che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d'un giglio
e cenilo nei fiori del campo a stelo a stelo / s'addorme, a velo
nei fiori del campo a stelo a stelo / s'addorme, a velo a velo
e la rugiada che aderge il suo esile stelo. 2. rifl. alzarsi
mentre al prato ornano i fior lo stelo, / e mentre il cielo adomano le
/ cui vede alteri ognora in loro stelo. carducci, 85: ed ombra
/ si rileva ondeggiando in su lo stelo. d'annunzio, iv-1-143: piangeva
dalla valle, investiva torto torcendone ogni stelo e invadeva la casa con le sue
l'aguglia salivano alla luna come uno stelo di diamante e uno stelo di granito
luna come uno stelo di diamante e uno stelo di granito. idem, iv-2-67:
quei fiori! non dispiccateli dal loro gracile stelo. d'annunzio, ii-948: ahimè
se n'aveste albire, / fare- stelo venire in mala parte. = provenz
n'esca fuore, / qual fior da stelo, il sospirato albore. d'annunzio
/ cui non allieta mai fiore né stelo, / guardo laggiù, dinanzi a me
bocciuoli e adorne di fiori violacei senza stelo. = voce scient.,
si levò un trillo come un lungo stelo. / un'altra, un altro.
gruppi di 8-10 in cima a ogni stelo (altre varietà: amarillis belladonna
fiacchi, 2-138: e già lo stelo infievolito innante, / riprende or lena
farfalla ragionò così: / « sorella senza stelo,... / rivestiti di
grano (tylenchus tritici) attacca lo stelo e fa abortire la spiga; l'
congegno. -sostanza interna di uno stelo, di una radice, del legno
: un gran giglio, regale sullo stelo diritto, e coi lunghi stami e le
-ci). bot. ant. stelo dell'asfodelo. domenichi [plinio
dal gr. dcv-9-épixo <; 4 stelo, gambo dell'asfodelo '.
arido è sol del mio sperar lo stelo: / sola, se ben il sole
, / tacean gli augei sotto frondoso stelo. preti, iii-178: antri e silenzi
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io. tasso
foglie che cir condano lo stelo, e nell'apice solamente di esso si
collo era esile, floscio come uno stelo appassito, segnato di pieghe minute.
, / tacean gli augei sotto frondoso stelo, / solo io men già sotto
vedi nice colà su 'l verde stelo / que'languidetti fiori / che fatti pria
/ fatto è d'estinto fior bara ogni stelo; / fatta è un etna la
(potentina anserina), con breve stelo, lunghi stoloni, fiori gialli solitari.
pianta, / si rinnova di fiori arido stelo. lubrano, iii-412: latran
arido è sol del mio sperar lo stelo: / sola, se ben il sole
: ed ecco, su per uno stelo, arrampicarsi lento un grillo. tozzi
a poco a poco discernere e lo stelo di un candelabro e la raggiera d'un
iii-201: vedi nice colà su 'l verde stelo / que'languidetti fiori / che fatti
coperto, ed un vento aspro allo stelo / rubi il giovane fiore.
vedovi i campi, secchi in sullo stelo i fiori, e si diceva orbo
... assunta in sommo dello stelo meraviglioso, ella ardeva e gioiva del
e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di dolore
pace, / tacean gli augei sotto frondoso stelo, / solo io men già sotto
, / tacean gli augei sotto frondoso stelo, / solo io men già sotto notturno
201: vedi nice colà su 'l verde stelo / que'languidetti fiori / che fatti
, flauto dei pastori (ricavato dallo stelo dell'avena, che è vuoto a guisa
che hanno le laminette elastiche intorno allo stelo. bananéto, sm. piantagione
argento! / serbate a più gracile stelo / più soffici zolle! d'annunzio
barbagliavano come topazi. pendula come uno stelo su la città di porpora, saliva
di foglie, e alcuna su per lo stelo, che pur gli dà grazia e
quando si taglia a sghembo lo stelo di una felce, ci si vede la
/ che si comincia in punta dello stelo / a cui la prima rota va
? come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia
non si mova un bruscolo, uno stelo! d'annunzio, iv-1-993: ella gli
loro capini candidi, ciondoloni sull'esile stelo incurvato: il più lieve soffio li
la lieve palla biancastra in cima allo stelo). moretti, 23: il
attimo in attimo alla cima del suo stelo. panzini, ii-114: le cadenti
dura assai poco (sull'albero, sullo stelo). -fiore caduco: come simbolo
mento a caldmus 4 canna, stelo '. calamandrina, sf.
2. per simil. culmo, stelo. b. davanzali, ii-508:
. dal gr. xaàdfat) * stelo di grano 'e dal sufi. -3
appunto perché la larva vive rodendo lo stelo di frumento). calanca, sf
erbacea, della famiglia scrofulariacee, con stelo eretto ramificato in cima e ampie foglie
151: grazia di fiori eretti sullo stelo / improvvisa mi tocchi, / dolce
vedovi i campi, secchi in sullo stelo i fiori, e si diceva orbo il
di primavera / mostra sedendo in sul materno stelo / la candidezza sua pura ed intera
capo di chiodo? -l'estremità dello stelo, ove si apre il fiore,
9. figur. parte terminale di uno stelo o di un ramo, dove sboccia
... odoravano simili a giunchiglie senza stelo. piovene, 5-197: bisogna guardarsi
', pianta perenne che ha lo stelo spesso, pendente, triangolare; le spiche
mena nei. rami allor del verde stelo. 5. dimin. carolétta
caulicùlus, dimin. di caulis * stelo '. caulicolo2, agg. zool
. dal lat. caulis * fusto, stelo * e dal sufi, -colo (
, dal gr. xauxó? 'fasto, stelo, cavolo '. càvolo di
/ perché 'l ceppo maggior del regno stelo / dritto s'inalzi e senza intoppi
di foglie, e alcuna su per lo stelo, che pur gli dà grazia e
. noi * chiavistello 'quasi * stelo ', cioè 'stile, che chiavi
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo. cavalca, 16-2-309: tenea lo cappuccio
figlia: / surgevon rugiadosi in loro stelo / gli fior chinati dal notturno gelo.
dito. betocchi, 5-128: tra stelo e stelo l'urto dà un piccolo suono
betocchi, 5-128: tra stelo e stelo l'urto dà un piccolo suono chioccio.
che non si mova un bruscolo, uno stelo! sbarbaro, 1-62: l'uva
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di
pensier s'avvinca, / sì come stelo tu confondi a stelo, / vinca pervinca
/ sì come stelo tu confondi a stelo, / vinca pervinca. barilli, 6
farinosa, un poco rossa; lo stelo consistente, le foglie sparse, coriacee senza
di frutti raccolti insieme sul medesimo stelo o ramoscello. bencivenni [crtiscà
da quella di tulipano in ciò che lo stelo del fiore dell'ultimo anno si trova
angiospermia, famiglia delle ha lo stelo ramoso; le foglie sessili, lanceolate,
o / come un crespo / sullo stelo torto / mi sono colto / nel tuffo
buio, / delicatamente la stringo come stelo morto / e alla fronte la porto.
reggere, colla molle elasticità d'uno stelo, la testa di folta chioma.
di separazione tra la radice e lo stelo, ossia il principio del fusto;
/ che si comincia in punta dello stelo. m. villani, 1-45: in
non potè far, che del materno stelo / non compiangesse 11 figlio il caso
saliva agile al sole, come uno stelo, con la rosa mystica in sommo.
