questa contumelia,... li fece stare scilenti, dicendo: « ahi!
11-886: quelli che non potevano più stare nelle vecchie [religioni] ma pure si
. -persona che può competere o stare alla pari con un'altra.
ciascuno in siena può conoscere che lo stare bene con epso noi è a loro proposito
. fusser tenuti venire in persona a stare a sindacato in giudizio e render conto
a sindacato degli uomini, ne ha a stare a sindacato di dio. f.
anche la tua. -essere, stare a, in, sotto sindacato: sottostare
/ mia madre; io non vò stare a sindacato / di lui [del tutore
virtù e di gentilezza, lo fanno stare a sindacato. se getta via il tempo
magistrato de'cento, gli costrignesse a stare a sindicato. -criterio di valutazione.
340: e'consoli e camarlengo debiano stare a sindacato e sindacati essare tre dì
. montanini, 35: s'io volessi stare a contare le vivande a una a
francia nuovamente sinistrassero. 6. stare male di salute, ammalarsi (una persona
sinistro. -stare a sinistro-, stare scomodo, a disagio. burchiello,
con 25 armati al salario e quivi stare sintanto che gli fosse fatto intendere esser
dialità dei conviti, la dolcezza di stare insieme. p. levi, 5-158:
marito non vorrìa né sire, / né stare al mondo, per mia volontate.
di colombo quivi dov'elli hanno a stare, quando elli smontano, se elli le
saledolce, dottore o non dottore, dovette stare al banco dell'appalto anche lui,
nulla altro che delle smusate, e stare a denti asciutti. 2.
: questo è tal fatto che non può stare da sé,... ma
vi-ii-163 (28-7): franchi fate stare i ghibellini / in ogni parte,
: il turco... si può stare sopra la securtà e certezza di poter
, ricca o povera, ha da stare naturalmente sopra: la gente cattiva,
snobile, ricca o povera, ha da stare naturalmente sotto. = comp
sforzandosi con quel peso sulle braccia, a stare in equilibrio in punta di piedi,
buon sobborghista serio serio, e lasciò stare. = deriv. da sobborgo
valle nel bosco stavano li studianti, per stare solitari, e stavano sobri, e
tu sai ch'io non sono uso di stare in acqua, sì ch'io non
, nella vita, è di imparare a stare con gli altri. moravia, iv-242
che fosse cristo, elesse sodamente di stare in se medesimo, accioché per umana opinione
che lisetta mia servente se ne venga a stare a casa vostra con esso lei.
per sodo di banco, o mallevadore di stare a ragione, soldi quattro.
locuz. -andare, badare, mirare, stare, tenere, tirare, venire al
pretendiamo di mirare al sodo, di stare al positivo, e come san tommaso
. le se ne -mettersi, stare sul sodo. essere eccessivamente serio
, purché i due giovanotti desiderino intensa- stare sodo su un argomento-, insistervi sopra.
. -ci). ant. sodo- stare sul sodo-, dimostrarsi calmo. mitico.
, diedimi a filar del signore e a stare in sul mille. d'azeglio,
peccato. e noi ci abbiamo a stare un soffio e a lui si vuol tornare
2. sorretto in piedi, aiutato a stare in piedi (una persona);
, come saturno od altro, debia stare fermo e sofolto entra la sua gente
accoglierlo, perché, in genere, senza stare a sofisticare, si largheggiava nell'accoglimento
quei suoi piccoli espedienti sintattici, quello stare attento alle virgole con un sofisicheria estrema,
achilles lo pregao e requese che devesse stare sollicito... de mandare fomimiento e
spene / farà l'anima mia stare suggetta. frezzi, i-8-1: converrà che
di natura è che due contrari non possono stare insieme in un suggetto. bruno,
disprezzo, pure mostrava di non volere stare come gli altri alla suggezione di lui,
fuggire a la battaglia, sì come stare casto e lussuriare, e queste del tutto
. ani essere posto al di sotto, stare in una posizione sottostante o nella parte
. fra giordano, 3-58: sempre stare in battaglia e vincere ogne resistenzia,
-rimanere fermo in attesa di qualcosa; stare immobile di fronte a qualcuno o a
sogioma teco asediata. 2. stare in compagnia di qualcuno; intrattenersi con
solano { solanidina s nel solanum sodovaronle stare in orazione, come se fussono state vive
. gheradi, iii-166: io lascio stare il frutto laudabile e solativo e onesto
. locuz. -andare per il solco, stare al solco-, comportarsi in modo ineccepibile
di casa. con me si ha da stare al solco. -andare per il
'soldato di campagna': soldato chiamato a stare nei campi e sulle guerre, a
suo. -essere, rimanere, stare al soldo: militare, anche come
. f f -essere, stare, trovarsi al soldo di, con un
bada, con questi soli, bisogna stare al coperto. quaglino, 2-48: il
a'disagi, nutriti nelle fatiche, consueti stare al sole, fuggire l'ombra,
-far di lingua al sole: stare alla gogna. cieco, 4-98:
. -non vedere il sole, stare chiuso in un carcere oscuro. novellino
! -stare a sole scaccator. stare in prigione. forteguerri, 6-216:
6-216: egli, per non avere a stare a sole scaccato qualche mese,.
guardare il sole a scacchi: andare, stare in prigione. monosini, 405
5. intr. prendere il sole, stare al sole per asciugarsi o per essiccarsi
massime quello di nido; tal volta suol stare malenco- nico. fagiuoli, i-109:
4-16: con ogni solerzia debbe sempre stare intenta e vigilante la mente ad emendare
disse brusco: « don tinu, lasciatela stare la cinghia, vossignoria, ché se
io ti darò... per farti stare tirata la elle del viso un
suolo) e dal tema di stare 'stare, trovarsi'. sòlita (
impugnano ed ammoniscono che noi andiamo a stare solitari. beicari, 6-145: io son
di sollazzo. -prendersi sollazzo, stare in sollazzo con qualcuno: avere un
o più capanne... per potervi stare il vostro assistente per poter essere a
studio / solizitava stefano, e lasò stare / del pare e de la matregna ogni
, /... / sappia stare al telaro e cucir panni: / sollecita
sono uomini da solleticarli per lassarli poi stare. pascoli, i-202: quanta differenza fra
/ e si gettere'via; lascialo stare, / e non ha mal nessuno.
/ divorano la preda. -far stare rialzati i lembi dell'abito (la corpulenza
sollevarsi a volo, e capace tuttavia di stare in bilico sulla voragine.
altezza (un elemento architettonico); stare sovrapposto l'uno all'altro (gli scalini
); esalare (un vapore); stare sospeso in aria (le nubi)
e luoghi sublevate, queste considerazioni lo fanno stare sospeso a risolversi di questa practica.
pascoli, 1-570: fa il piacere di stare in relazione con grandi colletta, iv-33
e forzarla a suo marcio dispetto a stare sciolta, soffice e solla. pascoli,
. allora, onorevoli senatori, lasciamo stare i soloni moderni, e rimettiamoci a questo
acqua comune calda; soluto si lasci stare per tre giorni. targioni tozzetti,
natia somiglianza: quanti giorni poss'io stare fra una volta e l'altra adoperarla?
che è di mio paese lo farò stare malevadore della somma che io ho ditto
a fare che a speculare, lascerò stare le teorie, tanto più che l'occasione
nel lanciar il palo; soleva sovente stare tutta la notte armata e non dormire.
, iv-xxi-4: lasciando... stare l'oppinione che di quello ebbe epicuro filosofo
paesaggi come, lievemente trapunti, potrebbero stare in una tappezzeria. idem, 9-295:
caduta accidentale; che non riesce a stare a galla. - per estens
: viver non poss'io dir, ma stare in essa / piena di passion,
facendone certi monticelli, i quali lasciati stare per un poco a sommosciare al sole
/ non lo veggendo, cheto usava stare, / per udir se lo sente
generano in superfizie d'essa, lascia stare. 3. plur. bot
bene; se non vi piace, lasciatelo stare, e buona notte, sonatori'.
per la malinconia e del disagio dello stare in prigione. straparola, ii-211: costei
se ti prego, anche se ovessi stare trenta notti senza poter dormire. g.
a costa per costa... facendo stare l'una sopra l'altra ben sop- sarebbe
l'una all'altra, ristrignervi insieme, stare a una e non riprendere l'una
provincia, e, fatto ciò, fece stare spartiti i deboli e l'infermi e
puro, / e tanto le lassa cusì stare / fino che l'olio se possa
che cade sulla fanciulla, e se dobbiamo stare alla conclusione, chi nasce povero non
, a sei, / colle man giunte stare a collo torto, / ché gli
marin. ponte della nave. -salire, stare sopraccoperta (per lo più nella forma
: 'sopraccopèrta': coi verbi essere, stare, passeggiare, vale: 'sul ponte più
2. locuz. andare, stare sopraccorsia: lungo il palco di corsia
: in forza di avverbio coi verbi stare o andare: lunghesso il palco di corsia
monte che soprafà la lupara, vogliono stare lasse scaccate che tengono sino alla galera
-essere in procinto di iniziare, stare per cominciare (una stagione, un
a'duelli degli ebri, che senza stare in su la scherma, percotendosi di fendente
mezz'ora / quelle due furie a stare al tu per tu. / bestia qua
accidenti, per avventura è costretto a stare occupato in altri pensieri. b.
d'azeglio, 7-iii-157: come mai stare in un appartamento del quale due camere
nella stanzia dove li bracchi aranno a stare ha da essere una parte coverta e serrata
nievo, 556: sicuro che bisogna stare cogli occhi aperti, e non sorbire
terra de sancto pietro... possa stare et essere necta tanto in verno quanto
un'armata e andiamo uniti a farli stare in cervello ». non dissero a
surgere pericoli, e questo procede dello stare noi disordinati, e però il remedio
mare e fermare la nave al largo, stare alla fonda. livio volgar.
