brache alla cintola, poi sorrise e sputò. bontempelli, 8-48: poi scivolò a
. non potendo l'amaritudine sostenere la sputò fuori. poliziano, i-2-26: non
c. croce, 75: gli sputò in mezzo alla testa, onde costui alterato
, non potendo l'amaritudine sostenere la sputò fuori [la galla]. palladio volgar
: lo prese per il bavero, gli sputò in faccia e gli domandò: «
, e poi a'miei occhi veggenti / sputò fuor dell'elmetto quattro denti. brusoni
la cannuccia della pipa spenta, poi sputò per terra e gli rispose con pazienza
sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. -abbasso i cappelli! viva
pezzola e piantatoselo 1 nella carniera, sputò con rabbia un pezzo di canfora che teneva
castruccio assai umore in bocca, lo sputò tutto in sul volto a taddeo. ariosto
portando la mano alla bocca e poi sputò giù intingolo e sangue. aveva masticato
riverenza, per veder se le cocevano, sputò nella scodella, e, non le
il vallo. di giacomo, i-556: sputò con un getto rapido, sprizzando la
gola un poco di saliva grossa gliela sputò subitamente in mezzo la faccia. garzoni,
e più volte tossì, più ancor sputò, / e con vin generoso e con
granchi. leopardi, 207: sputò, mirossi intorno e si compose /
, un giovane matto e ardito gli sputò nel volto? s. gregorio magno
: questi gli addentò l'orecchio e sputò un lembo di sanguinosa carne e una
non potendo l'amaritudine sostenere, la sputò fuori. filippo degli agazzari,
. e detto ch'ebbe queste parole, sputò in terra, e fece luto col
mozò la lingua co'denti e la sputò nel viso al tiranno, per non
costui così fece: subito frate rufino gli sputò in sul viso. meffé! come
parvegli amara e ostica, e subito sputò. macinghi strozzi, 1-28: melarance grosse
vecchia metresse si voltò furibonda, sputò per terra e fece con la bocca sdentata
si tagliò la lingua e minuzzata la sputò nel volto del tiranno. anonimo toscano
, impacciato. leopardi, 207: sputò, mirossi intorno e si compose /
sentita sì strana morbidezza, / lo sputò. -per estens. panneggio alquanto
mozò la lingua co'denti e la sputò nel viso al tiranno, per non aver
di nuovo tagliato la corda -. sputò il fumo. -è scappato a milano
2-i-862: taci, prepotente! gli gridò sputò in faccia la barba grigia di un
: questi gli addentò l'orecchio e sputò un lembo di sanguinosa carne e una
-rispose piedipapera. - uhm! - sputò fuori padron fortunato - pezzenterie! 3
di sangue. halli, 5-114: sputò pezzi di sangue e sette denti, /
affacciatasi a la finestra, pian piano sputò, ed il giovane subito fece il
su gli occhi del cieco. nota che sputò el salvatore in terra, prima per
, piu, piu, sputò più accanito di sempre, -cominciano a diffidare
ha di nuovo tagliato la corda -. sputò il fumo. -e scappato a milano
pel complimento ricevuto. e da principio sputò di molto amaro. èacchelli, 1-ii-100
c. e. gadda, 6-310: sputò, scavalcando col proietto le ginocchia imbelli
un invisibile sudore sulla fronte, poi sputò con rabbia: lo stesso sputo,
. casotti, 1-5-39: raschiò, sputò, tossì, soffiossi il naso / e
deledda, iii-49: si volse e sputò dietro la sedie, tanto le raschiatrici
, in età di xii anni mi sputò in bocca. alfieri, i-52: cercatomi
avvelenato. piovene, 6-351: carla sputò e risputò sulla lettera. aveva sperato
io fossi re », disse, e sputò, « s'io fossi re,
fuoco e miselosi in bocca e poi lo sputò con grande pianto e tutta la lingua
toccava quasi il tetto col capo, sputò fuori il fatto suo. cantoni, 243
don collirio, l'indemoniata gridò, sputò diversi litri di composto polimerico satanico e
fu seduta, tossì, sornacchiò e sputò. sornàcchio { sarnàcchió),
sornacchi. bresciani, -xiv-70: gli sputò un sornàcchio in viso. tommaseo [s
dal profondo del petto, me lo sputò in faccia. bacchetti, 1-iii-622:
portando la mano alla bocca e poi sputò giù l'intingolo e sangue. tabucchi,
di nuovo tagliato la corda ». sputò il fumo. « è scappato a milano
a milano ». arpino, i-423: sputò il mozzicone in strada, allungò un
, 1-123: sentì il grido, sputò tutto il fumo. -figur.
tasse. machiavelli, 14-i-376: sputò parole non buone... circa la
cieco. nota che solite parolacce. sputò el salvatore in terra,...
si rivoltò ad un suo servidore e gli sputò nel b. cerretani, 1-389
verga, 3-24: « uhm! » sputò fuori padron fortunato « pezzente
5-162: nuto ci strizzò l'occhio, sputò, si pulì con la terribile
che toccava quasi il tetto col capo, sputò alberti, iii-146: è una
poveretto s'arrabbiò, divenne livido, sputò verde. -sputare dolce per
si strappò il distintivo dalla giacca, ci sputò sopra due volte, lo butto a
succhiò il sangue dalla ferita e lo sputò sul mio viso. -aspirare con
.]: ebbe una forte infreddatura, sputò sangue, e perdette la voce.
alletterato! » disse, e poi sputò per terra, bianco e sodo, tondo