motto si ripete a proposito e a sproposito per dire che in alcun istituto,
che ogni piccolo accidente e ogni minimo sproposito mi pregiudichi o mi uccida.
processo addosso per aver adottato un tale sproposito. baretti, ii-191: abbandonate le vostre
5. ant. stranamente, a sproposito. piovano arlotto, 43: parve
: la dieta... applicata a sproposito, indebolisce, anemizza.
anfanare, intr. vaneggiare, parlare a sproposito. boccaccio, v-217:
si esprime anfanando; che parla a sproposito e in maniera confusa; vaneggiante.
. figur. azione stolta, sciocca; sproposito. animalescaménte, avv. in modo
nuovamente d'aver pubblicato un sì animalesco sproposito. 3. locuz.
. -appiccar fiaschi: commettere qualche sproposito. a. pucci, ix-402:
, discorso degno di un asino; sproposito che nasce da grossolana ignoranza.
il fatto a rassegnarsi a ratificare ogni sproposito. mazzini, ii-77: e bench'ei
662): ha proprio fatto uno sproposito perpetua a morire ora; ché questo
quello degli uccelli. figuratamente: ciarlare a sproposito di cosa che non casti,
il becco lungo: parlare troppo e a sproposito o esporre quella santa sagra imagine
bere (vino), chiacchierare a sproposito; avere, tina agghiacciato il
, partendo; giugnendo, è uno sproposito. g. gozzi, 1-78: avea
o con gli ideali comuni; grosso sproposito (e si veda eresia nell'accezione
affermazione contraria a ogni principio umano; sproposito intollerabile; stolidità, stupidità, balordaggine
buona, sanfasson (preferii anco lo sproposito). du'violini, du'bruciatine,
per chi ha fatto o detto uno sproposito. manzoni, pr. sp.
buona, sanfasson (preferii anco lo sproposito). du'violini, du'bruciatine
o boccolica, per il vitto, è sproposito di celia; come accattolica per accatto
poco. - anche: cosa esagerata, sproposito. dante, inf., 22-133
che tende a ridere di tutto e a sproposito, e si compiace di parole o
. bùggera, sf. buggerata; sproposito, stupidaggine. dossi, 684:
». buggerata, sf. sproposito; fandonia; inganno. pea
. buscherata, sf. sciocchezza, sproposito; inezia, cosa da poco.
fagiuoli, 1-2-372: ha confessato lo sproposito del suo innamoramento con un certo cacazibetto
andare a caccia di farsi malvolere allo sproposito. menzini, 5-182: ed io
magalotti, 9-1-131: oh che solenne sproposito avevo cominciato a dire!..
sempre a scodellar caldo caldo qualche autorevole sproposito, non si lasciarono sfuggire una sì
impiastrato... questo capitolino a sproposito, per uscir con manco disonor ch'
. magalotti, 9-1-131: oh che solenne sproposito! avevo cominciato a dire..
diss'io, questi vocaboli scialacquati a sproposito? ». qui mylord me ne
talmente ostinati e caparbii, che lo sproposito, evidente quanto la luce del sole
ant. sba glio, sproposito. buonarroti il giovane, 9-269
cappellaio che piangeva o rideva sempre a sproposito: giacché gli era dato di scorgere
, agire in modo irragionevole, a sproposito; aver torto. novellino, ii-126
una persona in modo sciocco, a sproposito. boccaccio, dee., 8-9
, gridando che gli facevano fare qualche sproposito, santo dio! c. e.
, rovina; sbaglio, errore, sproposito. -fare una cascata: commettere un
, e poi tacere, non è a sproposito con questi cervelli. p. f
). -al figur.: a sproposito, inopportunamente; spaesato, fuori del
di chiedere con insistenza e spesso a sproposito. tommaseo [s. v
talmente ostinati e caparbii, che lo sproposito, evidente quanto la luce del sole,
dà da fare a chiacchierare a sproposito, senza combinare nulla, impicciandosi
nulla; sentenziare su tutto, a sproposito, impicciandosi dei fatti degli altri;
senza ottenere nulla; che ciarla a sproposito. tommaseo [s. v
senza combinare nulla; chi ciarla a sproposito. = deriv. da ciacciare
propria ignoranza, che con cianciare a sproposito... tradire gli uomini e
a fare alle bastonate: discutere a sproposito di cose poco conosciute, senza intendersi
: « sai quanto costerebbe? uno sproposito ». lo cimentano, perché, chi
borioso, che sentenzia su tutto a sproposito. tommaseo [s. v.
que'fatterelli con grazia narrati sovente a sproposito, m'innamorarono. carducci, i-673:
; stupidità, balordaggine, sciocchezza; sproposito enorme, grossolano; minchioneria, castroneria
volersi astenere sarebbe stato non dirò a sproposito, ma superfluo, perché dove non
, in modo stravagante, fare imo sproposito (in questo caso spesso con uso
, mio buon compare, giocate a sproposito! serao, i-241: cinquantamila lire me
compieta innanzi nona: fare qualcosa a sproposito. grazzini, 4-405: che trama
. proferì, a parer suo, uno sproposito. il compratore disse che, per
anche quello, che avessi promesso a sproposito,... sono pronto a rischio
moniglia, i-m-i-218: mi pareva uno sproposito marcio... lo scerre,
da più persone, vanno a sproposito, dicendo [ecc.].
