. baretti, i-197: mi spiace che v'entriate anche voi, che
. idem, iv-230: molto mi spiace allegrezza e sollazzo, / e la malinconia
parole in bocca è noioso costume e spiace, non altrimenti che quando l'uomo è
ardita / soffrii lunga stagion ciò che più spiace. paoli, iii-192: fingo in
ancora il bene, quando sia soverchio, spiace. tasso, 6-i-145: e mentre
stropicciar pietre aspre e il fregar ferro spiace agli orecchi. tasso, 6-73:
questo neologismo, pur avvertendo che gli spiace, ed è proprio brutto! ».
il bene, quando sia soverchio, spiace. b. segni, 106: parve
, ii-498: quello che più mi spiace si è l'aver dovuto scrivere d'
quella litania dei santi... spiace anche a me che sono il beneficiato.
flavio biaste- mator, via più mi spiace / che se per poco prezzo odo
voglio andar, s'e'non vi spiace; / ché, s'io sto troppo
un peso e l'altro ugualmente mi spiace, / e fòra meglio a nessuno esser
un rapido movimento e all'attività, spiace per questa sua sonnacchiosa pigrizia.
quella litania dei santi... spiace anche a me che sono il beneficiato
lascia andar queste carogne: / mi spiace sol che la vita le ho tolta.
è di mal esempio, et a me spiace sommamente, e se non fosse che
la voce cinico. per queste ragioni spiace ai puristi ». cìnifo,
più cólto un crin, tanto più spiace; / ma quanto è lento più,
la mia lettera, di cui mi spiace di non aver serbato copia, era certamente
complimento. monti, x-3-120: sol mi spiace e dà tormento / che il mio
mondo, e più ch'altro mi spiace, / rade volte si vede, /
, all'altra reca disconcio, onde ne spiace il suon del verso incontrandolo nella prosa
si ritoglia il suo sì non mi spiace /... / che senza fede
: la mia lettera, di cui mi spiace di non aver serbato copia, era
mondo, e più ch'altro mi spiace, / rade volte si vede, /
bada, / ché l'atto crudelissimo gli spiace. marino, 17-30: del dolce
alla dea solitudine], se ti spiace il culto mio, / e che pensi
quel sommo ben, che mai non spiace, / levate 'l coro a più felice
2-204: già il suo grado gli spiace, e a quello aspira / che dal
deforme. anguillara, 8-99: non spiace al re, né de la fé
il volgo, a cui tua legge spiace; / e assai ne parla, e
. croce, i-3-283: al giudizio pratico spiace il debole e piace il forte,
a quel sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice stato
. ariosto, 28-30: né gli spiace vederselo secondo, / e di bellezza
/ la giovanile etade in lui mi spiace; / ma i difetti d'entrambi il
che 'l male in me stesso mi spiace, molto più mi spiace in altrui.
me stesso mi spiace, molto più mi spiace in altrui. pallavicino, 1-27:
stropicciare pietre aspre e il fregare ferro spiace agli orecchi: e deesene l'uomo
ci ripenso tanto più quel disegno mi spiace. giusti, 3-70: furono affissi cartellacci
ci ripenso tanto più quel disegno mi spiace: tieni il libro un po'stentatamente;
dispiacevolézza, sf. ant. l'essere spiace vole, spiacevolezza. —
cielo. menzini, ii-135: se ti spiace da me prender consiglio, / ben
virtù gioconda e lieta, / e spiace a lei ciò ch'a ragion dispiace,
: perch'io veggio, e mi spiace, / che naturai mia dote a me
stropicciare pietre aspre e il fregare ferro spiace agli orecchi: e deesene l'uom
inclito duca, a cui il vizio spiace, / ben ti ringrazio di clemenza
spene, / l'ardito eccede e spiace. dominici, 1-124: non cerca
perder tempo a chi più sa più spiace. cino, iv-223 (102-23):
a fagiuol la gelsomina, / né ti spiace la sandra, né la cecca.
