in dietro a ciascun passo / col corpo stanco ch'a gran pena porto. idem
. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il
pei sogni, perché la terra ha uno stanco languore d'abbandono. alvaro, 1-126
su l'amato fianco / appoggi il capo stanco. chiabrera, 4-3-274: giuditta il
2. locuz. averne abbastanza: esserne stanco, non poterne più. tommaseo-rigutini
lieve inchino. beltramelli, iii-857: stanco di sentirmi chiamare caro signore, abbozzai
, 3-134: mentr'egli abbozzava uno stanco sorriso, lei gli mise gli occhi in
d'annunzio, iv-2-355: ma io mi stanco, sono debole... è
ad ogni volteggio come quella di uno stanco nuotatore, esprime lo sgomento.
simil. carducci, ii-8-355: sono stanco di acciottolare il mio cuore su tutti
vostre cognatine accoppiate in matrimonio. stanco, distratto da odori che provano l'esistere
pareva proteggere lo scialle molle e stanco della donna. beltramelli, i-493
né 'n parte più secreta, / stanco di saettare, / amor s'acqueta.
mondo. / t'acqueta ornai [stanco mio cor]. dispera / l'ultima
/ quetar i moti del pensier suo stanco. parini, giorno, ii-421:
si convien, se l'altro è stanco. g. morelli, 258: e
/ od in proterva rissa mal domito / stanco s'addorme con le pugna / serrate
, 17: secol rio, che stanco / del bello adoperar più nel mal dura
): così, già sbalordito e stanco di veder miserie, il giovine arrivò
lavori pesanti, a fatiche eccessive; stanco per la soverchia fatica. tommaseo
30-6-8: antico proverbio è: dallo stanco si cerca briga, e così dall'affamato
salita, uno sforzo); ansimante, stanco, stremato. dante,
10-22: 10 tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea.
. chi è affaticato è d'ordinario stanco in modo da non poter seguitar senza pena
rami. 3. figur. stanco, agitato, travagliato, tormentato.
, passione. iacopone, 24-147: stanco lo iomo, gìamene a letto, /
pioveva, era un mese, stanco morto. = comp. dall'
, ed egli era divenuto debole e stanco. imitazione di cristo, i-24-3: allora
9-18: ne la foce entrò lo stanco / nochier col legno afflitto, e il
coscienza. tombari, 2-199: e stanco, affranto dalla corsa, si sedette
che sentiva ormai spesso, appena un po'stanco, in campagna come in città.
state rotte le strade, ognuno, stanco, vi s'aggiaccava, stipandole,
(635): [il compagno] stanco dalle fatiche, aggravato dal male,
i buoi che tornano a casa; lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo bastone
rotto da gli anni e dal camino stanco. s. bernardino da siena, 249
alari. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare.
ch'egli o che 'l cavallo fosse / stanco, o gravasse il sonno pur le
865: canuto e da gli affanni stanco, / tra selve e fonti de le
e 'l crine arriccia, / e stanco il sole a la stagione arsiccia /
stancare ') da lassus * stanco, estenuato '). allassare2,
, di allassare1), agg. stanco, spossato. bartolomeo da s
agg. ant. mitigato; stanco, affannato; rabbonito. latini
. cecchi, 6-180: ciascuno, stanco, si mise a dormire l'ultimo sonno
tutte le sue alternative. oggi è stanco, noiato, disperato della vita, del
il tinge / con molte piaghe: e stanco ed anelante / e questi e
di pianto. idem, 23-15: poi stanco si riposa in su la sera:
: qual capitan ch'inespugnabil terra / stanco abbandoni, e porti altrove
passa quest'espressione, come il vincitore stanco e ferito, di sopra il nemico
i fiori l'api, e il pellegrin stanco ama / ombrosa loggia dopo lunga strada
pianti de'mortali, / d'un vecchio stanco orna'può'goder poco. della casa
'amen. idem, iv-2-342: sono già stanco; mi confondo già. non ho
aspetta la tua donna sicura. se stanco ritorni, per dissetarti ha la bocca,
. gadda, 3-200: ingravallo pareva stanco, turbato, seccato: poi assorto dietro
sulle anche come il cavallo vecchio e stanco. sbarbaro, 1-23: con gli occhi
bicicletta. saba, 131: [stanco] anco / di scherzare, di fare
, / portarne via non si vedea mai stanco / un vecchio, e ritornar sempre
già era il mio desio presso che stanco, / quando mi fece una leggiadra
andava. moravia, xi-25: ero stanco morto e non mi andava di stare a
meno. idem, 989: sono stanco di questo continuo andare attorno. negri
/ con molte piaghe: e stanco ed anelante / e questi e quegli al
avanti per sbilanciare in su tutto lo stanco corpo! 2. figur.
, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga, /
: e davvero anfanava, ché il cuore stanco gli doleva e l'affaticava. bartolini
sono intorno al mio core afflitto e stanco, / vestitevi di bianco, / o
aranci. leopardi, 989: sono stanco di questo continuo andare attorno per far
. pasolini, 97: annoiato, stanco, rincaso, per neri / piazzali
280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga, /
iunone / coll'animo ansioso e tanto stanco. d. bartoli, 4-1-76: solo
mancare le forze, si getta per terra stanco ed ansoso. anta1, sf
. petrarca, 81-1: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le
al suo passaggio. / il volo stanco, ritmico, diverso / dall'aliar plebeo
[notte] mozzi e tronchi ogni stanco pensiero, / che l'umid'ombra et
ritiro nel mio appartamento / seccato e stanco. cardarelli, 6-99: la disgraziata
diede a brontolare, che già ero stanco di lei, e che non cercavo nulla
l'amato fianco / appoggi il capo stanco. idem, 12-58: l'un l'
): come cenato ebbe, essendo stanco, s'andò a dormire, e la
acceso; / e l'arbor, stanco del maturo peso, / scote la chioma
ricominciare. iacopone, 24-153: stanco lo iorno, gìamene a letto, /
: come l'infermo, che dirotto e stanco / di febbre ardente, va cangiando
il dolce sonno / a l'uom già stanco e ne l'estivo ardore / dolce
: l'aura mia sacra al mio stanco riposo / spira sì spesso, ch'
dolce sonno / a l'uom già stanco e ne l'estivo ardore / dolce rivo
per un andare un po'rotto, stanco molto appoggiato al braccio del cavaliere.
latini volgar., 4-27: è stanco... ché la sua boce è
, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga, /
imbianca e 'l crine arriccia, / e stanco il sole a la limosa,
i-205: lui solo contro mille, stanco affamato, arso dalla sete, nella pianura
farmi andare avanti. -essere stanco come un asino: essere morto di
fégli l'aspra percossa, e frale e stanco / sovra il duro terren battere il
langue, / quando, assetato e stanco, / non più bevve del fiume acqua
imbianca e 'l crine arriccia, / e stanco il sole a la stagione arsiccia /
tapeti. fazio, i-1-39: come uomo stanco / m'assettai tra più fior che
cantari, 326: e 'l corpo, stanco ornai, fragile e lacero, /
rilievi assolati della terra / verso il sospiro stanco della sera. bacchelli, ii-411:
fine addormentato dovevo essere stanchissimo, così stanco da non poter nulla distinguere dormendo,
gelata / tu m'assomigli / colombo stanco. pavese, 115: come un
perché? indovinatelo voi, ch'io sono stanco di far l'astrolago. c.
