. confuso, stordito, ingannato, allucinato. m.
2572: l'abbacinamento lascia il senso stordito e l'occhio stesso talvolta visibilmente offeso
, agg. abbagliato, accecato; stordito. ariosto, 2-55: forza è
aver tentato il primo giro di volo ricade stordito nel nido. bontempelli, 6-249:
3. confuso da molte parole, stordito. pirandello, ii-230: seguita a
sett'anni, perdé la parola e rimase stordito in d'annunzio, iv-2-908:
istrice tutto infilzato nei propri aculei indugia stordito fra gli spini. calvino, 1-30:
agg. che ha preso sonno; stordito dal sonno; assopito. petrarca
il pesce ch'abbia abboccato, sono stordito, ho perso il mi rinvengo.
questo adoravano i trogloditi. qual più stordito del bue? e pure questo adoravano
ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto e di se stesso fuori.
agirlato, agg. ant. stordito, intontito. iacopone, 9-31
fece sopra l'arcione della sella tutto stordito. bronzino, 1-392: dispiacermi
iii-617: i discorsi di lui avevano stordito rumile signora... la quale se
della mamma mi ha lasciato un po'stordito: era lei il mio solo appoggio,
lo fece sopra l'arcione della sella tutto stordito. idem, dee., 5-3
. assonnacchiato, agg. sonnacchioso, stordito dal sonno. assonnaménto, sm
sordo, divenuto sordo; intronato, stordito (da un rumore intenso e prolungato
. reso sordo, divenuto sordo; stordito (da un rumore prolungato e intenso
grande stupore, smarrito, sbalordito, stordito (per un evento improvviso, inatteso
tonare * tuonare '(propriamente * stordito dal fragore del tuono ').
fornello etimologico ti danno, la prima stordito dal tuono, che dagl'italiani dicesi
zato, attenuato, mitigato; intontito, stordito. paglini, 2-175: l'
ammalato in mutande e babbucce vi sostava stordito a guardare le donne che lavavano.
di sopra al bacinetto / sì che stordito il fe'cader d'arcione. monti,
ant. sbalordito; intontito, stordito. boiardo, 1-6-9: cadde
s'era balordi. 2. stordito, intontito, attonito (anche temporaneamente:
balordone: diventare stupido, stolido, stordito. de marchi, 122: mi
, barbalacchio, per un pezzo di stordito, non abbia per suo ascendente lontano
piè levatosi, aperti gli occhi, tutto stordito cominciò a gridare. buonarroti il giovane
avezzo alla solitudine, stonato e stordito. = voce francese, analoga
, / e come un barbio boccheggia stordito, / e morta si rovescia in
parte si consumi. caro, 7-707: stordito sorgendo, arme d'intorno / cercossi
. cicognani, 3-167: era rimasto stordito:... capiva che gli erano
/ a impedire il lettor, sicché stordito / s'abbia a tór giù di cattedra
un di corno, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento. guerrazzi
dappióso, agg. ant. stordito, intontito. sacchetti, 152
= forse voce merid., propriamente * stordito col dàb- biso 'che è la
per angoscia il corpo tutto: / e stordito sorgendo, arme d'intorno / cercossi
e sempre gli ho risposto da uomo stordito e fuori di sé, né mi sono
dalle sue meditazioni sconfortanti, e quasi stordito e calmato nel suo dolore. pascoli
al mondo. = deriv. da stordito, col pref. dis-sentito come più
angeli, io m'aggiravo traboccante e stordito tra gli uomini e per il mondo,
fisico contento. giacché non ero poi stordito al punto da non rilevare con sufficiente
come tratto fuori di sé; eccitato, stordito, invasato, ispirato. cavalca
4. con valore attenuato: stordito, intontito, istupidito. carducci