, in due o tre spighe per stelo, corrispondenti alle diverse specie seminate.
, posto dalla parte opposta rispetto allo stelo (attraversando la relativa testata del cilindro
= comp. da contro e stelo (v.). controstimolante,
si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d'un giglio
che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va
cime, / per coronarsi del più verde stelo / sudi a poggiar per calle erto
fusto (di un albero); stelo (di un fiore, di una foglia
il ragno, l'ape, lo stelo, / cose ch'han molti secoli o
]: 'cotonaceo', aggiunto di fiore, stelo, frutto, la cui scorza o
il biondo imperator della foresta / il tronco stelo a vendicar del giglio. idem,
cresciuto / come un crespo / sullo stelo torto / mi sono colto / nel tuffo
tubo perigo niale e uno stelo lungo fino a 20 cm, grossi
perenni fusiformi fascicolate, molto grosse, stelo robusto, fistoloso, eretto, ramificato
grigio globetto / di lanugine eretto / sullo stelo ella ancora rispondeva a se stessa
danzano nel sole; / trema uno stelo sotto una farfalla. d'annunzio, v-1-85
. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le tre
/ debil e fiacco pel sottil suo stelo. mamiani, 1-213: e se fil
, a un tralcio, a uno stelo, a un fiore, anche a un
e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di dolore
/ fra i densi rami del fronzuto stelo / le valli e i monti assorda,
depresso, / penerà molto ad ingrandir suo stelo. rajberti, 2-81: quella città
feconda / di piccol fiore un delicato stelo: / con gran desio si specchia
pallida languirà 'l dì seguente sopra il suo stelo, e la vedrete desolata e negletta
come il piccolo eroe della fiaba sullo stelo del magico fagiolo! egli anzi,
grandi foglie pennate in cima a uno stelo alto fino a 5-6 metri.
300: 'difillo', dicesi di pianta o stelo che abbia due sole foglie. tramater
556: tu fiore non retto da stelo, / tu luce non nata da fuoco
la cavità delle foglie che abbracciano lo stelo, raccoglie la pioggia quasi che ne abbia
si levò diritto nell'aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una
lieta / rimase bella nel suo primo stelo. cammelli, 314: lei di vedermi
foglie, quale flessibilità meravigliosa nel suo stelo! d'annunzio, iii-1-195: non
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
trae verso un rosaio educato su un alto stelo e mi dice: « guarda questa
di colore giallo, cilindriche, rodono lo stelo di frumento, segale, avena
di carne epiteliale, e avvolgersi al suo stelo. non guardo quel fiore ma lo
famiglia delle leguminose, che ha lo stelo fruticoso, angolato, con rami sottili
. -filo d'erba: lo stelo. -non spuntare, non crescere un
èptov 4 lana 'e xocuxó? 4 stelo '. eriocàulo, sm. bot
, genere di piante che hanno 10 stelo vellutato. tramater [s. v.
con molti semi: così denominate dal loro stelo vellutato. = voce dotta, lat
come un fiore che fugga su 10 stelo / esile, e vada a rifiorir lontano
dal suo nulla esprima / un lungo stelo e il molle fior del sonno. d'
oro le corde, avorio era lo stelo. anguillara, 2-2: avorio è il
fondo estremo; e se più vago stelo / scorgi fra gli altri e sol
terra, codesta percola, ricingeva lo stelo dell'asparago, lo recideva e lo strappava
. / il fior caduto ravvisò lo stelo; / io nel fanciullo ravvisai me
e. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le
piccolo è il seme, ma fa lungo stelo; / il seme è poco,
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
. d'annunzio, i-392: vide lo stelo e vide anche l'anello; /
feconda / di piccol fiore un delicato stelo: / con gran desio si specchia
che quando si taglia a sghembo lo stelo di una felce, ci si vede la
quando fendevano qualche foglia o spezzavano qualche stelo. quarantotti gambini, 4. -40
volta [mosè] al mar l'onnipotente stelo, / ed ei, miraeoi nuovo
tagliare o spezzare la sommità d'uno stelo o d'un ramo in istato presente
simili al finocchio, ma di stelo più grosso. c. durante, 170
e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di
. = lat. festuca * stelo, fuscello, bacchetta * (la voce
delle gramigne, che sulla sommità dello stelo portano l'infiorescenza a pannocchia..
ciò che tu hai. 2. stelo, gambo di erba. storie pistoiesi
pare / debil e fiacco pel sottil suo stelo. 2. figur. che
fuma dalla primavera palustre, il sacro stelo splende d'uno straordinario lume. pirandello
. 7. per estens. stelo; filamento, ramificazione. n.
