la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo coperse
erba: fin che l'abbaglio sia spento. cicognani, 6-90: c'era nella
, rosolate e abbrustolite sul fuoco quasi spento. abbrutiménto, sm. condizione
vecchia gigia oziosa, accanto al fuoco spento, era desolata, quel fuoco che in
/ s'accender forse cerchi il lume spento, /... / né selce
le lucciole / s'è acceso e spento / di verde in verde. baldini,
., 10-5 (436): e spento del cuore il concupiscibile amore verso la
di drento, / il fa sol perché spento / non sia da loro il foco
grande acquazzone avea rinfrescato l'aria e spento la polvere. negri, 1-709:
/ così de l'ira ogni furore ha spento / venere a le dolcissime parole.
mostrò che il valor suo non è spento, / che avea tesoro ancor molto e
se'tu, rea femina? tu hai spento il lume perché io non ti truovi
un fulgore il cielo e s'è spento e freddato toccando la terra.
tragedia nacque rozza, quando già era spento lo spirito eroico, e si perfezionò
de'cuori, e raccenderà il fuoco spento. d'annunzio, iv-2-1038: come con
quella terribile agitazione avevo col mio tremito spento il cerino io stesso, prima di
: se il vino non è in tutto spento, ed ha colore rosso corrotto e
. bencivenni [crusca]: sia spento acciaio rovente e pietre alberesi nel
/ l'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada / col
di ammorzare), agg. spento, smorzato. aretino, 4-372
sdegno in carlo rimase piuttosto ammorzato che spento. pisacane, iii-181: la prima
arturo sedicenne, ma subito contrastato e spento dalla poco tenera e poco corriva madre
questo era un inganno lunare che avrebbe spento, anemizzato, anche il rossore, anche
, de'be'vostr'occhi il lume spento, / ei capei d'oro fin farsi
apoplètico. negri, 2-587: s'era spento all'improvviso quattro anni prima, d'
4-273: l'appello fu ripetuto ma così spento da doversi domandare se chi gridava intendesse
: e, perché il giorno / spento era ornai, sì che vedeasi a pena
era appeso alla paratia e non doveva stare spento mai neppure durante il suo sonno.
l'arco del tuo ciglio s'è spento / al primo buio. silone,
., 7-8 (198): e spento il lume che nella camera ardeva,
bruciava era come il fuoco che si sarebbe spento solo dopo aver incenerito il tronco.
donna, de'be'vostr'occhi il lume spento, / e i capei d'oro
ne le luci il dolce raggio ha spento. arici, 71: siccome punte /
ghermì come un pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandellò nel fiume
ii-435: come la nube, quando è spento il sole / dietro le opache cime
già ne le luci il dolce raggio ha spento. baretii, 11-185: quel loro
il peso, ansante e coll'occhio spento, ei lo batteva senza misericordia,
serafino si accorse che il lume era spento, alzò l'aspersorio e benedisse il morto
del ponte di comando, quindi s'è spento e un volto incerto e assonnato d'
, accompagnando ogni botta con un grido spento. jahier, 223: ti raccontano del
] augusta e pudica - un astro spento, / una gran pace di morte.
nel senso di valersi non è affatto spento, ma neppure comune, e dice un
, l'acuto balbettìo del mare subito spento all'angolo di una via. alvaro,
sole; ma ormai s'era spento; ne rimaneva solo un barlume, in
doveva il cielo, fu da costui spento. ariosto, 17-30: mostra [l'
il calvo, con l'occhio spento, il naso a becco e la gola
quasi, di fame, col fuoco spento, vuota la dispensa e senza il becco
che la speme, il desiderio è spento. carducci, 514: ma il popolo
petrarca, 7-5: ed è sì spento ogni benigno lume / del ciel,
, i-136: moro, ma pria vuo'spento il fuoco mio; / il velen
l'impavide biasteme / non rianimeran lo spento sguardo / dei numi elleni sugli antichi
il colore della cenere (quindi di colore spento, incerto, che tende a confondersi
di terra / faran ch'io viva ancor spento e sotterra. manzoni, pr.
della vacca toppata d'un color bruno spento, eguale a quello di certi sigari
bisantino / combattere alla porta càrsia e spento / dar la porpora e l'aquile
solicello novembrino che cadeva blandamente dal cielo spento. = comp. di blando
oleografia. pea, 5-75: ho spento la lampadina abbagliante ed ho acceso quella
: moto che solo oggi si è spento -parrà strano fra qualche anno. palazzeschi,
bianco dell'occhio degli strabici o all'occhio spento dei ciechi: cfr. fr
: grasso, calvo, con rocchio spento, il naso a becco e la
., 2-7 (196): spento ogni lume, prestamente dall'altra parte
amor l'arco del tuo ciglio s'è spento i al primo buio per filtrare poi
, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, /
ontani e delle alberelle parevano afflosciate, spento il loro brillio. manzini, 10-20
quegli eterni brontoloni... deplorano spento presso di noi l'amore alle tradizioni
il venticel rovaio, / che ha spento il lanternone a un bruciataio. fagiuoli
bruciore della mia villania s'era ormai spento. 3. letter. luminosità
brace, brusta, minuto e leggiero carbone spento, proveniente da legna arse..