. corbellata2, sf. corbelleria, sproposito. nievo, 1-57: nei
stupidaggine, sciocchezza; grave e ridicolo sproposito. -anche: atto compiuto per incoscienza
in casa dell'impiccato: parlare a sproposito, in modo inopportuno e imbarazzante per
vi dico? che mi fate fare uno sproposito! tante volte ve l'ho predicato
-cantare fuori di coro: parlare a sproposito. lami, 2-75: oh gli
basta che ancora già davano in questo sproposito gli uomini di sbellettarsi, e di profumarsi
dirà, se vogliamo, anche qualche sproposito: ma è sempre un bello sproposito
sproposito: ma è sempre un bello sproposito. pascoli, i-156: egli era bene
, e scrivere barbaro, usando a sproposito le frasi di scrittori eleganti.
nel decesso anno ', è altro sproposito eguale a 4 decesso 'per 4 morto
. dati, 277: a me parrebbe sproposito il paragonare le fabbriche d'una città
ugolini, 126: * dettagliatamente 'è sproposito come * dettaglio ': e dirai
: basta che non mi venghiate collo sproposito che ci sono stati degli altri uomini
dieta..., applicata a sproposito, indebolisce, anemizza. 2.
politico, in una dottrina); sproposito; errore gravissimo. bettinelli,
vogliono esser brevi, e non a sproposito alla cosa di che si scrive,
, 2-111: la voce del suo inatteso sproposito dilagherebbe dai salotti giungerebbe ai sapienti d'
-al figur.: a proposito e a sproposito; in modo imprevedibile. giamboni
svantaggio. -tornare in disacconcio: a sproposito inopportuno. menzini, iii-226:
disus. letter. artificio usato a sproposito, inadeguato o contrastante con il fine
, disonoratamente. 2. a sproposito, fuori di luogo. bembo,
. dispropòsito, sm. disus. sproposito. g. c. croce
proposito. = voce formata su sproposito col pref. dis-sentito come più intensivo
invece di sragionare e di scrivere a sproposito, disputereste le ghiande agli abitanti delle
quel che non sente e piglia a sproposito un fare appassionato: * ora vuol
iosa, frasi della lingua adoperate a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati.
3-99: bisogna dire che non c'è sproposito tanto enorme che non possa sovvenire ad
/ e il ridicol ne scerse e lo sproposito. romagnosi, 10-565: le perdite
la libertà e la giustizia è uno sproposito da fare rabbrividire chi ricordi che cosa
aiutano fare le faccende. -commettere uno sproposito. grazzini, 2-341: è un
. tommaseo, 3-i-86: dio medica sproposito con sproposito; omeopatia che non falla
tommaseo, 3-i-86: dio medica sproposito con sproposito; omeopatia che non falla. panzini
. -farla grossa: commettere uno sproposito. brancoli, 3-233: tutti dicevano
-enorme svista, errore grossolano, sproposito grandissimo. varchi, v-59:
, proferì, a parer suo, uno sproposito. nieri, 293: di lì
. tr. dire o pensare cose a sproposito. aretino, ii-36: - questi
inserire, introdurre, far entrare a sproposito o in modo innaturale o non artistico
termini filosofici, a proposito e a sproposito. alfieri, v-1-796: ei s'
. proferì, a parer suo, uno sproposito. guerrazzi, 5-51: però,
basta parlare, a proposito e a sproposito, di vibici, di esantemi,
). 2. errore, sproposito, malefatta. pea, 1-308:
: dà nel naso / più lo sproposito / commesso a caso, / per la
-fuori del caso: inopportunamente, a sproposito (cfr. anche caso, n
o goffaggine o distrazione; topica, sproposito, granchio. rigutini, 201
scherzoso il significato di svista, sbaglio, sproposito. è riferito soprattutto a persona distratta
, 7-185: parlava molto e sempre a sproposito, una gaffe dopo l'altra.
del corso umberto, e sboccò a sproposito sul largo dei lombardi. soldati, iii-23
citazioni latine traboccavano a proposito e a sproposito dalla memoria scossa in una giuliva ed
vano è: poiché tagliò a pezi a sproposito tante migliaia di soldati innocentissimi. delfino
eccede cantando nei gorgheggi (anche a sproposito). gorghéggio, sm. effetto
-anche: parlare a vanvera o a sproposito o in modo sconclusionato; dire cose
: che parla a vanvera o a sproposito; ciarlone, chiacchierone. m
). chi parla ininterrottamente e a sproposito; ciarlone, pettegolo, brontolone.