energie immortali che pel saliente impeto dello stelo espresse alla luce si sublimano nel prodigio
a tessuti vegetali o animali); stelo. ricettario fiorentino, 68:
genera, nella pianta adulta, lo stelo. = voce dotta, comp
intiepidendolo al fuoco. -gambo, stelo (d'erba, di fiori, anche
1328: il fioraliso, ch'ha lo stelo / sottile, porta il fiore suo
'mbianca / si drizzan tutti aperti in loro stelo. petrarca, 9-6: le rive
arici, i-108: se più vago stelo / scorgi fra gli altri e sol
3. ant. e letter. stelo cavo, tubulare; cannuccia. -in
foglie, quale flessibilità meravigliosa nel suo stelo! d'annunzio, 4-ii-32: bellissima,
e. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le
intorno alzarsi ne vedrai / al picciol stelo, che va pur sorgendo. arici
augelli / disputando d'a- mor di stelo in stelo. metastasio, i-204: in
disputando d'a- mor di stelo in stelo. metastasio, i-204: in solitaria parte
4-29: faceva come i fiori sullo stelo quando apparisce il sole la mattina,
d'annunzio, iii-2-1145: il sacro stelo splende d'uno straordinario lume, tutto
/ fra i densi rami del fronzuto stelo / le valli e i monti assorda,
, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto a concedere le sue fragranze
fresia'. grazia di fiori eretti sullo stelo / improvvisa mi tocchi, / dolce mistero
, / tanto si spande il bel fronduto stelo, / onde invaghito ognun segue
/ fra i densi rami del fronzuto stelo / le valli e i monti assorda,
/ ora spremendo, ora il fronzuto stelo / de gl'incarchi fruttiferi spogliando /
che fuma dalla primavera palustre, il sacro stelo splende d'uno straordinario lume. serra
/ par trasparire ardentemente in ogni / stelo. palazzeschi, ii-20: e in fondo
si levò diritto nell'aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una
sostanze di riserva; caule, stelo, tronco, gambo. fra
e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di
di una pianta); gambo, stelo (di erbe); peduncolo, picciolo
radici sotterra. 2. stelo, gambo di piante erbacee. soderini
corpo, di un oggetto (come lo stelo di un calice o di una coppa
manifestano un annerimento della parte basale dello stelo, che si assottiglia e marcisce,
sul modello di frutteto. 10 stelo, fiore profumatissimo, solitario, formato
), assai diffusa e coltivata, con stelo eretto, robusto, guarnito per tutta
mazzetti '(dianthus chinensis), con stelo ramificato eretto, foglie lineari acute,
plumarius o dianthus superbus), con stelo formante cespo denso eretto, foglie glabre
famiglia composte (tagetes patula) con stelo densamente ramoso, eretto, alto non
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo. bibbia volgar., vii-334: sono
foresta, / tenean di signoria costumi e stelo. firenzuola, 793: chi invidia
ginanni, 1-261: gli internodi dello stelo furono da plinio chiamati * genicula '
pur anche le foglie che circondano lo stelo medesimo, e la spiga prima che
di carpelli turgidi, permanentemente attaccati allo stelo, a forma di becco; in
, / lussureggiante, il germo- gliante stelo, / percotea violenta e sibilante. monti
gittare dalla conca di marmo il diamantino stelo dell'acqua che s'inalza e si
/ sì come rota più presso allo stelo. poliziano, st., 1-41:
, / tacean gli augei sotto frondoso stelo. zanella, vi-745: le portatrici della
un frutto, una foglia, uno stelo, un fusto). citolini,
centro della rosetta di queste, uno stelo florale eretto solitario, rigido, coperto
originario del giappone, che produce uno stelo eretto, rigido, ma esile, ornato
, in numero di 3-5 per ogni stelo, profumati, hanno petali con fondo
e del giappone, che produce uno stelo esile ornato di foglie alquanto larghe e
della cina e del giappone, con stelo erettissimo, rigido, molto alto, ornato
, originario del giappone; produce uno stelo alto circa un metro, eretto,
, in numero di 3-6 per ogni stelo; si presta alla coltura forzata in
originario dell'oriente, con lungo stelo, foghe sottili e numerose, fiori
'giglio selvatico ': ha lo stelo guernito di foglie lineari- lanceolate sparse nelle
: 'giglio di costantinopoli': ha lo stelo guernito di foglie lineari-lanceolate, e sparse,
'giglio di s. antonio': ha lo stelo guernito di foglie lineari lanceolate, sparse
pianta, / si rinnova di fiori arido stelo. -freschezza e vivacità (
vede più da l'uno a l'altro stelo. 2. tr. percorrere
poligonacee, con radice a fittone, stelo erbaceo variamente ramificato, di colore rossastro
, / penerà molto ad ingrandir suo stelo. = voce dotta, lat
dal gr. ypì ^ po? * stelo del giunco; filo da intrecciare;
volgarmente * ravanese ', producendo lo stelo o piede molto alto, la spiga
grosso: formato con erbe di grosso stelo. crescenzi volgar., 7-3:
erbe o mescolato con erbe aventi grosso stelo; e per lo più intendesi di
radice a fittone, fusiforme; lo stelo diritto, liscio, molto ramoso nella
membranosa della base delle foglie (uno stelo, un fusto).
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo. petrarca, 81-10: o voi che
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
alberghi. -fornito di infiorescenza (lo stelo di un cereale). pirandello
impensato tracollo. io ne ho reciso lo stelo a tanti. metastasio, 1-2-16:
): il fiore già rigoglioso sullo stelo. [ediz. 1827 (600)
): fiore già rigoglioso in su lo stelo]. carducci, 679: oh
/ più non vanti d'esperia il ricco stelo. -senso di pesantezza, gravezza
vagnate che la reggevan lasca: e pareva stelo di bandiera dal suo bicchiere, a
ii-390: langue la rosa sul suo verde stelo / senza vitale umore / e il
inchine / del lungo manto posano lo stelo. -in partic.: curvo
timor d'esser colta pallidisce sopra lo stelo; e la verità, perché non è
: la stessa sorte aveva subito uno stelo di gelsomino nell'incomiciatura di quella finestra.
e frali / ch'ebber stelle per stelo e rai per spine, zioni nella
, aura in bosco e fronda in stelo / non s'increspa e non spira e
più ch'a se stessa, corseggiando di stelo in istelo, a
disus. rampicante (una pianta, uno stelo). tommaseo [s.
: 'inerpicante', dicesi di pianta o stelo che, non potendosi sostenere da sé,
o delle appendici radiciformi che sporgono dallo stelo. inerpicare (ant. innerpicare
. fiacchi, 238: già lo stelo infievolito innante / riprende or lena; e
porpuree che s'infiorarono sul nativo suo stelo. miratelo qui con i riflessi di una
, / il fiore drizzato su lo stelo, / l'erba ingemmata dalla piova
, 17: fiammeggia in sul materno stelo / la rosa, che di odor
s'inesta. bruni, 204: come stelo s'innesti, erba s'infiori /
vaga innestatura di gigli e rose, uno stelo di panoaia o di pesto, a
/ fra le rose insecchite e senza stelo / un forte braccio e una manina
). letter. erigersi, drizzarsi sullo stelo; crescere (una pianta, un
s'instelino. = denom. da stelo (v.) col pref. in-con
strappavo a caso un fiore da uno stelo e lo gettavo svogliatamente a terra,
ambra sulla colonna di malachite del mio stelo, vergine intemerata ed inviolabile sulla scala
: quella picchiò tre volte con lo stelo / del giglio. e in terra
per interludio e pausa de'baci, lo stelo di quel pallido fiore. piovene,
ramo in ramo andando, ecco a lo stelo /... al fin pian
glio; produrre, emettere uno stelo legnoso. tommaseo [s.
in poco tempo cresce e fa il suo stelo. = denom. da tiglio
denom. da tiglio nel significato di 'stelo legnoso ', col pref.