, antichi portolani italiani, 115: puoi stare per mezo costanin alcuna guisa capere.
fiumi che superano gli argini); stare sopra un altro liquido, stendersi e allargarsi
lancellotti, 1-557: quello stare a dormire nell'una e nell'al
le insegne. sormontava, sì che stare / non potea il meo spirito in loco
francesco, xxxv-i-398: non mi fate stare in foco / s'amor m'ha di
, sarà proprio il terrore di dover stare due giorni di più in prigione! »
dal mostro perché tutto il resto potesse stare sicuro. -toccare la sorte a qualcuno-
alle fortezze piccole, ove non possono stare assai gente, e per conseguenza non si
su di te, farai bene a stare attenta »; io ne avevo proprio il
., 1165: quegli rispuose di non stare con lui né orare con lui,
intervento chirurgico. 2. lo stare sospeso neltaria proprio del pulviscolo o della
questa sospensione di cose tornava meglio di stare a vedere cosa risolvesse milord.
loro se legavano con fune suspesi per stare piò vigorosi a le cose celestiali. crescenzi
insieme con l'acqua, quarto elemento, stare sospesa nel mezzo. benivieni, 1-160
una manatina di coriandro sospesa e lascia stare alquanti dì. guglielmini, 135: può
di socrate ch'egli era usato di stare fermamente il dì e la notte dall'una
, 1-i-100: la quale mossa fece stare sospesi e fermi spagna e viniziani, quelli
ricevuta l'opinione che la successione debba stare in sospeso fino a tanto che dura
borghini, 4-ii-308: voi ci avete fatto stare con sospetto di voi, perché fin
a'mia dì ò veduto la ciptà nostra stare in pace e senza suspecto di guerra
rv-nr. il dolore, che tutto dentro stare non poteva, con rabbiosa voce in
spiritualmente; prendere tregua, riposarsi, stare tranquillo. laude cortonesi, 1-i-181:
1-455: ho un prepotente bisogno di stare con gina e i bambini, tanto sospirati
. dal pref. sub-'sotto'e stare (v. stare). sostanziale
. sub-'sotto'e stare (v. stare). sostanziale (ant. substanziale
questo, che qualcunque persona possa venire e stare nella terra tutto il tempo della franchigia
substàre, comp. da sub 'sotto'e stare (v. stare).
da sub 'sotto'e stare (v. stare).
qual soglion tacque per umano ingegno / stare ingorgate alcuna volta e chiuse / cne,
altra, ché senza sostegnimento non potrebbe stare niente. a. manetti, 2-78
facciate. porzio, 3-8: per meglio stare apparecchiato, in ciascun tempo nudriva grande
ben caldo; e lassa- vella tanto stare sì che siano squagiate. crescenzi volgar.
. cecchi, 5-117: per lui stare allegri significa vagliare, a voce o per
tenea molto sottilmente e sempre gli iacea stare in debito, non pagandogli se non a
si dice a pittura che è figurata stare in alto e che sia veduta allo 'nsù
e, sottontendendovi un 'averla', lasciarvi stare 'finita'. segneri, i-498: considera come
assecondava rosa. « da tempo avrebbe dovuto stare sotto le armi. -indica
allo aspro, e così ve 'l lasciò stare: e fé aprire le finestre e
, 14-203: per tormentarci ci fanno stare a lungo sull'attenti, specialmente quando
nascondere quello, la masnada mia ne potrà stare molti giorni ». misesi il coperchio
testa, perché questa fazone li fa stare ricolti con la testa. 27
un dell'uom proprio male e di stare per questo di sutto. -al
c. dati, 4-38: a stare in silenzio ne va sotto la mia riputazione
l'imperio, impetrorno da costantino di stare in pannonia. fausto da longiano, iv-110
ordinai che parte del tempo gli facesseno stare solitari e parte in compagnia de'frati
pisano, lxiii-216: noi sottoposti ci conviene stare, / veder, né operare /
. sottostare (ant. sótto stare), intr. (per la coniug
per la coniug.: cfr. stare). stare sotto, essere situato immediatamente
.: cfr. stare). stare sotto, essere situato immediatamente al
= comp. da sotto1 e stare (v.). sottostato1
offizi sotto terra. -essere, stare sottoterra: essere morto. jahier,
di caldo che noi abbiamo, lasciando stare gli altri infiniti accidenti e ossibili,
, / in pizzoletto loco venne a stare. laude dei bianchi toscani, xcvi-
ho detto, di vedergli spesso e continuamente stare occupati in questa pratica col soprapensarvi e
. intr. con la particella pronom. stare sopra a un altro elemento simile.
(per la coniug.: cfr. stare; nell'uso dell'indic. pres
., anche sovrasto, sovrasti). stare sopra, occupare una posizione o trovarsi
= comp. da sovra per sopra e stare (v.), sul modello del
una manatina di coriandro sospesa e lascia stare alquanti dì. fr. serafini,
e cosecrato -pane salutare, / piaqueti stare - en croge tormentato / per lo peccato
viola, un balsamo, / ho a stare in quel letame sozzo e fetido?
. torpè, 69: ti piaccia di stare con noi almeno tanto che la nostra
, e chi no le vole le lasci stare! m. membri, 11: cer
si umiliassino a'loro vicini, ma per stare sempre in arme e in guerre e
messere, la sciate voi stare la concubina »; quando vi dicono:
« io giuro a dio che tanto voglio stare a pagarlo, quanto lui ha penato
fermiate una volta l'animo e siate contenti stare quieti a quelle cose che per noi
, albichi, spalmati, / e caldo stare in questi cotai mesi. spalmato2 (
delle barche, ecc., che deve stare immersa nell'acqua. = deverb
una vita così così dice non potere stare stretta a cagione de'vapori o altro,
aa balia, che è comodissimo per stare appoggiata a diacere. 7. che
questi organi, chiamati spandenti, devono stare immersi in terreno umido o in pozzetti con
uomo quasi come una rosa che più chiusa stare non puote, e l'odore che
. garzoni, 7-152: non possono lungamente stare ascosi questi animi doppi, perché,
amara, / ché 'l videve stare in ara: / com'agnello che se
pascer non può né pur un punto stare, / ch'innanzi a que'begli
, e, fatto ciò, fece stare spartiti i deboli e l'infermi e fece
/ giudica tu il luogo ov'hanno a stare, / secondo le ca'on del
i cristiani, però che non possono stare sparti per la città. donato degli
una fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare che voglia co'finti maluzzi dare passione agli
io ho il capo a altro che stare a spasimare intorno alle tue lectere.
cavalca, 20-417: quivi sarà un buono stare in orazione e in quest'altra parte
dicesi ancora quasi in un medesimo significato stare in sul noce, il che è proprio
bernardino da siena, 2-i-736: lassa stare i cani e le caccie e '
sul vero, confortando detto priore a stare di buona voglia e non temere spaventachi.
! lei vuol star fuori, vuol stare; vuol star qui accanto a giors;
elettrizzazione durò quindici minuti; e lasciatigli stare per lo spazio di tredici minuti, furono
-oh va'su: / lascia un po'stare or tanti spazzamenti. fanfani [s
facendone certi monticela, i quali lasciati stare per un poco a sommosciare al sole
barezzi, 1-29: ben averebbe potuto stare il letto fatto e la camera spazzata,
avete stanchi. boccaccio, vlii-2-118: lasciato stare il componimento delle sue trecce e i
espressioni andare, cadere, essere, stare a specchio, de -
vanità della propria persona, che 'a stare a rimirarsi davanti allo specchio,
d'italia], 2: non può stare in giudizio, né come attore,
a fare che a speculare, lascerò stare le teorie, tanto più che l'occasione
: alle porti e sopra le torri fare stare le guar15: perché l'uomo.
questo cussi in vulgare, non per stare su le speculazione, le quale non cape
, al quale la notte soleva sempre stare la lampada accesa. r. acciainoli,
l'impresa gli riuscisse al contrario, lasciò stare boccamazza, i-1-400: la cenere
infiamma e non ispegna, / né pò stare nascuso. 3. figur
, 68: fece... costui stare il marchese parecchie notti ascoso a vedere
s. v.]: anche a stare alla meglio, in questi tempi si
sangimignanesi, 91: increscieci lo troppo stare e. llo spendo. ser giovanni,
di saturno ir al profondo, / stare sospeso nel centro secondo, / gridando
. -tenere le braccia spenzoloni: stare in ozio. cantù, 118:
: m'è mortale e reo / stare senza veder la vostra cera, / mia
279: meglio avere in borsa che stare a speranza. ibidem, 304: chi
da non sperata allegrezza e appena potendo stare in sé, dissono: « questa non
. calvino, 13-130: spero di non stare forzando le linee del progetto vittoriniano per
da longiano, iv-184: tu nascesti per stare in vezzi et io vivo per travagliare
aspettare nella bottega del libraio salvi per stare in agguato ebrei ripassasse. savinio,
delli eserciti, del sangue de'capitani trionfante stare in piede? fussesi la preda del
/ che, nel cervello non potendo stare, / a poco a poco svaporò,
che 'l guadagno. -essere, stare, vivere sulla spesa, sulle spese-,
vi ti trovasti, che non poteva più stare in su la spesa e che fra
gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina in collegio: dolci, libri
novelli contemplativi si conviene... stare in solitudine della mente e del corpo
molte parti di materia ispessandosi verranno a stare insieme. 7. divenire
per lo alito a polmoni, farai stare 4 poste in 4 logi de la lunghezza
come nel suo diritto, disidera di stare piano. 3. gran numero di
più in fuori secondo che hanno a stare le figure. vincenzo maria di s.
