, fa che dopo 'l dosso / ti stea un lume che i tresollecito; aumento di
: colore di scarlatto pare che meglio stea in alamagnica lana che in lana d'italia
male sotto quella poca di bella apparenza stea nascoso. sacchetti, 74-55: s'awisò
sòie / quando a cantar con organi si stea; / ch'or sì or no
debbia far fare una arciscranna la quale stea in chiostro, che vi si possa
in prender modo e via che ti stea bene. idem, par., 19-82
la divina grazia, non conviene che stea erto per superbia, ma che s'inchini
che l'anima di così valente uomo stea in pregione. bartolomeo da s. c
/ in prender modo e via che ti stea bene. maestro alberto, 176:
pervegna, o ver mai perpetua non stea. g. villani, 11-119: i
; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto,
capellano volgar., i-387: da lunga stea che uomo di tanta nobiltà di generazione
giuochi di buono; se no, si stea il giorno seguente, chi contravverrà,
meglio, o si logori il calzaio e stea sano il piede, o riporre i
fugge l'acqua; e quivi una si stea dentro con lui e l'altra faccia
; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto
chente che modo l'ordine delle cagioni si stea. = deriv. da che
xxv; e di questo voglio che stea contenta e più non possa chiedere né
come maggiore, nel quale ogni pensiero stea di doverci a lietamente viver disporre.
; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto
; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto
, / non ha cuor sì crudel no stea contento. = cfr. corniola
dicema / sua costumanza e no li stea soperbo. iacopone, 88-102: puoi
v-180-167: sta paraula descovrove e no stea reclausa. dante, purg., 9-66
è specie di narrazione che per sé stea, come le altre; ma è un
, 240: di questo voglio che stea contento e per neuna altra ragione non
la divina grazia, non conviene che stea erto per superbia, ma che s'inchini
quanto fuoco la tua donna e mia stea per l'amor che ella ti porta,
eo parta en tutto, 0 ve stea servidore! maestro alberto, 190: vecchia
costituzione fu fermato che questo sempre mai stea spogliato d'amore, e in tutte corti
contra alla lussuria vuole combattere, non stea fermo alla battaglia, perché perderebbe la
avello dela compagnia; e la imagine stea in cotale modo, che abbia appiede figure
capellano volgar., i-387: da lunga stea che uomo di tanta nobiltà di generazione
compagni, ix-285: conven che sempre stea prod'e accorto / e tutto sia
forzore, / conven ch'umile ed ubidente stea. 3. sapore acre;
vii-259: fa che tu in sul monte stea / sanza paura, e con aspetto
quanto fuoco la tua donna e mia stea per l'amor che ella ti porta.
sceso di signoria, / di'che stea allegro e non abbia temenza; / che
contra alla lussuria vuole combattere, non stea fermo alla battaglia. novellino, 51
, per dio, / che non mi stea guerrero / il su dolze amor fino
/ quando a cantar con organi si stea; / ch'or sì or no s'
cherico da tutti atti d'amore lontano stea, e da ogni corporale immundizia si guardi
, 144: la parte de l'impiso stea sospetto / che non ne fosse l'
monte, xvii-812-16: tal erore no stea più 'n nostra lingua, / ché
ripresa: / onde di quella intesa -vi stea a mente. cicognani, 1-202:
, / vedendo emilia, contento mi stea. guarini, 54: strinse intrepido
monte, xvii-812-15: tal erore no stea più 'n nostra lingua, / ché
., i-387: da lunga stea che uomo di tanta nobiltà di generazione fatto
se man per doso meneli, no stea coda levata; / sempre torna en amore
io li sapo, / che no stea più 'n error la gente manca. dante