, 231: invaghito aquilon scotea lo stelo / placido sì che zefiro parea.
d'ambra sulla colonna di malachite del mio stelo, vergine intemerata ed inviolabile sulla scala
ti resta sempre in mano il verde stelo / nudo degli involati pappi.
pianta dello stesso genere che ha lo stelo liscio, affilato ai due lati,
de'quali è parassita, ed ha lo stelo alto quattro o cinque dita, alquanto
, con foglie lineari o spadiformi, stelo fiorale semplice o poco ramificato, eretto
/ in cui piantò di fior languente stelo, / gisse ne'pozzi l'acqua a
nel principio coperti da una corolla corredata di stelo e, secondo schmidel, hanno anche
infiorescenze terminali; in altre su uno stelo nascente direttamente dal rizoma; da alcune
piccole lacinie frammiste ad essi, dallo stelo semplice e dalla capsola con quattro cellette ad
, per lo più stese al suolo; stelo florale erettissimo, carnoso, semplice e
. / sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria.
: insenatura prossima in grecia, ed ha stelo erbaceo, foglie pennate, fiori ad
quattro lombrichi rossi; / con un sottile stelo d'avena li smuoverò. montale,
moglie per paralume. -lampada a stelo: con fusto lungo e sottile poggiato
, che cada / languida su lo stelo / aspettando dal ciel vital rugiada.
è tutta ardor, / sul sitibondo stelo / languido cade il fior. arici,
, che cada / languida su lo stelo / aspettando dal ciel vital rugiada, /
gran foglie lanose a terra, e lo stelo diritto all'aria, e le lunghe
ciascuna delle quali si prolunga in uno stelo calcareo formante un dente molto resistente,
di fuori, gialla internamente; lo stelo alquanto rosso, scanalato, ramoso nella
si levan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d'un giglio
ripetuto finché ogni scheggia e frantume dello stelo legnoso non sia stirpato e caduto.
cercando il ciel -afflosciato (uno stelo). manzoni, ii-1-77: siccome
fillirea, frutice sempre verde che ha lo stelo diritto, consistente, e diviso in
: è un alloro arrotondato sopra uno svelto stelo nudo, alto come un uomo.
, della famiglia li- nacee, con stelo eretto, ramificato alla base e in
;... essa ha lo stelo fruticoso; le foglie lineari, lanceolate,
erba perenne della famiglia primulacee, con stelo alquanto lungo; foglie intere; fiori
simigliante ad un fior che in su lo stelo / di rugiada si copre. foscolo
pettorali sono portate sopra di uno stelo sì che sembrano braccia; le
cartoccio di cenci sporchi che tronchi allo stelo, non è che una pannocchia di
, / quanto m'offende il tuo malnato stelo, / mentre col verdeggiante ombroso velo
fiori allo sconforto / delle viole piegate sullo stelo. valeri, 3-216: sotto la
, 1-43: non sì tosto dal materno stelo / la rosa] rimossa viene e
25: la rosa in sul materno stelo / s'ingemma e scopre le sue pompe
il fiore orgoglioso, diritto sul solido stelo, con due fogliuzze ad uncino su ogni
menando alto furore / il tenero suo stelo a terra stese. carducci, ii-14-10
lidia (e brellifere, con stelo eretto, foglie filiformi, fiori talora identificata
metopio, erba felice / il cui stelo risuda / succo d'alto valore in
campo, come stoppia, circa metà dello stelo e mietere a terra quando non si
/ accogli all'ombra del tuo santo stelo / la voce umil, tremante e
/ vedova il gambo et orfano lo stelo. manzini, 11-61: un bruco
tenero (un filo d'erba, uno stelo, una pianta erbacea). -anche
spalliereall'intorno. -che ha lo stelo corto e la corolla minuscola (un
-anche: il fiore stesso, lo stelo fiorito. landino [plinio]
'mirabolano ': pianta che ha lo stelo fruticoso, i rami alterni, un
fior trapunto; e le foglie e lo stelo / eran di perle e d'oro
gr. pioxo? * gambo, stelo, peduncolo 'e 'fiore miscaro
dal gr. [iloxoq 'stelo, picciuolo '(teofrasto) e rréxaxov
la pudicizia, quando se ne stia sullo stelo dell'onestà, non misviene, mai
agevolmente intrecciare (una pianta, lo stelo, le radici, i rami, i
in brattee colorate nella parte alta dello stelo; i fiori sono riuniti in glomeruli
pianta coltivata, un fiore, uno stelo dalle parti secche o superflue, tagliandone
alterne e distinte che ne cuoprono lo stelo e fanno le veci di foglie, stando
e. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le
i-10-87: scuotono i venti ogni risorto stelo / e de la rinascente primavera / le
che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va
molineri, 2-132: attorno ad ogni stelo, ad ogni albero eravi una strana
danzano nel sole; / trema uno stelo sotto una farfalla. bettini, 1-203:
foglie ovali acuminate e un caratteristico esile stelo ornato da candide corolle peduncolate, pendenti
3. bicchiere con sagoma panciuta e con stelo corto usato per bere il cognac.
, riuniti da un lato in uno stelo, a simiglianza di un pennello, che
tunicato, foglie lineari o anche cilindriche, stelo floreale afillo, unifloro o plurifloro,
una foglia sul ramo o di uno stelo sulla radice di una pianta erbacea.
sue attitudini (una dal natio misterioso stelo / sol angelica mano a noi lo facoltà
di un fiore (un ramo, uno stelo), ariosto, 1-42: la
tozzi, v-446: si vedeva lo stelo nericcio di qualche fiore selvatico.
cereali, da glume, frammenti di stelo, polvere, corpi estranei, ecc
diluvio celtico ondeggiava, reggendosi sul tremulo stelo del dialogo, ninfea, piccoletta,
silenzio e di mistero, forti sullo, stelo, diritte. 8. sm
(jatropha multifida), caratterizzata da stelo legnoso, foglie palmato-lobate, fiori piccoli
'nocciolo ': pianta che ha lo stelo fruticoso, legnoso, diritto, ramoso
allungata di un oggetto (manico, stelo, asta). l'ommaseo [
s on sì tosto dal materno stelo / rimossa viene [la rosa] e
tenesse negli artigli un serpente attorto allo stelo d'un nopale. tramater [s.