. figur. errore grossolano, svista; sproposito, strafalcione. caro, i-122
alcuna attinenza, che sono paragonate a sproposito. tolomei, 2-83: con
granchio: commettere un errore, uno sproposito; incorrere in una svista; sbagliare
granciporro: commettere un errore, uno sproposito. berni, 121: perché m'
-madornale (un errore, uno sproposito). boccalini, i-137: gl'
re sorrise come chi oda un grossolano sproposito. 14. licenzioso, scurrile
iosa, frasi della lingua adoperati a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati.
non sapere le cose o rispondendo a sproposito. petruccelli della gaitina,
è giovane, lo farà, a sproposito, da vecchio. domenichi, 6-13
tonia, per empier dimolte carte a sproposito. goldoni, v-1194: credei potervi
parola che il cardinale d'este usò a sproposito per l'or- iando furioso. manzini
, interessarsi di qualcosa; intromettersi a sproposito nelle faccende altrui, intrigarsi, immischiarsi
discernimento quelle locuzioni, e congegnandole a sproposito. 2. che presenta condizioni
. -raro. che agisce a sproposito. g. ferrari, i-153:
tosto nel primo verso v'incalma uno sproposito. gioberti, 12-ii-130: singolarissimo poi
, difficoltà; errore, svarione, sproposito. fucini, 497: mio
2. per estens. errore, sproposito, stupidaggine, sciocchezza; argomento inverosimile
scadente. -ant. affermazione errata, sproposito. fra giordano, 3-152: gli
ispirazione poco felice, passo falso, sproposito. pananti, 1-67: fecer d'
capo cascante sembra una parola usata a sproposito. = deriv. da insaldare2
una remora; intralciare; sopraggiungere a sproposito. luca pulci, i-ii: nuovo
interventori, che non intervengono se non a sproposito, e dei non interventori, che
pazzia di poeteggiare senza ritegno e di sproposito... intimatagli la morte, non
groppi, potresti però intoppare in qualche sproposito che ti sapesse male ad inghiottire.
male, giungere a proposito o a sproposito. - anche: meritarselo. angiolieri
nel quale sieno inzeppate le congiunzioni a sproposito. -fatto entrare a forza in capo
iosa, frasi della lingua adoperati a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati.
voler bene a un giovinaccio / è sproposito grande, / è un porsi al collo
latini (a proposito e anche a sproposito); latineggiare; slatinare.
, del latinizzare fuor di luogo e a sproposito. * avesse sentito come veniva latinando
: sbaglio, errore; imprudenza, sproposito. bartolomeo da s. c.
latino. -citare inesattamente o a sproposito un autore; fraintenderlo, travisarlo.
in latino, pronunciati per boria o a sproposito, e rivolti a chi non li
, iv-235: cogli esempi si legittima ogni sproposito. tommaseo [s. v.
, che dopo la narrazione avesse a sproposito rimpinzatavi la invocazione? assarino, 2-ii-234
monasteri, facendo a proposito e a sproposito leva sulle cose sacre. bernari,
che affetta, per 10 più a sproposito, spirito critico e acutezza intellettuale)
parla troppo, e per lo più a sproposito. carducci, iii-15-401: son lettere
della parola chi sta per dire uno sproposito o per svelare un segreto, oppure
: parlare abitualmente senza riflettere, a sproposito, incautamente. fra giordano, 3-62
lingua: parlare senza riflettere, a sproposito, incautamente. segneri, i-128:
mi vien voglia di mandarli ad ogni sproposito cento mal'anni. a. casotti
menare la lingua a proposito e a sproposito; chiacchierare, cianciare, blaterare;
ugolini, 198: 'lettanie 'è sproposito comune al volgo; e debbe dirsi
che dice, a proposito e a sproposito, tutto quello che gli passa per
e sorrisi a macco. -a sproposito, a vanvera. burchiello, 2-30
6. marchiano (un errore, uno sproposito, ecc.). l.
: commettere un gravissimo errore, uno sproposito, una grande bestialità. -farne
di una certa gravità; sbaglio, sproposito. lancellotti, 2-59: io non
. -dirla maiuscola: dire uno sproposito; sballarla grossa. a.
sbagliato, scorretto; impropriamente, a sproposito. ariosto, vi-476: voglio rompere
malappropósito, avv. disus. a sproposito; in modo inopportuno o sconveniente.
mangiapani e di crescer delle spese a sproposito! e questo sarebbe uno zucchero: i
iperbolico): essere disposto a qualsiasi sproposito se non si dovesse attuare una data
al pontelagoscuro, che non faccia qualche sproposito. pavese, 4-108: levò gli occhi
fra'deputati mutoli e'deputati chiacchieroni a sproposito non saprei a chi mi dare la mano
questione un'esimia prudenza ', è uno sproposito regalatoci dagl'innovatori. -far notare
l'esperienza m'insegna che è marcio sproposito mandar l'acqua al mare.