preda a profondo disordine mentale, stordito, fuori di sé. alunno
avvilimento delle corporali facultadi, ridusselo come stordito. redi, 16-ix-119: emaciazióne,
. egli fa lo spensierato, lo stordito; sorvola, leggiermente, sopra tutti
ore statele concesse. pirandello, 7-1037: stordito dai gridi dei barcaroli e dei
sentivo leggero dopo vomitato, leggero ebete stordito, senza più facoltà, non udito
, 557: il terribile colpo l'aveva stordito, la fibra si rinsanguava a poco
e quel che fo, e resto stordito per più giorni. verga, i-157
, 273: il pesce sì fattamente stordito, che da se stesso si va ficcar
ragionamenti filosofeggianti che l'amelia, vedendolo stordito e pensieroso, credette ad un tratto
partii da venezia, per la maraviglia stordito. vidi la gran padova di trascorso,
tanto impeto, che me ne trovo stordito... mi son voluto lasciare andare
foscolo, xv-239: nel passato ordinario quello stordito la scrittura violetta le s'imprimeva su la
olio tiepido; il bambino, mezzo stordito dal piangere, prese un suo giocattolo di
frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si strinse ne le spalle,
anime? leopardi, iii-233: sono così stordito del niente che mi circonda, che
non sa fare altro che starsene qui stordito a udire e vedere. verga,
difendere la rivoluzione. 3. stordito, confuso, sconcertato. d.
, dopo un mese e mezzo avevo stordito persino il signor placido, che vedendomi
galileo, 1-2-258: sono veramente restato stordito, nel sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli
dolore. testi, ii-34: quale stordito il pastorei si desta, / che d'
ghiaccio, / e lascia al saracin stordito il braccio. beccari, xxx-4-280:
per questa non aspettata risposta gravemente rimase stordito. leopardi, iii-70: m'hanno disgustato
). grògio, agg. stordito, intontito, mogio mogio.
l'intelletto). - anche: stordito, intontito. angiolieri, 4-13:
che vita grulla! 3. stordito, istupidito, mogio; assente, imbambolato
: -e che v'ha detto cotesto stordito? / -che non t'ha pregna lui
li sceman quici. caro, 7-705: stordito sorgendo, arme d'intorno / cercossi
in piedi guizza, / non più stordito, e durindana aggira. idem, 42-56
divenuto sciocco, fatuo o stupido; stordito, intontito. rajberti, 2-98:
; eccitato, sconvolto; inebriato, stordito. leone ebreo, 310: poro
0 passioni travolgenti; sconvolto, eccitato, stordito. -anche: dissennato, demente,
, frastornato, disorientato, sconcertato; stordito. machiavelli, i-vi-iio: è impacciato
2. figur. imbambolato, istupidito, stordito. pasolini, 3-337: andò a
con tanto impeto che me ne trovo stordito. tarchetti, 6-ii-216: -é vero
7. ant. stolido, stordito (per lo più come epiteto ingiurioso
. dial. ubriacato; intontito, stordito. fucini, 860: figlio d'
incocciata. 3. roman. stordito, assordato, confuso. pasolini,
/ inculto, rozo, misero e stordito. castiglione, 171: con questo
frugoni, vi-355: m'avete ormai stordito con le vostre di- mande incompossibili.
2. figur. ubriaco, stordito. pratolini, 1-193: il vecchio
, agg. istupidito, intontito, stordito; attonito, stupefatto. capuana
il volto. -per estens. stordito, intontito (da un profumo,
x-5-183: passi da sofo, frizzi da stordito; / progetti d'ogni età fatti
braccia. boccaccio, vi-267: tutto stordito mi riscossi allora, / e strinsi
3. figur. impietrito, stordito (per un'intensa emozione).
