le vivande / per tera, e spezò e spanse ogni ordegno. ariosto,
tanto scalterito con suoi sequaci ch'egli spezò gli armari e stracciò gli atti per
a mi fedel ottima luce. / spezò la fede e tene via deversa, /
da una gran rovina di venti, si spezò, e la nave sdrucita in mille
, 756: la nave tuta quanta se spezò, le arte delle velie cadeno in
ferara per istafeta, a san gaggio si spezò una ganba. aretino, 20-303:
era di marmo, e non si spezò. c. boito, 88: poi