gli parve di vedere un gesto di stizza del suo capitano che gli faceva cenno di
marito. pirandello, 6-581: una stizza acerba, non confessata, di essere
idem, ii-116: e'muovono a stizza, lo so per prove replicate: parlo
, e covano nell'animo una segreta stizza. tommaseo [s. v
41: di che egli affocato di stizza, disse: io non sono per disputare
3. figur. che dimostra contrarietà, stizza. fracchia, 483: il suo
: e rubicondo il naso / di grave stizza alto minaccia e grida / l'aguzza
, per lo più, risentimento, stizza, rimprovero, insofferenza, aggressività).
deriv. dalla voce ant. izza 1 stizza, ira *. cfr. note
: rispose con molta fretta e alquanta stizza la vecchia, benché volesse mostrarmisi benevola
407): al solito, rodendosi di stizza e di paura, si lasciava condurre
sino o ambasso, / se alla stizza cinque mesi sono / non s'opponea quel
potuto leggergli in core! et indovinare la stizza, il rovello, con cui si
di sdegno arrabbiava di còlerà e di stizza. varchi, v-37: se continova
varchi, v-37: se continova nella stizza, e mostra segni di non volere,
popolo toscano dice rapina che è più della stizza ma meno di quella rabbia alla quale
arrovellaménto, sm. l'arrovellarsi; stizza, arrabbiatura. negri, 2-874
2. darsi da fare con stizza rabbiosa; sforzarsi con affanno, con
il capo o nella melensaggine o nella stizza. d'annunzio, iv-1-66: aveva
che siamo disposti più all'odio e alla stizza che all'amore. nievo, 527
star di grazia, ch'i'ho stizza pur troppo. castelli, i-239: fu
m. cecchi, 23-74: -egli harà stizza che e vorrà partire / e non
come difendermi? 7. ira, stizza, corruccio. -avere il baco (con
si tingeva di tanto in tanto di stizza. idem, 554: or chi potèa
la vista (per rabbia, per stizza, ecc.). r
così rozzo andava dicendo, trascinato dalla stizza. alvaro, 9-494: un giorno,
dall'aver messo fuori tutta quanta la stizza che le era rimasta dentro, si
smettere): e indica noia, stizza, intolleranza, rivolta (e anche
mezzanotte. lippi, 7-85: per la stizza non può formar parola, / si
-battere i piedi: per freddo, per stizza, per impazienza, per ostinazione.
comisso, 1-176: e per scacciare la stizza ci esortò a cantare...
. lippi, 7-85: per la stizza non può formar parola, / si
l'altra inalberato una storta, mena con stizza un colpo per tagliar tutte e due
, collera, furore; rabbia, stizza (e se ne ha tristezza e amarezza
venire a parole (per capriccio, per stizza momentanea: in modo ostinato ma senza
(per capriccio o bizzarria); stizza. giusti, ii-250: che
3. ira improvvisa, stizza. -nell'uso antico: iracondia (
dentro,... acerrima, la stizza contro monsignore... che così
che non v'era né odio né stizza, ma solamente uno sdegno libero e
, iii-xoi: il fiume de la stizza m'accieca e la furia m'incolla
,... acerrima, la stizza contro monsignore... che così ingannevolmente
bróntolo). protestare sordamente, con stizza repressa, non osando criticare apertamente.
al collo, tal che gli cava la stizza: / ch'appena sol si teneva
sopraffina! 2. rabbia, stizza. = deverb. da buggerare.
bùschera, sf. rabbia, arrabbiatura, stizza. - buschera!
traverso a seminati colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da tergo. alvaro
può riuscir facile ad alcuno il sentire senza stizza un sto- ricuccio come questo, parlare
il calluto adunco naso / tinto di stizza e di villan dispetto. = deriv
traverso a seminati colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da tergo. e
6. esclamazione di meraviglia, di stizza, di impazienza. f.
. baretti, 1-69: ma la stizza diventa propio rabbia, e rabbia canina
dunque, colloroso e pien di stizza, rispose in nome della donna, e
, v-37: e se continova nella stizza, e mostra segni di non volere
sarebbe donna / da farci per la stizza e pel rovello, / buttare a'piè
. caro, 12-i-185: ci fa stizza, e meraviglia insieme, che questi
e quello che più mi fece crescere la stizza, fu che lui s'era vantato
rancore, si chiuse indispettita nella sua stizza, con un viso da cerbero.
feroci; indi infocate / di magnanima stizza i gran tronconi / gittavan via de lo
. baretti, 1-69: ma la stizza diventa propio rabbia, e rabbia canina o
di chiarirlo, e di cavargli la stizza. lippi, 1-1: fece prove
; ma io trovo che tè anche nella stizza... io mi sono chiarito
indicare meraviglia, stupore, anche leggera stizza. fagiuoli, 1-1-178: o deio
fretta, / e morda invano con stizza e con rabbia. soderini, i-200:
. forse sottintendendo 4 per rompersi della stizza '; o forse para
di fronte a lei. un'ombra di stizza e d'orgoglio lo invadeva. pavese
molestia, contrasto; sdegno, ira, stizza dentro il cuor suo. furiosa.