', il quale succedette ad atlante, stanco di più sostenere sopra i suoi òmeri
marina / fuggìo in porto già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e
ancora molto dilungi dalla città e sentendosi molto stanco e attediato, guatava d'intorno se
albero colle braccia penzoloni e l'atteggiamento stanco. giocosa, 47: grandi ombre
bene difficilissima la trovavo, non mai stanco per fatica che quella mi dessi, di
ricchezze. pavese, i-401: ero stanco e indolorito a un punto, che potevo
, in gioia ed io, già stanco / di lacrimar, gli occhi enfiati atturo
mal è premuta ed ogni membro ha stanco. idem, 33-121: e molta feccia
mietitori, lungo, lontano, piangevole, stanco. pascoli, 92: sfiora i
magretto torna a casa / un poco stanco e molto interessato / alle cose dell'autobus
[la causa], / che stanco al fin di spese, affanni e strazi
recesso..., essendo oggimai stanco del mondo, e non tenendomi avvinto.
e il tuo braccio dal peso sarebbe stanco avanti che a lui giugnessi. b
, 50: se appressassi al vostro volto stanco / o a questa tempia le mie
. d'annunzio, iii1- 718: stanco / io son di balestrare a segno morto
viene, perché sono ancora un po'stanco. balzìculo, sm. letter
a trovar il barbiero, e riposar il stanco e mal trattato busto, ecco che
dal suo calice pallido, un po'stanco, / un petalo barcolla e cade e
abbondanti residui del vecchio sud inanimato e stanco di convivere con se stesso.
l'aspra percossa, e frale e stanco / sovra il duro terren battere il fianco
le notizie, da'vicini compassionevoli di vederlo stanco sul battitoio, che la di lui
od in proterva rissa mal domito / stanco s'addorme con le pugna / serrate
: subito ci accorgemmo che il colore stanco d'una vasca, in cui una foglia
a luli: « be'? sei stanco? ». luli non risponde né sì
. brancoli, 4-185: io, stanco e beato, mi sdraiai supino sul letto
assolati della terra / verso il sospiro stanco della sera / accompagna il dolce belato
come in pianger mai suo figlio è stanco! / vederla quasi adoventata ancella,
/ salvo ond'io mi rallegro, benché stanco. boccaccio, iii-3-19: né fu
a isola bella ». « sei stanco? » « niente affatto. sto
. quasimodo, 2-11: il sud è stanco di trascinare morti / in riva alle
riva alle paludi di malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene,
, / è stanco di solitudine, stanco di catene, / è stanco nella sua
, stanco di catene, / è stanco nella sua bocca / delle bestemmie di
. quasimodo, 2-11: il sud è stanco di trascinare morti / in riva alle
riva alle paludi di malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene,
, / è stanco di solitudine, stanco di catene, / è stanco nella sua
solitudine, stanco di catene, / è stanco nella sua bocca / delle bestemmie di
disco, quando l'uomo è stanco; / non ti varrà mandarmi il
che ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia
trovar il barbiero, e riposar il stanco e mal trattato busto, ecco che
l'opera del bistro / intorno all'occhio stanco. idem, 251: tutti
, 2-11: ii sud è stanco di trascinare morti / in riva alle paludi
alle paludi di malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene, /
malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene, / è stanco nella
, stanco di catene, / è stanco nella sua bocca / delle bestemmie di tutte
in questa notte il cielo piovesse, stanco della creazione, bolidi e frammenti di
mezzanotte. pascoli, 1151: egli era stanco d'udir sempre il rombo / della
, sotto, le borse lo denunzino stanco per aver visto già la sua parte di
arderò, / perché qualor di saettar sei stanco, / quivi ti posi al mormorar
d'ombra. chiabrera, 369: già stanco l'arator prendea riposo / sotto verde
. nievo, 868: quanto era stanco di pencolare col mio sigaro in bocca in
: l'arco che spezzasti / era già stanco d'opere: avea fatto / il
, / perché ogni altro portarlo venia stanco, / né di brandirlo alcuno avia
, a vedere com'era grigio e stanco le volte che non trovava da attaccar
segrete gli avevano messo ai pomelli, stanco e oppresso. 3. figur
trovar il barbiero, e riposar il stanco e mal trattato busto, ecco che
io potevo arrivare iersera. ma ero stanco, e mi sono buttato a dormire
gozzi, 1-419: essendo però egli stanco de'romori del mondo, comecché si trovi
. berchet, 317: il popolo, stanco del mal governo, vide lui strascinato
giusti, 2-124: entrai nell'ussero / stanco, affollato; / e a venti
profonde e il sonno della campagna più stanco. 2. per simil.
assai / producesti la notte; e stanco alfine / in aureo cocchio, col
, oppure aspetti qui, se si sente stanco ». moravia, iv-21: la
giovanile (pur essendo già attempato e stanco). giusti, ii-501: i
più assai / producesti la notte; e stanco alfine / in aureo cocchio, col
albergo / rifugio e sosta al viaggiatore stanco / col suo balcone / entro le
giovanissimi, quasi il pudore di dirsi stanco e sofferente. saba, 180: coi
desiderio. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare /
: ribellarsi. marino, vii-430: stanco quindi dalla guerra, già tanti anni
a scendere in « cantina », lo stanco applauso che partì da un luogo ormai
canto mio più vago, / né mai stanco a ridirlo mi farà. / giace
e fianco, / e stanne lasso e stanco. giamboni, 7-34: la qual
mano / curva la fronte come un fiore stanco. / - « cercate là,
core, / anci tremava sbigotito e stanco, / avendo perso in volto ogni
incomodo, di quattro, quando, stanco dalle meditazioni letterate, voleva sollevarmi l'
incitamenti che ti rinuovano, benché già stanco, a prender da capo diletto.
gli sproni e 'l cappello, / qual stanco pellegrino / che da lungo camino /
di glorie / la fronte carica, stanco a le prove, / depone. serao
curva sotto il carico come un asino stanco. pascoli, 1394: ecco parando il
scontento di sé e del mondo, stanco di tirar la carretta. verga [accademia
stalle / nettarea biada a ristorar pireo / stanco sotto la sferza. boccalini, i-102
qualche incomodo, di quattro, quando, stanco dalle meditazioni letterate, voleva sollevarmi l'
amore, ecc.: essere oltremodo stanco, gravato, oppresso, tormentato, innamorato
ritornavano improvvisamente nel pensiero, sempre più stanco, con una sensazione di solitudine in
. boine, i-108: così se sono stanco di catalogare, di far la notomia
, iii-259: il mio intelletto è stanco delle catene domestiche. giusti, ii-225:
quasimodo, 2-11: il sud è stanco di trascinare morti / in riva alle paludi
alle paludi di malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene.
malaria, / è stanco di solitudine, stanco di catene. -relazione amorosa.
/ cavalca il lito, affaticato e stanco. a. f. doni, 3-198
: questo mio cuore amaro, / così stanco, un cencio / è come un
/ che di ferir non è mai stanco, o sazio / di far de le
vittorioso / i fuggitivi di seguir fu stanco, / cercò di refrigerio e di riposo
per dio, / ch'i'sono stanco di pur gir cercando. dante, inf
, 1-259: si sentiva un po'stanco, è vero, aveva un cerchio alla
tanta confidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale mal confacentesi col mio libero
franco, ix-169: e, di favole stanco e sazio, quando / l'amor
meschino / non dà sonno al ciglio stanco / né riposo all'arso fianco. collodi
cangia fianco / sotto il gran peso stanco / e dal destro si volge o dal
delle colonne volgar., 1-81: essendo stanco per la molta caccia del detto cervio
boine, i-108: così se sono stanco di catalogare, di far la notpmia
: scontento di sé e del mondo, stanco di tirar la carretta.
in versi / suo'laudi, fora stanco / chi più degna la mano a scriver
il piè destro, che 'l braccio stanco ancor lui venghi innanzi. ariosto, 42-13
ciel governa e folce, / tomo stanco di viver, nonché sazio. forteguerri,
. gadda, 434: quel lumignolo così stanco e dimesso, immobilità chiusa nel suo
l'opera del bistro / intorno all'occhio stanco, la piega di quei labri,
visitar l'estremo lito, / e stanco peregrin, del gran viaggio / avendo
, 522: tu ancor non sei stanco, o mio cuor vecchio, / o
/ quasi candido fior, quest'occhio stanco. carducci, 887: non io gl'
, e su la nostra soglia / crepiti stanco l'ultimo doppiere. pascoli, 42
, quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di andare avanti o
petrarca, 81-2: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / la colpa è
uom che tra via dorma, / gittaimi stanco sopra l'erba un giorno. boccaccio
un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto / un desiderio
luce. de roberto, 625: stanco di veder gente, per assaporare altrimenti
sicuro. lo trovavo più provato e più stanco, più complesso, più commosso e
/ quel dolor pago e quel sorriso stanco? svevo, 2-420: di buon umore
, iv-2-676: vide il piccolo corpo stanco inviluppato in drappi suntuosi, ornato di
nasce /... / di sì stanco sapor conduce i frutti, / ch'
il deposito. manzoni, 86: son stanco / di questa guerra che condur non
confederamento volconfidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale un'altra; e così
tanta confidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale mal confacentesi col mio
(181): l'esaminatore fu prima stanco d'interrogare, che la sventurata di
/ col corpo stanco, ch'a gran pena porto; /
, e straziava un popolo che ormai era stanco e stava per sollevarsi davvero. d'
amore e la verità, germinati dallo stanco e pur desiderabile viso delle donne,
osteria potremo riposare, / ché troppo stanco sono e troppo stanca sei. bocchelli,
è ch'i son del lavorar sì stanco / ch'i'non potre'continovar più molto
, / e del continuo lagrimar so'stanco. boccaccio, dee., 10-6 (
il piè destro, che 'l braccio stanco ancor lui venghi innanzi. tansillo, ix-615
, sculto era sileno, / vecchio stanco e digiun, sotto un cortese / arbor
finestra la gran pianura glauca come uno stanco mare. palazzeschi, 102:
indietro a ciascun passo / col corpo stanco ch'a gran pena porto. boccaccio,
suoi bisogni / non corrisponde il piè stanco e la mano. marini, xxiv-783:
c. i. frugoni, 642: stanco amor di far tarderò, i.
