123: in questo punto arrivo qui stanco a morte per la precipitazione con cui
a mangiare, spinse il cavallo già stanco su per la strada che si faceva
è pronto, ma lo stil è stanco. v. franco, 283: corpo
che a posarsi invita / chiunque è stanco dal lungo viaggio, / per cui
. anche lat. praelassàtus 'già stanco '. prelassióne, v.
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. buti, 3-312: dietro pensando,
corpo che gli era piaciuto di pensare stanco e slombato, finita soprattutto la rottura
mal è premuta ed ogni membro ha stanco: / tanto gli arde la febre il
e precise. calvino, 22: stanco delle raccende del mondo, aveva rinunciato
di carmine rosanova, egli dice essere stanco della vita del brigante, quella vita
di tutte queste giostre il paese sia stanco, stanco, stanco. moravia,
tutte queste giostre il paese sia stanco, stanco, stanco. moravia, iv-68:
giostre il paese sia stanco, stanco, stanco. moravia, iv-68: ti sembrerà
ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia
già vissuto a lungo, che appare stanco dell'esistenza. - anche sostant.
21-29: non essendo ancor l'animo stanco / di questa ria del suo pensier fornire
altri tempi, che prischi / chiama lo stanco sorriso / nostro! d'annunzio,
gli europei. foscolo, xii-669: stanco e privo di patria andrò ripensando al
dilettevole all'occhio che non lo faccia stanco colla continuazione del riguardare, della quale
signoria è [carlo manfredi] come stanco, e il 21 aprile se ne scarica
al destinato porto, / e quando è stanco l'uno, e l'altro scambia
-349: stella, ch'ogni nocchier più stanco a proda / dopo lunga procella alfin
matrimonio). oliva, 640: stanco e famelico discoprì alla samaritana l'intenperanza
a me quasi spumante / bicchiere a stanco peregrin profferto. d annunzio, v-1-37
pensiero. zendrini, iii-196: quando stanco per via posa il profugo, /
con un po'di fiducia l'animo stanco e nauseato del volgo d'imitatori servili
unita. passeroni, 5-164: essendo stanco e sazio / oggimai di prologare, /
il quale è tuto unctuoso e lordo e stanco, pieno di vento acquistato nel ventre
-non vagabondo, intendete bene, -affaticato, stanco, smarrito,... credo
rissa mal domito [pargolo] / stanco s'addorme con le pugna / serrate
, i-136: se lei sapesse come sono stanco / delle donne rifatte sui romanzi!
ed amica. passeroni, iv-315: stanco ornai dallo scrivere m'arresto; / e
persino al tuo profondo occhio provato / questo stanco languore. -abituato, avvezzo.
giov. cavalcanti, 76: lo stanco vecchierello del nostro comune...
figurati. carducci, ii-8-355: sono stanco di acciottolare il mio cuore su tutti
giov. cavalcanti, 76: lo stanco vecchierello del nostro comune, voltosi a
docciolini, 64: trovandovi voi del piè stanco innanzi, io voglio che nello stesso
989: io [il sole] sono stanco di questo continuo andare attorno per far
qualcosa di pigro, d'inerte, di stanco che si rivelava dalla noncuranza completa di
: quel vecchio di trentacinque anni, stanco, deluso, aveva imparato ad essere
aere montano / punge il tuo corpo stanco; / tremi, e ti stringi invano
punta d'ammirazione. in questo mondo stanco di puritanismo quello che un giorno era
/ giovane illustre, di ferir già stanco. tasso, 3-58: goffredo è quel
hai tu detto? / se tu se'stanco, per prigion t'arendi, /
, lo sguardo fisso, alacre ma stanco. -modo di manifestarsi di un
rotto dagli anni e dal camino stanco. laude dei bianchi toscani, xcvi-123:
/ il qual per le fatiche era sì stanco / che quasimente venia tutto manco.
gioia, / occhi socchiusi del risveglio stanco, / tu vedi, anima troppo matura
salita la piaggia e duolti che sei stanco, e sei ito in mezzo le spine
di lei perché quando arrivava a casa era stanco morto. -che viene fabbricato
pea, 7-174: per fortuna sei stanco, e un po'di sonno lo
/ quetar i moti del pensier suo stanco. tortora, ii-309: spedi [il
che giace in riposo, perché esausto o stanco (una persona); che e
capezzale del suo lettìciuolo e abbandona il capo stanco fra i cuscini! nievo, 465
sguardo, rabbuffato e come inselvato, stanco e pur vivido nella ispida e confusa parvenza
rabicano, il destrier, non mostra stanco, / anzi va tanto sospeso e leggieri
il condu cente, fra stanco e sborniato, non si rifiuta mai,
bene al patrio ostello, / che lo stanco gregge bianco / ha raccolto m un
tu che pure speravi riposare l'animo stanco e la tua gloria in firenze. moretti
l'oceano, che appariva vecchio e stanco, ringiovaniva in pochi minuti, corso
pieno. bacchelli, 2-i-613: un accoramento stanco lo prese nelle radici dove sentiva che
sparti / e che. nn'avete stanco ogn'om tereno, / pregatela per
, 1-86: quando son raffrescato e meno stanco, / levo di tasca un paro
cotonosa che precede la primavera. lo stanco cielo somiglia a un convalescente che vada
addormentate genti, / ch'io, stanco da'lamenti, / dagli aggravati rai
mancasse al marito dei comodi materiali, quando stanco, spossato, ritornava dalle zolfare.
. ferd. martini, 1-ii-349: stanco della vita randagia, chiese asilo nel terreno
od in proterva rissa mal domito / stanco s'addorme con le pugna / serrate e
se si conver in tono stanco, fievole, ansimante, con frequenti
rantolava lievemente, ma con un rantolo stanco, rassegnato. -per estens.
