più degni. marino, 6-122: stan disposti ne'quadri i fiori intatti /
: le due [zone] da lato stan tra 'l sole e 'l rezzo:
[gli uccelli], / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
515: le tirrene acròpoli che sole / stan su i fioriti clivi a contemplare.
sciame [d'innamorati], che stan sempre là dentro, / affatturati da diversi
piena. arici, 55: molti stan dogli e vasellami e conche, / dove
sì come becchini a la fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida
da bascapè, v-189-215: ora sen stan entrambidù / en quel logo o illi
primo alterante, che è la luce, stan sempre lucidi. 2. medie.
/ e d'avorio bianchissime altrettante / stan divise in due parti. leopardi,
1-19: or tutto tace: amiche / stan le tenèbre su la muta reggia.
: de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli e intorno intorno
.. più ordini di architettura ci stan bene l'uno sopra l'altro, poiché
picciola guaina ove a'tuoi cenni / mille stan pronti ognora argentei spilli.
garfa- gnana a un passo / mi stan le selve, e parmene un fulgore
accorse. idem, 14-33: mentre essi stan sospesi, a lor d'aspetto /
assai e boni, / che non stan sol, se 'n ria parte no'i
appiccato. frezzi, ii- 18-146: stan questi del sangue assetiti / vieppiù che
dei telai: è dalle sei che stan sgobbando tra il ronzìo assordante delle
con corti serpentelli. marino, 341: stan le dorate trecce / con un semplice
mostri schivo? ariosto, 145: stan gli altri in festa, in gioia ed
cose o persone che s'accordano, stan bene insieme, s'avvengono.
fugge e inganna, / sempre insieme stan contenti. compagnia del mantellaccio, 2-43
cucina / e quelle che nell'orto stan zappando. / col pastorale, come una
la nuora e sua figlia ventenne, stan trascinando pel corso da tre o quattr'
a'banchi, a'remi, / si stan piangendo in questi casi estremi. caro
a contar tutti quanti, / che stan per fiumi e per paludi e laghi
garzoni, 1-908: e vi stan dentro i vermicelli intorno a quindici,
altre femine / di casa, mentre essi stan quivi a battere / il becco,
che vale una piastra i grossi negozianti stan lì a discutere, a inveire, a
altre femine / di casa, mentre essi stan quivi ragnateli hanno tesa la rete
buonarroti il giovane, 9-523: egli stan pur benin con quelle borse / di
è erede, più di dieci avvocati / stan colla bocca aperta attenti e preparati,
9-31-29: somigliandoli ancor alle navi che stan su le volte, perché bordeggiano contra vento
a contar tutti quanti, / che stan per fiumi e per paludi e laghi
e i lombricai /... / stan sempre impantanati e nel marame / d'
/ che lo portan di tela e vi stan drento, / per esser manco visti
ha di sì cattivi / che nudi stan colle calcagne al culo, / perché si
sì come becchini a la fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida
guatarsi, a quella guisa / che si stan misurando entro il deserto / due nemici
il giovane, 9-869: tutte le cose stan sulle cannucce: / gli uomin sotto
de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli e intorno intorno
: a un quadrivio una dozzina di capre stan ferme, la testa in una museroletta
, dentro a'lor usci / ritirati stan svelti. marino, i-20: picchia,
voglie infide / le cure e il tedio stan. pascoli, 795: tra i
le vezzose / carezzarti lusingarti / quando stan per ingannarti. giusti, i-523: trattano
/ e d'avorio bianchissimo altrettante / stan divise in due parti; e moto
apre il vaporetto. venere e nettuno stan di casa in qualcuno di questi palazzi
: paesani non men che peregrini / stan su i balconi a le bell'opre intenti
, è ver, serrate a catenaccio / stan dalla cuoca. manzoni, pr.
nome se non se nel cimiterio ove stan seppelliti. leopardi, iii-595: non
ha di sì cattivi / che nudi stan colle calcagne al culo, / perché
iriga, / sì che i suoi arbuscelli stan più vivi. g. villani
-figur. anonimo, ix-455: stan le città lombarde colle chiave / in
nembi orridi e cupi, / e stan pendenti in minacciosa fronte. tommaseo,
de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli e intorno intorno /
di paglia a falde larghe e ondulate stan curve a piantare cavolfiori. -per
le recenti idee, ché non vi stan chiuse ancor bene, e le idee
è pieno d'infinite cellule, dove stan chiusi e preparati più e diversi pensieri
, e piene / d'amaro tedio stan l'ore cessanti. e. cecchi,
voi pure / vi afforzate: ma stan le leggi meco. monti, x-2-120:
sì come becchini a la fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida riva
escono le recenti idee, ché non vi stan chiuse ancor bene, e le idee
come dal padre. garzoni, 1-89: stan tutto il giorno su le piazze,
irrigidita, e piene / d'amaro tedio stan l'ore cessanti. 2.
che de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli e intorno intorno
sparano un archibusata all'aria; e si stan cheti, e coll'orecchio intentissimo:
/ ma timor n'hanno, e stan per forza cheti. firenzuola, 13:
tutta piena, / zeppe le panche e stan calcati e fitti, / come sul
, 9-199: gli ottonai / non stan ben fra gli orefici e i chiavari
mura poco elevate sopra le sedie, che stan d'intorno al concavo dell'esterior muro
170: dietro i vetri rilucenti / stan le ciane commentando / per la strada
ciarliere / solitarie monachelle / ch'ognor stan su l'uscio a bere / del
i nembi orridi e cupi, / e stan pendenti in minacciosa fronte. manzoni,
dolor cocenti. anonimo, ix-455: stan le città lombarde colle chiave / in
guatarsi, a quella guisa / che si stan misurando entro il deserto / due nemici
alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne parie / come d'
: alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne parie / come d'
: / dietro i vetri rilucenti / stan le ciane commentando. c. e.