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
, 2-38: surgevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo.
senza orgoglio d'aprile in su lo stelo / de gli anni miei novelli 11
, aperta, col manico del suo stelo risecco, e più che nonna grinzuta
e di foglie (un fiore, lo stelo); che rimane privo di calice
: il fiore orgoglioso, diritto sul solido stelo..., è avido d'
sommo sol nodrito / su non caduco stelo / un giglio, ecco, t'addito
ocimoide ': pianta che ha lo stelo molto ramoso; le foglie lanceolate, appuntate
/ ella sorgeva eretta come un vivente stelo. -pervaso, impregnato di
idem, 3-745: né dall'eterno stelo cader ponno / le tue rime olezzanti
essenziale, che passano in un sottile stelo di vetro e si raccolgono in una
/ l'ombra crescente d'o- gni stelo vano / quasi ombra d'ago in tacito
con foglie poco numerose e coriacee, stelo fiorale per lo più ramificato che in
onice tremava / nel fondo, quale stelo alla burrasca. 3. medie
[del sole] non s'ordisce stelo, / l'orbe adequando tutto a maraviglia
muschi appartenenti alla famiglia briacee, con stelo diritto e ramoso, foglie brevi e ottuse
solamente sue radici distende senza metter fuora stelo né foglie: ed è, sì
vibrante, si trovò così come uno stelo che deve innalzare il capo in un'
propio così, je permeava a tutte lo stelo dell'anima. = deriv. da
tendente al bianco, come quello dello stelo del grano maturo. - anche con
6. cannuccia, cannello ricavato da uno stelo. ulloa [guevara], i-48
, paiuòlla), sf. piccolo stelo o frammento di paglia; pagliuzza,
, sf. piccolo filamento, stelo, fuscello di paglia; bruscolo, festuca
d'esser colta pal- lidisce sopra lo stelo. 3. attenuarsi, smorzarsi,
inferiormente da un fermaglio (testa di stelo, bottone, doppia voluta, ecc.
che fuma dalla primavera palustre, il sacro stelo splende d'uno straordinario lume. govoni
, con foglie a cinque lobi, stelo alto e un'infiorescenza a ombrella, dalla
graminacee, la guaina che avvolge lo stelo. giuliani, i-408: vuole [
, 195: il papavero ardendo sullo stelo. -in espressioni comparative per indicare
ciperacee (cyperns alternifolins), con stelo trigono di 60-70 cm sovrastato da un'
, come si fa per lo stelo dei fiammiferi. = denom. da
): il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia
famiglia o il ceppo ond'egli è nato stelo per metafora, e quei che da
solanacee (solarium luberosum), con stelo verde o bruno, eretto inizialmente
e ramificate; sulla parte sotterranea dello stelo si formano dei rizomi particolari che ingrossandosi
. d'annunzio, iv-1-214: uno stelo di pietra carico di sirene, di
candidi e più odorosi non rampollarono mai dallo stelo della virtù di quelli che brotiranno da
pedicolare palustre ', pianta che ha lo stelo diritto, ramoso; le foglie una
2. per estens. perno o stelo di metallo che serve a fissare solidamente
. gambo di un organo vegetale; stelo di un fiore, asse di un'infiorescenza
piatto del deserto, l'effetto che lo stelo dell'azzurro loto d'iside dirami e
il capo [di fiori] sul piegato stelo / pria che stanchi dal sol giaccian
rappresentano un disco sessile che circonda lo stelo in tutta la sua base. lessona,
cui i lobi inferiori, superando lo stelo, si saldano insieme dall'altro lato
pensier s'avvinca, / sì come stelo tu confondi a stelo, / vinca
, / sì come stelo tu confondi a stelo, / vinca pervinca. gozzano,
violaceo, la 'petunia parviflora', a stelo piegato, rami diffusi, fiori con
tipo. sono tutte erbacee; hanno stelo di rado ramoso, per lo più semplice
altezza, poco appariscente o con lo stelo esile e delicato (anche con una
del deserto, l'effetto che lo stelo dell'azzurro loto d'iside dirami e
dotato di un basamento o di uno stelo che poggia direttamente sul pavimento (una
si piegano in maniera da formare collo stelo un angolo poco meno che retto inchinandoli
spalla destra. -pendere sullo stelo. giov. soranzo, 100:
meno pregiata che alla raccolta ha lo stelo più corto. giuliani, i-396
piante del messico, di cui lo stelo viene alto fino a 7 od 8 metri
pipociuolo, sm. ant. gambo, stelo. b. stefani, lxvi-2-200
nuovo nei campi si leva / lo stelo liscio liscio; e così l'hanno /
fornito di barbe, come 10 stelo d'una piuma. = deriv
vidi l'orrore traboccare. / giovane stelo tu crescevi; e io al rezzo /
v.]: 'plantula': rudimento dello stelo ch'esce dalla terra al momento del
chiesa, li lasciava crescere e morire sullo stelo. 3. senza reale impegno
una pianta perenne, che ha lo stelo diritto, liscio, alto poco più
alto poggiante. dessi, 3-155: uno stelo di biada piegato dal vento che si
è un arbusto alto 304 metri, a stelo armato di spine e munito di rami
v.]: 'polianto': aggiunto dello stelo, fusto o peduncolo che porta molti
che le vien dato volgarmente: ha stelo semplice, con foglie sessili o amplessicauli
era trito e polveroso, senza imo stelo, una peluria. montale, 1-45
e pianta annua, che ha lo stelo sarmentoso; le foglie alterne, picciolute,
; stare ben ritto e aperto sullo stelo; essere a completa, rigogliosa maturazione (
il metopio, erba felice / il cui stelo risuda... i...
, di un verde scuro sopra; stelo terminato da un panicolo amplissimo composto di
/ sì come rota più presso a lo stelo. testi pratesi, 300: donna
mar, aura in bosco e fronda in stelo / non s'increspa e non spira
. -spuntato prima (uno stelo, un ramo). stampa periodica
che s'incurva verso terra (uno stelo, un ramo, un tralcio).
', in botanica, dicesi dello stelo che si piega a terra per debolezza
, 2-5: vi trovan le rose stelo così profondo che, mentre l'una tramonta
tracollo. io ne ho reciso lo stelo a tanti e tanti con taglio subitaneo,
accademico. arici, i-222: ogni stelo, ogni foglia di viventi / salme [
. curvato a terra, reclinato (uno stelo); declive (un monte)
lombrico e della clorofilla che colorisce uno stelo d'erba. savinio, 22-279: gli
. bergantini, 101: fusto diano e stelo a pullulanti / erbe la propria specie
marino, 1-7-104: scopre il punico stelo il bel tesoro / degli aurei pomi
che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va
14. tose. pedale dello stelo di grano usato per impagliare.