dietro a quel sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice
vera ancor, da'labbri tuoi mi spiace. parini, giorno, ii-997:
.. / ben lo veggo, vi spiace, v'offende / il consiglio d'un
dietro a quel sommo ben che mai non spiace / levate 11 core a più felice
si sia: / che se vi spiace ch'io vi deggia amare, / gittate
stropicciare pietre aspre e il fregare ferro spiace agli orecchi: e deesene l'uomo astenere
perder tempo a chi più sa più spiace ». a. pucci, cent.
messer galasso, a cui il fatto spiace, / riparar non possendo a ta'furori
aretino, 1-22: se pur vi spiace, che io confessi il
fossa di romagna, a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco
de l'uom proprio male / più spiace a dio; e però stan di sutto
stropicciare pietre aspre e il fregare ferro spiace agli orecchi: e deesene l'uomo
de l'uom proprio male, / più spiace a dio. zanobi da strato [
a. verri, i-115: solo mi spiace il dolore che la tua assenza reca
dell'avarizia, e quanto questo peccato spiace a dio; quali rampolli escono dal
mare amoroso, 78: se vi spiace ch'io deggia amare, / gittate
/ tosto, che questo molto men mi spiace. serra, i-410: mi avevano
tommaseo, 3-i-288: agl'inglesi non spiace lasciare agli ionii quel tanto di libertà
che per l'amico mi raccomandò. mi spiace non aver potuto farli più prestamente.
abito piace / un volto e 'n altro spiace, / e vario ed incostante /
., / n'ho gusto, mi spiace. alfieri, 6-278: ma ci ho
doni / de l'augusto favor virtù più spiace? mazzini, 77-33: materialisti immorali
una scienza, ad una regione: spiace ai puristi, come un astratto difforme
di biada che più dell'uomo faceva spiace voi contrasto col lume della fronte affatichi la
da barberino, i-272: [forte mi spiace] colui che no impegna / mandato
fossa, / anche a voi la quiete spiace, / fra'giovanni de la pace
del zelo,... mi spiace, o signori, dovervi dir chi l'
borsieri, 232: ciò che veramente mi spiace è il pessimo incamminamento economico dato al
nebulosa. vade retro. — mi spiace non rincontrino, — si scusò lepruccio.
muse incude. passeroni, iii-99: mi spiace sol che ingombre ho queste carte /
è un traslato della lingua francese. spiace ai puristi come « locuzione da gazzettieri »
vede, ma sente che glie de- spiace onne rio; / miraeoi se vede enfenito
aggrada e 'ngioia, / tanto mi spiace poi, tanto mi noia / dalla brenta
. campeggi, 19: or sol mi spiace / l'irritrosir de la mia figlia
più venere piace. leopardi, 6-46: spiace agli dei chi violento irrompe / nel
più colto un crin, tanto più spiace; / ma quanto è lento più,
, e ove cerca di piacere così spiace. tasso, n-ii-357: con niun'
e, se al signor de zerbi non spiace, neppur don giovanni, almeno per
et a ludibrio d'una età che spiace / non si ruban gl'inchiostri ai giovenali
/ soffrii lunga stagion ciò che più spiace. chiabrera, 1-ii-185: lunga stagione
ardita / soffrii lunga stagion ciò che più spiace. marini, iv-60: non niego
riuscendo. alfieri, i-235: mi spiace soltanto che, quanto ai preti
beliuccio quel madrigalino mortuario; e mi spiace di non conoscerlo, per proporlo esempio
sai., 6-117: più mi spiace /... se per poco prezzo
de l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di
martini, 1-ii-263: una cosa sola mi spiace: temo che, se non ha
mano ': questa locuzione, che spiace ai puristi invece di 'a mano a
maldicenza. carducci, ii-6-286: mi spiace che quello sciagurato del turrini sia venuto
son caldi. passeroni, iii-99: mi spiace sol che ingombre ho queste carte /
onoratamente. agostini, 1-63: mi spiace la doppiezza con che usano quivi i cittadini
sai., 6-117: più mi spiace /... se per poco prezzo
, non restarei di morire: così mi spiace il tuo male, così fui sempre
da barberino, i-272: colui forte mi spiace / che li minuti servigetti isdegna.
