, / i cor- tigian però mi stien discosto. marino, 206: cangiar il
imbagnalo e riscaldalo, perché le semenze stien sotto e facciano barba. giusti, ii-402
si sappia, figliato, / benché stien sempre a quel biondaccio [a apollo]
cervette, che in remote / ombre si stien quando più il sole aggrave. della
dante, inf., 22-100: ma stien i malebranche un poco in cesso,
). nannini, 41: e stien pur lunge i giovanetti adorni, /
vergogna, se a corteggio / mi stien presso i cavalier. verga, i-96
un mal del dilombato, / perché le stien rovescio e non per lato. passeroni
pono, / per che al sole stien tutti distesi. boccaccio, i-200: fiorio
18-98: udite il mio diviso. / stien gli elefanti dietro i campi ascosi,
giorno guarda che non passi / che stien famati. = deriv. da
arrosto, / i cortigian però mi stien discosto. -considerare qualcosa o qualcuno
telai], / che pensarete che stien bene in gangari; / non ne sarà
di lasciar le donne a casa che stien sempre a infilare pater nostri. leopardi,
[le vacche] è util che stien nette e corpo e lacche.
pace eterna / tutti i loschi si stien vani sistemi! -obnubilato da un'
giorno guarda die non passi / che stien famati, ch'io concludo e serro
nulla; e otto dì che gli stien fuor di noi, la polvere se
bifolchi: / in dolcissimo riposo / stien le glebe e stieno i solchi. monti
de'medici, ii-73: senza alcun motto stien le voci chete, / massimamente poi
: gli aspettino giù in terreno e stien ritti; che se mi consumano il mattonato
buone e saldissime minuge, / perché stien forti ad un 'rumores fuge'.
medici, ii-73: senza alcun motto stien le voci chete, / massimamente poi quando
e d'ogni vela sciolta, perché desse stien ferme al vento obbliquo. legar
odi ornai posti da canto) / stien seco; ma ciascun ricusa e scappa
grosse robette, / e molti ve- stien pelli panno senza. -rivestimento esterno di
musica bella, / e di'che stien silvestri / da'pirrati silvestri.
, la quale in quattro colonne so- stien la cupola di legno imbrunita di marmo co'
e dove l'umidezza e gli acquitrini stien fermi. = voce dotta,
discordi. dalo, perché le semenze stien sotto e facciano barba, e da 13
libertà spogliare, / fa che ispirti gentil stien sempre attenti / e che si porti
giorno guarda che non passi / che stien famati, ch'io concludo e
, iii-43: dall'amistà quest'ellere stien lunge: / lunge l'amico che colui
fastidio. forteguerri, vii-5-66: ci stien pur... /...
, seccni / non si sa come stien su que'due stecchi. monelli, 2-121
tirate, ad effetto che essi stili stien fitti in terra diritti, e non possano
: e non s'accorge chi so- stien la contraria opinione, come viene a impugnar
i bifolchi: / in dolcissimo riposo / stien le glebe e stieno i solchi.