, che a quella grande gnato, con stizza. offesa ed ingiuria che gherardo mi
la collera: salire l'ira, la stizza. boiardo, 4-89: così nel
; che dimostra collera, sdegno, stizza; alterato per l'ira (il
, lì per lì, piangendo di stizza, l'adalgisa avrebbe avuto una gran voglia
, assaporato già in pensiero, della stizza del colpito, della sua resistenza,
farai che un di io manderò fuori quella stizza. d. bartoli, 33-244:
casa, 712: ella [la stizza] fa l'uomo ardito, / come
. e. gadda, 5-159: la stizza dell'aver dovuto condonare quei fitti.
i-176: dovremo poi credere che questa stizza consigliasse al rimatore cui dante cita come
poi credere, dico, che questa stizza gli consigliasse due sonettacci che leg- gonsi
, i-176: dovremo poi credere che questa stizza consigliasse al rimatore cui dante cita come
(21): rivolse tutta la stizza de'suoi pensieri contro queu'altro che veniva
uno stato d'animo di collera o di stizza mista a sdegno, a risentimento
indicare meraviglia, disappunto, sdegno, stizza, impazienza. goldoni, vii-1044:
. 5. figur. malumore; stizza. sacchetti, 61-10: essendo un
educatore, e covano nell'animo una segreta stizza, un segreto odio, che diviene
crepàggine, sf. ant. profonda stizza, grave fastidio; noia, molestia
con corruccio, con ira, con stizza. giamboni, 2-208: quando dee
del tormento, della collera, della stizza (il volto, l'aspetto di
. 4. avv. con stizza, con ira. boccaccio, dee
crucciosissimaménte). con cruccio, con stizza, irosamente, con dispetto.
un silenzio ostinato, dall'allegria alla stizza e quasi alla crudeltà. e
un soverchio -di beatitudine, le davano stizza. verga, 3-27: quel cuor
maggiore la letizia, dei malevoli la stizza e la mestizia. goldoni, viii-420:
: dapprima le martellava il cervello la stizza di doversi confessare dammeno dei mugnai di
, il rancore astioso dei farisei, la stizza vendicativa di hanan e di caiafa.
meraviglia o in imprecazioni d'ira, stizza, sdegno, rimprovero. s.
esclamazioni di stupore, d'ira, di stizza. goldoni, iii-915: - vi
e'non capea nell'arme per la stizza; / più volte inverso lor s'è
ant. trattare male, con stizza; rispondere sgarbatamente. s.
, iii-216: uscirono sedotti e roventi della stizza dei poveri digiunanti, e pronti a
digrumatala poi meglio, e rinfocolatami nella stizza per le villanie; che mi fece oggi
noi. tecchi, 2-134: questa stizza non era solo diretta verso di lei
pregni e pieni d'odio e di stizza, e vollonsi dirompere se l'impossibilità
. senso di delusione o di leggera stizza per un avvenimento contrario al desiderio e
disarmare quella curiosità spietata, arrossisce dalla stizza. pea, 7-567: in nome del
rimettendola al centro e preso subito da stizza si accorse che le avevano portato via
sanctis, ii-1-83: mi rodevo tra la stizza e la paura, col capo dimesso
sdegno, amarezza; sordo malcontento, stizza, irritazione, irosa insofferenza. -
a persona: che prova dispetto, stizza, malcontento; contrariato, indispettito,
: l'orgoglioso dio, per la stizza tagliando le canne che davanti le si
16-25 (ii-58): ebbro di stizza e cieco di furore, / travolge gli
ant. sm. sdegno, collera, stizza. tansillo, 1-219: le
un gomitolo, aveva abbaiato: con molta stizza, anche: be', lasciati i
dirai. e anche ti monti la stizza come fussi in quel logo a punto,
. croce, iii-25-396: quale motivo di stizza potevo io avere col signor claudel
-furono cosa talmente buffa, che la stizza medesima accrebbe il riso irrefrenabile e inestinguibile
. allegri, 131: per la stizza che di tanto in tanto 'estempore '
: -etti varcata, / lisa, la stizza? -bada a'fatti tuoi, /
costui, mentre infuria, / mentre stizza per gli occhi avventa e foco,
e irascibile, nei cui occhi la stizza e l'allegria non essendo mai disgiunte,
68): intanto a lui passato la stizza ed a me la paura, sotto
, 157: questo alle donne fa venire stizza; / e ciò interviene, perch'
: per indicare stupore, sorpresa, stizza per le parole insensate o per gli
rancore, malanimo, astio, acrimonia; stizza, rabbia, livore, sdegno,
, secondo che la pace o la stizza vi trasporta. muratori, 5-iv-92: secondo
donna / da farci, per la stizza e pel rovello, / buttare a'
nissuna dimostrazione né di risa né di stizza, che l'avevo, messi con le
fótta, sf. region. stizza, collera. panzini, iv-274
in vari sensi:... 'stizza ', * rabbia * («
ira, rugge, e fremisce per la stizza, si creda avere animo di
in un tratto tanta rabbia e tanta stizza, che, rotto ogni freno di
, prorompere (l'ira, la stizza). bocchelli, 13-712: mi
farai che un dì io manderò fuori quella stizza. -licenziare. cassola,
-furia! che furie!: esclamazioni di stizza e disappunto (in partic. per
cosa alli orecchi della vedova, o per stizza, o per fare il fatto suo
dorato. pirandello, 5-624: fuoco di stizza, anzi d'ira, fomentato anche
, inter. a indicare sorpresa e stizza. tommaseo [s. v.
