. 3. figur. che stordisce, ingannevole, illusorio. l.
che assorda, che rintrona le orecchie, stordisce. parini, giorno, ii-473:
lo fa cadere, e della caduta stordisce. guido delle colonne volgar., 1-160
forte, intenso, soffocante, che stordisce. pirandello, 7-227: avevo sentito
tagliato: / uno dice: -mi stordisce; - / l'altro: -quando la
d'acque, in questo romoreggiar che stordisce, la fastidiosa cosa che sono i
ed eterno dalla luce eguale e che stordisce. alvaro, 5-5: tutto è
fiore: cartocci bianchi: odore che stordisce. -figur. vigore, irrequietezza
mal tagliato: / uno dice: -mi stordisce; - / l'altro: -quando
, agg. che frastorna, che stordisce, che confonde; che provoca un
della sinistra guancia, / che ne stordisce in su la sella. forteguerri, 21-7
ed irrefrenata. -che assorda e stordisce, acutissimo, lacerante (un rumore
finito con impiccolirlo. 2. che stordisce, che assorda, rintronante (un
, quella risata..., mi stordisce, m'inebria. -far perdere
lettore innalzandolo, né lo percuote e stordisce, restando non dico gonfia (perché
), agg. che introna, stordisce; assordante. carena, 1-22
2. per estens. che stordisce e infastidisce (un rumore, un
2. per estens. che stordisce. -anche: che provoca una sensazione
fiore: cartocci bianchi: odore che stordisce. e. cecchi, 2-172: il
sono beato e la mia felicità mi stordisce. credi, mi par d'impazzire.
2. agg. figur. che stordisce, che fa perdere l'esatto giudizio
feroce, / tanto che assai ne stordisce la voce. boiardo,! -5-3
occhio v'abbaglia, l'orecchio vi stordisce, la voce vi svanisce e la lingua
accadere coril vino assopora e la femmina stordisce: il vino cagiona poreo, che
equoree madri. 5. che stordisce l'udito, stridulo, lacerante (
mezzo, rendono un suono orrido che stordisce la testa. muratori, 7-iii-
ossessionante dei porti. -che stordisce, che intontisce. e. cecchi
il suo fumo... ben spesso stordisce gli omini o gli fa paralitici o
lettore innalzandolo, ne lo percuote e stordisce, restando non dico gonfia (perché
. invar. confusione frenetica che stordisce. c. arrighi, 204
ed eterno dalla luce eguale e che stordisce. pancrazi, 1-52: al passo
. di leo, 192: stordisce amor, né può tenersi a volo /
sul bianco foglio che scrivo, mi stordisce, m'inebria. moravia, xiii-95:
come l'erba / scianguina e ti stordisce se l'annusi. = da
della trincea. -che inebria e stordisce (un profumo). carducci,
e socchiudendo le palpebre; « stordisce ». pirandello, 8-466: anche la
fa il remore di un suonaglielo che stordisce. carducci, iii-24-184: il redattore
; che intorpidisce o addormenta, che stordisce. ser giovanni, ii-157: al
. di leo, 192: stordisce amor, né può tenersi a volo,
gettate nell'acqua una materia che le stordisce e le rende in vostra balia. c
. bacchelli, 5-115: la febbre la stordisce e la leucemia, per così dire
acute or gravi / l'im- perator stordisce. brancati, 3-211: un suono,
venuta, ch'era molta / e colgrido stordisce il monte e 'l piano, / dardi
e si spande / che la selva stordisce e l'aria introna. -ridurre
sto bene. fa un vento che stordisce, e non v'è novità importante.
mormorò giuliana...: « stordisce ». pirandello, 8-831: strani
vi prego. tira un vento che stordisce. -far perdere la sensibilità;
la confusa monotonia li stordiva come quella medicinache stordisce i febricitanti. bacchelli, 9-280: la
mio corpo è tranquillo; / il lavoro stordisce il mio corpo e ogni donna.
e 'l salto, / sì ch'ei stordisce e giace immobil pondo.
, agg. letter. ant. che stordisce. buonarroti il giovane, 9-609
storditóio, agg. letter. che stordisce, che rintrona (il frastuono)
pescatori stuporosi. 3. che stordisce, che offusca i sensi e le facoltà
l'occhio v'abbaglia, l'orecchio vi stordisce, la voce vi svanisce. g
. letter. che tramortisce, che stordisce. linati, xii-180: qui scoppia
lettore innalzandolo, né lo percuote e stordisce, restando non dico gonfia (perché