il denaro a cambio, non vogliono stare soggetti a quest'eventualità, la quale
s. v.]: si può stare ne'limiti anco per forza o per
col martello. — reggere, stare, tenere o tenersi a martello o
comune usanza di noi donne, lo stare poco in uno volere, o
de provisione de castellani, che possono stare a martello. speroni, 1-2-305:
che ognun di loro in valore potrebbe stare a martello di sillogismo dimostrativo. sassetti,
alcuna a'suoi giorni che non possa stare, come si dice, a martello,
: a chi si lamenta del bene stare o di noie che non gli danno o
squarciare ben unita fila / e a stare a petto colle marzie fiere. guerrazzi,
marzocco. -parere un marzocco: stare impalato. pauli, 120-226: 4
marzolino dura una gran fatica a potere stare a tu per tu con esso. goldoni
era forza, a la poveretta, stare interizita e non voltar la testa se non
dare modo che quà si potessi stare senza comandare,... sono cose
quando il mio tutto-fumo mi dice, vedendomi stare come una che vuole essere intesa senza
frateili, 3-67: permetteva a loro di stare tutto il giorno in abito da sera
g. bassani, 5-322: lasciamo stare come andavano vestiti: marco all'inglese
vedono talvolta questi pidocchiosi... stare attaccati a una cesta tutto il giorno
quello, la masnada mia ne potrà stare bene molti giorni. fatti di cesare
d'ogni fiore di leggiadria spogliati dovrebbero stare, se fra questa bella masnada di
cagione che l'uno omo debbia volere sopra stare a l'altro. beicari, xxxiv-132
combriccola. bonghi, 1-166: può stare benissimo che il maggior numero di scrittori
, 152: non è vero né può stare che gli uomini anche nel principio fossero
.. accompagnavano gli agonoteti per far stare la turba a dietro e per vietare
casa, ii-250: mi son risoluto di stare in collera con gallo, che sa
volte l'innamorata, per farci un po'stare a segno con occhio e dita e
in suso i matarazzi di seta, faceva stare inginocchioni chi le favellava. citolini,
e perché il corpo doppiamente sguazzi, / stare in con- versazion coi ma ter azzi
congregazione? né credere, questa potere stare per se medesima, se ella non
e più importante materia delle marchiate è lo stare l'una squadra così poco disunita dall'
152: non è vero né può stare che gli uomini anche nel principio fossero
b. croce, iii-25-206: bisogna stare attenti a non materializzare i concetti di struttura
nichilista. idem, 1-iii-330: lasciamo stare che fosse un conosciuto don- naiuolo;
signori che tegnamo matrimonio, se ci vedranno stare insieme e portarci amore.
da non sperata allegrezza e appena potendo stare in sè, dissono: questa non
parme semo mati / a questo fredo stare. leonardo, 2-93: se tu
trafficare e tramenare e trambu stare fra matto e perverso di coniglio mannaro.
. -essere il matto nei tarocchi o stare come il matto fra i tarocchi:
2. locuz. -considerare il mattonato-, stare in ozio, senza far nulla.
grappoli interi, e si lasci così stare qualche poco di tempo, che, sturando
la suzzacchera. varchi, 3-92: stare in su le sue è guardare che alcuno
: gli smalti che non hanno a stare allo scoperto,... varrone
un uomo stipendiato, con obbligo di stare vigilante in tutte le notti sopra una
s'eo tale fosse ch'io potesse stare, / senza riprender me, riprenditore,
passate: questi quattro giorni che dobbiamo stare in questo mondo, si può sperare che
diremo meglio, egli ritornava la notte a stare in contemplazione. g. capponi,
-essere, convenire, fare, mettere, stare, tornare, dello, 1-8 (i-112
la cosa non potrebbeir meglio. -non stare del proprio meglio: sentirsi poco bene
puoi, se tu vuogli, quisti stare il meglio del mondo;...
l'animo] si giace, lasciamo stare che dolcezze non se ne mietino; ma
, 40: deh! non mi stare a romper or la testa, / di
: pare che nello andare, nello stare ed in ogni altro lor atto siano tanto
di caterina sforza, 213: 'a fare stare duro lo membro tutta la notte '
duro e potrai fare quanto te piacerà e stare in festa. carletti, 92:
fuori della memoria? -essere, stare, restare a memoria, in memoria,
de gli altri. -essere, stare in o alla memoria: formare oggetto
per combattere... -io voglio stare così, ché, se 'l cavallo mio
lo dava. berni, 284: lasciamo stare che fusse cieco [omero] il
si deve, di poeti che sapevano stare a tavola. nelle ricorrenze festive, dei
questi quattro dì che ci abbiamo a stare ancora, si può sperare che vogliano
, 2-426: con me, potete stare tranquilli, irma lo sa. non dirò
': parla sotto figura, cioè stare ad udire e cibare la tua mente di
. arrivare opportuna. -essere, stare, sedere, assidersi, mettersi, porsi
: iniziare a consumare un pasto; stare mangiando. latini, i-1556: di
che fanno mensa comune. -fare stare qualcuno con la mensa distesa: fare
che è proprio, che si stare, accomodare, parare, porre, mettere
intr. (menséggio). ant. stare a mensa; trovare posto sulla mensa
apparenzia. ma qui dicono li fisici stare li spiriti vitali, e quivi sono le
ad essere, logicamente, dove deve stare, tra le quinte. =
el me paria con la mia donna stare / in un giardin, baciare ed abbracciare
, / veggendo te ne'suoi begli occhi stare. boccaccio, 3-7 (322)
era una bella noia essere costretta a stare in casa per colpa del fratello! le
di capacità. coline bianche. faccianosi stare le lumache piccoline galanti, 1-ii-215: nella
fuori del nostro luogo, noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna
sofferse lo nome de la mia donna stare, se non in su lo nove,
egli essere oggimai, se tu dèi stare al fracidume delle parole di un mercantuzzo
cedere alla fortuna e andarsene a stare qualche mese a lione, dove egli mer
essere egli mai; se tu dei stare al fracidume delle parole d'un mercatantuzzo
, mi partii. -essere, stare, rimanere, vivere, andare alla
del comune. ariosto, 31-3: lo stare in servitù senza mercede / (pur
buoni da nulla. -essere, stare in propria mercede: trovarsi a proprio
l'immoralità dell'amore mercenario, dovrà lasciar stare ogni donna. -con metonimia
, che è la cagione dell'acqui- stare, cessando la cagione dell'acquistare, non
in moto, che pare non possano stare fermi. sanminiatelli, 11-228: la mano
, lasciare, levare, mettere, stare, trovarsi nella merda). pavese
targioni tozzetti, 12-7-256: quivi si lascia stare al quanto [la liscia
portar l'altre robbe? -nelle ostelerie non stare putte, vecchie, né merdate.
altri a fare il merendino? lasciala stare la ginevra, si fa tra noi il
dante, conv., iv-xn-8: lascisi stare... quanto la verace scrittura
fatti per comodità di quegli che vogliono stare a bere e mangiare all'aria,
[s. v.]: * stare a prendere le merie ': stare
* stare a prendere le merie ': stare a pigliar aria in luogo elevato.
.. nel dialetto fiorentino familiare * stare alle merie ': in luogo ove si
19: quasi tutto die e notte debano stare chiuse le finestre, e massimamente traendo
e più nobile e più atto a stare a dormirci o al merigio. note
. meriggia * ombra ', aretino stare alle merigge 'stare all'ombra '.
ombra ', aretino stare alle merigge 'stare all'ombra '. merìggio3, agg
, meritatamente [michelagnolo] avea da stare in paura. ann. romei, 3-478
merlettata come un confetto, non voleva stare che con loro due. 3.
. locuz. — aspettare il merlo: stare a bocca aperta, rimanere allocchito.
al coperto de'detti merloni si possa stare dalla vista delli nemici. magi, 28
... / lassa un po'stare il mescolarci giulio: / ché se io
a. neri, 1-82: si lasci stare il vetro per una ora, poi
mesàccio. nievo, 3-160: farmi stare tanti mesacci in un fondo di carcere
messa o la messa', assistere, stare alla messa: partecipare al sacrificio eucaristico
, uscire la messa: aver inizio, stare per iniziare. g. m
e qual messo sì sie tenuto di stare continuamente a fare el so offizio e fare
cà li fa mesterò / di raqui- stare, ond'è perditore. dante, par
. sacchetti, 153-50: lo trovò stare malinconoso e pensoso, come se facesse
stava bene dietro al latte, poteva stare ottimamente in cento altri mestieruoli.
del tutto pulitamente disteso come ha da stare. bracciolini, 1-13-1: avean riposto
forza nativa e rupestre, bisogna lasciarlo stare, unico per sempre. e. cecchi
. m. cecchi, 17-58: 'stare a pollo pesto ', che vuol
parti dico e non inverso il tutto può stare l'ingiustizia metaforica. oddi, xxi-n-277
ora allegro, ora pieno di lasciami stare, ora compiacente e risoluto ed ora dispettoso
meccanici e se n'era venuto a stare in città. cicognani, iii-2-70: romualdo
la luna, dove troverete il gire o stare a 'l sole, operar a 'l
, / non le movere, lassale stare, / ché molte volte seche parerano
], che fra loro usa è di stare, / si è messo in testa
terribilissima, non c'era modo di farlo stare col capo dentro la carozza. cesari
e l'istinto consigliavano a cecilia di stare ancora a vedere come si mettevano le
, e dando avviso alla gente di stare all'erta. mettendosi a martello e a
'. -mettersi a bellosguardo: stare a guardare, osservare con profonda attenzione
di difesa: prepararsi a difendersi, stare sulle difensive. botta, 6-i-265:
, 76: divisateci se voi fate stare due mezaiuoli in camera. statuto della società
mezzanamente la vita loro hanno menato. stare o starsi mezzanamente: condurre una vita
nello egitto, erano costretti ondeggiare e stare a pericolo di annegare, temendo le minaccie
due cose sole comodamente non possono insieme stare congiunte senza alcuna cosa terza e perché
(115): a forza di stare attento e di domandare; accattando una
è breve, e poco ci possiamo stare. ariosto, 281: io non vo'
il maggiore diletto di così miserabile appetito stare nelle congiunzioni corporali, ogni mezzo rimosso
vedute / aviàn sol contra certi vizi stare. dante, conv., iv-vi-13:
-essere, accadere, interporsi di mezzo-, stare in mezzo: trovarsi fra due punti
di mezzo. -essere, stare in mezzo a qualcosa: esservi attivamente
costei faceva da sua moglie, e stare zitto e far il nesci, celarmi tutto
sanza mezzo, ma sempre li conviene stare di lunge dall'avversario.
e finita, / perché cose contrarie insieme stare / senza mezzo non posson né durare
2-32: il detto oficiale... stare debba a sindacato personalmente nella cittade di
, mi dà l'animo di farlo stare saldo della pecunia che gli darà il patrone
qui sopra non ci si può mica stare. arlia, 349: 'mica':
pazienza e bontà di jacopo mi fa stare di buona voglia e credere che voi
. 3. locuz. stare, godersela in barba di micio:
lustra '. ibidem, 1-193: * stare in barba di micio ':..