(o un bilanciere) e lo stelo dell'organo, per lo più una
, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto a concedere le sue fragranze alla
fiori sien naturali o traposti sopra lo stelo. -limpido, sonoro (il timbro
13-7: era il fiore puro di uno stelo amaro, spuntata fra la putredine.
palpitante / l'ombra crescente d'ogni stelo vano / quasi ombra d'ago in
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
rivogliono il fiore! col suo scerpato stelo! il quanto perduto di lor vita.
vaghi augelli / disputando d'amor di stelo in stelo. l. pascoli,
augelli / disputando d'amor di stelo in stelo. l. pascoli, i-78:
da noi in piena terra. il suo stelo rien alto fino a 2 metri.
raccogliere i pomodori. -spiccare dallo stelo, cogliere (un fiore, un'
di giava; non ha foglie; ha stelo brevissimo, che porta un fiore gigantesco
il posto alle diafane pere dal rameo stelo attorcigliato e rosso dentro un candore abbacinante
pomposi foglioni verdecupi. -gambo, stelo di una pianta erbacea. stampa periodica
al quale ha qualche rassomiglianza, pel suo stelo che è più grosso e meno ramoso
fagiuoli rampicanti ': quelli il cui stelo, crescendo, non si regge da
e salire. gli uni sono a stelo volubile, cioè che s'awolge spiralmente
altra cosa simile; in altri lo stelo è a viticci, cioè provvisto di appendici
il granturco perché s'arrampichi, essendo di stelo ri gido, girevole e
disse. -in senso generico: stelo. ramusio [oviedo], cii-v-313
ranuncolo. graf, 5-567: del verde stelo in sulla cima 7 sboccia al sole
tuberosa, affastellata, alquanto nera; lo stelo ramoso, inferiormente rotondo, peloso;
il4 ranunculus bulbosus '. ha lo stelo diritto e peloso, e il colletto
signorine salva- tiche '; ha lo stelo un po'lanuginoso, striato, ramoso;
la parte epigea è costituita da uno stelo, in genere ramificato, e da
che si rappresentano nelli strati legnosi dello stelo e della radice. -essere a
: questo ciel rota sul suo proprio stelo / con tal rattezza che si cape a
munito di fogliette rade in mezzo allo stelo e che non è buono da mangiare.
, si levò diritto nell'aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una
. / sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria.
partic.: spiccare un fiore dallo stelo, un grappolo dalla vite, ecc.
staccati alla base del ramo o dello stelo per formare mazzi ornamentali (anche come
fermandosi ogni tanto distrattamente a dirizzare sullo stelo un fiore reclinato. -penzolante.
capelli scontrosi né del bottone reclinato sullo stelo. 3. ant. e
alle scosse di grati zeffiri suol infiorarsi stelo isfrondato da verno algente e ingemmarsi il crine
per sé si regge. -mantenere lo stelo eretto (il grano). tecchi
e ancor più cereo; e il suo stelo si allungava, si allungava nell'aria
), dell'america settentrionale, a stelo erbaceo diritto, quadrangolare; foglie opposte
-per simil. reclinato (lo stelo di un fiore). lucini,
, vidi l'orrore traboccare. / giovane stelo tu crescevi; e io al rezzo
luna con l'aura che geme / lo stelo riarso dun povero fior. capuana
ricolto 'n piano. -spiccato dallo stelo. cardile, lxxvi-42: poni tu
e. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le
riconforta. -ritornare fresco, diritto sullo stelo (un fiore). n.
, si drizzano tutti aperti nel loro stelo, et essi, ch'erano tramortiti,
sta per andarsene e bisogna corroborarne lo stelo. 2. tecnica chirurgica che
un fiore vero in cima a uno stelo di fil di ferro, sembra ancora
, che s'infiorarono sul nativo suo stelo. miratelo qui con i riflessi di
della aiuola si sono rimbaldanzite e il loro stelo è turgido di linfa sino a torcersi
con un filo d'erba, con lo stelo d'un fiore nella vostra piccola mano
rinantee, che contiene specie erbacee dallo stelo diritto, foglie semplici ed opposte,
rincalzo). accumulare terra intorno allo stelo di una pianta o alle basi di
modo sbrigativo e approssimato, intorno allo stelo di una pianta esile o ancora giovane
. operazione consistente neltammonticchiare terra intorno allo stelo delle piante. giuliani,
del sole si rizzano aperti sul loro stelo, e la stanca virtù di dante
la pro- pagin reai de l'azio stelo, / inclita in pace e gloriosa in
quell'aurora primiera, / dal rinverdito stelo / armoniosa schiera / d'au- gelletti
fossi. ha una varietà con lo stelo esagono e le foglie ternate, come pure
. / accogli all'ombra del tuo santo stelo / la voce umìl, tremante e
2. alquanto grosso (uno stelo). mattioli [dioscoride],
e di fuori. -raddrizzarsi sullo stelo (un fiore). guarini,
/ per subito inganno / ritorna il tuo stelo / colà donde l'hanno / diviso
un tratto pendente o orizzontale (uno stelo). 0. targioni tozzetti,
i-10-87: scuotono i venti ogni risorto stelo, / e de la rinascente primavera /
. -orientare verso il sole lo stelo (una pianta). soderini,
. gozzano, ii-533: sorella senza stelo, come sei / fragile d'ali
che presenta il capolino sorretto da uno stelo brevissimo, quasi rasoterra. = voce
protende verso l'alto, diritto (lo stelo di un fiore). graf
graf 5-686: ancora mi piace sul rizzato stelo / il giglio assai, coppa d'
che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d'un giglio
marino, 1-7-104: copre il punico stelo il bel tesoro / degli aurei pomi di
6-1-251: 'la stessa sorte aveva subito uno stelo di gelsomino nell'incorniciatura di quella finestra
arbusti, di rado erbe, con stelo e rami glabri, spesso tetragoni, a
-che è di colore giallo bruciato (lo stelo del grano). n.
dalle foglie punteggiate di sangue emerge uno stelo lunghissimo; e in cima allo stelo la
uno stelo lunghissimo; e in cima allo stelo la farfalla, la farfalla d'oro
: sur- gevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno
che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va dintorno
nerastra al di fuori, grossa; lo stelo ramoso, peloso; le foglie lanceolate
la radice bianca al di fuori; lo stelo simile a quello della consolida maggiore;
terre argillose dei paesi mediterranei, presenta stelo eretto
e frali, ch'ebber stelle per stelo e rai per spine, / vanno intrecciando
ciascuno / nelle sue parti, il lungo stelo e il capo. lucini, 4-229
radicali son mneinate, e quelle dello stelo, che son piantate all'inserzione dei rami
/ che sul si curo stelo, / nel non vostro equinozio, /
cima ad un tronco, palo o stelo erbaceo per poi balzare sul terreno in
sotto, attraversata da nervature rosse; stelo nudo, sottile, che sostiene un
stanco, si alzava, cortie uno stelo di vetro infranto, tra le frasche dell'
. sbarbicava un albero come lo stelo d'una pianticella. pascoli, 1490:
1-01: sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria. brancati
/ gioia, che sboccia come fior da stelo. molineri, 2-08: né..