il cuor ferito, / ch'a rimirarsi stan l'ore confitti. g. gozzi
, anzi meri pedanti, i quali stan tutto il giorno su le piazze e dentro
515: le tirrene acròpoli che sole / stan su i fioriti clivi a contemplare.
si contenda. garzoni, 1-89: stan tutto il giorno su le piazze, e
, chiunque sia, passerà diritto; stan quieti, e, a buon conto,
viso. marino, 16-165: re- stan con fronti stupide e dimesse, / e
. marino, vii- 520: stan su gli usci, un d'avorio ed
9-359: i rutili sepolti / se ne stan da la crapula e dal sonno.
, / che su i deschi gli stan, ridon di lui. giusti, 2-129
cucina / e quelle che nell'orto stan zappando. / col pastorale, come
alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne parie / come d'
/ al di cui fianco intorno / stan mille schiere alate. c. bentivoglio,
ha di sì cattivi / che nudi stan colle calcagne al culo, / perché si
tradizione. sono severi... stan sulle sue i primi giorni, e non
nel giro de'calzoni / se ne stan pendoloni, / e de'puntali suoi decapitate
mondo. l. martelli, 1-187: stan gli altari intorno: / e la
barilli, 6-115: venere e nettuno stan di casa in qualcuno di questi palazzi.
e torture d'ogni sorte, ivi stan delineati naufragi e guerre civili, ivi d'
le recenti idee, ché non vi stan chiuse ancor bene, e le idee vecchie
il sospirato porto / per afferrar già stan le argive prore; / e torreggiar
sol tutte le pene, / che chiuse stan dentro all'orrendo avemo. casti,
freddi sassi / imprimerai di baci ove stan chiuse / le ceneri de'gran cigni
alfieri, 1-558: già in alto stan gli ignudi ferri: accenna, / accenna
. govoni, 2-93: due grassi grillìtalpe stan scuffiando / la pappa amara che fu
. segneri, i-375: i suoi dileggiatori stan giù nel baratro deltinferno a invidiarlo.
cosa. v. franco, 320: stan pur duo uccelli in lieta dilettanza /
gran cuore, i quali se ne stan colà fra'dimentichi. leopardi, 3-28:
arte sua, tutte le regole migliori gli stan davanti a gli occhi, e quando
mi toglio, / rime avanti mi stan, quei, che le fèo, /
che vale una piastra i grossi negozianti stan lì a discutere, a inveire. moravia
l corso, / e i venti che stan fuor dispoglia e scaccia / ne i
] fa terzane, / ch'oggi stan bene e la febbre han domane.
, e con gli artigli / già stan lor sopra. ahi quanto sangue piove!
/ e d'avorio bianchissimo altrettante / stan divise in due parti; o moto o
se chiuse a chi non dona / stan le porte di filli, io che far
da bascapé, v-189-212: ora sen stan entrambidù / en quel logo o illi
pelago / dominator et arbitro, / tutte stan tonde stupide, / e tutto 'l
vipereo flagello e l'atre faci / stan le rabide erinni: ecco quai merta /
al lito infausto! / dove le genti stan sul mare accorte / per far de
sé non dànno odore: / vi stan tutti esausti e passi / senza olezzo
. poliziano, st., 1-66: stan sospirosi e di dolor confusi; /
/ nel giro de'calzoni / se ne stan pendolonè / e de'puntali suoi decapitate
dei facchini arabi, dalle cave che stan rimpiattate tra l'estremo limite fuori del porto
che, chiunque sia, passerà diritto; stan quieti, e, a buon conto
col vipereo flagello e l'atre faci / stan le rabide erinni: ecco quai merta
si è stabilito, ed al cui piede stan le femmine, non fa che gridare
/ e d'avorio bianchissime altrettante / stan divise in due parti; e moto
e altri con parole: / e stan con fantasia stabile e ferma, / che
greco a quei che in fasce / stan del latino ancor nel lustro nono
si dice ancora fate alle donne che stan ritirate. 5. locuz.
come i pampini della rossa vigna / stan per tornare edera, / come il frumento
bicorni. frezzi, i-16-113, qui stan centauri e fauni incestuosi, / turpi in
bestie contrafacte e soze / e monstri stan con busti lor ferrigni. g. m
baldini, 3-95: le statue felici che stan sull'attico a figurare l'abbondanza dei
luna co'suoi rai percuote; / stan l'altre all'ombra, e la patente
si viaggia così poco... tutti stan fermi, e aspettano che finisca la
dei facchini arabi, dalle cave che stan rimpiattate tra l'estremo limite fuori del
vipereo flagello e l'atre faci / stan le rabide erinni. guerrazzi, 6-7
, /... / tutte stan fonde stupide / e tutto 'l porto tacito
, 9-199: perocché gli ottonai / non stan ben fra gli orefici, e i
cecchi, 382: i poveri / stan sempre tra le forche e santa candida.
