esercitavano quegli atti, da'quali naturalmente sperar se ne
123: null'altro in alcun tempo / sperar, se non te sola [morte
nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. idem,
questo nome udito, e cominciò a sperar senza saper che. g. morelli,
avevo campo di allargare il mio cuore a sperar due cose per v. e.
stelle crudeli aspro tenore! / perché sperar no 'l debba unqua vitale, /
pur ami, / mi sia senza sperar dolce il languire. rolli, 514:
/ hai di temer, non di sperar cagione. idem, n-ii-477: l'
tiene un premio / ch'era follia sperar; / tutto ei provò. d'annunzio
iii-230: arido è sol del mio sperar lo stelo: / sola, se ben
. tasso, 7-33: né più sperar di riveder il cielo / per volger
che piace / all'occhio, non sperar che unito applauda / il deluso palato.
.. i qual mercede da voi sperar poss'io? caro, 4-396: dal
, iii-230: arido è sol del mio sperar lo stelo: / sola, se
terra. leopardi, 8-103: di sperar contenta / nostra placida nave in porto
stelle crudeli aspro tenore! / perché sperar no 'l debba unqua vitale, / dièr
gliel tacqui. e come profferirmegli? come sperar da sua madre l'assenso? carducci
62: se mai fu caso in cui sperar m'attenti / che a voi pur
bettinelli, i-38: e gl'italia'ni sperar poterono di piacere con un continuo ripetere
aprici / veggio, et al mio sperar chiaro e sereno / renders'il cielo
'l fin della fortuna mia / nello sperar qualche benefiziata. = deriv. da
suo padre e di sua madre non potevano sperar pace e prosperità. onofri, 121
non deveva adunque lo scherano e 'l filosofo sperar il medesimo da la clemenza da principe
/ non tempra, onde verrà, che sperar possa / refrigerio al bollor, che
57: or dove lasso! ornai / sperar deggio conforto a'dolor miei, /
.. lei mi capisce. non sperar d'averla in fretta; / ella ti
una peschiera. cesarotti, ii-430: voglio sperar che il mio brolo non soggiaccia a
non tempra, onde verrà, che sperar possa / refrigerio al bollor, che mi
aver questo nome udito, e cominciò a sperar senza saper che e alquanto a cessare
vicino. castiglione, 447: e però sperar si po che ancor la buona fortuna
, fresca e cristallina, / e da sperar buon dì per la mattina. caro
folminato e morto giacque / il mio sperar che troppo alto montava; /..
-figur. cesarotti, ii-344: vorrei sperar la pace di cui mi date lusinga
ed abbandonar l'impresa, anzi voglio sperar che queste novità mi abbino mirabilmente a
in questo foco, / senza pace sperar, in tristo pianto, / ha mutata
, iv-73: onde possa un puledro sperar di rompere quella cavezza, che il
t'offendo, e ch'io / deggio sperar che cangi la mia sorte. rajberti
5-2 (25): e cominciò a sperar senza saper che e alquanto a cessare
berchet, conc., i-153: lo sperar tolleranza in animi irrigiditi da un'antiquata
da un'antiquata presunzione, forse è uno sperar ciriege il gennaio. -tenere
, ix-607: l'arbor del mio sperar, ch'avea d'onore / cime e
di sguardi materni, senza pretendere né sperar di riaverne quel che la fanciulla non
auliver, xxxv-i-511: crediva / lo diamant sperar com'una cucola. luca pulci,
ignobile e angusto; docili sempre a sperar bene, perché sempre dediti a variare
, i-367: il giusto non debbe sperar e aspettare la mercede, essendo ben necessario
organizzato. cesarotti, ii-344: vorrei sperar la pace di cui mi date lusinga
scriver volgare. cesarotti, ii-344: vorrei sperar la pace di cui mi date lusinga
. boccaccio, vii-34: quando posso sperar che mai conforme / divenga questa donna
del figliuolo. marino, 208: sperar da te ben deve / refrigerio e conforto
animali. alamanni, 6-18-69: ponno sperar solo ritorno / l'aquile e i
ed armi tratti, / senza frutto sperar di tua contesa / o saper la ragion
pur ami, / mi sia senza sperar dolce il languire. metastasio, ii-128:
il pensier suo: felice / mai non sperar di vedermi a suo costo.