, per soldato di mare, è sproposito: p. es. -i marini patiscono
vero o falsata in modo eccessivo; sproposito. -anche: errore grossolano; sbaglio
i costumi e avvilire gli dei con lo sproposito di nascondere le speculazioni, così naturali
dotto? molière autor perfetto? / sproposito massiccio, valerio, avete detto.
e considero; / io feci uno sproposito massiccio. manzoni, pr. sp.
conoscono; debbono piombare a rimbalzi da sproposito in sproposito più massiccio e marchiano.
debbono piombare a rimbalzi da sproposito in sproposito più massiccio e marchiano. thovez,
signori, a questo * mastodontico 'sproposito da poco messo in uso da un
un altro parolone rimbombante. è fino sproposito, ripetiamo, perché gli avverbi che finiscono
[l'abate garducci] o inventate a sproposito, o calcate sul francese, come
contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito che nessuno vorrebbe sostenere; sicché è inutile
lui fossero fatti... a sproposito. 3. per estens. persona
, stolida; stupidaggine, idiozia; sproposito, strafalcione. bandello, i-34 (
-dare nel melone: dire uno sproposito. g. m. cecchi
, anche, a non introméttersi a sproposito nelle faccende altrui. pavese,
che interviene, per lo più a sproposito, nei discorsi di altri; impiccione
, che adesso mostrate d'infuriare allo sproposito contro di esse [donne], non
costumi e avvilire gli dei con lo sproposito di nascondere le speculazioni, così naturali
per 10 più a torto o a sproposito, atteggiamenti minacciosi o violenti, che
, privo di fondamento; corbelleria, sproposito, stupidaggine, inganno, raggiro (e
squadrato per tondo, appena che allo sproposito favelli con la sua lingua montagnina.
loda e si esalta eccessivamente o a sproposito. 9. locuz. -comporsi a
significa che, nel sentirsi dire qualche sproposito massiccio, non bisogna crederlo facilmente,
ho da pulire'. -scherz. sproposito, stupidaggine, errore marchiano.
o espunto); errore, falsità, sproposito, stupidaggine presente in un discorso,
squadrato per tondo, appena che allo sproposito favelli con la sua lingua montagnina.
, padroncino, che avrei commesso qualunque sproposito prima di lasciarmi mettere addosso la montura
zeppa, che non ci entrerebbe uno sproposito. fagiuoli, 1-6-280: oh che
lingua: pentirsi di aver parlato a sproposito o avventatamente; trattenersi dal dire cosa
, che adesso mostrate d'infuriare allo sproposito contro di esse [donne], non
, che... mi pareva uno sproposito marcio... lo scerre,
, 1-46: non crederò già né sproposito né irriverenza il motivare se a sorte
o da credersi, e che senta lo sproposito che ci è stato detto. dirò
. fate motto! 'cioè 'udite sproposito! 'ovvero 'giudicate se ciò può
che sia, e giudico, o forse sproposito (meglio), secondo orecchio e
, intromettersi (per lo più a sproposito e in faccende a cui non si
dire, che voi non intendeste qualche sproposito, fatticcia, grassa, paffuta, popputa
che fanno 'de l'esprit 'a sproposito e i neofiti della germania che ruminano
canzonette burlevoli... o novellate a sproposito da raccontarsi nel canto del fuoco dalle
bambin mal satolli, o novellate a sproposito da raccontarsi nel canto del fuoco dalle
di regoledo, che ci costa uno sproposito a mantenerla, e non frutta nulla.
proposito. tommaseo, 3-1-86: dio medica sproposito con sproposito: omeopatia che non falla
, 3-1-86: dio medica sproposito con sproposito: omeopatia che non falla. dossi,
una rabbietta gialla e una fierezza a sproposito. del superuomo non aveva che una certa
: libero a tutti d'opinare a sproposito e giudicar che è bene il male
sua ossuta carogna. -compiuto a sproposito o stoltamente, senza alcuna regola o
dei didascalici il poema dantesco è orrendo sproposito. -che appartiene al genere dell'
, intempestiva mente, a sproposito, in base a presupposti er
, commettere un errore grossolano, uno sproposito. cagna, 3-214: il signor
.. errore grossolano, svarione, sproposito. esari, iii-86: io credo
. figur. grave svista, sciocchezza, sproposito. canti carnascialeschi, 1-486: saper
sono abboccato con mio figliuolo. -a sproposito, erroneamente. grazzini, 89:
, ora per vergogna di palesare uno sproposito. giuliani, ii-331: avanti di
.. io ho commesso un grande sproposito, e chi rompe, paga.
il mestamente affettuoso, l'appassionato a sproposito. in questo senso più fam.
nostro patrimonio intellettuale era nel cantare a sproposito i mattutini ed i vespri.
, restano senza partigiani. -a sproposito, smodatamente, con esagerazione; del
10. grossa sciocchezza, enormità, sproposito (che si dice o si scrive
. a pazzombroglio: malamente, a sproposito. allegri, lvii-156: t'ho
sempre una rabbietta gialla e una fierezza a sproposito. -stor. nell'antica
impartendo in ogni occasione e anche a sproposito insegnamenti e ammaestramenti. carducci, iii-24-100
per chi è considerato troppo, e a sproposito, immerso in interessi mondani, materiali
poesia in ogni occasione, anche a sproposito. parabosco, 1-3: una mandria
in guardia all'orso: fidarsi a sproposito o, anche, affidare qualcosa a
che ogni piccolo accidente e ogni minimo sproposito mi pregiudichi o mi uccida. tarchetti,
frugoni, i-14-266: dopo un tal vostro sproposito / d'offrir carmi sì perversi /
, ma, parendomi d'avere scritto uno sproposito, non posso tenermi di correggerlo.
