. m. cecchi, 25-6: lo stimavo un canta in banco. l.
psicologico si fosse ripetuto, io stimavo con gli anni di reagire, beneficiando
, molto chiaramente mi lasciai intendere che stimavo questo argomento vanissimo.
* psicologico si fosse ripetuto, io stimavo con gli anni di reagire, beneficiando
un diletto sommo. bartolini, 4-141: stimavo prendere maggiore diletto soffermandomi a raccogliere,
di quel mio poderetto, ch'io stimavo non esser del tutto un campo di infeconda
potendo sofferire di vedere ingiuriata colei che stimavo parte di me stesso, m'a
mesi. tommaseo, 3-i-59: io stimavo fare onore al pichot, e rendergli
iesù cristo, gli dissi ch'io stimavo che quel servo fussi stato un adulatore.
: io ho debiti vecchi, che stimavo, o per grazia o petizione, uscirne
di quel mio poderetto, ch'io stimavo non esser del tutto un campo di infeconda
libretto lì a mantova, il quale non stimavo, per aver animo ricomporla e fiorirla
vi-102: io ho debiti vecchi, che stimavo, o per grazia o petizione,
vi-102: io ho debiti vecchi, che stimavo, o per grazia o petizione,
21-24: vedo anche che l'anno scorso stimavo oco 'guerra e race'di tolstoi.
. g. bianchetti, 1-222: stimavo che la natura dell'uomo, troppo
allora, da bambino, io la stimavo la terra più ricca del mondo.
di sentire (da lui che pure non stimavo), sentire sminchionare per bigotto,
per riverirgli, a quell'isola, stimavo che sia soprarrivo di larva che si appressi
. g. bianchetti, 1-222: stimavo che la natura dell'uomo...
cosa fuori di me; ch'io stimavo inasseguibile per me, tanto da non