per salvarla. tommaseo, 1-68: stan per tutto pensose e frementi / fra
di fior preme per trono; / gli stan danzando i forosetti avanti, / e
caro, 6-957: qui se ne stan le fortunate genti, / parte in
/ più spiace a dio; e però stan di sutto / li frodo- lenti e
suoi piedi che coloro, i quali stan di casa nella frazione non si dicano
trissino, 2-2-219: quei romani / stan su le mura come vespe ed api
grammatici, anzi meri pedanti, i quali stan tutto il giorno su le piazze e
abbigliate e velate di bianco... stan savie savie, lo sguardo raccolto
dal nido: / e le fere si stan ne le lor grotte. garzoni,
: uomini dai cinquanta ai sessant'anni stan chiusi dalla testa ai piedi entro un
, 2-17: due o tre impiegati che stan dietro una gabbia a vetri. alvaro
il tempo è galantuomo, i monti stan fermi e gli uomini s'incontrano.
cuoio,... se ne stan dentro nella fossa. giusti, 4-i-45:
buonarroti il giovane, 9-523: egli stan pur benin... /.
-oh quanto tradimento! / quanti gani stan qui e quanti ludi! bresciani, 1-ii-283
, li-2-490: la situazioni in che stan disposte le cose vieta partiti di miglior
luogo per cui progrediscon le scienze, stan dividendo un cartoccione di roba, e ridono
girelle / e d'avorio bianchissime altrettante / stan divise in due parti; e moto
usi qualche cortesia, overo della testa ove stan gli occhi ghiotti per i leccardi,
imbelli / e delicati ghiri, che stan tutta / la stagione del verno rintanati,
frezzi, ii-16-36: quanti giani stan qui, e quanti ludi!
caro, 6-959: qui se ne stan le fortunate genti, /...
/ non incontrò finor. bianchissimo altrettante / stan divise in due parti. -
ha fatto sì belle scarpette, che ti stan sì ben, girométta, ne andorno le
boterò, 6-207: questa che ti stan sì ben? '. fortezza
... di quei che sulle piazze stan girovagando a bocca socchiusa e a fronte
o quanto tradimento! / quanti giani stan qui, e quanti ludi! aretino,
abbia fatto pruova. folengo, ii-42: stan muti e fuora di se stessi /
chiostro. barilli, 5-268: stan le giunoni nere del sudan,
e sul muro all'intorno effigiate / stan giustizia, prudenza e temperanza. carducci
dov'essi sono arrivati, e ci stan comodi. guerrazzi, 2-44: quanti
po'a quell'altre che a occidente stan, / lui riconoscan per sovran signore.
su per i tedeschi, / i tedeschi stan qui per il granduca: / e
. i ragni e i pipistrelli / che stan coi grifi agli orli delle buche.
entra monsignore e suoi prelati / perditi stan costà: la grillanduzza. =
. govoni, 2-93: due grassi grillitalpe stan scuffiando / la pappa amara che
, 144: le fere si stan ne le lor grotte. nannini [olao
guaina, ove a'tuoi cenni / mille stan pronti ognora argentei spilli. inventari,
e la uscita, / dove alla guarda stan molte persone. = forma ant
niuna guisa sofferrebbe. folengo, ii-76: stan del palazzo fuore, / né per
avea. saluzzo roero, 3-i-173: stan fra costor nileo di volto acerbo, /
, abbiate pazienza: / poiché ci stan sì bene accomodati. b. fioretti,
, 18-172: tra l'arme e'carriaggi stan roversi, / nel vin, nel
le lor penne, allorché quelle / stan più impettite e colla coda alzata. pananti
: di giove ai cenni / perciò stan pronte in sulle regie soglie / le
, x-4-8: quindi fredde incalcate / stan de'celesti talami / le piume desolate
. scolpiti nel tondeggiamento / de'lombi stan due solchi; / ampia la schiena /
l'onestà. frezzi, i-16-112: qui stan centauri e fauni incestuosi, / turpi
ci accosteremo a quei che fuori / stan custodi alla terra, / finch'ordine
. corsini, 12-24: ferme incontra si stan tavverse schiere. are. lamberti,
monti, x-2-154: al fianco / gli stan tre volte dieci mila intatte / spade
secondo l'ordine inculcato tanto da cristo, stan sempre desti, cioè non permettono che
: oh se tutti color che non stan cheti / e rivelano altrui quanto si
nullo o indistintissimo. testi, ii-76: stan tra nere e rance / d'indistinto
bellezza ed ogni grazia in voi / stan come perla che s'indori e inostri.
l'accette infeste. caro, 2-552: stan con l'armi infeste, / parate
frugoni, i-1-153: le muse / mi stan d'intorno, mentre, amico vate
. d'annunzio, i-966: stan li eroi ne 'l sangue spenti: /
: oh se tutti color, che non stan cheti / e rivelano altrui quanto si
/ una dama e due guerrieri / stan qui fuori, e dell'ingresso /
dal senso a quei piaceri sensuali che stan loro innanzi, han di bisogno che i
bellezza ed ogni grazia in voi / stan come perla che s'indori e inostri.
farfalle v'accorrono: e mentre lo stan mirando, da se stessi incautamente s'insaccano
scrittura. testi fiorentini, 64: stan ^ iaro,... acciò che
frulli vivaci i colombi; / altri stan fermi a 'l dolce tepor de 'l meriggio
50: sopra la cattedrale debolmente insolata stan nell'azzurro nubi strane da portar santi.