10 star bene e lo sguazzare ognora / stare in barba di micio vien chiamato.
misericordia del fanciullo che piagne, lasciate stare un poco, sostenetevi un micolino se
. -farsi corteccia alla midolla: stare intorno a qualcuno assiduamente, non lasciarlo
1-2-209: terminata la mietitura, si lascino stare in terra distesi i covoni perché prosciughino
la torta al suo divoto, lascile stare [le novelle del decameron]. burchiello
g. gozzi, 1-9: lascio stare le innumerabili arti che sono state trovate
gnendo la chiesa a sua perfezione, stare non può quivi dove è. gregorio
a milioni c'è poco sugo a stare in patria. — valere un
, uno cavaliere e uno giudice, a stare continui... col dogio e
guerra; e due altri cavalieri militanti, stare per ciascuno de'detti comuni nell'oste
militare'(il politico di rado sa stare senza la polizia e la polizia si punta
sagramento ed obbligarsi alla milizia, potesse stare fuor di italia più che tre anni
. boccaccio, v-236: lasciamo stare l'alte e grandi millanterie ch'ella
, vanagloriosi. varchi, 3-91: stare in sul grande, in sul grave,
diedimi a filar del signore e a stare in sul mille e, grosseggiando,
; né il moto soltanto ma e lo stare e l'attitudine, e le proporzioni
degli atti; al qual moversi e stare, non senza ragione, fu dato nome
e manifestare il proposito di ucciderlo; stare per ucciderlo. livio volgar.,
a repentaglio, insidiare, compromettere; stare per colpire o per danneggiare; incombere
-con riferimento a una malattia: stare per colpire, mettere in pericolo (
una persona, la vita); stare per attaccare e compromettere (un organo
20. essere sul punto di, stare per (in relazione con una prop
annunciarsi, essere prossimo, incombente; stare per scatenarsi. - anche con uso impers
36. rischiare di cadere, stare per rovinare. carducci, iii-28-107:
-digerire sempre la stessa minestra: stare sempre in compagnia della stessa persona.
vi pare carnovale da donna cristiana lo stare tre e quattro ore a dipingersi e miniarsi
minimo che d'errore, la lasciava stare e correva a manimettere un altro marmo.
alcuna a'suoi giorni che non possa stare, come si dice, a martello,
e queste spese ad minuto lo fanno stare male contento. scarufjì, 41:
non guardate per la minuta. -non stare a esaminare tanto al minuto: non
minuto. -guardare il minuto, stare al minuto o a minuto: essere
-non essere quieto un minuto, non stare fermo un minuto: essere attivissimo,
la cosa si minuzzassi troppo, lasciatele stare e fate grottesche a vostro modo. settembrini
ammaestramenti dell'anima, si porrà a stare in alcuno luogo di pigrizia per usanza
xxxv-i-435: lo padre mio mi fa stare pensosa, / ca di servire a cristo
amara! celiini, 1-109: lasciatemi stare colli mia dispiaceri e colle mia tribulazione.
senza anima né affetti, come so stare sulla mia quando mi ci metto!
ambito. cesarotti, 1-xxvi-324: lasciando stare che le domestiche guerre con domestiche forze
viene ad esser quasi il medesimo lo stare più volentieri del dovere, particolarmente noi
o sulla mira: osservare attentamente, stare all'erta, tenere d'occhio.
cosa di paura / mi fa geloso stare; / onde madonna sdegna, / e
sopra a uno cavallo rosso sanguinolente e stare tra li mirteti, li quali erono nel
e fiori di finocchio e si lasciano stare in un vaso di legno o
però, se avesse avuto a lasciarsi stare disteso nella sua lunghezza avrebbe avuto bisogno
già dette alla mischia, quella lascerò stare. della casa, 2-2-47: quantunque
/ sì bel ch'amor viene a stare a l'ombra. crescenzi volgar.,
maggior miseria del mondo. -essere, stare, trovarsi, languire, vivere in
misericordia. -arrendersi, rendersi, stare, venire alla misericordia: arrendersi senza
crescere il corpo e l'anima lasciano stare misera e cattiva. dante, conv.
o veramente suspetta dimestichezza, essa debba stare pertinace nel peccato misero, usa la
, 318: oh che divina cosa / stare in patria così religiosa, / quantunque
in quella tal natura buona non volessino stare, si cadessino. s
antitetici. dominici, 1-30: può stare teco mistura di zolfo di peccato,
che vi avessi a stare bene. aretino, 20-98: il poveretto
loro, non possono, non vogliono più stare sotto la tutela altrui.
voltare, / cum più pò, stare -nel mezo a mesura. s. caterina
nato il tuo liberatore, e ha a stare ottanta anni a liberarti -,.
nati. 14. intr. stare o sentirsi meglio in salute. leggende
, vi-133: madesì che ci si poteva stare e anco portar la mitera, che
prima sull'asino col breve e mitra o stare in gogna. settembrini, 1-7:
rotundamente con una mitrióna in capo e stare a becco col aleandro. =
oh a questo mo noi ci potremo stare. buonarroti il giovane, i-146:
: la signora trigliona continuava a stare ferma... con insolita costanza in
un occhio, mandarla giù e stare zitto. de sanctis, ii-252: a'
scelse egli poi l'appartamento dove volea stare... si mobiliò subito da'suoi
: la mente nostra non puote mai stare oziosa, ma di necessità s'ella non
lvii-66: egli era divotissimo / a stare in chiesa solito / di quei frati
prestare attenzione anche a particolari insignificanti; stare in guardia per evitare danni e inconvenienti
g. bassani, 5-322: lasciamo stare come andavano vestiti: marco all'inglese
in moda. -seguire la moda, stare sulla moda: conformarsi agli usi e
tipi saltanti su nella vita, non può stare che il gran meneghino carlo porta.
modelletti assegnarono a'bastoncini che avevano a stare in quel mezzo. 3. pitt
che son tosco, / né vo'stare a lodar chi non conosco. t-essere
avrei, anche volendo, agio di stare a modello. e poi lo stare a
di stare a modello. e poi lo stare a modello è cosa spasmodica per me
, moderatamente riscaldata, e ve lo fanno stare per mezz'ora. -in forma
fecero e tutto fecero male, dovrebbe stare la modestia civile con la quale egli si
sia un bel modo questo? lascio stare che l'aggettivo * grande 'qui,
, 'diporroe ', cioè lascierò stare, 'lo mio stilo 'cioè modo
contravenzione susseguente, che però si dice stare dalla parte dopoi. 15.
i porri], si possono lasciare stare, nati che sono, accomodandogli larghi
strozzi, 1-198: non avendo io a stare dove voi, tanto mi fa che
son risoluto per ogni modo d'andare a stare in un'altra casa. tasso,
domandato un giorno, se abbiate saputo fare stare a dovere i potenti; che a
/ e'le biso- gnere'venire e stare / come piacesse a voi. -a tutto
, in relazione coi verbi mettere, stare, ecc.); mollo.
pace ci viene turbata, la pace di stare con noi stessi. forse è nostro
e di più vertù e, lasciandosi stare, non opera. vasari, i-629
mare. 7. intr. stare a mollo, ammorbidirsi restando immerso in
trattato delle mascalcie, 12: fallo stare in luogo caldo, e falli il
sua; ma questo riposo non è stare ozioso, e questo nome così sospecto,
mettere, riporre, tenere; rimanere, stare, ecc.). bencivenni,
così cotta a bastanza, con lo stare assai in molle si risolva e si liquefaccia
danaro? -essere in molle: stare immerso in acqua a bagno. -
a larghe falde (la neve); stare sospeso a mezza altezza (la nebbia
ponga in acqua necta e la lassa stare a mollo, e poi cum dieta mulica
le arme e vivare arbitrariamente, cercava stare in questo favore de tal compagnia e
pur vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile, volontade mi giunse
, perché ogni forma ha inclinazione di stare nel loco proprio e stando così ogni cosa
luci mie sì inebriate / che de lo stare a pianger eran vaghe.