]: 4 giuraddiana ', esclamazione di stizza o di maraviglia. dossi,
vitruvio e palladio s'impiccherebbono per la stizza se le potessero vedere. carducci,
reprimere a fatica l'ira, la stizza; agitarsi nel- l'animo (un
-gonfiarsi la bile a qualcuno: provare stizza, collera, rabbia.
immensi? settembrini, iv-36: ho una stizza che mai la più grande. landolfi
s'accorse d'essersi lasciato troppo vincere dalla stizza, e disse tra sé: -
troppo aspro o per dare sfogo alla stizza, per fare recriminazioni. de
indistinti (per lo più per esprimere stizza, disapprovazione o compiacimento); lamentarsi
biascicato, brontolìo (per lo più di stizza, disapprovazione o, anche, di
: ciro re dei persi prese tanta stizza contro il fiume cindo, che gli
e'non capea nell'arme per la stizza; / più volte inverso lor s'è
questa domenica, che io inorridisco di stizza. gustóso, agg. (
hau, inter. esclamazione che esprime stizza, rimprovero, minaccia. alberti
raro. moto d'ira, di stizza; ghiribizzo, bizzarria. libro
adulti. 2. che esprime stizza, che deriva da un moto di
che fa segno di cruccio, denota stizza più che 4 musone '. capuana
. in preda al malumore o alla stizza; irritato, imbronciato. pasolini,
figur. irrigidito in un atteggiamento di stizza, di risentimento; proteso in uno scatto
l'aversela a male; cruccio, stizza. tommaseo [s. v.
o risentimento in qualcuno; far stizza, indispettire. giusti, 4-i-187:
agg. colmo di dispetto, di stizza; risentito, crucciato.
d'ira; collera, indignazione, stizza, dispetto. cecco d'ascoli,
., 23 (383): una stizza, una vergogna di venir lì.
suo turpino..., ebbe alquanta stizza. montanelli, 66: lasciamo le
altra inalberato una storta, mena con stizza un colpo. varano, iii-542:
[la cipolla] rabbia / e stizza più di lui, quand'ella incapa
tingendo le gote d'un incarnatino di stizza. 3. bot. rosa
accosti a quella dei bardotti: la stizza, figlia della miseria, sfogano sulle
. increpóre, sm. ant. stizza, dispetto. g.
soverchio di beatitudine, le davano la stizza. l. gualdo, 9
altrettante catene di monti, era una stizza delle più brutte. 2.
gelosito fa che la moglie, piena di stizza e di dispetto, diviene in tanta
. che rivela o deriva da dispetto, stizza, guadagnoli, 1-ii-203: per
ariosto, 1-25: mentre con la maggior stizza del mondo / tanto l'indugio suo
parlar di lui, subito mi veniva una stizza inistimabile. b. minerbetti, 4-ii-671
di rampogne e ad infellonire con tanta stizza contro chi fa professione d'umiltà?
telo / che passi il cuor, stizza si chiama ancora, / da un
un tristo senso come di fastidio e di stizza. de pisis, 1-177: gli
costui, mentre infuria, / mentre stizza per gli occhi avventa e foco,
feroci; indi infocate / di magnanima stizza i gran tronconi / gittavan via de lo
finse che malinconia / mostri e di stizza si consumi e storca. linati,
.]: 'infunghirsi ', prendere stizza. 'fare infunghire ', fare
, 15-122: il macubino si rifaceva della stizza inghiottita, sgridandolo più acremente del solito
risposi mai, anzi mi ingozzavo la stizza. menzini, 5-137: se [
è dovuto subire, tollerare, con stizza o rabbia suprema; sopportato (un'ingiuria
3. tr. dire con stizza. cantù, 1-202: allora.
faceva pur l'ingrognata e per la stizza gli andava col viso in sul suo,
. per estens. che esprime corruccio, stizza (il volto). de
: con tanta iniquità, con tanta stizza, / che par ch'abbian a
. instiza), sf. ant. stizza, ira, collera.
= comp. da in-con valore intensivo e stizza (v.). instizzare (
mio signore? = denom. da stizza (v.) col pref. in-con
rifarsi e da sfogare alquanto una sua stizza professionale. -che non lascia
fiume di mugello) che intozzò per la stizza che pioveva tanto e scompisciò venticinque miglia
si accosti a quella dei bardotti, la stizza, figlia della miseria, sfogano sulle
gli rispondono, s'invasa / di stizza. carducci, iii-15-255: si invasava così
gli occhi più aperti che mai inveleniti dalla stizza. -che muove da ira,
, xi-205: quello ci s'inverdiva dalla stizza, benché mostrasse di non badarci.
di sdegno, di risentimento, di stizza profonda; infiammare d'astio, di
che esprime violenta rabbia, irritazione, stizza; che mostra vivo risentimento, sdegno
capriccioso. tommaseo, 19-89: la stizza del fanciullo inviziato che vuole una vendetta
12-59: fu anche preso da un'incongrua stizza, che s'espresse e s'involse
idea dell'acre zolfo, andava bene alla stizza che s'era infiammata dentro il rovello
xxvi-3-43: infin che perde e non si stizza a guoco, / è un melchisedech
, quell'irsuto / che ha la stizza su 'l naso, come il caccia /
e letter. ira, collera, stizza. bartolomeo da s. c
fortuna. = incrocio tra ira e stizza. izza2 (izza izza),
che le ombre piangano insincere, e abbiano stizza della luce che fa risplendere le loro
inter. mondo ladro: a esprimere stizza, dispetto, rabbia, deplorazione.