, 2-75: aveva trovato il fuoco spento e i fratellini soli in casa che «
.. in tagna, già letamaio spento. ojetti, i-322: volge a destra
avvertito. carena, i-327: carbone spento... crivellato con padella bucherata
/ buffando al lume e tosto averlo spento. s. degli arienti, 91:
tosto in lete un tanto ardore è spento? / così da la memoria smemorata /
fuoco e pioveva. mio nonno aveva spento il lume per economia. la stanza
dentro a i novaioni ha il lume spento; / or si fa rossa or pallida
conquista. pasolini, 123: spento, regredito ai padri, ti dai /
sol detto avresti e della luna / spento il chiaror: cotanta era sul campo
calmò: conobbi che il fuoco doveva essere spento. nievo, 239: -olà,
. usciva da una fessura del calorifero spento. = voce dotta, comp.
nulla da cucinare e il focolare è spento. fagiuoli, 3-5-241: se però
ratto e sicuro. in campo, / spento costui, pari alla causa io poscia
saggio, e i mordenti: tutto spento, freddo e ordinato, come le robe
alò, quel tuo figliuol che ti fu spento / su la duna a bengasi ove
rallegrassi con quelle del successo per avere spento i nimici capitalissimi ad il re, a
venendo, come sonnambuli, col sigaro spento, un fascio di telegrammi in mano.
, 13-35 (i-341): un carbone spento e tutto nero. marino, 6-44
/ che avea il colore di carbone spento. del tuppo, 461: de tanta
carbone: deludere, fallire. -carbone spento: cosa che sfigura a paragone di
di un'altra. -essere un carbone spento: una persona priva di entusiasmo,
, fetida e come carbone di legno spento, restando prosciugata e secca, benché nella
... minuto e leggiero carbone spento, provegnente da legna arse nei cammini
vegetazione, vasta necropoli di un mondo spento,... sono forze disposte
... minuto e leggiero carbone spento. = deriv. dall'incontro
... minuto e leggiero carbone spento, provegnente da legna arse nei cammini
... non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere, né
languido, e questo poi in breve sarà spento: e qui finirà tutta la pontificai
dee., 10-5 (436): spento del cuore il concupiscibile amore verso la
era una macchia biancastra come di gesso spento; lo rinvoltò nella pezzola e piantatoselo 1
nero, / ombrello frustato / carosello spento / senzatacchi / tuttotoppe, / coi
di 4 castità ', ma non è spento, segnatamente nel linguaggio ecclesiastico. riguarda
suono di dispetto simile a un garrito spento. = lat. catellus, dimin
/ che fia col sangue de'cristiani spento. machiavelli, i-558: sendo ancora
dalle fronde di cenere, d'un verde spento. 9. agg. invar.
già mostrava lo zucchero nascosto e il fuoco spento, cadevano su me senza peso.