notte, eterno oblio profondo, / stan laggiù meco. manzoni, pr. sp
intensi, invidi, quanti / gli stan più in atto riverenti intorno? bocalosi
ninnoloni d'agosto /... / stan fermi lungamente al medesimo posto / divisi
dentro le casse in sepoltura / non stan le camiciole ed i giubboni, / né
: de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli e intorno intorno
, ché si strangolerebbero; e però stan pur soave; e così non si stregne
. nieri, 3-108: tutti stan zitti e solamente quella lammia lì
noi voler or di presente, / come stan quoche eccellente / far vedere queste stanze
casti, ii-2-24: per ordine si stan del trono ai lati, / secondo i
aver a fronte que'miseri disaccurati, che stan ravvolti nelle legature del senso e non
i senesi e'fiorentini; / come stan lor che li par esser savi? /
de'pensier miei, che se ne stan languendo in continua voglia. -accordare un
, / da'quali i vermi non stan mai lontano: / o pur che
lombare. campailla, 13-63: stan dietro gl'intestin, de le lombali
nulla all'uom di somigliante, / stan sempre impantanati. guerrazzi, iii-29:
ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza. casti,
caro, 6-959: qui se ne stan le fortunate genti, / parte in
/ ché gli sta peggio che non stan le lucciole. -vendere a qualcuno lucciole
in mente a'poeti stessi mentre che stan componendo. foscolo, xvii-167: scrivi
rischiarano il silenzio sepolcrale: / allineati stan nello scaffale / mille volumi / che alluminava
parini, 116: innanzi a lui stan cheti / gli splendidi magnati a cui
persona). amenta, 140: stan situati quei mendici / l'un sopra
ladri non andaro, / perché i ladri stan ben col malandrino.
/ più spiace a dio; e però stan di sotto / li frodolenti, e
proverbi toscani, 128: quando i ragazzi stan cheti, han fatto qualche malestro.
diportarsi, / che per le celle stan di questo chiostro. redi, 16-ii-219
l'adomarlo di tutti i graduati aggettivi che stan di casa fra la beozia e l'
sotto l'armerie; benché queste talora stan bene per conservarsi nella più alta e luminosa
/ -dentro alla porta sono, e stan fermi e cheti, / intorno a
bardi, 1-11-4: dove senton buon pan stan volentieri. / o dove trovan buona
e i lombricai /... / stan sempre impantanati e nel marame / d'
destexi, / che und'eli van o stan / un'atra zenoa ge fan.
un fier gigante e un lepido / nano stan presso al duce; / ma sulla
quanti [gli uccelli] / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
: mosse da tetre ognor diversamente / stan l'aquose particole divise; / e d'
, 12-52: zitti, zitti: già stan per spalancarci / i melissanti il tempio
la corda che li mena, / ove stan questi del sangue ghiottoni.
sui gran piedi / di terra, stan le antiche mendicanti / all'ombra delle
: le donne sulla soglia ritte / stan la pompa a guardar maravigliose.
giuglaris, 1-193: tutti gli uomini stan sottoposti a gl'inganni, molto più
, [gli uccelli] / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
al mondo conoscere che le miniere inesauste stan riposte nel prevedimento del suo giudizio,
collo sotto quel giogo che i ministri stan loro apparecchiando. leopardi, 856: gli
emanuelli, 2-116: quando lei divaricherà le stan ghette per adoperare gli occhiali
. mietendo colle penne / rena, stan quatti senza far difesa. govoni, 571
il cuore. forteguerri, 21-75: essi stan bene, e stanno in mezzo a
le donne a una bottega: / stan sempre in piedi e non si dan
i-80: già nude al sol si stan l'aride spine / che pur mo in
dal concime / saporitissime rime / e stan di casa al bordello. e. cecchi
1-viii-76: delle porte a guarda / stan l'alte, vaste, muscolose moli
primevi, i miei amici della tribù stan ammannendo il jem ascekel, che si
proverbi toscani, 355: i monti stan fermi e le persone camminano.
sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza. f.
... di quei che sulle piazze stan girovagando a bocca socchiusa e a fronte
giardino. barilli, 5-2: tutti stan fermi, e aspettano che finisca la
, intensi, invidi, quanti / gli stan più in atto riverenti intorno?
cittadini pensino e'comuni, / che stan divisi sempre e non son uni.
se il tempo è strano, / stan più lettighe in pronto al suo partire
coi gomiti sul tavolo dei caffè di parigi stan mute come furie a guardare. saba
del bordello, / parole che non stan nel calepino; / così quei nuovi vasi
di pindo abitatrici, / a che stan neghittosi i vostri augelli? b. del
fa l'aria d'intorno, / stan chini i monti, immobili le fronde.
, 11-75: le parti de'liquidi si stan fra sé bene ordinate e quiete,
mettere in ciò, mentre ledati intanto / stan con nodi venerei. mascheroni, 8-294
buonarroti il giovane, 9-523: egli stan pur benin con quelle borse / di
pedante del bordello, / parole che non stan nel calepino. i. nelli,
sotto tossa del mento,... stan ferme come statue. -con
versi esto celeste stato / ove l'anime stan più che devote. tansillo, 93
troppo novitosi e tanto creduli che pre- stan fede e di qualunque cosa a ognuno.
tincionarsi ogni mezz'ora / e stanno come stan suocera e nuora? 5
cacciato ognuno. marino, vii-520: stan su gli usci, un d'avorio e
foscolo, vi-131: gli occhi dell'europa stan intenti ai congressi di pace, alla
cane mansueto ed il leone / umilmente stan ritti al suo piede. -chiazzato
lito infausto! / dove le genti stan sul mare accorte / per far de le
de le grandi querce a l'ombra stan / ammusando i cavalli. d'annunzio
l'orchessa e la strega / vi stan crudeli e sì tenaci e duri / per
bella ordinanza di libri, che vi stan su la tavola. papi, i-43:
incapacità dell'applicazione, provano che vi è stan chezza (e probabilmente vi
. gozzano, i-199: allineati stan nello scaffale / mille volumi / che
ma perché ho scritto che « vi stan bene tutti que'nomi che nella prosa
gli orti ed i cespugli ameni / che stan del tebro su l'ombrose sponde.