d'annunzio, iv-1-165: non posso stare molto tempo senza scioglierli [i capelli]
palesarsi. soderini, i-109: per stare [le acque nelle cisterne] oziose,
: molto vai om ch'a donna possa stare / a di- fension. dante,
a seccàrle, che così non potevano stare, e si facessero ritoccare lo zazzerino,
andare a piede uomini e femine e stare in brigata, / come fra noi le
ci è bisogno... non stare più come mondane giovane, ma stare come
non stare più come mondane giovane, ma stare come spose fedeli consecrate a cristo crocifisso
che a te piace di lavare e stare mondo e pulito: altri queste mundi-
con tanto duolo, / in terra stare, in così basso fondo, / e
figliola mia, vi conforto sempre a stare netta e monda da ogni peccato. caviceo
chiesa, quando francesco la vide così stare per la grande devozione ch'egli avea
, 1-1-402: pietro fermo rispondea: stare in questa guerra ei solo da una
.. due mondi in uno dei quali stare a parte noi ragazzi.
il cor giocondo, / e sempre stare in festa e in allegrezza, /
passati ci dimostrano. -essere, stare al mondo, nel mondo: vivere.
aver le casse piene; / chi stare allegro sempre e far gran cera, /
, 1-112: sei giovane, non sai stare al mondo, su queste cose ci
volerlo raddrizzare, che il contentarsi di stare a guardarlo e fischiarlo.
anni... v'avete ancor a stare in questo mondicèllo da nulla.
non è uomo da essere aggirato né fatto stare, si dice: 'egli se
artigiani d'un'i- stessa città dovessero stare tutti insieme in una con- trata o
... la quale vi paia stare oziosamente e di soverchio. buommattei, 123
sapere reggersi in questo mondo e non stare in su la reina, non aprendo
, monsù, / che importa adesso stare a tu per tu. m. leopardi
anche nelle espressioni andare, essere, stare alla monta). bencivenni [crusca
. della casa, 5-iii-148: non volere stare in montagna in tanta solitudine senza frutto
s'aprendesse / lo suo presgio de'stare in montaménto, / e non mi
, / crudeltate è apparecchiata / de stare 'n sua compagnia. attribuito a petrarca
: voi, donna, mi faceste stare / com'ora 'n tante pene; /
istesso presenta tutte le opportunità possibili per stare insieme, per far relazioni e corrispondenze
già camminare, / dove soglion ladri stare, / è senno per che monti
che fa- rian gire i monti e stare i fiumi. antonio da bacchereto,
13-70: con la fede / che faria stare i fiumi e gir i monti,
i-1-299: il patrone della caccia vuole stare in un montétto, quale sta in nel
sono certe muratelle, e questo ancora vuol stare ascoso. 2. per
futili a vederli lontani, degni di stare sul comò per ricordo della luna di
2-34: [il cavallo] apparea dii stare inconstante e di mora impaziente. caro
locuz. -cadere in mora; essere, stare in mora \ incorrere o, rispettivamente
semplicemente, 'ad alcuno 'per farlo stare a segno o in cervello. c
cioè 'levare il ruzzo, far stare a cervello '. -sentirsi venire
io mi contento. -rifl. stare nei limiti della decenza, della convenienza
». deledda, iii-183: -lasciami stare! -egli gridò disperato. -non lo vedi
io mi muoio di vederti e di stare con te; e viene anche a
morir santi ». -essere o stare per morire: trovarsi in pericolo di
poco ci manca alla morte. 'stare 'dice più lungo termine. *
raimondo tornava comodo prendere i quattrini senza stare a far conti, a citare i
, la noia e l'insofferenza dello stare ricominciavano a darmi i loro aspri morsi
vi si caccia dentro, senza lasciarcela punto stare, e imbudellata nei più grossi budelli
:... « vuoi tu stare in peccato mortale? »...
elli [gli avvoltoi] usano di stare è molta uccisione d'uomini o grande
9-51: ho provato qualche sera a stare col riverbero della luce elettrica dalla strada
dovemo noi guardare di peccare e di stare in morte di peccati, a ciò
-essere fra la vita e la morte: stare per morire; essere in pericolo di
avvertire prossima la fine, accorgersi di stare per morire. chiaro davanzati, 6-4
e cacciavi su detta seta e lasciavela stare dentro due o tre ore, acciò abbia
se tu hai danari, non ti stare, e né gli tenere ne la casa
« meglio è indarno fare che indarno stare ». m. palmieri [reza-
, chimicamente fatto senza corrosivi, lasciato stare all'aria per alquanti giorni, piglia per
che, pur non essendo inferma da stare a letto, è macilenta e malandata in
mezzo luglio ignuda tutto un dì la fa stare in su una torre alle mosche e
da senno, è bene il lasciarlo stare. -chi è animato da una
granello di muschio e ve le lasciarete stare una notte, la mattina non lo distinguerete
la difesa di que'pezzi che possono stare sopra quella parte di cortina che sarà presa
costretta / sovra 'l capuc- cio frastagliato stare! / dove, d'intorno al volto
quella espedizione. la quale mossa fece stare sospesi e fermi spagna e vini- ziani
della tirannide addosso, non seppe più stare e dié la mossa. -dare
e di fervore. — essere, stare sulle mosse: essere in procinto di
la sua visita. — stare per iniziare. e. cecchx,
sulle mosse. — essere, stare sulle mosse di fare qualcosa: prepararvisi
-non potere, non sapere contenersi o stare alle mosse; non stare, non
contenersi o stare alle mosse; non stare, non stare fermo alle mosse:
alle mosse; non stare, non stare fermo alle mosse: non riuscire a
): io, che non potevo stare alle mosse, quando io seppi che mi
,... non potè più stare saldo alle mosse. lippi, 9-14:
meglio su'picciuoli) / non poterono stare più alle mosse, / ma corsero
forteguerri, 24-90: rinaldo non potè stare alle mosse / e incominciò: signor,
269): i birri non potevan più stare alle mosse; ma il notaio li
quegli che fanno a correre, debbeno stare alle mosse infino che si dica: trana
pasto agli animi militari, per farli stare nella pace alle mosse. -sulle
remettili in la grotta, dove sogliono stare. = denom. da mossa1
sopra la forcina, tu la lascerai stare così posata nel medesimo piatto, voltando
/ veggendo te ne'suoi begli occhi stare. idem, purg., 1-64:
, 3-95: alessandro deve a piedi stare alteramente fra soldati,...
, ii-99: non ne posso più di stare murato / nel desiderio senza amore.
lo suo viso mostrare / mi fa sovente stare / di gioi a risbaldire. petrarca
di mostrarvi servizievoli è il momento di stare in guardia. 34. intr
pur vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile. idem, par.
questa mostrazione naturale preso esempio, lasceremo stare alquanto i fatti d'italia...
deploro. d. battoli, 2-2-359: stare in chiesa presente al divin sacrificio su
mota. sacchetti, 193-85: lascerò stare roma che signoreggiò tutto l'universo, e
parere il moto perpetuo: non poter stare fermo; dimostrarsi eccessivamente irrequieto, vivace
in moto, essere sempre in moto, stare in moto: essere in continua attività
se noi sapete, signor ministri, stare in continuo moto e tenere il nostro
degli uomini in moto e non potendo stare salde, conviene che salghino o che
carenatura e che consente al guidatore di stare seduto normalmente (e, a seconda che
: quanto il platano s'alegra di stare in sulla riva della acqua e quanto se
(1-iv-528): dioneo, lascia stare il motteggiare e dinne una bella.
motto della ricevuta, acciò ne possa stare interamente quieto. lippomano, lii-8- 301
leti, it., i-416: lascio stare il 'girone 'e 1 " avarchide
che nullo lupo non era costumato di stare rinchiuso. sacchetti, 65-13: quel rispose
determinata. boccaccio, viii-3-199: lascio stare le rivenderle, le baratterie, le
lo numero, lo movimento e lo stare fermo,... sensibili comuni si
organismo ma non per azionepadri della compagnia per stare nella cina e quivi far della
ordine della iustizia; e chi non vuole stare nello ordine della iustizia e si muta
de'bardi, 1-27: alla fossa vuole stare quegli che di destrezza e di tempo
1-982: il parlar mozzo e lo stare infradue, / niente vale per trarli
casa o in qualche luogo sicuro; stare appartato. rievo, 4-89: per
cambiato. pataffio, 3: non stare in penna muda: che se'crocchio?
nuove. 4. figur. stare fermo o immobile; trattenersi a lungo
4-249: guarda che tu non muffassi a stare un giorno in casa! d.
ne correva al faggio, dove solevano stare assisi, or se ne calava al
idem, i-135: che dite voi dello stare a far mula / colà 'n testa
la povera donna e la desolata fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare
-essere come il mulino senza chiusa', non stare mai zitto. bencivenni, 4-109
ciarle', parlare continua- mente, non stare mai zitto. bacchelli, 13-385:
buone. -fra tanti muli può stare un asino: la caparbietà è un
toscani, 293: fra tanti muli può stare un asino. -né mulo
dilli, se n'hai visti; non stare lì come una mummia, che alla
voiano secare / non le movere, lassale stare. l. ghiberti, 136
nell'anca del luogo dove naturalmente dee stare. ariosto, 1-66: sospira e
talmente tutti i membri gli impedirono che né stare in rire (un vizio,
murati. -con uso iperbolico: stare ostinatamente chiuso nella propria abitazione o in
: il patrone della caccia vuole stare in un montetto quale sta in
v.]: bambino, guarda di stare sul muricciolo per via delle carrozze.
