ii-144: lo stendardo imperiale svolgeva a stento il suo lembo per ricadere penzolone lungo
rie. 3. essere a stento trattenuto, anche dalle ciglia (il
, vi-3-283: fra cento trafficanti, a stento se ne trova uno, il quale
. -che procede lentamente, a stento, con difficoltà (una nave)
giugne- re, se non a gran stento. guerrazzi, 9-ii-119: scappava come
di pane: procurarsi da vivere con stento, con difficoltà. tommaseo [s
uno strappo alla tua borsa, con tanto stento sudata a riempire per noi figli.
co'denti un po'd'erba a stento. a. zannetti [« la natura
2. figur. ottenere con stento, in misura assai limitata. tommaseo
le gambe stancamente, con difficoltà e stento; trascinarsi dietro una gamba zoppa.
. pirandello, 7-261: strascicava a stento la gamba sinistra. cicognani, v-1-328:
di robe dolci, e reggendosi a stento sulle cianche rattrappite, incominciò a strascicare
vendendo a clienti miseri un patrocinio apparente a stento di una servitù indefessa. manzoni,
cosa si facesse. -muovere con stento il proprio stesso corpo (e per
quel vecchietto... si strascina a stento col bastoncello. rapini, 27-790:
strisciando (i rettili); camminare a stento sul terreno (un uccello).
al suolo, con difficoltà, a stento e lentamente. catzelu [guevara]
, i giorni: condurli avanti a stento, con fatica o nell'inerzia.
-a strazio: a fatica, a stento. storie pistoiesi, 1-340: sempre
le grazie morte o stregonate dallo stento dell'uscir fuora. stregóne1 (ant
m. franco, 3-94: patisco ongni stento, ongni strema servitù et ongni malingna
. zendrini, iii-381: a stento stricando dai triboli l'ale / stracciate a
notte. / nel tugurio le tenebre a stento / da una poca lucerna son rotte
. pronunciare a denti stretti o a stento frasi, parole, saluti o con
e madre, troppo spesso, dello stento. 2. abituato a scrutare
che possa produrre alberi, ché a stento vi crescono e tutti piccoli, e molti
pirandello, 7-293: si contenne a stento, strozzata dalla rabbia. borgese, 1-296
poteva smuovere i piedi se non a stento e con molto studio. -zelo
, 687: quando potè pronunziare a stento qualche parola, chiese
impossibile usar faste o le spade ed a stento, co'pu- gnoli, venivan a
provveditori. -che procede a stento, con fatica e difficoltà in un'
occupazioni e rissorse che avevano a grande stento conquistato nei cantoni francesi e nel ticino.
): altri spingevan la vanga come a stento, e rovescianotte di godimenti coniugali,
rifar di nuovo, chi sa con guanto stento, in bella copia la lettera,
e = deverb. da tagliare. stento / d'uomini e donne e fanciulli di
taglio solo. leopardi, i-202: lo stento e l'accuratezza manifesta del taglio [
ne possa cavare qualche sugo, tanto stento però ci corre che con meno si cava
giusti, 4-ii-512: il silenzio, lo stento, / la vita oscura e
chi vive a speranza, muore a stento, / un tantosto di francia vien poserai
, e a rivoltar fra molto / stento e sudor la dolorosa terra.
: ci siamo tappati nelle stanze, a stento / ci arrivano dalla piazza i rintocchi
. capuana, 14-115: avevano a stento una mantellina di panno e uno scialletto di
agg. pronunciato con difficoltà, a stento o, per estens., in modo
6-446: il solo mestiere che ammette a stento di conoscere e di praticare è quello
. guadagnali, 3-12: prende a stento alle nove una tazzina di cordial;
lo teneano in freno a tedio e a stento. -invano. periodici popolari
]: 'temprilo': suono interrotto o a stento di campane o d'altro strumento.
stato un continuo taroccare, e a stento dopo quasi due lustri eran venuti a
aprir le trincee, benché a grandissimo stento per la tempesta continua delle cannonate che
, per lo più a fatica, a stento; non cadere. ricchi,
tentenna; si regge in piedi a stento. pea, 7-17: quello che apparve
punge terribilmente e le castagne si sgranellano a stento. 3. in misura grandissima
fu posto nel tomberò, a sommo stento i birri e uficiali della giustizia guarentendolo
la lor forza è bambina, e a stento ne lo cacciano dopo satollo.
dio buono, / la favola dello stento; / un altro po'm'addormento.
