bianca. pasolini, 1-221: « statte zitto, a ssònato », fece alduccio
folle, fura, en- gànnate e statte a menacciare. fiore, 163-2: tutti
, / tolle, fura, engànnate e statte a menacciare: / poterlo sempre amare
veramente che quando si potesse avere lo statte sincero, si potrebbe legitimamente adoperare in
[dioscoride], 70: lo statte è la grassezza che si cava dalla
e fa per se stesso l'unguento chiamare statte. tasso, 10-14: loda il
, i-408: togli a te spezie, statte, onica e galbano di buono odore
altro. de jennaro, 1-33: statte, statte, quest'è osanza: /
de jennaro, 1-33: statte, statte, quest'è osanza: / cento anni
. lomazzi, 4-i-57: sono statte, oltre alle diversità di armi,
che, quando si potesse avere lo statte sincero, si potrebbe legitimamente adoperare in
portiamo rase e spezie d'oriente / e statte, che è la mirra preziosa,
che ella [la storace) sia lo statte della mirra, che è la grassezza
che, quando si potesse avere lo statte sincero, si potrebbe legitimamente adoperare in
durante, 2-449: storace liquida e statte di mirra. = voce dotta
, agg. ant. mirra stattea: statte. landino [plinio],
lat. stacta o stacte (v. statte). stàtua (ant. e