/ sì che i suoi arbu- scelli stan più vivi. idem, par.,
giovane, 9-199: gli ottonai / non stan ben fra gli orefici. =
l'inerzia. marino, vii-520: stan su gli usci, un d'avorio ed
quelle che... da piei stan come un padiglione di tromba. giorgi
strade dure / di stige, dove stan caronte e pluto, / ti guiderò per
: paesani non men che peregrini / stan su i balconi a le bell'opre intenti
veicoli. boine, iii-176: stan li... intorno a un
1-616: gli accademici della crusca me ne stan pagatori. 7. locuz
steli secchi. savi, 1-556: stan per tutto il giorno [i tarabusi]
salvini, 22-268: dentro senza / legame stan le ben palcate navi, /
di quei boti / che a pollaio si stan su quei palchetti / alla nonziata.
: paesani non men che peregrini / stan su i balconi a le bell'opre intenti
d'agosto, /... / stan fermi lungamente al medesimo posto / divisi
stannole, provenz. mod. erbo de stan, ted. zinnkraut e basca estahubelar
: dove sono le case più belle, stan compartite, in mezo, peschiere grandissime
assai e boni, / che non stan sol', se 'n ria parte no i
quanto alle sillabe 'gni ', 'stan 'e 'di '. -classificazione
campi d'amor lieti e fecondi / stan dolci frutti sott'a- mare foglie,
i campi da poco seminati, ove sempre stan numerosi branchi di lodole già stanziate e
. b. nani, li-4-433: oziosi stan ritirati o passeggian la corte. calepio
/ e di canne in vii ricoveri / stan sicuri i pastor poveri. g
, x-2-154: al fianco / gli stan tre volte dieci mila intatte / spade e
dove sono le case più belle, stan compartite, in mezo, peschiere grandissime
ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza. loredano,
lucini, 7-54: tutti i golosi stan di sotto al ceppo, l'abbracciano
del bordello, / parole che non stan nel calepino. pascoli, 1464: pazzo
fagiani], pedinano molto e stan quasi sempre razzolando la terra che è
morte con morte: / ma, se stan lor di sotto e noi di sopra
più lontan: / fra quelle pietre stan, / pendenti e rotte. cesari,
nel giro de'calzoni / se ne stan pendoloni / e de'puntali suoi decapitate
talento, / sì desiosamente avviticchiati / stan con lacci venerei, infin che lassi /
de gli altri corpi celesti che le stan sopra e quasi feccia di quelli,
dinanzi penzolone. forteguerri, 16-50: stan penzoloni / le grosse palle del duro flagello
gran tenzone [gli uccelli] - stan per li arbuscelli. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-37
misericordia, pace e perdonanza / ti stan dinanzi per figlie dilette. 2
, 5-20: a las palmas tutti stan bene. la salute è perfetta.
ibidem, 355: i monti stan fermi e le persone camminano. 29
frugoni, v-362: i pescatori di canna stan sopra uno scoglio fitti e tosti,
i vivai, o vogliam dir peschiere, stan bene rasente i pratelti se si può
. temanza, io: le grandi pietre stan ferme pel loro peso, non avendo
palagi sì che più ordini di architettura ci stan bene l'uno sopra l'altro,
teste, di piastrette di ferro fortificate, stan dentro in certi braccialetti di ferro.
ed egli fu che mai 'nanti mi stan tovaglie bianche; / poi tanto appena per
piante] impenetrabili agli strali / si stan d'apollo e gettano altre in terra /
. ibidem, 332: due piè non stan bene in una scarpa.
queste mercantie fine / le buteghe ne stan pinne: / ben pinamente omo speiga /
queste mercanzie fine / le buteghe ne stan pinne. muratori, iii-293: trovando
: di là dal pinoso ismo / stan tutti quanti. d'annunzio, v-1-263:
nella fredda che non nella calda: stan lungo le acque del mare e le
pisciono e'can grossi, e quanto più stan fitti nella cucina o nella stalla e
: quelle [artiglierie] che da'piei stan come un padiglione di tromba over testa
assai e boni, / che non stan sol', se 'n ria parte no i
appaion pubblici accattoni / che per bisogno stan sull'altrui porte / o per cagion del
accudir le donne a una bottega: / stan sempre in piedi e non si dàn
scolpiti nel tondeggiamen- to / de'lombi stan due solchi; / ampia la schiena /
a sinistra e le unghie delle altre dita stan rivolte verso terra; 'posizione in terza'
essa materia, dove tutte le forme stan raccolte e concepute, se non attualmente almeno
e di canne in vii ricoveri / stan sicuri i pastor poveri. loredano, 1-128
fuggir le grandezze e pompe vane / stan come gli orsi ad abitar le tane.
suol gli occhi rimovi? immoti / stan, di lagrime pregni. manzoni,
di cipri. garisendi, xxxviii-291: mal stan le città senza prelati.