11-107: vi pare che si possa sperar bene di uno per cui difetto
a far del cuor rocca, e a sperar bene. gelli, iii-83: io
anche nelle avverse abbi a mente di sperar meglio. francesco da barberino, 3-17:
/ cresce il desire, il mio sperar vien meno / di riveder chi di dolcezza
inf., 1-45: a bene sperar m'era cagione / di quella fera
qual fama potevi tu, scelerato, sperar di acquistare al nome tuo con l'
che le desiderate tornano in male, voglio sperar nella maestà sua divina, che farà
spolverini, xxx-1-167: poi con lieto sperar lor versi in grembo / il destinato seme
e 'l vento / poi con buono sperar disegni il loco. p. f.
un volto, / che temer e sperar mi farà sempre. boccaccio, dee.
: gli effetti che se ne può sperar sono già detti. diodati, 4-47:
fulminato giace / che dianzi pace era a sperar sì ardito. marino, vii-485:
e da i mostri, / ciò che sperar, ciò che temer conviene; /
si mosse a corsa, / d'ogni sperar lasciandomi digiuno. cieco, 40-68:
pòrto / al cuor quegli occhi, che sperar lo fanno: / questo fa che
d'ogni amor terreno, / dal rio sperar, lunge io sarò. leopardi,
memoria. galileo, 3-3-398: voglio sperar che queste novità mi abbiano mirabilmente a
e '1 vento / poi con buono sperar disegni il loco, / ove al maturo
e tiene un premio / ch'era follìa sperar. d'annunzio, iv-2-410: m'
/ non tempra, onde verrà che sperar possa / refrigerio al bollor che mi
dominii, tanto era lunge che si potesse sperar principio di un regno nuovo.
le desiderate tornano in male, voglio sperar nella maestà sua divina, che farà terminare
disgiunta, onde mai non si potesse sperar frutto alcuno. imbriani, 1-232: sai
, inf., 1-43: a bene sperar m'era cagione / di quella fera
voi ne vengo a dimandar se mai / sperar debbo merzé di tanti guai. machiavelli
terra. / non sa da chi sperar possa mercede, / se gli fanno i
chiabrera, 51: dove misero mai / sperar deggio conforto a'dolor miei, /
da dozzina; / ma mi fanno sperar cose maggiori. d'azeglio, 1-373:
eletto: dico sol che molto / sperar non lice da chi tal non sia.
correan genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia. anonimo fiorentino,
su le porte, / e lubrico sperar su per le scale. poliziano, st
qual fama potevi tu, scelerato, sperar di acquistare? 2. tr
sorte, non solamente non s'ha da sperar che divenga bon cortegiano, ma non
e senza esperimento, / come potrò sperar ch'oggi vi mova / desio di fama
per cosa esperta e vera: / non sperar di vedermi in terra mai. frezzi
quella strettezza vano è per molti lo sperar soccorso da parenti o da amici,
non avrai vendetta; / tu non sperar amor. cesarotti, i-441: il sovvertire
esce dal prato / senza mai più sperar pace o ristoro, / poi nel
26: se l'evento il mio sperar pareggia, / se né la vita né
misero e infelice, / che tanto alto sperar a te non lice. tansillo,
volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel
26: se l'evento il mio sperar pareggia, / se né la vita né
quel po'di bene che io posso sperar di recare, lo recherei più spedito
: or consideri ciascuno che fausti avvenimenti sperar si possano in quella repubblica. gemelli
volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel
/ svelta è nel monte, ove sperar solea / felicitar tra le mortali spoglie
alfieri, 8-114: se il fermo sperar non toma vano, / pria che il
sannazaro, 11-187: lasso, chi può sperar più gloria 0 vanto? /
inf., 1-42: a bene sperar m'era cagione / di quella fera alla
lodi che tu hai dall'emulo puoi sperar che non siano prese come testimonianze del
scossi cadono a terra, né possono sperar durata. -piccolo fiore artificiale,
tiene un premio / ch'era follìa sperar. -furore, rabbia incontenibile,
caro, i-285: mi giova di sperar bene, ma sia che vuole;
