, divengano un'osteria, ewi me- stier d'altro, che dar loro un'altra
alcuna guisa voglion darsi / con fore- stier, per non contaminarsi. carducci, iii-12-51
londra anch'essa / incanta il fore- stier co'suoi prodigi. barilli, 7-53:
che 'l sai, / gran mi- stier mi fa ch'io pianga / d'un
e audace opinione / trargli è me- stier e sbaldanzire il folle, / sì ch'
che faccia / il più pazzo me- stier ch'oggi abbia il mondo ». l
che, volendo un sì fatto me- stier fare, avesse lasciata la porta schiavata.
becelli, 1-172: intanto il fore- stier più giovinetto / con l'alda (che
dall'oland. stierboard, comp. da stier 'timone'e board 'lato'.