pargioni pozzetti, 1-311: le quali [stille d'acqua] a guisa di lenti
/ che il suo pianto silenzioso / a stille su le fronti de gli uomini diffonda
l'emorragia. idem, 2-124: piccole stille rosse a puntuare la percorrenza del bisturi
. borgese, 6-50: con dita carezzevoli stille / di sonno davi alle allucinate pupille
ch'in copia abbonda, / in stille altronde piove. 2. disus
, 6-ii-75: indarno da gli occhi amare stille / io verso a mille a mille
forma, altri ritondi, / quai di stille di porpora consparti, / quai d'
, / che traggon da la man purpuree stille? / no, ché d'amore
come fior di rododendro, / come stille di sangue sulla neve, / cerchiano
risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. serra, ii-317: eppure in questa
chiaro umor, che di sì spesse stille / le belle gote e 'l seno adorno
vetri vilissimi per mutargli in diamanti, stille di semplice rugiada per farne perle,
iii-212: acque di stige son, stille di lete, / che i dì sommerge
avara luna almen concesse / sue rugiadose stille; e herbe e i fiori / bramano
sui seni burrosi della seconda giovinezza: stille di brillanti. alvaro, 9-279:
piaghe, e spargerle / di balsamiche stille. cattaneo, iii-1-241: l'arancio
calde bave / e di livide schiume / stille sanguigne ad infettar l'arene. gazola
una rovente piastra di ferro alcune piccole stille di qualche bitume di diffidi combustione, il
sol, bramate tanto / lieto riceve rugiadose stille. aretino, ii-215: senza forse
si diffonde e cade, / di dolci stille ingemmano le strade. d. bartoli
/ già pianto urgea con grappoli di stille / nuove, caduchi, e ne traeva
/ e dolorosi del perduto auriga / calde stille versar dalle palpebre. nievo, 1-139
come potè; s'asciugó le poche stille di sangue sopra la contusione ma del
tacita, verde corrente: e alcune stille filtrano e cadono di sotto il vólto a
suoi tremuli rai fra le cadenti / stille saetta, alla capanna mia / dolcemente picchiando
acanto, / né dell'incenso lagrimose stille, / e di tenero nardo i
i suoi tremuli rai fra le cadenti / stille saetta, alla capanna mia / dolcemente
pioggia e di ferro / è passato stille pietre, / sul nostro chiuso ronzio
come potè; s'asdugò le poche stille di sangue sopra la contusione.
occhi coll'ambrosio dito / due vivifiche stille mi diffuse / del collirio immortali che
/ già pianto urgea con grappoli di stille / nuove, caduchi, e ne traeva
acqua ha nel vaso, onde 'ncantale stille. acq'ha sarebbe troppo accorciamento,
quali in molti luoghi si vedevano pendere stille di congelato cristallo, e d'intorno
scellerata guerra / conta il cielo le stille e le schernite / lagrime tutte della stanca
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille: / di stille d'oro in
e gocciar rado di stille: / di stille d'oro in coppe di cristallo.
risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. d'annunzio, v-3-281: la cella
solo, è nudo, muore. / stille su stille gemono dal tetto. /
è nudo, muore. / stille su stille gemono dal tetto. / gli dice
troveranno nella religione di que'pensieri alcune stille di balsamo. manzoni, 39:
in su l'uscita / di rugiadose stille allor raccolte / dalle rose di pesto
ma raccolto prima nelle palme le ultime stille di sangue, lo avventarono contro gli
che il suo pianto silenzioso / a stille su le fronti de gli uomini diffonda
sbattono: a mille / cadon gelate stille / da quel tetto e da questo
12-152: tra quelle spesse e condensate stille, / e quelle zolle a più
/ che mi disseta con le dolci stille. marco polo volgar., 2 (
le lagrime / con le notturne rugiadose stille. carducci, 1002: mira: l'
quanto può mi scongiura, e vive stille / mesce di pianto a suppliche efficaci,
/ che mi disseta con le dolci stille. buti, 3-227: 'mi disseta';
insin le foglie dell'erbe e le stille della rugiada percosse dal sole risplendono. augustini
, dove per la frigidità si converte in stille. magalotti, 20-53: quell'umore
/ ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille, / ch'a lo stil, onde
di mattutina o di notturna / rugiada stille sì dolci e leggiadre / cadder nel grembo
parole, grondavano dalle sue palpebre alcune stille ed era dipinto il dolore sulle guance.
