: io mi sono abbattuto a dovere stimare ed amare due persone di ret- tissimo
accrédito). render credibile, far stimare (con l'autorità della propria parola
divenire credibile; guadagnar credito, farsi stimare. torricelli, 205: non sono
. villani, 11-1: sicché a stimare a valuta di moneta il danno de'fiorentini
, commisurare; mettere alla pari, stimare uguale. giamboni, 177: non
4-564: per ordine di sua altezza feciono stimare la casa, che fu di giovanni
o sugli altari): santificare, stimare una persona come santo. pratolini,
; levare sugli altari: celebrare, stimare altamente. d'annunzio, iv-1-751:
salvini, 30-1-169: è più da stimare e da amare della fatica, dell'ambascia
parole '... pretender di farsi stimare e temere, col discorrer sempre di
-avere, tenere in ammirazione; ammirare, stimare grandemente. giovanni da samminiato [
2-66: e questo ci ammonisce che dobbiamo stimare la formosità essere qualche altra cosa,
il valor del quale appena si poteva stimare. sacchetti, ii-191: il quarto [
valori; tenere in maggior considerazione, stimare di più; preporre, preferire.
? se la comprendi, vorrai tu stimare che la tua apprensione si estenda più
2. figur. pregiare, stimare una persona o una cosa per le
, tr. (appròvo). stimare buono, giusto; giudicare degno di lode
citate parole. -dire, giudicare, stimare ad aria: senza troppo pensarci su
: i lusinghieri mostrano aperto segno di stimare, che colui, cui essi carezzano
, che i lusinghieri mostrano aperto segno di stimare,
aretino, 3-6: non è maraviglia a stimare che... le donne sterili
cosa chiara, che questo cibo si deve stimare essere di lodevole nutrimento, ed atto
. bembo, 7-2-63: potete stimare... che il vostro ripren
, 3-658: approvi il credere e stimare, ma giamai al pari del fare ed
magalotti, 9-2-115: dicono inoltre doversi stimare il bembo per un faticosissimo parziale della favella
salvini, 40-168: quanto si dee stimare, per mia fé, la pratica degli
20. ritenere, reputare, stimare, tenere in conto (spesso seguito
pietre. -avere a capitale: stimare, tener conto. fra giordano,
: [l'] ira non gli lasciava stimare né conoscere, come l'un giorno
, reputare, ritenere; giudicare, stimare. -più spesso intr. (anche con
: essere del parere, pensare, stimare, giudicare, credere. polo da
, prendere, pigliare avviso: credere, stimare. berni, 12-20 (i-305)
adaestimàre, comp. di aestimare 1 stimare '. azzimato (part. pass
è che io non possa ridurmi a stimare o ad amare una persona o una cosa
2. esaltare, glorificare, celebrare; stimare felice, beato. cavalca,
ottimo efficiente, non doviamo credere, stimare e sperare altro, eccetto che come
e migliaia di bisanti. -non stimare un bisante: non stimare nulla.
-non stimare un bisante: non stimare nulla. pulci, 5-5: orlando
: non valere un bottone, non stimare un bottone. ciriffo calvaneo,
che non credeva più rivedere, può stimare l'allegrezza di messer marchetto. guarini
cavalli. per tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso
segui la tua impresa, e non stimare questa tua brevità di vita più che
388: né si dee da noi stimare che così come riferirono già altre menzogne
. guicciardini, 230: eraci da stimare assai le cose di francia, colle quali
. discernere; giudicare, valutare; stimare; tener conto; prevedere (mediante
rughe del volto, l'avrebbero fatto stimare d'una età assai più inoltrata dei sessant'
virtuose. 3. ant. stimare il valore dei beni per sottoporli a
caratare2, tr. marin. descrivere e stimare con precisione una nave (gli antichi
suole. 2. rifl. farsi stimare caro, rendersi prezioso. cavalca,
tenere in grande conto, apprezzare, stimare, pregiare, gradire. -essere, tornare
tudine per i benefici ricevuti. stimare di essere in ottime condizioni, di essere
questo rubino? -io l'ho sempre sentito stimare trenta. sassetti, 314: col
bel cesto. 5. locuz. stimare un cesto di lattuga: non stimare
stimare un cesto di lattuga: non stimare nulla. fagiuoli, 3-6-228: il
onore, in due parte è da stimare: una da che, e l'altra
niente. -stimare una chiosa: stimare poco. lippi, 4-70: 'l
-non stimare una ciabatta qualcuno o qualcosa: carducci,
tenebre e le larve. -tenere, stimare qualcosa una ciancia, prender qualcosa a
/ e senza prova non sen può stimare, / più che il cieco nato dei
spaccature, muraglie di cui era difficile stimare l'altezza. -circo glaciale:
de l'arte sagittaria, lo potesse ancor stimare non ignorante in quel rimanente circa il
458: i'non averei mai potuto stimare che l'avere iddio diviso da me
chessia, cessassi dall'amare e dallo stimare questo idolo mio? comèdia, v
su l'animo, e mostra di stimare cose da non commoversene quelle ch'egli
sventurati. 8. giudicare, stimare, ritenere (col complemento predicativo)
senso di 'riputare, giudicare, stimare '. carducci, i-203: io non
sottinteso: tenere in gran conto, stimare molto. arila, 115: più
-avere, tenere in considerazione: stimare, apprezzare. caro, 14-10:
in stima, tenere in considerazione; stimare, apprezzare; ritenere, giudicare.