fiume). martello, 6-i-200: stanco il po d'errar tosto, rapì vie
, vacillante e china, / quasi stanco palèo, tre volte volta, / calossi
i-511: rassembra a l'egro mio stanco pensiero / sovente il letto un marziale agone
). boiardo, 3-56: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto
). boiardo, 3-56: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto
merlo, demonio: e quando egli, stanco di tante prede, si giacedi caedère '
vista. fogazzaro, 1-683: sono stanco di passare in mezzo alle fragranze di
più niente da fare. mi sentivo stanco e rattristato. cassola, 4-28: era
è spossato, / è rauco, è stanco. verga, 8-10: dal corridoio
musa una cum la imbecilità del mio stanco e basso ingegno. f. paruta
il dì appresso, e raumiliato e stanco mi buttai sul letto. papini, v-239
nerbo / l'ingegno per la doglia stanco e lento; /... /
sfiorandolo d'un bacio il tuo capo stanco su 'l volume del poeta a te
vegnù tal tempo q'eu son recreto e stanco / e pur con ti, ver
vittorioso / i fuggitivi di seguir fu stanco, / cercò di refrigerio e di riposo
livide e un corpo tanto afflitto e stanco che non pareva si potessi reggere. magalotti
più a qualcuno la mano: essere stanco di scrivere; non farcela a scrivere qualcosa
: degli uomini il coraggio era ornai stanco / dalla remigazióne dolorosa. carena, iii-90
/ in itaca eroe navigatore. / stanco giungeva da un error terreno, /
ocean, che 'l sol, già stanco / da l'obliquo cammin, la
. petrarca, 364-8: ornai son stanco, e mia vita reprendo / di
spirto si rende / già vinto e stanco. -lasciarsi convincere da un'opinione,
ché avendo perso in tutto ogni speranza / stanco e affannato l'arme ad amor rendo
cavezza che gli resistesse, quando era stanco di starsene legato alla greppia.
/ con molte piaghe; / e stanco ed anelante / e questi e quegli
la città mandava il suo respiro ormai stanco ed ansimante dopo la giornata di traffico.
vicino ostello, / poi che se'stanco, a riposar ti resti. marini,
gridar non resta, / et era stanco, palido, e defunto. sercambi,
fusse retroceduto. brusoni, 283: stanco il prencipe e sazio di avere ormai
e raddormentossi. banti, 9-84: stanco di rimasticare i suoi fastidiosi problemi,
, ìl-8-224: oh, non sono stanco, no. riardo. addio,
nel sonno apparito con immagine ornile, stanco, pauroso e con ansio petto, talché
n. villani, 4-41: già era stanco e scalmanato e mezzo / morto,
mentre scendo, mentre invecchio / e allo stanco ricalare / della notte sul mio letto
il più fulgido arcangelo... stanco d'avere battagliato contro le spade sguainate dei
della mano insieme tessute tenervi dentro lo stanco ginocchio, altri co'l'uno ginocchio
e tanti guai, / me disviato stanco peregrino / a te richiama, ed è
bracia, / consola questo afflitto e stanco cuore. aretino, 13-81: il
stomaco. sinisgalli, 3-70: sono stanco, aprile / non è più il tempo
. montanelli, 124: il secolo stanco delle esperienze della libertà toma a rico-
. buonarroti il giovane, 9-735: stanco da prima / per gran disagio e
: s'allegra il cacciato ^ già stanco / d'andar più rifrustando o macchia o
ricreare il tuo spirito, che è stanco. -far riposare, lasciare che altri
che uno giogante sostenea il cielo e già stanco, per ricreare, prego d'èrcole
vegnù tal tempo q'eu son recreto e stanco, 7 e pur con ti
no serò vencuo, / æl to servisio stanco ni recreuo. seneca volgar.
: non sai tu che il popolo è stanco di guerra e non ne può più
, né resterò con lei. sono stanco di far da alabardiere in coteste piccole
pubbliche allegranze, nelle quali il popolo, stanco dagli affari, suole divertirsi e ricrearsi
, i-136: se lei sapesse come sono stanco / delle donne rifatte sui romanzi!
, 1-222: dignate, signore, al stanco corpo de la mia signora salute prestare
i-144: lo re prothesilao, essendo stanco per lo grande affanno che avea sostenuto
il viaggio. carducci, ii-7-234: sono stanco, rifinito, fatto ebete dal caldo
casette di torrenieri appaiono al mio sguardo stanco dal luminoso e cocente riflesso della creta
: io pensavo che voi doveste ritornare stanco e lasso a casa, ancor che mezza
05: s'allegra il cacciator, già stanco / d'andar più rifrustando o macchia
m'increscono gli studi fecondi; sono stanco. stampa -periodica milanese, i-180: noi
. gozzano, ii-446: forse lo stanco spirito moderno / altro bene non ha
621: pensa mamma alla tristezza, se stanco e sfiduciato, adattato alla qualunque convenienza
esta materia, però ch'io son sì stanco, ch'io non porria scrivere con
] / abbandonando all'alba il corpo stanco, / se beato chiamò s'indi giammai
assolati della terra / verso il sospiro stanco della sera. -profilo, sagoma di
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. cavalca, iv-65: giuda poi andò
giorno e notte la rimembra / il pensier stanco e sempre la desia. guidiccioni,
remettevano lo sano, in luoco dello stanco mettevano lo fiesco. chinazzo,
, dopo il necessario riposo. ero stanco; ma ora che mi sono rimesso in
n-72: era un po'come l'odore stanco, più di foglie che di fiori
a quello che si dice per essere stanco o fastidito dal lungo ragionare dello avversario
la luce dei mattini, e poi stanco ti sei rincurvato sul suolo fiorito,
consorte? / vecchio qual sono e stanco, nel rivederla io soglio / rinfanciullir canuto
? imperiali, 4-291: se già stanco il coipo al dolor cede, / non
dolor cede, / non cedendo non stanco almen lo spirto, / di spiritoso umore
necessarie talora per rin- francamento dell'animo stanco, sono disutili. cicognani, v-2-58
con parte di me, mai non mi stanco / di seguir voi, quanto 'l
energia e vigore al corpo debilitato o stanco. frachetta, 1-46: ha bisogno
/ che rinfreschi il polmone arido e stanco, / una boccata sola, e poi
. montale, 10-41: non mi stanco di dire al mio allenatore / getta
, i-91: parve che 'l giorno stanco / ringiovanisse e 'l sol di nuova
era addormentata nel- idillio, fra lo stanco ragliare degli asini, il rintocco dei
que'paesani e ne rinvenne lo imperio stanco. 5. ricredersi, mutare opinione
tutte le sue alternative. oggi è stanco, noiato, disperato della vita,
bassani, 6: io son sì stanco sotto 'l rio servaggio / d'inculti
'l foco agghiaccia. arici, iv-iqi: stanco dal rio travaglio e morto quasi,
buonafede, 2-vt-124: il censore, stanco per avventura di ripeter le stesse maledicenze
son molti anni, benché non sia stanco. aretino, v-1-754: la mia anima
2-13: l'emiliano, non pigro, stanco, apre gli occhi, guarda intorno
/ a lucca per posarsi ch'era stanco. pallavicino, i-477: cavalcando poi
.!... / poi stanco si riposa in su la sera. ojetti
osteria potremo riposare, / ché troppo stanco sono e troppo stanca sei. e
vedere / e quella il rezzo a chi stanco riposa. d'annunzio, iv-1-468:
nilo, peregrin del paradiso, / stanco dai lunghi errori, / riposa in grembo
triunfale, /... / stanco riposo e nposato affanno. rosmini, xxvi-75
un lavoratore); rilassato, non stanco. giamboni, 7-28: 1
vittorioso / i fuggitivi di seguir fu stanco, / cercò di refrigerio e di
ritornano. leopardi, iii-328: essendo stanco di far guerra all'invincibile, tengo
angioletti, secondo un modello risaputo e stanco. -ben conosciuto per abituale frequentazione
.. a delirare, non per anche stanco dalle proprie agitazioni, comunicò l'insania
camisa e fuon d'ogni lena, stanco ed anelante. de mori, 37:
idee. nievo, 9-2: a chi stanco si risente / dalla stolida allegria /
mi trovai a milano, non solo stanco, ma un poco risentito per la fatica
signora nela. govoni, 252: ero stanco di stemperarmi in lagrime; / allora
. michelstaedter, 346: uno studente stanco di cercar frasi risolse un tema sulle
: nuche e terghi di ferir già stanco / chiede l'eroe degna vittoria, e
cerco almen di dar ristoro / a chi stanco è dal lavoro. sanminiatelli, 11-191
, 1-129: signor conte, io sono stanco ormai e veggo per prova ch'
fra me e lui; perch'io son stanco di ricever simili cortesie, ed egli
simili cortesie, ed egli non è stanco di farle. questa sera a pena
il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme.