mi guati, / e di segrete stille / rugiadose si fan le tue pupille?
drago / sangue s'appella in rubiconde stille; / né so ben dir se da
umor, che di sì spesse stille / le belle gote e 'l seno adorno
, che in uno effluvio di minutissime stille di acqua si fa l'illusion dell'iride
o bella, il tuo core in poche stille, / trapiantato qui sopra un dolce
acqua di odor le caccia, / chi stille d'elisirre entro il palato. tommaseo
: quando... le minime stille d'olio, che in virtù della precedente
parte / che tali asperse di spumose stille, / preso ha la preda e va
ha di furto espresso / non poche stille di segreto mèle, / che tempra,
più risuoni / né un appartato gocciolìo di stille; / non fumi più, di
giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle d'un contrabbandato
scioglie a lusso facondo il biondo dio / stille sonanti a la pieria arena. lemene
da falce cruda, / le preziose stille unqua non suda. pascoli, 270:
io piango, fiamme son l'umide stille, / e le lagrime mie si
d'autunno! il velo soffuso di stille / di nebbia, e gli occhi vibranti
dama dolce lagrimetta / pari a le stille tremule, brillanti, / che a la
ciascun'onda a mille / fervon minute stille / al vivo sole e a'venti.
/ spargendo, come suol, fervide stille, / la sopita di voi virtù feconda
s'io piango, fiamme son tumide stille, / e le lagrime mie si fan
m'ha di furto espresso / non poche stille di segreto mèle, / che tempra
'l dio versò ne la mensa le stille, / poi, per la prima v'
picciola ferita, / né poche risparmiar stille di sangue / suol, perché 'l corpo
. a dimari, 37: di calde stille il flebil ciglio asperso / rasciugo in
amore e'sia: / cadon le stille, sibila il rovaio; / è un
capo / pendegli, e grave di notturne stille. cicognani, 2-67: le pinete
risuoni / né un appartato gocciolìo di stille; / non fumi più, di tanti
spalle de'poggi: luccicavano di recenti stille l'erbe e i fiori gemmanti; fremivano
divise e vicine. rosa, 1-49: stille fetide, /... /
ii-239: a mille / cadon gelate stille / da quel tetto. bocchelli, 3-45
dama dolce lagrimetta / pari a le stille tremule, brillanti, / che a la
. cantù, 49: grosse stille di sudore gocciavano dalla fronte impallidita.
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille: / di stille d'oro in coppe
gocciar rado di stille: / di stille d'oro in coppe di cristallo. bocchelli
6-114: gocciolavano ancor da la ferita / stille di sangue. minzoni, xxii-1174:
risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. d'annunzio, iv-2-837: così alto
or lacrimoso or sorridente mesto fra le stille di pioggia e uno sprazzo di sole malaticcio
. c. dati, vi-100: le stille grondanti... sopra la chioma
, 418: grondar tutti d'odorose stille. leopardi, 712: già l'agricoltore
, i-307: imagini altre fiate grondarono stille di sudore. d. bartoli,
/ pendegli, e grave di notturne stille. 15. frances. rimanere
del morto. rosa, 1-49: stille fetide, / che corrompino, / ch'
. arici, 1-272: ma poche stille ormai della serbata / idria cre- sceano
ignude, / piovendo dal crin d'or stille d'argento. manzoni, pr.