. 2. ant. restare stordito. fiore, 211-3: molt'era
(e, anche, restare come stordito per lo stupore). — anche
. insemenìo, agg. dial. stordito, confuso, sba lordito
tuo identico peso. 2. stordito, sbalordito, frastornato, attonito;
nell'udito. -al figur.: stordito, intontito. livio volgar.
estour ', fosse disceso l'italiano 'stordito 'e il franzese * estourdi '
-privo di sensi, tramortito; stordito. alamanni, 6-24-108: chinò giù
.. a questo interrogatorio restando alquanto stordito,... si cavò di tasca
. ant. e letter. assordato, stordito. viani, 19-471: alzavano
equipaggio. 2. istupidito, stordito, frastornato. misasi, 5-156:
. 8. figur. rimanere stordito, tramortire; confondersi, annebbiarsi (
più a connettere, ad agire; stordito, intontito; colpito da commozione cerebrale
, impressioni, passioni, opinioni); stordito, confuso. nardi,
come stupido; rimanere profondamente stupito, stordito, sconcertato (per l'orrore,
. diventato come stupido; attonito, stordito, sbalordito, sconcertato; dominato da
. tasso, v-135: rimasi tutto stordito: questa settimana l'ho lacrimata;
e del resto, ho perduto da vero stordito quella tal listina che m'inviaste;
debbo necessariamente trovarmi di continuo occupato e stordito. 5. debole, labile
/ sì gonzo maccheron, nibbio e stordito, / che a mezzo dì le dà
due o tre giorni, tra lo stordito e il confuso, se ne stette a
festa dei magi: essere intontito, stordito per lo stupore. varchi, v-130
roba fittizia che mi illude per lasciarmi stordito a maldistomaco il giorno dopo.
. zeno, ii-466: resto stordito e stomacato del maltratto del sig.
di civella, tuttavia un po'malucciato, stordito per lo spavento avuto nella notte assassina
lui toccò l'elmetto, / che stordito il mandò di sella netto.
argeo di punta, / l'uno atterra stordito e l'altro uccide. bracciolini,
315: pasquino, rimaner mi fai stordito, / sentendoti parlar d'una maniera
primavere nei boschi umidi. ne tornavo stordito. 4. sm. pesce
, 2-113: questi restò qualche istante stordito poi si alzò faticosamente; da una mascella
della torre si voltò a guardarlo, stordito. -si mescola. che vuoi dire
granata, dallo scoppio d'una bombarda stordito, dalla crepatura d'un cannone schiacchiato,
ben come noi, irrisoluto, impacciato, stordito. -acer. ministróne (v
frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si strinse ne le spalle e,
che mi sopraprendeva amore ch'io, stordito da i subiti e succedenti assalti,
sotto la mole di così strane avventure stordito, ma non oppresso, restò l'amante
, 6-ii-643: mille cose mi rendono stordito e occupato, e talora sento proprio
strida e altri fracassi che si sarebbe stordito una masina di un molino. -fargli
morfinismo. 2. figur. stordito. marinetti, iii-313: come morfinizzata
confuso; essere frastornato, intontito, stordito. mazzini, 26-208: io non
sbigot tito; attonito; stordito; stupido, balordo. -an
suo naturale vigore, non può fare stordito di non piegar sopra le rimosse mani
per la chiappa vo'dir, non so'stordito / ch'io manchi di rispetto a
. bernari, 6-237: guardavo come stordito le luci che si riverberavano nel nero
, / sì gonzo maccheron, nibbio e stordito, / che a mezzo dì le
. leopardi, iii-233: sono così stordito dal niente che mi circonda che non
ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto e di se stesso fuori.
un di corno, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento.