.. e potenza ea onori e ricchezze stan presso loro o presso cui voglion essi
. zane, lii-5-358: i ministri stan quasi tutti male col cardinale come forestiero
fratina spoglia / spirti geniali se ne stan celati. saccenti, 1-1-151: di qua
al mondo conoscere che le miniere inesauste stan riposte nel prevedimento del suo giudizio,
la corda che li mena, / ove stan questi del sangue ghiottoni.
: nel tempo che la luce è viva stan nascosti fra gli scogli e compariscono sul
perpetua notte, eterno oblio profondo, / stan laggiù meco e nausea, orror,
della mia mente, unite in folla / stan d'esistenza ad assediar le porte,
picciola guaina ove a'tuoi cenni / mille stan ironti ognora argentei spilli. mazzini,
pareggi, / figlio, a cui stan l'alte vicende a lato.
« rappel », i giornali francesi stan più nel vero e tengono molto miglior conteio
vuota è di denti, e ve ne stan dispersi / per disgrazia del pan sol
/ più spiace a dio; e però stan di sotto / li frodolenti, e
. lubrano, 2-7: in questa chiesa stan seppelliti baroni di prosapia reale,
ché quinci son le cure sbandite, stan le noie lontane, perché son discoste
provasione; / a gran tenzone - stan per li arbuscelli. 3.
quanto son più incantati, / allora stan piu proventi / a la lor
, balzanello, di quei che sulle piazze stan girovagando a bocca socchiusa e a fronte
/ osi appena levar dove di lui / stan di supplice amor vigili gli occhi.
non possono romper fuori, e quando vi stan sodi bisogna cavargli fuori con le mani
a. pucci, ix-406: nudi stan colle calcagne al culo, / perché
112: come... stan quei che metton le punte agli aghetti.
alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne parie. /..
frequentemente gl'incendi, pe'quali però stan pronti nelle case particolari de'vasi di
i-iv-38: queste querule e lamentevoli espressioni stan così bene ad una vostra pari come
quieta. g. stampa, 62: stan quete le procelle e i venti.
,... ma gli inglesi stan dietro le quinte. -essere imminente
imperfetta degli altri corpi celesti che le stan sopra e quasi feccia di quelli,
proverbi toscani, 128: quando i ragazzi stan fermi, cattivo segno. quando i
, cattivo segno. quando i ragazzi stan cheti, han fatto qualche malestro.
rapaci legni in fondo a teti / stan per sua man di barbari pirati?
pericolo, che quivi per tal bisogno stan del continovo e per forza di remi si
, / vane paure avendo, avviluppate / stan quatte e tutte insieme rappallottansi.
d'ebano / funeste chiome / mi stan com'aspide / rattorte al piè. viani
aver a fronte que'miseri disaccurati che stan ravvolti nelle legature del senso. salvini
in capo, a la cui porta / stan doi custodi con lor corpi isnelli.
: / per lei nel popol tuo stan le tue leggi / e il sacro foco
venirci incontro lentissime. jahier, 125: stan sempre attenti; abituati a riflettere,
basso ventre. campailla, 13-63: stan dietro gl'intestin de le lombali /
buffon da corte con gli altri sonaor stan in una resta e fan diversi goghi et
, i-518: quei preti, che stan duri nel professar massime retrograde, son
: le due [zone] da lato stan tra 'l sole e 'l rezzo:
tonde / dove l'ombre de'morti stan sommerse. chiabrera, 5-36: poesie le
più squallide e scolorite dove 1 venti stan quieti, né possi penetrare a recriargli
come becchini a la fossa, / stan radi alberi in cerchio de la sucida
. questi ansiosi cercatori delle cose stan contenti d'averla così fatta [l'acquavite
giovanottino dai riccioli d'oro / ti stan pur ben, che ben li sai portare
. tu mi hai anticipate e mi stan dietro come una scia a mille miglia.
260: perché gli spagnuoi meglio rifritti / stan con un pai, tutti gli ricopersi
, / sì che i suoi arbuscelli stan più vivi. chiabrera, 1-i-348: ei
. boiardo, 1-10-36: sopra le mura stan con gran riguardo, / col ponte
onore. venuti, lxxxvtii-ii-673: remoti stan da la vulgare schiera, / di veder
al corpo. tansillo, 7-143: stan le tre donne l'una a tal tra
e can grossi, e quanto più stan fitti nella cucina o nella stalla e
li assai e boni, / che non stan sol', se 'n ria parte no
contristare. frezzi, i-16-112: qui stan centauri e fauni incestuosi, / turpi
quel filo, / come color che stan nel loco rio, / là ove cade
sottile è di 92 galee, che stan sempre armate... e si ripartiscono
dei panneggi che repugnano al corpo e stan di per sé ed agiscono come realta
, iv-21: mentre che gli agnelli stan così riserbati fra le tavole, diasi loro
scompagna. amari, 1-1-62: meglio stan queste amare parole ove si risguardi alla
, 32: altri [pigmei] si stan supini... /...
. / già l'empie, che stan pur quivi aspettando, / de lo spirto
con l'artelaria: / tufi serati stan su quel rivagio / spetando li nemici a
riviere e i guazzi dolci, si stan ne le paludi salse. ramelli, 336
, / sì che i suoi arbuscelli stan più vivi. cavalca, 6-1-447: stolta
i'i'359: satiri, fauni sol stan vigilanti, / e al moto d'una
romana bella. porta romana, / ci stan le ragazzine che te la dànno,
te la dànno, / ci stan le ragazzine che te le dànno / prima
il reo guadagno sì stretto, sinché stan sani, tra l'unghie, che come
, / turpi rose / paonazze, stan l'impronte / de l'ignobile staffile.