sannazaro, 239: oh mondo, o sperar mio caduco e frale, / oh
ariosto, 208: se diverso al sperar segue l'effetto, / né per
al vento frombo, / e col lungo sperar mia vita frango. cieco, 5-47
vento frombo, / e col lungo sperar mia vita frango. / per te piagato
folminato e morto giacque / il mio sperar. molza, 1-220: il pensier mio
giace / che dianzi pace era a sperar sì ardito. filicaia, 2-1-114:
. settembrini, 1-377: non voglio sperar nulla, non voglio fissarmi con la mente
, inf., 1-42: a bene sperar m'era cagione / di quella fera
, i-33: dice: « a bene sperar la gaetta pelle »; cioè leggiadra
botta, 4-26: non si poteva sperar di resistere alla campagna con sì poca
potersene, al corso delle cose umane, sperar quel felice riuscimento a che poscia sortivano
dice: « sì che a bene sperar m'era cagione / di quella fiera »
fulminato e morto giacque / il mio sperar, che tropp'alto montava. ariosto,
giace / che dianzi pace era a sperar sì ardito. parini, 503:
non so se giovine studiante lo potesse sperar meglio. davila, 339:
dire consolazione. alfieri, x-21: sperar frattanto d'oggi in poi o fare ciò
tiene un premio / ch'era follìa sperar. carducci, 603: oh, quel
). cieco, 25-87: non sperar per questo tuo difetto, / ch'io
, 51: dove misero mai / sperar deggio conforto a'dolor miei, /
in forse, / ma di vano sperar gonfiato e pieno. rosa, 180:
in su le porte, / e lubrico sperar su per le scale, / e
/ grandinate le pene / nel tiepido sperar de'vostr'amanti, / congelate i lor
il gelo. arici, i-45: allo sperar risponde / grato l'arbor col frutto
una voce grecospagnuola, abilitandola a potere sperar col tempo l'onore di diventar grecotoscana
su le porte, / e lubrico sperar su per le scale, / e dannoso
voi ne vengo a dimandar se mai / sperar debbo merzè di tanti guai. machiavelli
è servire / segnor contra talento / e sperar guigliardone. palamedès, in: donzella
imbottitura, / ch'io non posso sperar di starvi bene. crusca [s.
lacrima, un sospiro / da matilde sperar. panzini, 1-830: il pugnale di
è di grande impaccio, / chi vano sperar perde. bembo, 92- 107:
mi struggo e pero, / senza sperar da voi pace né aita; / del
increspamenti dell'acqua. menzini, ii-253: sperar puoi, che all'immortal soggiorno /
giannone, 1-iii-266: né era da sperar soccorso da alemagna, implicata allora tra
: a me non lice / miglior sorte sperar de'doni miei: / più di
giusti, 4-ii-613: se dato m'è sperar corona / delle lunghe vigilie e della
derivano. fantoni, i-252: come sperar di sorgere / dal fango impuro del rinato
sono / per chiedervi un favor e sperar voglio / che 1'accordiate incessantemente.
a scusarlo, e vede ragioni da sperar bene di lui. -intr. essere
sera trista, scoraggiata e inchinevole a sperar male. = deriv. da inchinare
più benigna del primo tempo mi fé sperar indolciti su'monti gl'intensi rigori della
arrendi; ed osi / dirmi e sperar ch'io mi v'arrenda? al mio
. monti, x-4-561: e che sperar?... / era infranta avvilita
; / l'uno e l'altra a sperar si riconforta, / s'ac- quietan
, acciò non fosse frusto / del suo sperar; ché dal nemico ingiusto / spesso
fia sempre absente, / et io posso sperar tanto dolore, / piangerò, lasso
, inscio 'l padrone, / a sperar sì gran favore? monti, 24-550:
, assai mi piace / che insemi col sperar sia el corpo spento. tasso,
: che non avrebbe dal suo ingegno potuto sperar tommaso, qualora in cambio di farne
stanchi e scemati, non poteva prudentemente sperar vantaggio contro 45 mila interi e freschi.
fortuna amica, / olir'ogni mio sperar, ve li conduce / fuor del
, / che 'l suon fidel a ben sperar conforta. g. zane,
, e con misura / al mio sperar non iusti la staterà. =
ho lacrimata; né posso consolarmi, né sperar più alcuna sodisfazione in questa città.