giorni contro il primo; senza la stizza parziale dei vecchi montiani contro il secondo
grattata una certa lazzarina minuta come la stizza. -me ne rammento. -a quel
titolo sul quale, insieme con la stizza, c'entrava anche un po'di
-1-154: saria da comprarla [la stizza] a peso d'oro: / perché
certe volte si prova una sorta di stizza, perché si sente che ci sarebbe stato
accorse d'essersi lasciato troppo vincere dalla stizza, e disse tra sé: -ora
dominato, accecato dall'invidia, dalla stizza. s. agostino volgar.,
-per estens. che mostra collera, stizza, rancore, invidia o disprezzo (
, 10-889: che, se della mia stizza io scaldo 'l ranno, / ti
lungo, e col naso rosso dalla stizza. ferd. martini, 5-170: per
et avendo preso luogo quel foco della stizza,... io mi rivolsi a
si mosseno in furia, su la stizza o per cupidità di preda, ma con
il furore, il dispetto, la stizza). patecchio, xxxv-1-571: lo
, 9-276: co'giornalisti sentiva una stizza, che mai la maggiore.
accolti a quella dei bardotti: la stizza, figlia della miseria, sfogano sulle
malannàggia). esclamazione di disappunto, stizza, dispetto: maledizione, accidenti,
accorgendosene con albagia e con malcon- fessata stizza di vanità offesa. = comp
per esprimere sentimenti di ostilità o di stizza nei confronti di qualcuno. boccaccio
, aspetto, gesto che esprime stizza, irritazione, minaccia, risenti
humeur, spagn. mal humor * stizza, cruccio '. maluòmo, sm
di punizione o di vendetta, da stizza, risentimento, rancore, sia, e
region. esclamazione che esprime rabbia, stizza, dispetto o anche impazienza, stupore
segno di rabbia, di dolore, di stizza, di pentimento. -al figur.
aretino, 1-159: gli amici imbriacati dalla stizza di non aver un maraviglis, e
marino, v-33: mi viene una stizza mariola / quando sento che alcun lo
senza martellina. vasari, ii-394: venutagli stizza contro a'frati per la presunzione loro
gelosia. 13. dispetto, stizza, contrarietà, disappunto. berni,
-masticare verde: provare irritazione, stizza, risentimento. paolieri, 149
io gli biasimo, per essere la subita stizza una furibonda mattezza. g. b
/ con qualche regaluccio mi medica la stizza. leopardi, iii-982: la tristezza
di lucilio; ma mi diede molta stizza il piacere che ne dimostrò mia moglie
loro come una melanzana, con la stizza che ti strozza per il mancato sfogo
gridò allora lei, al colmo della stizza nel vederlo così supplice e melenso- viani
scomuniche. onde tra per riso e per stizza non possono far che non dica:
, 1-25: mentre con la maggior stizza del mondo / tanto l'indugio suo quivi
. dossi, i-129: intanto la stizza gli ritornava il balotta, già pei
. bestemmia, imprecazione; esclamazione di stizza e dispetto (per lo più nelle locuz
giovane, i-129: sarà un farle di stizza svenire, / ché si trovano aver
ariosto, 1-25: mentre con la maggior stizza del mondo / tanto l'indugio suo
inter. energica espressione di impazienza, stizza o rabbia, usata anche come intercalare
geloso... di rabbia e di stizza si consumava veg- gendo questa insolita domestichezza
acuto telo / che passi il cuor, stizza si chiama ancora / da un morbo
, per ingannare la noia, per stizza, per nervosismo, per ansia. -
. -mordicchiare per nervosismo, per stizza, per imbarazzo. lorenzo de'
e per cavarsi vien con me la stizza. bonadies, lx-3-194: l'orecchio,
2. sdegno, irritazione, stizza, ira. baldovini, 2-73:
sommessi per manifestare insoddisfazione, dispetto, stizza, piacere, ammirazione o, anche
voglie, / che mi cavo la stizza con le mani, / mugolando che par
punto senza mano. / ch'almanco tanta stizza non avrei, / e sol con
a tacere e a mandar giù la stizza. cassola, 3-120: digli che
tedio neghittoso, inasprito da una sorda stizza o aggravato da una pena d'indefiniti desideri
e insoddisfazione, di disagio o di stizza e di irrequietezza, che si manifesta
, / ch'io per me non ho stizza con nessuno. fiacchi, 118:
per manifestare piacere, ilarità, oppure stizza, dispetto). pirandello, 8-666
, quell'irsuto / che ha la stizza su '1 naso, come il caccia
cavarci un numero via! 'espressione di stizza quando non si può indovinare di che
ci tiene a considerare un oggetto di stizza al pari che un oggetto d'amore.
grande dolore fisico o spirituale o anche stizza, rabbia, sottolineandone enfaticamente l'intensità
un tenda vicino alle nostre, con grande stizza del suo ufficiale d'ordinanza. a
12. locuz. -a orgoglio: con stizza. cavalca, 20-190: perch 10
esclamazione o imprecazione di ira, di stizza, di rimprovero. moretti, iii-771
, anche, collera, ira, stizza, risentimento, dispetto, sdegno (
malora!: come esclamazione che rivela stizza e impazienza (e ha per lo più
assenso, consenso o, anche, stizza, insoddisfazione, ira (talvolta come
troppo iniqua; e rivolse tutta la stizza de'suoi pensieri contro quell'altro che
, sf. dial. malumore unito a stizza, irritazione o, anche segno di
, i-129: sarò un farle di stizza svenire, / ché si trovano aver già
riuscir facile ad alcuno il sentire senza stizza un storicuccio come questo parlare con la
suo padre lo gridava: e'gli venne stizza e sì gli chiese la sua parte
nostri giorni contro il primo; senza la stizza parziale dei vecchi montiani contro il secondo
e dice e promette un uomo con stizza, le quali non vorria poi che le
via la mattana e sfogo alquanto la stizza che mi rode. pascoli, 1-358:
franco, 64: gardane, la mia stizza è ita in chiasso, / e
non si trastulla: / pari è la stizza e la forza e l'ardire;
d'irritazione, di scontrosità, di stizza, di malinconia o di rabbia, provocato
espressione del volto che rivela malumore, stizza, scontrosità (e la persona che
: come espressione di ira, di stizza, di malcontento o anche come imprecazione
con quel misto di gratitudine e di stizza]. tommaseo [s. v.
e dice e promette un uomo con stizza, le quali non vorria poi che le
anche come sfogo del dispetto, della stizza, dell'ira (talora con uso
, e lo rimprovera; e, nella stizza, gli sci- volan giù i perdii
i pomelli gli si erano arrossati e la stizza gli vagava ancora incerta negli occhi.
i-73: abbiamo conosciuto... la stizza dell'edizione perfida e corrotta.