pieno, né però del corteseggiar divenuto stanco. velluti, 34: è assai savio
, quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di andare avanti o
tasso, 6-ii- 218: quando stanco mi giunge / la mansueta e leggia-
né prima ristette che egli fu stanco. s. caterina da siena,
, 1-15: spinse il cavallo già stanco su per la strada che si faceva
per nevi. iacofione, 24-150: stanco lo iomo, gìamene a letto,
curva sotto il carico come un asino stanco, e andava lamentandosi per via,
costume, / cantava, fiso, come stanco, ai cieli. d'annunzio,
ritrovando, né prima ristette che egli fu stanco. idem, vii-142: tu mi
28-3: or poserai per sempre, / stanco mio cor. perì l'inganno estremo
aveva perduto quel dolce colore, d'uomo stanco al crepuscolo, del quale era sempre
supplizio. cassola, 2-15: ero stanco e mi sono buttato a dormire in
, 1-25: sul volto crucciato e stanco di parma verdi fa come il macchinista
stanze / sollevava dai crucci un uomo stanco? montale, 1-49: la tua pensata
sul lido il passo pesante / o stanco tornava nella cupa spelonca. pavese,
cursore esperto già, ma frale e stanco / vincendo appresso, e più cadendo afflitto
curva sotto il carico come un asino stanco, e andava lamentandosi per via, secondo
mano / curva la fronte come un fiore stanco. quasimodo, 1-54: qui,
fuoco. ojetti, ii-40: stanco di cantare, suonava. erano umili strumenti
persona ei prende / rotto dagli anni e stanco. monti, x-5-65: ma tu
ore,... il vecchio e stanco cuore non ballava quella pazza danza che
arrivo del parente di turno, debitamente stanco e affamato. = comp. di
alessandria mi posai, / debole e stanco per lo lungo affanno. livio volgar
correndo / son venuto fin qui debole e stanco; / benché il disio ch'avea
non prema il suo vasel debile e stanco. marino, i-io: né così debile
potia portare, / perch'era della debolezza stanco, / non potea star ritto,
possente, ed or sì declinato e stanco. leopardi, ii-859: nelle quali [
, aggiungeva un che di privilegiato e di stanco. palazzeschi, ii-314: sui colli
.]. cesarotti, ii-295: stanco di mendicar con poco frutto le loro grazie
. ant. e letter. spossato, stanco. pulci, 27-122: io
io son per gli anni pur defesso e stanco. ariosto, 199: ahi lasso
se dopo gran sete, asciutto e stanco, / sia da nube leggier di
petrarca, 81-5: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le mie
delicato; ma io scrivo ora come stanco poeta, a cui mancano l'invenzioni e
7-1247: non si sentiva bene; era stanco; anzi si diceva che ultimamente a
: e dove io tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea,
anche 1 il mio vero viso, stanco e deluso. bocchelli, i-238: nel
i demoni della stanchezza: perché si sente stanco davvero. 4. letter
, v-907 (500-3): quel vecchio stanco, che con tardi vanni / corre
la dentiera bianca. fucini, 1000: stanco, svogliato, con la nivea mano
così in deperimento, / e così stanco e triste e rassegnato, / senza una
, / sì ch'altri a dargli stanco alfin si trova; / senz'aver
, / e quella il rezzo a chi stanco riposa. viani, i9'333
appariva il mento estenuato, dal profilo stanco, dalle gote un po'cave i primi
mia inesperta anima altera; / poi stanco mi riduco in sulla sera / alla mia
come fiere desolate. -affaticato, stanco, spossato. scala del paradiso,
desposato1, agg. ant. stanco, agitato, con fuso
d'acqua e di nugoli cinto / e stanco, strigne poi ambo le pugne.
/ fattor, che non si veggia stanco mai, / di volontà compresa d'ubbidire
mio fidato speglio, / l'animo stanco, e la cangiata scorza, /
/ ristori de'suoi figli il drappel stanco. giordani, i-32: alla diritta del
ecco le suore meste, e febo stanco / versi mi dettan lagrimosi, ond'io
i-57: ricominciava più astioso e più stanco le miserande recriminazioni sue, quasi sperasse
nelle guerre intricato, giuliano, già stanco, si risolvette dimandare licenza al papa
, 589: a notte io vedo, stanco pellegrino, / che deviai su l'
e tanto in lungo menino, / che stanco al fin di spese, affanni e
. giusti, 2-51: un dolor stanco, una celeste calma / le appar
alimento di molte famiglie, per risvegliare lo stanco palato di un annoiato ed inutile
, 2-2-107: già il piè digiuno e stanco / cibo e riposo brama; /
i premi che il cielo riserba all'uomo stanco della povertà e del sudore. tommaseo
mille lingue ragionando d'ella / lasso, stanco serei, non forei sazio. boiardo
un non mai sazio e non mai stanco dilettamento. giordani, ii-12: le belle
, tirata da un cavalluccio dilombato e stanco. -con le vertebre spezzate (un
gadda, 434: quel lumignolo così stanco e dimesso, immobilità chiusa nel suo
gli voglio subito bene: « sei dimolto stanco? ». « ò sete
adagiare il fianco / il cacciator già stanco, / quando col cibo prenderà ristoro
sei troppo affaticato oggi, sei troppo stanco. siedi qui, siedi? vuoi
chi non vuole al menar, presto esser stanco, / meni col dritto, e
28-90: l'infermo, che dirotto e stanco / di febbre ardente, va cangiando
con quel particolare aspetto tra disadorno e stanco delle donne che non hanno potuto o
paglia. alfieri, i-103: ritrovandomi assai stanco del non aver per più notti riposato
: si parte amareggiato, abbattuto, stanco, irato tutt'assieme dalle noiose conversazioni.
cattive condizioni, sossopra, con aspetto stanco, affaticato, scompigliato. banti,
giovane, fanciulla, senza quel sorriso stanco e quella vestaglia eternamente discinta, pudica
/ occhio mortai convien ch'infermo e stanco, / donna gentil, si mostri
, ornai di tanti / esser dèi stanco, c'hai fatto morire; / e
un finissimo ladroncello, il quale talvolta stanco di andare su e giù, si
pagine del mio minutissimo scritto; finché stanco, e disebriato dallo sfogo delle versate parole
mi sento fuggire l'anima dal corpo stanco, e con amarezza di morte tremo
stanze / sollevava dai crucci un uomo stanco?... / la terra l'
: non so se l'ingegno ornai stanco, o la ragione troppo avveduta vogliano
che ho sofferto: il corpo è stanco e disfatto, l'anima torpida e
il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'
! il disilluso della vita, / lo stanco della vita, con me venga /
/ e la man destra al cor già stanco porge; / e 'l misero la
e spenga ogni vigore interno, / stanco al terren mi giaccio, / e
franco / fora assai meno a sofferir già stanco. segneri, iii-1-213: dicono che
disperata, lui solo contro mille, stanco, affamato, arso dalla sete, nella
non scrivo oggi a lungo; sono stanco e dispettoso. -figur.
fosse dispregiaménto di mia vita, s'io stanco di male déssi lato e luogo alla
aspetta la tua donna sicura. se stanco ritorni, per dissetarti ha la bocca.
mi comprendesti, afflitto, lasso e stanco, / dissimulasti le cose preposte /
dissolutissimi infermi. -fiaccato, spossato, stanco. - anche al figur. bibbia
e la materia. tasso, i-185: stanco di poetare, mi son volto a
sotto allarghi i passi, né stanco vacillar sento 'l tallone. gioberti, 1-ii-366
, e tanti guai, / me disviato stanco peregrino / a te richiama; ed
tal già, qual io mi stanco, / l'amata spada in se stessa
diviso umil- tade, né fedel servire stanco giammai. 5. giovanni crisostomo volgar
204-14: sfòrzatì al cielo, o mio stanco coraggio, / per la nebbia entro
quivi il dolor gridante e non mai stanco, / quivi il catarro con la gran
mia inesperta anima altera; / poi stanco mi riduco in sulla sera / alla mia
a cui né le fatiche il corpo stanco, / né gli anni dome aveano ancor
od in proterva rissa mal domito / stanco s'addorme con le pugna / serrate
speranza. / a'nuovi giorni, stanco, non so crescerla: / l'offro
che ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia
/ giochi sazio a fine, o stanco almeno, / lungo e dorato ti distendi
-sent'amore. iacopone, 24-150: stanco lo iorno, gìamene a letto, /
che tra via dorma, / gittaimi stanco sovra l'erba un giorno.
. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il
stanze / sollevava dai crucci un uomo stanco? alvaro, 12-182: il reggimento
, misurato il cammino di gloria, / stanco ti cerchi il nume ne i mister
istupidito. carducci, ii-7-234: sono stanco, rifinito, fatto ebete dal caldo
/ un messaggier che parea afflitto e stanco. tasso, 3-3: ecco apparir
quel giovincello e quest'uomo maturo e stanco; tra i liberi sentimenti di allora
un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto / un desiderio
d'energia, spossato, languente; stanco, affaticato; fiacco, torpido.
gran cultore; / temendo non piroo stanco ed egroto / lunghe del giorno più
, iv-2-439: non più io mi sentivo stanco, ma sentivo in me la consueta
sei troppo affaticato oggi, sei troppo stanco. siedi qui, siedi? vuoi
insostituibile eminenza grigia a tereso invecchiato e stanco. 4. locuz. a
. petrarca, 74-13: io son già stanco di pensar sì come / i miei
: sforzati al cielo, o mio stanco coraggio, / per la nebbia entro
scende con un volo / solenne e stanco, noto all'entomologo, / s'arresta
ritirarmi in qualche eremo; tanto sono stanco de le corti, del mondo, e
, lett. it., i-268: stanco, svogliato, disgustato di una realtà
/ logge avesse e ricetti, ove lo stanco / peregrin si posasse, allor che
del solito. praga, vi-877: stanco son io di splendidi / cieli e
mia inesperta anima altera; / poi stanco mi riduco in sulla sera / alla
marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca, sulla terra
leopardi, 489: l'uomo disingannato, stanco, esperto, esaurito di tutti i
, non mai sazio, non mai stanco, non mai esausto...,
fratello sia veramente malato? egli è forse stanco. le sue forze sono esauste.
ritornato a casa da un'escursione scolastica, stanco e bagnato di sudore. d'annunzio
'eneide * riesce evidentemente languido e stanco, e diverso da se medesimo, se
. cavalcanti, 76: lo stanco vecchierello del nostro comune, voltosi a guardare
riposo degli esercitati. -affaticato, stanco. sannazaro, 5-87: essendo gran
, accanto al comando del battaglione, stanco morto dopo la marcia di stamani e
la notte del venerdì, rientrando assai stanco per coricarsi, di trovare sulla tavola
/ un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto / un
/ e nel cui corpo estenuato e stanco / de la mente il vigor fiacco
un soggiorno all'estero, invecchiato, stanco, dimagrito. pavese, i-364: vissi
dolce sonno / a l'uom già stanco e ne l'estivo ardore / dolce rivo
mentre egli rimaneva muto, sorpreso dallo stanco esordio col quale francesca sembrava di voler
, marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca, sulla terra
/ rotto da gli anni e dal camino stanco. ariosto, cinque canti, 2-44
ben dee viver franco / antico servo stanco / suo tempo estremo almen là dove
eunuco. periodici popolari, ii-263: stanco degli indugi fatali di un governo eunuco e
ritrovare occupazione. balbo, ii-72: stanco già luigi xiv, e volendo provedere colla
sgomentò, né mai fosti in guerra stanco. m. adriani, i-3:
a ferir nella faccia il nemico già stanco. -il lato che va dalla punta
apollo / ch'ogn'animai, già stanco, desiava / dal travaglio del dì ritrarsi
, i-21: non di lodar sia stanco / umano ingegno il facitore eterno, /
petrarca, 74-13: io son già stanco di pensar sì come / i miei
sua corsa, e divenir pioggia, e stanco delta, e marina. e i
palazzeschi, ii-185: un poeta quando è stanco / cambia castello: / piglia sulle
116: era solo,... stanco, come generalmente si è agli sgóccioli
, / perché, qualor di saettar sei stanco, / quivi ti posi al mormorar
calvino, 1-268: il vecchio, stanco, batteva il bastone sempre più piano
che al primo dolce saria vinto e stanco; / così mia vita che d'
e su la nostra soglia / crepiti stanco l'ultimo doppiere. dossi, 77:
petrarca, 81-1: 10 son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le mie
pregar lasso, e di cantar già stanco, /... / sotto il
ogni cosa, neghittoso, svogliato, stanco, indolente. bocchelli, 1-iii-225:
, indaffarato; tediato, annoiato, stanco, seccato (v. infastidito, più
fiori / riposai il corpo fastidito e stanco. berni, 268: stavo stracco,
non ch'io d'amarti o fastidito o stanco / possa aver mai di te l'
suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme. [ediz
: il suo occhio si ritrae fastidito e stanco da quella ampiezza uniforme]. carducci
. pirandello, iii-125: tornava a casa stanco, affranto, contento della sua giornata
a cui né le fatiche il corpo stanco, / né gli anni dome aveano ancor
riposa, / dalle fatiche della caccia stanco. verga, i-375: il cameriere,
venni meno. pirandello, 7-303: stanco, esausto, dalla troppa fatica, con
, superi, faticatissimo). affaticato, stanco; stremato, sfinito.
tornato oggi da gubbio, e sono molto stanco delle notti perdute, delle giornate faticate
a piè d'un'erta roccia: / stanco ho il destrier, che muta a
affacendato porga aiuto. 10. stanco, affaticato, sfinito. lorenzo de'
e tomàro / traendo il dorso faticoso e stanco. de sanctis, i-182: comparisce
. a ventott'anni sentivasi isolato, stanco, senza scopo, senza emozioni,
/ fator, che non si veggia stanco mai. -mal fattore: v
stanze / sollevava dai crucci un uomo stanco?... / la terra l'
168: gli spirti avviva; il cor stanco ricrea, / a languidi pensier porgi
vedi le cose? senza fedi, / stanco, sul limitare della morte, /
vedrà diviso umiltade, né fedel servire stanco giammai. fr. della valle,
a ferir nella faccia 11 nemico già stanco. -schermire, duellare, tirar
ferito e morto, non che vinto e stanco / da te, mie colpa;
farsi cristiani. manzoni, 66: stanco / di far leggi a me stesso,
a giornata. lippi, 12-1: stanco già di vangar tutta mattina, /
casa alle 9 1 / 2, stanco, affamato, assonnato, consumato dalla noia
vecchio cen- ciaiolo... tornava stanco, con il sacco mezzo vuoto e una
. fèsso, agg. letter. stanco; stufo. boccaccio, vi-187:
conquista violenta. jovine, 16: stanco delle contese eterne con i contadini che ogni
di vigore fisico; infiacchito, stanco (una persona, un animale, le
i-119: rimena il villanel fiaccato e stanco / le schiere sue, donde il mattin
una spina dorsale fiaccata, un cuore stanco e impudente, una volontà instabile.
forze e nel fisico; affaticato, stanco; infiacchito (una persona, un animale
maritali. parini, giorno, i-72: stanco alfine, / in aureo cocchio,
dal sole morente, metteva toni di stanco autunno su quell'uomo impassibile.