, ond'io la morte / possa sperar con l'animo più lieto. sabba
con pietose larve altrui confortano / a sperar quel che forse essi non sperano. tasso
genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o e litropia: / con
leggesti al mattino onde tu possa / gloria sperar. lanzi, 1-2-36: todi poi
.. /... allo sperar leggiero / dia fine? leopardi, iii-285
, / che 'l suon fidel a ben sperar conforta. gherardi, iii-11: nessuno
vuole ordinare così: 'm'era cagione sperar bene'... ciascuna di queste
al suo germano usurpa: / così giova sperar. 8. che si addice
goldoni, xi-325: - cosa potrei sperar dal vostro amore? / -che vi
soave stile e 'l dolce canto / sperar non lice più per questo bosco,
divina /... / sempre sperar potrem tranquillo stato, / ond'abbia da
leve, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. mariano marescalco,
ti parrà. ariosto, 138: che sperar, bene amando, or non si
come potrò fra queste valli ombrose / sperar più luce, se mi fugge il
. petrarca, i-4-142: e lubrico sperar su per le scale, / e
leve, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. firenzuola, 395
: tale vista ed usato / mi fa sperar d'avere / di ben loco ed
danaro, come molte sono, da sperar d'accecarla col lustro dell'oro. salvini
mantore, / fuggendo la paura, e sperar chero. = voce della lirica
da me riceve / materia al suo sperar. botta, 6-ii-179: avendo poi trovato
perché volere a ogni patto / che lo sperar sia da matto / e che il
recitava, dicendo: « voglio però sperar che le persone / non dican ch'
paolo medesimo insegnò essere paziente, benigna, sperar tutto, sopportar tutto, non cercar
scommesse cominciò a menar tant'acqua che lo sperar di seccarla aggottando senza mai intramettere era
a la morte si mena, / sanza sperar d'aver aiuto altrui. -voler
folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. boccaccio,
1-11: come debbo più mai / sperar mercé né ritrovar conforto, / poi che
giusti, 4-ii-613: se dato m'è sperar corona / delle lunghe vigilie e della
, 28-88: non sa da chi sperar possa mercede, / se gli fanno i
debito d'un oncia; / né dovemo sperar da te [dio] perdono,
non filosofo. alfieri, 4-77: lo sperar salvezza nella fuga, senz'armi in
, da cui ben sapeva indarno essere lo sperar licenza di rendersi religioso: adunque,
casa sua raccolse, e cominciò a sperar bene, pensando che il mezzo di così
, inf., 1-44: a bene sperar pi'era cagione / di quella fera
, / quanto riso ver meglio, / sperar, ch'aver d'amica; /
di stile umano, / né tu sperar, che un àrid'osso e vano /
della umana generazione abbattuto: per che sperar si dovea di poter similmente abbattere i
con un volto, / che temer e sperar mi farà sempre. cellini, 1-30
alla sua stirpe, / lice dunque sperar? -che presenta tradizioni o dottrine
tra loro forme varie in modo da sperar di evitare certi inconvenienti o ottenere quel
fra l'oscurità di questa notte mondana sperar potiamo di conseguir nel giorno fortunatissimo dell'
, 1-i-38: quanto a me, vo'sperar che vada bene; / se no
avvezzati male, c'è sempre da sperar qualcosa. pavese, 4-131: elena non
e, benché non avesser nulla a sperar da lui, giacché un capuccino non
nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava.
454: né per altra via sperar pace più ferma che per questa:
folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. esopo volgar.
guittone, 128-13: omo non di'sperar troppo in altura / e per bassezza
sarà composto, /... sperar poss'io / che un sol momento
sposati o non sposati, non potevano sperar nulla finché ci fosse stato il padre.