18-32: rivoltossi a costor con molta stizza / e da lor si difende co'
(per lo più per ira o stizza). - anche con valore iperb.
gentiluomo, non avendo subito tratto di stizza in terra la gabbiola e pestata co'i
contro qualcosa (per esprimere ira, stizza, sdegno oppure per riscaldarsi: per lo
ripetutamente con violenza, per ira o stizza. pratolini, 10-50: io buttavo
usabile. 2. che rivela stizza, irritazione. bocchelli, 2-v-542:
e per cavarsi vien con me la stizza. g. gozzi, i-23-112: in
, disturbata nella pigrizia e provocata nella stizza, eh'erano due delle sue passioni
pregare la signoria vostra mi cavi la stizza di leggere quella mia vita: cioè mi
la strada, onde mi vien la stizza addosso. / la piva o, vogliam
il pizzicore, per manifestare rabbia e stizza. rettori, 65: (oretta
la marta con un pocolino di quella stizza che è diritto speciale delle femmine attempate.
2. sm. atteggiamento di stizza e di sdegno. codemo, 256
sclorotiche. dossi, i-129: la stizza gli ritornava il balotta... in
ira, rugge e fremisce per la stizza, si creda avere animo di lione
e sorpresa, o anche sdegno e stizza: perbacco, perdinci. grazzini,
, n-16: ripeteva [véra] con stizza: nei pressi di via condotti,
, con tanta superbia e con tanta stizza ogni volta; e dice che tu di'
sottili / e con tal furia e tanta stizza uscirò / che n'uccisero molti e
, disturbata nella pigrizia e provocata nella stizza, ch'erano due delle sue passioni predominanti
vera o presunta, provare dispiacere o stizza, arrovellarsi. carducci, iii-19-285:
della casa, iii-349: vuol [la stizza] che si dian le carte presto
, perciò che la zanina piena di stizza arrabbiava. d. bartoli, 4-1-225:
può riuscir facile ad alcuno il sentire senza stizza un sto- ricuccio come questo parlare con
, disturbata nella pigrizia e provocata nella stizza, ch'erano due delle sue passioni
pugni: in segno di rabbia, di stizza per qualcosa che non si può fare
voi mi fate uscir ai capo la stizza e me la fate calare a meza vita
suo nemico e lo punge, lo stizza fino a stringerlo a un nuovo combattimento.
una faccia / d'un villan che si stizza ed arrovella. settembrini [luciano]
, 9-84: perché delle donne suol la stizza / durar per ordinario buona pezza,
pipa / bruciava gli occhi, purgava la stizza / nella gola. -assol
per i successi altrui: provarne grande stizza e invidia. p. petrocchi [
, afferratolo per petto e quassandolo con stizza, gli aveva detto, levando in
-e con questo?: per esprimere stizza, fastidio o noncuranza nei confronti di
58: gli montò non poco la stizza, ma nulla di meno adoperando la
amalia... provava una specie di stizza nella quale si sarebbe detto ci fosse
irritazione, per lo più momentanea; stizza, disappunto, dispetto (in partic
pochi quattrini e con molta rabbia e stizza perdendo, scappò in una scelerata bestemmia
passioni più durature e contenute, sia a stizza, a disappunto. bandello
polli e che anche dicesi volgarmente la 'stizza la * rabbia '. 23
a furore, ad astio, a stizza (un pensiero, un sentimento, una
: vedete un poco dove sta la stizza e una cieca rabbiosetta invidia. rajoerti,
rabbiuca, sf. ant. stizza di breve durata, rab- bietta
volto turbamento, irritazione, collera, stizza. de roberto, 3-146: -cos'
che denota rabbia, furore, astio e stizza (uno sguardo, un atteggiamento,
lascia prendere facilmente dalla rabbia e dada stizza. -anche so- stant.
la guasta, / tanta è la stizza che di par gl'instiga. loredano,
a qualcuno: venire un accesso di stizza o di ira. pratesi, 5-207
o grido rauco e affannato che rivela stizza o rovello. caro, i-106:
esprimersi con parole o grida che manifestano stizza o rammarico; lamentarsi. -anche:
rovente. -scaldare il ranno della propria stizza: infuriarsi. buonarroti il giovane,
noia, / ché, se della mia stizza io scaldo 'l ranno, / ti
reina. -rabbia, collera, stizza. lippi, 4-69: pensa se
': mi venne rabbia, collera o stizza. 'rapina 'vuol dire
quelle ragazze! -provocato da rabbia, stizza, collera improvvisa. gatto, 4-43
-che rivela tendenza alla collera, alla stizza (l'espressione del volto).
asprezza di linguaggio e di toni; stizza. giannini-nieri, 52: 'razzura
giannini-nieri, 52: 'razzura ': stizza dispettosa. 'mi ha risposto con
sapete,... hanno una stizza con queste nuove parole -regali, righetti,
capo chinando a terra, con vergognosa stizza mirandogli se n'addolorano. sassetti,
varchi, v-37: se continova nella stizza e mostra segni di non volere o
sembrare che v'avesse parte più la stizza che il rispetto. palazzeschi, 8-39
faccia tutta rossa gli si dipinse una tale stizza che m'avrebbe fatto ridere forse,
che esprima così bene il tornar della stizza al ricordarsi d'una cosa accaduta, d'
per sette mesi! » -insofferenza, stizza, irritazione (o anche ritegno)
-che provoca grande fastidio, insofferenza, stizza, irritazione o, anche, angoscia,
che ributta. -suscitare irritazione, stizza, insofferenza; essere avvilente.
