di vapori grigi e rosa, che stagnano. le torri e le cupole della città
la polenta, vagliono alle ferite, e stagnano il sangue; e le ferite che
per così dire, da que'luoghi dove stagnano. genovesi, 2-25: non è
della rivoluzione. di quel tempo, stagnano... nel mio sangue uno
mugnone e la mensola, immiseriti, stagnano, nei mesi caldi, in tristi pozze
fermenti..., quanto più stagnano e dimorano racchiusi, tanto più si
giovani che tentano il centro di roma, stagnano e marciscono. moravia, ii-130:
la natura più oleosa: ove le altre stagnano, dessa s'infiltra. lucini,
dell'egitto o dove si quietano e stagnano tacque del nilo e dove l'altezza
: bozzo grande, dove le acque stagnano a lungo; stagno. vive a bagni
mugnone e la mensola, immiseriti, stagnano, nei mesi caldi, in tristi
cuore e fortificano la bocca dello stomaco, stagnano i flussi e racconciano gli stomachi rilassati
pantanoso, dove si ramano acque e stagnano. diciamo dunque 'sborrare', quando,
ameno d'alberi e d'acque cadenti che stagnano in un lago. fagiuoli, xiii-45
in sordina e nel calore delparia le voci stagnano senza salire verso l'alto.
, i-ii-386: i colloqui di parigi stagnano / nel viet nam si attende l'
, 3-137: poi la depressione: stagnano i traffici, la produzione si allenta
principe l'esazione de'suoi tributi, stagnano gli stipendi, vacillano i luoghi di
, qua si precipitano in torrenti, là stagnano; ben regolate che sieno, fanno
lunghi fiumi si alzano dalla campagna, stagnano in brevi valli verdissime dell'erba d'aprile
che tentano il centro di roma, stagnano e marciscono. -restare fermo nel
= deriv. da stagnaro. stagnano, stagnaro, v. stagnaio.
gettano con impeto in malebolge, dove stagnano e imputridiscono. ma qui ventate dalle