della cabala. parini, 981: sono stomacato dell'avidità e della cabala degli stampatori
poco innanzi di morire, gli si dicesse stomacato de'suoi colleghi della sinistra, e
per così fatta risposta fortemente rimase apollo stomacato. redi, 16-iii-448: questo cori
è brutto morto! ei me ha stomacato!... mai vidi il più
ne aveva formato, avendomi non tanto stomacato lo strapazzo che fanno degli altri poeti
»; di che così fattamente rimase stomacato il duca, che... si
menerà puzzo, chi ne sarà impedito o stomacato lo faccia gettare, e sotterrar.
filosofi. alfieri, 6-244: stomacato / ei, con ragion, di quell'
menerà puzzo, chi ne sarà impedito o stomacato lo faccia gettare e sotterrar egli in
quelle favole; perocché quivi non sei stomacato da laidezze, né scandalizzato da oscenità,
restai in modo disgustato per non dire stomacato del termine tanto incivile col quale egli ingiuriosamente
voglia di parlar di politica. sono stomacato, nauseato, irritato. visconti venosta,
zeno, ii-466: resto stordito e stomacato del maltratto del sig. dr.
: non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia
non vanno. montano, 1-220: stomacato dei rapporti sociali dove non t'era
moto proprio e dalla bocca stessa del re stomacato dalle strane procedure del cardinale e indotto
voglia di parlar di politica. sono stomacato, nauseato, irritato. rovani, 3-i-
non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia
dati, 93: non mancò chi stomacato di sì vana appellazione con poco mutamento la
presentargli una posizione della quale è egli ancora stomacato. -proposizione, affermazione,
, a tanta roba posticcia, che, stomacato e anche un po'impaurito, risolse
sì tedioso e sì uniforme che, stomacato, caio lo fermò. 2
: maladetto è quel uomo... stomacato del propio e bramoso deh'altrui.
« io son mercante », forse stomacato d'un tal quesito e di non essere
f. frugoni, 3-i-408: io, stomacato da sfrontatezza così deforme, rannicchiandomi tutto
non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità, che n'
duplicata. 11. disgustato, stomacato, nauseato (in senso fisico o
pericolo imminente annoiato del continuo guardarsi, stomacato della sua compagnia, in pensiero deh'
tante scritture che io ho letto, sono stomacato: se bene non ho fatto quel
sono furibondo, indignato, schifato, stomacato. -che manifesta nell'espressione noia
la bocca e il naso quando è stomacato. pirandello, 8-314: 1 piccoli
: non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia
non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia e
ha ragione da vendere quando si mostra stomacato dei soliti eterni soggetti di clinica e
nievo, 1-vi-332: annoiato, direi stomacato, dai bagordicarnevaleschi, io mi sentiva male
al collo catena, quand'io, stomacato da sfrontatezza così deforme,...
: non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia
3-415: il signor proposto m'ha costì stomacato... con una bestemmia così
che l'esecuzione del 'falstaff mi ha stomacato. -assol. martello
e sozza / avendo tutto 'l mondo stomacato, / in breve tempo sarà vana
farle stare a dietro. stomacato (part. pass, di stomacare)
, i-475: ritirò la mano, stomacato dalle lordure entro le quali eran riposti quei
simili porcherie. morante, 2-198: stomacato dalla vista di quell'essere appena nato
. arrighetto, 232: io sono stomacato de'tuoi sconci e sozzi detti.
il sequente giorno il populo romano, stomacato de tanto facinoroso caso, persequitarono cincio e
.. disgustato, per non dire stomacato, del termine tanto incivile col quale egli
il mondo d'un culto irrazionale / e stomacato da'schifosi altari, / su cui
: sono furibondo, indignato, schifato, stomacato. 3. che ne ha
questa vita, perché nella prosperità eri stomacato e nella avversità avevi fastidio. ghirardacci
intendendo il signor giovanni bentivogli esser già stomacato e del papa e del duca valentino.
sp., 4 (60): stomacato della sua compagnia,...
: non so dirle con quanta necessità, stomacato e scoraggiato dalla mediocrità che n'assedia
morire: era stufo, nauseato, stomacato: non chiedeva altro! -svogliato,
scoprii davanti d'un tratto un carceriere stomacato, che mi abbandonava di rado e sorvegliava
, / non so se di paura o stomacato. giusti, i-290: noi tutti
fogazzaro, 1-105: il pubblico era già stomacato dagli eccessi dell'altra scuola.
restai in modo disgustato per non dire stomacato del termine tanti incivile col quale egli
). completamente sazio; nauseato, stomacato. aretino, iv-3-252: niuno si
, 232: o fortuna, io sono stomacato de'tuoi sconci e sozzi detti.
1-544: dopo due mesi ne partii stomacato, e pur consolandomi di veder il
). imbriani, 14-35: è stomacato anche lui da queste teoriche rimasticatorie.