sbocciato s'abbandona mollemente al suo fragile stelo. pellico, conc., iii-238
fiorellini a forma di campanella (uno stelo). govoni, 9-143: fu
costolature longitudinali (una foglia, uno stelo). tesauro, 2-57: altri
289: le pannocchie, salendo il nudo stelo / a due, a tre,
quattro cannelli che han da comporre lo stelo. fantoni [s. v.]
scasa / e con trepida man sovra lo stelo / piegando va la vagabonda casa.
cuneiforme, si inerpica su per lo stelo di una campanula azzurra e di là scatta
, che li getta, frantumato lo stelo, sulle braccia e in grembo di
, spezzato (una pianta, uno stelo, l'albero di una nave).
letter. cogliere fiori; staccare dallo stelo, dalla pianta rami o foglie. -
. imperiali, 4-466: il germogliante stelo / percotea violenta e sibilante [la
vedovi / strideran gli alberi sul nudo stelo. d'annunzio, iv-1-882: di
sono piante a bulbo, erbacee, con stelo nudo, foglie radicali; fiori piccoli
(un arto); spiccato dallo stelo (un fiore). serdini,
3. per estens. piegare uno stelo fino a spezzarlo. giuliani, i-260
bronchi sa'), con stelo un po'membranoso e radice tubercolosa,
i-10-87: scuotono i venti ogni risorto stelo. leoni, 342: una brezza acuta
: vedovi i campi, secchi in sullo stelo i fiori. verga, 8-327:
la campagna / i novi fiorellini insu lo stelo / semidischiusi olezzano. = comp.
serbi / ognora il verde a questo sacro stelo. -restare in vigore (un
affranto / si rileva ondeggiando in su lo stelo. -non più offuscato da nubi (
che sfarzo / di perle! ogni stelo, una stilla / che ride:
innalzava all'improvviso, come su uno stelo ai luce, il canto di una radio
del color de'fianchi, con lo stelo bianco e l'estremità sfumata di bianco.
§gàmbolo). region. piegare lo stelo di una pianta. tecchi,
ha un rizoma biancastro e carnoso, stelo curvo, foglie alterne, lanceolate, grandi
erbe vivaci, delpamerica settentrionale, a stelo arrotondato o tegragono; foglie alterne,
la sua figura a similitudine del perfetto stelo. -forma, oggetto, apparenza che
il quale comprende un amaranto di vuoto stelo. = voce dotta, lat.
langue la rosa sul suo verde stelo / senza vitale umore, / e il
è tutta ardor. / sul sitibondo stelo / languido cade il fior. sestini,
via giù per l'antica bucspunta sullo stelo dell'onestà rugiadosa, dalla modestia colocia
8-52: ella seguita a spiccare dallo stelo i gigli, a mettere un piccolo
officinale). -in partic.: stelo allungato con capolino di tale pianta,
solandra erbacea è annua; ha uno stelo alto 1 metro, con radice spessa,
notturni venti / il cardo solitario e sullo stelo / gravido di rugiada il capo abbassa
, / vivaci aprirsi su l'allegro stelo / il sonnifero loto e il molle acanto
? stecchi di legno dolce o di stelo di canapa, intinti nello zolfo.
pianta); che si erge sullo stelo; svettante. daniello, lxi-22:
., 2-38: surgevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo
. gozzano, ii-230: eretta sullo stelo, / o rosa adamantina, /
73: suol la rosa in sul materno stelo, / quando sospiran l'aure più
, chiamata volgarmente giunco marino, a stelo sottile, duretto, tuttavia assai pieghevole
falaride) comprendente specie giunchiformi, con stelo diritto, nodoso, alto circa un
da'vostri. -segmento di uno stelo. mattioli [dioscoride], 22
bambina, reggendo in fondo al liscio stelo quel fiore spelacchiato. 3.
spelda piccola. -paglia ricavata dallo stelo di tale pianta e usata per confezionare
trabocca e ricade / e rinnova il suo stelo. = comp. dal pref.
-schiantare una pianta, un ramo, uno stelo. livio volgar., 1-104
un albero, un ramo, uno stelo). - anche sostant. b
6. -stroncato, reciso (uno stelo, un ramo); che ha il
cogliere dal ramo, dal gambo, dallo stelo frutti, fiori, foglie; sradicare
gran foglie lanose a terra, e lo stelo diritto all'aria, e le lunghe
sono cresciuto / come un crespo / sullo stelo torto / mi sono colto / nel
, 289: le pannocchie salendo il nudo stelo / a due, a tre,
pianta); che ricade appassito sullo stelo (un fiore). carducci,
, ad ogni petalo, ad ogni stelo il colore è un altro, e in
, stento, che allunga un unico stelo verso la luce senza trovarla.
. -privato dei semi (lo stelo della saggina). tecchi, 2-30
terminarsi, la radice in spongiole e lo stelo in fermò e col fazzoletto si spugnò
8-52: ella seguita a spiccare dallo stelo i gigli, a mettere un piccolo
da spunto *. diritto, come stelo, dal cuor d'una cespugliosa pianta.
stampóne2, sm. tose. stelo di una pianta. lastri,
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io di mia
graticola. bacchelli, 2-xxiii-445: quando lo stelo macerato e stigliato, privo della fibra
stelato, agg. fornito di stelo. -arald. che presenta uno stelo
stelo. -arald. che presenta uno stelo di smalto diverso (un fiore).
fiore). = deriv. da stelo. stòle (disus. stèlo)
o ferme, d'intorno al suo stelo / vedea senz'alcun velo. serdonati,
sue gran foglie lanose a terra e lo stelo diritto all'aria, e le lunghe
voce dotta, comp. da stello per stelo e dal tema del lat. caedére
disposte a stella posto all estremità dello stelo di taluni muschi. lessona [s
mo'di stella, che termina lo stelo di certi muschi. = vezzegg.
/ si drizzan tutti aperti in loro stelo. poliziano, st., 2-38:
., 2-38: surgevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo
1-93: non sì tosto dal materno stelo / rimossa viene [la rosa] e
fagiuoli, xi-139: orni pianta ed ogni stelo / verno ingrato / inaridì. algarotti
ho bevuto qui co'fiori ancora sullo stelo, di una fragranza soavissima. manzoni,
. pascoli, 67: trema uno stelo sotto una farfalla. d'annunzio, 1-ii-562
, / l'ombra crescente d'ogni stelo vano / quasi ombra d'ago in
la quale spuntava su diritto, come stelo, dal cuor d'una cespugliosa pianta
d'annunzio, i-219: come su lo stelo / èsile piega un fùnebre asfodelo,
dalla camicetta, era grazioso come uno stelo. -letter. tronco d'albero.