bevete in un giorno e che vi rende stordito come un'oca? svevo, 1-152
mie premure perché mille cose mi rendono stordito e occupato. piovene, 3-196: era
stupefacenti; fargli perdere coscienza, renderlo stordito, farlo addormentare (anche con riferimento
di stupore, lasciare attonito e come stordito; suscitare, con la propria misteriosa
capo al sir di milicciano, / che stordito lo fé scender per orza / a
un di corno, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento. papi
sapeva se dormiva o no, tutto stordito diceva tra sé: « per certo
dicono papaverate. 2. figur. stordito, infiacchito dall'ozio e dalla noia
caso un furore pazzo e dalla maraviglia stordito..., disse: « adunque
: d'ogni parte le pecchie allo stordito j s'avventano ronzando, e sul
calvino, 2-209: cosimo era lì mezzo stordito sotto quella valanga di notizie e d'
che esso... non può fare stordito di non piegar sopra le rimesse mani
carducci, iii-23-315: il nobile cavaliere stordito e pesto e ammaccato giacea su 'l
del suo paese in sembiante d'essere stordito. -sandalo usato dai frati di
l'essere sul piano di terra cascato stordito e spaventato paolo da cavallo con i
che esso... non può fare stordito di non piegar sopra il collo di
, che ancora un pochétto de lo stordito teneva, diligentemente a domandare come il
: io... sono veramente restato stordito nel sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli ch'
in un giorno e che vi rende stordito come un'oca? proruppe la colomba
tanto pondo ne sente che non può fare stordito di non piegar sopra il collo di
essendo egli dalle molte percosse ricevute quasi stordito, fu da quello trasportato sì rattamente
bernari, 3-121: andrea ne rimase stordito. è lo stato ideale, questo
ne farà nulla. mi pare un presuntuoso stordito, ciarlatore indefesso e buono tutt'al
di sì col capo, un po'stordito da quella proflùvie di parole.
come un proiettile, e quando ricomparvi, stordito dal colpo e dai vortici che mi
, 11-146: deponendo il microfono, stordito / restai. oh, quale pugnalata al
, 8-312: il pover uomo, stordito dalla maestà del suo sembiante, era
materiale o sì fieramente da melensaggine stordito che s'apre il petto ai raggi
colto alla ramata: violentemente colpito e stordito. n. agostini, 5-12-102:
-io fo riverenza al signor referendario. -sono stordito, sono avvilito, non so in
mi fa male. -essere stanchissimo, stordito, confuso. casalicchio, 8:
i-747: il maestro di cappella restò stordito egli stesso, quando vide la sua
sono io rimasto in tanto sgomentato e stordito, che non posso riavere o la
è venuto a galla e t'ha stordito e t'ha fatto dir cose 'che non
notte ma poi parecchie dì il tenne stordito. landino [plinio], 463:
, di rimbambolare), agg. stordito, frastornato. pea, 7-205
genio. 2. intontito, stordito. barilli, 9-240: i direttori
la cagione è questa, che noi abbiamo stordito gli orecchi alle cose di quegli imperadori
3-204: ne rimase [di parigi] stordito, sbalordito, rimminchionito.
tutto suo cavallo e fu in guisa stordito che non sapea s'era giorno o
la sala. un po'commosso e stordito da questo rincontro, ero per accomiatarmi
, ma dei sensi tutti vano e stordito rimasi, dicendo lei, poi ripreso ispirito
pesti / spaventati risbalzano; dal seggio / stordito, fuor di sé l'eroe riverso
vi-370: ohimè! costui m'ha stordito, m'ha secco, m'ha
ma se ne riversa da cavallo sì stordito che per ciò non se n'accorge
? / inculto, rozo, misero e stordito. machiavelli, 1-i-163: al popolo
il ventre ignudo, presso l'umbilico, stordito da una cataratta di bi-ah-bà! barabà
di rovine. pirandello, 7-1037: stordito dai gridi dei barcaioli e dei facchini
2. confuso, sconcertato; stordito, sbigottito. s s
ponte, 1-463: son confuso, son stordito, / disperato, sbalordito! /
lo strascinano e sbalzano qua e là stordito e confuso a voglia loro.