. d. carafa, 250: lo stare continuo o spisso in finestra sarrà biasmata
. -sedere quasi a spettacolo: stare a guardare, restando inoperoso.
nella prigione mandamentale. 6. stare a cuore. c. campana,
per tostani corrieri, comandandogli che lassi stare ogni cossa e venga a celebrare le
la ruffiana ladra mi ci ha fatto stare, le darò tante ferite, le ne
se non fosse ben sicuro di far stare le parole una con l'altra, ritornando
68: fece... costui stare il marchese parecchie notti ascoso a vedere i
f. doni, 6-177: non vogliono stare a rompersi il cervello a questi caldi
ciò avvisato, la sera andò a stare con la moglie del detto dipintore a suo
in uno, e voi volete tarmici stare spiaccicata ». 3. figur
, iv-24: provò uno spiacere disgustoso a stare con lei. -per estens.
-vedere il sole a spicchi: stare in prigione. p. petrocchi [
in furia contra chi non avesse voluto stare alle sue condizioni. ghislanzoni, 17-116:
e da non credere che vi potessino stare le capre. b. davanzati, ii-489
con arte, anche vuota, potrebbe stare a spicco sul canterale. -di
. grattarsi non avendo nulla da fare, stare in ozio (anche con valore iron
se non fosse ben sicuro di far stare le parole una con l'altra, ritornando
piace, et a chi no, lassa stare. 2. figur. effetto
quante diavolerie! quanti dispetti! lasciando stare i ciòttoli ch'io volava a ca'
una guida. -essere, stare sulle spine, essere in uno stato d'
» -prendere la rosa e lasciar stare la spina: v. ròsa n.
73-21: nullo membro ce par bello - stare so 'l capo spinato, / che
dentro uno spineto / mi posi a stare ascoso insino a sera, / acciò che
due fortezze non le crederei volonterose di stare tre dì salde contra una batteria di spingarde
massime sono ordinate e nelle occasioni debbono stare come i corpi fluidi, de'quali il
spini le piume-, non sopportare più di stare a letto per inquietudine o smania.
i nostri signori teatranti, ben lungi dallo stare attenti e fissi alla rappresentazione drammatica,
io voglia con bugie acqui stare questa eredità. -plagiario.
spirano nell'affetto del san- avere o stare per avere il sopravvento (una tento
vili-1-53: affermava sé non esser potuto stare senza venirgli a significare ciò che veduto
.., tutto che professasse di stare al capitolato di susa, sentendo ad ogni
venere chimicamente fatto senza corrosivi, lasciato stare all'aria per alquanti giorni,
intelletto, isdegniati di non voler più stare in vita. beccari, xxx4- 291
e soni di stromenti, rassemprava lo stare ivi fra li celesti cuori de'beati
per du'centesimi? » bisticciarsi. stare a tu per tu. potrebbe essere
nomi, 9-29: perseo risolve stare a pasto, / né spizzicarla, e
restituirgliela; poi lo avrebbe spodestato stare più loro a petto. interamente
/ amore ed za, quale stare è questo? / correte al monte a
leggere poscia i libri de'nostri maggiori dobbiamo stare oculati, affinché le tante lodi prodigamente
al sor bortomlìn che quello di 'andar a stare a torino'. 12. esaurire
con alti squilli di fanfare bisognava sempre stare un po'in sospetto. -spunto
veniva srepubblicandosi d'anno in anno collo stare al potere, aveva avuto uno spaccio di
= lat. stabulum, deriv. da stare (v. stare). stabbiòlo
, deriv. da stare (v. stare). stabbiòlo (stabbiuòlo),
questo mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno.
lai stabttis, agg. verb. da stare (v. stare). stabilézza
. verb. da stare (v. stare). stabilézza (stabeléza),
od altro; nell'epodo il fé stare fermo, e perciò stesicoro, quasi stabilitor
debbono alloggiare stabulati / dove asino usi stare ovver cavallo / o mul, perché gli
, deriv. da stàre (v. stare); v. stabbio.
e delle bandiere, quando hanno a stare per alcun tempo ferme e ritte
puntarono e staccarono. 47. stare, trovarsi discosto (un oggetto).
1-iii-237: possono le parti sudette del poema stare l'una presso dell'altra con attacamento
per mettere ilpiede netta staffa, essere, stare col piede in, nette, sullestaffe,
, sullestaffe, essere in sulle staffe: stare per andare via, essere in procinto
v'acquieto un creditore perch'e'vi lasci stare in pace la raccolta, son già
a'cavalieri, la metade ne debbia stare in istaggina appo colui che porta l'insegna
stagir per più ora; che facendolo stare per più, penso meno acquistarete.
tempo (una fibra tessile); stare a mollo per un certo tempo in modo
dal lai statto -ònis, propr. 'lo stare fermo, dimora, soggiorno', deriv
dimora, soggiorno', deriv. da stare (v. stare).
deriv. da stare (v. stare). stagionévole, agg
, ma il fuggir l'ozio e stare tutto attuato ne'tuoi affari?
ant. anche stàie, stara, stare e, esclusivamente nel si- gnif.
case che fanno il pane, che sarìano stare veneziane 2400. statuti dell'università di
, or questo è l'affanno de lo stare in villa. ìesauro, 10- 67
bibbia volgar. [tommaseo]: farete stare due becchi innanzi tivarla [la gramigna]
, lat. stamen -ìnis, connesso con stare (v. stare); nel
-ìnis, connesso con stare (v. stare); nel signif. n.
, stampe e altri travisati, lascia stare. 8. fotogr. procedimento
-non reggersi sulle stampelle-, non riuscire a stare in piedi. a.
marchese è di stampo antico: vuol stare in pace con tutti e non vuol avere
. sassetti, 114: non avendo a stare a posta di navi che fussero alla
[rezasco], 1-21: deve stare alla stanga del comune e comparere denanti al
. = ger. sostant. di stare, con assimilazione. stanno2,
stante1 (pari. pres. di stare), agg. ant. e letter
uscito tutto di mente. perché vuo'stare a stantichire in casa. = denom
plur. ant anche -t). lo stare, il trattenersi in un luogo per
donne che quine erano, e quelle fé stare apresso de. letto de. re;
che ella andava a proposito fermo de stare in alcuna stancia, perché ella non
dire mi levassi di quivi e andassi a stare co'lui a l'antella, che
e non so come vi si possino stare in questo verno. machiavelli, 14-ii-299:
, stans stantis, pari pres. di stare (v. stare). stanza2
pari pres. di stare (v. stare). stanza2 (stansa, stànzia
. torini, 251: io lascerò stare il più racontame, acciò che, per
tanto amoroso foco. 5. stare, trovarsi, essere presente in un determinato
mani a caldiero. 7. stare all'àncora (una nave, una flotta
suoi ripari dall'acqua e stanzini da stare al coperto, s'accrescerà loro [alle
e ribelli del comune di siena dovessero stare a confino per tempo di cinque anni
commissione. = comp. da stare, di1 (v.) e credere
credere (v.). stare, intr. anche con la particella pronom
questo la sua famiglia, non si potenno stare di piangere. cesarotti, i-xvi-i-ioo:
al- bitrio rimise l'andare e lo stare. alfieri, 7-144: vorrei che fosse
mai né dell'andare, né dello stare, né del dove, né del quando
al comparire dei francesi gl'intimassero lo stare; l'oudinot negò. -cessare
attenzione su qualcosa chiedendo all'interlocutore di stare fermo, di fare silenzio.
core, / facendo andare i monti e stare i venti. caro, 5-297: d'
orazion me daìsse, -si volea casto stare. marco polo volgar., 5 (
per voi, e se ci badate a stare toccherete delle labardate. casti, ié5-20
roma, ci stia. -non poter stare in nessun luogo; non trovare luogo
nessun luogo; non trovare luogo dove stare, essere inquieto, non trovare riposo,
iii-2-41: amor mi sormontava, sì che stare / non potea il meo spirito in
della donna / che non trovava loco dove stare; / deliberò trovar quella madonna.
sostant. -in endiadi: sedere e stare, rimanere seduto. dante, conv
lo numero, lo movimento e lo stare fermo... sensibili comuni si chiamano
sì battuto dalle demonia che non poteva stare né muoversi. campanella, 1083: universalmente
giuro a dio, che tanto voglio stare a pagarlo, quanto lui ha penato a
-stare poco tempo che, non stare molto tempo a-, trovarsi fra breve
poco, / poi cresce in breve stare. nuccoli, vii-700 (7-8):
la proposta morte prendiamo senza più stare. canti carnascialeschi, 1-69: chi
parte. sacchetti, x-219-13: volle stare a vedere come la cognata di questa
: nel qual tempo, per non si stare, fece non solamente una 'visitazione di
è in te sì manifesta / nel stare, nel parlare. c. levi,
nei piedi è mio figlio, nello stare è mio figlio, voglio vedere la sua
o da coricato (anche nelle espressioni stare su, ritto, diritto).
, rimanere saldo (anche nelle espressioni stare su, stare ritto). guittone
(anche nelle espressioni stare su, stare ritto). guittone, iii-26-1:
politico). - anche nell'espressione stare in piedi. machiavelli, 1-viii-220:
e intenzione ostile (anche nelle espressioni stare a petto, a fronte, alla
attore o convenuto (anche nelle espressioni stare a, in giudizio, stare a
espressioni stare a, in giudizio, stare a ragione). guittone, 3-88
presenza dell'ira sua quale carne potrà stare, se egli mosse il vento e mise
], 13: la moglie non può stare in giudizio senza pautorizzazione del marito,
, però ch'ella puote essere e stare senza l'altre, ma l'altre non
tra'lanaiuoli e lavorenti, si debba stare e credare a lanaiuolo el quale faccia l'
ho veduti e che si avesse a stare a quelli, state sopra di me,
. bonagiunta, lxiii-64: mi conven stare / a la sua dolze speranza /
farsi strada coll'armi proprie, che lo stare alle speranze di buonaparte.
. buti, 2-476: non volse stare al consillio dei baroni. -accettare un
voi e, se non ce vorrete stare, ve. nne andarete con dio.
19-40: a questo mo'noi ci potremo stare. buonarroti il giovane, 10-965:
, però, tutto che professasse di stare al capitolato di susa,...