. figur. grave svista, sciocchezza, sproposito. pascoli, 1-323: va a
del suo padrone, avrebbe fatto uno sproposito. 4. per simil.
. cattaneo, iii-4-174: si assegnavano a sproposito i luoghi da difendersi alle diverse compagnie
piccola bagattella! 'di malanno, di sproposito grosso. -che ha valore artistico
, se il mettersi a ogni proposito e sproposito sotto i piedi degli stranieri bastasse a
opportunismo; voltafaccia. 5. sproposito. palazzeschi, 5-240: era casto
- ho paura d'aver commesso uno sproposito a farlo nominar presidente. imbriani,
luciano, qualche volta aveva commesso lo sproposito di pizzicare la cetra. rebora, 3-i-51
. fandonia, frottola, sciocchezza, sproposito. p. petrocchi [s
.. sbraitava che voleva fare uno sproposito, porca l'oca! fogazzaro,
per altri. -dire uno sproposito. patrizi, 3-304: dosi tra
alessi in quel momento non fece uno sproposito e potè andare innanzi colla sonata, fu
: fare una cosa assurda, uno sproposito; perdere o far perdere la ragione;
lingua a posto: non parlare a sproposito o a vanvera; tacere pensando alle
la libertà e la giustizia è uno sproposito da fare rabbrividire chi ricordi che cosa
azione sconsiderata e rovinosa, fare uno sproposito. z. valeresso, xxx-6-275:
2. per estens. a sproposito. tesauro, 4-364: molto.
un processo per aver adottato un tale sproposito. foscolo, xiv-303: le donne
aveva un commento, talora magari a sproposito, sempre pronto per ogni colpo.
ico col sangue meridionale fu veramente uno sproposito da cavallo, condannato dalla scienza e
e da non profanarsi col parlarne a sproposito. pirandello, 6-431: la testa,
soavemente, sorridendo, -che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e
): le prometto che fo uno sproposito, se lei non mi dice subito il
gentilissimi spettatori si rideranno così di uno sproposito come di un bel proposito. bruno
se il mettersi a ogni proposito e sproposito sotto i piedi degli stranieri, bastasse a
frase quasi macchinalmente, a proposito e a sproposito. -convenientemente, opportunamente, in
, di proposito: inopportunamente, a sproposito, senza motivo, a torto, a
-commettere un errore, fare uno sproposito. beni, 68: il soggiunger
da falsi presupposti o usata a sproposito. boccardo, 2-753: tra gli
pubblico si trovan sempre, per impiegarli a sproposito. leopardi, 867: s'informano
credenza o affermazione sciocca, insensata; sproposito. galileo, 1-1-161: 1
partito preso, fu tratto a commettere uno sproposito. punzecchiare (ant.
ai suoi interlocutori che abbia detto uno sproposito; e perché? perché avrà adoperato
ogni luogo o circostanza, anche a sproposito. stampa periodica milanese, i-no:
di lui, è diventato subito uno sproposito. produce lui un testimonio, il quale
quo. 3. errore, sproposito. nicolini, lxxxix-ii-56: milord,
sempre una rabbiétta gialla e una fierezza a sproposito. -rabbiolina. salvini,
lo più in modo incongruo e a sproposito, prendendo da vari luoghi e fonti
la libertà e la giustizia è uno sproposito da fare rabbividire chi ricordi che cosa
figur. chi parla a vanvera, a sproposito o in modo sconclusionato. p
.. tutte rappezzature per nascondere lo sproposito che escogitarono dapprima. -mescolanza
costrutti non che altresì da quel raspaticcio sproposito di scrittura si raccoglie essere stato lo
modelli toscani. 3. errore, sproposito. montale, 3-192: da una
l'asinelio di pantelleria; forse uno sproposito, un refuso sfuggito al grande proto,
del suo padrone, avrebbe fatto uno sproposito. pratolini, 3-81: le è
di qualche parola o frase detta a sproposito o incautamente, imprudentemente. - anche
a chi ha commesso una malefatta o uno sproposito e non si fa scrupolo di mostrarsi
206: sarebbe stato un ridicoloso sproposito che pallade avesse vietato a colui di
, sguaiatamente e per lo più a sproposito. = deriv. da ridere-,
si sono ristretti, lasciatemi dire questo sproposito, a consacrar sul teatro la sola
poeta che dopo la narrazione avesse a sproposito rimpinzatavi la invocazione? berchet, 1-29:
. dati, 277: a me darebbe sproposito il paragonare le fabbriche duna città ben
fecondo d'insegnamento, in uno scempio sproposito, il quale poi non ci dia altra
e date loro mari e monti a sproposito, sempre tiran giu a campane doppie
vizio della prudenza distributrice, hanno detto uno sproposito, perché hanno detto...