sbambagiare), agg. letter. stordito, intontito. manzini, 7-28
». -privo di sensi; stordito, tramortito. b. giambullari,
f f 5. stordito, quasi incosciente, intontito. compagni
in là molti sbracci, sono veramente restato stordito nel sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli ch'
un po'scaduto in salute e alquanto stordito. bocchelli, 13-502: macero e
sorta, hai da essere stolto e stordito al punto da non discemere ora di che
, 5-149: io resto pur alle volte stordito in considerare le scempiate cose che si
le cose passate qui, resto stordito e fatto come un scettico nelle cose umane
[luciano], iii-2-395: esculapio, stordito dagli ammalati, vede sempre e tocca
ant. e letter. intontito, stordito. sercambi, 2-i-234: princivali,
'sciabigotto': per scimunito, scempiato, stordito, sbalordito, balordo, meri, 99
sciabordo'. redi, 17-138: 'sciabordò': stordito, stolido. fanfani, uso tose
. v.]: 'sciabordo': per stordito, melenso, sciabordito; è dell'
simile arnese. -attonito, stupefatto, stordito (anche dall'alcool). nievo
, o, con valore attenuato, stordito, molto confuso. -rimanere sciocco:
scionito, agg. dial. ant. stordito, frastornato. castra fiorentino,
di buona speranza. -frastornato, stordito. r. bertini, xxvi-3-225:
o dico non posso sentire: / corno stordito sì voper la via, / spesso trangoscio
vi-370: ohimè! costui m'ha stordito, m'ha secco, m'ha ristucco
semiintontito, agg. alquanto inebetito, stordito o sconcertato e confuso. 1suzzati
, ognun vuol morto. -restare stordito, inebetito. pulci, 15-30:
-non essere in sensi: essere svenuto o stordito dall'ubriachezza. verga, 3-189
vedi / passi da sofo, frizzi da stordito, / progetti d'ogni etàfatti coi piedi
, 1-vii-281: il re, nulla stordito, disse alla gente che stava nella sua
sono io rimasto in tanto sgomentato e stordito che non posso riavere o la mente mia
stesso. 5. ant. stordito, intontito. giamboni, 8-i-242:
/ inculto, rozo, misero e stordito. -per estens. l'insieme
betocchi, 7-43: resto / così, stordito, avvolto in questo slittare / della
, ma poi parecchi dì il tenne stordito; e aperti gli occhi e non veggendo
bacchetti, 2-119: lo lasciò doloroso e stordito, con un consiglio unico e solo
sonnambula (con valore aggett.): stordito dal 2. per estens. in
o pare dovuto ad automatismo incosciente; stordito, inebetito, attonito; torpido,
3. ant. frastornato, stordito. forteguerri,, vii-23-31: per
. tutto freddo da così subito sopraprendiménto stordito, pensandosi non per stado, o
ii-1-84: il capocomico (soprappreso, stordito). -ma io non capisco più
i primi giorni, specialmente, visse stordito, febbricitante, sospeso fra cielo e
abbracciati insieme: di che rimaso tutto stordito, quasi di dolore non morio.
là molti sbracci, sono veramente restato stordito nel sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli ch'
frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si stnnse ne le spalle, e
aperto. bernari, 6-237: guardavo come stordito le luci che si riverberavano nel nero
diporto. iacopone, 90-128: como stordito sì vo per la via, / spesso
... che finisco a comportarmi da stordito. 3. nel calcio,
letter. restare sbalordito, attonito, stordito. gigli, 4-174: l'anime
agg. ant. e letter. stordito, attonito, incapace di reagire.
pass, di stonare2), agg. stordito, rintronato, istupidito, frastornato.