segneri, i-727: taluno può qui stimare che io ponga in davide due contradittorie
battaglie tante, no le porrìa stimare. anonimo, 69 c: lo meo
: han dunque ragione i pitagorici di stimare molto l'aceto, e tutti i sughi
se stessa ed altri; e potere stimare poco dio e meno la chiesa non
: figuriamoci, per esempio, di stimare... quelle possessioni...
a urtare chi lo volesse sostenere, meno stimare la picca che lo sprone, dico
: si capì che era onesta senza né stimare né amare il marito, e questo
si ritiene giusta), giudicare, stimare, pensare (con la persuasione di
10. tr. reputare, giudicare, stimare (una persona o una cosa quale
come ghirlanda, che si debba tanto stimare? che una collana? che oggi
, nutrimo e crescemo, è forza stimare che per esso sentiamo ancora, mentre più
dappoco, tenere qualcuno per dappoco: stimare pochissimo una persona, considerarla priva di
., 3-35: e così noi possiamo stimare queste cose essere intese da quello decoro
sandali. -avere a degno: stimare, giudicare favorevolmente, apprezzare.
lo lasciò per danari. -non stimare un denaro: non avere la minima
sa mostrare i denti, e farsi stimare, gli si porta rispetto. giusti,
e la istruzione, sicché impari a stimare non quel che viene dalla fortuna, ma
hanno fitto nelle ossa, di non stimare i feltri fuorché quando piove. goldoni
e la istruzione, sicché impari a stimare non quel che viene dalla fortuna, ma
questo luogo... putrido si dee stimare che sia, e massimamente essendo congiunto
la politica. 6. ant. stimare, valutare. gregorio dati, 2-46
. di diligère * trascegliere; stimare, avere particolarmente caro, prediligere '
amare; provare inclinazione, onorare, stimare. dante, 57-14: tempo
con piacer tal che non si può stimare. carducci, 846: sorgono e in
: io per me non so abbastanza stimare quest'uomo raro, che il primo
, vi-2-22: l'opinione, che fa stimare più la scommunica che il peccato,
cose. -ant. raro. stimare, giudicare (con il compì,
addomandavano. bocchelli, 13-192: seppe stimare a occhio e al fiuto partite di lana
disconvene poco a prod'omo in opera stimare od in sermone amara cosa dolcie e dolcie
(e in proposizioni consecutive): stimare molto meno al confronto; e anche
è noto. 2. non stimare da tanto, stimar meno (istituendo
.). disistimare, tr. stimare poco, tenere in scarsa considerazione.
non padre corregiere figlio odio si può stimare, overo dizordinato e macto amore.
perché [le leghe] tanto si debbono stimare, quanto hanno di stabilità, sono
non tenere in alcun conto, non stimare nulla. giamboni, 72: s'
annunzio, v2- 524: non ti stimare così basso, non t'accusare con
di considerazione; che non si può stimare; che è degno di disprezzo;
). ant. disapprovare; non stimare, trascurare; rifiutare. soderini,
genovesi, 1-205: io avrei a stimare altresì, che questo primo essere qualche
occasioni passate, le quali le fanno stimare una dramma scarsa per un talento.
(è$imo), ant. giudicare, stimare; pensare, supporre.
considerazione, tenere in gran conto, stimare. bibbia volgar., viii-590:
= voce dotta, lat. existimàre * stimare, giudicare '(comp. da
, opinione '(da existimàre 'stimare, giudicare '). esistito
. ant. esmance, da esmer * stimare '(forma contratta per estimanza
stato più esorbitante, quello che nello stimare l'altezza d'un monte s'ingannò
di cento braccia, o quello che nello stimare il peso di un giovenco s'ingannò
esorbitato, e commesse eguali stravaganze nello stimare l'uno mille e l'altro dicci quello
il ben commune. -giudicare, stimare, reputare, credere espediente: ritenere
. villani, 9-1 io: fece stimare tutte le rendite e'beni de'prelati e'
vasta? se la comprendi, vorrai tu stimare che la tua apprensione si estenda più
e letter. che si può stimare, da tenere nel dovuto conto.
, lat. aestimàbìlis, da aestimàre * stimare '. estimale, agg. che
tr. ant. e letter. stimare, reputare, giudicare; tenere nel conto
= voce dotta, lat. aestimare * stimare, far la stima ': cfr
far la stima ': cfr. stimare. estimano, sm.
loro uficiale e extimatóre a trovare e stimare tutto il vino segnato nella città. gemelli
lat. aestimàtor -òris, da aestimàre 'stimare '. estimatòrio, agg.
ma haine alcuna estimazione, il quale stimare poco apprezzi. m. villani,
lat. aestimàtió -onis, da aestimàre * stimare '. èstimo1, sm.