lauro / che facean ombra al mio stanco penserò; / perduto ho quel che
, 772: mi ritrovavo all'imbrunire stanco / solo felice di disperazione / davanti
.). iacopone, 1-58-149: stanco lo iorno, gìmenne al letto, /
tutta rosea: giaipur. l'occhio stanco di troppa luce riverberata da pareti bianche si
dopo la notte insonne, egli procedeva stanco. monelli, i- 142:
vecchie foto gli traspirava intorno, nello stanco riverbero delle lampadine economiche. fenoglio,
/ mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco. trissino, 2-3-155: come vide
boiardo, canz., 105: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto
dolce mormorando per la via / lo stanco ed arso passeggero inviti. foscolo,
. biondo, xlv-73: non solamente stanco di mirare la donna mia, ma
il buon re lago, poi che stanco e roco / è de'suoi richiamar,
/ bench'io sia di pregar già stanco e roco. dottori, 1-173: fra
: quando questo ch'è capitano è stanco di guardarle [le gru], che
divin costume / ch'ogni poeta farie stanco e roco! bembo, iii-608:
al rodaggio di pompe per iniezione è stanco pure lui di parlare. quattroruote [
/ non era al mezzo, quando stanco e roggio / sì venni ch'io
a dolere. boccaccio, vii-147: già stanco m'hanno e quasi rintuzzato / le
beltramelli, ii-646: qualche volta, stanco dei compagni consueti, se ne andava
sono un po'triste. e tanto stanco. e così spaventosamente solo! questo romitorio
/ che romper l'aere fanno, ovunque stanco / torme altrui fuggo, nel gelato
uno dei caporali della sbirraglia che, stanco dalla ronda notturna, si ritornava alla propria
lagrime. fogazzaro, 1-683: sono stanco di passare in mezzo alle fra granze
fi dolce sole, ardente d'estate, stanco e rosso d'autunno, lieto di
vittorioso / i fuggitivi di seguir fu stanco, / cercò di refrigerio e di
tu pur cantando alletti / il passaggiero stanco / su terne 1 e su i fioretti
: rotto dagli anni e dal camino stanco. boccaccio, dee., 2-1 (
, 10-24: lo tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea,
, come chi è molto, molto stanco. sbarbaro, 1-178: l'ilarità la
degli uomini scoscienziati. -indebolito, stanco, provato dalla fatica o dai patimenti
fresca rugiada; e 'l suo rozzone / stanco ornai piega i suoi purpurei vanni.
furtivamente. verga, 7-728: sono stanco di lavorare come un asino pei begli
veggendo / di ben armati villanzon, già stanco / fug'r non sa, ferir
che questo es- sercito mal condotto, stanco e minato dall'avere sempre dormito in
suo mormorare a bere invita / lo stanco pellegrin che 'l caldo offende. tansillo,
uno strillo mi lagni, sonacchioso o stanco ch'ei [l'orso] fosse,
vipereo morso, / giammai finor sì stanco / per lo mortai deserto / non venni
/ cavalca il lito, affaticato e stanco. / percuote il sol nel colle e
di pregare e di seguir m'ha stanco / mentre fugge costei per vie distorte!
montagna. jovine, 3-97: si allontanava stanco e abbattuto sotto il sole saettante,
, sollevando col suo passo pesante e stanco la polvere arida del sentiero.
alto scende con un volo / solenne e stanco, noto all'entomologo /..
salghiamo, te lo dirò poi; sono stanco; salghiamo ». élla chiuse la
per le vie della vita, io stanco e privo di patria andrò ripensando al sicuro
, v-6-76: sedette per un poco, stanco, sorridendo con la sua bocca sdentata
/ che te portando mai non mi stanco. -insieme dei passeggeri di un'
all'alma / che al corpo afflitto e stanco. /... / questo
zioni notturne: lo veggo andare col saltellamento stanco e la smilza groppa arcuata, il
giorgio dati, 2-1484: il tevere, stanco sotto il grave peso de * corpi
remettevano lo sano, in luoco dello stanco mettevano lo fiesco. v colonna, 2-182
, il vecchio disse ch'era finalmente stanco di sopportare lui le spese di tutta la
affaticato pellegrino della sua patria o uno stanco nocchiere del porto. nievo, 478:
. brusoni, 6-337: glisomiro, stanco dalla passata veglia notturna, dormiva saporitamente
: veggio fortuna in porto, e stanco ornai / il mio nocchier, e rotte
15-67: la sera assetato, afflitto e stanco, / di vivande e di vin
2-i-117: già satollo di sangue / e stanco de l'ita- liche ruine, /
di uscio in uscio la cerca, stanco finalmente del peso e talora satollo di oppro-
. f f 4. stanco o infastidito della propria condizione, di
xiv e xv, 43: stanco, non satollo / di lacrime angosciose e
assunto. -in frasi negative: non stanco mai, per quanto ripetuta o prolungata oltre
farsi male. 6. stanco fino al fastidio e al disgusto di compiere
, 1-4-53: di vivere ornai / son stanco, non che sazio. v
v. franco, 238: di favole stanco e sazio, quando / l'amor
di far complimenti son sì sazio, / stanco, noiato, infastidito e logoro,
e giorno. il suo getto esile, stanco, si alzava, cortie uno stelo
vedo che dal grande sbattervi dovete esser stanco, potrete pigliar fiato e poi degnarvi d'
4. affaticato, indebolito, stanco, esausto; provato dalle avversità,
, iii-750: sono arrivato qua ieri, stanco e sbattuto da un viaggio incredibilmente pessimo
c. i. frugoni, i-3-262: stanco amor di far l'arciera, /
. per estens. pallido, smorto perché stanco, sciupato (l'aspetto di una
. pascoli, 1294: come sei stanco, esanime, sbiancato, / per questa
qualche vecchione in lucco,... stanco dallo sbisoriare in chiesa o dal perder
rimessa; ma il conducente, fra stanco e sborniato, non si rifiuta mai,
cariati e rotti. 2. stanco, stremato. p. petrocchi [
. v.]: 'sborniato'.: stanco, rifinito. 'son tutto sborniato.