. c. carrà, 516: per stare ai tempi nostri, basterà ricordare qui
60: per la qual cosa e necessario stare nelle sopradette misure. -seguire
siena, ii-188: non vogliate sempre stare al latte, ché ci conviene disponere i
xxxv-i-22: poe ket tantu non potte stare / ke lu voleva puro exorare, /
: chi ha de'figliuoli non può stare che non gli maledica. carducci, iii-5-544
. carducci, iii-5-544: non posso stare dal raccontarti una cosa buffa. -non
dal raccontarti una cosa buffa. -non stare qualcosa per qualcuno: non mancare di
lvii-39: tanto la cercò sanza più stare / che la trovò sotto ad uno
indirizzo (in partic. nelle espressioni stare di, a casa); occupare una
filippo si dirizzi ch'io vadia a stare dov'è lui. bisticci, 3-398:
maestro alberto, 45: tu vorrai dello stare e del partire imporre legge a colei
può più sofferire, e questo vostro stare a como non so come vi tomi
, 1-i-262: sul mulino è un brutto stare. -stabilire in un luogo la
si trasportano, malagevolmente s'avvezzano a stare: ed imperò spesse volte fuggono se
: per la qual cosa gli convenne stare di fuori a campo a grande misagio
sia tenuto e debbia et essere e stare nella chiesa di santa maria ughi,
siano ammessi, il ministero li manderà a stare uno o ue anni nei grandi arsenali
forza degli uberti non v'ardiro a stare, sì n'andarono a stare a la
a stare, sì n'andarono a stare a la chiesa de'frati minori a santa
ebbe a dirgli che pochi giorni poteva stare, luigi tutto festante ad un fratello
/ con questo monte in su la terra stare / sì, ch'amen- due hanno
(una o più navi). - stare ad ormeggio: essere ancorato, alla
del giorno estivo, sembra fermarsi e stare: limpida oppure vibrante, quieta immota
lo subietto sopra che la forma deve stare. 29. avere un determinato
piegata verso la fronte, così parrà stare a piombo. -essere anatomicamente collocato
la testa, due soli dei quali devono stare pendenti sul seno. 30
, mio danno. -fare un grande stare con qualcuno: frequentarne ostentatamente la compagnia
el parente e vicino vostro fa un grande stare con questo franzese e col secretario che
. « io non ci voglio più stare con quello là che mi dà del voi
... rendesse naturale la possibilità di stare insieme stando anche ciascuno per sé.
che vogliano achetare i loro animi e stare a udire la nostra diceria, lacopone,
alle dipendenze di qualcuno (nelle espressioni stare a salano, a bottega, ecc
gregorio dati, 3-14: andai a stare a bottega, levatomi da l'abaco,
: ualcuno del sangue nostro avesse a stare alli servizi particu- riter de sua
da luporini e gli dissi se voleva stare nella redazione di società per occuparsi soprattutto
i-i v-524): carpone gli convenia stare. sercambi, 2-ii-279: il monaco fine
assegnatoli nel marciare in ordinanza, nello stare in squadrone, nel combattere, e nel
v-56: usasi ancora nella medesima significazione stare all'erta e stare in sul tirato
ancora nella medesima significazione stare all'erta e stare in sul tirato, e non si
avere inteso dal varchi, senza troppo stare in su convenevoli, io mi vi dò
alberti, i-176: mai mi lascio stare in ozio, fuggo il sonno, né
questa opinione che convenerà al cristianissimo il stare quetto come stette al tempo di francesco
requie né riposo. varchi, 3-91: stare in sul grande, in sul grave
iii-755: -signora, mi rincresce vedervi stare in disagio per causa mia. -per
sinora, e non m'incomoda lo stare in piedi. manzoni, pr. sp
pudica. boccaccio, viii-1-45: preelesse di stare in esilio, anziché per cotal via
fra giordano, 3-242: ciocché vuoli stare caldo, or qui bisogna più cose
mangiare di fiamminghi, che poco possono stare digiuni, era loro malagevole. elucidano volgar
più che gratissima per intendere del suo stare. -in domande di cortesia,
città dei cattivi uomini o li fa stare in timore. ariosto, 37-89: non
ii-684: insieme s'erano messe a stare in inquietudine. fenoglio, 5-i- 1452
20-419: egli ritornava la notte a stare in contemplazione d'iddio e del suo
vemo noi guardare di peccare e di stare in morte di peccati, a ciò
casa, 5-iii-164: mi son risoluto di stare in collera col gallo.
usare cura, cautela (nelle espressioni stare attento, avvisato, intento, in attenzione
però il guardian delle pecchie dèe sempre stare attento che elle non fuggano. g.
argumento. della casa, 5-iii-348: vuoisi stare attento quando l'uom favella. grazzini
7-197: non si lascerà per altro di stare in attenzione delle novità rimarcabili d'ogm
, fammelo venire qui: e stare a disagi; / da qualche giorno in
cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno.
col secco dell'arrosto non ci può stare assolutamente. r. ponghi, 1-i-1-
matrimonio con la regina caterina non poteva stare, essendo ella prima stata moglie del
nostri conti. 45. stare bene: essere confacente a qualcuno, donare
, 5-i-305: sta bene, alla donna stare cheta e non stare sempre a cicalare
bene, alla donna stare cheta e non stare sempre a cicalare. firenzuola, 668
lui arei ben caro sentire il suo bene stare. -sta bene che. introduce una
accoglienza): bene stia, bene possa stare; statti a dio, statti bene
, stammi bene. 46. stare male, non donare all'aspetto, imbruttirlo
: non dica liberiate - om senza legge stare. p. f. giambullari,
compatibile (nelle espressioni può, potrebbe stare e anche in forma interrog. o
. leone ebreo, 230: come può stare cne 'l superiore sia inclinato e accessorio
segni, 7-141: questo non può stare, che l'intelletto possibile sia sostanza separata
amore [tasso], 239: può stare che alessandro abbia riscattato vostro figliuolo e
. foscolo, xix-436: non può stare che i fogli miei non t'arrivino
, le farò conoscere che non può stare, e la conduco via con me.
gli paiono un orrore. anche questo può stare. -andare bene. catzelu
d'acqua rosata è cosa che può stare. 50. fatto sta,
/ risguarda sé per sé solo in sé stare. mamiani, 10-i-487: l'atto
nella disponibilità di qualcuno (nell'espressione stare in, a, per).
quarta parte del regno, se volesse stare con esso e non con li romani.
di una prepotenza (nell'espressione non farsi stare, calco del venez. no farse
-quando porta l'occasione, non mi faccio stare. idem, v-651: che importa
siamo, stiamoci. -insegnare a stare al mondo, come si sta al mondo
, n. 27. -lasciami stare, con uso sostant., atteggiamento o
ancora accappacciato, e pieno di lassami stare. -lasciar stare, desistere,
pieno di lassami stare. -lasciar stare, desistere, lasciar perdere, non intromettersi
biasimo per la città ch'egli lasciò stare. casti, cxxxvii-246: -no, no
, cxxxvii-246: -no, no, lasciate stare: in questa scena / molto più
mary, a fare l'infermiera. lasci stare. -lasciar stare qualcosa: non
infermiera. lasci stare. -lasciar stare qualcosa: non prenderla in considerazione,
. latini, 3-100: lascio ancora stare le ruine delle tue fortune, le
lui a noi, / ch'io lascio stare. boccaccio, dee., i-intr
, i-intr. (1-iv-14): lasciamo stare che l'uno cittadino l'altro schifasse
lontano. parini, 669: lasciamo stare che que'gran filosofimi della grecia,
altrui mari. ungaretti, xi-235: lasciamo stare le esagerazioni romantiche e con esse il
piede infiato lo metti e lassalovi tanto stare che faccia grosta ancora. -non
un ge n'è ke''l laga stare. dante, purg., 2-128:
a maturarsi le materie, allora si lascino stare gli attraenti, come sono lo sterco
. torini, 251: io lascerò stare il più racontame, acciò che, per
xliii-314: o dolce madre, lassa stare '1 pianto, / ché di lassarti '1
cavallereschi, 60: io lasserò le cerimonie stare /... / li magni
l'uccellare. pavese, n-i-ii: lasciando stare i complimenti, le convenzioni, gli
/ cotesti tuoi pensieri. -lasciar stare qualcuno: non degnarlo di attenzione;
nel mondo non s'usa. / lascianlo stare e non parliamo a vóto, /
medesima via, vide costui e lassollo stare e passò via. -non porre
relazione dell'impero ottomano, lii-12-441: lasciando stare un ibrahim e un rustan, che
cantava bene, ma il magro bisognava lasciarlo stare. -evitare di importunare. -con
1-94: non lasciava né posare né stare il suo marito né notte né dì
. raimondi, 2-286: lei mi lasci stare. 10 non sono mica un signore
20-19: né il nimico lo lasciò poi stare. -non fare andar via; consentire
volgar., 1224: non furon lasciati stare in cielo, ovvero ne la parte
fura / prima i migliori, e lascia stare i rei. -smettere di
ch'ebbero veduta questa cerbia, lasciarono stare l'altre bestie e tennero dietro a questa
se non venivo a vederla, non potevo stare! -non sapere dove qualcosa stia di
neanche dove stessero di casa. -non stare dietro a nessuno: poter reggere il confronto
avrebbe del donchisciottesco. -non stare in sé dalla gioia: v. gioia1
gioia1, n. 8. -non stare né in cielo né in terra: v
cielo, n. 16. -non stare nei panni: v. panno1, n
panno1, n. 24. -non stare nella pelle-, v. pelle, n
molto bella, / e vuol colle predette stare a banca. -stare ad
abito di uno de'loro fanti per stare alla fortuna, se non fosse riconosciuto,
poi disse: « non è tempo di stare a parole ». -stare a
lice ad ogni vino / di pumino / stare a tavola ritonda. -stare bene
più tosto. varchi, 3-91: stare sopra sé, o vero sopra di sé
? grido della sentinella! 'essere o stare sul chi vive'per 'stare attenti,
: il vero senso dei tempi era nello stare sul chi vive. -stare
: meglio è indarno fare che indarno stare. ariosto, 27-26: l'uom,
, 329: e meglio indarno stare, / che indarno lavorare. idem,
: aspettare e non venire, / stare in letto e non dormire, / servire
stanno de'tedeschi, non vi può stare italiani. ibidem, 265: si sta
265: si sta più amici a stare un po'lontano. ibidem, 266:
: scherza co'fanti, e lascia stare i santi. ibidem, 274: troppo
, 351: bisogna fare a lascia stare. ibidem, 352: chi non ci
in bando. = lat. stare, di origine indeur. starèa
mobile o dialettica. 3. lo stare fermo, senza compiere alcun movimento;
essere secura. = deriv. da stare. statale, agg. che è
non soliti statare, di non poter stare a pasturare vicino a quattordici miglia alla
malerba, 1-93: non riesco a stare fermo dietro il banco del mio negozio
lai stativus, agg. verb. da stare (v. stare). stativo2
. verb. da stare (v. stare). stativo2, sm. robusto
= voce dotta, deriv. dal lai stare (v. stare).