27-54: abbandonando all'alba il corpo stanco, / se beato chiamò s'indi
a ciascun guizzo m'àn fiaccato e stanco. petrarca, 75-11: questi son que'
/ rotto da gli anni e dal camino stanco. molza, 1-143: al fin
. marino, 241: chi del giovane stanco / fa de le piume sue piume
tosto che ne la foce entrò lo stanco / nocchier col legno afflitto, e il
o cangia fianco / sotto il gran peso stanco / e dal destro si volge o
peso / d'età grave ornai va stanco, / e pur offre nudo il fianco
seguitar si convien, se l'altro è stanco. petrarca, iii-2- 116:
meo servire. iacopone, 24-152: stanco lo iomo, giamene a letto, /
de pisis, 154: l'uomo stanco, malandato dice: / « che
vuole. ariosto, 23-132: afflitto e stanco alfin cade ne l'erba, /
mio fidato speglio, / l'animo stanco, e la cangiata scorza, / e
aurei strali e l'arco fido, / stanco di saettar posa talvolta / su l'
: chi dunque vorrà riprendermi, se stanco sotto le battiture di quella fiera,
37 (645): in quanto a stanco, lo poteva essere, ma non
nel perdono, / egli al mio corpo stanco, all'animo sgomento / diede sicuro
energia vitale; debole, fiacco, stanco, indebolito, delicato, di salute cagionevole
la man dall'opera, / o immortalmente stanco! / scingi il grembiul tuo
maria. pascoli, 1327: a sera stanco il figlio del dio vivo, /
, in uno stato indefinibile, un po'stanco, molto triste, con non so
ti veggo 10 ridotto! io sono stanco di più fare la figura di boia.
tasso, ii-547: sono... stanco di fuggirla [la morte] e
su questo pergamo. alfieri, 74: stanco ora bramo i primi equestri inganni,
a posare, / ch'i'sono stanco, sì m'affaticai / oggi per
un finissimo ladroncello, il quale talvolta stanco di andare su e giù, si discrede
il castigo di dio! dio è stanco. ha ragione. fa benissimo a mandare
. pananti, i-187: ma fra cavicchio stanco di garrire: / questa disputa,
di contro. bocchelli, 3-18: stanco d'aspettare innestò una spina elettrica dissimulata
. p. fortini, i-201: stanco e fioco, tutto adolorato, [il
immota il suo fischiettino già flebile e stanco. -fischiolino. borgese,
a piedi con quella belletta; era stanco, infangato, ma s'era fisso di
d'annunzio, i-107: il canto stanco allungavasi lungi ne 'l sole /
guancie. negri, 2-628: un volto stanco; ma ancóra non reca impressa la
l'amplesso, cuore contro cuore. / stanco, livido, assente, nel flosciore
divien fiume. aleardi, 1-182: stanco / al seno tuo riparerà dal- l'
tanto dissero, che il parrucchiere, stanco di tal seccaggine, va a certi
ciel governa e folce, / tomo stanco di viver, non che sazio. g
peso / d'età grave ornai va stanco, / e pur offre nudo il fianco
pisis, 173: un passo d'uomo stanco / sulla fondata deserta / di là
alma / vagavati confuso e fioco e stanco. d'annunzio, i-30: qui ne'
un colpo diegli, che non parve stanco, / che tutto innanzi lo piegò
. petrarca, 81-3: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le
il racconti. caro, 3-1119: qui stanco e mesto, / padre, m'
tutte volte che lo gigante era stanco, e elli ponea lo suo
73-46: a forza di venti / stanco nocchier di notte alza la testa /
imbruna, /... 'l stanco pellegrin raccoglie in una / le forze
, v-736: dente fracido e piede stanco è colui lo quale tiene fidanza nello
ricorri. parini, giorno, 1-68: stanco alfine / in aureo cocchio, col
, con parte di me mai non mi stanco / di seguir voi, quanto 'l
... mai di seguitarti non è stanco, / anzi par che 'l tuo
32-56: non crediate ch'io mi trovi stanco / per arpalisto né per dragonetto /
: sebbene io mi ritrovo ora sì stanco, / che meglio fia, ch'io
frasconi. -per estens. essere stanco, malazzato; reggersi a stento (
dal riposo, non affaticato, non stanco. - anche al figur. betto
corso aver fornito, / ch'è stanco, e i freschi veltri ha troppo appresso
(645): in quanto a stanco, lo poteva essere, ma non ne
molto questa frettolosità, poiché, già stanco del viaggio antecedente, desideravo di riposare
4. figur. debole, fiacco, stanco, spossato, privo di forza (
ed egli, quando il suo cavallo è stanco, / getta le frombe sibilanti a
pensier, che, dal duol vinto e stanco, / fa che gli occhi piangendo
/ « un non poter dormir ed esser stanco ». d. bartoli, 21-177
corna. batacchi, i-42: sono stanco d'aver fronte ramosa. -avere
rami fronzuti. praga, vi-877: stanco son io di splendidi / cieli e
zena, 14: tornava a casa stanco frusto e si gettava sul letto come
a tutto quel sorriso, un po'stanco un po'languido un po'fuggevole,
vittorioso / i fuggitivi di seguir fu stanco, / cercò di refrigerio e di riposo
figur. petrarca, 23-112: gittaimi stanco sovra l'erba un giorno. /
ma l'ingiuria e tormenta, giunto stanco all'amaro fiume della sua passione,
villanel fiaccato e stanco / le schiere sue, donde il mattin
, precipitoso. -anche: essere molto stanco, non connettere bene; avere la
: qui venisti al secol rio, che stanco / del bello adoperar più nel mal
appoggi / de'morbidi guanciali il capo stanco / cade alla queta voluttà del sonno.
e dopo breve / furioso rotear, stanco, a gran pena / col sangue vomitò
assalto. ojetti, ii-787: era stanco, quella mattina,... furente
male in gamba o in gambe: stanco, debole, spossato; incapace,
gambe fiaccate, tronche: sentirsi molto stanco, o anche accasciato, avvilito, atterrito
, sia morale; chi è sempre stanco, neghittoso. canti carnascialeschi, 1-297
garopere. pascoli, 1151: egli era stanco d'udir sempre il rombo / della
cervi. pea, 7-15: non siete stanco dopo esser salito fin qui? si
o al meriggio non abbia il cocchier stanco / durato un pezzo. carducci, 14
pensiero / l'adriaco lion diponga, e stanco / su l'arene natie riposi il
quietamente, era il gemere sconsolato e stanco di un bimbo. 2. per
solo traendo il già comune incarco / stanco segnar gemendo i lunghi solchi? latti
vita ci è il manchevole e lo stanco e il meccanico, gli è perché
che tra via dorma, / gittaimi stanco sovra l'erba un giorno. boccaccio,
i-16: a volte, rotto e stanco dalla passione, si gettava a gridare
gozzi, 406: sarò io però mai stanco di empiere di favole...
pronom. bembo, 1-213: giaceami stanco, e 'l fin de la mia vita
, ii-273: con giacintina sferza / me stanco già e restio, / sforzò di
.. verso un'ora di notte, stanco d'una giornata di caccia,.
delle vecchie foto gli traspariva intorno, nello stanco riverbero delle lampadine economiche.
il cui soave odor non vien mai stanco. soderini, ii-169: il giglio delle
rivedere per giunta, arrivo alla sera stanco come un facchino. manifesti del futurismo,
lunghe le giornate, / il sole, stanco, ritornava indietro. palazzeschi, ii-191
rotto da gli anni e dal camino stanco. idem, 302-8: i'so'colei
2-131: prima privato di moto che stanco di giovare. mancherà prima il moto
richiesta gli ultimi salti mortali; ma è stanco e ricade sui talloni alla seconda giravolta
d'oro, sì come afflitto pellegrino stanco, / che, gito attorno e certe
, vivuto lungamente ne le corti, stanco ne le azioni del mondo, vi
, / e del continuo lagrimar so'stanco. cantari cavallereschi, 77: giunto in
vita ancora, / pur sazio e stanco del goder fallace / son di quest'empio
una vescica. caro, 1-191: quasi stanco palèo, che gorgoglia (l'
il ciel governa e folce, / tomo stanco di viver, non che sazio.