, immensurabile. mamiani, 18: stille piovute dai celesti vapori, corriamo all'oceano
le vesti e le chiome / di stille minutissime s'imperlano. d'annunzio,
sole. vivanti, vii-54: delicate stille di sudore s'imperlano sulla mia fronte
nobil tronco, / soglion raccor le lagrimate stille. = denom. da piaga (
drago / sangue s'appella, in rubiconde stille: / né so ben dir se
gli poveri popoli avenga che per le stille, che scorreranno da le vene incise,
, / e spira dentro le incorrotte stille / di balsamo sabeo dal tempo intatta
'l viso, c'ha paura che le stille del pianto non gli facciano i solchi
: di quel sangue cavallotti raccoglieva le stille per altro battesimo. = voce dotta
viso immobil fatto e queto / sparge le stille in dolce vino accolte / dai fruttiferi
secche aiuole, / per poche infuse stille, / vestirsi di fior mille / e
3. cospargere, punteggiare di stille, di gocce. chiabrera, 1-iii-56
.. i ingemma l'erbe di minute stille, / e sì fatto vapor detto
a mille / vive saltanti e spiritose stille / onde gli occhi mi punga e
aurora colla rosea mano / de le stille di sua dolce rugiada. de amicis
, / piovendo sopra lei sanguine e stille / in vece di rugiade. pascoli
cadere a poco a poco, versare a stille; immettere, introdurre a goccia a
(anche istillato). versato a stille; lasciato cadere a goccia a goccia
/ del sangue del mio core alcune stille, / o sue vive scintille. forlani
fecondo / suolo impinguando, intepidiansi in stille, / per dar tributo al tebro
achille? / ad irrigar con odorate stille, / non co'i sudor de l'
occhi coll'ambrosio dito / due vivifiche stille mi diffuse / del collirio immortai che
tommaseo [s. v.]: stille provvidamente irroranti. 2. figur
/ le tortuose braccia, par che stille / ambrosia e mel, qual nell'
spesso cadean dalla gor- gonea fronte / stille di sangue, che, spargendo a terra
lagri- metta, / pari a le stille tremule, brillanti. foscolo, 1-306:
: sanguinano i giovinetti: e le stille si rappigliano, giù per la lanugine
ben mille / zampilletti spruzzar l'erbe di stille. gualdo priorato,
cuore come lacrime di miele, come stille di latte. -caffè e latte:
mentre l'acqua del lete invade a stille / il vano lavorìo de'miei pensieri!
/ che mi diseta con le dolci stille '. boccaccio, dee., 7-9
insin le foglie dell'erbe e le stille della rugiada percosse dal sole risplendono.
né mi cadean da li occhi ardenti stille. tasso, 17-41: giunto a
, / sorrise parolette, e dolci stille / di pianto, e sospir tronchi
. idem, iv-1-888: le minutissime stille, come un pulviscolo di diamante,
il piombo, disperdendosi in più minute stille,.. si perdesse del tutto.
liquid'olio ed odo rose stille / morbido e mondo. mascheroni, 8-57
in mille e mille / lucidette argentee stille. cavacchioli, 200: l'amatore
atto / di voler consolarla, alcune stille / di pianto lusinghiero, al primo tratto
fronte d'un tratto si macchiò di stille / rosse. -offuscare, velare
sì facilmente a un tratto / con poche stille di cadente umore? metastasio, 1-ii-327
erano questi piccioli soccorsi: che quasi stille d'oglio che, cadendo sovra un lume
/ sangue s'appella, in rubiconde stille. foscolo, 1-169: all'agitarti,
a cavare dal nocciolo, e ben poche stille, se pur se ne traggono,
a mille a mille / le ognor colanti stille. campailla, 16-40: del volto
cuore come lacrime di miele, come stille di latte. s'io mi metteva
alle parole. marino, 4-33: vive stille / mesce di pianto a suppliche efficaci
. d'annunzio, i-989: quante stille amare, / inconsapevolmente, / tu
proda dei campi / con le piccole stille / che le accendi in minuscoli lampi,
l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille. pananti, iii-113: quando il
\ tasso, 16-25: e dolci stille / di pianto, e sospir tronchi
farlo / con liquid'olio ed odorose stille / morbido e mondo. arici,
tanta virtù d'inesplorate essenze, / stille dedusser di sottil veleno / e nuvolette
suoi tremoli rai fra le cadenti / stille saetta. borgese, 6-148: io
seno sul quale la natura aveva spruzzate stille di rose vermiglie. pagano, 1-268:
il nazareno cinto di spine e di stille sanguigne guardava da ogni parte con gli
terra quasi perfettamente imbevuta di quelle minute stille. foscolo, xiv-292: sono partito lunedì
, 102: rosseggiaron così d'alquante stille / le nevi di quel petto alabastrino.