marmoreo fianco / frondeggia, attrito e stanco, / d'un rilievo lo sbozzo.
campagna. lucini, 3-142: sono stanco di udire le solite menzogne: / son
udire le solite menzogne: / son stanco d'ammirare il solito portento / d'una
, pazza, dalla quale sono uscito stanco e trasognato; e quelle occhiate fuggevoli
: se tu riesci a leggerlo sarai stanco, ma certo che almeno il cervello ti
altro laccio, 7 e 'l più stanco pensier par che lo scaldi. l
. villani, 4-41: già era stanco e scalmanato e mezzo / morto e preava
fiera pugna cacciatori e belve, / stanco ritorna alle riposte selve. tanara, 234
). gabrielli, 7-48: stanco il destriero dell'estran che volle /
dallo speziale. dossi, i-337: stanco della giornaliera lotta contro la poltronàggine,
otto, andremo a pranzo. sei stanco? abbiamo il tempo. ti farò vedere
italia insulare per 3 giorni e poi stanco e 'scassato'a roma. pasolini,
casette di torrenieri appaiono al mio sguardo stanco dal luminoso e cocente riflesso della
mio fidato speglio, / l'animo stanco e la cangiata scorza, / e la
? monti, x-3-500: al mio già stanco ingegno / scemo dell'estro antico 7
. frugoni, i-4-85: chi non mai stanco, né di forze scemo, /
/ il mio desir, non mai stanco né scemo / col favor vostro a voi
il bel sentiero al saggio e non mai stanco / de'lunghi oltraggi il suo sperar
scende con un volo / solenne e stanco, noto all'entomologo; /..
- / tu scendi sul mondo ch'è stanco di sole. quasimodo, 1-44:
mostrarono le dilapidate giberne o il viso stanco e scettico. 4. che
/ quivi sovra un scheggion della pendice / stanco s'asside. d'annunzio, iv-2-965
. calvino, 8-155: ricompare più stanco, scheletrito, invecchiato, come se
era addormentata nell'idillio; fra lo stanco ragliare degli asini, il rintocco dei campani
e bianca. chiabrera, 1-iii-134: già stanco l'a- rator prendea riposo / sotto
ch'ei sempre è grande e non mai stanco o roco. poerio, 3-542:
di esasperazione. -con valore attenuato: stanco, annoiato. slataper, 2-321:
fastidio, ripugnanza, disgustarsi; essere stanco e infastidito di qualcosa. baruffaldi
stato. lucini, 3-142: sono stanco di udire le solite menzogne; / son
di udire le solite menzogne; / son stanco d'ammirare il solito portento / d'
contromode. chi esalta e chi, stanco di sentir esaltare, torce il naso
la man dall'opera, / o immortalmente stanco! / scingi il sciarpa.
allo stuol flebil e stanco / che scinghi al raggio tuo l'amaro
boiardo, canz., 105: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto
. deperire fisicamente; divenire o apparire stanco, smunto, emaciato, patito (e
1-6-13: forte la terra batte col pié stanco, / e larete si scocca incontinente,
poterne più. gozzano, ii-329: stanco d'essere il fantoccio / d'un ispido
subito che non stava bene, ch'era stanco morto, con tossa scocciate.
tentò tre volte indarno, e lasso stanco / tre volte ne la valle ritomossi.
/ col dotto ferro, onde ogni stileè stanco, / in quel duro candor scolpisca lidia
un di spagna portava dentro al braccio stanco un ferro iscommesso e nel pigliarci in mano
/ ognora scompagnato e solitario, / e stanco e freddo sempre a'sacrifizi. bembo
più una condizione, una situazione; stanco, insofferente. becelli, 1-77:
fantasticheria di febbricitante, tanto egli era stanco, sconturbato, avvilito. c.
mio fidato speglio, / l'animo stanco e la cangiata scorza, / e la
dopo la notte insonne, egli procedeva stanco, col sangue pesante e col cervello
marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca. tecchi, 2-159
xi-274: sporgendo il capo indolenzito e stanco dallo scribacchiaménto di tutto il giorno, li
se scrivo sì male, perché sono stanco, avendo scribattato tutt'oggi,
. landolfì, 8-185: sono anche stanco di questa mia scrittura, giacché stile
. gadda conti, 1-33: ero stanco di tanti scrolli di vettura. -violenta
la vecchina gli rispondesolo con un piccolo e stanco scrollo del capo. 3.
non sto molto bene e mi sento stanco ». bocchelli, 1-i-486: bravissimo nel
. malagoli, 373: 'sdrenito': stanco, rifinito, quasi 'con rotte le
lascia andare, si abbandona, quasi stanco o seccato dello sforzo fatto.