/ voglio che in pace li lasciamo stare, / e voglio con i frati
non indegnamente. -sedere, stare con le muse, tra le muse:
un pericolo (un animale); stare col muso levato, protendersi verso una
v.]: 'musare ': stare oziosamente a guisa di stupido: tratta
, 16-vi-311: alla predica non ci volea stare; e dall'altra parte dubitava che
, ec. '... -lascia stare in pace quel birbante, perché sarebbe
tommaseo [s. v.]: stare a muso torto (di male umore)
, come dice il divin aretino, fa stare adietro tutte le bestie. dossi,
mutabile e dissoluto, e non voleva più stare nel monastero. ugurgieri, 130:
mutabile; e se ha giudicato alcuno stare cento anni in purgatorio, conviene che
, cioè intende ad altre cose, non stare pure sopra cotesto. gadda conti,
consista... egli è certo stare in contrario il sentimento stabilito e comune
, lii-2-304: dalla parte nemica si convien stare a discrezione dei venti e del corso
intagli, stampe e altri travisati lascia stare; colori onesti, tagli debiti,
diventa una fiamma, meglio bruciare che stare lontano a scalducciarsi come i poveri a
per lo più nelle espressioni essere, stare muto). -anche per sineddoche.
esso stupore e l'allegrezza mi facea stare mutolo. scala del paradiso, 131
che criso stomo li fa stare a becco asciutto... -che mutria
di sodoma e gomorra] si credevano stare in maggiore tranquillità furono nabis- sati.
et imbeveteli nell'acqua nanfa e lasciateli stare per tre giorni e tre notti.
seanna. -fare la nanna: stare in riposo. firenzuola, 970:
far la nanna a qualcosa: lasciarlo stare, lasciarlo perdere, non occuparsene.
una buona lezione del querciolo e fammelo stare sei o sette giorni a letto.
7-i-74: grimoaldo suo figlio non volle stare a'patti e ne nacque gran guerra.
sono nato col cintolo rosso, e debbo stare al bene e al male che ci
. a questo computo adunque è da stare. -controllo delle nascite: limitazione consapevole
dee nascondere, ma celare e fare stare secreto. giuglaris, 2-2: li
/ se no veder e allegramente stare / in sollazo e parlare, /
a nasconder elio o a nasconderelli: stare nascosto, vivere nella clandestinità evitando di
, col nostro m. alfonso a stare alcun giorno in questo mio nascondimento e
e non ispegna, / né pò stare nascuso. francesco da barberino, ii-201:
contrade non avea luogo dove egli potesse stare nascoso che non fosse conosciuto, pensossi
, i-19: amore lungo tempo non può stare nascoso. pigli, lxxxviii-11-264: non
di chi tu non conosci e può stare nascosta, ma non già l'amicizia.
b. de'rossi, 3-iii-2-8: lasciamo stare (per non essere a raccontare cosa
. -non alzare il naso, stare sempre col naso su qualcosa', dedicarvisi
gonfiamento. 2. locuz. stare sui nassi: prostituirsi. anonimo [
galleggiando; che ha la proprietà di stare a galla, di muoversi, di
. 2. per estens. stare a galla, galleggiare; fluttuare,
. spallanzani, iii-128: si fanno stare testuggini nell'acqua più giorni, finché
il contadino... non voleva più stare alla imperiosa discrezione del mugnaio,
., 2-5 (1-iv-129): lasciamo stare [il riguardo] allo amore che
inferno... costoro vogliono tanto stare in sul naturale che sono persi, e
e senza naturale, deliberò di non stare più al secolo e fecesi romito del sacco
il padre priore poteva far grazia di stare al naturale per lo discepolo traditore.
mi curai / al naturai troppo di stare esposto. carena, 1-159: stare
di stare esposto. carena, 1-159: stare 'al naturale 'si
della vita credete voi che io possa stare in terre naturalmente piene di parte.
in sé l'invidia che non possono stare senza vibrare scherni e false accuse contro
2-8: potremo noi nella nostra mediocrità stare spettatori del naufragio e non perire?
, 341: ero di già nauseato di stare in sogno, dove per tre anni
della ragione e regola del vivere, stare desto, provedere da lungi...
tosto avere il denaro e il cavallo che stare alla speranza del marchese. crusca,
dimensioni '. -per simil. stare immerso in una grande quantità di liquido
bombe. -spuntare, stare per traboccare (una lacrima).
ingegni di parlare in prosa / lascerestine stare ogni altra cosa, / io dico ben
, come nelle compagnie de'malandrini, stare celati. manzoni, pr. sp
io parta e corra subito altappello / senza stare a pigliar neanco il cappello. codemo
ed in quel tempo sempre si vede stare sopra questo albero una piccola nuvola o
, ma perche cotali persone non possono stare sanza l'altre necessarie, e verrebbono
conoscessi che flamminio ha molta necessità di stare in firenze per provvedersi a rispondere a una
: fu necessitato [belfagor], volendo stare in pace con lei [la moglie
simulacri stavano, o erano destinati a stare, in nicchie o su piedistalli,
l'ànno portato qui ieri mattina, deve stare in osservazione almeno ventiquattr'ore, poi
. cosa da nulla. nefrite. stare a letto tre o quattro mesi, ben
fogazzaro, 1-32: gli occhi negano di stare aperti. montale, 2-27: ritorna
, mettersi, porsi, rimanere, stare, tenersi sulla negativa o sulle negative',
tenersi sulla negativa o sulle negative', stare fermo, tenersi saldo nella o sulla negativa
farti contenta: però non ti dèi stare, come nighittosa, tra le lacrime
visse. 11. locuz. stare, essere, giacere, restare neghittoso,
lenti? / qual negligenza, quale stare è questo? / correte al monte a
essere negligente; non far nulla, stare in ozio. ciaj, lxxxviii-1-386:
negricanti pepli, le sopposte / vergini stare come urne votive. -bruno,
in discendente de'fiesolani, e ancora stare. sermini, 367: dove i nimichevoli
, 45: nel mio core come potè stare, / sì gran donna / che
alla casa de aironte e videro la molie stare a bevere et a mannicare co le
bevere et a mannicare co le puttane e stare corno nequissima puttana. cavalca, 20-153
. ma la mala niquità nollo lasciava stare, sicché prese la barba a salardo
o- pra umana il maggior nerbo / stare in questa speranza ognor si vide.
17-230: ho avuto la sensazione di stare sopra una ribalta io stessa, di
fondo alla vigna, e mi faceva stare a badar all'uva. dessi, 3-141
[le scene] e le fa stare unite bene. carducci, iii-22-325:
e che costei faceva da sua moglie e stare zitto e far il nesci, celarmi
] in ogni sua parte: può stare che un tal nesso di parole e di
in nel luogo dove gli danno a stare. -a regola d'arte.
3-9: è grande maraviglia come possono stare [i frati] in tanta nettezza,
: la piaza publica... possa stare e essere necta, tanto in verno
segnoregia ciascuno altro omore / e fallo stare in quella disianza. testi fiorentini,
neutrali? ma è tempo questo di stare affacciati alla finestra, mentre tutti si
una notte di verno il fa stare sopra la neve a aspettarsi. boiardo,
zoroastro] altrimenti partire di casa per stare d'intorno ai zanaiuoli, acciocché il
e paesi diversi. -nessuno sa stare nella sua nicchia', nessuno è mai
s. v.]: nessuno sa stare nella sua nicchia. 20
volg. * nidiculàre 'nidificare, stare nel nido 'con allusione sia alla condizione
4-96: [il canonico] lasciò stare il nicchio che andava spolverando attentamente.
. iacopone, 39-61: o glorioso stare, en nichil quietato, / lo
asciutto dentro nel nido se ne possa stare. soderini, i-423: è cosa
-mettersi, piantarsi, porsi, stare a niego, al niego, sul
irremovibile opposizione, di netto rifiuto; stare sulla negativa. dante, xlvi-39
sì nobil garzone e sì infelice / stare in sul niego? guerrazzi, 11-i-360:
'n tal loco lo coragio / mi face stare, che certo non sagio / seria
, me il mio ninfèrno non lascia stare: che per tu farai bene che
antichi che facevano quelle cose, che dovevano stare più vicine a gli occhi, nitidissime
ormai fare il 'grande 'e stare coi grandi veri... ma ogni
affollamento (per lo più nell'espressione stare nella nizza'. essere pigiato nella folla
-essere, essere sospesi, ondeggiare, stare, tenere, vacillare fra il no
. v.]: 'essere, stare, tenere tra il sì e il no
la quale hai fatti prieghi non può stare in questo luogo della amenità, siccome
opere proprie mal fatte le contradicono di stare in sì nobilissimo luogo. g.
quale scienza, qual disciplina potrà mai stare con voi al paragone? pananti,
gran lunga il più ricco, venne a stare nel luogo dove si era nobilitato e
/ che in gioi mi 'nalta -fam 'aiegro stare. fra giordano, 3-4: iddio
dicesi ancora quasi in un medesimo significato stare in sul noce, il che è
: essere a portata di mano, stare per essere conseguito. giovio, i-225
impadronito di me che sento non potrei stare senza di lui. il semplice legame
la donna che si fa nel foco stare / rendendove per premio pena e noglia
tornata di costà, dove io ho a stare per istanzia, perché non vorrei dare
-dare noia, venire a noia il bene stare: apparire monotona una vita tranquilla,
corteggiato: gli dà noia il bene stare, e bisogna che vada accattando guai
solo quando gli uomini piangono, possiamo stare allegri e andar riposati noialtri. pavese
all'impazienza ch'io provava per lo stare tante ore in berlina. de
sono le isole di qualche nome, lasciando stare gli scogli che sono inclusi ne'confini
nome a torto et acconsentino / che possa stare. -dare nome, il nome:
, 2-1-35: non già per cacciare o stare a danza, / né per festeggiar
aver dottanza, / che possa spietanza -alcuna stare / en lei, ch'a non
che la buona sorte mi concede di stare vicino a voi, mi sembrate necessaria
... è nonnaio, vuol sempre stare colla nonna. p. petrocchi [
part. pres. di obstàre 'stare contro, impedire le var. non
nella marcia; in una parola lo stare negli ordini, sono cose che debbono
, 10-34: mi rovino le mani a stare in cucina più del normale, specie
). bembo, 9-4-33: potevamo stare in corte di roma...