di mattutina o di notturna / rugiada stille sì dolci e leggiadre / cadder nel grembo
, / e dalle piene mamme in bianche stille / gronda sovente il nutritivo umore,
accoglie / tanta virtù d'inesplorate essenze / stille dedus- ser di sottil veleno / e
farlo / con liquid'olio ed odorose stille / morbido e mondo. papi,
iij-25-253: quel che nel voltaire erano stille di poesia nel manzoni era un fluire
bacio almen gli porterai, / e queste stille d'onorato pianto. tommaseo, 3-i-24
giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle d'un contrabbandato
/ e le tempie s'imperlano di stille. moretti, ii-257: il rasoio passando
e senza sguardo; sangue uscivane a stille. f. casini, ii-224:
, sull'acque morte dei paduli, stille di bianco fuoco. alvaro, 13-53:
parini, giorno, ii-515: le stille tremule, brillanti, / che a la
. w. [po stille], 6192) forse attraverso il bizantino
, voi venite via con le rugiadose stille, coi teneri agnellini,...
che trag- gon da la man purpuree stille? p. mocenigo, li-8-440:
penetrare non poteria la puncta di uno stille. fasciculo di medicina volgare, 47:
giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle d'un contrabbandato
. galileo, 4-2-116: le minutissime stille della rugiada che si vede talvolta sopra
stoppie e pruni, dove le dette stille si vedono di figura sferica come minutissime
quindi / piangon le selci in copiose stille. arici, iii-78: mesto per li
bocca teneramente, provando il sapore delle stille salse, bagnandosi di quel caldo pianto
1-xix-307: tu sei che chiami le pietose stille / all'uom sul ciglio, se
/ colerò / dalle pupille / quattro stille / tutte fuoco, / e nel cuore
ojetti, i-726: di sangue sgorgano poche stille, ché la coscia è stata legata
vasi sono vuoti. appena pullulano quelle stille, garza e cotone sono lì pronti
oltraggio / lunga pioggia crudel di false stille. 5. fascio di luce
sommi chiostri / rivi e torrenti o tante stille almeno / quante lagrime sparso hàn gli
amorino] / le bianche membra di lucenti stille / sparso, e scotendo le piovose
cui la sacra esperta man sommette / due stille di vulcan limpide e chiare. b
con un isbuffare da nuotatore, spruzzizante stille piumarie, cavò fuora il grifo,
1-68: ne gli presento o due stille di vino o il sangue d'un bue
carmi / de tonda pegasea le pure stille. filicaia, 2-2-201: tu sai
si raccoglie sopra ciascun foro in picciole stille di sferica figura. -con riferimento
, 5-719: quanto sangue! le stille porporine / all'amaro ruscel tingono l'
umil bacio almen gli porterai / e queste stille d'onorato pianto. -tradurre
strappato. moniglia, 1-iii-163: amare stille, / dolci faville / potate ai
colpo grondanti e, segnando di infinite stille lo spazio sul quale precorrevano er rituffarsi
a parteciparvi). u. stille [« corriere della sera », 13-vi-1976
mai stanche mandando ai terrestri / vitali stille e prolifichi influssi. monti, iii-177:
pianto su 'l cadavero d'anticira con stille liquefatte dalla finzione, vedutasi aprir larga
, 4-2- 116: le minutissime stille della rugiada, che si vede talvolta
le stoppie e pruni, dove le dette stille si vedono di figura sferica come minutissime
ojetti, i-726: di sangue sgorgano poche stille, ché la coscia è stata legata
vasi sono vuoti. appena pullulano quelle stille, garza e cotone sono lì pronti
atto / di voler consolarla, alcune stille / di pianto lusinghiero al primo tratto
popolo quella croce gittò aa prima alcune stille e dipoi largo sudore, ed i
il nobil tronco / soglion raccor le lagrimate stille. bellori, i-185: dietro san
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille. jahier, 225: smarrimento e afflizione
quanto si crede, a raccogliere le stille di rugiada sopra le foglie, procurando al
fonti, non comincia ella a scorrere a stille, ma si raguna in qualche vaso
vele. molineri, 1-214: quelle stille, che tremulano innanzi alla pupilla di un
: sanguinano i giovinetti: e le stille si rappigliano giù per la lanugine prima.