quel vasto ocean che 'l sol, già stanco / da l'obliquo cammin, la
tremendo! poerio, 3-199: uno stanco pailor le siede in volto, /
montato per una lunga scala, già stanco, mi posi a sedere sovra una sedia
/ si lieva 'l villanel afflitt'e stanco, / ché sent'ancor de la passata
come tu pensi, / ma, stanco dal cantar, dà al sonno i sensi
molta paura, / d'essere terribilmente stanco. piovene, 6-108: a quel
. pirandello, 8-534: lutto il corpo stanco dimostrava una senilità precoce. borgese,
apre il sentiero. crudeli, 2-126: stanco e leggiero, / dall'umido sentiero
. udì un di coloro che, stanco di più lungamente penare in quel sepolcro
sera. idem, 541: o stanco dolore riposa! / la nube nel giorno
godea / il tonante amator che, stanco e carco / delle cure del mondo,
suo mormorare a bere invita / lo stanco pellegrin che 'l caldo offende. boterò,
, xcii-ii-140: toi brazi cum lo mio stanco sono se- radi / e mior zogo
mai no serò vencuo, / del toservisio stanco ni recrevo. giamboni, 10-12: vuo'
algarotti, 1-vi-218: io sono oramai stanco di versar fra sì fatte inezie,
sfastidito, agg. ant. tediato, stanco. varthema, 223: già
, / e a te si prostra, stanco e supplicante? -manifestarsi con asprezza
ii-273: con giacintina sferza / me stanco già e restìo / sforzò di pafo
far complimenti son sì sazio, / stanco, noiato, infastidito e logoro, /
dal gran gridar sono sfiatato e stanco: / nessun conosce più la voce
vicina la mezzanotte quando il suo destriere stanco e sfiatato le cadde sotto e precipitare
era finito per comporsi in un accasciamento stanco ed apatico. bacchelli, 19-35: si
/ mi tiene in terra d'ogm guizzo stanco. cino, iii-146-7:
per salvarsi, si sente affondare. sono stanco, sfiduciatamente stanco. = comp
sente affondare. sono stanco, sfiduciatamente stanco. = comp. di sfiduciato.
tessuto. papini, i-334: lo stanco cielo somiglia a un convalescente che vada
]: ^ sfilato': accasciato, stanco rifinito dalla fatica. p. petrocchi
gelido, anch'esso, era piccino e stanco, / sfinito morto, ma parea
e di quelle ripe inaccesse, giunse stanco e ansante alla badia. 14
204-12: sforzati al cielo, o mio stanco coraggio, / per la nebbia,
gierusalem. boccaccio, vii-148: già stanco m'hanno e quasi rintuzzato / le rime
sfugge, e mi trovo poi così stanco, che non so risolvermi a ripigliar
pass, di sgambare1), agg. stanco in seguito a una lunga e faticosa
. costo, 1-133: il già stanco. nondimeno spinsi il cancello sgangherato ed 4
. sembrano i fumacchi di un vulcano stanco destinati a sgnudanato, agg. ant.
b. giambullari, ii-146: sudato, stanco, impallidito e spunto, / e'
). sgranchisce le gambe al soldato stanco, allo squillo caden sgrandinato1
egli, quando il suo cavallo è stanco, / getta le trombe sibilanti a
: di pregare e di lodar già stanco t pur con mio scorno, e
, siderale. papini, i-23: stanco di siderale purità, / nella cintura
tomi disposto: /... / stanco e sazio di comporre / versi e
: de donare non è lo cor stanco, / e sempre retèn sego baronìa /
. pascoli, 588: sfioriva il crepuscolo stanco. / cadeva dal cielo rugiada.
simulacrale: cioè una falsa conoscenza. stanco: / era un mistero e non aveva
all'orizzonte / simula un monte, stanco ed affannato / si leva il grido:
poeta sognava fare un giorno tra lo stanco suon di campane. pavese, 10-50:
il faro chiude il suo grande occhio stanco, le centomila caldaie fisse degli stabilimenti,
lena, di energia, ai forza; stanco, fiaccato. panigarola, 3-ii-699:
smacchi). ant. per2. stanco, spossato. cuotere duramente tanto da
sacrato tra i denti, un gesto stanco di sconforto e di smania impotente.
, / e 'l cuore innebriato fort'è stanco. celimi, 2-71 (425)
menzognero / la taccia, smonto dello stanco dorso / del nerboruto pegaseo destriero.
lungo, un visibilio. vello stanco. 2. dimin. smorfiétto
potrò tornare a casa, essendo molto stanco e stufo di vedere queste smortine smor-
e ai quelle ripe inaccessibili, giunse stanco e ansante alla badia. soffici, 6-144
sp., 36 (635): stanco dalle fatiche, aggravato dal male,
dalle colture. graf 5-446: o stanco autunno, dalle smunte zolle /..
dell'umid'alba, ma snervato e stanco / dai travagli del dì mal soffre
lotta, restò snervato, zoppo, stanco. a. cattaneo, iii-84: costui
. crudeli, 2-81: qual uom che stanco s'addormenta, soavemente ei muore.
la gioia, / occhi socchiusi del risveglio stanco, / tu vedi, anima troppo
cielo, che 'l vecchio atlante era già stanco di sostenere. -essere soggetto a
di vecchio gentiluomo europeo, un po'stanco, ma che ancora ama la vita di
/ fiore, un fior tardo e stanco. cavano il pallido viso,
. i. frugoni, i-13-175: stanco di sospirar, deh! mi ricevi,
su un verde d'acque battuto e stanco. -posizione nel cielo dell'astro
scende con un volo / solenne e stanco, noto all'entomologo. arpino, 15-32
è più vero ancora / che sono stanco a morire; che a vivere / -non
petrarca, 74-4: io son già stanco di pensar sì come / i miei
me n'andrei a letto; sono stanco, malinconico, sonnacchioso. nievo, 151
se ne tornò: dove, essendo stanco e di sonno morendo, sopra il letto
l'affanno. fogazzaro, vi-311: era stanco, aveva il capo grave di sopore
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. petrarca, 46-12: questi [specchi
gravosa. maggi, 130: son stanco dei confini e dell'uffizio / di ministrare
), agg. letter. oltremodo stanco, stufo. sanminiatelli, 11-44
disposto. /... / stanco e sazio di comporre / versi e favole
ogni cosa. -adempiuto in modo stanco e meccanico, senza alcuna partecipazione.
non t'accorgi / che son sì stanco, e 'l sentier m'è troppo erto
mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco: / allor mi surgon ne la mente
mattio franzesi, xxvi-2-183: assetato e stanco ognun s'accorda a bere /.