ii-381: forse sarà alcuno che vorrà stimare più sottilmente queste parole, e dirà
un'altra cosa ci è ancora da stimare assai: la quale è che si debbe
fave e fagiuoli. -non stimare un fagiolo riconcio: non stimare nulla
-non stimare un fagiolo riconcio: non stimare nulla; non tenere in alcun pregio
da quell'unico occhio non fallava a stimare peso e qualità del prodotto in ogni
: ci siam fatti portar rispetto e stimare come si deve; non siam affogate
a piede, il pedone si venne a stimare come ministro e servitore del cavaliere,
, il prestigio di una persona); stimare, apprezzare. bartolomeo da s
allacciando le scarpe). -non stimare uno una farfalla: attribuirgli poca importanza
delle tavole. -non valere o non stimare una fava: non valere o non
una fava: non valere o non stimare nulla. fra giordano, 3-62:
: servir fedele e riverir sommesso, / stimare i cenni tuoi fatali imperi,
prencipi hanno fitto nelle ossa, di non stimare i feltri fuorché quando piove. compagnia
-avere, tenere, tenersi per fermo; stimare per fermo', tenere al fermo,
le fiche alla fortuna facendoti amare e stimare da que'pochi che pregiano più il tuo
dal romor del frullare. -non stimare un fico, stimare un fico: non
. -non stimare un fico, stimare un fico: non stimare affatto,
fico, stimare un fico: non stimare affatto, disprezzare, tenere in poco conto
secco: hai capito? -non stimare un fico secco: tenere in poco
riconosciuto subito! -credere, giudicare, stimare; essere pienamente convinto. petrarca
-tenere a gran follia: stimare folle, tenere in conto di pazzo
personaggi che non amava e non poteva stimare. nessuno avrebbe potuto trarsi d'impiccio
a. manetti, 102: debbesi stimare che da prima gli architravi, fregi e
senza frulla. -stimare o non stimare una frulla: tenere in pochissimo conto
degno di considerazione e di rispetto; stimare. g. m. cecchi,
delle principali osservazioni ed artifizi per farsi stimare di buona compagnia, rendersi piacevole e
un gambo di finocchio sulla frutta: stimare un'azione, fra tanti atti indegni,
fa [questo fatto] molto ragionevolmente stimare che costoro, che su quel generico pronunziato
. mazzei, 19: se vorrete stimare le giornate, vi rispondo che non
mi giova / che tu saprai meglio stimare, e meglio / pulci, 22-159:
effetto. 13. valutare, stimare, misurare. cellini, 2-97 (
interesso; inperò io lo voglio fare stimare ette ne darò tutto quello che e'mi
giudizio, i giudizi: giudicare, stimare, credere; supporre, congetturare,
fermo, esatto: giudicare favorevolmente; stimare oggettivamente. cellini, 2-39 (370
sa mostrare i denti, e farsi stimare, gli si porta rispetto. jovine
o qualcosa gradito: farlo amare, stimare, desiderare; renderlo piacevole.
: suscitare simpatia o interesse; farsi stimare, amare, desiderare; ricevere cordiali
: non tenere in alcuna considerazione, stimare poco o nulla. nardi, 356
-avere a grado, in grado: stimare grandemente; avere in simpatia, amare
giovarono. -tenere in grado: stimare, aver caro, curare, custodire
da quell'unico occhio non fallava a stimare peso e qualità del prodotto in ogni
: fa gran sembianti di amar e stimare questa serenissima repubblica. algarotti, 1-263
metodi di valutare un oggetto, e di stimare un dato modo come utile e come
cotesto suo figliuolino. -altamente (stimare, apprezzare). livio volgar.
o in grato: aver caro, stimare, apprezzare, onorare. latini,
provveduto o pensato teco medesimo, puoi stimare a guadagno. tasso, 7-5-22: recar
io, più tribulazioni che non potrebbono mai stimare. varchi, 18-2-104: guai,
in considerazione, reputare, giudicare, stimare. monte, ii-379: la mia
altre volte investigata. 6. stimare, onorare; tenere in considerazione.
salvini, 39-i-56: si dee stimare l'onestà del vivere e l'illibatezza
1-163: parendogli che e'fusse da stimare assai che il popolo romano si conservasse
galileo, 3-1-58: mentre egli scrive di stimare i cieli inalterabili, ec.
prezzo imprezabile (cioè da non potersi stimare) quel medesimo ci fosse sostentamento e
, e quegli che non si puote stimare è venduto. = voce dotta
, in tal caso per ordinario si suole stimare mal governo l'opporsi a quella dimanda
franco, 6-4: non si potrebbe stimare di quanta incomprensibile grandezza sia il piacere
dalli demoni, or come si può stimare il sole e la luna e l'altre
valutare un oggetto, o di stimare un dato modo come utile o come nocivo
inestimabilissimo). che non si può stimare o valutare appieno; che non si
. campanella, 1040: si può stimare che le stelle, mandandosi la luce
più esorbitante, quello che nello stimare l'altezza d'un monte s'ingannò di
braccia, o quello che nello stimare il peso di un giovenco s'
d'ingegno ingigantito, che si può stimare determinato da dio per arrivare ben presto me
chi più lo serve, el po nulla stimare; / e tanto grave ingiuriarl'envegno
caro, 12-ii-109: gli magnanimi ancora sogliono stimare le cose piccole, massimamente quando alcuna
, ii-19-277: lia appena veduta si fa stimare... ella è carissima a
per questa mutazione; e non è da stimare ora questo. = deriv
teste e gorgolle e serafini si debbono stimare d'intagliato e di dipinto. cellini
, dalla quale è mosso tertulliano a stimare non essere stata quella una eclisse,
-giudicare, ritenere, considerare, stimare. zanobi da strata [s.
