la sua tenera e melanconica amorevolezza mi squarciava l'anima. idem, ii-77:
suo corno che a distanza di miglia squarciava i timpani. pea, 7-349: si
, iv-2-471: d'improvviso una polveriera si squarciava scrollando dalle fondamenta tutta la città che
iv-2-471: d'improvviso una polveriera si squarciava scrollando dalle fondamenta tutta la città che
15-28: un sole, celerissimo, squarciava le nuvole periate e gettava il cono,
ch'è fuor di senno tutto si squarciava e si distruggea. d. bartoli,
ch'è fuor di senno tutto si squarciava e si distruggea. guido da pisa,
iv-2-471: d'improvviso una polveriera si squarciava scrollando dalle fondamenta tutta la città che
largo sorriso grullo... le squarciava la bocca mettendo in luce tre denti
. i era un urlìo tremendo che squarciava / in un fiotto di sangue terra e
con tanta forza che la compassione mi squarciava le viscere. vittorini, 5-300: molto
orsi senza alcuna arme, che egli squarciava le mascelle con le mani molto leggiermente
crudele, il molle seno / si squarciava. sansovino, 2-41: la temperatura e
alba sorgea dal liquido elemento / e squarciava a la notte il fosco velo /
l'accetta (cadendovi su) ti squarciava nel ventre. stuparich, i-43: dopo
improvviso una polverie ra si squarciava scrollando dalle fondamenta tutta la città
suo corno che a distanza di miglia squarciava i timpani, e i postiglioni davano fiato
sprigionava dall'interno quando il coltello squarciava la crosta. 10.
sigismondo. arme, che egli squarciava le mascelle con le mani molto leg
fe pessime: tutte le squarciava e uccidea con la sua forza. sercam
sciarpa avevi una ferita orrenda che ti squarciava il collo. -ant. percuotere
, 148: il mio legno premeva e squarciava frequenti e densi gruppi ai villani vestiti
alba sorgea dal liquido elemento, / e squarciava a la notte il fosco velo /
con tanta forza che la compassione mi squarciava le viscere. imbriani, 6-78: non
quale fosse la tragica antinomia che atterrava e squarciava ogni uomo degno di questo nome.
ad un mimo grosso e grasso che squarciava gran salti: « deh, non isfondare
e di spavento che mi avvolgeva si squarciava e allora vedevo emilia seduta sul divano
e intorno a lui la terra si squarciava e ribolliva, lanci di fango svincolati dalle
suo corno che a distanza di miglia squarciava i timpani. -essere sgradevole a
patetico. onufrio, 184: essa squarciava con mani convulse quel fitto velame ond'