canzona d'ognuno. -essere, stare dalla nostra o dal nostro: essere
si fa riferimento; essere ospite, stare in compagnia di chi parla o scrive
notomia. castellini, 83: non può stare / nella pelle per le risa,
nel lanciar il palo, soleva sovente stare tutta la notte armata e non dormire.
dì costretta / sovra 'l capuccio frastagliato stare! caro, 6-375: poscia a
in sicuro sul monte: io voglio ora stare con quella ch'era smarrita. carducci
: bisogna, per lo meno, stare alla cifra di mille! -in composizione
desiderio di persuadersi del vero, senza stare su l'altrui detto; dal cercarlo
fugli comandato per bocca dello abate di stare in quello abituro del monastero. filippo
. -tenere qualcuno in nozze: farlo stare allegro. g. m. cecchi
, entro le quali una persona può stare appena in piedi. bozzati, 1-188
voi giuocare una scommessa che non farete stare quesrovo in piedi come farò io,
col fatto nudo e schietto, senza stare a cercarlo fra le linee del libro,
della ragione e regola del vivere, stare desto, prevedere da lungi ogni nebbia
ogni cosa oportuna alla sua santà racqui- stare. ma ogni aiuto era nullo,.
numero, per il numero bisogna lasciarlo stare! -ant. e poet.
anche nelle espressioni essere, mettere, stare nel numero', fare, essere del
dell'altre. -fare numero: stare al mondo senza alcuna utilità o lode
dì che la era in piè stare / è usanza, chiamate le nundine,
, iv-295: nuore, volete voi stare in pace con le vostre suocere?
esso; che ha la proprietà di stare a galla, di muoversi, di
stomaco. 4. essere, stare immerso nell'acqua o, per estens
dentro gli nuota. 8. stare largo in un abito o in una calzatura
animale marino e ai pesci) di stare a galla sull'acqua o di spostarsi
in una tegghia calda e favvelo tanto stare che ne possi fare polvere sottile.
ritornossi al lito. -restare, stare, tenersi a nuoto: reggersi, rimanere
quali controversie adusandosi gli uomini spessamente a stare fermi nella bugia incontra la verità,
adriani, 3-5-310: forse perché lo stare i domestici [cinghiali] sempre insieme ed
male. porzio, 3-8: per meglio stare apparecchiato, in ciascun tempo nudriva grande
capo nelle o fra le nuvole; stare, essere o vivere nelle o fra le
infilati in uno stecco in modo da stare in fila ad ali aperte sulla nuvoletta della
agli ordini di qualcuno. -essere, stare all'obbedienza o a obbedienza di qualcuno
[gli uomini di citerna] volevano stare ad obbedienza del comune de peroscia.
il mio meglio vale vivere castamente che stare in grande obbliga- mento.
accaduto offenderlo, promettendo quello a tutti stare neutrale, né si obligare ad alcuno di
oggetti fosse fisso e insieme obbligato a stare orizzontale, gli oggetti non si guarderebbero
ornai posto in oblio? -essere, stare, andare, venire, cadere, cascare
: non vi dee parer fatica di stare in penitenzia in questa vita, la
e risplendenti, nella guisa che sogliono stare gli occhi di coloro che possono fisso
parabosco, 1-7: elle non schivano di stare aa bel mezo luglio col capo scoverto
corte, 47: lo strame deve stare sopra la stalla, la quale sarà fatta
-avere l'occhio alla penna, stare con l'occhio alla penna: prestare
letteratura romana. -aversi l'occhio: stare in guardia, premunirsi. firenzuola,
del prossimo entrando in casa, ma stare di fuori, emendando ciò che dà
qualcosa. firenzuola, 727: per stare a udire una messa, io ho
: 'tener l'occhio teso ': stare in attenzione, badare. -stare
. nani, 146: il senato voleva stare attento, ma non implicato in sì
rifugiarsi. -anche: rendersi irreperibile, stare nascosto. m. villani, 3-43
: la verità... non può stare occulta, ed è giusto che si
l'una all'altra, ristrignervi insieme, stare a una e non riprendere l'una
rimasero abitatori di quei luoghi dove solevano stare i boi o boiemi. dolce,
dio, non occupandovi la mente di stare a contrastare col dimonio. giovan matteo
: perciocché il cuore umano non può stare che non pensa alcuna cosa, se egli
20-84: una fiata, desiderando io di stare cinque dì continui occupato di pensare di
a mirabel, seriamente l'ammonì a stare oculato che '1 nuovo atto di ratificazione
dante, conv., iv-xii-8: lascisi stare... quanto la verace scrittura
v-211: queste due cose posson ben stare insieme, ciò è essere temuto e
, / che con lei non posso stare, / né veder la sua figura.
odiatore della propria sensualità e amerà di stare in croce con cristo crocifisso. beicari,
ma ora che tu non ci puoi stare,... m'è venuto in
giovane, 9-639: industre vuoi / stare a scemar lussurieggianti e folte / le bocce
amo, e io sono costretto di stare lontano da te acciò che io ti dimentichi
maestro francesco, 302: non mi fate stare in foco / s'amor m'à
, 28: nullo prete vi voleva stare [nella chiesa] né offiziare. giorgio
l'impresa gli riuscisse al contrario, lasciò stare di non pigliar tutti quelli spedienti che
, purg., 16-9: l'occhio stare aperto non sofferse; / onde la
a far domani. pose stare a uno luogo che si chiama luia e
giordano, 2-146: non ci potemo stare: di necessità ci ne conviene uscire
vedere, il correre, l'andare lo stare dissero ad ogni ora. -per
vestir fu presto. 2. stare a sentire attentamente; ascoltare. giacomino
, 7-3 (i-lv-600): lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'alberelli
-avere la natura dell'olio, stare come l'olio: avere la
natura dell'oglio sia per contentarsi di stare al disotto, né che chi si
-far tenere l'olio a qualcuno: farlo stare tranquillo, indurlo o convincerlo a tacere
l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per bella paura farlo
essa aricuto, / e pur diletto stare a vassallaggio. cino, iii-181-11: la
: amor mi sormontava, sì che stare / non potea il meo spirito in loco
, 1-i-177: [daniello] per più stare agiato prese, oltra la bottega che
vide costui [il ferito] e lassollo stare e passò oltre. petrarca, 111-9
modo e certo fine, al quale stare in fra o passare oltra non può
via, ché qui non s'ha da stare. carducci, ii-6- 167: rubano
tesoro. carducci, iii-25-350: parevano stare al fiuto, su 'l porto di livorno
presunta superiorità. varchi, 3-91: stare in sul grande, in sul grave,
, pigliare, prendere ombra o stare in ombra di qualcosa o di qualcuno,
dico a la prima: io non voglio stare a sognare e parlare sotto ombra:
intr. (ómbreo). ant. stare all'ombra di un albero, godere
fondo al cuore il gran segreto di stare invecchiando. -sostant. s.
di legittimo matrimonio. -essere, stare, parere sull'undici once o nell'undici
non ci può ingannare? -fare, stare a once: essere parchi, temperati;
a seccarle, che cosi non potevano stare e si facessero ritoccare lo zazzerino,
, tosto scende, / credendo fermo stare in signoria. / unde non salti troppo
fenicia nello egitto erano costretti ondeggiare e stare a pericolo di annegare temendo le minaccie
confondersi, perdere i contorni precisi, stare per dileguarsi (un'immagine, un pensiero
fermiate una volta lo animo e siate contenti stare queti a quelle cose che per noi
: dalla rosta sino alla lupara hanno da stare cavalli per li monti con cani a
tu con tua vergogna vadi poi a stare nel luogo infimo. -essere di
io ho paura che '1 vostro volere stare sullo onorevole non vi faccia marcire in
in questa prigione. varchi, 3-91: stare in sul grande, in sul grave
questo luogo dell'amenità, le quali veggio stare sì onorificataménte. =
così silenziosi che, ad onta di stare molti insieme e fissi nel medesimo luogo per
tanto quanto nella città gli piacesse di stare. nardi, 50: quivi anche
leggiadro dir fa la mia mente / stare stupita, e colle voglie spente /
, per esempio, che va a stare in una villa vicina a quella della sua
di caritade, la quale non sa stare oziosa, ma sempre operosa. pallavicino,
opinabili. gioberti, i-182: lascio stare i censori che vogliono imporre a chi scrive
croce, i-2-274: i fatti non possono stare tra loro come concetti opposti, perché
posizione affrontata; il frapporsi, lo stare contro. palladio volgar. [
davanti a un punto di riferimento, stare di fronte. p. cattaneo,
pensa l'opporto, / famme en te stare. amor, sempre abracciato.
opposito, e non è acconcio a stare in quella guisa. pallavicino, 1-433:
di fronte; il frapporsi, lo stare contro. crescenzi volgar., 2-27
, / morir non può, ma stare un tempo oppressa, / in fin che
v'agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira,
recensioni, sostenendo do versi stare a'vecchi testi, a quelli dati alla
ma vengono, e bisogna imparare a stare sempre con gli occhi aperti così, oppu-
(benché opulento e valido) non può stare. galateo, 173: celle dorate
19-iv-2-296: è una bella cosa lo stare in veste da camera l'intere settimane
l'opere non vi siano, può stare a grande speranza nella misericordia di dio
dormire punto in tutta la notte, stare sveglio l'intera notte. -da
! angiulieri, in buona ora lasciamo stare ora costette parole che non montan cavelle
in bona ora; va', lassarne stare! -va'con buona pace,
. tansillo, 1-374: lasciamo dunque stare voi, signore, / ne l'
entrata de la detta compagnia essere debba di stare al detto loro uficio continuamente..
stava. segneri, iv-365: lo stare in orazione senza fare, senza sapere né
nulla, che bel vanto è? è stare in orazione, ma non è farla
, che più che mai ci fanno stare in orazione. -desiderare ardentemente.