torini, 236: putrido si dee stimare che sia, e massimamente essendo congiunto
. genovesi, 4-180: è facile stimare da'dritti della doana le quantità legittimamente
più lo serve, el pò nulla stimare, / e tanto grave ingiu- riarl'
tesauro envento, che non te può stimare, / né auro né argento / non
li rappresentano, e non li potendo stimare un jota nessuni, io non avrei
modestia fu in virgilio che non posso stimare lui esser condisceso ad iperbole e adulazione
riflessione opinione '(da esmar 4 stimare, considerare, calcolare ').
chiamare in giudizio. -anche: discernere, stimare, ritenere. - anche assol.
pregio. -stimare una lappola: non stimare nulla. g. morelli, 235
sì lebbroso d'ogni male, fosse da stimare intangibile, iddio non sarebbe.
ed accrescer numero. -giudicare, stimare, reputare, disprezzare, abbassare,
quanto più facilmente si può discorrere e stimare a 14 soldi per lira che o l'
. campanella, 4-301: si deve stimare che i denti, la scorza dell'
],... saria cosa da stimare per bellezza più li suoi lavori e
guerra. segneri, iii-3-263: chi può stimare che possano un giovane scaltro e una
moco, un pistacchio. -non stimare un lupino, stimare meno di un
. -non stimare un lupino, stimare meno di un lupino: tenere in
[aaxapta{i. ó <; 'lo stimare felice, beato macarite, sf
tempo. tommaseo, ii-95: doveva stimare com'uno de'più maestrevoli passi di
paola... aveva imparato a stimare di giorno in giorno sempre più il giovane
beneficare che li forestieri, parimente è da stimare che alli già stati amici si debbe
malmaritata io con un uomo che non posso stimare. = comp. da malie]
seguitando la opinione sua non mostrava di stimare punto i commessari e i cittadini si
altra, si potrebbe esser tentato a stimare che sieno tante le maniere o le specie
. ch'ella sola sia più da stimare / dell'antica pretesta de'romani, /
, 22-81: chi altri [potemo noi stimare] il conservadore de'beni e lo
, tenere meno o per meno: stimare di minore pregio, di minore importanza;
avere in sé carità al prossimo e non stimare che la gloria del prossimo sia sua
italia ma di tutta la europa, maravigliosamente stimare. guicciardini, ii-113: avuta faenza
siamo per certo quasi tutti, a stimare la lira c soldi e chi mille fiorini
3-55: brutti guadagni ancora si debbono stimare quegli di coloro e'quali da'mercatanti
pratica dell'agrimensura, delle regole di stimare i terreni ed i bestiami e delle
ignoranzia, prenderanno alcuni forse occasione di stimare... che le operazioni che nascono
che io meritevolissimamente vi porto, potevate stimare che io fossi disideroso di sentir nuova
. che la donna li avesse a stimare per quel che veramente erano, dei
nell'essenza egli sa molto bene farsi stimare tale. giuglaris, 1-30: il
una metà del cammino 'e lo stimare errore 'siamo alla metà del cammino '
considerare, giudicare, ritenere, dichiarare, stimare, o, anche, presentare,
da noi. 36. valutare, stimare, computare qualcosa peril suo valore commerciale;
: per ogni altro rispetto non volerla stimare [la roba] più che mezzanamente.
/ e ch'ella sola sia più da stimare / dell'antica pretesta de'romani,
milionario. pirandello, 6-677: potevo stimare un sogno buffo che si potesse diventare
deve essere tanto abondante che la faccia stimare mimesca. fagutoli, 4-17: giunse
. per tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso
crescimento di profondità non s'ha da stimare che sia con si esatta proporzione come
e riesce uno sciocco, credendo farsi stimare orlando dal quartiere. ammirato, 1-i-279
riconoscere o rifiutarsi di riconoscere, di stimare, di apprezzare nel giusto valore una
comechessia, cessassi dall'amare e dallo stimare questo idolo mio. tarchetti, 6-i-347
e distanze. 12. valutare, stimare; considerare, ponderare. -in partic
. -in partic.: determinare, stimare, soppesare l'entità, l'intensità
di giudicare o, anche, di stimare qualcuno è necessario frequentarlo a lungo e
di valore, di pregio; non stimare affatto; disprezzare. onesto da bologna
verità e la vera via, ci fa stimare meno l'onore del mondo. g
piccolomini, 4-vili: non aviam da stimare che li corpi celesti abbiam punto di
. campanella, 4-301: si deve stimare che i denti, la scorza dell'
campanella, 1044: non si deve stimare il freddo senza senso perché la mano
, 18: oh quanto è dunque da stimare vertù! che non si può rapire
d'un uomo che abbiamo incominciato a stimare fin dalla nostra più tenera gioventù. foscolo
la legge della varietà non è da stimare che ogni specie di nebbia lucente incontrata
si perda. 2. non stimare o stimare molto poco; tenere in
. 2. non stimare o stimare molto poco; tenere in non cale
erano grande numero; da non potere stimare le botteghe de'calzolai, pianellai e
tenere a niente, per niente: non stimare affatto, disprezzare; tenere in nessun
tre man di noccioli! -non stimare un nocciolo: reputare qualcuno o qualcosa
vezzeggiare una bertuccia oltremarina piuttosto che a stimare un veruomo nostrale. viani, 14-120
solamente come villane. -giudicare, stimare. machiavelli, 1-i-65: e'prìncipi
. -avere, contare, riputare, stimare, tenere nulla, a nulla,