deriv. dal lai stare (v. stare). statizzare, tr
stao, statu), sm. lo stare fermo in un luogo determinato, senza
dal lat status -us, deriv. da stare (v. stare). stato2
, deriv. da stare (v. stare). stato2 (pari pass,
. stato2 (pari pass, di stare), agg. (stàchio).
. stator -oris, nome d'agente da stare (v. sta re
ingl. stator, deriv. dal lat stare (v. stare).
deriv. dal lat stare (v. stare).
stazione idest dimora: seu corno uno stare in apparenzia tardo per la sua via
. statto -dnis, nome d'azione da stare (v. sta re);
con torri di legnami e puosesi a stare ad assedio. boterò, 6-61: si
-tenere le lingue nel proprio steccato-, stare zitto, tenere la bocca chiusa.
: di giorno, a forza di stare a stecchetto, ha perso il vizio di
l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per bella paura farlo
star cheto: dicesi alcuna volta fare stare a stecchetto, benché questo significa più tosto
, benché questo significa più tosto fare stare a segno. g. m. cecchi
accattabrighe, lxxxix-i-430: io non voglio stare a stecchetto sopra tutto quanto il vostro
quanto il vostro libro. -far stare, tenere a stecchetto: respingere un attacco
: che deggio far? chi mi fa stare a stecco? / di turno forse
occhi de'peccatori. -essere, stare sugli stecchi: trovarsi in una condizione
assai lan- zechinechi, / omini da stare a stechi / e spale mai voltare.
gli scrittori grandi... creano senza stare attenti alle stecconate dei manuali e del
stelle: le fermato, solamente inviato a stare a una chiesa rurale. n'ho
le stelle e tornare con la luna: stare al lavoro tutto il giorno.
stelle un autore. - stare sotto le stelle, essere al mondo.
tutte stellate nella schiena, chiamate per stare sotto terra terrantole, le quali per
una bestia che ha tanta dilettazione di stare con una donzella vergine che, come egli
diaccio, ma non ve lo lasciano stare quasi punto per non perdere la delizia di
quelle fiere che erano dentro e vedendomi stare quivi alla bocca della spelonca sternato,
/ ché tutti gli altri mi fa stare obbliqui! pasquinate romane, 450: deh
che noi chiamiamo ster- parola, dallo stare per i spini, che sterpi diciamo.
rimondare, / così sterpi li lassi stare, / tanto che vederai ch'aranno
istificanza, se già non fusse da stare per ispirito in castità. 3
, vino più generoso. -essere, stare a stillato: mangiare pochissimo, digiunare.
fussi tuo pensiero ch'i'venissi a stare con voi. piccolomini, 1-344: ciasche-
cetti, 1-ii-46: si vede sovente stare sopra una pietra un rapace di mezzana
: 'stintignoso': chi ha il difetto di stare a stintignare. 'è un grande stintignoso'
). ramusio, cii-v-902: per stare la nave stipata e piena di robe,
eseguita. belo, xxv-1-139: devi stare con noi e devemoti stipendiare e hai
ochie ch'erano sci belli / li veggio stare serati, / li braccia sonno stirate
aspettare nella bottega del libraio salvi per stare in agguato ch'ei ripassasse. abba,
. 3. figur. stare in guardia, pronto a difendersi e ad
cantoni, 784: voglio sposarmi per stare con te, capisci, e non
v.]: 'stare sulle stoccate'vale stare astutamente o con sottigliezza in su'
noi 'tantafere', cioè ciancie. stare su gli stocchetti, sulle stoccatelle.
urtoni e le stomacate alle persone per farle stare a dietro. stomacato (
cordiali. -rimanere, restare, stare sullo stomaco: essere di difficile digestione
di glorie. -non essere adatti a stare insieme. svevo, 2-149: voi
veramente, in questi momenti, il tuo stare in inghilterra è una stonazione. cantoni
che noi chiamiamo ster- parola, dallo stare per i spini, che sterpi diciamo.
! ti dico che cotesto pennino deve stare un po'più indietro. d'azeglio,
stornato dalle mie preoccupazioni, avrei potuto stare a sentire. cassieri, 135: «
/ cum bona fede è fido di stare / nel storo santo che sente dileto
sono certe piante capricciose che bisogna lasciarle stare come dio le ha fatte: correggere
fico, quanto era il meglio a stare sanza figlioli che per quelli venire in sì
donna, niuna isperanza n'arei di stare dove voi, perché al continovo ci sarebbe
tòrmi questa venuta e questa consolazione di stare dove voi. targioni tozzetti, 7-80:
cosa. boccaccio, v-215: lasciamo stare lo 'mbolare continuo che a'mariti fanno
aloto / e vide questa pianta storta stare. simeoni, 1-60: coi piedi storti
e storti quando seggano, e nello stare ritto atti timidi e paurosi. lomazzi,
ant. persona freddolosa, che ama stare presso il fuoco acceso.
è battezzato, / per meglio lasci stare il come e il quare, / ch'
chiesa. -straccare una pancaccio,: stare seduto a lungo. a.
collaudato e stracollaudato che sembra che debba stare lì un secolo, e comincia a cioccare
strada: chi non ci può stare se ne vada; quella è la strada
quasi sulla strada. -essere, stare sulla falsa strada: sbagliare, seguire
-darsi, gettarsi, porsi, rubare, stare alla strada: darsi, essere dedito
comprese le goccette, però gli tocca stare con il coso in mano. =
uno sguardo di straforo, ma le lasciò stare. -clandestino (un incontro)
parentesi, mi strainfìschio, che mi fa stare fuori di casa. = comp
, per stralciare detta ragione andare e stare a pisa. fr. sassetti, 38
non meno che egli avesse strali, lasciato stare il motteggiare a darsi al governo del
ciascun si sforsa d'acqui stare onore: / chi dà corpo di scudo
peregrino. sercambi, 2-i-231: per più stare agiato prese, oltra la bottega che
sono vizi sì contrari che non possono stare insieme se non in uno subietto molto strano
di questo né di quello altro, stimano stare contento. -nemico, ostile.
: se non volete incomodarvi, lasciate stare, ma non istrapazzate così la mia roba
strapazzare'. 'o strapazzone, lo lasci stare codesto bambino. '3. malvestito
alla meglio e trafficare qualcosa per non stare colle mani in mano. 16
usciva dal piede e non poteva farcela stare, ma bisognava condurla stra- scinone,
in copia / im poltronita stare straviziando / e invitarsi co'brindis a crepare
allo aspro, e così ve 'l lasciò stare: e fé aprire le finestre e
storie pistoiesi, 1-340: sempre gli facea stare in debito, non pagandoli se non
di crudele intenza. amenta, 89: stare in loco ove non turba e attrista
venendo alle strette dichiarava in lui papa stare la suprema potestà su i benefici dentro e
d'ogni cosa insieme stretta, lasciatela stare due ore. boldoni, 8-111: né
che ci sia da fare è quello di stare stretti più che possa agli altri.
): ci si disposero a voler sempre stare, e preserci di grandi e di
la nostra legge sia troppo stretta di stare con una moglie. g. f.
niccolò da poggibonsi, cxxxi-47: si può stare dentro l'uno innanzi all'altro tre
gli par [all'anima] potere stare in tanta strettura di camminare con tanta
e nei renai dei fiumi, e lasciate stare a quel modo fanno macchia e non
tu solo vuoi strillare. gli altri devono stare zitti ». « io strillo ma
bruluoghi, cioè, per conto niuno stare ci potrebbono le persone, se ciato
e cridarò, se non me lassi stare! / ai me, non me sforzare
dicono che si vorrebbe con gli prìncipi non stare sì presso che la rovina loro ti
possa, ec. 68. stare a cuore, premere, importare.
stripparsi per entrare, ho più caro di stare a casa'. viani, 14-392:
dandomi uno strizzone: « oggi si deve stare allegri! bravo, bravo, bravo
xcii-i-248: di poi slegati dal così alto stare, gli fosse bene appannato il capo
questa si è ragione di strologìa, lasciamo stare. boccaccio, viii-1-139: essendo solennissimo
l'occhio e vide apertissimamente l'abate stare a ascoltarlo. fioretti, 2-18 (
: gongola il vecchio, e non può stare in stroppa. boschini, pref.