, agg. verb. da lanrjpi * stare diritto, perpendicolare '.
stata sempre orchestrata a quel modo. stare con maddalena, noi due soli,
marmo bianco ben levigato, per farlo stare sommerso. esso si usa per la
cavalieri di suo lignaggio d'andarsene a stare alla gioiosa guardia... e
ordinanza [in sparta] il vedervi stare il popolo quieto. 4.
la gente, in queste chiese, debba stare a plotoni, schiere, come in
ordine nuovo in francia, di fare stare, oltre alle genti di ordinanza, ad
ordinò. ochino, 190: lasso stare di quelli che fanno voti senza pur sapere
senta domani / fastidio insolito / di stare in briglia / nell'ordinario / della
la concezione a'un'altra che può stare da sé, questa si dice anteriore
di una prescrizione; nella locuz. stare agli ordini: eseguire puntualmente le disposizioni
-avere, diventare, essere, stare, tenere, mettere in ordine,
approntato; disponibile. -stare all'ordine: stare in guardia, all'erta, vigilare
orecchie per qualcosa o per qualcuno: stare a sentire, ascoltare; porgere o
, a qualcuno: dare ascolto, stare a sentire, prestare attenzione; dare
nulla. lancellotti, 1-556: quello stare a dormire nell'una e nell'altra
. 7. -fermare le orecchie; stare con le orecchie attente, levate,
orecchie attente, levate, tese; stare in orecchie, tendere le orecchie:
in orecchie, tendere le orecchie: stare a sentire con estrema attenzione, prestare
conviene andare a sentita, o quasi stare in orecchie, per non offendere le
orecchie. -ricevere nelle orecchie: stare a sentire con estrema attenzione (in
orecchie chetano, seccano cento lingue: stare in silenzio, non rispondere, è il
orécchi; aus. avere). stare in ascolto, stare in orecchi, porgere
avere). stare in ascolto, stare in orecchi, porgere l'orecchio per
, che... m'ha fatto stare tre dì senza saper di voi novelle
, l'orecchio: dare ascolto, stare a sentire. segneri, 2-1-5:
orecchio: porsi attentamente all'ascolto, stare all'erta, fare attenzione; sforzarsi di
l'orecchio di qualcuno o essere, stare agli orecchi, all'orecchio di qualcuno:
qualcosa o a qualcuno: dare ascolto, stare a sentire, prestare attenzione; dare
-essere, mettersi, restare, stare in orecchi, in orecchio o con
teso: prestare la massima attenzione; stare teso e attento all'ascolto per cogliere
: dopo qualche tempo, cominciò a stare in orecchi, per sentire se il chirurgo
. -seguire con l'orecchio', stare ad ascoltare un discorso accudendo contemporaneamente ad
persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio lasciasse stare. -stopparsi gli orecchi ',
-tenere gli orecchi, l'orecchio aperto: stare a sentire, porre attenzione a quanto
asiatiche. 7. locuz. stare orecchiuto: stare attentamente all'ascolto,
7. locuz. stare orecchiuto: stare attentamente all'ascolto, porgere particolare attenzione
anche nelle espressioni attendere, porsi, stare all'orefice', esercitare l'arte dell'
di padro nato, debbino stare nell'archivio d'essa. salvini, x-202
simulacri stavano, o erano destinati a stare, in nicchie o su piedistalli nella
inconfusi- bili, e tuttavia nati a stare insieme e a dare l'un all'altro
), intr. [origlio). stare in ascolto di nascosto (in partic
alcun luogo, favellano di segreto, stare di nascoso all'uscio e porgere l'orecchio
conversare. -in senso generico: stare in ascolto. [sostituito da]
molto favore. 4. stare in auscultazione. bacchetti, 2-i-91:
miei famigli... non potessero stare ad origliare le nostre notturne ciancie,
con questo monte in su la terra stare / sì, ch'amendue hanno un
legnose arborescenti. 4. locuz. stare sugli orlicci: essere superficiale. allegri
senescenza. -andare sull'orlo', stare per accadere. crusca, iv impress
sia. -essere all'orlo', stare per finire (un periodo di tempo
caldo dolce latte. -essere, stare, trovarsi sull'orlo', essere in procinto
cavalletta. -riposare le orme: stare immobile, fermo. stigliani, 2-276
sarebbero oro rotto. -essere, stare nell'oro fino alla gola: vivere
nievo, 556: sicuro che bisogna stare cogli occhi aperti e non sorbire le
in nell'acqua, e quello fa stare in luoco oscuro infine a la orora del
qualcuno: tenerlo a bada, farlo stare tranquillo, rabbonirlo. b. corsini
savonarola, 5-ii-75: scampare di non stare in quella orribilità dello inferno. carducci
se raffisero. -essere, stare all'orza; fare orza quanto si può
guarda da qual pe è l'osa: stare ene attenti a ciò che si
oscillavo la testa. 8. stare non ben dritto e saldo sulle gambe,
: vedevamo la luna fuor d'openione stare dinanzi dal sole; e non era tempo
crediate che la contemplazione sia un continuo stare alle nozze senza intervallo, ma che vi
come tu vedi, pur si potea stare / sanza sospetto, ché l'eran
/ o). region. ant. stare in ascolto, origliare.
verso, contro 'e sedere 'stare seduto, fermo'. ossediare,
i quali dovessero per amore della verità stare il predicatore osservando. f.
: pensa che nelle tue mani deve stare oggi la perfezione del nostro avviso, e
e ho osservato tali misure e lasciato stare tale strumento [spillo] nel core
28. locuz. osservare il letto: stare a lungo nel letto, poltrire (
). gioberti, 1-i-33: lascio stare le vastissime regioni delle scienze osservative,
porre, collocare * (frequent. di stare 'stare ').
* (frequent. di stare 'stare '). ossistòmati (disus
bertesche, / veg- gendo le civaie stare in ozio, / ghiribizzando funghi et
dell'arte de la lana, debbiano stare xxv libre d'osogna per casa,
offendere. -per estens.: stare davanti, nascondere. frezzi, i-10-13
di impedire al nemico di avanzare, stare a fronte del nemico; attaccare battaglia
ob 'davanti, contro 'e stare 'stare '. ostarla,
davanti, contro 'e stare 'stare '. ostarla, v.
oste. -dimorare, essere, stare a o in oste: assediare,
a tener fede al marito ed a stare in contegno, almeno ostensibilmente. dico
pananti, i-139: per godere e stare in allegria / non basta il pranzo,
-icis, deriv. da obstàre 'stare davanti, assistere [la puerpera] '
e * stanare, affine a stare 'stare, resistere '. ostinataménte
* stanare, affine a stare 'stare, resistere '. ostinataménte (dial
, come suo capitano e, vedendolo stare ostinato, gli domandò se lo conosceva
iniquo in questo mondo, ostinato volere stare nel peccato, elli ci minaccia.
sommi re, adorato dal mondo, stare al letto del suo servitore. c.
, / che senza l'infinito non sa stare. = voce dotta, lat.
-far di quattro e d'otto: stare in ozio. lippi, 6-32:
ottomana, corta, in cui devo stare rannicchiato. crusca [s. v.
oziare, intr. (òzio). stare in ozio, passando il tempo senza
una sepultura dell'uomo vivo, perocché stare ozioso e non far nulla si è a
armavano le bertesche / veggendo le civaie stare in ozio. lippi, 8-20: trova
(350): riuscendogli intollerabile lo stare aspettando oziosamente quella carrozza che veniva avanti
... la quale vi paia stare oziosamente e di soverchio. castelvetro, 8-2-
una imitazione delle cose, non deve stare in questo mezzo di oziosità, ma
(an che nell'espressione stare, dimorare ozioso e con uso
nardi, ii-200: per dimostrare di non stare ozioso, ma di abbondare in cautela
[l'anima] e non può stare oziosa. landò, 1-61: noi spontaneamente
la quale, essendo foco, non può stare ociosa. -che si fa o si
boccaccio, i-340: molto vale meglio ozioso stare che male adoperare. monosini, 134
-stare in o a pace: stare tranquillo, non agitarsi né inquietarsi.
dio può essere stabile col cuore e stare pacifico in dio. c. i.
gatto e l'altro alla padella', stare molto attento, non lasciarsi sfuggire nulla
intelletto e di buon senno che voglia stare [alla fede degli interpreti],
tu volessi dar legge quando debba o stare a partire colei, la quale tu stesso
il maggiore inferno per un servitore che stare con un patrone innamorato. tassoni,
, cos'avete da parlottare? deve stare con tutti, un bravo padrone di
patentati a padroni, possono essi benissimo stare segnatamente al pari di capitani. moretti
: se voi altri volete andare a stare con vostro figlio, padronissimi. zena
: in la valle della lupara voriano stare reti o vero tele, e questo è
è di mio paese lo farò stare malevadore della somma che io ho ditto.