volte dèe morir colui / che muto e stanco al proprio cor sorvive! pascoli,
qua or là cotanto discorsi che, stanco, con sospirevole grido rotto da dolenti singhiozzi
borgese, 6-149: se anch'io stanco sosto a riguardare, non a quel volto
amore e la verità, germinati dallo stanco e pur desiderabile viso delle donne, dalla
: arrivai in quel prato e, stanco com'ero, formai la mia casa di
lemene, i-386: per soverchio ferir stanco e sudato, / di bel giardin tra
remigio..., una notte, stanco della proiettiva, su quei gomitoli di
, / quanto pel pianger son già stanco e afranto! g. b. strozzi
. delfico, iv-110: io sono stanco di tanti orrori e spargimento di sangue
, poi, lo zaf-zaf, come lo stanco e il noioso volare di un farfallone
s. ferrari, v-326: lo già stanco, sparnazzavo, strascicando / le gambe
soave / giovane illustre, di ferir già stanco. marino, 1-1-71: rugginosa la
: quel vecchio di trentacinque anni, stanco, deluso, aveva im> arato ad
a declinare; ed essendo io già stanco del lungo spaziare, mettendo a pena piede
che macario, benché più vecchio e più stanco, lavorava con maggiore speditezza e polizia
il mio fidato speglio, / l'animo stanco e la cangiata scorza: /.
udì anche parlare: un dialogo lento e stanco che si spense a poco a poco
/ che dello spender non si vedea stanco. machiavelli, 1-i-222: dallo spendere
spezzate e domata assai la sua furia e stanco ancora dal lungo viaggio, benché con
lo fa soprattutto l'aspetto logoro e stanco di questi indumenti. -consentire
tuo canto, / quale a chi stanco giace in grembo all'erba / è il
roberto, 13-196: un giorno maurizio, stanco dei colpi di spillo, parlò di
e giorno. il suo getto esile, stanco, si alzava... tra le
1-iv-148: narra omero che, stanco achille per la caccia data ad ettore,
tasso, n-ii-117: essendo io già stanco del lungo spaziare, mettendo a pena piede
soldati, 2-184: il volto vecchio e stanco dell'impiegato, le sue secche membra
pass, di spomparé), agg. stanco, sfinito, allo stremo delle forze
non amato, / intellettuale scafato, / stanco di muse e fate, / mai
andar a sponsar, e'son forte stanco. 2. approdare (una
malattia persistente o dell'età avanzata; stanco, sfinito. boccaccio, dee
. mazzini, iv-6-65: mi sento stanco, moralmente spossato e incapace di far
cerco coi carmi / al lettor, che stanco sia. carducci, iii-14-297: in
dell'opera come documento parlante, non mai stanco di spremerne i significati quasi inesausti.
, 5-31: allora orlando non fu punto stanco: / prese la spada e dalla
seguitar si convien, se l'altro è stanco. idem, conv., iv-xxvi-7
. montale, 15-448: non mi stanco di dire al mio allenatore / «
a me quasi spumante / bicchiere a stanco peregrin profferto. -che ribolle per effetto
suol, / che', vecchio e stanco, all'àli s'aggroviglia / d'
; / e al legno afflitto e stanco, / barbaro, squarcia lo sdruscito fianco
anna, perché aveva quel viso così stanco e mortificato da un po'di tempo.
di battaglia. dotti, 1-416: stanco ifguerrier, sui sanguinosi stadi, / con
ferd. martini, 1-i-177: tuttoché stanco morto, preferisco di spingermi fino
bensì l''eichhórnchen'suo, che stanco / è d'aspettare, e siede sullo
da testaccio / a monteverde, stagna stanco e umido / un vibrare di voci di
montagne. = comp. di stanco. stancaménto, sm. ant
li destrani. = deriv. da stanco, con doppio suff. stancante (
. stancare1, tr. (stanco, stanchi-, part. pass. ant
pass. ant. anche senza desinenza stanco). logorare fisicamente, affaticare,
son dal dolor fiero / aspettando vinto e stanco. guazzo, 1-3: non senza
ei tomi, e il ciel ne ho stanco; / e di sì cara ardente
lingue. = denom. da stanco. stancare2, tr. (
. stancare2, tr. (stanco, stanchi). ant. stagnare un'
ferrosi. = deriv. da stanco. stanchìsia, sf. dial.
di area sett., deriv. da stanco. stanchità, sf. ant
del sole. = deriv. da stanco. stanciare, v. stanziare
, v. stanziare. stanco (ant. stàngio), agg.
tutte volte che lo gigante anteo era stanco, e elli ponea lo suo corpo sopra
giorno / cavalca il lito, affaticato e stanco. testi, ii-133: stanco dal
e stanco. testi, ii-133: stanco dal sospirar, lasso dal pianto, /
mare. foscolo, iv-362: lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo bastone
greggi, fontane ed erbe; / poi stanco si riposa in su la sera.
su la sera. svevo, 8-841: stanco, mi gettai su un letto.
ora oppressiva della siesta, giuda si sentì stanco più del solito e si distese all'
al tutto, / pian pian, stanco stanco, asciutto asciutto. fogazzaro, 1-217
tutto, / pian pian, stanco stanco, asciutto asciutto. fogazzaro, 1-217:
, 8-845: costematissimo, esasperato, stanco morto, gigi venanzi stava a mirarlo con
per incrosar a meza spada el brazo stanco te ferirò; / perché lo tempo si
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. baldi, i-156: per te non
mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco. 2. che rivela stanchezza
anche / il mio vero viso, stanco e deluso. pavese, 9-107: entrò
. verdinois, 13: come sonava stanco il metallo della voce. -venuto
confonauto, / sì ch'io mi poso stanco, e voi invio / iscritto il
, / e 'l cuore entenebrato forte è stanco. loreaano, 90: il
28-2: or poserai per sempre, / stanco mio cor. perì l'inganno estremo
mia speranza. / a'nuovi giorni, stanco, non so crescerla: / l'
converso / non so 'l cor aggia stanco / di ciò pensare e. ffare.
non fino, / né di servire stanco non veria, / pensando il diletoso giorno
. giustinian, 1-258: io son stanco, aimè meschino, / de chiamar
a declinare; ed essendo io già stanco del lungo spaziare, mettendo a pena piede
stampite, / che soglion render l'uditore stanco. delfiico, iv-110: io sono
. delfiico, iv-110: io sono stanco di tanti orrori e spargimento di sangue che
178): l'esaminatore fu prima stanco d'interrogare che la sventurata di mentire.
mentire. leopardi, iiii-328: essendo stanco di far guerra all'invincibile, tengo
ii-176: se lei sapesse come sono stanco / delle donne rifatte sui romanzi! govoni
il disilluso della vita, / lo stanco della vita, con me venga / a
cui lo mio desir mai non fie stanco. antonio da ferrara, 31: ben
ogni altro laccio 7 e 'l più stanco pensier par che lo scalai. onofiri,
che abia per me una sorta di stanco, stracco e ritardato amore.