o propone un falso manifesto, lo chiamiamo sproposito. rosmini, xxi-80: l'atto
: risolvetevi a quello che paia più sproposito e datene aviso della ultima vostra resulizione
, ora? e farmi fare uno sproposito? » « no, no, »
per la gran paura di fare uno sproposito. bacchelli, 12-102: non pochi
a riverso: a proposito e a sproposito. casti, i-2-43: udiste,
quel ragazzo, che non faccia qualche sproposito. quando gli salta alla rovescia,
danno di becco in ogni cosa a sproposito, interrompendo fastidiosamente gli altri che favellan
sacre e da non profanarsi col parlarne a sproposito. tommaseo, 3-i-2: per iscegliere
nordico col sangue meridionale fu veramente uno sproposito da cavallo, condannato dalla scienza e
: ritornato in sé e riconosciuto 10 sproposito di aver dato tanto ad uno sfaccendato come
. ant. che parla molto e a sproposito. sanudo, li-341: fo.
sballata di fare del mecenatismo così a sproposito. iperrealismo, ci sono tutti i rappresentanti
.. è uno sbozzo fatto a sproposito, una bizzarria di spirito per divertire
. 4. affermazione pronunciata a sproposito; espressione estemporanea e incontrollata di un
-avere la lingua nelle scarpe: parlare a sproposito. g. f. achillini,
non ignobile che gli aveva fatto far lo sproposito, uno di quei violenti amori che
trave. 2. dial. sproposito, svarione. biscioni [s.
s. v.]: 'scedone': sproposito, farfallone. = acer, masch
intens. scempióne, sm. grosso sproposito, errore marchiano, affermazione totalmente priva
sotto la corrispondenza. -inserire a sproposito. ghislanzoni, 15-49: « tutto
propalando i fatti propri o parlando a sproposito. sacchetti, 206-24: monna vanna
sicurezza le proprie opinioni anche parlando a sproposito; protestare i propri meriti; trovare
]: schiantare una bugia, uno sproposito, una carota, ecc., vale
/ per non aver a far qualche sproposito. stampa periodica milanese, i-284:
non abbiamo fatto altro che ragionare a sproposito. leopardi, iii-43: niente m'
? -ostentare o usare a sproposito le proprie conoscenze, la propria cultura
scialacquatori del -ostentato o usato a sproposito, senza alcuna tempo. a. cattaneo
: allo scialacquatore non mancò scialacquati a sproposito? » mai roba. -
tal burla. -per estens. sproposito, stupidaggine; argomentazione astrusa e senza
sciaratto, sm. tose. sproposito, atto inconsulto. -ritornare indietro
: se vi parrà che io parli a sproposito, mi contento d'esser io l'
piano volgare, scipita cicalena, anzi sproposito più veramente. buonarroti il giovane, 9-807
sempre a scodellar caldo caldo qualche autorevole sproposito, non si lasciarono sfuggire una sì bella
]: si può capitare più a sproposito di me, venire avanti a far della
, 2-2-50: non si udì mai uno sproposito più ridico- loso, né più a
uno scompagnato. ha proprio fatto uno sproposito perpetua a morire ora; ché questo
4. figur. chiosato prolissamente e a sproposito. n. franco, 4-188:
comportamento o discorso assurdo, insensato; sproposito; contraddizione logica o linguistica o estetica
: « le prometto che fo uno sproposito, se lei non mi dice subito
singolarmente imbarazzato: rispondeva sconnesso, a sproposito, e finalmente le parole gli erano
chi sputava sentenze senatorie, chi parlava allo sproposito e chi sfoderava concetti sderenati usciti dall'
. baretti, 6-369: vomitato questo enorme sproposito da un'immensa turba di famosi latinisti
pericolo che ogni piccolo accidente e ogni minimo sproposito mi pregiudichi o mi uccida, perché
equilibrio il cuore. -citare a sproposito. moneti, 27: il codice
. sfarfallóne, sm. sproposito, svarione, sbaglio madornale, equivoco
e non ho detto né uno sfarfallonené uno sproposito. niccolini, iii-175: io non voglio
fare della filosofia, per lo più a sproposito. amendola dimentica che filosofare e
parole indi- far del filosofo a sproposito, come sgrammaticare, spoliti
tua si sia. 3. sproposito. tassoni, xii-2-138: qui non
sfoggio di vocaboli francesi, usandoli a sproposito. = comp. dal pref
). sfrondóne, sm. sproposito. giuliani, ii-290: a
, con tanto di bocca sgangherata in atto sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati.
14. figur. sbaglio, errore, sproposito. buonarroti il giovane, 9-269:
iosa, frasi della lingua adoperate a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati.