viani, 19-222: il povero, stento di voce, topponato, col cappello
stessi bisogna mariolare: altrimenti si molano di stento; e per un che abbia pane
. che si regge in piedi a stento, che è incerto sulle gambe per
di cadere a terra; reggersi a stento sulle gambe, essere malfermo. -
l'indegnazione del frate, rattenuta a stento fin allora, traboccò. de amicis i-513
-barcollare, vacillare, reggersi a stento in piedi. contile, ii-33:
in amar ritrose. / un amor senza stento / invita al tradimento. carducci,
, 2-14: egli si alzò a stento, gemendo per le trafitture alla gamba,
in sua vece resta una persona che a stento si ricorda il suo nome.
soverchiante carico;... e a stento con grande sforzo la tramutano due facchini
solo in lettica. -leggere con stento e difficoltà testi ostici o noiosi.
declinar verso il ticino, trapela a stento dall'annuvolato. montale, 21-35: il
seguì docilmente. 3. muovere a stento il corpo, una parte di esso,
che i nostri discorsi si trascinavano con stento, sostenuti solo da me per un accanimento
maiale, e mia madre lo trattenne a stento. -fermare una mano, un
: io le collere mie trattengo a stento. d'annunzio, iv-1-67: elena non
di pennello tirati giù alla brava, senza stento, senza guardare alle minuzie. e
ami, famoso guerriero. -fatica, stento; difficoltà, in partic. nel contrastare
travaglio dell'intera settimana, bastava a stento a lasciarli vivere giorno per giorno.
sone senza volto, che stento a distinguere dal nome; sbiadite,
un sacco a bisdosso. -camminare a stento, avanzare con fatica (una persona
cuore. pananti, ii-15: se a stento vuoi chiappar qualche uccelletto / porta sol
b. croce, iii-22-119: a stento le venne fatto all'italia di sottrarsi,
, messe in buon umore, rattenevano a stento l'ilarità, che poi scoppiava villana
la stampella, e vi riuscì a gran stento. il mutilato avanzava verso il letto
burchiello, 80: questo era l'altro stento, / ch'andando mi pareva ambiante
sanatorio. 4. figur. stento, rinsecchito (un albero).
dissuetudine dello scrivere italiano aveva portato lo stento; e la ricerca della peregrinità nella imitazione
133: « è mostruoso. stento a reggerti in cuffia », « si
nervi con lacerarsi il corpo, morivano a stento di picciole ferite. frachetta, 762
notte, fra le urlate: poteva a stento camminare, e diceva: « che
: condottolo subito in prigione a grande stento lo riebbero; ma vagelando del continuo,
è apelle pittore, il quale a stento può cavare dell'arte sua di che
le percosse del triste verno, a grande stento valicato, si potrà, di leggieri
ardeva un focherello di malavoglia, attizzato a stento con legna verde e rotelle di vallonèa
queste poche fonti di sussistenza a grande stento sufficienti a quel popolo, le più valutabili
almeno costringere / in questo mio ritmo stento / qualche poco del tuo vaneggiamento. g
/ quando che quel tale muoia a stento! / e questi sono i lor
; vadi alberto duro, dove lo stento e l'accuratezza manifesta del riopinto. -
, piccino piccino, bigio, basso, stento disgraziato. 2. alquanto
guerrazzi, 1-494: travagliandosi dopo molto stento potè levarsi ranchettando da letto e corse
: un sole si bilancia / a stento nella prinvaria, / su domi verdicupi e
la greggia a custodire intento / con glorioso stento / unse del suo bel giorno
/ o per freddo, vacchina dello stento? / e da noi abbi i vincigli
non ci soggettiamo se non con grande stento e fatica. cesarotti, 1-i-37: logica
barba del più protervo, che a stento gli fu tolto incolume dalle vindici mani
quasi sostenevano, da dietro, lo stento, erano del marito, che alla
qua e là. -anche: volare a stento, con difficoltà. saraceni
: già vedete che il mio corpo a stento si regge, e che l'anima
il mal grado / e quasi a male stento lo comporto. -scavare la terra.
zoppicando. / moveansi sotto a gran stento le fiacche / gambe sottili. guerrazzi,
fare sfoggio di quel subbiettivismo, che a stento raffrena negli altri suoi libri. s
horkheimer-adomo], 57: è solo a stento e revocabilmente che, nell'immagine del
paese dei balocchi'o 'io ballo a stento? '. 2. chi
pallone pressostatico sotto il quale possono stare a stento un centinaio di spettatori, tutti,
. che sa scrivere e leggere a stento e male. – per estens.:
tomizza, 8-62: il conte lazzaro a stento leggeva l'alfabeto comune; con voce