, in nulla, per nulla: non stimare affatto, non tenere in alcuna considerazione
zelanti di slargarsi più del dovere nello stimare illecite alcune leggi. gemelli careri,
odio, perché gl'inferiori non vogliono stimare li superiori, e gli eguali concorrono
-rendere buon odore a qualcuno: farsene stimare, apprezzare. gualdo priorato,
deve essere tanto abondante che la faccia stimare mimesca né che gli offuschi quelle parti
, dalla quale è mosso tertulliano a stimare non essere stata quella una eclisse,
nel fatto. -avere in onore', stimare, prediligere, tenere in grande considerazione
onta', trarre motivo di offesa, stimare, reputare, considerare oltraggio, affronto
. 3. giudicare, stimare, valutare (in relazione con un
. niente più di questa mostrò di stimare l'opinione che dice esser la vipera
. e questa si dee tanto più artifìziosa stimare, quanto essa più verisimile apparisce e
virtù, non dipregiare la povertà, stimare i modi e gli ordini della disciplina militare
del fuoco, e tanto più da stimare quelle sue carte che rinchiudono sì dolci
tur bolo, 1-i-240: non si deve stimare che sia danno se il cambio alto
corpo. bruno, 3-440: non dovete stimare che da la oscurità e negro colore
3-3-500: se alcuno pur volesse opinabilmente stimare che alla restaurazione dell'immensa luce, che
paganti, il cancelliere li faccia subito stimare. 3. per estens. ottenuto
di una paglia; non curare, stimare, importare una paglia', essere meno di
. uomini di paglia e da non stimare, ma sono anzi da temere. papini
paoli di trentotto '. -non stimare un paolo: considerare di scarsissimo valore
siamo per certo quasi tutti, a stimare la lira c soldi e chi mille fiorini
. castelvetro, 8-1-473: paralogisimo è stimare quando, essendo o facendosi prima una
sedia. 11. ritenere, stimare o giudicare opportuno, conveniente, utile
ant. tenere in poco conto, stimare poco, disprezzare; sottovalutare, trascurare
minuti particolari. -stimare o non stimare un pelo qualcosa, qualcuno: non
e perquotimento risulti suono, si dee stimare [ecc.]. pallavicino,
perizia per accertare il valore venale; stimare. spallanzani, iii-382: il volta
fare la perizia di un lavoro, stimare quanto debba esser costato. lo dicono;
non è elegante né necessario, essendoci stimare, far la perizia, valutare,
dovere. -in senso generico: stimare il valore venale di una merce.
tre. tasso, n-ii-138: sogliono stimare che la morte sia non il fine de
da quell'unico occhio non fallava a stimare peso e qualità del prodotto in ogni
gaza stati in monte pugliano a vedere e stimare le stipe lui avea tagliate già
erano grande numero, da non potere stimare le botteghe de'calzolai pianellai e zoccolai
/ fosse maggior, saria più da stimare. 2. bassa statura di
costargli un picciolo. -non stimare un picciolo: non tenere in nessun
. -curarsi, fare conto, stimare quanto il terzo piè: non curare
, non esservi un pistacchio, non stimare un pistacchio, non valere o valere
gente vorrebbe camminare con parità, e stimare dio perché lo merita e stimare le
e stimare dio perché lo merita e stimare le creature al pari di lui. alfieri
laonde per tutte queste ragioni si può stimare più nobile di saturno, che che se
lodo moltissimo. -avere in poco: stimare scarsamente. ulloa [guevara],
, x-13-80: l'italia non potè stimare la monarchia né credere alla repubblica:
e la vera via, ci fa stimare meno l'onore del mondo: onde i
6. ant. pesare. -anche: stimare, valutare secondo il peso.
machiavelli, 1-i-78: uno principe debbe stimare e'grandi, ma non si fare
ventre materno... putrido si dee stimare che sia, e massimamente essendo congiunto
18. considerare, giudicare, ritenere, stimare (spesso seguito da un agg.
, 821]: debbano ponere e stimare quanto parerà giusto si debbano vendere le
chi sa mostrare i denti e farsi stimare, gli si porta rispetto. carducci,
chi regna, verrà dunque il principe a stimare se stesso sopra ogni cosa. rasori
può arguirsi quanto poco si abbia a stimare la morte bella di alcuni rei cristiani
giustissime in un certo modo si debbano stimare. ghirardacci, 3-114: stassi bologna
in potestà de'lor padri, si deono stimare essere nello stato delle famiglie. muratori
e poverine, tanto più le dovete stimare. 6. mediocre; di scarsa
si ricerchi per poter un idoma ricco stimare, ed allora potremo risolverci se povero
meglio dell'arte di farsi amare e stimare. algarotti, i-ix f
{ prègio, prègi). apprezzare, stimare grandemente; avere in pregio, in
par che 'l pregi. -fare stimare, fare apprezzare. guittone, i-25-290
in gran, in sommo pregio: stimare, onorare, ammirare una persona per
in pregio: far apprezzare, far stimare. piccolomini, 1-97: il desio
o teofilo, che io debba o possa stimare che sia degno ch'io o altro
. (prèzzo). apprezzare, stimare, rispettare una persona per le doti
colui il cui prezzo non si può stimare. 10. dote, qualità
, in prezzo, in gran prezzo: stimare altamente, ammirare una persona per le
servile. -tenere in considerazione, stimare un'attività intellettuale, artistica oppure economica
firenze e procederà da chi egli nollo potrebbe stimare. castiglione, 3-i-68: l'è
viver nostro, si può senza dubio stimare in un certo modo naturale.