: ad uomini che hanno altro a fare spiace dovere spender parole e perder tempo per
i modi cattolici. loredano, 1-31: spiace forse loro [ai sacerdoti] ch'
i-1618: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza, / che mai non
di romagna, a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco
per lui monstrato ha dio quanto li spiace / chi presumine sallir dove lui sede,
ed a chi 'ntende l'arte molto spiace: / ognun non è di tal
mia moglie. / a me certo ne spiace un infinito, / ma così porta
più ci ripenso tanto più quel disegno mi spiace: tieni il libro un po'stentatamente
siamo. carducci, ii-6-201: mi spiace della condizione di tua salute: abbiti
, / ed èmmi a noia e spiace tutto il mondo. d. frescobaldi,
/ di mia pregherà, tanto più vi spiace. giovio, ii-81: noi siamo
lingua. b. croce, ii-n-72: spiace veder... [hòlderlin] ora
d'altra parte il marito ahi quanto spiace * / e lo stomaco move ai dilicati
. gir. soranzo, lxxx-3-683: spiace all'imperator presente grandemente queste leghe e
animosa. carducci, iii-20-340: mi spiace che il signor rovani abbia sparato un
a. casotti, 1-6-21: mi spiace che la pacchia andra leggieri, / ma
di tutti grandissimamente, e molto mi spiace che quel povero vecchio, che mi
tasso, n-iii-678: io conosco che vi spiace vestirvi in quel modo che fan questi
parla. gioberti, n-ii-21: mi spiace solo che l'eredità del pariato sia
dire un motto o due non rpi spiace, se non altro per dimostrare che
importanza. carducci, iii-20-340: mi spiace che il signor rovani abbia sparato un
. goldoni, viii-707: se ti spiace partire, se non vuoi venire con
che ti dà il berti: mi spiace pel giornale,... ma per
perder tempo a chi più sa più spiace. cavalca, vii-245: non perde mai
tre linee. carducci, iii-13-357: spiace che i due versi perissero dalla facciata.
buffi. moretti, iii-694: le spiace d'essere presa per una forestiera e
richiesta. carducci, ii-5-167: mi spiace che tu non abbia ancora avuto nulla
corpo. spallanzani, i-208: solo mi spiace che la piccolezza di mie forze non
/ tanta miseria che 'l viver gli spiace. nardi, 6-12: essa stupri e
ave provedenza; / la guerra molto mi spiace, / ke frutta pistolènza. latini
mille. il suo contegno di pitocco spiace agli stessi musulmani di qui, perché è
di mia preghiera, tanto più vi spiace? libro di sentenze, 1-23:
prati, 1-186: in verità, mi spiace / quel suo politicar, quella sua
or contento di vita, / che spiace al misero, che tanto aggrada i felici
l'arme. loredano, 1-50: spiace all'amante più che ad ogn'altro la
ma forte, fortissimo ». « mi spiace, paco, ma son tre ore
trionfo. ghislanzoni, 16-315: mi spiace, gentilissima signora, che la mia venuta
. aretino, v-i-579: non mi spiace... che la inclita bona ha
l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di sotto
di prossimo. carducci, ii-7-27: mi spiace che la sua dissertazione non potrà esser
non tira nervo / vèr chi le spiace. b. corsini, 4: tolsesi
tenebre mi affligono, la luce mi spiace, il riposo mi è intercetto, il
d'altra parte il marito ahi quanto spiace, / e lo stomaco move ai
uno contra l'altro isguarda, e spiace / lo suo essere e stato e condizione
stare, -disse fiorenza; -veramente mi spiace portare questa creaturina all'umido, da
, 12-481: - perché tanto gli spiace ch'io m'empia la bocca della parola
, 8-1-98: se la cosa rassomigliata ci spiace ed è da noi abominata, parimente
piacciono gli storpi liberati e a me spiace che i liberatori de'morbi ammalino per cupidigia
andare raminga. alfieri, xiv-2-62: mi spiace che mia sorella non abbia trovato finora
messere / e, perché ciò mi spiace, / non posso aver con lei triegua
dissertazione. parini, 1027: mi spiace che alle altre infermità della mia costituzione
gir. soranzo, lxxx-3- 683: spiace all'imperator presente grandemente queste leghe,
f. frugoni, 3-iii-374: mi spiace solo che intendo dal buon dangulso il vostro
rimettere in giro una vicenda incresciosa, spiace fatto questo rifrusto.
