la nebbia, col suo bianco tenebrore, stagnò umida e greve, punse frigidamente,
. bacchelli, i-ii-427: sul paese stagnò greve l'accidia maligna, maliziosa e
tra le dighe della scuola inaridì o stagnò in pozzanghera o lambì, rivoletto tenuissimo,
che lo ridde salire donde era sceso, stagnò quei suoi begli occhi sfavillanti raggi di
non versarne più, perché se gli stagnò a fatto. g. gozzi, 1-244
quel ca- ratelo, / subito se stagnò, e niente se a refuxo.
non versarne più, perché se gli stagnò a fatto. orsi, cxiv-32-
lo vidde salire donde era sceso, stagnò quei suoi begli occhi sfavillanti raggi di salute
cicognani, 13-200: il mio pianto stagnò subitamente. -cessare di uscire dalla
che iera dentro quel caratelo / subito se stagnò, e niente se na refuso.
: prudenza il duol restrinse / e stagnò d dolce pianto in mezzo il core
questo mio sentimento, ma egli mi stagnò col dirmi: « e bene che