e per le selve, ci facciano stimare che questo clima non le produca.
giordani, iv-81: né è da stimare che la cultura della educazione produca al
copiosi. capponi, 1-i-267: nello stimare la produttività di un terreno, e
perché egli si voleva vantare di non stimare il suo corpo, e dipoi, essendo
parole appropriate, tanto più s'ha da stimare che debbi aver luogo nel parlar metaforico
la vittoria alle nostre insegne, fé stimare al mondo, giudice per lo più
, i-60: io credo che li dii stimare non essere degna cosa che il nome
dio sentir lo vero e del prossimo stimare meglio che di sé. corona de'
queste così facte maraviglie non si debbono stimare che dalla natura delle cose o vero
bazzecola, quisquiglia. -stimare o non stimare qualcuno oo qualcosa una prugna: considerarli
.]: fu detto anche 'non stimare alcuno una prugna ', per non
nel resto, non parrà che si possa stimare somiglianza in lei. marino, 1-2-135
difendere,... si debbe nondimeno stimare quello esser lo stato e il punto
'e poi * contare, calcolare, stimare '(v. potare1)
ii-603: ah, quanto è da stimare un'amistà / che sia creata d'
non riteneva un quadrante. -non stimare un quadrante: giudicare di nessun valore
'e pendere 'pesare, apprezzare, stimare ', sul modello di parvipendére (
piccolomini, 10-318: parimente si può stimare che s'incontrasse a caso ch'il
non entrano in chiesa. -non stimare un quattrino: non tenere in alcuna
14-1-166: niente più di questa mostrò di stimare l'opinione che dice esser la vipera
i-397): egli, non si veggendo stimare, cominciò rabbiosamente a predicar contra i
. n. franco, 7-178: da stimare non è che le asprezze de la
che non sia animo che 'l potesse stimare né lingua dire. sacchetti, v-54:
. s. maffei, 6-229: lo stimare che le ingiuriose parole possono togliere il
1-1-480: nessuna cosa gli fa tanto stimare quanto dare di sé rari esempli con qualche
salvini, 39-i-56: più si dèe stimare l'onestà del vivere e l'illibatezza
, pass, di réri 'giudicare, stimare 'e 'calcolare 'di origine
guittone, i-3-250: quanto è da stimare vertù che non rapire, non torre
era per la parte mia avessi potuto stimare il gioiello e la croce il suo
ravanelli nel suo orto. -non stimare un ravanello: non stimare nulla.
-non stimare un ravanello: non stimare nulla. lalli, 7-74: non
lalli, 7-74: non si potean stimare un ravanello. -pascere qualcuno di ravanelli
di un prencipe non si deve tanto stimare da'redditi ordinari quanto dalla comodità di
decima. or sentite le ragioni che fanno stimare all'aromatario che 'l petrarca non si
ciascuno, per dover prender esempio di stimare o far poco conto delle censure del
. piccolomini, 10-318: si può stimare che s'incontrasse a caso eh'il
di stefano soderini, 76: faciemo stimare la ricolta k'era in su. luogo
. reputare nell'accezione crist. di 'stimare, pregiare, elogiare '.
2. ant. e letter. stimare, apprezzare una persona per le doti
l'iracondia, e si cominciò a stimare, che non si resti da vendetta,
, 3-196: se tu vuogli veramente stimare l'uomo e sapere quel ch'egli è
. galileo, 4-3-312: dobbiamo noi stimare che altrettanto lo ricacciasse la pressura dell'
non si debbe ricevere né ubidire né stimare. chiari, 5-85: sino qui il
di stefano soderini, 76: faciemo stimare la ricolta k'era in su.
la vittoria alle nostre insegne, fé stimare al mondo, giudice per lo più
o novità ci paiono riguardevoli e da stimare molto. guazzo, 1-121: una
: per la qual legge si dèe stimare che con occhio d'ottimo giudizio fu avuto
peculiare di rimbaud. peva e stimare i pregi e soffrire i difetti e sorridere
di una determinata considerazione; giudicare, stimare, reputare. bruno, 3-691:
del fuoco, e tanto più da stimare quelle sue carte che rinchiudono sì dolci
tommaseo, lxxix-iii-123: egli sapeva e stimare i pregi e soffrire i difetti e
tanta letizia spirituale che non si potrebbe stimare. idem, 21-88: io sono ripieno
al reggimento del cocchio, si dèe tuttavia stimare che ad un solo rettore convenga l'
esse. 4. giudicare, stimare, prendere o tenere in considerazione,
. piccolomini, i-62: si ha da stimare che le linee, dividendosi, non
si ricerchi per potere uno idioma ricco stimare, e allora potremo risolverci se povero fusse
in altra sua oppenione, che lo facesse stimare di non esser libero e ai non
. galileo, 3-2-396: che doviamo stimare che accader debba in un vaso così mirabilmente
284: mostrò il duca di mena di stimare la proposta per utilissima alla conservazione della
, tenere in riverenza: rispettare, stimare, onorare una persona; apprezzarne il
non poco. -tenere in considerazione, stimare, apprezzare. fausto da longiano,
e cerchielli... si debbano stimare per lo maggiore oficiale del saggio.
