e yocaxr) p yaaxpóc 'stomaco'; cfr. fr. épigastre (nel
s. v.]: 'fortori di stomaco', quando la roba indigesta impedisce lo
. yaoxrjp yaoxpót; * ventre, stomaco'; cfr. fr. gastrique (nel
. dal gr. yaoxrjp yaoxpót; * stomaco' e colite (v.).
. dal gr. yaoxfjp yaoxpó? 'stomaco' e diafano (v.).
dal gr. yaoxrjp yaoxpót; * stomaco' e digiunostomia (v.).
. dal gr. yaaxfa yaotpó? * stomaco' ed enterocolite (v.).
v.]: 'tenersi leggiero di stomaco', non s'inzeppando di troppo mangiare
mi par d'avere un mattone sullo stomaco': roba indigesta. -chiedere cuori
la venusta guancia. -peli dello stomaco', villi intestinali. romoli, 226
pelo lungo così sul cuore, sullo stomaco', crescere il pelo sul cuore', mettere
. v.]: 'sciacquarsi lo stomaco': bever a digiuno o bever senza mangiare
lat. stomachìcus (cheperò vale 'sofferente di stomaco') e del gr. oro (iaxixóg
s. v.]: 'buono stomaco': dicesi d'un gran mangiatore. pirandello
. v.]: 'fare alzare lo stomaco': di cosa che ecciti il vomito
s. v.]: 'andare a stomaco': lo stesso che andare a genio
s. v.]: 'sfondare lo stomaco': enfaticamente detto di cibo grave.
dal gr. yacrcrip yacrpóg 'ventre, stomaco' e tégag tépatog 'prodigio, cosa mostruosa'.
di capo, di denti, di stomaco', ecc., ciò sarebbe da buon