stracca morta e in piè non puole stare, / perché è quasi stroppiata da una
nei suoi confronti. 21. stare sulle spine, in grande ansia, mostrando
poco di greco: non che mi paia stare bene, perché ogni tre ore mi
. sciascia, 4-69: forse bisognerebbe stare al giuoco, pirandelliano appunto, e
disperazione di massimina doveva essere forte a stare piagnona a casa sua ed a pensare da
non mica come la sora cecchina di stare dalla mattina alla sera a strusciare le panche
proverbi toscani, 168: è meglio stare al bosco strutto, che stare in
meglio stare al bosco strutto, che stare in carcere ben ridutto. strutto2
prontamente di grossissimi salari. -andare, stare, essere, dimorare a studio-, frequentare
, e niuna seppe più studiosamente di me stare alle poste del cacciare né tendere reti
quegli che è studioso dell'orazione di stare dinanzi a dio in orazione. giovanni soranzo
a un certo punto s'era stufato di stare a sentirla. 9. prov.
cocchi, 5-2-172: 1 tisici doverebbero stare in camere grandi e molto sfogate ed
una dolceza / che mi fa stupefatto stare intenso. boccaccio, i-556: la
, xxxv-i-22: doe thalomi fecenu adpre- stare, / ammerdura su levare. iacopone,
artista stesso qualche cosa che non può stare accanto agli altri esseri loro subalterno o
le ricchezze tue siano de umiliarte et stare subiecto ad tucti. s. caterina da
, 1-12: la gente, senza volermi stare a sentire, m'à subissato dai
anche, il subliminale, ci può stare innanzi (se non ci stesse neppure innanzi
questo: che l'uomo non potè stare fermo in se medesimo. lorenzo de'
. (mi subtègo). coprirsi, stare al riparo. cesanano,
, perdere tempo in attività inutili, stare con le mani in mano. cieco
che facendomi sudare strabocchevolmente e costringendomi a stare a letto, m'han reso debole
sarpi, vi-3-179: deve il suddito stare al giudizio superiore, e non al proprio
calogrosso, 95: l'andare e t stare, e sua maniera bella, /
, i-931: conti, a forza di stare nel laboratorio, aveva imparato l'anatomia
. mo di sughero è sempre sicuro di stare a galla. 2. che
su le mie. varchi, 3-92: stare in su le sue, è guardare,
. usasi ancora nella medesima significazione, stare all'erta e stare in sul tirato,
medesima significazione, stare all'erta e stare in sul tirato, e non si
ha v. a. s. di stare sopra le sue. -con
varchi, 24-18: ognuno vuol poi stare in sulle sue, e non essere
, intagli, stampe e altri travisati lascia stare. gelli, i-150: ha fatto
: 'supernatare': nuotare di sopra, stare a galla. = comp. dal
. super1) e dal tema di stare (v. stare). supèrstite2
dal tema di stare (v. stare). supèrstite2, sm. stor
super (v. super1) e da stare (v. stare).
e da stare (v. stare). superstìzia (soperstìzia)
da super (v. super1) e stare (v. stare),
) e stare (v. stare), nella duplice valenza di 'ciò che
. pronom. sdraiarsi o stare sdraiato sul dorso. - anche di animali
e ungilo di butiro e metteglielo e lassalo stare una ora. = lat tardo suppostorium
suppurati e aperti, sicché mi conviene stare per lo più in casa. bacchelli,
bocca e pel sesso, / e femmi stare un giorno sur un cesso. parini
: nelle corse in velocità su pista quello stare in equilibrio sulla bicicletta senza avanzare che
restoro, 6-7: l'acqua dèe stare di sopra e maggiormente più suso,
e confitto in suso uno legno, lasciatolvi stare si morio. bibbia volgar.,
boria (talora nelle espressioni mettersi, stare, porsi in o sul sussiego).
) e sistére, intens. di stare (v. stare).
intens. di stare (v. stare). sussolano, sm
colpe, quasi non sute, si lascino stare. scambrilla, lxxxviii-ii-469: clementissima possa
, 210: il fuoco dipinto può bene stare serrato, ma il vero bisogna che
esser oltra svassel- lata, non potria stare meglio. 2. reso deforme dall'
del giudice e sostener la tortura e stare alla sveglia. a. cattaneo, i-246
e trombette. 6. locuz. stare, tenersi sulla sveglia: trovarsi in uno
proprio, » fece clementina. « che stare senza far niente è un brutto guaio
la quale dicono che ha virtù di far stare l'uomo svegliato. goldoni, iii-118
pezzo di metallo, al quale occorre stare in parte, ove è gionto quel pezzo
sviati. boccaccio, vii-114: costante stare infra costoro / oggi conviensi, nel mondo
affanno ne muoio. 3. stare attorno a una donna corteggiandola. f
non vuole questo [panno], lasilo stare ìsvolto uno dì o vero una nocte
o in altro quasi mai niuna può stare leale e ferma che non sia isvolta.
8-3 (1iv- 682): vedendolo stare attento a riguardar le dipinture e gl'
lo re filimeno... che devessse stare senza sepoltura in uno tabuto da chi
qualche taccolo, pur mi contento di stare come sto. 3. pettegolezzo
discorso (anche nelle espressioni essere, stare tacente e fare tacente).
uant'è dura pena al cor dolenti / stare tacenti -e non far imostranza!
una domanda; non articolare parola, stare zitto. -in partic.: non
ii1-247: promette... de fare stare taciti e contenti tanti creditori d'esso
ad avere altro da dio, tu aoverresti stare tacita e contenta. muratori, cxiv-45-277
: il verbo... non può stare senza il nominativo dinanzi a sé,
]: vedendo il canto della predicazione stare in silenzio, con dolore e taciturnità
aretino, 23-95: talora il banchiere voleva stare nel mezzo, e a me tenerlo
un mondo di bestialità; / lascia stare, che questo primo pezzo lo taglierò.
volgar., 1546: il re fece stare lo figliuolo in una spelonca tagliata in
e digrossino a un dipresso come hanno a stare. salvini, 13-195: e 'l
,... non seppe più stare e diè la mossa. l. mondo
tagliere. -essere, mangiare, stare due ghiotti a un tagliere, v.
, n. 7. -essere, stare a tagliere con qualcuno: sederglisi a
docciolini, 12: la vita verrà a stare di taglio e la testa volta verso
xxxv-i-22: e doe talami fecenu adpre- stare, / ammerdura su levare. chiose al
tale e quale, che senza nulla stare. nievo, 805: avea sciolto la
sempre in un talento, / di stare insieme crescesse 'l disio. palamedés, 147
talento. -andare, essere, stare in talento a qualcuno: piacergli,
berni, 12-72 (i-322): puoi stare e andar come t'è più in talento
{ tallono). inseguire da vicino, stare alle calcagna, in partic. nell'
da siena, v-35: talora mi voglio stare in cella nella quiete mia. lorenzo
se ne correva al faggio, dove solevano stare assisi, or se ne calava al
recluta bisogna chiuderne uno. impossibile farlo stare. se provi a tapparlo con una mano
, ecc.). -essere, stare, trovarsi sul tappeto: essere oggetto di
e cotto cavalo fora e nettalo e fallo stare a mollo in aceto. messisburgo,
hai, che non hai? lasciatemi stare! » « ih, » fece saro
vadi incontro ad alcuno luogo, lascia stare e indugia l'altre cose: corri
tardiloquo a più riprese dava segno di stare in silenzio e stancatosi per questo continuato disordine
e strano, l'attitudine stessa dello stare e del moversi annunzia gente a cui parla
essere il matto fra o nei tarocchi, stare come il matto lini di una biscaglina
o inattivo, non fare nulla, stare in ozio. g. gasbarri,
calcula il tempo che vi hanno a stare con gli anelli, con le medagliette,
compone insieme, non po- trebber insieme stare se altra cosa non viaggiugnesse. loredano,
o sedersi a tavola, essere o stare a tavola, indica la mensa,
giudizio di essi paesani, è creduto potere stare a tavola ritonda con ogni altro vino
mezzo: per udire la messa giova stare vicino all'altare, mentre per desinare è
tavolozza. vasari, ii-753: lasciando stare il fare mestiche e tinte, messe
5. locuz. essere o stare sul tavolèllo: trovarsi in pericolo.
s. v.]: 'essere o stare sul tavolèllo4: figuratamente vale essere in
1-iv-30): qui è bello e fresco stare, e hacci, come voi vedere
. -essere, mettere, porre, stare sul tavoliere-, in pericolo, a
-essere a tavolino: stare seduti intorno a un tavolo (e
i nostri signori teatranti, ben lungi dallo stare attenti e fissi alla rappresentazione drammatica,
). vasari, i-627: lascio stare la veduta che è bellissima, e il
e disse: « io voglio un poco stare teco »; / e parve a
, 20-99: non mi contento di stare qui solo con te, ma voglio star
stanno de'tedeschi, non vi può stare italiani... francese furioso, spagnuolo
tedio: attendere, indugiare eccessivamente, stare senza far niente. rappresentazione di stella
da carlo, / si dipartì sanza più stare a tedio. f. d'ambra,
di strame o di fogliame possa quivi stare coperto. = voce di area sett
. oriani, x-20-153: « io stare su questo sellino? e le sottane?
feltre. p. levi, 5-117: stare nell'afa di roma in luglio,
doccia è un di più e per farcela stare bisognerebbe farla sopra il lavandino se non
espressioni andare, essere, mettersi, stare al telonio (ed è talvolta usato in
fisico. 2. locuz. stare in tema: essere in apprensione.
