, 86: tremola ognor la bionda spica, e i solchi / adempie e vince
altrettanti fiori, disposti a capolino o a spica serrata, i cui invogli fanno corpo
de'contadini l'un pollo tórre la spica di becco all'altro, così cavano
« amarantho non dubie vincimur: est autem spica purpurea verius, quam flos aliquis.
in loro come è il grano nella spica. civinini, 1-152: si alzò poi
6-127: havvi la spina arabica e la spica, / che più groppi di verghe
rotondo granello, il quale fitto nella spica, di buccia più tenera, delle foglie
, i-13: o bionda più della matura spica, / ma più crudel della pungente
6-127: hawi la spina arabica e la spica, / che più groppi di verghe
i fiori femminei disposti a. spica alla sommità del fusto, si fanno cuscini
quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa
erba si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane
mattioli, 1-35: le vere radici della spica s'intendono essere quelle capillari che sono
profitto de'poveri cento soldi per ogni spica di frumento cariato che si troverebbe ne'due
profitto de'poveri cento soldi per ogni spica di frumento cariato che si troverebbe ne'
, e non si presentò neppure una spica con carie; il rimanente del territorio
spaccasassi). e formano una spica allargata ed undulata al margine,
bellezza de'suoi fiori, disposti a spica alla sommità del fusto e dei rami.
/ de'lunghi studi miei la dolce spica. fantoni, 856: beato quei,
e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa
si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo,
dalla forma lineare e cilindrica della sua spica (alopecurus pratensis). codinzìnzola
581: s'inclina [la spica] e più s'inclinerà domane / verso
il mietitore vorrebbe tenir conto, qualche spica anco sfugge la presa della mano o il
/ la foglia della quercia con la spica! 5. intr. figur
i fiori sono numerosi e formano una spica allargata ed undulata al margine, di
di digerire e di fortificare, simile alla spica indiana: e lodanlo per i dolori
,... pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di calacte la
l'altra mano / biondissima io toccai spica matura. zanella, vi-740: ma sull'
e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa
si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo,
e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa
si fa spica, da che era spica si fa pane? 7.
co'denti del calice scabri ed una spica di pochi fiori rossigni a corolla chiusa
/ de'lunghi studi miei la dolce spica: / e poi chiamami a te,
corso ella avria, senza piegar la spica. birago, 88: che si degni
chiama gacello de tumbaxin, magna la spica nardi e le altre erbe odorifere. ramusio
/ quando ancor non fioria vite né spica. folengo, ii-193: vedestù forse ancor
annunzio, ii-581: laudata sia la spica nel meriggio! /... /
m'è 'l caro frutto in su la spica, / e la mia ricca nave
di squi- nanto, calamo odorato, spica celtica... e mosto.
francesco da barberino, ii-106: ancor la spica a certo ordine grana. dominici,
del quale in me già granava la spica. 2. figur. avere
che 'n su 'l granir tronchi la spica. baruffaldi, xxx-1-72: il fior si
/ infin di qua per fama sempre spica, / come lo 'ngegno vostro s'affatica
s. manetti, 7-21: 'triticum spica villosa quadrata longiore '. comparisce questo
quantità delle paglie, ma dalla pienezza della spica, dalla sodezza de'granelli e dalla
, ii-299: poi s'imbionda la spica / al povero colono. =
coll'empietà. comisso, v-14: una spica gialla piena di polline, che strappò
. pozzi, 2-155: a la nascente spica / so che zizania vile il gambo
l'omblico, aluora prendi di la spica celtica, trebentina et olio de sisamo,
soranzo, 100: qui vedi l'aurea spica emola al mare / mossa increspar da
ch'eo dica: / lo meo lavoro spica -e poi no 'ngrana. idem,
. fallamonica, 67: quando la spica dal suo grano emana / è certo
l'eguale / dell'uomo dinanzi alla spica / mietuta in silenzio o con canti.
da poi che ha tronca la matura spica. giusti, 2-329: di qua,
e spinga globosa, così detta perché la spica pelosa sembra la zampa della lepre.
pianta legnosa della famiglia labiate (lavandula spica), alta circa 50 cm,
quantunque non poco acuto, e la spica loro è più corta. bergantini,
più larghe porta i nomi volgari di 4 spica, aspica 'e 4 fal- sonardo
ch'eo dice: / lo meo lavoro spica - e poi no 'ngrana.
così costor per ritrovarsi al luogo. spica, xxxvi-130: l'acque fea restare
. / escionna non gire per la spica, / sì ti veio arlucare la
cioè, nascosto, perché la spica sta celata nel suo involucro.