l'abito alla pigrizia, si potrà sperar questo dai lor figliuoli che s'educheranno
spera, signor, (né 'l suo sperar fia vano) / dal magnanimo zio
tener la fronte in alto / e natando sperar salute ancora. erasmo da valvasone,
i-23: ne altrove bellezza / maggior sperar poteste, / folli, e tra
partir da l'ampio stuolo / e sperar d'acquistar, con altro modo,
spesso / nel più misero trova / che sperar, che temer. chiari, ii-77
aria, fresca e cristallina / e da sperar buon dì per la mattina. soderini
riposo, utilità nocente, / disperato sperar, morir vitale, / temerario timor
arici, i-45: se allo sperar risponde / grato l'arbor col frutto,
coloro seguono e favoriscono da'quali possono sperar premi maggiori e più pronti. tortora
, / o da'nudriti in guerra sperar pace. agostini, 1-54: estinti che
e senza esperimento, / come potrò sperar ch'oggi vi mova / desio di
mano. forteeuerri, ii-246: quando di sperar c'è men sembianza, / 1
è servire / signor contra talento / e sperar guiderdone, / e mostrare 'n parere
, inf., 1-43: a bene sperar m'era cagione / di quella fera
filosofico. galileo, 3-3-398: voglio sperar che queste novità mi abbiano mirabilmente a
un'altra voce: / - non sperar più gioirne in terra mai. - /
dial, da voi soccorso, / lo sperar non fia vano. / ch'io vi
* / hai di temer, non di sperar cagione. brusoni, 4: comparvero
fra l'oscurità di questa notte mondana sperar potiamo. -indizio, segno di
. boccaccio, vi-21: quando posso sperar che mai conforme / divegna questa donna
. salviati, 23-i-102: or quando più sperar poss'io grazioso doverle potere essere il
baldi, 282: né men lice sperar che ambo congiunga / di sacre nozze
palliative, dalle quali non si può sperar che una breve tregua. filangieri,
rimedio efficace non v'è neppure da sperar palliativo. periodici popolari, i-215:
servire / signor contra talento / e sperar guiderdone, / e mostrare 'n parere
niccolini, ii-460: fassi vano lo sperar salute, / se l'infermo [
, mai né piccolo peculio / né libertà sperar per me potevasi. genovesi, 1-ii-149
fingessi d'amarlo, / >tressimo sperar di ben pelarlo. alfieri, 12-329:
, inf., 1-42: a bene sperar m'era cagione / di quella fiera
polite membra e pellegrine, / ch'altri sperar godendo esser felici. alamanni, 7-ii-19
giuglaris, 293: che successo posso sperar a'miei studi, se m'è
ha di che temer, / di che sperar non ha; / e pur temendo
, xvii-123-7: per lo fiore -si de'sperar lo frutto, / e per amor
siccome la gente loro stando unita poteva sperar di salvarsi, così stando separata doveva
poesie musicali del trecento, lxxxiv-302: lo sperar nel tuo pietoso senno, / donna
d'un'oncia; / né devemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a
correan genti nude e spaventate, / senza sperar pertugio o elitropia. m.
serpenti correvan genti nude e spaventate senza sperar pertuso nel quale si ascondessero. commedia di
fiamma. tansillo, 8: tal di sperar molti anni ebbi ardimento / ch'oblio
principe in tanta debolezza che non potea sperar di far pur testa a qualunque si
/ (che copioso io non ho da sperar punto), / convien, seguendo
214: non è più tempo ormai sperar ch'io pieghi / un'alma altiera
e, benché non avesser nulla a sperar da lui, giacché un capuccino non
folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. battista,
voi far pace. goldoni, ix-686: sperar posso il padre mio placato? lanzi
. idoni. xi-1211: posso sperar, madama, / placato il vostro
l'arte, / perché l'effetto allo sperar succeda. ciro di pers, 3-334
mi conforto, / ed ecco (o sperar fido), eccone il porto.
instabile non posa / e, animato a sperar dal pio conforto, / giunger dell'
celeste. musso, ii-517: bisogna sperar la possessione del paradiso. erizzo,
; ma non posson di tal servitù sperar altro fine mai; ch'ingratitudine.