, la richiamai indietro e piena di stizza gliele tolsi di mano e holla recata a
/ ma pien di sdegno, di stizza e di foco. moravia, 23-29:
, 9-84: perché delle donne suol la stizza / durar per ordinario buona pezza,
fantasia, d'idea capricciosa, di stizza). palazzeschi, i-136: la signora
specchio, me lo sfilai subito con stizza. ero ridicolo con quel pigiama d'alcova
gentiluomo, onde il diavolo ne aveva una stizza grande del fatto suo e per isdegno
., 6-4: federigo secondo pien di stizza!... / mandò a
affatto confuso: onde, pien di stizza contro il padre di luca, perché burlato
agg. letter. ant. pieno di stizza (una persona).
, 9-84: perché delle donne suol la stizza / durar per ordinario buona pezza,
l. salviati, 20-69: rinfocolatami nella stizza per le villanie che mi fece oggi
di ostilità verso gli altri, di stizza; torvo, minaccioso, intrattabile.
i malati di petto. e con sorda stizza vedeva rinverdire e ingemmarsi gli alberi del
pugno un tavolo, in segno di stizza o di disappunto. ghislanzoni, 18-177
7. alterazione dell'animo per ira o stizza; sdegno, arrabbiatura (e la
sudore e riscaldato dalla fatica e dalla stizza. lomazzi, 4-ii-575: hanno [
violenze, risciorinando tutto il formulario della stizza, è nell'ordine delle cose.
, 39: a queste parole gli venne stizza e non si potette tenere che la
ebbe troppo la lingua sciolta, ritenne la stizza e solamente disse che gl'invidiosi non
gli altri. sbarbaro, 2-64: stizza mi prende contro chi mi toglie / a
all'improvviso, ebbe un lampo di stizza, di rivolta profonda e repentina..
da tempo un sentimento doloroso o di stizza, di collera. boiardo,
di costei, si rodea tutto di stizza. landino, 66: mentre sono
fuori una voce rantolosa o mugolano per stizza... in plauto, senti il
paese. baretti, i-299: crepi dalla stizza come un rospàccio sotto una mota cu
che gli frullava la mattana e la stizza gli faceva veder rosso. carducci, ii-8-34
.). rovèllo, sm. stizza rabbiosa. varchi, 3-55: se
sarebbe donna / da farci per la stizza e pel rovello / buttare a'piè la
è alto o nobile: è più stizza o rovello che pena. piovene, 1-254
/ eretica, maligna e mar di stizza, / lupa golpina rozza e cagna in
rughi). brontolare continuamente, manifestando stizza o disappunto. garzoni, 1-160:
atti e dice parole di rabbia e di stizza. = voce di area pist.
l'ira, rugge e fremisce per la stizza, si creda avere animo di lione
, ciro, nel fare una smorfia di stizza, si tagliò sotto il mento.
nui per dio grazia siamo sani da stizza in fora, che 'l non è persona
un fascio di saette. i stizza, dovuta in partic. a scontentezza,
s. v.]: 'saetta': stizza. -fare saetta a qualcuno
: 'far saetta a uno': fargli stizza e gelosia. è di uso comune.
nissuna dimostrazione né di risa né di stizza, che l'avevo, messi con
elementi. aretino, 20-166: la stizza che io ho de le altane che
. tanti saluti!: come espressione di stizza o usata per interrompere di colpo una
esclamazioni che esprimono stupore, meraviglia, stizza, ira, ecc. del tipo santissimi
. esclamazione irriverente che esprime disappunto, stizza, rabbia o anche stupore.
in un moto d'ira o di stizza. casalicchio, 70: indi il
-sbattere i piedi: in un momento di stizza, di ira o in segno di
varchi, 3-55: se continua nella stizza e mostra segni di non volere o non
sberteggiato, ricalcitrava, tutto rosso dalla stizza, e più s'incollenva lui
buon turghenief, che cercava di sbollire la stizza passeggiandogli davanti, colla geniale e feroce
in un tratto tanta rabbia e tanta stizza che... messer lo abate
franco, 64: guardane, la mia stizza è ita in chiasso, / e
o per esprimere impazienza, noia, stizza, avversione); ansante.