2-231: la mamma, col lungo stare in provincia,... aveva appreso
bene il suo ufficio. -essere, stare paffuto: vivere beatamente ne- gli agi
dire che se non furasseno non ci potrebbeno stare andarsene così ben vestiti con sì poca
posarla, xxxiv-734: i'm'andrò stare a roma per istanza, / i'
cavalca, 20-39: io ti farò stare magro, non ti pascerò d'orzo
, tristo e dolente si pose a stare. vettori, 1-118: deonsi ancora
, 1-59: l'oratoria pagliettesca che fa stare a bocca aperta i villani.
incerto (forse da acco stare a paia, paglia, per il colore
(di un'imbarcazione). - stare distesi a paiolo: sul fondo della barca
suo albitrio rimise l'andare e lo stare. pulci, 5-34: mentre ragionare altro
che era in sulla piazza, ove soleva stare l'esecutore li pose. tommaseo,
]: al detto squittino abbino a stare solamente detti cinque accoppiatori e due frati
cardinali palatini, l'offizio de'quali era stare in palazo continuamente a ministrare alla chiesa
altro modo, che alla signoria si lasciassi stare la residenza del palazzo, la pompa
giamboni, 53: la buona nominanza fa stare l'uomo allegro e chiaro e palese
che non abbiamo noi maggior diletto quanto stare sotto le palle. algarotti, 1-ix-88
vituperi, all'uomo onesto fa stomaco di stare a vedere chi gioca, non che
ogn'uomo a questo salmo / se vuol stare in pace e non disfarse, /
pali fitti, sopra i quali possono stare comodamente. 8. per estens
di partenza. -fare da palo: stare in piedi immobile e rieido. giusti
cattivo è quel palo che non può stare un anno in terra (di chi tende
confitto in suso uno legno, lasciatolvi stare si morio. l. ghiberti
: tenere gli occhi ben aperti, stare accorto. giovio, i-344: noi
che avemo ad fare, 'ultra 'il stare con le palpebre in puntello? avemo
guerrazzi, 16-346: mi hai fatto stare palpitante per nide: meglio così.
per verificarsi; essere in pena, stare in ansia (in partic. per
. soderini, i-503: lasciando stare le pampanate che sono pannicelli caldi e
, sf. tose. nella locuz. stare in pampogia: stare senza far nulla
nella locuz. stare in pampogia: stare senza far nulla, con agio e comodità
[s. v.]: * stare in pampogia 'vale quanto te
te nere a panciolle, stare a panciolle o in panciolle.
latte. 3. locuz. stare a panatèlla: essere in una condizione
en cusì vii pancelli envolto te fé stare. tommaso di silvestro, 112: tolse
anche nelle espressioni rimanere, sedere, stare in panchina). -anche con metonimia
montagne passano gli aeroplani e si può stare a guardare la loro pancia senza scappare
. -mostrare la pancia al sole: stare riverso sul dorso. baretti,
fa alzare una pernice. -restare, stare sulla pancia a qualcuno: a suo
tratto il poverino / e fu privato di stare a panciolle. varchi, 3-65:
non siano troppo usi a sguazzare e stare coi piè pari, il che si chiama
, il che si chiama scorpare e stare a panciolle. l. martini, xxvi-2-225
col lucco sul codione, né di stare / in panciolle sonando il campanello.
. migliorini, 1-132: « 'stare in panciolle '... era in
un nome fittizio di questo genere: stare nel proprio podere di 'panciolle '(
, 173: più dolce cred'io, stare in segrete, / dove almeno un
nelle espressioni mangiare pane e cipolla, stare a pane e cipolle, ecc
[s. v.]: 'stare a pane e cipolle': mangiar
n. 25. -mangiar pane: stare al mondo, vivere. p.
pane e sputacchio 's'intende stare a poco cibo e dozzinale, cibarsi
in modo proverbiale per rammaricarsi del bene stare. -non avere pane per i
un cantuccio del mio paese e lo stare in santa pace a maturar le ossa al
[s. v.]: 'stare all'altrui pane '... o
... o simili va- gliono stare all'altrui... spese.
hai a bere, se tu vorrai stare a mio pane e a mio vino.
: 'dove sta un pane, può stare una parola '. chi ti da
, 69: fece... costui stare il marchese parechie nocte ascoso a vedere
, alla guisa che nel paniacciolo veggiamo stare i paniuzi. bresciani, 6-viii-209:
. davanzati, ii-524: nel paniacciolo veggiamo stare i paniuzzi. a. casotti,
falso. 2. locuz. stare in panne: essere nel periodo mestruale
fronzolo. algarotti, 1-vi-189: lascio stare [nella traduzione del caro] quella
panna. 2. intr. stare in panna, non muoversi. guglielmotti
pel so'verso. -correre, stare, venire ai panni di qualcuno'.
brucia panno. -essere, stare in cattivi o in oscuri panni', in
che pareva volesse dire: costui deve stare in cattivi panni, ne ha fatta
. -non capire, reggere, stare più nei panni: non riuscire a
badare a'fatti suoi, con lo stare a se, uno non poteva rimanere indipendente
coll'attendere ai fatti suoi, collo stare, come si dice, ne'suoi panni
pantanèlla di dragoncelli le lasse hanno da stare intorno alla pantanèlla e hanno d'armare bene
subito che questi non erano tempi da stare in pantofole e che chi aveva fegato doveva
mi sembra, / ché voi volete stare / papa e 'mperio. 9
, vorreste voi dirmi sia lingua da stare alla bilancia con alcuna delle odierne anche
, sf. ant. nella locuz. stare in sulla santa paparina: essere perfettamente
perfettamente felice e appagato; spassarsela, stare da papa. piccolominì, xxv-2-118
, sm. ant. nelle locuz. stare, vivere come un paperottolo: senza
cola. 8. locuz. stare, vivere in pappardelle: oziare fra
la gola. fagiuoli, ix-39: lo stare in compagnia di pappatori. cesari,
da talpa e piuttosto si contentava di stare in galera tutta la vita, ché la
. manuzzi [s. vjj: stare in paradiso a dispetto de'santi dicesi
a dispetto de'santi dicesi figuratamente dello stare in alcun luogo ove si sia poco
dei popoli della germania. -essere, stare a o di paraggio a, con qualcuno
mie arme, / con ogni uom voglio stare al paragone. berchet, 222:
sfigurare, senza riuscire inferiore; stare saldo alla prova. firenzuola, 892
e specialmente di velluti, li quali possono stare al paragone dei genovesi. g.
, quale scienza, qual disciplina potrà mai stare con voi al paragone? giuliani,
fatto intorno alle fortezze per potervi andare e stare di dentro coperti alla difesa: e
. m. cecchi, ii-209: possiam stare / poco a averci a pigliar per
d'ingegno. -restare, stare in, sulla parata, sulle parate:
via, acciocché non abbiano occasione di stare in parata per divertire i nibbiacci che
andàro al prete de'cristiani e trovàrlo stare parato. g. villani, 4-27:
, ma contra la lussuria non è da stare in paravole, ma pur è da
essere, trovarsi, apparire paragonabile; stare alla pari; competere, misurarsi in condizione
intero, relligioso, et essere; ma stare in modo edificato con l'animo,
tanta virtù congiunta si contentasse di sempre stare fra le domestiche pareti seco richiusa.
fuori del nostro luogo, noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna così
di queste parole era che, lasciate stare le donne delle famiglie gentili e grandi
a pari a pari: eguagliare, stare allo stesso livello per doti, capacità,
io, tra perché era stanco di stare a cavallo, tra perché mi tardava
xxxv-1-22: poe ket tantu non potte stare / ke lu voleva puro exorare, /
avendola egli per donna, ella poteva stare al paro di quante ne erano in valenza
, che confessano che non ci possono stare a pari. pratolini, 1-73:
udire cantare le canzoni vane, non stare a udire niuno parlamento d'uomo;
e fan quistion come un cor puote stare / intra due donne con amor perfetto.
ché nullo viso -a viso li pò stare. dante, conv., tv-canzone,
[anima] e parlare insensibilmente e stare con essa e spirarle ciò che vorranno.
/ ch'io non vi vo'più stare a dar parole. -nella genova
: andare sopra la parola d'alcuno è stare sotto la fede sua di non dovere
tommaseo [s. v. l: stare in parola vale mantener la promessa di
ch'e'demoni non arebbono potenza di stare in quella casa. di che tafo andò
origine campagnuola e forse anche il desiderio di stare sempre inchiodata in casa. papini,
croce, iii-27-49: né la parte può stare per l'intero, né il fantasma
, / l'anima sai che non può stare altrove. bruno, 3-561:
volgar., 1224: non furon lasciati stare in cielo, ovvero ne la parte
firenze... poscia andonne a stare verso la parte di settentrione a una
, n. 6. -essere, stare dalla parte di qualcuno: essergli favorevole
tommaseo [s. v.]: stare dalla parte del debole e del vinto
disse al maestro che alquanto gli lasciasse stare. leandreide, lxxviii-11-441: se da te
ut di buggea, >ossa in quella stare quanto elli vorrave, e possa e sia
disse al maestro che alquanto gli lasciasse stare. bibbia volgar., i-706: io
volgar., ii-1-5: gli uomini debbono stare colle moglie e non mai partirsi.
.. partirti dai dolorosi pensieri e stare coll'animo allegro. maestro francesco,
da salomone, 1 quali avessero a stare invocando sopra i catecumeni overo sopra coloro
. caro, 12-i-192: io non voglio stare a replicare altramente con v. s
. capuana, 4-179: per non stare in ozio, intavolava subito una partitina
padrone, al qual partito dovrà esso stare, né potrà ricusarlo. leggi delle
la parvità de dicto luoco non gli pò stare se non el prete che celebra e
infestato da un vizio che benissimo può stare colla passione dell'amore, anzi di
, e lui viddi in verdi rami stare / sopr'un cuor che pascendo non si
morte pascono. -riposarsi, stare in ozio. giusto de'conti,
se procurerai quanto è in te di stare in calma... e di pascerti
, 1-26: buona cosa è a stare nella soavità chiara del pasciménto che riceve
pentecoste. zannoni, 5-7: sarebbero potuti stare an- ch'essi sulla buon'anima della
prima, almeno in modo da poterci stare passabilmente. -in discrete condizioni di salute
- qui, rinaldo, non puoi stare. / a'pellegrini impedito è il
, però ch'io ho speranza di stare alquanto tempo appo voi. imitazione di cristo
buonarroti il giovane, i-144: non so stare alle mosse, / vuo'tu ch'
medesime difficultà e del non potere molti stare ne'luoghi stretti e del mancamento del
torrente. 16. ant. stare lontano. cavalca, 20-506: o
altro da dio, tu do- verresti stare tacita e contenta, perché pisa e tutti
siccome non comune era stato il suo stare in questa vita terrena. 38
passate: questi quattro giorni che dobbiamo stare in questo mondo, si può sperare
determinato modo'. condurre un'esistenza, stare, vivere (anche in espressioni interrogative
noi avevamo da andare più oltre o stare 15 giorni più al mare,..
come ci sarebbe paruto ch'e'dovessino stare. -dare passata: non curarsi di
: passiamoci di questo discorso; lasciamolo stare. -di passata: di sfuggita
, i-10-213: madama, quando puossi stare agiato / in sì ardente stagion pigliando
i muli non sono mica fatti per stare in convento: coteste strade hanno pure a
divine muse. -passeggiare le ombre: stare in disparte. tommaseo, 18-i-443:
(350): riuscendogli intollerabile lo stare aspettando oziosamente quella carrozza che veniva avanti
sentito sonare un corno: qui ci debbe stare qualche saraino che riscuote il passo.