quaranta gradi. pirandello, 7-303: stanco, esausto, dalla troppa fatica,
io moveva orma appena / affaticato e stanco. galileo, 3-4-215: io chiamo
piedi stringe la salita / un albereto stanco. / dalla grata dei rami / rivedo
egli o che 'l cavallo fosse / stanco, o gravasse il sonno pur le ciglia
vino); greve, impacciato; stanco, affaticato. g. cavalcanti,
, impacciato; afflitto da acciacchi; stanco. - anche di animali. beccari
quivi il dolor gridante e non mai stanco, / quivi il catarro con la gran
uomo ancora giovane ma già grigio, stanco di fatiche, di affanni e di
baldini, 6-117: era grigio e stanco le volte che non trovava da attaccar
, 170: se ne va il poeta stanco / colla sbornia sul groppone. baldini
m'assorda. batacchi, ii-120: stanco il nume dell'armi infino all'ossa,
: / e gnmniti ruttar mai non è stanco. = voce dotta, lat
que'tuo'bauli: / e, se stanco tu se', siedivi sopra, / purché
tutto il suo aspetto era gualcito e stanco. bigiaretti, 11-144: spalancava di
2-139: distende il corpo travagliato e stanco / per darsi per un pezzo in
. brancoli, ii-286: se sarò stanco vi chiamerò, ma non mi fate
a. boito, 67: sono stanco, languente, ho già percorso / assai
. zilioli, i-272: il toledo, stanco dalle fatiche della guerra e afflitto d'
, / cader si lascia afflitto e stanco al piano. dottori, 3-95:
/ velo. aleardi, 1-182: quando stanco / al seno tuo riparerà dall'aspre
e tutto si empie, né se clama stanco, / fin che a punto m'
voi allontanerete dalla vita il vostro braccio stanco, ed allora darete un poco di volta
imbianchiscono. landolfi, 9-121: sono stanco, e l'inchiostro imbianchisce paurosamente:
giov. cavalcanti, 76: lo stanco vecchierello del nostro suoi discendenti beneficò
immensurabile tristezza dell'amore divenuto un vizio stanco. corazzini, 4-239: tutte le mie
un bel platano, amore / dormendo stanco presso posò la face. / naiade calliroe
alberga. buonarroti il giovane, i-21: stanco a sera il sol s'immerge,
. carducci, ii-1-260: io sono stanco stanchissimo dalle gigantesche immisurate fatiche di studi
e la tresca, finché colui alquanto stanco vien messo sotto; e prestamente,
cesarotti, 1-xxx-63: il trierarco, stanco di tanti ritardi, si portò alla casa
persona). botta, 5-307: stanco finalmente di far bottino e sangue,
al mauro, / e chionque è stanco dentro nel pensiero: / non forza
de'miei danni / o impietosito o stanco forse, o sazio / è il destin
ogni giorno a valle, tornando la sera stanco, impolverato e a mani vuote.
troppo alla lunga,... mi stanco sorprendere la buona fede o la credulità
254: la impotenza sarà il corpo stanco, debbile, infermo. dalla croce
. mi lamento in silenzio come un bimbo stanco di piangere. calvino, 1-105:
. i. andreini, 1-177: finalmente stanco, pensai dalle amorose imprese poter ritrarmi
la capanna / talor ritorno dal camino stanco, / lieta m'incontri con le
, 170: se ne va il poeta stanco / colla sbornia sul groppone / per
! ». saba, 13: poi stanco mi riduco in sulla sera / alla
/ spalancate veniva un canto lungo, / stanco, di donne, e un incenso
, mia inesperta anima altera; / poi stanco mi riduco in sulla sera / alla
giano, xvii-603-8: io mi poso stanco, e voi invio / iscritto il
. goldoni, ii-660: -non sono stanco, ma ho un altro incomodétto.
atti della giustizia. bisaccioni, 3-44: stanco di udire tanti progressi quanti udiva tutto
m'increscono gli studi fecondi; sono stanco. pascoli, 667: a te cantavo
alquanti salmi, gl'incresceva e sentivasi stanco e attediato e volevasi riposare. a
, solo perché io sono uno poco stanco; pur nondimanco poi che promesso te
alamanni, 6-13-2: il corpo pende / stanco, incurvato ver la terra dura.
, co'segni già visibili di uomo stanco, incurvo il capo, cascante la
mazzini, iv-6- 248: sono stanco, indebolito, e ho lavoro da bastare
era nel suo portamento qualche cosa di stanco e di indeciso. montano, 1-110:
da in-con valore negativo e defatigàtus 4 stanco '. indefensìbile, v. indifensibile
rotto dagli anni, e dal camino stanco. idem, iv-2-13: vidi l'
città il sanguigno / ultimo raggio in occidente stanco. -che non si può pettinare
il sentimento del poeta è un dolore stanco, ineloquente. = voce dotta,
. michelstaedter, 401: l'occhio stanco e ardente la tenebra / pur mira
fors'anche perché, vergine affatto né stanco dalle precedenti fatiche, non si rifiutava
forza fisica, di energia; spossato, stanco. b. davanzali, ii-96
i-34: arrivò più morto che vivo, stanco ed affaticato dal peso e dal viaggio
o al meriggio non abbia il cocchier stanco / durato un pezzo. -preceduto
sfrondo / folta e infinita, ornai stanco m'appago. n. agostini,
una reai donzella. varano, 1-3: stanco de'miei corsi tristissim'anni / sul
1-255: mentre fato crudel non è mai stanco / di meco usar l'inessorabil arco
dal ciclone. rebora, 2-12: stanco infogna giù piaceri e sonni.
fiori / riposai il corpo fastidito e stanco. tasso, 7-1: intanto erminia infra
3. spossato, affranto; indebolito, stanco; stremato. cicerchia, 1-164:
da barberino, 205: i'son sì stanco di questi trattati / che vanno un
ingrotta. cattaneo, vi-1-316: quando stanco s'ingrotta nella cella notturna...
bocchelli, 19-320: solo vegliava giobbe, stanco ma di una stanchezza che gli inibiva
: -no... no, sono stanco, ho sonno -af- foltò alberto,
esser vuoi lieto assai prima che stanco: / messo t'ho innanzi:
ed ella ha bene allor quand'io son stanco; / che maraviglia ho io se
nelle profonde insanabili piaghe del mio cuore, stanco di comprare la vita con le lagrime
petrarca, 43-7: poi che cercando stanco non seppe ove / s'albergasse da presso
9. ant. malato, sofferente; stanco, sfinito. lamenti storici, iv-188
m'illudo,... / stanco alla fine anche di dirmi stanco, /
. / stanco alla fine anche di dirmi stanco, / e saziato d'orrore e
lo sguardo, rabbuffato e come inselvato, stanco e pur vivido nella ispida e confusa
carducci, ii-7- 234: sono stanco, rifinito, fatto ebete dal caldo e
una spina dorsale fiaccata, un cuore stanco e impudente, una volontà instabile,
, gigetta, perché ormai sono troppo stanco e non posso far nulla. m'insulto
. indotto, persuaso. uscivo irato e stanco / dall'unghie intabaccate d'un
: io m'illudo... / stanco alla fine anche di dirmi stanco,
/ stanco alla fine anche di dirmi stanco, / e saziato d'orrore e d'
/ e di tanta dolcezza oppresso e stanco. sercambi, iii-3: con quella
, colpa. oliva, 640: stanco e famelico discoprì alla samaritana l'intemperanza
: il ciel con voti intempestivi 10 stanco, / chiedendo aprii, ch'è lungi
. altomare, lxxv-54: la sera stanco cadevo preda del sonno / che m'
tempo. carducci, ii-14-129: sono stanco di far da alabardiere in coteste piccole
(181): l'esaminatore fu prima stanco d'interrogare che la sventurata di mentire
: cari amici, io sono un poco stanco di fare da punto d'intersezione ai
delle mani intessute, tenendovi dentro il ginocchio stanco. -disposto in modo alterno.
il sonno venne, e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di
tristezza mi opprimeva / lasciandomi intontito e stanco / della celeste caduta. moravia, ix-23
cui i'ho invidia di quel vecchio stanco, / che fa co le sue spalle
fermo. leopardi, iii-328: essendo stanco di far guerra all'invincibile, tengo
borghese, 6-99: ero famelico e stanco, / nel corpo invischiato di sudore
/ quel mitragliato avanzo, ultimo e stanco, / d'audacie eroiche, d'epici
gozzi [tommaseo]: occhio mio stanco e in mortai nebbia involto, / sì
m'involvo, / mi cpnfondo, mi stanco e non risolvo. 9.