, 4-50: un fidanzato geloso a sproposito si merita che lo si faccia ingelosire
la lettera s o la si ripete a sproposito. 2. ant. presenza
ricorso, in modo eccessivo e a sproposito a espressioni latine o a latinismi (
, intr. fare ricorso, anche a sproposito, a parole ed espressioni latine o
agli epigrafai, a quanti slatinano a sproposito. -tr., per introdurre un
espressioni e citazioni latine, anche a sproposito. = nome d'azione da slatinare
, anche in modo erroneo e a sproposito. cagna, 3-360: quanto
estens.: chi si vanta a sproposito e con toni eccessivi, attribuendosi azioni
smarronata, sf. gerg. marchiano sproposito, errore grossolano. -per estens.
mai sognato daniel ber- noulli un tale sproposito. romagnosi, 3-ii-713: col dire che
magalotti, 9-1-131: oh che solenne sproposito avevo cominciato a dire! fortuna che
; e chi ne soprusa, applicandolo a sproposito, è tanto colpevole, quanto chi
il contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito che nessuno vorrebbe sostenere; sicché è
. bizzarrìa che consiste nel ripetere a sproposito la parola 'sovente'per imitare la parlata
dettagli fisici e morali. -a sproposito, inopportunamente. francesco da barberino,
nel quale sieno inzeppate le congiunzioni a sproposito. 4. manifestarsi in modo
, il suo nome, cristo a sproposito, spesso come garante di un giuramento
un racconto); madornale (uno sproposito). brignole sale, 3-10:
ad arte o a caso o a sproposito farà troppo ridere o pur colui che,
o lo as sume a sproposito). magalotti, 28-171:
il contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito che nessuno vorrebbe sostenere; sicché è
in malore. 3. intendere a sproposito. alfieri, i-190: si prese
'rusticelio'. = denom. da sproposito. spropositare2, intr. con la
sf. ant. affermazione erronea, sproposito. l. bellini, 5-2-211
che bestiale. = deriv. da sproposito. spropositataménte, avv. dicendo
spropositataménte, avv. dicendo uno sproposito, erroneamente; imprecisamente. galileo
2. inopportunamente, a sproposito; a torto. galileo, 5-221
suo corpo. = deriv. da sproposito (e cfr. anche spropositare1).
milizie ne'germani eserciti tanto chiaro che sproposito sarìa non cedere l'imperio a te,
, si partì per non far qualche sproposito in mezo del convito. muratori,
. muratori, iii-266: fatto uno sproposito, indarno si cercherà il rimedio e
/ per pagar l'interesse è uno sproposito. carcano, 445: io, sei
,... ho fatto lo sproposito d'innamorarmi della luisa. tozzi, vii-
(662): ha proprio fatto uno sproposito perpetua a morire ora; ché questo
33): le prometto che fo uno sproposito, se lei non mi dice subito
vi dico? che mi fate fare uno sproposito! moravia, vii-i3i: se lui
di lascarmi disarmare piuttosto che fare uno sproposito. -carattere incongruo e strampalato di
ad aprir bocca, avrebbe detto uno sproposito. -in espressioni di modestia.
fichi. con pace di dante, sproposito, spropositìssimo. -incongnienza, incoerenza
: io fui lì lì per soggiungere qualche sproposito, tanto mi mosse la rabbia quelfuso
: voglio dire de'lunari, dove uno sproposito di stampa e una cosa impressa a
braccia sproporzionate ch'erano a vederle uno sproposito della natura. palazzeschi,, i-65
natura non sapevi se classificarlo un immenso sproposito o il capolavoro. 5. rivendicazione
, proferì, a parer suo, uno sproposito. il compratore disse che, per
tutt'e due le misero davanti uno sproposito di ghiottonerie. bonsanti, 4-291: un
ch'era stato pagato ad ogni modo uno sproposito, si sussurrava sulle ventimila.
8. locuz. -a, allo sproposito: in modo insensato o inopportuno;
minacciato, si rimase di quel filosofare a sproposito. galileo, 3-1-100: se vi
: se vi parrà che io parli a sproposito, mi contento d'esser io l'
che parla sopr'animo parla sempre a sproposito. manzoni, pr. sp.,
si trovan sempre, per impiegarli a sproposito. soldati, ix-333: da qualche tempo
quasi macchinalmente, a proposito e a sproposito. -senza alcun significato logico.
fu il primo che scrivesse sonetti a sproposito e in gergo, al modo che poi
concitargli quest'odio, e spaventato a sproposito la moglie, che, quantunque colpevole
sospetti delle future: molte volte a sproposito noi diamo ne'timon nostri all'arme.
che non fosse caricata di bastonate allo sproposito e senza causa alcuna. bonsanti, 4-50
, 4-50: un fidanzato geloso a sproposito si merita che lo si faccia ingelosire da
conchiuggo che il tornarvi mi verrebbe a sproposito, non vi avendo né casa, né
, li lascia andare; escono a sproposito gl'imboscati, vannogli addosso.
borsa aperta, / gliel'offerìa a sproposito talora. -intempestivamente.
1-97: nello non poteva capitare più a sproposito. bonsanti, 4-298: allora io
, 4-298: allora io sono giunta a sproposito, scommetto che sonnecchiava.
voi che adesso mostrate d'infuriare allo sproposito contro di esse [donne], non
le disgressioni vogliono esser brevi e non a sproposito alla cosa di che si scrive.
e aveva un commento, talora magari a sproposito, sempre pronto per ogni colpo.