se man per doso meneli, no stea coda levata, / de gauzo maula e
squarci, e che la mano manca stea ferma e la diritta meni a ragione
siede all'altrui mensa, umelmente ne stea, / no guàrde za e là,
sia cosa che si possa mettere e stea in vasello e che l'anima nostra
davanzali, xxiii-50: al cor mi stea l'aguto / ch'entro gli ha
un fa dimino / e par che stea / con la balia d'enea; /
] -. non è degno ch'egli stea qui, ma vada dove il male
/ in prender modo e via che ti stea bene. sacchetti, 114-44: io
dio che l'anima di così valente uomo stea in pregione per moneta », -
dicerna / sua costumanza e no li stea soperbo. = forma sincopata di
si dica) non occorrerà, non stea nell'ordine suo in coro, ma ultimo
quanto fuoco la tua donna e mia stea per l'amor che ella ti porta
male sotto quella poca di bella apparenza stea nascoso. rappresentazione di s. maria maddalena
scaltrimento talotta che il campo dell'oste stea senza alcuno guernimento per gli nemichevoli assalimenti
col suo... morto palese stea. ser giovanni, 3-157: [il
/ quando a cantar con organi si stea, / ch'or sì or no s'
negativa. guittone, iv-58: né stea per vii temenza / che non mi
altra chiesa, né di notte nullo vi stea, sanza parola de'capitani e del
tre volte, sicché tutto il dì stea odorifero. sercambi, 1-i-100: se il
monte, xvii-812-16: tal erore no stea più 'n nostra lingua, / ché
core de l'amante, / aiegro stea sanza vanitate, / e zo tegna celato
, mentre che sarà a la tavola, stea onestamente. m. villani, 2-62
/ quando a cantar con organi si stea, / ch'or sì or no s'
feminarum, xxxv-1-536: per longi tempi stea aunito e recreente / cui cela mal de
alcuno famiglio d'alcuno grande il quale stea seco a pane e a vino.
faciessi, porti questa penitenza: che stea tre sere sanza cappuccio in capo e
ubidiamo come maggiore, nel quale ogni pensiero stea di doverci a lietamente vivere disporre.
alla mia donna che di questo non stea in pensiero. ber ni, 11-2 (
costituzione fu fermato che questo sempre mai stea spogliato d'amore e in queste corti
piacente / che la mia mente non stea en consolare. boccaccio, 1-ii-334:
male sotto quella poca di bella apparenza stea nascoso. galileo, 4-3-289: non ebbi
, dice che a darle forma che stea bene le si richieggono otto cose:
, come che nell'altre sue opere stea, sommamente vive nella sua 'comedia'. vasari
in prender modo e via che ti stea bene. -in relazione con una
non si può formare una tragedia che bene stea. cesarotti, i-rx-06: a quella
/ quando a cantar con organi si stea, / ch'or sì or no s'
che la ragione del subordinare cotesto ufficio stea ne'concetti principalmente e per sé,
... ma comunque il vero si stea della primieranza dell'una o dell'altro
ubidiamo come maggiore, nel quale ogni pensiero stea di doversi a lietamente vivere disporre.
cherico da tutti atti d'amore lontano stea e da ogni corporale immundizia si guardi,
da lo panettiero, / che senza spesa stea da cavaliere ». puccianisti,
suole / quando a cantar con organi si stea. idem, par., i3
costituzione fu fermato che questo sempre mai stea spogliato d'amore. bandello, ii-850
: 'sta paraula descovrove e no stea reclausa: / merveio, cui conosele
/ quando a cantar con organi si stea, / ch'or sì, or no
feminarum, xxxv-i-536: per lungi tempi stea aunito e recreente / cui cela mal de
/ e spera già ridir com'ello stea. g. argoli, 642: non
si può formare una tragedia che bene stea. buonarroti il giovane, i-501:
gloria sia, / ch'i'so che stea con la cuscenza a sesto ».