tratti rammarichìi e chieste nuove che hanno stordito ciascun che sentire l'ha. bizzarri,
/ con tante cerimonie eì m'ha stordito, / né mi ricordo più cosa m'
il caso de l'infelice duca m'ha stordito. gualdo priorato, 3-ii-12: l'
fare. = deriv. da stordito. storditaménte, avv. senza
in cortile. = comp. di stordito. storditézza (ant. stordidézza)
mi tenevano. = deriv. da stordito. storditivo, agg. letter
. verb. da stordire. stordito (pari. pass, di stordire)
di quello molti pezzi, lui tutto stordito fe bassare sopra il collo del suo
di punta, / l'uno atterra stordito e l'altro uccide. c. gozzi
servo non è morto, e solo / stordito giace, e già si scuote e sorge
su la nuca che il poeta cadde stordito per terra. jovine, 2-113: questi
, 2-113: questi restò qualche istante stordito poi si alzò faticosamente. 2
suo cavallo, e fu in guisa stordito che non sapea s'era giorno o
granata, dallo scoppio d'una bombarda stordito. g. foppa, cxxxiii-101: (
g. foppa, cxxxiii-101: (mezzo stordito dal sonno) sì., la
in un giorno e che vi rende stordito come un'oca? » prorruppe la colomba
manganelli [poe], 17: stordito dall'oppio. -sostant.
quello, che ancora un pochetto de lo stordito teneva, diligentemente a domandare come il
o dico non posso sentire; / come stordito sì vo per la via, /
delle città come stordite. -lo stordito: pseudonimo assunto all'interno dell'accademia
. bargagli, 1-51: eccovi il dottissimo stordito, del quale veramente si può dire
patì estremamente, percioché ivi non fu stordito e senza discorso, come gli altri
e rimaneva in fine tanto sbattuto e stordito che non trovava riposo. 3
, iv-114: passando avanti tutto stupefatto e stordito dal gran romore de le acque,
e di confusione, carico di villanie, stordito di grida, se ne ritornò indietro
; ma l'altro, un po'stordito dalla ressa che gli si faceva attorno,
... lasciava / tutto quello stordito / odore? -illuminato da una
. tanara, 404: dal qual pasto stordito, [le anatre] si lasciano
frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si strinse ne le spalle, e
sotto la mole di così strane avventure stordito, ma non oppresso, restò l'
, 2-209: cosimo era lì mezzo stordito sotto quella valanga di notizie e d'
felicità. -con litote. nulla stordito: perfettamente tranquillo. siri, 1-vii-281
siri, 1-vii-281: il re nulla stordito disse alla gente che stava nella sua
. buonarroti il giovane, 9-835: stordito dal grido universale, / presi a
arriva, che fa egli? rimane stordito. tarchetti, 6-iì-394: risalimmo nella vettura
ci attendeva. il vetturino ci guardò quasi stordito. eravamo tutti immollati.
udire, ma dei sensi tutti vano e stordito rimasi. achillini, 1-303: leggerò
antecedenti m'hanno già disciplinato a restarne stordito, la sua modestia m'insegna con
: partii da venezia, per la maraviglia stordito. fucini, 636: eravamo storditi
abbracciati insieme: di che rimaso tutto stordito, quasi di dolore non morìo.
si può figurare quanto egli ne restasse stordito. pirandello, 7-92: restarono con marastella
. leopardi, iii-233: sono così stordito dal niente che mi circonda che non so
, qualche cosa di infantile, di stordito, che le dava la seduzione di una
, 7-i-43: ho scritto al mio stordito fratello 4 lettere per una cosa di somma
. monti, i-200: datemi dello stordito, che ben me lo merito.
suo verso. foscolo, xv-206: quello stordito di piero orbo,...
mai avuto il coraggio; pietro è uno stordito, alessandro anche lui non scrive,
/ inculto, rozo, misero e stordito. castelvetro, 8-1-289: molti poeti di
. goldoni, xi-611: siete un uomo stordito, un insensato. galanti, 1-11-86
, a lor medesmi / farò tenermi uno stordito, e loro / non tòrrò di
, 26-308: wolmar wrangel è uno stordito, che nelle guerre di danimarca fu capitano
tremava pel dolore di quello che lo stordito aveva detto. gadda conti, 1-291:
distrattamente; ma tosto si diede dello stordito. gli parve una domanda stupidamente crudele,
38: fu... d'ingegno stordito, e non lontano dalla stoltizia.
