/ delle spalle inarcate, e poi mi spingo / veloce, e penso arietargli
pulsiò -ónis, deriv. da pello * spingo '. circonabitante, sm. ant
, v-1-371: detto, fatto. spingo il cavallo giù per la scarpata.
dell'abate io la dilato, la spingo al comodino. -rifl. dilungarsi
e 'l bosco al bosco / e gli spingo per forza al salso regno; /
voce dotta, dal gr. èxaxpécù * spingo, conducoèlate, sf. ant. sorta
disperde '(da éxaùvco 'spingo '); cfr. fr. élatère
che spinge '(da èxaùvio * spingo ') e pixpov 'misura ';
conseguenze. brancoli, ii-8: se spingo le cose più in fondo con un
gioia ineffabile. lucini, 5-127: spingo la pigra carne a plasmare l'idea:
l'onde sue da gli occhi ardenti i'spingo. -affliggere (un dolore fisico
io son di me più pieno, / spingo di ciascun'urna entro il beccuccio,
il gruppo non lo vedo più. spingo e spingo. mi sentivo bene,
gruppo non lo vedo più. spingo e spingo. mi sentivo bene, volevo vincere
, 2-i-938: fra le pareti della scatola spingo spingo tutta la forte bigia spagna scarnificata
: fra le pareti della scatola spingo spingo tutta la forte bigia spagna scarnificata coi suoi
gr. tpétroj 'volgo, spingo '. pancreopatìa, sf.
pensamento speculativo. monti, 4-1-298: spingo più oltre i miei pensamenti. porto lo
delle spalle innarcate, e poi mi spingo / veloce. -fare ponti e
per radio. cassieri, 11-98: spingo l'abusivo a infilare un paio di
, i-2-74: in questo calice / spingo i miei voti / verso ai remoti /
vieta il varco: / scosso lo spingo, lo sollevo a stento, / m'
profondi. d'annunzio, v-1-371: spingo il cavallo giù per la scarpata. salto
: mentre in soavissima follia / ti spingo nella rete de'miei baci, / su
, all'orlo / d'un abisso mi spingo. zendrini, iii- 367:
ch'io porto, a pena oltre mi spingo. / e senza te, se benmi
piacere. sinisgalli, 9-72: mi spingo / a spiare un lembo d'aurora tra
. spingare, intr. (spingo, spinghi). ant. e letter
spénzere, spìgneré), tr. (spingo, spingi-, pass. rem. spinsi
non si va più! » scendo, spingo e raccatto e sposto la neve,
loro monarchia. d'azeglio, 7-i-463: spingo intanto l'affare della lite, e
e del poliziano, il quale ora spingo alla fine, mi hanno fin ora impedito
. visconti venosta, 21: se spingo il mio pensiero lontano, nei tempi
il gruppo non lo vedo più. spingo e spingo. mi sentivo bene, volevo
non lo vedo più. spingo e spingo. mi sentivo bene, volevo vincere.
calvino, 12-136: senza smettere di correre spingo il cancelletto, entro nel giardino,