, • 122: per verità mi spiace di proporre tanto severo argomento in mezzo
d'altra parte il marito ahi quanto spiace, / e lo stomaco move ai dilicati
ad uomini che hanno altro a fare spiace dovere spender parole e perder tempo per sì
infermar vicina. 8. che spiace perché sconveniente o offensivo (un discorso
, / forse imitar la vipera ti spiace, / movila almen [la lingua]
di romagna, a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco
una commissione: differimento, aggiornamento. spiace ai puristi come gallicismo ('renvoi')
. a. casotti, 1-6-21: mi spiace che la pacchia andrà leggieri, /
: e 'l pan ripreso dal forno mi spiace. 20. ripetuto in modo
/ d'ogni vostro disturbo assai ne spiace; / e siam venuti qua per far
, / o fille mia, ti spiace, / fille, ritorna in pace,
bada, / ché tatto crudelissimo gli spiace / e vuol che 'l suo valor con
[valdes], 176: non mi spiace, né mi par male, che
ed a chi 'ntende l'arte molto spiace: / ognun non è di tal murar
tutti lagamaresi, e sufficientemente tua legge spiace; / assai ne sparla, e la
noce: / ruvidetta e loquace, / spiace a l'orecchie e nace. lancellotti
che 'l tuo languir a gran torto mi spiace. b. corsini, 59:
: sorridendo il lion dicea; « mi spiace / per quel povero diavolo; ma
[1905], iv-428: 'saliente': spiace ai puristi questo neologismo, tanto nel
: 'i sanitari'per dire i 'medici'. spiace ai puristi, anzi 'inaccettabile'lo dice
: perder tempo a chi più sa più spiace. niccolò cieco, lxxxviii-ii-212: chi
perder tempo a chi più sa più spiace. -nell'ambito della letteratura cortese
dovere. pallavicino, 10-ii-172: mi spiace il non poter corrispondere con servirla,
, / facendomi piacer quel che mi spiace, / i'non so chi si
moretti, ii-269: non mi spiace di non aver avuto orgo
ti fia, / e, se mi spiace, lo girò scusando. dante,
da barberino, i-272: colui forte mi spiace / che li minuti servigetti isdegna.
. carducci, ii-8-150: se non ti spiace e t'incomo assai commodamente
d'altra parte il marito ahi quanto spiace, / e lo stomaco move ai
. fagiuoli, vi-149: quanto mi spiace ch'io non ho cervello, / né
da barberino, i-272: colui forte mi spiace / che li minuti servigetti isdegna.
teatro in generale, / o vi spiace il ballar singolarmente? = comp.
io dirotti, sed e'non ti spiace, / perché t'hai fatta ogni virtù
a. verri, i-115: solo mi spiace il dolore che la tua assenza reca
ii-843: né questo punto mi tormenta o spiace, / che si veggia di me
ragguaglio in proposito; e soltanto mi spiace che essendosi sollevate le provincie del mezzogiorno
dietro a quel sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice
pericolosa. codemo, 304: me ne spiace pel signor dottore.. pel vecchio
l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di sotto
tarchetti, 6-ii-664: ecco ciò che mi spiace in te, la tua spensieratezza!
a quel sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice stato
ave provedenza; / la guerra molto mi spiace, / ke frutta pisto- lenza.
