radici velenose,... quelle stillò ed in acqua ridusse. idem, dee
/ sen * corse il fiume e stillò mele il bosco; / non perché i
di latte / sen'corse il fiume e stillò mele il bosco; / non perché
buccia, in cui pur dianzi / stillò le prime sue dolcezze amore, / lungamente
per la forza del fuoco incenerito, stillò l'oro impolverato per gli buchi a basso
accadendo ciò forse, perché la notte stillò sangue dalle boccucie aperte di quel carnume
da l'erbe / e dai fiori stillò chimica mano, / de la vita reai
latte / se'n corse il fiume e stillò mèle il bosco. chiabrera, 233
, onde ci crebbe, / in noi stillò quanto è di grande in noi.
che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua ridusse, per presta averla
le più profonde e nobili sustanze / vi stillò 'nsieme i propri spirti e 'l
per la forza del fuoco incinerito, stillò l'oro impolverato per gli buchi a basso
nèttar nel petto ed ambrosia / amabile stillò, perché la fame / ingioconda a
a gli imparanti, egli m'in- stillò e diede alcuni avvertimenti propri. tasso,
cesarotti, 1-xvii-7: a patroclo poi stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso,
piena di gemito e di canto, stillò di piovitura, grondò di ragia, sapida
bene, 2-270: quando la pece stillò giù nel fondo, levato il braciere,
fondo, levato il braciere, quella che stillò 0 che si attaccò a'lati,
redi, 16-i-23: or questo che stillò dall'uve brune / di vigne sassosissime
nettar nel petto ed ambrosia / amabile stillò, perché la fame / ingioconda a
latte / sen'corse il fiume e stillò mele il bosco; / non perché
/... / e dentro vi stillò medicinali / prerogative e le fece pastose
mel dagli eliconi favi / e lo stillò ne'labri tuoi soavi. cesarotti,
d'unguento di meravigliosa virtù, gli ne stillò nella piaga, poi gli andò ungendo
beltà fugace; / e dentro vi stillò medicinali / prerogative. spallanzani, iii-2:
che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua redusse, per presta
bene, 2-270: quando la pece stillò giù nel fondo, levato il braciere
, levato il braciere, quella che stillò o che si attaccò a'lati con una
buccia, in cui pur dianzi / stillò le prime sue dolcezze amore, / lungamente
unguento di meravigliosa virtù, gli ne stillò nella piaga, poi gli andò ungendo tutti
poi che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua redusse, per presta
per non so qual risibile ripicco / stillò nel suo lambicco / rime e dispetti,
più profonde e nobili sustanze / vi stillò 'nsieme i propri spirti e 'l sangue /
unguento di meravigliosa virtù, gli ne stillò nella piaga. 7. figur
redi, 16-i-23: or questo, che stillò dall'uve brune / di vigne sassosissime
bene, 2-270: quando la pece stillò giù nel fondo, levato il braciere
, levato il braciere, quella che stillò o che si attaccò a'lati con una
e nobili su- stanze, / vi stillò 'nsieme i propri spirti e 'l sangue /
che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua redusse. ser giovanni,
. stellare3, tr. { stillò). neol. far diventare una stella
poi che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua redusse. leonardo,
. d. bartoli, 2-4-355: le stillò su le -figur. trascorrere la vita nel
conosco avere errato! » / stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso, acciocché
131: la passata età l'aere stillò in suevia goccie che su le vesti di
le croste ramate di uno scoglio, stillò verso l'aria del mare due lacrime.
al gelato pensier tanto contese / che stillò il giaccio in amoroso umore. marmitta,
ardente raggio /... / così stillò quel duro gelo [del cuore]
la buccia, in cui pur dianzi / stillò le prime sue dolcezze amore. amari
, 1-ii-360: il precettore di moezz stillò la credenza ortodossa nell'animo baldanzoso di
quelle altre sue opere educative in cui egli stillò tutta la sapienza dei moralisti gentili e
forse taluno nel tuo cuor sincero / stillò il veleno di nefaste accuse / contro
la buccia, in cui pur dianzi / stillò le prime sue dolcezze amore. goldoni
sul sodo, / che la natura si stillò '1 cervello, / per fare un tratto
d'una piagaccia impostemita, da cui stillò tanta marcia di vizi, di cui uscirono