e tre quarti de cassia fistula, spica, mastice, cannella, matè, spondio
che anco prima che abbia fatto la spica, lo coglie in erba. f.
mi sarà dato raccogliere qualche magra spica rimasta a dietro nei solchi mietuti.
nozze. d'annunzio, ii-304: la spica mietuta in silenzio / nella mistica ombra
da poi che ha tronca la matura spica. giusti, i-205: volle che ogni
di squi- nanto, calamo odorato, spica celtica... e mosto. montigiano
o italico: lavanda (la- vandula spica) ', nardo eretico', valeriana italica
il pruno e l'ortica / affogano la spica col pungente aggroviglio? moravia, xiii-195
/ escionna, non gire per la spica, / sì ti veio arlucare la
d'annunzio, ii-581: è [la spica] di tal purità che pare immune
se 'l mio campo fa pur qualche spica / debita a la semente, altro biffolco
il nostro orzo, perché fa una spica come esso, e nella scorza tiene
al nostro orzo nelle foglie e nella spica. = deriv. forse da orzo
1-138: la pampinosa / vite, la spica bionda. -proprio della foglia
nasce, come il miglio, in una spica e pannocchia, di cui fanno vin
è biem maturo cussi da quello se spica, cussi fa il feto da la matrice
: altri colgono con pettini la stessa spica. -serie di denti paralama nelle falciatrici
soranzo, 100: qui vedi l'aurea spica emola al mare / mossa increspar da
più pieni. comisso, v-14: una spica gialla piena di polline, che strappò
/ nel corre il pien della matura spica. giuliani, ii-384: quest'anno ce
da lentini, 4: lo meo lavoro spica -e poi no 'ngrana. pucciandone
origamo, puleggio, polio montano, spica,... santoreggia, ramerino.
/ pel tuo deserto che non sa la spica. / ecco nell'elce ridere marica
affatica / nel córre il pien della matura spica. borgese, 6-99: tutta la
vicini la conoscessono prudente e pregiassero. spica, xxxvl-129: stendi la dotta mano,
... pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di calacte la
de'contadini l'un pollo toglie la spica di becco all'altro, così adoperano i
origamo, puleggio, polio montano, spica,... santoreggia, ramerino.
pruno e l'ortica / affogano la spica / col pungente aggroviglio? -che
1-110: altri colgono con pettini la stessa spica: il che è agevolissimo in un
. d annunzio, ii-582: la spica s'arrossa. / brilla il fil nella
come esempio per il suo valore. spica, xxxvi-131: o bel spirto raro,
, / perché biondeggi su'campi la spica, / onde l'uom si rinfranchi e
, / perché biondeggi su'campi la spica, / onde l'uom si rinfranchi e
, / infin di qua per fama sempre spica, / come lo 'ngegno vostro
/ rinovellar e a lui stride la spica, / ne va narciso al fonte e
grano, nella cui sommità è la spica aperta e divisa come i ramuscelli,
sotto risplendé una corona simile a una spica: e poscia essendo 11 sole ridotto
? / che importa, bambino? la spica rivive per sempre nel seme.
gli metterai a pistare con essi una spica d'aglio a chi li piace.
, molto più de'nostri, di spica e di gambo maggiore, e le
», 30-vii-1982], 5: spica rovescia di sinistro in rete. 9
lo sparviero gli venne in mano. spica, xxxvi-129: la spiga mia prendi e
, 30: non fa differenza veruna della spica celtica alla saliunca. domenichi [plinio
, puleggio j) olio montano, spica,... santoreggia, ramerino.
più tenera. produce nelle sommità una spica piena di fiori, d'erbaceo colore
, xxxv-i-017: escionna, non gire perla spica, / sì ti veio arlucare la mascella
, se l'onor fiorisce e non ne spica, / tardi vi scuserà spesa o
/ allegro al tempo suo miete la spica. p. verri, 3-ii-82: fa
v. spazio). spica e deriv., v. spiga e
napol., deriv. dal lat. spica (v. spiga).
= deriv. dal lat. spica (v. spiga) con doppio suff
= deriv. dal lat. spica (v. spiga).
e in nel suo discorso veggo che gli spica da sé questi danari avrà a dare
/ infin di qua per fama sempre spica, / come lo 'ngegno vostro s'
fructo è biem maturo cussi da quello se spica, cussi fa il feto da la
dotta, lat spicèus, deriv. da spica (v. spiga).