o teofilo, che io debba o possa stimare che sia degno ch'io, o
. gesualdo, lxx-392: perché possiamo stimare che 'l nascere in essilio con tanto
non replicheremo altrimenti,... per stimare le lettere essere venute salve ancoraché le
, 16-317: pare che abbiano preso a stimare mio nipote più che non merita.
nave non faccia acqua, quanto per stimare qual effetto facciano le trombe a confronto
di dare scandalo al popolo, chi può stimare quanto merita innanzi a dio? ghislanzoni
perché egli si voleva vantare di non stimare il suo corpo; e dipoi,
passate, per le quali le fanno stimare una dramma scarsa per un talento.
arti. del casto, 1-44: stimare non si poteva se non persona molto sciente
buoni. machiavelli, 608: potere stimare poco iddio e meno la chiesa non è
di riconoscere nell'autentica natura, di stimare, di apprezzare nel giusto valore un'
avendo raggiunto livelli ragguardevoli (si può stimare che circa il 20 % del patrimonio
xxxiv-404: da una parte io non posso stimare / che [cristo] ci abbi
per sentimento di dovere, tra per farsi stimare dagli stranieri, associarsi fraternamente. aleardi
dio sentire lo vero e del prossimo stimare meglio che di sé. dante, conv
b. croce, ii-1-405: né può stimare il gravina precursore del vico, confondendo
nobile, vestiti gravi e da farsi stimare alla plebe. carducci, iii-1-181:
da pesante martello artificiosamente impressi si fanno stimare. algarotti, 1-vi-9: i pittori
, tanto meno io mi ci debbo stimare adattato, e perché credo che questo nerbo
giordani, iv-81: né è da stimare che la cultura della educazione produca al popolo
marittimi promettono ai pa porria stimare? francesco da barberino, ii-314: convienti
conosco e che perciò non posso né stimare né disprezzare, si fosse meritata unavolta la
dare scandalo al popolo, chi può stimare quanto merita innanzi a dio?
è... al parer mio da stimare, né che il verso sillabico venisse
e che la resposta facta loro potrà stimare sincera e non simulata. guidiccioni,
zelanti di slargarsi più del dovere nello stimare illecite alcune leggi o provisioni publiche.
avrebbe oggi un documento attissimo a lasciarci stimare le sue facoltà intellettuali. 25 *
pare diviso e smembrato, si debba stimare unito e quasi continuo. m. adriani
: più a mio credere è da stimare un libro che insegna ad un mercatante,
delle mie fatiche, disse che voleva farla stimare per pagarla il giusto prezzo. giacomo
quanto più facilmente si può discorrere e stimare, a 19 soldi per lira,
): egli, non si veggendo stimare, cominciò rabbiosamente a predicar contra i
sospetto'. gli artefici, massime nello stimare i lavori, si favoriscono l'un l'
.). sottostimare, tr. stimare meno del giusto o del reale;
. = comp. da sotto1 e stimare (v.). sottostomàtico
= comp. da sovra per sopra e stimare (v.). sovrastòrico
cavalli. per tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso
acqua la detta essalazipne, si può stimare che sia proporzionato e simile al terremoto
non tenere in alcun conto; non stimare minimamente; avere in spregio;
penso che non sia animo che 'l potesse stimare né lingua dire. g. gozzi
92: al suardi premeva troppo di farsi stimare per giovane onesto e squisito. palazzeschi
che 'l più stellato si debbia più stimare. -ornato con decorazioni metalliche,
a chi ha buon naso: farsi stimare da chi sa apprezzare le opere degne.
fare stima. = deverb. da stimare. stima2, sm. e
. verb. da aestimàre (v. stimare). stimabilità, sf. l'
. = nome d'azione da stimare. stimaménto, sm. ant.
. = nome d'azione da stimare. stimana, sf. ant
stimante (pari. pres. di stimare), agg. ant. non stimante
ad altri il titolo di pretendente. stimare, tr. determinare il valore o il
; se la vendevano l'avrebbero fatta stimare: allora sarebbe venuto fuori il vero valore
come i forestieri si debbano allibrare e stimare. statuti di lucca (1539)
, iv-118: non sapendo fra me stesso stimare quanto stato fusse lo spazio ch'io
1-iii-543: gli brillava il cuore nello stimare, sbirciando coll'occhio, quant'era
che te darà alegreza -qual non se pò stimare. chiaro davanzali, xxvii-124: quant'
cotal reggimento si traeva non si poteva stimare. rosmini, xxi-347: bentham..