. affermazione piena di errori grossolani, sproposito. p petrocchi [s.
supponente e, per lo più, a sproposito. tansillo, 3-5: ogni villa
un autore, per lo più a sproposito. venuti, lxxxviii-ii-728: s'io
come un cratere. 10. sproposito. c. arrighi, 308:
3. in modo indebito, a sproposito. boccalini, i-122: sommamente gli
. -con litote: stonare, essere a sproposito. buonafede, 1-ii-123: qualunque però
nominarsi filosofia. -errore marchiano, sproposito. monti, xii-5-223: né si
strafalcióne, sm. errore, sproposito madornale, in partic. nel parlare
impigliato zaccagna poco prima. 4. sproposito, strafalcione, grossolano errore; fandonia,
femminella. 2. sm. sproposito grossolano, strafalcione. giannini-nieri, 59
poetico o le norme metriche usandole a sproposito o in modo scorretto o un'opera
pace. 9. usato a sproposito, con significati contraddittori (un vocabolo
bazzare, ridicendo con vanto o divulgando a sproposito. bettestrumenti a fiato. ioni,
se ne stava immobile e rispondeva a sproposito alle domande, come sotto l'effetto
uscire di senno, delirare; parlare a sproposito; vaneggiare, farneticare. pannuccio
e se parlo, / m'esce qualche sproposito di bocca. -sm. il
di chi fa o dice qualcosa a sproposito o con intenzione elusiva. varchi
talmente ostinati e caparbii, che lo sproposito, evidente quanto la luce del sole
proferì, a parer suo, uno sproposito. faldella, i-5-160: l'on.
io conchiuggo che il tornarvi mi verrebbe a sproposito, non vi avendo né casa,
): che parla o agisce a sproposito, incapace, dappoco. grazzini,
in situazioni intime, o interviene a sproposito in discussioni. pavese, 4-12:
ant. e letter. sciocchezza, sproposito, castroneria. papini, iv-305
dal tirannicidio, fate del bruto a sproposito. bacchelli, 12-51: nella curia insanguinata
-piano co'l titoleggiare e parlare a sproposito. = frequent di titolare1.
, è proverbio comun, non già sproposito. proverbi toscani, 100: chi toglie
ho per un capriccio, / anzi sproposito tondo, e massiccio. pellico, 2-419
-farla tonda: farla grossa, commettere uno sproposito; provocare un grave danno.
frase inopportuna, compiuta o detta a sproposito; sbaglio, figuraccia. c
, sf. gerg. errore clamoroso, sproposito. arbasino, 19-24: la
. ant. parlare troppo o a sproposito, o vanvera, straparlare. -anche:
qualcosa di traverso: sbagliarla; farla a sproposito; non portarla a buon fine.
o agire malamente, maliziosamente, a sproposito. pananti, ii-6: né
malaugurio contro chi parla troppo, a sproposito e dicendo cose malevole oppure offensive.
d'averla messa in quel luogo a sproposito. cesarotti, 1-i-31: se poi fanno
2. affermazione sciocca, insensata: sproposito. 3. azione scorretta o disonesta
curia e fuori 'verbale', è uno sproposito marchiano. c. e. gadda
la materia, se non dico uno sproposito, 'ab ovo', a caso vergine,
: dànno di becco in ogni cosa a sproposito, interrompendo fastidiosamente gli altri, che
basta parlare, a proposito e a sproposito, di vibici, di esantemi, di
d'averla messa in quel luogo a sproposito, ma nel suo vero significato, come
che ci stanno. -dire uno sproposito. baretti, 6-360: vomitato questo
baretti, 6-360: vomitato questo enorme sproposito da un'immensa turba di famosi latinisti
. che parla molto e spesso a sproposito; chiacchierone, ciarliero. biondo,
braccia sproporzionate ch'erano a vederle uno sproposito della natura. monti, 18-562: dal
zuppo, si partì per non far qualche sproposito in mezo del convito. gigli,
, 2-159: hai parzialmente riparato al suo sproposito, col regalarmi un'autofotografia, meno
, sf. volg. grossa sciocchezza, sproposito, idiozia, stupidaggine.
cordonerìa, sf. corbelleria, sproposito (e ha valore scherz.).
. chiacchiera molto sconveniente, sciocchezza, sproposito, scempiaggine. bufalino, 1-20:
atto, discorso degno di un asino; sproposito che nasce da grossolana ignoranza.
incerta. r bùggera, sf. sproposito, stupidaggine. casti, vii-177:
r buggerata (buggiarata), sf. sproposito, stupidaggine. casti, vii-51:
: con un'interpretazione erronea; a sproposito. passeroni, ii-17-50: costor
gagliarda di chi non può sopportare lo sproposito, di chi non può sopportare che il
alla sera, a proposito e a sproposito, il fonendoscopio. fonìa2, sf
del consiglio d'europa continua citando – a sproposito – l'antica roma e l'esempio
, sm. errore grossolano, svista; sproposito, strafalcione. caro,
che interviene, per lo più a sproposito, nei discorsi di altri; impiccione,
smarrone, sm. sciocchezza, sproposito, errore grossolano; comportamento sconsiderato.
spropositevole. = deriv. da sproposito, col suff. degli agg. verb