-con litote: avere fiducia, stare tranquillo. novellino, xxviii-862: domenedio
di una torre, dove si lasci stare per tanto spazio di tempo che l'
: omè! fortuna, non mi stare adosso; / abbi piatà di me,
giordano, 3-44: se tu vorrai stare sano, ti converrà temperare la gola tua
una complessione temperava santade, e fa stare l'animo allegro. bonvesin da la riva
giova intrar nel bagno e in quello stare temperatamente. -in misura equidistante fra
il campo nel quale l'oste dee stare non sia usato di coprirsi d'acqua per
., 1-218: lo core suo dovea stare frezuso e tempestuso, per la recoperazione
cittade di gerusalem. quine soleno già stare li tempieri del tempo. agostino giustiniani,
né mai più di tal fallo malinconoso stare. sermini, 91: piena la borsa
avere altro da dio, tu doverresti stare tacita e contenta, perché pisa e tutti
, iv-xx-8: puote adunque l'anima stare non bene nella persona per manco di
in più ambienti in cui si può stare comodamente in piedi. - tenda a igloo
alla piazza, perché gl'invitati possano stare al coperto. = deriv. da
che mentre il prezzo del grano deve stare in limiti moderati, quello delle carni
-tendere vorecchiar, prestare grande attenzione, stare attento. assarino, 6-84:
rappresentare o esprimere una determinata tendenza; stare per assumere un certo sviluppo. -anche
la gente ora tendeva a organizzarsi a stare in città d'estate. -simpatizzare
le disonorate azioni] la penna per lasciarle stare nelle tenebre, se io non avessi
tenebroso velo. arici, iv-377: lascieremo stare le arti tenebrose ed infelici che tentano
-non tenere parte, parzialità: non stare dalla parte di nessuno; essere obiettivo
: mi fa maraviglia com'io abbia potuto stare sino ad ora senza scrivervi e tenervi
passion ti tocca! 97. stare in una determinata posizione. -in partic.
, cade. -tenersi su: stare ben diritto. fenoglio, 5-iii-596:
bataglia intra'cittadini. 99. stare, fermarsi, rimanere (o anche risiedere
. -rimanere fermo in un luogo; stare in equilibrio in una posizione (un
volesse tenere. 102. trovarsi, stare, essere o mantenersi e permanere in
si teneva male. -impers. stare in un certo modo (le cose)
busone da gubbio, 1-294: lascieremo stare quelle cose parlare, e solo toccheremo
voce. -impers. importare, stare a cuore. cicerone volgar.,
tenga, e / pregato volte più lassaci stare. s. gregorio magno volgar. [
tenero sul tuo navilio, tu possi stare in piè. antichi portolani italiani, 498
, 25-113: la ciambella poteva davvero stare per il dolce o invece per qualche
vi parerà che non è necessario de stare a vociferare qui come un demente. a
: l'anima non ci può più dentro stare, / poi eh 'n tenuta in
. eleggevano, sul finire della dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate
teologici. bacchelli, 2-xxiii-114: lascio stare... la goffaggine di tali
analisi non dà piacere, anzi fa stare malissimo. -terapia occupazionale, ergoterapia.
sacchetti, 369: meglio seria a stare tra le marmotte / o tra le
lo quale germano vescovo di capua trovò stare nelle terme per purgatorio. s.
avevate altro da dirmi, potevate lasciarmi stare, e che questa non è la maniera
fuor del qual termine non possono esse stare. 25. ciascuno degli elementi
questo mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno.
pianta, anche nelle espressioni andare o stare terragnolo, in posizione pred. e con
arenosi, sì come elle desiderano di stare terragnole basse e senza palo. idem
] perché hanno per natura di volare e stare terra terra, né mai curarsi di
giovinetto camello, il quale si lascia stare per una mezza ora in una stanza fatta
si vede in poco spazio di terreno stare lungamente tre republiche. trissino, 2-2-24:
segue necessariamente che chi lo navega debbia stare soggetto alle sue leggi, non altrimenti
l'uno l'altro perché non possono stare insieme. grafi 5-462: ah, la
: siccome io non me ne voglio stare al vostro giudizio, così né meno pretendo
; / e già mi par vedere stare a desco, / ed in terzo,
più generose aperture commerciali. panorama non potereono stare più alle mosse, ma corsero ancor lor
terzuolo. 3. locuz. stare come il terzuolo sull'ala, sulle ali
di ricordi comuni che li spingeva a stare insieme. 14. persona a
. impossibile. tu ci hai da stare almeno io giorni. bacchelli, i-ii-
, per carità, non ti ci stare a romper la testa. sinisgalli, 6-189
escarcerato atri, che ieri si dicea stare per la testa, e regina l'ex
gente,... quando vogliono stare a tu per tu, se non c'
il servo non può te stare. sacchetti, 357: quando muore e
, comp. da tres 'tre'e stare 'stare', quindi originariamente 'che è presente
alterazion testicolare, fé vista grattando di stare scommo- do. gigli, 90:
terminaranno e segnaranno, così debia dimorare e stare in perpetuo. 11.
non è vero, 10 ne voglio stare a iudizio, in presenzia di tanti testimoni
49: per viva necessità convenne a loro stare sotto uno tetto fore della città,
in espressioni quali abitare, essere, stare, ecc. sotto il medesimo tetto
iun- cta per la temità non pono stare per si: ma si frangeno: e
leonardo, 2-139: così deono stare li 8 tiburi del tempio vi- sino
in due tielle onte, non potendo stare in una. romoli, 184: et
dice vero il proverbio che la roba fa stare il tignoso al balcone. monosini,
falconi, 1-6: valente timoniere per stare al timone. giuseppe degli aromatari,
delle sotto scritte erbe... fa stare el paziente in uno tinello asciutto bene
i buoni costumi e una gran destrezza nello stare al mondo, andava fiero di certa
quando compra qualcosa non gli piace di stare a tira tira; offre il prezzo che
, 2-44: è per questo che deve stare curca così, questa donna. è
68. locuz. essere, stare in tirare-, essere teso, in tensione
accentuarla. sassetti, 50: lo stare in firenze, ove molti degli amici e
tirava giù a doppio, che ci faceva stare la bocca aperti. panzini [1905
dicesi nelle compre e vendite, dello stare molto attaccati al più o al meno
buona; uno scoperto che par di stare in cielo, liberi di tirar su i
si tirano un po'verdi. bisogna stare contenti di quello che passa il convento.
oggetto. lanci, 4-80: lasciate stare tanti baciamani, e tirate di guanti,
digione vene per tropo mangiare e per stare stalito e per darli bere quando e
el tuo fratello, non debbi con superbia stare in sul tirato, con el
dire. imbriani, 6-118: bisogna dunque stare sul tirato, s'è un capobanda
, 7 (119): vuoi stare zitto, bestia? " gli disse tonio
buona lezione del querciolo, e fammelo stare sei o sette giorni a letto. se
. suscitare interesse, interessare; importare, stare a cuore. niccolò del rosso
latini, i-2805: ma questo lascio stare, / che tocca a ta'persone,
, 3-18: volete dire che se dovesse stare a ricevere gl'invitati non potrebbe,
voi, e se ci badate a stare toccherete delle labardate. botta, 0-ii-73:
, dove tocca tocca. -essere o stare a tocca e non tocca, tocco e
re giovene, vedendo el cavaliere sì scomentoso stare, a la raina andò celatamente e
poco dopo morì. 69. stare a sentire, ascoltare. -anche: dare
che impacciare. giù al banco non può stare. io e mia madre si dovrebbe
. paolo da certaldo, 135: lascia stare le femine altrui, e togli di
come tè signor annibaie? ora lasciatemi stare ». 119. inter.
jeiuni. caro, 3-3-132: non potendo stare in macerata s'è ridotto a seguitare
quei poveri rimasugli che non poteano più stare insieme. carena, 2-13: 'tomaio':
tomi. 6. locuz. stare in un tomo: stare raggruppati, molto
. locuz. stare in un tomo: stare raggruppati, molto vicini. fagiuoli
a roma archi tondi e grandi e stare forti, e massime in terme, e
in tono: via, cominciavo a stare un po'meglio. rovani, i-869:
. capuana, 1-ii-145: per non stare in ozio, intavolava subito una partitina
2-555: le anguille benché godano di stare nel fango, tuttavia aborriscono l'acqua
. goldoni, xi-321: via, lasciatemi stare, / non mi state per ora
volta m'impuntai e gli dissi di lasciare stare la bice e poi, siccome lui
nati da salomone, i quali avessero a stare invocando sopra i catecumeni, overo sopra
non abbiamo trovato camillo in camera, può stare che destramente si sia nascosto in altro
partire, / già ch'è un cattivo stare a dente asciutto, / quando si
nera. calvino, 15-44: far stare quanta più scrittura si può in una
. spallanzani, iii-128: si fanno stare [le testuggini] nell'acqua più
nel tosto voltare, / cum più pò stare -nel mego a mensura; / ché
: -costei non toma, e poco puole stare / a trabattar tentenna. -animo e
., 7-3 (i-iv-óoo): lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'
11. locuz. essere, stare sul trabocchetto: essere in fin di
vedi, per favellare teco, di stare avvertito che non uscisse alcuno di uesti
ci contenteremmo molto che tu andassi a stare a parigi alquanto, dove gran parte
quegli che fanno a correre, debbeno stare alle mosse infino che si dica: trana
mosso da impeto giovinile, non volendo stare a quell'ordine che era dato, si
salvini, 39-ii-146: l'uomo non può stare tanto racchiuso, e nelle sue passioni
di sue ordinatissime virantotto per quali potea stare fuor collegio. ferd. martini,
locuz. come camminare sui trampoli, stare sui trampoli, ecc.).
qual miglior ordine e disposizione tai cose possin stare, dove- remo in diversi modi situar
designano. bianciardi, 4-152: bisogna stare attenti ai tranelli: non credere per esem
: fu per gridar, fu per non stare al patto: / ma forza è
tranquillanti sono acqua. non riesco a stare seduto non riesco a stare disteso in
riesco a stare seduto non riesco a stare disteso in letto. 3.
vossignoria, cha chiù te boglio far stare alliegro come starai a tavola. donizetti,
anonimo, cxxxvi-928: però quando ti vedi stare al chino, / sta cieco,
. intr. con la particella pronom. stare, essere collocato in mezzo, inserirsi
una delle parti, ma in quello stare di barberino, in molta fretta s'era
ebbe un trasalimento, era stanco di stare in braccio, aveva voglia di camminare.
che quelle cose che erano di necessità a stare segrete, erano manifeste. ammirato,
verso un altro punto della città per stare in pace e rovinarlo.