è certamente uomo capace... di stimare nel loro giusto rapporto le circostanze su
né tollere; che non naufragio, stimare quanto si andasse ognora dilatando la fama ed
opulenza di padova si può quindi facilmente stimare, ché ella ha pur ricco vescovato e
quel che ciò importi non lo può stimare chi non ha provato. -prevedere
ottimo, i-192: non potea l'autore stimare la sua cacciata, però che era
la religione e la giustizia, ma ancora stimare i suoi buoni cittadini. goldoni,
: oh quanto è... da stimare vertù, non tempesta la tolle
quanto me perché sei stato tu a farmele stimare. -in formule di cortesia.
in espressioni di significato negativo (come stimare o non stimare un'acca, un fico
significato negativo (come stimare o non stimare un'acca, un fico, un fuscello
leopardi, i-49: non si dèe stimare il giudizio de'greci e degli antichi su
non si debbe ricevere né ubidire né stimare, salva la riverenza debita alla sedia apostolica
/„. /... che stimare / mi fa voi di bellezza trapassare /
, / e senza prova non sen può stimare / più che il cieco nato dei
ter, quando uomo vuole, stimare e a suo modo per questi larghi
spesa. = deriv. da stimare. stimata e deriv., v
= agg. verb. da stimare. stimato (part. pass
stimato (part. pass, di stimare), agg. (superi, stimatissimo
182: anche demo alli stimatori, che stimare lo guasto di panico d'un campo
estratto. = nome d'agente da stimare. stimatura, sf. ant
iv. = nome d'azione aa stimare. stimazióne (ant. stimassióne
stimazione. = nome d'azione da stimare. stimbrato, agg. mus
1-916: la resposta facta loro potrà stimare sincera e non sti- mulata. carducci
a. manetti, 102: debbesi stimare che da prima gli architravi, fregi e
: / e pur costui si fa stimare stoico / e accoppia cristian detto e
dire) strumentali non si ha da stimare dall'esito del calcolo; ma dalla
nostri bisogni onestamente supplire, quella si vuole stimare soperchia. l. carbone, 67
. -valutare un'entità economica; stimare il valore di un bene.
» è un segnale preciso 3. stimare un bene per un valore inferiore al valore
diversi legami, solo perché tu possi stimare che in te consiste il suo sviluppa-
piccolomini, 10-350: non si doverà stimare che la colpa sia della natura e condizion
occasioni passate, le quali le fanno stimare una dramma scarsa per un talento.
dice, abbia a tarare e vedere e stimare i difetti di cotali panni. dizionario
. m. villani, iii-9-110: fece stimare tutte le rendite e 'beni de'
. manni, i-xi: si dèe stimare avanzata la proposizione di coloro, che
.. attribuire a una somma generosità lo stimare più la gloria e reputazione sua che
in prezzo, in credito, instima: stimare, apprezzare, pregiare. varchi,
il compì, pred.: pregiare, stimare. monte, 1-viii-105: ben sa
, assolutamente trascurabile (nell'espressione non stimare un terùncio). genovesi, 435
tre insieme abbino a vedere e a stimare la detta testiera, e tabernacolo,
439: solo quelle ricchezze si possono stimare, e porre a conto di proprie,
. con propri torsofini. -non stimare, non apprezzare un torso, pregiare meno
torsolo. 6. locuz. stimare un torsolo-, tenere in scarsissima considerazione
peccato di darsi l'aria di poco stimare quelle cose sue. -forzare un testo
e ch'ella sola sia più da stimare / dell'antica pretesta de'romani,
svizzeri, in qualche cosa ha monstre stimare assai l'imperatore. ammirato, 181:
che piuttosto naturali che fortuite si debbano stimare. pananti, iii-26: il governo
10-125: non è sicura opinione adunque lo stimare che l'epico poeta nel suo narrar
parole appropriate, tanto più s'ha da stimare che debbi aver luogo nel parlar metaforico
conversava, non essere traverso, non si stimare più che gli altri. mariconda,
-per simil. e scherz. stimare con precisione una situazione. c
meglio d'ogni suo trombettatóre, di stimare nel loro giusto rapporto le circostanze su
9. giudicare, reputare, stimare (in relazione col compì, pred
guittone, ii-iii-35: quanto è da stimare vertù, che non rapire, non
/... /... stimare / mi fa voi di bellezza trapassare
al quale [noè] innanzi si dèe stimare che la [vite] fosse,
d'un fonte non sareobo- no da stimare molto. galileo, 3-3-216: io dichiaro
non è possibile a un gran pezzo stimare. statuto dei cavalieri di s. stefano
tesoro / la cui valuta non si può stimare. seneca volgar., 3-43:
; meno correttamente valuto). stimare un oggetto, un bene, un immobile
neanche di lontano. -valutare, stimare un fatto, un fenomeno in un
: ma quale e quanta dobbiamo noi stimare che sia questa velocità del lume?
/ devoto intende. 3. stimare profondamente, nutrire grande rispetto e alta
più che di legge, si deve stimare il terzo punto, cioè se quando si
, non essere traverso, non si stimare più che gli altri. d. bartoli
vezzeggiare una bertuccia oltremarina piuttosto che a stimare un ve- ruomo nostrale. =
in viltà, tenere a viltà: non stimare, non tenere in alcuna considerazione.
: per li mali del corpo si dèe stimare ben impiegata la visita personale del medico
che aveva l'incarico di controllare e stimare eventuali danni subiti da una proprietà tassa
: andando gli visori a vedere e stimare danni dati in luoghi vicini alla città
, 3-3-491: se poi si possa probabilmente stimare, nella luna o in altro pianeta
anderà a zero. -considerare, stimare uno zero, come uno zero: non
ridere i zoccoli. -non stimare qualcuno uno zoccola non avere alcuna stima
tr. (autogiùdico). valutare, stimare secondo i propri criteri, i propri
dei conoscenti, di quelli che si vorrebbero stimare ed amare. = comp.
totemizzare, tr. sacralizzare, idealizzare; stimare eccessivamente, sopravvalutare. corriere della