= voce dotta, comp. dal lat spica (v. spiga) e dal suff
, lat. spicilegium, comp. da spica (v. spiga) e dal
voce dotta, comp. dal lat. spica (v. spiga) e dal tema
voce dotta, lat spicus, corradicale di spica (v. spiga). spico2
mezza dozzina tornano a diventare pura terra. spica.
, lat. spicula, dimin. di spica (v. spiga), passato
.]: 'spiculato': così dicesi della spica composta da più spighette sessili o appena
ed avvicinate alla rachide o asse della spica come nel loglio perenne. fanfani
più spighette, avvicinate all'asse della spica medesima. = deriv. da spicula
da spifferare. spiga (ant. spica, spicca), sf. bot.
., 6-797: è un'erba o spica odorifera e che dà bellezza a'capelli
sua vita. comisso, v-14: una spica gialla piena di polline, che strappò
maice dicono, molto più de'nostri di spica e di gambo maggiore. testi,
/ allegro al tempo suo miete la spica. monti, x-1-415: affilava cantando
/ l'ore affrettava di troncar la spica. graf 5-4. 37: alla progenie
antica / del buon caino crescerà la spica / e il tralcio lieto e la
, 1-10-149: trittolemo a'mortai mostra la spica. d'annunzio, i-1061: aggravando
pel tuo deserto che non sa la spica. -ant. al tempo della
tre quarti de cassia fi- stula, spica, mastice, cannella, matè, spondio
dramme doi. ricettario fiorentino, i-k-vm: spica inda, che tanto importa; spica
spica inda, che tanto importa; spica romana e spica celtica sono quello medesimo
che tanto importa; spica romana e spica celtica sono quello medesimo. mattioli [
[dioscoride], 26: galeno della spica del nardo, che entra nella teriaca
, intende della radice e non della spica. desideri, lxii-2-vi-io: gli animali del
non son però da comparare con la spica e con l'altre di che si nutriscono
breve / de sua semenza demostrò la spica. lorenzo de'medici, ii-134: oggi
mieto / de'lunghi studi miei la dolce spica. 4. persona che supera
luglio mi sarà dato raccogliere qualche magra spica rimasta a dietro nei solchi mietuti.
quadrella o marmi segnati o mattonato a spica. l. bellini, 5-1-244: fa
adoprano talvolta mattoni di taglio o a spica. ojetti, i-28: case di
di una stella di ia grandezza (spica virginis) appartenente alla costellazione della vergine
, anco prima che abbia fatto la spica, lo coglie in erba.
del quale in me già granava la spica. -tra la spiga e la
sé, veggendosi posto tra la spica e la mano così fatto impedimento. g
francesco da barberino, ii-106: ancor la spica a certo ordine grana. aretino,
agosto. gozzano, i-251: la spica rivive per sempre nel seme. bacchetti,
arrossava. = dal lat. spica, prop. 'punta?, di origine
incerta. spigacèltica (spicacèltica, spica cèltica), sf. bot. nome
. fr. colonna, 3-296: spica celtica cum iucundo odore. erbolario volf
are, 1-25: la betonica con spica celtica e cubebe cotte nella issiva
ch'eo dica: / lo meo lavoro spica - e non ingrana. -portare
, se l'onor fiorisce e non ne spica, / tardi vi scuserà spesa o
dal lat. spicare, denom. da spica (v. spiga).
in partic. della lavanda (lavandula spica); le infiorescenze di tale pianta
spicus, forma neutra e masch. di spica (v. spiga); il
man della pudica / spigolatrice resti alcuna spica. mercantini, vii- 1079 (fù
spicùlum 'punta', dimin. di spicum e spica (v. spigo e spiga)
spigone. spigonardo (spicanardi, spica nardi, spicanardo, spico nardi,
sforza, 35: tolli... spica nardi fina once 3. cinzio pierio
cielo 2. lavanda (lavandula spica) -, i fiori di tale pianta
profumato di spicanardo. = dal lat spica nardi 'spiga del nardo', calco del gr
di origine incerta (forse da accostare a spica: v. spiga).
/ pel tuo deserto che non sa la spica. 2. locuz. seguire bene
stenle, or son fruttifero terreno. spica, xxxvi-129: stendi la dotta mano,
, se l'onor fiorisce e non ne spica, / tardi vi scuserà spesa o
annunzio, v-2-205: pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di calacte la
granoturco. serpetro, 213: la spica agguaglia la pigna del piceo; intorno
fra le mani della vergine / la bianca spica s'allontani. 12.
1-6-127: avvi la spina arabica e la spica, / che più groppi di verghe