/ accogli all'ombra del tuo santo stelo / la voce umìl, tremante e paurosa
metro / fra i densi rami del fronzuto stelo / le valli e i monti assorda
mandorlo ziza d'improvviso scosse forte lo stelo: una gloria odorosa di fiori piovve
albero s'era levato dritto dritto sul magro stelo cinereo. -per simil. asse
di costanzo, 170: nasce tenero stelo / fra tonde, e serba l'
sì come rota più presso a lo stelo. baldi, 25: quasi stelo /
lo stelo. baldi, 25: quasi stelo / di rota che veloce intorno
che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va dintorno
questo arido gielo / che fa l'artico stelo. pulci, 28-43: in principio
fia poi finalmente / nella revoluzion del grande stelo: / basta che tutto giudica la
vaghe o ferme, d'intorno al suolo stelo / vedea senz'alcun velo.
luce / spende idio sopra 'l celeste stelo. 3. costruzione o elemento architettonico
che fuma dalla primavera palustre, il sacro stelo splende d'uno straordinario lume, tutto
bigallo,... ride anche lo stelo del campanile di badia.
ditaincavagnate che la reggevan lasca: e pareva stelo di bandiera dal suo bicchiere. fenoglio
braccio fieramente avviticchiato al fucile come allo stelo d'una bandiera. -fusto sottile,
deledda, i-mo: si mise lo stelo del candeliere attraverso la bocca, in
. montale, 3-254: leva lo stelo del bicchiere e beve alla salute di
9-107: venne il 'girasole'e anche uno stelo di vodka annegato nel ghiaccio.
il termometro di galileo, che alza lo stelo di vetro su una base anche di
olio essenziale, che passano in un sottile stelo di vetro e si raccolgono in una
vesti. gozzano, i-1333: appare lo stelo della persona sottile nella nera guaina altocinta
altocinta. argino, 11-09: il lontanissimo stelo verdazzurro d'arianna, laggiù su quel
paura... del bottone reclinato sullo stelo. c. e. gadda,
sta per andarsene, e bisogna corroborarne lo stelo. 6. scia luminosa.
, / e preso il nome del lucido stelo, / aiegro suo'sigilli manda fora
si levò diritto nell'aria come uno stelo di fuoco. 7. decoro
calze; baghetta. 8. punto stelo: punto erba (cfr. erba,
/ la propagin reai de l'azio stelo, / inclita in pace e gloriosa in
agli eroi, o spirti che lo stelo / divin produsse. 10.
. la vita, resistenza (nell'espressione stelo vitale). bettini, 1-59:
presa isolatamente, deve- si considerare lo stelo, o quella sua parte media destinata a
.. / manca in breve al suo stelo. = dal lat. stilus,
da hoffmann denominate a cagione del loro stelo o tallo quasi legnoso, pieno e solido
: trarre colle mani il tiglio dallo stelo del lino o della canapa.
agg. separato dalle fibre (lo stelo di lino, canapa, iuta).
). bacchelli, 2-xxiii-445: lo stelo macerato e stigliato, privo della fibra
.. / tenean di signoria costumi e stelo. boccaccio, dee., 8-conci.
sfera costituito da una base e da uno stelo orientabile nel quale è possibile collocare la
, è nome che si dà allo stelo legnoso delle piante monocotiledoni arborescenti, peresempio delle
gr. < m>nog 'tronco, stelo, bastone'e àvf|p -òvòpóg, col sigmf
palma. -peduncolo di un fiore; stelo di un'erba; gambo dei funghi
sm. (pur. -chi). stelo di una graminacea. -in partic.
gialli. -in senso generico: stelo di una pianta. moretti,
2. che non si erge diritto sullo stelo o sul fusto; che pende o
stramàglia, sf. fuscello, stelo secco. de marchi, ii-1050
si dirama da un fusto o da uno stelo principale (un ramoscello).
, i-123: le [foglie] dello stelo, che son piantate all'inserzione dei
-sottile (un albero, lo stelo di un fiore). n.
, sf. pezzo di ramo o di stelo con gemme o con apice vegetativo,
un seme germinato. - anche: stelo fiorifero di un ortaggio. crescenzi volgar
capolini gialli sono solitari all'estremità dello stelo; le radici sono ricche di lattice
gran foglie lanose a terra, e lo stelo diritto all'aria, e le lunghe
nostrale) dalle foglie lunghe quanto lo stelo, i fiori caratterizzati da una base
palpitante, l'ombra crescente d'ogni stelo vano / quasi ombra d'ago in
pure dianzi fioria / or su l'arente stelo sfogliata langue; e dove lucenti di
di carro e posto in su uno stelo e tanto stesse a quel modo ch'egli
d'annunzio, i-219: come su lo stelo / esile piega un funebre asfodelo,
macchina alternativa, organo che collega lo stelo dello stantuffo al piede della biella,
accese. 2. lampadario a stelo sorretto da una base e provvisto di
5. che non si erge diritto sullo stelo o sul fusto (una pianta)
, si drizzano tutti aperti nel loro stelo, et essi ch'erano tramortiti, di
/ ondeggiano le palme in su lo stelo, / e le rose fiammeggiano su i
era trito e polveroso, senza uno stelo, una peluria. -fine (
, larga al piede, sottile nello stelo, più larga e svasata nel salire,
fusto (un ramo); spiccato dallo stelo (un fiore); falciato (
del genere tulipa, caratterizzate da uno stelo con grandi foglie allungate e da un
delle croci benedette, fatte d'uno stelo secco di canapa piantato sui seminati.
dicono, gli ritrovi il verde dello stelo. -unghia cavallina o unghia di cavallo
soave / qual hibla unqua, né stelo accolse in prato, / e qual
venti / il cardo solitario, e sullo stelo / gravido di rugiada il capo abbassa
o vaghe o ferme d'intorno al suo stelo, / vedea senz'alcun velo /
/ e se quella languisce / sul verde stelo, e questa invigorisce. svevo,
: la rugiada ed il fior sullo stelo / brillan solo vivaci un istante, /
emula del tuo volto / dal suo materno stelo / spunta vergognosetta, / tinta il
. cecchi, 8-55: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le tre
v. visco) con allusione allo stelo vischioso. viscària2, v. vescicaria
, e 'l pensiero suo è siccome lo stelo volgibile. l. la via
la radice appunto, e de lo stelo; / che chi tropp'alto di tal
a zigoma strisciante o tuberoso, a stelo semplice, a foglie semplici lamel- lose
, sm. nel linguaggio commerc., stelo sottile delle piante del genere calamo,
degli oleodotti, costituito da uno stelo d'acciaio con braccia radiali, che
20-16: e, cloroticamente, pieghi lo stelo. = comp. di clorotico.