/ fa'che dopo il dosso / ti stea un lume che i tre specchi accenda
no trova alcuna cosse / unde la stea in reposse. dante, vita nuova,
passavanti, 192: avvegnaché 'n ciascuna persona stea bene l'essere umile, tuttavia,
, fa che dopo il dosso / ti stea un lume che i tre specchi accenda
e perch'io digiuni ed affliggami e stea in penitenzia? giovagliene, perché io
in penitenzia? giovagliene, perché io stea in pene? pallavicino, 1-356: ristringendo
se i pie si stanno, non stea tuo sermone ». / ed elli a
conosci tu che per via di diletto meglio stea che starai tu, se tu sarai
depintura, voleva dire che la calza non stea bene. biundi, 391:
, 33-123: come 'l mio corpo stea / nel mondo su, nulla scienza porto
di santo paolo, che dice: « stea la femina nella n. villani
signore e gran soldano, / benché vi stea lontano e multo assente, / vi
parti e non stea più con meco. passavanti, 253:
io ho mossa questa opera in la qual stea vi- gliante, acciò la pigricia non
s'appressi colà, dov'io mi stea. trinci, 1-257: si pianta il
a te medesimo. e sì ti stea a mente che gli sforzati co-
, imperciò che non vogliamo che tu stea ozioso, né in tutto ti vogliamo sgravare
-sicuro della vita, dell'esistenza: rassicurato stea sicuro. contro il rischio di perderla
nostro sire, che sì malvagia cotta stea sor me. dante, vita nuova,
. passavanti, 62: a carne stea soggetta allo spirito e la sensualità alla ragione
: quella, studiando di piacere, stea in tutti luoghi e con tutta la mente
. fiori di filosafi, 121: stea sopressata nel cuore la parola che sarà
, 1-1-211: che lo me cor stea serem, / che lo no sea spegazao
le celle lunghe e strette la ove stea l'acqua calda. filarete, 1-i-194:
costituzione fu fermato che questo sempre mai stea spogliato d'amore e in queste corti di
/ se i piè si stanno, non stea tuo sermone. g. villani,
: se 1 piè si stanno, non stea tuo sermone. 3. rimanere alquanto
/ che la mia mente - ne stea in consolare. -stare a vedere-
- non mi rendete, / né stea per vii temenza / che non mi diate
« fa'che dopo 'l dosso / ti stea un lume che i tre specchi accenda
farai le celle lunghe e strette là ove stea l'acqua calda. crescenzi volgar.
sia cosa che si possa mettere e stea in vasello, e che l'anima nostra
, / e spera già ridir com'ello stea, / su ir la viva luce
inf, 33-122: come t mio corpo stea / nel mondo su, nulla scienza
corale, / che 'nvèr sua donna stea fermo e leale. c. ghiberti,
, per dio, / che non mi stea guerrero / il su dolze amor fino
immaginano che tutto quello che fanno bene stea, e conseguentemente sia lecito e si
, dice che a darle forma che stea bene le si richieggono otto cose.
(1-iv-799): avvegna che egli mi stea molto bene, ché io non la
cerina. = comp. da stea [rina \ e [pé \ psina
capelli fortemente spiralizzati ed a glomerulo e la stea topigia femminile.
g. palomba, cxxxiii-381: io stea facenno / concurze pe'trovarlo 'no
nostro sire, che sì malvagia cotta stea sor me! quaedam profetia, v-582-81:
un petitto, / sì clvegli un poco stea in sospezzone. dante, purg.
). guittone, xvii-147-57: né stea più in temenza / che non mi
e gran soldano, / benché vi stea lontano e multo assente, 7 vi tiene
che in questa tale venuta e tornata ciascuno stea timoroso, guardandosi d'ogni cosa
, può egli esser ch'io con teco stea? » bandello, 1-49 (i-576
, / vedendo emilia, contento mi stea. scala del paradiso, 100: io
di santo paolo, che dice: stea la femina nella chiesa, non sia ardita
aiutare non mi potè: quale io stea ornai pensatelovi. savonarola, 7-ii-78: li