. lucini, 8-97: or mai stan sulle rame i fiori in copia, /
hanno lasciato là 'nfino alle spade; / stan cheti come 'l cui, quando si
e la rubrica, / come congiunti stan mogli e mariti. -chiarire il
p. fortini, 1-687: allor si stan quelle pecore quiete / a rumugar lor
i quattro lobi del polmone, che stan situati nella parte destra del petto,
i due lobi del medesimo polmone, che stan situati nella parte sinistra di esso petto
, / e fra i volumi che mi stan sul desco, / raddoppierò, se
arbori santi, / che a'venti avversi stan sicuri e saldi, / nei dubi
. buonarroti il giovane, 0-523: egli stan pur benin con quelle borse / di
a lui dei maccabei le squadre / stan trionfanti e la famiglia antica; / e
quanti [gli uccelli] / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
sopra una mano. dossi, iii-164: stan savie savie, lo sguardo raccolto.
cerca ma non vede / mai dove stan le lettere. manzoni, pr. sp
scalan di notte tempo dalle torri dove stan presi, s'ingegnano a romper le ferriate
un sentimento. sbarbaro, 1-211: stan da sé [gli occhi].
. g. argoli, 463: stan gli servi captivi in su lo schelmo.
... di pietra vera scarpellinata stan bene. giuliani, ii-384: quelle furono
reciproche. lalli, 4-48: si stan [enea e didone] con vilipendio e
. ibidem, 332: due piè non stan bene in una scarpa. ibidem,
molto decaduta: le tre figlie per ora stan bene, e tutte tre nubili.
creta che netta le cose inargentate, stan di sopra l'acqua. può esser anche
i senesi e'fiorentini. / come stan lor che li par esser savi? /
sciacquate le mani, fu portata su nella stan za dov'era la bambina
lor targhe, con lor lance / stan gl'infanti alla scontrata. =
ordine). monelli, i-29: stan su tutta la notte a fortificare la posizione
boiardo, 2-4-82: sol per difesa stan [i giganti] di quellaporta / e
: son altri in le cittadi, che stan commodi / di possession, di case
: da per tutto nomi luridi / stan sui muri scribacchiati / non il tuo
, v-75: in un angolo della mia stan = deriv. da scricchiolio, con
ardiscon d'entrar all'uscio drento; / stan sospirosi e di dolor confusi, /
a sinistra e le unghie delle altre dita stan rivolte verso terra. -seconda
un liquido. campailla, 13-63: stan dietro gl'intestin de le lombali /
fuggir le grandezze e pompe vane, / stan come gli orsi ad abitar le tane
1-viii-76: delle porte a guarda / stan l'alte, vaste, muscolose moli
senso a quei piaceri sensuali, che stan loro innanzi, han di bisogno, che
di caluso, 39: due giganti / stan fieramente armati in sentinella, / con
in ciò, mentre legati intanto / stan con nodi venerei. 23.
che si diffuse fino al fondo della mia stan chezza addormentandola. piovene,
sé d'ogni virtù todore. / qui stan serrati tutti in modo tale / che
, uccelli e servitori, / gua- stan, mangian, minano i signori. ibidem
tozzetti, 12-10-108: dentro a questa pasta stan = comp. dal pref. lat
sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza. -che
della natura. marradi, 197: stan le navi d'italia, altere sfide /
balzanello, di quei che sulle piazze stan girovagando a bocca socchiusa e a fronte
alle sierre nevade più di che vi stan dentro; favoriscono la mobilità degli organi gli
e f. invar. gruppo etnico nomade stan ziato nell'europa occidentale (
non gli si dà buon governo, stan lì smunti smunti e perdono il frutto.
capo, a la cui porta / stan doi custodi con lor corpi isnelli. beccuti
: oh se tutti color che non stan cheti / e rivelano altrui quanto si fa
ragunar i be'capei dispersi / che mi stan sì scolpiti or ne la mente.
cura e delizia / farti sue teco stan. -posarsi (lo sguardo)
, 4-123: il vostro 'poniamocne'non può stan interno. ziare in
talento, / sì desiosamente avviticchiati / stan con lacci venerei, infin che lassi
, 88: quelli [pesci] che stan in mal aqua over in erba o
oro. pallamonica, 343: come stan gli augelli in terra stesi, / quando
ardiscon d'entrar all'uscio drento; / stan sospirosi e di dolor confusi, /
22-74: quei che l'un l'altro stan qui sopra, / quai mastin rabbuffandosi
armata sottile è di 92 galee, che stan sempre armate... e si
/ più spiace a dio; e però stan di sotto / li frodolenti, e più
tonde a due a due, come stan disotto quelle ne'sodi. ann. romei
miei ami ci della tribù stan ammannendo il jem ascekel, che si celebra
o il lembo, / che non stan ben quasi al boccaccio e al bembo.
bestie contrafacte e soze, / e monstri stan con busti lor ferrigni. boiardo,
ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza. lemene,
, terribile ancora a quei che gli stan tuttora d'intorno a formar corona.
più spiace a dio; e però stan di sotto / li frodolenti, e più
queste mercantie fine / le buteghe ne stan pinne: / ben pinamente omo speiga /
, che son le lande loro, / stan gli altri mostri assisi.
i figliuolini sempre a l'erta / stan spispissando con la bocca aperta. =
, che qual gemma splende, / stan sopra aurati piè candidi tetti. chiabrera,
gelo e ribrezzo. pirandello, 8-873: stan lì come colossali e leratore diventa
e'can grossi, e quanto più stan fitti nella cucina o nella stalla e rinvolti
e poli ed assi, / mai non stan fermi i cieli e gli elementi.
lati, le fan girare, ché stan affibiate alli staffili, e così tirano a
terga paurose / turpi rose / paonazze, stan l'impron- te / de l'ignobil
son forse vili i fiori, / perché stan su la terra? / son men
i campi da poco seminati, ove sempre stan numerosi branchi di lodole già stanziate e
/ più spiace a dio; e però stan di sotto / li frodolenti, e
: son altri in le cittadi, che stan comodi / di possession, di case
di sconosciuta fiamma acceso il petto / stan languendo le turbe. cesarotti, 1-ii-262:
. ibidem, 355: i monti stan fermi e le persone camminano. e.
