divezzato. 2. slattato, spoppato, svezzato. v. borghini,
riserva del porchettame, che, dopo spoppato e mettendosi a spiga nell'estate
ne fuggano. velluti, 311: avendolo spoppato e cresciuto un poco con grande pena
. faldella, iv-152: come veronica ebbe spoppato letizia amareggiando le mamme con il succo
/ d'avere in 'ilio tempore'/ spoppato l'universo. 4. intr
la balia mia, poppando io o vero spoppato, e'mi togliea e poneami d'
guerrazzi, 16-68: presi cecchino appena spoppato, l'ho sempre tenuto meco.
posava volentieri sui capelli leggeri del fanciullino spoppato. -con riferimento ad animali.
agni i salci, / al capretto spoppato il bel virgulto. passeroni, 3-55:
un porco era la madre / che spoppato egli era appena. d'annunzio,
/ io un vitello offrirò pur or spoppato. papini, x-1-492: rammento..
rinaldeschi, 1-89: sì come lo spoppato dalla madre sua, cosa sia e
processioni e di rosari: tu sei spoppato, pare a me, ed è tempo
a sentir quei paroioni in bocca a quello spoppato di fresco allargai gli occhi. il
giuliani, ii-297: è di spoppatura (spoppato di poco) questo boccino.
gozzi, i-5-211: ognuno di voi è spoppato non solo e uscito b. croce,
ant. svezato). slattato, spoppato (un bambino). serao,
io un vitello offrirò pur or spoppato / che a larga biada, perch'io
votito, quello fanciullo nato poi che fu spoppato. 3. riti. obbligarsi con