del sol, granda la pioggia a stille. 2. per estens.
bella / rasserenò; / e insiem le stille / d'un dolce pianto / su
i-177: rasciutto avrei le roride / stille del tuo sudore. carducci, iii-25-101
. d annunzio, v-1-233: le stille a miriadi si riscaldano si ravvivano e
all'anima, / con dita carezzevoli stille / di sonno davi alle allucinate pupille.
se largo un nembo / di rugiadose stille a cader venne / in sull'umida
loriche, a fin che d'atre stille / di sangue si ribagm il prato
di ribattezzarle con lo spruzzarvi sopra alcune stille di filosofia e di dialettica, che
penetrare non potena la puncta di uno stille, pur è tanto il desiderio suo
. d'annunzio, v-1-233: le stille a miriadi si riscaldano si ravvivano e
. cesarotti, i-xxxm-119: così le stille sacre preziose / del celeste licor rigan la
bianco velo / la ninfa asciuga t amorose stille, / che riga- van del petto
. e. gadda, 5-282: grosse stille vermiglie, poi, sui baffoni pioventi
, più mi pare di sciogliermi in stille e brusii, nella voce del lago,
. d'annunzio, v-1-233: le stille a miriadi si riscaldano si ravvivano e
, trova consolazioni e lagrime che sono stille di balsamo sulle altrui piaghe, non
. d'annunzio, v-1-233: le stille a miriadi si riscaldano si ravvivano e
la moltitudine tacea riverente: grondarono alcune stille da'begli occhi di glicistoma. saluzzo
su le guancie delicate, / che stille rassembravan di rosata, / scesa dal ciel
spegnersi vicina / l'ultime bagneran roscide stille. -ant. arco roscido:
1 biondi crini / rosseggiaron così d'alquante stille. morone, 246: vedi piaga
chi compose / della rugiada le ritonde stille? leopardi, 214: sopra un masso
... / quanto le belle rubiconde stille / che mi scaldano il core,
la morbida lanu- gin bionda 7 cui stille rendono rubicondette. = voce dotta
/ rabi- neggia così d'alquante stille. = denom. da rubinoi,
biondi crini / rosseggiane così d'alquante stille, 7 come rosseggia l'or che
, bramate tanto / lieto riceve rugiadose stille. g. rucellai, 477: dentr'
avara luna almen concesse / sue rugiadose stille. ciro di pers, 170
: bella aurora, che scioglie / in stille rugiadose / da cento luci innamorate il
nerelle, voi venite via con le rugiadose stille, coi teneri agnellini,..
atto mi guati / e di segrete stille / rugiadose si fan le tue pupille?
[di agamennone] infelice. a stille il sangue / qui più non cade,
: da la bava di gauro avea tre stille / tolto il maestro, e d'
i suoi tremuli rai fra le cadenti / stille saetta. -far rifulgere il giorno.
queto penetrar del raggio / fra le sospese stille iri è concetta. stampa periodica milanese
1-246: un vin che mandi le sue stille in alto / e d'intorno al
, / e traendo di gioia umide stille / giovi poi se ferisci, e a
: quivi si pugna e di sanguigne stille / spruzzata ad or ad or cresce la
, in vece di rai, sanguigne stille / versi da'sacri lumi al suolo affissi
, / piovendo sopra lei sanguine e stille / in vece di rugiade.
, arriva a terra sciolta in minutissime stille ed in sottili spruzzaglie. cesarotti,
magalotti, 4-156: vasi sbruffati d'odorose stille. 2. figur. macchiato
, voi venite via con le rugiadose stille, coi teneri agnellini,...
già l'imposte schiudo, / sto stille soglie ad aspettarti. e. fabbri,
: un vin che mandi le sue stille in alto / e d'intorno al bicchier
l'aria. brusoni, 4-i-32: quasi stille d'oglio che, cadendo sovra un
i tuoi candori, / ceda a le stille tue le stelle e gli ori.