, / facendomi piacer quel che mi spiace: / i'non so chi si sia
: io seguo con disio quel più mi spiace. ariosto, 1-iv-255: s'io
/ la giovanile etade in lui mi spiace. d'azeglio, 7-i-149: il soggetto
. gozzano, ii-176: tutto mi spiace che mi piacque innanzi! / ah!
tenebre mi affliggono, la luce mi spiace, il riposo mi è intercetto. g
, / ché l'atto crudelissimo gli spiace. brusoni, 9: né al duca
de l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di
: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza, / ché mai non si
ad altri, ma a se stesso spiace. tasso, 13-i-809: per servirli spiacqui
la superba lilla / so che a tutti spiace. parini, mat. [1763
: d'altra parte il marito ahi quanto spiace, / e lo stomaco move ai
: eo vegio che [amor] mi spiace e sì lo sdegno, / e
favella. parini, 1027: mi spiace che alle altre infermità della mia costituzione
. carducci, iii-20-118: più anche spiace che un nobile spirito,...
museo. non vedo / - mi spiace - altro soccorso ». -con
. epicuro, 18: se non ti spiace, di', perché ti lagni?
. grafi, 5-682: se non vi spiace, io mi vorrei sdraiare / su
berta chi- michi, se non vi spiace » insinuò un avventore che portava un
: perder tempo a chi più sa più spiace. = comp. dal pref.
di spicci. flaiano, 1-ii-516: mi spiace, signor mendicante, non ho denaro
c. fiaschi, xcii-i-233: mi spiace cne non facciano fare al cavallo la
ra, che è quello che semplicemente spiace allo stigliani, quan2- 75: m'
l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di sotto
quanto più ci ripenso tanto piùquel disegno mi spiace: tieni il libro un po'stentatamente;
/ bramo la morte e la vita mi spiace. bandello, ii-120: lascio le
razze detestate da'sardi nella comestione; spiace l'odore fetidamente salvatico della loro sostanza
odore fetidamente salvatico della loro sostanza e spiace la medesima loro sostanza stopposa. moravia
[in muratori, cxiv-6-358]: mi spiace sentire sturbato anco cotesto ducato.
. ecc. carducci, ii-18-308: mi spiace di non conoscere la lingua svedese.
i-1620: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza, / che mai non
perder tempo a chi ìù sa più spiace. a. politi, 1-682: proverbialmente
legali nell'alta italia. 'teste'spiace ai puristi, come inutile latinismo. lucini
innanzi e desidero la morte, e mi spiace di non aver ragioni per darmela.
il calore in sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice
divento più serio e più vecchio mi spiace sino alla nausea: caccio via le maschere
a. pucci, 4-280: molto mi spiace e credo che dispiaccia, / uando
-intr. agostini, 1-63: mi spiace la doppiezza con che usano quivi i
. c fiaschi, xcii-i-234: mi spiace che non facciano fare al cavallo la
.. a deformarsi così; e mi spiace che si ostini un cotal poco nella
. ariosto, 28-30: né gli spiace vederselo secondo, / e di bellezza
. a. verri, i-123: mi spiace, urbanissimo garzone, che tu in
, e che più vagli: imperiali spiace ai nobili e ai popolari. le tasse
, 17- 104: « mi spiace di aver ritardata la locomotiva », proseguì
flavio biastemiator, via più mi spiace / che se per poco prezzo
. morétti, ii-694: le spiace d'essere presa per una forestiera e
/ che adoprar mi convien quel che me spiace / e far battaglia contra a voglia
l'argento. tasso, iv-92: mi spiace di non aver conosciuto il desiderio di
d'arbitrio, di libera volontà, molto spiace a dio. nardi, 1
. moretti, iii-694: le spiace d'essere presa per una forestiera e
, n-iii-678: io conosco che vi spiace vestirvi in quel modo che fan questi che
cotal zanzarelle, / qual tanto a cristo spiace e a'suo'santi, /
è l'intelletto. la frode invero spiace più a dio perché è proprio male