la farà il popolo italiano, quando, stanco di queste ire partigiane, si volgerà
luce propria. ungaretti, 9-83: per stanco e immobile deliquio / se soffocando di
antologia della signora jolanda de blasi ero stanco di coturni antichi e moderni, di
, e senza repliche, perché mi stanco subito e non posso durar tanto in
: stare molto male, essere molto stanco sia fisicamente, sia psichicamente).
fine. mazzini, 9-12: sono stanco d'avvolgermi in questo labirinto di codardie
velo dell'error; già il cielo è stanco / di più soffrirti, la vendetta
passando / ne la ventura etate / lo stanco passaggier stupido arresti / il vagabondo piede
: l'arco che spezzasti / era già stanco d'opere: avea fatto / il
baldini, i-222: ogni tanto un lamentio stanco di proiettile che solca l'aria.
giardini. tarchetti, 6-ii-75: sentivasi stanco e sopraffatto dalla sete, quando vide
languire), agg. debole, stanco, privo di forze, prostrato, sfinito
era nel suo portamento qualche cosa di stanco e di indeciso. moravia, xi-378
sforzi indarno / iva facendo il mio stanco languente / brando. -povero di
. a. boito, 67: sono stanco, languente, ho già percorso /
. alquanto prostrato fisicamente o moralmente; stanco, esausto, estenuato.
1-iv-41: gli spirti avviva, il cuor stanco ricrea; / a languidi pensier porgi
358: a ristorarlo appunto / sudante e stanco d'acconciar commise / su tripode di
che ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia
lassare 'stancare '(da lassus 'stanco '); cfr. fr.
agg. ant. e letter. stanco, abbattuto, depresso, sfiancato,
ed essendo arrivato, tutto mi trovai stanco,... e per attemperare la
agg. ant. e letter. stanco, affaticato (per dure fatiche, per
tornò 'l cavallo afflitto, lasso e stanco, / senza cavezza e senza posolino
jennaro, 81: così volunteroso, stanco e lasso / per un sentier m'invio
l'umana vita / a l'uom che stanco e lasso ornai languisce, / nel
= voce dotta, lat. lassus * stanco, spossato, estenuato ', (
duol mi struggo, e di fuggir mi stanco. amàbile di continenzia, 129:
, / altra fanciulla dal viso più stanco / mesce e prepara. pavese, 4-146
egregio e singolare imitatore e laudator non mai stanco. papini, 27-211: bada,
-per antifrasi. petrarca, i-4-147: stanco riposo e riposato affanno, / chiaro
non langue, / quando assetato e stanco / non più bevve del fiume acqua
non langue, / quando assetato e stanco / non più bevve del fiume acqua
de jennaro, 81: così volunteroso, stanco e lasso, / per un sentier
già era il mio desio presso che stanco, / quando mi fece una leggiadra vista
bigliardo. slataper, 2-343: sono stanco e ho voglia di star sdraiato sul
omei. ariosto, 23-131: e stanco al fin e al fin di sudor
. -anche: fiacco, debole, stanco, timido, pauroso. morovelli,
freno, / scrivendo io non sarei mai stanco e leno / sol per poter vostre
. bembo, 1-218: questo incarco stanco e frale [il corpo] / tutto
sonno venne, e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di
: quando 'l marito ritorna a casa stanco per la fatica de i negozi,
un uomo dell'età mia e giustamente stanco delle tante sue inevitabili occupazioni. spallanzani
volgar., i-585: anzi ancora stanco di vivere, si fecie portare in
/ s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. g. villani, 11-2
, straniarsi. ariosto, 45-85: stanco dimostrandosi e svogliato, / più tosto
, / a dimostrar che 'l ghibellino stanco, / tegnendosi da'guelfi molto offeso
lasciano libera che la sera (e sono stanco) me ne scusino. c
vita scolante del più lezzoso libertinaggio, stanco ma non sazio, se pria di
/ o al meriggio non abbia il cocchier stanco / durato un pezzo. fantoni,
vagabondo, intendete bene, affaticato, stanco, smarrito. / e l'
che rimangon inermi amore / dormendo stanco presso posò la face. leonardo,
/ s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. idem, par., 25-104
dolce sole, ardente d'estate, stanco e rosso d'autunno; lieto di primavera
: le lievi membra quasi lasso e stanco / appoggia ad un bastone. linati,
aggiungeva un che di privilegiato e di stanco: quasi un'affascinante tristezza borbonica.
. molza. 1-298: il pellegrin stanco ama / ombrosa loggia dopo lunga strada
un organo, una facoltà); stanco, sfibrato. casoni, 3-32:
mercato. 4. figur. stanco, depresso, estenuato per sfibranti fatiche
che il bovile abbandona, lasso e stanco / d'azzufarsi co'veltri e co'pastori
petrarca, 43-6: poi che cercando stanco non seppe ove / s'albergasse da
signor, cui benedir mai non mi stanco, / grazie ti rendo, che fangosa
notte. aleardi, 1-182: quando stanco / al seno tuo riparerà dall'aspre /
: qualche vecchione in lucco, che stanco dallo sbisoriare in chiesa o dal perder
/ il sacro nome, che già stanco verga / lo stil, cui tanto onor
16: dove pur mi tirate / stanco a parlar di voi, occhi lucenti
lugubri / fin che 'l mio spirto stanco si riabbia. dell'uva, io7:
73-48: a forza di venti / stanco nocchier di notte alza la testa / a'
gadda, 10-189: quel lumignolo così stanco e dimesso, immobilità chiusa nel suo
= dimin. di lungo1. stanco, / chiedendo aprii ch'è lungi,
, / e del continuo lagrimar so'stanco. boccaccio, dee., proem.
designavano nella grama ferdinandea e nel suo stanco macchinatore il punto più attivo e l'
/ spalancate veniva un canto lungo, / stanco, di donne, e un incenso
che assalta in sul sentiero / il stanco peregrino a l'improviso, / nel
e col ferrato piè non è mai stanco / batter il prato, e tutte l'
di piacere? carducci, iii-3-230: sono stanco, e vorrei riposare. / vorrei
so vedere come si possa dir quello stanco d'oltraggi, mentre ella manda amore
bianco; / odono salire dal cuore stanco / sperduti echi d'anni lontani.
andar per tutta mantova,... stanco da l'infermità, la quale è
o meno grave depressione morale; sentirsi stanco, sfiduciato, avvilito. sanudo,
: nullo giugneva a lui, né sì stanco quanto al corpo, né sì mal
..; ogni uomo era molle e stanco più che se combattuto avesse: i
pur se non è sazio, almen sia stanco; / ma egli...
. bernari, 1-48: teodoro è stanco; tanto stanco che si appoggia alle
1-48: teodoro è stanco; tanto stanco che si appoggia alle sbarre del passaggio
massaia, vii-201: messosi a letto stanco ed alquanto di malessere, passò una
/ ti aspettano, e veggendo te sì stanco / malignano che hai zelo e che
benché il sembri offuscar) l'ingegno stanco. pindemonte, 142: melanconia, /
vecchie foto gli traspariva intorno, nello stanco riverbero delle lampadine economiche. 6
, / eo per lor non mi stanco, / che non mi posson manco /
da mancamento, da debolezza estrema; stanco, sfinito; che viene meno per
: il qual per le fatiche era sì stanco / che quasimente venia tutto manco.
l'alito manco / e son lassalo e stanco. serdini, 1-83: si fèr
: dove io tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea,
. saba, 276: uno stanco / esser credevo, al sole che vien
che al primo dolce saria vinto e stanco; / così mia vita che d'amor
-in senso generico: pena mannaia, o stanco o saziato. di morte. -mettere
'l veghiar e 'l sonno / io stava stanco. de dormir disio, / quando
ch'era sol di mirar quasi già stanco / una fera m'apparve da man
, sulla mano stanca: v. stanco. -cedere, passare la mano:
e la man destra al cor già stanco porge. dominici, 1-115: questi
voler chiuder in versi / suo'laudi fora stanco / chi più degna la mano a
cattaneo, iii-2-334: un nemico già stanco e snervato, era da una mezza
marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca. -foriero
altre imprese cercando in asia giva, / stanco dal mareggiar, fermò le piante /
, quantunque fossi ammalato e mi sentissi stanco, pure volli assistere alla funzione. di
marina / fuggìo in porto già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e
cristallo / immoto: un gran mare stanco. de pisis, 1-210: la copertina
dei soldati], o ammalato o stanco o per altro accidente sbandato dall'esercito
, fa chi lo porta non mai stanco. 4. sm. ant
son femmine. mazzini, 27-226: sono stanco di cospirare nel buio e con gente
maturo 'è sinonimo di lasso, stanco. è traslato dalle frutte, le quali
lauro / che facean ombra al mio stanco penserò; / perduto ho quel
. g. gozzi, 66: stanco del lungo meditare in sui libri,
agitata, durante la quale egli, stanco finalmente d'un lungo periodo di continue
si aggravasse; perché davvero mi sento stanco, sazio e nauseato per le mille
un momentino. d'annunzio, ii-247: stanco dei sorridenti / uomini vestiti di frode
e della mia anima, tanto sarò stanco e vuoto e menomato. pratolini,
pirandello, 8-1014: ah, sono stanco, mio caro, d'attaccar da
figliuolo / a la sua casa. è stanco di mentire. rebora, 74
mondo ancor sereno, / e, stanco, a l'ombra tua chiara bearmi.
io lessi quel che dal caro, stanco dell'officio suo, fu scritto in questo
, / altra fanciulla dal viso più stanco / mesce e prepara. -figur.