onde / soverchierai, se 'l mio sperar non erra, / e al tempo,
viva e mi consumi / senza pace sperar già mai da loro, / non pur
deve, per amare assai, / donna sperar d'essere amata mai
dio. muratori, iii-252: possiamo sperar tutto del nostro benignissimo dio, purché
campana, 2-16: ciò non avevano da sperar se non co 'l mandar qualche
in una semente di grossa tenuta ove sperar gli facevano smisurato guadagno, fu cagione
, 1-24: qui senza più sperar alcun auxilio / mi procumbo nel toro,
presunzione di chieder quello che indarno è sperar d'ottenere. bocchelli, 2-xxiii
, in luogo di pronosticare quello che poteva sperar la serenità vostra dalla congiunzione di questo
seguono e favoriscono da ^ quali possono sperar premi maggiori e più pronti. brusoni
esercitavano quegli atti, da'quali naturalmente sperar se ne potea la loro propagazione. silvestri
sussistenza di questa patria, non sapevo sperar che né turchi lo rendessero, mentre
/ che viver né morire, / sperar né disperare non mi posso; / lo
credo ch'a gran fatica si possa sperar di ricevere provvedimento tale di spagna che
olimpica, un premio che era follia sperar, lo accostare questi immortali dell'*
polite membra e pellegrine, / ch'altri sperar godendo esser felici, / per divina
di che temer, / di che sperar non ha; / e pur temendo va
, sia pur lontano, da cui sperar qualche cosa. deledda, i-949: sperava
adoro, / ch'altro non dèe sperar anima alcuna. aretino, v-1-224:
te più ch'altru'noce; / non sperar più d'aver pace o iustizia:
sera trista, scoraggiata e inchinevole a sperar male. de pisis, 1-430:
goldoni, xiii-675: quel che da poesia sperar mi lice / è il poter dir
tanto tempo in qua desideravano; di sperar ch'l'mio passaggio fosse un principio
debito d'un'oncia; / né dovemo sperar da te perdono, / se riguardiamo
condotto / che viver né morire, / sperar né disperare non mi posso; /
ed omicida, / non sapeva in che sperar. carducci, iii-1-507: ramingante al
/ de'veloci cursori; / ei di sperar vittoria ha gran cagione: / rapidissimo
parlerei a lungo del come noi possiamo sperar di far qualche cosa di reale in italia
recò vita. varano, 1-290: non sperar che sempre / con un miraeoi raro
cor d'elvira, / onde osava sperar la regia sposa. gioia, 1-ii-10:
mondo imbruna, / mi raccolgo a sperar l'ora segreta / in cui cedono i
più secondo lui non si può conoscere né sperar di conoscere. g. gozzi,
tua moglie che di ciò che all'incontro sperar possa da quei scolare, che dio
, xlviii-131: quanti e quanto confonde / sperar troppo a poco, unde / sol
, dice: « sì che a bene sperar m'era cagione / di quella fiera
sussistenza di questa patria, non sapevo sperar che né turchi lo rendessero, mentre
turchi o i persi / potranno un qua sperar di riaversi? cesarotti, i-xxv-71:
fatte..., non occorre sperar ribasso un soldo o per dir meglio risparmio
altri delle sue forze fidandosi non dèe sperar di potere sforzare un debole.
..., quale scusa potranno sperar da dio? -aggravato da angoscia
parini, 370: pensaci, e non sperar ch'altri che dio / ascolti per
molti dal loro signore, non è da sperar di ridurli facilmente. pallavicino, i-358
alma, / la quale in te sperar sempre rinverde, / a udirmi,
con questo cervello non ci è da sperar se non male, sarebbe forse bene renunziarla
alma, / la quale in te sperar sempre rinverde, / a udirmi, signor
carducci, iii-2-291: oh che dolce sperar già ne sostenne! / come da
, xx-vi-22: dèi, figliuola mia, sperar in giove, / ch'ei non
passi per ripararlo: ma non so sperar bene. botta, 6-ii-450: mosso il
da tanto tempo in qua desideravano; di sperar che 'l mio passaggio fosse un principio
di quella dello sterminio, poss'io sperar ch'ei risparmi i suoi ospiti? botta
fra l'oscurità di questa notte mondana sperar potiamo di conseguir nel giorno fortunatissimo dell'
-figur. galileo, 3-3-398: voglio sperar che queste novità mi abbiano mirabilmente a
piglia. ariosto, 8-83: -non sperar più gioirne in terra mai. - /
opera è buona: onde si può sperar che dio ne faccia riuscir buon fine
. i... 1 né più sperar di riveder il cielo / per volger d'
