alfieri, 1-27: il prence orridi spregi, onde non meno / che
, non tiranneggiava d'ire e di spregi decrepiti. de sanctis, i-159: eccoti
, passarono diviato alle ingiurie e agli spregi. nievo, 1-176: saltare da
, che parlan col viso allegro, spregi la morte, e apra la porta alla
, passarono diviato alle ingiurie e agli spregi, da quel popolo leggiero, querulo
152: chi vuole venire dopo me, spregi sé e tolga la croce sua,
del famulo manesco è il principio degli spregi che accompagneranno cristo fin sulla croce.
b. giambullari, 1-73: tanto lo spregi... e biasmi, /
di rustica fatica, / pria che tu spregi, lascia ch'io ti dica,
mie tempie inchiome, / ch'io spregi ira di cieli e di fortuna, /
elementi dell'insulto sono: i° gli spregi più o meno degradanti; 20 ii dolor
amicizie. gioia, 1-i-117: gli spregi tendono ad isolare l'uomo e a
, no: ch'ei mi lasci e spregi, / or torni e mi raccolga
delicati, che parlan col viso allegro spregi la morte e apra la porta affa
215): quegli che manuca non spregi colui che non manuca. pulci, 2-40
credi, è forza / che tu noi spregi. foscolo, 1-171: tu fuggisti
modi rotti... e certi tuoi spregi nel fatto della religione. s'aggiunsero
: mogi e bigi e pien di spregi per mezzo mondo e più. -che
molto simile (spesso con una connotazione spregi. r. zeno, li-7-153:
in giro sciolga / sue vaghe gemme e spregi ogni altro augello, / e guardandosi
/ ché il volgo petulante non ti spregi. bocchelli, 2-ix-307: era facile,
piaggiare per servile abbiettezza gli odi e spregi altrui. mazzini, il-802: rimase
pregi; / ma quanto più la spregi / più la vorresti alle tue voglie amica
: non sai, superbo secolo, che spregi / questa scienza sì onorata e santa
, sotto le ava- nìe, gli spregi, i soprusi e tutte le usurpazioni e
sia d'or lo strale, ma spregi l'or chi già ferito ha 'l core
-inframmezzato. tommaseo, 11-259: di spregi, di preci dal pianto rigate,
rotti (è testuale) e certi tuoi spregi nel fatto della religione. cicognani,
di rustica fatica / pria che tu spregi, lascia ch'io ti dica, /
rustica fatica, / pria che tu spregi, lascia ch'io ti dica, /
della rettorica italiana, e la volgarità degli spregi non fu eguagliata che dalla franchezza degli
sciolga / sue vaghe gemme e spregi ogni altro augello. io la
rotti (è testuale) e certi tuoi spregi nel fatto della religione. -far
rotti (è testuale) e certi tuoi spregi nel fatto della religione...
ligare? chi 'l potrà persuadere che spregi la lascivia? chi dalla sfronzinàggine il potrà
; / ché il volgo petulante non ti spregi. 5. ergersi minacciosamente contro
eccitando, se non gli odi, gli spregi del male, è, d'altra
colla detta armata gridando e dicendo grandi spregi del re carlo e di sue genti.
alfieri, 1-27: il prence orridi spregi, onde non meno / che i ministri
dignità, senza ingegno: ricco di spregi. carducci, ii-2-325: alla giulia,
rotti... e certi tuoi spregi nel fatto della religione. g. caprin
dei rancori e ignobil vecchiardo deturpato dagli spregi e dagli anni. -
e dove non trovavano nulla fecero degli spregi. -con meton.:
de le rote da carro se appellano spregi. = etimo incerto: probabilmente dal
castigo di certi orgogli e di certi spregi, riguardiamo un poco, spregiudicatamente e
fini, ma li ha ricambiati con spregi e strapazzamenti. 3. travisamento
aurea volgar., 501: se tu spregi valentiniano, io ti tolgo il capo
: chi vuole venire dopo me annulli e spregi se medesimo, e tolga la croce
non mai, e doveva sopportare sgarbi e spregi. piovene, 3-143: senza nessuno
madre in tanti e tanti anni di spregi sofferti e di muta treman
madre in tanti e tanti anni di spregi sofferti e di muta tremante servitù.