colpi di stato. -fare lo stordito: fingersi ingenuo, inesperto, non
a star sulle generali e a fare lo stordito. 17. dimin. storditèllo
v.]: 'storditàccio': peggiorativo di stordito..., dice il difetto
. stórdo, agg. ant. stordito, attonito. niccolò del rosso,
pass, di stornire), agg. stordito, frastonato, confuso.
e storno. 2. stordito, frastornato; afflitto da vertigini o da
a male: parrai uno strambo, uno stordito fra la gente. dossi, iii-242
stregati di nella. -abbagliato, stordito. tecchi, 11-25: in quell'
stringatezza con la ripetizione; svelto e stordito, lo stile del novellino ha irrepetibili finezze
, agg. letter. frastornato, stordito. g. argoli, 228
quella notte ma poi parecchie dì il tenne stordito. leone ebreo, 174:
inerte daltubriachezza o esausto, sfinito; stordito, intontito; abulico, inebetito.
ant. rimanere attonito; essere frastornato o stordito. g. villani, 8-64:
4. attonito, frastornato, stordito. marini, i-342: stava egli
. sturduto, agg. ant. stordito. giacomo da lentini, 22:
= var. dial. di stordito (v.). sturióne
'a casu'. stuparich, 5-148: ero stordito e in tale stato d'animo,
stringatezza con la ripetizione; svelto e stordito, lo stile del novellino ha irrepetibili
svenire! -sbigottire, trasalire; rimanere stordito o frastornato; perdere il controllo di
e svillaneggiato, se ne stava lì stordito colle mani pendenti. -sostant.
, che ancora un pochetto de lo stordito teneva, diligentemente a domandare come il
muratori, cxiv-4-71: voi non siete stordito come il son io che pongo avanti
né rimase a giacere alcun pagano: / stordito, e di se stesso ognun diviso
tarchetti, 6-i-634: non è già uno stordito il mio amico jeanin, e ti
/ e sonò sì ch'ognun ne fu stordito. buonarroti il giovane, 10-944:
. buonarroti il giovane, 9-835: stordito dal grido universale, / presi a dir
o dico non posso sentire; / corno stordito sì vo per la quelle non si
che l'agio n'avea, poi che stordito / da sé lontan quell'altro era
tremoto che gli uomini uccida. / son stordito, non posso parlar. leopardi,
ancora / tubazione) lasciava / tutto quello stordito / odore? -insieme di tubi
, 2-209: cosimo era lì mezzo stordito sotto quella valanga di notizie e d'affermazioni
a male: parrai uno strambo, uno stordito fra la gente. ghislanzoni, 5-16
otto anni fa ero a trieste, stordito e felice e senza sonno. borgese,
allo scalo... avevano un poco stordito vittorio menfri- ni. silone, 5-15
2. essere confuso, obnubilato, stordito. b. giambullari, i-408:
zugo ed un bacellone, datemi dello stordito pel capo, io mi stringerò nelle
], agg. invar. che, stordito dai colpi ricevuti, non è più
. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, inebetito. – anche sostant.
conti, 1-537: un casaldiavolo da portarne stordito il capo per qualche giorno. d'
. – al figur.: rintronato, stordito. gramsci, 11-215: dal
. nel linguaggio giovanile, sconvolto, stordito. – anche: che si comporta in
. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, sconvolto o, anche, scombinato,
nelle funzioni psichiche, che sragiona, stordito, in partic. per abuso di alcol
agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, rintronato. – anche sostant.
trentenne manager in una megazienda farlocca, stordito da trend brand: pura e potente satira
136: ma rimase [marino] affatto stordito, e non potè dissimulare il cordoglio
: l'avvocato motta giacque, immobile e stordito, nel noccioleto, forse per mezz'
si vide con la faccia sanguinante e stordito dai colpi, comandò: « salasso »
gerg. nel linguaggio giovanile, stordito dall'uso eccessivo di alcol o droghe.
agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, fuori di testa, in partic