). montale, 3-74: lo stanco applauso che partì da un luogo ormai
fortuna giunto / ove ogni altro soccorso parme stanco. -pago, soddisfatto al punto
/ che dello spender non si vedea stanco. f. f. frugoni,
de'miei danni / o impietosito, o stanco forse, o sazio / è il
/ amor, et a lo stile stanco e frale. de jennaro, 112:
lume vermiglio / guidare in calma lo stanco naviglio. graf 5-71: io lo vidi
cupi abissi / venia premendo, procedeva stanco. 7. che declina (
giorno). iacopone, 24-147: stanco lo iorno -giamene a letto, / pensava
, iii-182: il dì oggimai è stanco, e più tosto gli interi giorni sarebbono
. buonarroti il giovane, i-21: stanco a sera il sol s'immerge, /
le giornate, / il sole, stanco, ritornava indietro. -quasi immobile
il poeta sognava fare un giorno tra uno stanco suon di campane. 9
poco s'infiacchisce il tutto, / e stanco alfin per la soverchia etade / va
/ fiore, un fior tardo e stanco. de pisis, 2-32: le verdi
un piombo; e viene detta esemplare stanco la copia di un libro stampata con
lato ritto e la montagna dal lato stanco. tesauro, 1-38: il borgo di
vivere). garibaldi, 2-8: stanco della scuola ed insofferente d'un'esi-
veghiar e 'l sonno / io stava stanco. de dormir disio, / quando
via. metastasio, 1-iv-236: benché stanco e stivalato ancora sul fine d'un
giudici deputati. alfieri, 1-40: stanco il mondo d'un culto irrazionale / e
, agg. che si sente un poco stanco e affaticato. grazzini, 2-262
. peri. stracchissimo). molto stanco, affaticato, provato fimoravia, 18-190
a sedere. -in partic.: stanco di continue imposizioni fiscali. guicciardini,
che abbia per me una sorta di stanco, stracco e ritardato amore.
. tondelli, 1-154: sono stanco, stramaledettamente stanco che ci traffichiamo per
tondelli, 1-154: sono stanco, stramaledettamente stanco che ci traffichiamo per le strade e
verri, xxiii-174: mi sentivo stranamente stanco. manzoni, pr. sp.,
persona, l'aspetto); che appare stanco o sporco per un'eccessiva fatica,
nardi, 8: l'altro, stanco dal corso e dalle ferite, strascinandosi
stremi. d'annunzio, v-1-253: ero stanco e digiuno, allo stremo della mia
afflitto dalla petulanza e invadenza altrui; stanco per l'eccessiva attività. 3.
, nel vano abbagliante del lungo e stanco pomeriggio estivo, i binarii lucidi,
tardissimo, addormentarsi sul pancone, stanco morto. faldella, cuore le
, / scrivendo io non sarei mai stanco o leno / sol per poter vostre risposte
fantasmagoria clericale vanno strombettando che il secolo stanco delle esperienze della libertà toma a ricovrarsi
di durar forte / già ti se'stanco? deh tu vieni e in petto /
2. stufo, infastidito, stanco fino al disgusto di una situazione o
è. comisso, 17-57: sono stanco di scrivere stupidaggini per i giornali spinto puramente
). palazzeschi, 1-616: ritornare stanco per troppo avere visto e vagato,
giubba e cappello. manzini, 13-196: stanco, sudacchiato... ecco,
. baruffaldi, i-179: ma già stanco, e sudoroso / ipogastro va'al
inanimati: blandavorare, che ne è stanco, anche per la spossatezza, per
che aveva cavalcato. ariosto, 45-85: stanco dimostrandosi e una [sigaretta] svogliatamente
in spessimo così tristo, o stanco, uei giorni mi è impossibile di
ben piacer, ma quella altera / tacito stanco dopo sé mi chiama. g.
fuggitivo dichiarò chiaro e tondo che era stanco di quella vitaccia da talpa. stuparich,
lo speravano, dal signore ricco e stanco della vita. -in costruzione correlativa o
/ fiore, un fior tardo e stanco. -che si sviluppa, che
/ e de alto carco se mostrava stanco; / una gran tasca avea dal lato
/ un messaggier che parea afflitto e stanco. caro, 16-84: io gli diedi
. b. croce, iv-11-173: stanco, mi ero messo a letto alle 23
/ fuggìo in porto f'à mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e
che pur la vista mi feo quasi stanco. petrarca, 19-11: 1'non son
di bel sudor stillante, / e stanco arresta il piè, terge il sembiante
terra. -stremato, spossato, stanco. giuliani, ii-316: anco a
quetar i moti del pen- sier suo stanco. crudeli, 2-142: alla risposta semplice
/ e col ferrato piè non è mai stanco / battere il prato, e tutte
: come a forza di venti / stanco nocchier di notte alza la testa. tavola
quetar i moti del pen- sier suo stanco. marchetti, 5-97: che duo!
: racconta il galati che, quando, stanco, la sera andava a letto,
divenni di timido ch'io era e stanco per le parole di virgilio, qual soglion
a dirle che aveva il viso tirato, stanco. buzzati, 6-32: le facce
. -sentirsi in tocchi: estremamente stanco o indolenzito. arpino, 7-219:
bellori, i-79: alle volte togliendosi stanco dal lavoro, se ne usciva tardi nel
soldatesca. goldoni, xii-193: olà sono stanco / gl'insulti tollerar di un vii
ulteriore éloignement. montale, 3-74: lo stanco applauso che partì da un luogo ormai
renza appoggiato al mio braccio col passo stanco, l'aria torbidiccia e la guancia pallida
/ fug- gìo in porto già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e
annunzio, iii-1-100: egli è forse stanco. le sue forze sono esauste. la
dicevano che il suo consulente legale, stanco di vederselo comparire davanti due o tre volte
ant. trotto difettoso di un cavallo stanco o addestrato malamente. citolini, 233
al tradimento. carducci, iii-9-68: stanco alfine di nuovi tradimenti e d'esser
ch'egli è già tutto trafelato e stanco. varchi, 23-222: quanti furono coloro
: racconta il galati che, quando, stanco, la sera andava a letto,
pascevasi di spiche, / e lo stanco drappel non v'attendea. -trasportare
carducci, ii-9-300: io sono veramente stanco di molte cose, forse di tutte
per fin che vita avrò non sarò stanco / de biastemar i giorni trapassati. goldoni
il popolo dei vivi, / traggo lo stanco passo. -muovere il corpo strisciando
e di quelle ripe inaccesse, giunse stanco e ansante, alla badia.