(per la coniug.: cfr. stare). frapporsi in una mischia,
lat trans ^ attraverso, oltre'e da stare (v.). trasteverino
latore sostenga d'essere o stare in suo albergo, sotto pena di lire
passi. e che sempre seduto debbo stare? » disse nenè con un tono che
agevole lo sbarco, comin stare, almarico levossi di lancio e ben sorridendo
d'ugolino da firenze, che disse soleva stare in firenze al carmino e tratta seta
. monti, xi-116: ma lasciando stare che la lezione 'murrae'non è che una
soldati sapessero il tempo che han da stare a esser pagati, perché anda- rebbon
peso anonimo romano, 1-130: se faceva stare denanti a sé, mentre
! cavalca 20-368: la madre e stare per morire, agonizzare. cavalca
arditi. -stare al tratto: stare in agguato. libro della natura degli
bello e finissimo marmo, dove ha a stare lo 'mperadore a vedere. =
pavese, 5-165: gli spiegai di stare attento, qui non era come la
bestiami. erasi travestito, e andò a stare con loro. campofregoso, 7-56:
di voi forestieri non basta a far la stare di questa lingua, fuor di toscana
intagli, stampe a altri travisati lascia stare. = fr. ant tresviser 'far
in trebio seu in trepio: che significa stare in diverse operazione vel tripudii in compagnie
andare in trebbio, fare trebbio, stare a trebbio, -dare, levare
trecentesco: e aggiunge adesso, da stare vicino ai piccoli sfatti-diversi'sul gusto di
di pregnola, n. 6. stare soccorsi o di agevolare le trattative di pace
ii-801: lei era tremendamente stanca di stare in campagna, e non sapeva cosa
nella forma plur. trepostomati. stare, scalpitare. giuliani, ii-348:
, cola signora rosaura non ci voglio stare. -perché? -perché non sa tenere le
, 4-ii-545: ci sarà da poter stare a filosofare e quietamente godere il resto di
. 8. locuz. stare come sui triboli: essere particolarmente in
incertezza, di irresolutezza (anche nell'espressione stare sul tricchetracche-. non sapersi risolvere)
non si sa che partito prendere'. stare sul tricche tracche (come stare sui trampoli
. stare sul tricche tracche (come stare sui trampoli). = forma
alcuna cosa de tricèsima, ma debea stare contento solo de la sua debita provisione.
godere di situazioni favorevoli, di privilegio; stare ottimamente, prosperare; trarre grandi vantaggi
sotto cui si celò pena quanta può stare sotto certi sogghigni, che diceva: 'o
, / sciorrà questa catena un stare a. mmodo che. ssi tristo cristo
contrada,... e vidonlo stare come morto, con grande tristizia piangendo /
trecento, 28: quilli cilostri deno stare aprixi cerca quello freto fin tro che
i-136: chi ti ha detto di stare attento quando facevi lo stupido con quella troieria
e in tuto despicare de seme e non stare in suso la contesa, dicti consorti
fracchia, 467: le basta di stare seduta per riposare le gambe tronche dal troppo
troneggiare, intr. (troneggio). stare seduto o, per estens.,
tropici. soldati, 2-401: a stare a sentire quello che dicono i dottori,
/ troppo la gente e per non stare indarno, / redissi al frutto de l'
subietto poetico... non può stare senza invenzione favolosa; conciosia cosa che il
sto io di guardia, ma bisogna stare attenti perché ci sono due trucibalde che forse
20-175: tu rispondi: « deh lasciami stare, io te ne prego; orsù
davano del tu. -mettersi o stare a tu per tu: ribattere parola per
: come vetere intese d'avere a stare con suo liberto a tu per tu,
villa a mola. monosini, 347: stare a tu per tu, 'ver- bum
.]: 'tufarsi':... stare tufato, rannicchiato e cocum canaliculi circumomata
particella pronom. rannicchiarsi e coprirsi; stare rannicchiato. bere assai a tutto pasto
pirandello, 7-564: non potendo più stare a letto, soffocato com'era dalla
poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate
cardinali, sfogati, ma lascia poi stare il mio perché mi daresti troppo dispiacere e
: fu per gridar, fu per non stare al patto: / ma forza è
l'ora'. bada che il troppo stare a tavola non ti rubi il tempo.
-avere, tenere le orecchie turate, stare con le orecchie turate:, ignorare
, 5-iii-770: tu per un minuto puoi stare con le orecchie turate e col becco
pazzi, i-210: vedeva il demonio stare su l'uscio del coro con gran voglia
). salvini, 6-115: lascio stare il sigonta cioè il 'tacendo', com'egli
civile deve pure essere esaminata in relazione collo stare bene o male del popolo, il
, xvi-84: questi ben evidenti pericoli fanno stare tut- talmeno in sul sospetto, e
era tutto collera, perchéchi non gli pareva stare a suo modo gli cominciò a persuadere
la ragazza piglia su, va a stare in città, in luogo di perdizione;
quando il mio tutto-fumo mi dice, vedendomi stare come una che vuole essere intesa sanza
bembo, 10-v-22j: mi proffero a stare... a tutta ubbidienza vostra
penetenga: / sotto la tua ubidènga / stare vuole lo peccatore. machiavelli, 1-i-199
. bernardino da siena, 559: lassa stare i cani e le caccie e'
, n. 6. -essere o stare come l'uccello sulla frasca: v.
così picciol uccelluzzo, si volse per allora stare in prigione. de pisis, 1-418
ov'elli [avvoltoi] usano di stare è molta uccisione d'uomini, o
compagni rimasi privi, aveano più allegrezza a stare in calca intorno all'uccisore di quelli
udire. -anche: ascoltare con attenzione, stare a sentire un suono, un rumore
qualcuno prestando attenzione alle sue parole; stare a sentire o seguire attentamente un discorso
grave cosa è non udire messa, ovvero stare ozioso nel dì della domenica o in
udizione e tastamento. 2. lo stare ad ascoltare. caracciolo forino, 91
che tutti gli uficiali d'inferno lasciarono stare di fare gli ufici loro e cominciarono
fare il comodo loro e non a stare sull'attenti come avevano creduto, per
molti anni per offici, cominciai a stare a siena. fagiuoli, 1-3-319: vog-
monna legiera, parendo largo quel tempo che stare dovea in officio, desiderando di
conviene a ricopiar lettere,... stare con dicevole sussiego a scrivania in uffizio
tra loro che... non voglia stare a niuno di questi offici, lo
e ponile in acieto forte vechio e lasciale stare per una note e uno die,
1-392: one, l'acqua! lascia stare, urangotano ('al ragazzo, tra
giungere a volo (uno spirito); stare in cielo fra i beati (un'
que'poveri fringuelli, perché, a stare in gabbia, soffrono. -tirare
occhi fìssi. -mettersi, stare, tenersi sulle volte-, bordeggiare, costeggiare
non l'ha accostumato non ce può stare a cavallo, perché fa voltare lo
si intende essere al tutto volti a stare in pace. grazzini, 9-28: perciò
angustiata la contadina. « ci lasci stare, noi poveretti ». =
voto il fondo di detta cassa, lascia stare una de le facce e stramuta l'
luogo angusto, piccolo spazio in cui stare, in cui trovare rifugio. cavalca
, 6-336: avea in voto di stare in solitudine. ariosto, 1-9: contrari
in modo tal che ferma la fa stare. rosmini, xxvii-431: egli è perciò
. guicciardini, 2-1-264: guastali lo stare lungamente alla campagna, non avendo tende
, 2-16: voi siate usi a stare fra'deserti, / ed or le zambre
gli zampini: intimazione perentoria a lasciar stare qualcosa, a non occuparsene, ecc.
malerba, 1-202: bal- dasseroni deve stare attento a non tirarsi la zappa sui piedi
giusto de'conti, ii-83: chi vuol stare in questo mondo erzappale, sm.
smuovere con la zappetta, crovili a lassi stare. lavorare con la zappa in
panigarola, 1-92: chi non può stare senza pericolo in un luogo, ne
. svevo, 8-858: invece che stare sempre sulle quattro zattine nel minimo spazio
sacchetti, 217-29: e andò a stare in questo mezzo a una badia di
per l'arena / denanze me misse a stare in zenogione, / con lacrime,
corrispondente allo zero (anche nell'espressione stare per zifra: non contare nulla,
pronom. ant. e tose. stare zitto, tacere. siri, v-1-193
in espressioni quali restare, rimanere, stare zitto, anche per indicare la rinuncia
bombarde, / esser da una donna fatti stare / più zitti che non fa l'
le cerexe o zizole fresche e lassale stare, e durarano quanto tu vorai.
ke te digo, / no pò stare ke no fia mendico; / intei paradiso
quanto io mi muoio di vederti e di stare con te; e viene anche a
col còrso ed elbano tolla 'zolla stare, / quando non c'è altro mo'
locuz. andare, girare, passare o stare a zonzo: passeggiare, vagare qua
). caro, 12-iii-261: lasciamo stare che egli dà le mosse e le
correre qua e là tutto il giorno, stare all'agguato, dirigere una mano di
onore / il miglior modo che lo stare in zucca, / ancora quando il verno
. pavese, 11- n: lasciando stare i complimenti, le convenzioni, gli zuccherini
, che le muse ve lo lasciarono stare. a. f. doni, 1-109
zuppa, nonché far villania ad alcuno o stare in sui convenevoli... si
-in un contesto metaforico, nell'espressione stare cheto al zuppo e alla pélandra:
tose. scherzo, zurlo (nell'espressione stare in zurla con qualcuno-, essere in
chiassosa; gioiosa confusione. -essere, stare in zurlo: essere in festa, in
: essere in festa, in letizia, stare allegro. burchiello 82: in
lo zurlo di capo a qualcuno-, farlo stare a dovere, calmarlo, in partic
incapata in un amore o altro; farla stare a segno, al dovere, minacciandola