332: stoppa e fuoco non stan bene in un loco. 8.
carne e 'l panno -e pur me stan consorte. -estinguere la sete.
più nevoso luogo erto e alpestre / stan preparati marroni e ramazze, / strascinate
buffon da corte con gli altri sonaor stan in una resta e fan diversi goghi et
de hi to vexin propri chi te stan presso a l'usso ha fachio gli spiritual
buonarroti il giovane, 9-523: egli stan pur benin con quelle borse / di
c. gozzi, 4-83: molti stan con la faccia stupefatta, / tutti cercan
/ de l'occulto avvenire / si stan nel sacro orror. 3. svolgimento
come becchini a la fossa, / stan radi alberi in cerchio de la sucida
son altri in le cittadi, che stan commodi / ai possession, di case e
le sue. jahier, 123: stan [gli anziani] sulle sue i primi
vari impieghi vi sono ufiziali, supernumerarii che stan pronti per ogni occasione straordinaria.
poerio, 3-187: di lui / stan di supplice amor vigili gli occhi.
carcerier, dentro a'lor usci / ritirati stan svelti, / guardando i posti lor
, / che un'eli van o stan / un'atra zenoa ge fan. novellino
e decoroso d'un meditato riserbo. « stan lì a far tappezzeria.. »,
tardi e agiati / non muovon piè, stan colle mani in mano, / son
mortali / tutti, che in molti stan travagli immensi. = deriv.
da tattamellare. baruffaldi, iii-24: quando stan fra le conocchie / infilzando le pastocchie
pecori e gli agnelli periti / perché non stan securi più a cotal tegia. pigafetta
segni, 11-231: trovansi alcuni, che stan fermi nel- l'oppenione, e chiamansi
a fronte que'miseri disaccurati, che stan ravvolti nelle legature del senso, e
11: la casa di geppetto era una stan
quanti rapaci legni in fondo a teti / stan per sua man di barbari pirati?
de'lombi stan due solchi; ampia la schiena / piegasi
[gli uccelli], / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
[gli uccelli], / che stan per fiumi e per paludi e laghi,
, e piene / d'amaro tedio stan l'ore cessanti. = voce
= femm. sostant di tosto1. stan passo cominciò a fare. tomi
3-103: ma qui son trabeai chi stan sempre neti che da hi doctor sancti hi
sotto a quel trabiccolo di legno / stan ferme, e tanto tempo in processione,
. bartoli, 2-1-27: 1 medesimi letterati stan di continuo sul non men della porta
, i-8-22: l'altre [scale] stan salde e per camin sicuro / trasmetton
mortali; / che in te le chiavi stan di doglia, e gioia. idem
mio terrore, / et a ciò stan gli spirti ancor atenti. domenico da prato
... sono uccelli marittimi, che stan sempre in branchi numerosi, cercando i
a provasione; / a gran tenzone - stan per 11 arbuscelli. =
di donne è seco mista / che stan tremanti ad aspettar la guerra. bettinelli,
cento, / che lieti in poppa stan sedendo adesso. calandra, 6-77: i
marmi in grandi orti romani! / stan per logge e scalèe di balustri, /
a turbare, e 'ntomo ai liti / stan tutti sbigottiti i dii dell'acque.
/ e matura. le piante lontano stan chete: / sono fatte più scure.
e'cittadini pensino e'comuni, / che stan divisi sempre e non son uni.
di vino, / quest'ume a regger stan fermi e modesti, / dell'accorto
altrui ragionamenti. fagiuoli, xv-38: stan [i cicisbei] ritti là dietro
, [gli uccelli], / che stan per fiumi e per paludi e laghi
non vedi tu come fanno gli agricoltori? stan sempre in opera, o vendemiando o
i giove ai cenni / perciò stan pronte in sulle regie soglie / le
] porta, / tre lingue gli stan fuor dell'ampia bocca, / e man-
di rabbia tinta. alfieri, 1-98: stan leumenidi infami!... ul-
cose graziose. rebora, 2-96: stan nel tolto gli stami: / l'uccelletto
ombrosa chioma dilatata e sciolta, / stan ventilando i verdeggianti tronchi. -che
anche la maggior parte di coloro, che stan volontariamente rinchiusi, a provvedersi di cibi
i faccendieri] ancor alle navi, che stan su le volte, perché bordeggiano contro
i-108: quelle [fonti] che stan sempre posate e ferme, come nelle
asai e boni, / che no stan sol se in rea parte no i poni
, / de'quali ora di sopra ne stan sei. boccaccio, viii-2-173: il
a maledir le zolle / dove sepolte stan tossa materne. d'annunzio iii-1-840: se
che ha conquistato il potere in afgani- stan nel 1996 ed è stato destituito nel 2001