il cagnolino ebbe un trasalimento, era stanco di stare in braccio, aveva voglia di
o la vita intera) in modo stanco, svogliato, disilluso o, anche,
, i-658: il merizzi sembrava molto stanco e quasi si trascinava attraverso i prati
di trasfigurazione nella laguna da illudere rocchio stanco del viaggiatore, da fingergli una di quelle
di dare un impulso al suo cuore stanco. -immedesimarsi in un personaggio di
della man della briglia e del piè mio stanco pensier pasce e nutrica / il qual sol
: quando ei, [astianatte] stanco / d'innocenti trastulli, al dolce
conoscerli. sinisgalli, 7-6: quando era stanco scendeva a trattenersi con le persone della
quetar i moti del insier suo stanco. moneti, 43: volendo premiare il
: il cavallo andava di travalco, / stanco morto. = deverb. da
algarotti, 1-vi-218: io sono oramai stanco di versar fra sì fatte inezie,
che il mio cantar v'incresca / e stanco d'ascoltarmi ognu si scuopra.
carrà, 615: quando mi sentii stanco mi sedetti sul trespolo che avevo messo sopra
serao, 282: sono molto vecchio e stanco e molto tribolato. pratolini, 10-414
pertanto sottolineare che il pubblico era ormai stanco anche di quell'altra corrente che aveva trovato
giorno / cavalca il lito, affaticato e stanco. / percuote il sol nel colle
filangieri, i-677: il popolo, stanco di soffrire, si desta dal suo
ed abbietti. foscolo, 1-162: stanco mi appoggio or al troncon d'un pino
la mano / a governar possente il legno stanco. pascoli, 9: se al
borgese, 6-99: ero famelico e stanco, / nel corpo invischiato di sudore
che lo gigante [anteo] era stanco, e elli ponea lo suo corpo suo
sgomentò, né mai fosti in guerra stanco. chiabrera, 2-1-132: per la reggia
/ allorché il brando in guerreggiar non stanco / di cosmo invitto calleran- te ancise
sola. moretti, 2-15: col cuore stanco e l'anima smarrita, / col
i. frugoni, i-6-139: già stanco entro un uscetto agile e destro /
novata di uscio in uscio la cerca, stanco finalmente del peso, e talora satollo
, con quel suo sorriso uono e stanco: « è un regalo dei miei fedeli
, vacillante e china, / quasi stanco palèo, tre volte volta, / calossi
frontiera, e non uscivo da uno stanco impiego cittadino. -ant. superare una
man dall'opera, / o immortalmente stanco! scingi il grembiul tuo bianco, /
vedi ognor qui intorno, / ov'or stanco m'assido, or vado,
andata quell'allegra cera, / quando stanco al tornar dalla vangata / mi davi sì
, / e quella il rezzo a chi stanco riposa. -senso di vuoto interiore
libar del giordano? graf 5-87: stanco non sei [o sole] dei ponderosi
o sole] dei ponderosi moti? / stanco non sei degl'infiniti vani?
della casa, 672: or vinto e stanco, / poi che varia ho la
/ e de alto carco se mostrava stanco. berni, 59-34 (v-80):
. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il
anche / il mio vero viso, stanco e deluso. -con riferimento alla
lodi, e si richiama l'intendimento stanco, e lasso: o veramente perché allora
il mattutino, o l'ingegnere stanco, vessato... ed ecco qua
la pianura senza fine, perché è stanco. -con riferimento a uccelli.
giuliani, ii-408: questo castagno è stanco... non ha più vigore da
di leggere, compera, e quando è stanco di comperare, tralascia: senza che
il vipereo morso, / giammai finor sì stanco menti interni di viscere, per una vendetta
alto scende con un volo / solenne e stanco, noto all'entomologo, / s'
cacciator di vite, / incontrato lo stanco / là per quelle romite / vie,
estens. offuscato, annebbiato; spento, stanco (gli occhi, lo sguardo)
..! carducci, ii-16-187: sono stanco, stanco, stanco di fare il
carducci, ii-16-187: sono stanco, stanco, stanco di fare il professore; che
ii-16-187: sono stanco, stanco, stanco di fare il professore; che non è
tu, cupido, non ti far sì stanco; / riprendi l'arco tuo e
disio, / che m'an sì stanco, ornai prega ch'io volga / a
/ e per troppo provarle afflitto e stanco. guidiccioni, 5-139: io ritrovo in
: dopo un breve / furioso rotar, stanco, a gran pena / col sangue
boine, iv- 183: uno stanco, un naufrago vomitato alla riva, si
. fr. colonna, 3-11: e1 stanco cervo fugato... et nel
è o si sente fisicamente o psicologicamente stanco; che ha perso ogni entusiasmo, ogni
e della mia anima, tanto sarò stanco e vuoto e menomato. piovene,
, che viene a te fangoso e stanco da zappare, e datti zaffate d'aglio
tutto bianco, e quello anche assai stanco... ismontai, e diedilo a
. persona che ha un aspetto particolarmente stanco o, anche, deperito, sciupato,
castagneda], i-301: giunse il marsciale stanco e travagliato, e dimandando che gli
donne a getto continuo, uomo incredibilmente stanco di tutto, uomo che emana fascino.
, la 'femme chic', ama l'uomo stanco, l'uomo annoiato, l'uomo
donne a getto continuo, uomo incredibilmente stanco di tutto, uomo che emana fascino.
donne a getto continuo, uomo incredibilmente stanco di tutto, uomo che emana fascino.
di elementi vari, tra i quali lo stanco o svogliato spettatore può spilluzzicare qualcosa a
il rauco atroce ululato, non mai stanco d'odio, degli idrofobi anticristiani che
annunciava numeri, puntate, o ripeteva uno stanco 'rien ne va plus', mi
lui arrivava in quel bar col suo passo stanco,... si sedeva,
). marinetti, 3-197: democratume stanco effeminato critico pessimista. = deriv.
imbriani, 13-74: oh sono un po'stanco d'essere senza saper come, soldato
imbriani, 13-74: oh sono un po'stanco d'essere senza saper come, soldato
scapestrato. svevo, i-73: stanco alfine di questa vita sbusona ho deciso di
pasolini, 24-46: quando aldo, stanco di quella relazione, vuol rompere con
assai stemmatiche, / facendo il vecchio stanco e cagionevole, / dice: – qui