; filagna. 2. locuz. stare al passone: rimanere al proprio posto
pasta drieto alle spalle dove io soleva stare in capitolo. cellini, 660:
ci voleva altro che questo per farmi stare allegro: ma mi conforto che la
pasto. -essere al pasto', stare mangiando. d'annunzio, v-1-328:
a noia... il bene stare, sembra... voler tornare alla
la vedeva a pietà si moveva vedendola stare così fra le macchie e sterpi nascosa
cardinale antonio mi mandi patenti di potere stare in ogni convento che mi sarà utile
, e non con angoscia di non potere stare altro che un paternostro con voi.
slataper, 2-165: dico spesso che stare più vicino a me è patimento:
del mare, 16: quel lavoro debba stare tanto sequestrato per infìn che detti maestri
pietà e dell'ira. -assol. stare male fisicamente, essere ammalato (una
due cose che non facilmente pativano di stare insieme. -consentire come eticamente accettabile
molin, qual per il tempo del stare nostro onorificamente ne trattò. bandello, 3-13
davanti ai pretori le parti non possono stare in giudizio se non col ministero o con
alle corti d'appello le parti debbono stare in giudizio con ministero di un procuratore
in un patto, essere di patto, stare ai patti, ecc.: spesso
fu per gridar, fu per non stare al patto. martello, i-3-71: io
8-561: patti chiari, però. stare insieme -niente; noie, impicci -niente
tal patto che io riccamente vi potrei stare. candido, 53: lucrezia, quanto
-fare, prendere, togliere patto; stare a patti; torre di patto di
una, ogni generazione; e si potrebbe stare a patti d'averla; ma guarire
alcuna avere avuta che gli etoli dovessero stare in riposo, ma acciò che egli tutti
spalma sulla parte della nave che deve stare immersa, quando le si dà carena.
volontà del suo precessore, n'andò a stare nel muniste- rio farfense. donato degli
. bastava una sua occhiata per farci stare buone e... se ben ricordo
2. locuz. -essere, stare in pavarina: gioire, rallegrarsi.
2. locuz. -essere, stare in pavento: vivere o trovarsi in
i-122: s'è ancora visto che lo stare in corsia, come faceano li spagnoli
3-364: omè! furtuna, non mi stare adosso; / abbi piatà di me
, i-3: sempre el vero penitente stare allegro in ogni cosa e paziente.
. essere, restare, rimanere, stare, starsene paziente di qualcuno, di
pacato. borgese, 1-227: -lascia stare, lalla. -consigliò pazientemente giacone.
ché a tal taglier non puon due giotti stare, / sì che finirla io son
voi pazarelle, che vi credete sempre stare ne'diletti del mondo. alberti,
, la faccia tua non è da stare ascosa, la quale, più che giglio
425: orsù, pazzarone, lascialo stare. messere, ecco i vostri danari.
leggenda aurea volgar., 1463: lascia stare queste pazzie, e sagrifica a li
: dappoi che intese che disside- ravo stare in quella città, cominciò ad avere grandissima
i-io- 213: madama, quando puossi stare agiato / in sì ardente stagion pigliando
buca fatta in terra dove aveva da stare ritta. casti, ii-7-44: colla
il poetare non si possa eseguire senza stare a quelle leggi. carducci, iii-26-253:
, i-52: io sarei innanzi voluto stare in un bosco dove io non avessi mai
una altra parte de lasse avevano da stare al prato che guarda il fosso della casetta
ferrati fin dove il ferro si poteva stare, e sopra palafreni accomodati anch'essi,
una che un'altra, può bene stare in dubbio di aver presa la peggio.
523): non so quanto dovettero stare come accampati, accomodandosi alla meglio, o
appiccante e puzzolente che non vi si può stare presso. brasca, 113: dentro
e le dissolve per la longezza dello suo stare nelle acque salse. busenello, 109
a questo ora a quello né potendo stare a freno in modo che sempre l'
convien scorticare; / chi scortica dea stare / contento a la ragion sol de
levar la pelle! -da non stare nella pelle (con valore aggett.)
-non capire, non rimanere, non stare dentro o nella pelle o starvi appena
. v.]: 'non potere stare nella pelle ': si dice anche
, qual va a roma non per stare, ma per tornare. dell'uva,
, e i cavalieri non potevano stare con le pelliccie. crescenzi volgar
fuora del giuppone / che io non potei stare seco alle prese / né scotergli al
di lettere / infarinati. -essere, stare al pelo a qualcuno: controllarlo continuamente
7. piegarsi, inclinarsi; essere o stare inclinato (una persona, una parte
né dilatarsi. 8. stare chino e intento a osservare o a contemplare
affetto. 9. essere, stare o muoversi, spostarsi, incedere sul
cloe la guariva. -figur. stare per cadere (una città).
espressione pendere sul capo) ', stare per scoppiare (una tempesta).
'n sardigna vi conviene andare / e stare un anno e far la penitenza, /
di monte casino... per dovervi stare infino che abiurassero e facessero penitenza de'
. tassoni, xii-2-132: non vuoisi stare a contender seco sopra ai meriti del
-avere l'occhio alla penna, stare con l'occhioalla penna: v. occhio
). pataffio, 3: non stare in penna muda: che se'crocchio?
posti in punto come sogliono nelle battaglie stare. di costanzo, 1-20: vennero
4-136: la rocca potevi tu ben lasciare stare: tu vai cercando che ti sia
, avere il pennello agli occhi', stare all'erta; essere cauto, attento
, bisogna avere l'occhio a penello e stare all'erta. f. fona,
! ti dico che cotesto pennino deve stare un po'più indietro. codemo, 39
: i galantuomini e i pensanti volevano stare al beneficio del tempo e attenderlo.
con questo monte in su la terra stare. idem, par., 9-21:
perfidissimi uomini... vedendo silvano stare in orazione, e que'due uomini morti
senso). -anche: sentire di stare per, ritenersi sul punto di; temere
zibaldone], 5-284: bella cosa stare in su la precedenza se io non rispondo
fussi tuo pensiero ch'i'venissi a stare con voi. pulci, 2-53: cristo
un pensiero gentile. vi piace di stare un po'con lui? piace anche
sì malinconoso e dolente ti veggo a stare? -applicare il pensiero a qualcosa
accanto ad alice. -far stare in pensiero: causare apprensione. borgese
te li manderò. e non mi fare stare in pensiero. -fermare nel pensiero
disegnati. -mettersi pensiero di qualcuno: stare in ansia per lui, per la
meditare, riflettere; essere preoccupato; stare in pena, in ansia. caccia
capaci » - e rise - « di stare in pensiero ». -tenere il
sf. atteggiamento pensieroso; tendenza a stare pensieroso. orioni, x-5-319: sempre
xxxv-1-435: lo padre mio mi fa stare pensosa, / ca di servire a
: se tu noi fai, asciamo stare la morte la qual senza fallo alla tua
* aver la pentola al foco ': stare per fare da mangiare. -dare
. penuriamo? bravi davvero! lasciamo stare che tutto quel poco che si sa fuori
aus. avere). essere o stare sospeso essendo attaccato in alto; pendere
delle mura. 3. essere o stare inclinato, piegato (il capo).
potuto vedere... la pelle stare penzoloni dalle scoperte membra. desideri,
costume sì malinconoso e dolente ti veggo a stare? -a indicare la diffusione di
x-521: l'angelo, che vidi stare sopra il mare e sopra la terra
sua maestà in suo nome, per stare alquanto indisposto. manfredi, i-35:
. a. politi, 1-491: stare in buono o mal perbio, parlando
di buttighe, ostarie e simili, è stare in buono o mal sito.
né a quelle famiglie che mal sopportavano stare nei termini della egualità.
o in un contenitore eccessivamente ampio; stare largo in un abito o in una
la piana terra, quando più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli
uno perdimento di tempo, ché potrei stare a studiare e fare una predicozza a
voi sete cagione ch'io non posso stare a studiare per estare attendare a udire
senza manifesto perdimento di sua gente, né stare vi poteva per mancamento di vettovaglia.
tavola ritonda, 1-185: sire, lo stare in perdimento di tempo non fae per
quegli altri ci dovrebbero picchiare e noi stare zitti?... e no,
. ariosto, 28-38: per non stare in perdita d'un soldo, / a
ca li fa mesterò / di raqui- stare, ond'è perditore. tansillo, 1-273
la ragazza piglia sù, va a stare in città, in luogo di perdizione.
condursi, essere, finire, agire, stare, a, in perdizione: subire
mi visitaste. beicari, 6-31: non stare cogli eretici, contieni la lingua
sono in questa vita, tu mi facci stare come peregrina e non come cittadina,