avrai mai bene; / no, non sperar pietà. / rompi le tue catene
no m'adagro; / e lo sperar m'avanza, e non m'aretro,
giuglaris, 293: che successo posso sperar a'miei studi, se m'è nemico
vita nell'infemo del peccato, come può sperar in punto di morte di far un
or no, onde si cominciò a sperar bene e a gridar tutti di allegrezza e
napoli. varano, 1-290: non sperar che sempre / con un miraeoi raro
. prov. sanudo, li-163: sperar nel tempo si perde il tempo, il
, la giustizia, la religione, dovrei sperar qualche aiuto a la mia infermità,
o santo, / il desiato fin sperar potrei. boccalini, iii-92: tutto quello
e leve / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. b. tasso,
stanco / de'lunghi oltraggi il suo sperar delude. guglielminetti, 2-141: con
]: ran sono coloro da cui sperar si possi, e sperandosi non rade volte
l'anima di repente / a forza di sperar schianta e si scigne. g
stampa, 91: io devrei pur sperar d'aprir lo scoglio / ch'intorno al
cominciò a menar tant'acqua che lo sperar di seccarla, aggottando senzamai intramettere, era
le zattere sulle quali... sperar d'andare alla deriva. -aspetto
debito d'un'oncia; / né dovemo sperar da te perdono, / se riguardiamo
cominciò a menar tant'acqua che lo sperar di seccarla, aggottando senza mai intramettere
scommesse cominciò a menar tant'acqua che lo sperar di seccarla, aggottando senza mai intramettere
bona amicizia. 7rissino, 2-3-67: non sperar, corsamonte,
che vii nat'era, / né lo sperar per lei suvvertir genti, / né
, che con tanta confidenza mi faceva sperar di vedere il needham? cattaneo, iv-3-65
e maledetto seme, / dal quale altro sperar che una più rea / messe di
. panni, 498: nessun ben sperar non osi, / qualunque è nato ad
il principe in tanta debolezza che non potea sperar di far pur testa a qualunque si
roselli, lxxxviii-ii-441: che debbia omo sperar per farsi etterno, / se non far
genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia: / con serpile man
lieto mio stancato passo, / certo sperar là drento, deh, una volta /
non ti ragiona, / ch'ho da sperar? si dona / ma non si
ognun dolersi, / senz'altron- de sperar mai sicurtate / che da tanti avversari e
di castel detta pieve, 1-94: lo sperar mio mi vainiente o poco, / povertà
soccorso. paolo contarmi, lii-14-225: possono sperar per la vicinità di far l'impresa
accingo; ma da chi soccorso / deggio sperar nella sublime impresa? da ponte,
terra soda e, quando cada, può sperar di rilevarsi. algarotti, 1-iv-291:
cupido / che van pensier a noi sperar bisogna. brusoni, 537: sognavano molti
a solcar viene, / in cui sperar non lice aure seconde, / te prenda
carcerati che siamo per debiti, come sperar mai potiamo la libertà da chi, rimettendoci
più volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel
alma, / la quale in te sperar sempre rinverde, / a udirmi, signor
mia. pur col bene sperar contento resto, / né credo sempre aver
la sostanza della felicità che si può sperar sulla terra consiste nella tranquillità dell'animo e
parini, 370: pensaci, e non sperar ch'altri che dio / ascolti per
cavalli, lii-3-122: non è da sperar mai che germani possino sostentar una guerra,
testa son tanto offesi che poco posso sperar salute, sendo stato quattro anni sotterra con
vii nat'era, / né lo sperar per lei suvvertir genti, / né province
alla sanguigna rota, / e t fallace sperar col van disio / spargon nel sasso
rean genti nude e spaventate / sanza sperar pertugio o entropia. idem, purg
quei sentimenti di perfidia che non posso sperar dal mio cuore. bonghi, 1-47:
cesso. baiatri, i-77: potrò sperar da voi misericordia? manzoni, pr
, sia pur lontano, da cui sperar qualche cosa. e. cecchi, 2-145
lamberto. chiabrera, 1-iv-187: ei di sperar vittoria ha gran cagione, / rapidissimo
stanchi e scemati, non poteva prudentemente sperar vantaggio contro 45 mila interi e freschi,
, 64: or so la bella ornai sperar dell'oro / antica etade e all'
correan genti nude e spaventate, / senza sperar pertugio o elitropia. 3
: null'altro in alcun tempo / sperar, se non te sola.