, per esprimere disappunto, noia, stizza, sdegno, impazienza, insofferenza o
braveggia / e per la doglia grande e stizza sbuffa. ariosto, 32-91: escluso
esprimere, pronunciare con disappunto, con stizza, con ira, con tono agitato o
naso (per lo più per esprimere stizza, noia, insofferenza, impazienza o soddisfazione
anche in segno di rabbia, di stizza o di disperazione. -anche so- stant
ne lasciava. vasari, ii-394: venutagli stizza contro a'frati per la presunzione loro
. -scaldare il ranno della propria stizza: v. ranno, n
scalettere / brutte, sporche che fan stizza, 7 margherita o pur la schizza
gli zoccoli sul terreno con fremiti di stizza, di inquietudine o di impazienza.
al foglio, e con un po'di stizza / scancello, scasso, scarabocchio.
perdita di termini, più frequente la stizza senile: in una parola, ha egli
pochi quattrini e con molta rabbia e stizza perdendo, scappò in una scelerata bestemmia
per lo più in un moto di stizza o di ira. buonarroti il
? montano, 238: tutta la stizza che ribolliva nel bonavia si scaricò su di
», esclamò bianca, battendo dalla stizza col piede, che fu visto, in
provocata, subitanea e maligna, con una stizza che oltrepassa i propositi veementi della cresta
al foglio e con un po'di stizza / scancello, scasso, scarabocchio. fanfani
tutti i giorni, con quanta interna stizza dell'istitutore ed esterno risentimento e rossore
scherziamo?: per esprimere sdegno, stizza, in partic. contro un giudizio
». 2. dispetto, stizza, invidia. bernari, 7-80:
che non mi sia venuto una grande stizza contra chi imposturò quel gran pontefice con
titolo nel quale, insieme con la stizza, c'entrava anche un po'di compiacenza
ma tu mi fai venir la grande stizza / in quel punto, se awien che
salute. pirandello, ii-2-209: schizzando stizza, irritato, non si sa se
don giulio ebbe come un fremito di stizza. -banalità, frivolezza di una
di mugello) che intozzò per la stizza che pioveva tanto, e scompisciò venticinque
autorità... sconfina facilmente nella stizza e nel malgarbo. -presentare tematiche affini
grossezza, accozzano un misto tale che farebbe stizza al n. villani, 2-296
piatto / lo fèreallor che quel fremea di stizza / et è sconcio cotanto e scontrafatto
boccaccio, v-229: ella sarebbe di stizza e di veleno gosa mi sclopa le vene
scorrucciate. 3. sm. stizza, risentimento. costo, 2-71:
. tose. profondo dispiacere misto a stizza; forte ri- sentimento, sdegno che
, / disse pieno di colera e di stizza: / « deh, ninfa,
, per lo più in segno di stizza, di diniego, di rassegnazione, di
gran corsa co'suoi, per iscuotere la stizza. faldella, i-4-120: lo zini
insoddisfazione o, anche, ira, stizza, sdegno, collera, ostilità nei confronti
contando duri affanni? -che denota stizza, fastidio (un atteggiamen- to)
irritazione, risentimento dovuto a suscettibilità; stizza. boccaccio, dee., 5-4
amicizia anche solo a pensarla tradita, la stizza pure, inseme erano agiunte, /
mi percotevano, così mi pareva che la stizza mi scemassero. a. f.
il calluto adunco naso / tinto di stizza e di villan dispetto. / ma tu
... mi venne assai più stizza che 'l solito, e stretto la mana
., 6-3: federigo secondo pien di stizza /... / mandò a
martello, 6-ii-103: o tutto ansima e stizza, / invido vecchierei / dal cadente
aretino, 20-149: che collera, che stizza, che rabbia, che smania,
la senapa al naso': entrarti la stizza addosso, la quale si comincia appunto
naso': sfogare l'ira o la stizza. = lat. sinapis, dal
10. sentimento di ira, di stizza, di gelosia. nievo, 1-vi-132
specchio, me lo sfilai subito con stizza. buzzati, 6-85: lei si lascia
per qual cagione un giorno gli venne stizza di ucciderla con una mazza. e
trascu- ragine / nostra cagion che la stizza e la còlerà / sfoghi -soddisfare uno stimolo
. « 'èva'! » esclamò con stizza improvvisa, strappandomi il libro di mano
i-289: alessandro, essendogli smontata la stizza e sgravata la testa del vino, tardi
di quattro,... mena con stizza un colpo a coloro che..
avversativa, esprime entusiasmo, gioia oppure stizza o anche rassegnazione, malinconia o uno
esternare la propria emozione, afflizione o stizza con pianti e singhiozzi. - per
dall'emozione, dal pianto, dalla stizza o con tono querulo, lamentoso.
2. figur. rabbia, stizza. bianchini [in nieri, 3-210
teneva su spini, iacea mio sollazzo la stizza della siròcchia, zitella questa; tagliata
, 68: spasseggiato quattr'ore pien di stizza, / tosto corri a vestirti a
/ cotal sapor sentì tal'ira e stizza / nel cuor di succhiar zizza / (
o degli elee della tua mal concepita stizza contro la sua moglie; né v'è
, i-289: alessandro, essendogli smontata la stizza e sgravata la testa del vino,
collo, tal che gli cava la stizza. 12. suscitare le risa
, si struggeva di smania e di stizza per la noncuranza di lei.
: ella non avrà né rancore né stizza né sospettosità né disprezzo per questo mio
interno, e dall'altra parte una stizza, una vergogna di venir lì come
so- vranetto a sovranétto, per una stizza feminile, si sia lasciato andare a
della bella francolina di palazzuolo quando l'ha stizza. del delitto. 12
chi la prende, / non dè stizza a coloro che le vogliono bene. guardare
teneva su spini, facea mio sollazzo la stizza della sirocchia. 14. prov
. alfieri, xxxix-74: mi fa stizza che codesto autore non abbia voluto inclinare
scalettere / brutte, sporche che fan stizza, / margherita o pur la schizza,
di disapprovazione, di diniego o di stizza; far ondeggiare i capelli.
'pungo'e xopóg 'siliqua'. stizza (ant. stiza), sf.