, a cui forman le squadi sette stille la murena asperso, / lunga e scorzuta
paci, / sorrise parolette, e dolci stille / di pianto, e sospir tronchi
la segregazione razziale. u. stille [« corriere della sera », 2-x-1962
risuoni / né un appartato gocciolìo di stille; / non fumi più, di tanti
gelo / cangiarsi e 'n fiamme le cadenti stille / e, qual gemma ch'ai
il chiaro umor, che di sì spesse stille / le belle gote e 'l seno adorno
avara luna almen concesse / sue rugiadose stille. graf 5-118: sulla sponda estrema /
la penna della fede ed infondendola nelle stille del proprio sfacimento, sottoscrivono agli occhi
c. gozzi, i-209: alcune poche stille d'inchiostro amaretto, impiegate a lineare
empirea sfolgoreggiano tante stelle quante sono le stille che da'fonti svenati del salvatore caderono
di sganciamento deldo- fascista-papale. u. stille [« l'espresso », 27-i-1957]
quando serà sicca l'arbore e senza stille sia deiecta per terra e così serà optima
mille scintille de'monili, / artificiate stille di vetro e di similoro. jovine,
di singhiozzo lo scoteva, mentre le stille rosse cadevano a una a una. gli
bevi / dai rivi del mio cor stille di fede. bruni, 16: a
[l'acqua] è sottilissima come stille di mattutina rugiada e soave a guisa
martello, 6-ii-432: sangue uscivane a stille, / che in soggetta d'argento vasca
su 'l viso c'ha paura che le stille del pianto non gli facciano i solchi
/ spargendo, come suol, fervide stille, / la sopita di voi virtù
paci, / sorrise parolette, e dolci stille / di pianto, e sospir tronchi
ape suol, che ai più chiare stille / tragge e di fior più scelti il
307: tu sei che chiami le pietose stille / all'uom sul ciglio, se i
carichi. opuscoli scelti sulle scienze e stille arti di milano, iii-153: durante
: a queste mie pupille / amarissime stille / sempre convenne spargere, / senza
nel gelato verno / rigate già dalle brumali stille, / fatte nere l'ulive,
14. uscire a fiotti o a stille da una ferita aperta o, anche
/ e 'l suolo asperge di vermiglie stille. t. valperga ai caluso, 50
vidi a molti grondare dagli occhi le stille di gioia: altri con volti splendidi per
. -uscire a fiotti o a stille (il sangue, le lacrime, il
rimini- scenze, pensieri di tutti, stille di fuoco e fuochi d'animi sprizzati
di ribattezzarle con lo spruzzarvi sopra alcune stille di filosofia e di dialettica, che
v-1-312: dolce ambrosia d'apollo le cui stille / spruzzon liquor di gloria e d'
mille / zampilletti spruzzar l'erbe di stille. passeroni, iv-131: chi profuma le
/ quivi si pugna e di sanguigne stille / spruzzata ad or ad or cresce
la coltrice,... spruzizante stille piumarie, cavò fuori il grifo con
a mille a mille / le ognor colanti stille, / che, mescolate poi cogli
sputa il vino nel viso a minute stille. spallanzani, 4-ii-312: aspersi il ferro
/ il mio cor lieto e le dogliose stille / spinte indietro ne'miei lumi a
/ fronte d'un tratto si macchiò di stille / rosse, la testa, in
a pancille, / e di lacrime stille / gli occhi lucenti per gran doglia
16-8: com'ape che di più chiare stille / tragge e di fior più scelti
l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille, e l'erbe e i fiori
velo / la ninfa asciuga l'amorose stille. testi, ii-ii: di sanguigne stille
stille. testi, ii-ii: di sanguigne stille / il fulminante ferro ancora tinto.
