suonano. bar etti, i-37: spiacemi oltremodo la novella che mi date colla
l'armata. baretti, ii-259: spiacemi prima di tutto che voi siate stato
francesco li abbia mandati a lei, ma spiacemi che l'abbia fatto senza mio consentimento
vien meno. folengo, ii-203: spiacemi forte in voi questa viltade, / vizio
: una lettera al mio genitore? spiacemi che è sigillata... ma
di lettere. cesarotti, ii-426: spiacemi però di sentire che nella vostra intermittenza
voglio ben farlo. carducci, ii-5-122: spiacemi di non aver più che due o
procedimento e questo metodo assai volgare, spiacemi che siasi tenuto anche con alessandro manzoni
se questo è linguaggio da giacobino, spiacemi dunque che la ragione sia giacobina. papi
la miseria. carducci, ii-2-160: spiacemi all'anima di venire a fare questi
ai suoi vicini. alfieri, 9-72: spiacemi sol che a transitar mi avanzi /
-smarrire. carducci, ii-5-80: spiacemi ch'e'non ricevesse il libretto del
, indegno. metastasio, 1-iv-20: spiacemi che il mio liceo sia troppo angusto
di castello. metastasio, 1-v-685: spiacemi che il nobile alloggio da lui scelto sia
nel rifiuto, aspéttati una purga. spiacemi che confonderà i buoni coi cattivi,
quei sediziosi. baretti, ii-259: spiacemi... che voi siate stato al
semplice abbozzo e un zibaldone... spiacemi non esser in forze ancora per raccopiarla
passato. carducci, ii-21-216: spiacemi che mi manca affatto la competenza per
. g. gozzi, i-15-163: spiacemi bene ch'egli si creda ch'io
in muratori, cxiv-6-312]: più spiacemi che il pretino turi- nese mi ha
. f. argelati, cxiv-3-175: spiacemi terribilmente la scorezzione troppo grande dello'spicilegio ravvennate'
suo sterminio. marini, i-26: spiacemi, amico carissimo l'udire, con qual
umile ancella ». goldoni, x-698: spiacemi che stia male / il principe mio
abbia inteso da quel plebeo; e spiacemi di averne tarpato il più sottile per non
le nostre paiolate stiano bene. de- spiacemi che la febre quartana e terziana habia cussi