/ un messaggier che parea afflitto e stanco. tansillo, 1-24: io ben v'
fece el corpo, che mai non fu stanco, / di santo barlaàm.
tergo. alamanni, 7-i-324: lo stanco messor si posa all'ombra / lieto mangiando
compilait'. comisso, 17-51: sono stanco di fare del giornalismo. è diventato un
una meta. quando si sarebbe sentito stanco, sarebbe entrato in un caffè. g
18-285: con il michelangiolesco sforzo dello stanco che si risolleva, questi frantumi di
, = femm. di mietitore. stanco. pascoli, 1026: i mietitori ai
disagio e mancamento di molte cose necessarie stanco, [l'imperadore] si risolvè di
, vecchio protettore di modana e forsi stanco in tal ministero, è stato aggionto per
nel pollaio. tasso, i-185: stanco di poetare, mi son volto a
. saba, 399: il vecchio stanco ed il ragazzo ardito / sono anch'essi
il più fulgido arcangelo... stanco d'avere battagliato contro le spade sguainate
non sono schiavi. pirandello, 8-1057: stanco morto, alla fine, e al
242-1: mira quel colle, o stanco mio cor vago: / ivi lasciammo
ch'era sol di mirar quasi già stanco, / una fera m'apparve da man
/ la carità del buio. è stanco di vedere, / di battere il tripudio
per anco, / benché vecchio, benché stanco. / solo vo'cangiar mitidio,
/ quel mitragliato avanzo, ultimo e stanco, / d'audacie eroiche, d'
era passata e il costante, già stanco di aspettare accendeva dei moccoletti in pieno
ed al collare ed alle volte, togliendosi stanco dal lavoro, se ne usciva tardi
né l'amistà consuolo / porge allo stanco duolo? tommaseo, 11-53: l'ultima
acciuffato e non lo molla; quando è stanco di picchiarlo lo lascia in bottega e
salva in su la molle arena; / stanco, anelando, io poi vi giungo
cercato indarno, e son già molle e stanco. tasso, 6-44: il fero
fiata a cavallo di poste, / che stanco e molle a l'osteria ne viene
3-ii-37: quando un signore indiano è stanco ed ozioso o giace dormendo, si
. petrarca, 43-8: poi che cercando stanco non seppe ove / s'albergasse da
a quel modo per le scale senza essere stanco. -mezzo mondo: gran numero di
sera, però, il vento, stanco di queste monellerie di tutto il giorno,
immutabili gesti dell'uomo, dietro lo stanco monocolorismo dello stile. =
: sotto la impotenza sarà il corpo stanco, debile, infermo; e qui saranno
. murtola, 8-24: al rozzo e stanco zappator d'avante / dié il mordace
insetti '. pascoli, 587: sei stanco: è vero? hai male al
il morituro / fiore s'inchina, stanco, nell'arsura. 3.
. quante volte egli muti il suo lato stanco, tante volte tremare tutta cicilia con
. a. boito, 67: sono stanco, languente, ho già percorso /
3-611: a me del mortai cammin già stanco / parve veggendo del piacer alate /
i-475: si era fermato a riposare, stanco dalla fatica e mortificato dalla fame.
suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria
un valore fortemente enfatico e intensivo (stanco morto, innamorato morto: fin quasi a
, 8-845: costernatissimo, esasperato, stanco morto, gigi venanzi stava a mirarlo con
, svogliato, rassegnato; infiacchito, stanco, spossato. f. f.
, co'segni già visibili di uomo stanco; incurvo il capo, cascante la
il piè, che qual fiaccato e stanco / torna a le mosse a lo spirar
/ con inchino umil, debile e stanco, / con ogni mostra esterior l'onora
ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia,
/ quetar i moti del pensier suo stanco. o. rucellai, 8-12: -
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco. bettini, 1-105: presso alla foce
dell'ebano mio / pianti novelli, io stanco e moltilustre? 2.
stender su l'ebre lane il corpo stanco, / se mi sembrano ognor gli ostri
nanna, hai fatto tardi stasera, sei stanco, hai giocato tutto il giorno.
feccia, il mondo, / pietoso o stanco, l'obliò! zanella, 22:
che, / facendo il vecchio stanco e cagionevole, / dice: -
morto, n. 1. -nato stanco: indolente, pigro o che volontariamente
era mosso con la camminata del nato stanco verso i compari. -non nato
nauseata. 3. sazio, stanco; annoiato, tediato. zucchetti,
i labbri. foscolo, vii-145: stanco e nauseato della gloria della terra,
vorrei che, quando sarai vecchio e stanco, e nauseato del 'successo '
. -benissimo: anche tu sei stanco del navigare. -con uso impers.
pirandello, 8-1014: ah, sono stanco, mio caro, d'attaccar da
leopardi, 954: -anche tu sei stanco del navigare. -non del navigare in ogni
diede a brontolare, che già ero stanco di lei, e che non cercavo nulla
pomeriggio nebuloso, illuminato come da uno stanco riverbero biancastro. c. e. gadda
non si pieghi / e ristorar lo stanco corpo nieghi. b. corsini, 70
: quando '1 marito ritorna a casa stanco per la fatica de i negozi,
petrarca, 81-4: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le
que'paesani e ne rinvenne lo imperio stanco. cacherano di bricherasio, 1-27:
indietro mi rivolve, ond'io mi stanco / e vegno manco (lasso) e
: giacea prosteso, come sonnacchioso e stanco sulla poppa di essa un vecchio terribile di
dire: non posso, perché sono stanco. pascoli, 259: eccoli tutti
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco: / cade del bianco con un tonfo
oh; quel viso! com'era stanco, stanco, povera liliana, quel capo
quel viso! com'era stanco, stanco, povera liliana, quel capo, nel
rosseggiar di sangue. fucini, 1000: stanco, svogliato, con la nivea mano
, / quando il miser nocchier, già stanco e smorto, / non trova altro
a quale uom sia dal caldo afflitto e stanco, / quando avien che riposi el
volontaria follia, piacevol male, / stanco riposo, utilità nocente, / disperato
. siri, i-70: era egli stanco, soprafatto dal timore e noiato da'
al campo, / anzi erge a stanco piè noioso inciampo. 14.
solo perché io sono uno poco stanco; pur nondimanco poi che promesso
. visconti venosta, 327: sebbene stanco e trafelato, dovetti fare il mio
/ mio spirto mesto, lacerato e stanco. sassetti, 380: se bene le
perché degli anni la vicenda noti? / stanco non sei dei ponderosi moti?
? boine, i-108: se sono stanco di catalogare, di far la notomia a
sento più scura / farsi la notte dello stanco ingegno. linati, 10-148: quello
prima1 delle nove; ma ero anche assai stanco. d'annunzio, iv-1-236: fatemi
un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto / un desiderio
bacchetti, 2-i-563: il bimbo piccolo, stanco, a un tratto agguantò nel pugno
avanti per sbilanciare in su tutto lo stanco corpo! montale, 1-61: valmorbia
terra. biondo, xlv-73: non solamente stanco di mirare la donna mia, ma
a riva / e del continuo lagrimar so'stanco. boccaccio, dee., 8-7