. segnan do di infinite stille lo spazio sul quale precorrevano per rituffarsi
suoi tremuli rai fra le cadenti / stille saetta. pascoli, 39: stille su
/ stille saetta. pascoli, 39: stille su stille gemono dal tetto. d'annunzio
saetta. pascoli, 39: stille su stille gemono dal tetto. d'annunzio,
bocca teneramente, provando il sapore delle stille salse. gatto, 4-103: luminosa trascorri
tue pupille / la leggera fiorita delle stille / sui prati e di quel vivido si
vita. -raro sm. stille. s. maria maddalena de'pazzi
lume, manda una scintilla, uno stille del tuo sangue, quale è pur atto
in targioni tozzetti, 12-3-330]: le stille sanguigne sono quando vi resta della pietra
medicine, rimedi potenti. cune poche stille d'inchiostro amaretto, impiegate a lineare ed
di demostene e le fiumane di tullio diventano stille. ma di cervello.
nome d'azione da stillare. stille ». stillante (part.
. baldini, i-735: / due stille di vulcan limpide e chiare. papini,
locuz. -a stilla a stilla, a stille, a stille a stille-, una
stilla a stilla, a stille, a stille a stille-, una -in partic.
m'han fatto un sasso sangue a stille. pea, 3-87: la doccia che
rai del sol, gronda la pioggia a stille. chiari, 314: avea scomposta
giovane, 10-887: i'mi disfò a stille a stille, / i'mi consumo,
10-887: i'mi disfò a stille a stille, / i'mi consumo, la piaga
, 2-2-215: par che in pianto stille / suoi puri affetti. -ant
/ ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille. tinucci, 2-49: i'non
[del sole] gran lume altri si stille / in freddo verno. goldoni,
: il sol par ch'a venir si stille. -intravedersi qua e là (il
di quantità. pascoli, 39: stille su stille gemono dal tetto. e.
. pascoli, 39: stille su stille gemono dal tetto. e. cecchi,
. -sudare sangue o gocce, stille o sudore di sangue-, con riferimento
, ov'egli esangue / angosciose sudò stille di sangue. -con riferimento a
la sua pallida fronte copriasi di larghe stille di sudore. verga, 8-216: frattanto
nel colore / sugger mi fé l'insidiose stille, / e fur le finte in
papi, i-159: altre due care stille / che tremolanti le pendean dal ciglio /
ne può dar più che ne dì due stille. g. f. morosini,
mille scintille de'monili, / artificiate stille di vetro e di similoro. =
velo / la ninfa asciuga l'amorose stille, i che rigavan del petto i vivi
fonti, non comincia ella a scorrere a stille, ma si raguna in qualche vaso
a cui non piove / le sue prodighe stille il cielo avaro. e. cecchi
questi presentimenti... erano come avare stille d'acqua sopra i labbri aridi per
e lusso facondo il biondo dio / stille sonanti a la pieria arena: / a
della selva, e pei rami in mille stille / s'aggòcciola brillando la rugiada.
: romualdo sudava di passione: sentiva le stille del sudóre trapelar della fronte e poi
scende sul cappello, trasudandone la volta delle stille molto limpide in alcuni luoghi. 0
/ dal corpo il sangue, trasvenato a stille. = comp. dal lat.
in atto / di voler consolarla, alcune stille / di pianto lusinghiero al primo tratto
seno, sul quale la natura avea spruzzate stille di rose vermiglie. brusoni, 9-159
paci, / sorrise parolette, e dolci stille / di pianto, e sospir tronchi
, si umetta, / allor le stille sue restano immote, / e avvien
, 224: stimi, che poche stille del battesimo, sparse su'tuoi capelli,
fonti, non comincia ella a scorrere a stille, ma si raguna in qualche vaso
: spesso cadean dalla gorgonea fronte / stille di sangue, che spargendo a terra /
ai fiori / rorido nembo di notturne stille, / fèan di que'lochi primavera
darò; / colerò dalle pupille / quattro stille / tutte fuoco, / e nel
, / e traendo di gioia umide stille / giovi poi se ferisci, e a
. prati, ii-47: due gelate stille / spande de'vitrei lumi, unico
averei dato acqua vivace, le cui stille escono dalle vene della pietà divina.
velo / la ninfa asciuga l'amorose stille, / che rigavan del petto i vivi
ai fiori / rorido nembo di notturne stille, / fean di que'lochi primavera eterna