dante, infi, 1-41: a bene sperar m'era cagione / di quella fiera
volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel sommo
, per gli continui soccorsi che potevano sperar con la commodità del mare, avereb-
per cosa experta e vera: / non sperar di vedermi in terra mai. boccaccio
ella si leopardi, 336: quanto sperar, quanto gioir mi leva / e spe-
e con un volto / che temer e sperar mi qua e là pascoli,
risposta da vole. sperar mi diede. tasso, 13-i-585: s'
, 5-ii-376: d'umena egli mostra di sperar bene ancora, con tutto che lo
, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. dondi, 266:
e cordoglio, / quindi dal suo sperar parte delusa, / né ben scorge il
, e col metterli in buona coltura voglio sperar di rendermeli alquanto più fruttuosi.
scelerato o santo, / il desiato fin sperar potrei; / saprei partir la rosa
serbando egli fede, non dèe anco sperar fede. a. serra, 228:
: così i nostn ed i suoi senza sperar più sponda, / pugnano tra le
di quella dello sterminio, poss'io sperar ch'ei risparmi i suoi ospiti e ne
de'latoni, / mi faceva da lui sperar gran cose, / credevo che fosse
ancora, e con misura / al mio sperar non iusti la staterà. -a
dante, infi, 1-43: a bene sperar m'era cagione / di quella fiera
più lieto mio stancato passo, / certo sperar là drento, deh, una volta
. g. prati, ii-195: sperar lungo disdice in breve stanza: / gentil
, i cui stanziali ed ufficiali potessero sperar gran premi. -fisso, stabile
buonarroti il giovane, i-106: sempre sperar potrem tranquillo stato, / ond'abbia da
combinare tra loro forme varie in modo da sperar di evitare certi inconvenienti o ottenere quel
mio bel frutto: / che più sperar mi lice, / se non doglioso lutto
modelli sott'occhio che non avrei potuto sperar di fare? la stiticheria de'miei
testa son tanto offesi che poco posso sperar salute, sendo stato quattro anni sotterra con
131-13): non dèe, non che sperar, bramar tal vanto / la stridevole
inconsistenti. tinucci, 2-11: sperar d'altronde pace / che dalla luce de'
giuglaris, 293: che successo posso sperar a'miei studi, se m'è nemico
. gritti, lii-14-40: vostra serenità può sperar... d'ottener ogni cosa
da me riceve / materia al suo sperar. crudeli, 2-161: quel dolor è
i-2-287: nell'oracol di febo nostro sperar si serba, / dopo tentati in vano
animi de'fiamminghi, che è impossibile sperar di sveller tal'opinione. f.
spedizione che da un giusto e grato principe sperar si conviene. lippi, 6-2:
un volto, / che temer e sperar mi farà sempre. lorenzo de'medici,
e tiene un premio / ch'era follia sperar, tutto ei provò. -conseguire
una sementa di grossa tenuta, ove sperar gli facevano smisurato guadagno. 2.
forse, giù giù, via via, sperar., che cosa? / la sosta
ad accettar la rinonzia, perché quantunque potesse sperar d'invenir teste più rissolute per restraordinarie
): benché non avesser nulla a sperar da lui, giacché un cappuccino non toccava
secolo, nel quale poco di lieto sperar si può vedere, o di dolce,
i-25-37: riprovato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel
scroffa, 1-24: qui senza più sperar alcun auxilio / mi pro- cumbo nel
le zattere sulle quali... sperar d'andare alla deriva. 2.
leve, / e 'l mio de lui sperar falace e semo. s. caterina da
. metastasio, 1-iii-23: non potevo sperar meno della somma gentilezza e candido cuore
e farvi una delle principali figure, come sperar di riuscirvi con questo metodo?
ed alla morte, / senza mersè sperar giamai dal cielo. ariosto, 44-68:
al cor d'elvira, / onde osava sperar la regia sposa. manzoni, pr
leve, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. chiabrera, 1-iii-223
riga, / non domando altro che lo sperar mio / il qual mi tien d'
lastri, vi-251: sperar si potrebbe avanzamenti portentosi nella nostra
. chiaro davanzati, 55-5: lo sperar m'avanza, e non m'aretro,
, / con tante spese, che sperar mi resta? poerio, 1-47: non
251-10: a me pur giova di sperar ancora / la dolce vista del bel viso
fallamonica, 253: servir devoto, con sperar vivace, / allegri in le fatiche
veterinaria. lastri, vi-251: sperar si potrebbe avanzamenti portentosi nella nostra pastorizia