, 6-1: federigo secondo, pien di stizza, / ai santa chiesa nemico,
trascuratine / nostra, cagion che la stizza e la colera / sfoghi sopra di
porta, 4-13: l'ira e la stizza mi fan buttar tanto succo per la
perdita di termini, più frequente la stizza senile. manzoni, pr. sp.
1 (21): rivolse tutta la stizza de'suoi pensieri contro quell'altro che
quasi suo malgrado, con una specie di stizza nervosa. caproni, 7-21: gettai
gettai il fucile. / rientrai / -di stizza -all'osteria. -furia di
quando gli [al toro] monta la stizza, pesta or con questo or con
: venne [il gatto] in tanta stizza che gli si avventò ad una gamba
lodarono la peste, la pazzia, la stizza e le carote. 3
buonaparte, 3-4-49: io ho una stizza che bisognerebbe ben menare a cavarmela.
strane voglie, / che mi cavo la stizza con le mani, / mugolando che
e nessun altro ne gli può cavar la stizza più di lei. 4.
bordi del prato il fuoco / che stizza le labili liste di paglia.
suo nemico e lo punge, lo stizza fino a stringerlo a un nuovo combattimento.
.. creme sdegnoso / parla e si stizza con altera voce. carducci, iii-7-399
(stizzisco, stizzisci). montare in stizza, irritarsi, indispettirsi.
per dio grazia, siamo sani da stizza in fuora, ché 'l non è persona
più. = denom. da stizza. stizzito (pari. pass,
, novelletta, narrazione orale o senza stizza un storicùccio come questo parlare. =
. baruffaldi, 50: quella stizza moderi / che tal volta gli suscita
erano rimaste per disturbo, e la stizza ve le serbava vive: per ingiuriarle,
12-55: calagrillo altiero, e pien di stizza / colla sua striscia fa colpi crudeli
, si struggeva di smania e di stizza per la noncuranza di lei. cassola,
, subitanea e maligna, con una stizza che oltrepassa 1 propositi veementi della cresta
: bastò perché cecilia, svampata la stizza, sentisse il peso dell'impegno assunto.
perché avesse caldo, quanto per la stizza che la coceva. faldella, ii-2-92:
rosso come un tacchino (per la stizza). -scherz. bocca a
titolo nel quale, insieme con la stizza, c'entrava anche un po'di
turbato, alterato dalla collera, dalla stizza, dal rancore, dall'ansia (una
al dolore o per un sentimento di stizza, di rabbia o, anche, dalle
sua madre, usciva in qualche moto di stizza a vedermi tortoreggiare dinanzi a sua sorella
seggiola, si struggeva di smania e di stizza per la noncuranza di lei.
. franchi, 5-8-68: - hai stizza di questo? - sta a sentire,
ho detto e peggio, / tutta la stizza nel cervello spezzo. =
trallallera': si ripetono a volte con stizza, per cose che ci tediano. g
gentiluomo, non avendo subito tratto di stizza in terra la gabbiola, e pestata co'
, per trascuràgine / nostra cagion che la stizza e la còlerà / sfoghi sopra di
gambe traverso a seminati colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da tergo. carducci
xii-208: son tutti stizziti come d'una stizza attaccaticcia, tutti con l'anima per
gioia, or battendo il suolo di stizza. a. cattaneo, i-140: cresciuto
urtavansi feroci; indi infocate / di magnanima stizza i gran tronconi / gittavan via de
a sdegno, a ira, a stizza in seguito a una situazione incresciosa,
turbamento, sbigottimento o anche ira, stizza, corruccio, tristezza, sofferenza (
le ombre piangano insincere, e abbiano stizza della luce che fa risplendere le loro
, gli cagionavan un'uggia, una stizza che lo portava perfino a odiare questa
stupore, ammirazione o, anche, stizza, dispetto. la repubblica [24-ix-1993
feroci; indi infocate / di magnanima stizza i gran tronconi / gittavan via de
di meraviglia, di disappunto, di stizza o in imprecazioni. sercambi, 1-i-57
, stati d'animo esasperati, da stizza, sdegno, ecc. (un atto
, veleno: provare una grande rabbia, stizza repressa, amarezza. goldoni,
4-39: a queste parole gli venne stizza, e non si potette tenere che la
grattata una certa lazzarina minuta come la stizza? -me ne rammento. -a quel
: fosse anche soltanto per via della stizza, non poteva stare senza rimuginare e senza
. mo. carrer, 2-232: la stizza diventò maggiore ne'ricci, spe
per esprimere meraviglia, stupore o anche stizza, dispetto, ecc. = alter
(brontolo). protestare sordamente, con stizza repressa, non osando criticare apertamente.
che cazzo!: per esprimere disappunto, stizza. g. sapienza, 1-11:
esclamazioni (di meraviglia, disappunto, stizza, impazienza, ecc.).
r fotta, sf. region. stizza, collera. faldella, iv-2-130:
irrispettoso. irritabilménte, avv. con stizza, con irritazione. tommaseo, lxxix-ii-141
giorni contro il primo; senza la stizza parziale dei vecchi montiani contro il secondo.
meraviglia e stupore, oppure rabbia, stizza, disappunto (ed è di uso colloquiale
orcodìo, inter. volg. per esprimere stizza, collera, ira, ecc.
meraviglia e stupore, oppure rabbia, stizza, disappunto (ed è di uso colloquiale
stupore o, anche, rabbia, stizza, disappunto (ed è di uso colloquiale
linguaggio giovanile, irritazione, scontrosità, stizza, malinconia. tondelli, 1-288:
stupore o ammirazione o, anche, stizza, dispetto. tomizza, 8-62:
meraviglia e stupore, oppure rabbia, stizza, disappunto (ed è eufemismo).