quando il fuoco non è del tutto spento. = dimin. di cenere
uomo a cero pasquale; di sopra spento, di sotto assicurato con uno spunzone
su cui gira il capo come un astro spento. 2. che è relativo alla
armor l'arco del tuo ciglio s'è spento / al primo buio per filtrare poi
poi una nebbia piena di un chiaro spento. -essere chiaro: esservi luce
indi la valle, come 'l dì fu spento / da pratomagno al gran giogo coperse
. negri, 1-154: tutto è spento: cilindri e morse e spole: /
intorno terra ricotta, terriccio, o concio spento, dei comi, dei coiattoli,
se il vino non è in tutto spento,... con colature di seme
se si può chiamare colore il tono spento che riveste vite poco loquaci, chiuse,
diletto amico, / se pàtroclo è già spento? 6. intr. (
l'anima quasi tutto improvviso si truova spento nel cuore ogni amore del mondo, né
cecchi, 6-267: fermata la macchina e spento il motore, si chiarì la natura
., 10-5 (436): spento del cuore il concupiscibile amore verso la donna
purgar con opra, e poi tenerlo spento. s. agostino volgar., 4-84
/ ed egli vomitando, e mezzo spento / di paura, e chiamando il confessore
congiunti, altri ferito, / altri spento in battaglia, altri captivo. giordani
per noi, or che il pelide è spento. 10. intr. ant
accovaccia su la cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai odiosa a entrambi
valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo coperse
risplende, / allor che il giorno è spento, / intra le stelle rade /
terra cotta, mescolata con concime bene spento. soderini, i-372: la diritta è
eroi / foggiò se stesso il creatore spento [verdi]. idem, iv-2-530:
stato i suoi capitali. il credito era spento. giusti, 2-94: quante cadute
sepolcrale armeria, in quel forno crematorio spento da migliaia di anni, le ceneri
nebbia è come lo spicchio d'un sole spento. -ciascun braccio della croce in
petrarca, 359-36: ch'or fuss'io spento al latte et a la culla,
, quasi che nella culla medesima fu spento. parini, 590: [questo
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
danni, / viver, quand'io sarò spento e sottoterra. michelangelo, i-16:
, seduto sulla predella di un focolare spento, cercando almeno l'obblìo. deledda
terra. giusto de'conti, i-44: spento ha degli occhi bei l'altero lume
filicaia, 2-1-48: e l'odio spento, / non più giudice, no
là un giallo / lume si è spento, fumido. suonò / il tocco.
o tre giorni, l'appetito si è spento, e soffre inquietezza, nausee,
defraudato di vittime convenevoli a placare te spento, e me vivo vendicatore. dossi,
la prima rivoluzione francese,... spento ogni potere legittimo, diede lo stato
cerebro hanno sì il vigore del cuore spento, che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare
noi, or che il pelide è spento / né violenza di comandi certo /
, bigia di pelle, coll'occhio spento e un deposito di lagrime (da raffreddore
che lo stuol tutto di quei mostri ha spento, / e la sua doro tea
'apollo amico; e nello scuro e spento / ingegno mio tutta l'infondi; ed
/ ma non tornerà più quando sia spento / l'uman calore a dileguar sì
l'anno 1558. 4. spento, estinto (il fuoco, la luce
peranco spedito; requisire un forno, spento da tanti anni, lo fe'dilezzolare,
. cardarelli, 1-41: un sigaro spento che pende / fra le tue labbra /
casa, 651: felice te, che spento hai la tua sete! / meco
, 28-105: come foco talvolta pare spento, / e sanza fiamma si conserva
potevan offender gli inocenti, / e spento ogni veleno, c svelta l'erba /
letter. ant. non acceso, spento. buonarroti il giovane, 9-92
'n divide: il voglio appena / spento, s'io il veggo, ei mi
accovaccia su la cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai odiosa a entrambi
a dire le secrete / quel che spento fu in sacrato per le mani d'un
(anche dispénto). ant. spento. - al figur.: annientato,
superba, / che 'l lume di beffate spento avea. boccaccio, vii-58: io
, 1-4-5: nel terreno già disposto e spento per le opportune piogge...
restauratori della affranta sua lena, dello spento desiderio di vivere: questi farmachi..
occulto gioco, / arso e po'spento aver più vita posso. chiabrera, 290
, ucciso (una persona); spento, estinto (famiglie, stirpi, nazioni
ha... assopito, quasi spento in noi l'istinto della difesa naturale
il mortale / invidierà l'illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di
entro l'occaso. leopardi, 39-1: spento il diurno raggio in occidente, /
di vertute il chiaro germe: / spento il primo valor, qual fia il
accesa al cor, m'ha sì spento ogni vista / che la mia luce dolorosa
festivo, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
: / non creder, no, spento il valor, né doma / la sua
si provede, il lor savere è spento. vasari, i-398: fra i medesimi
un rogo fumioante su quattro pilastri neri, spento dalla pioggia e soffocato da un drappo
dir perfetto / imo amoroso gaudio a lume spento. f. f. frugoni
, poi che il gran clamore è spento, / la lunga scala d'ebano,
/ e d'ogni gloria si vedesse spento, / che l'ignorante vulgo ammirar fanno
festivo, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
petrarca, 7-12: et è sì spento ogni benigno lume / del ciel, per
primo: 10 slancio della tazza venne spento in una emisfera. 2.
pietade / le mie speranze acerbamente ha spento. ariosto, 5-69: atteso ha
giù; / e giù gli cadde spento / l'occhio e non bevve più.
/ ne l'umbilico l'un subito spento / cadé, tocco d'un colpo assai
tanti prencipi debba farli arrossire. spento un diamante, gocciate. 5
sconfortato, demoralizzato. - anche: spento, estinto, morto. amabile
ei [il lume] non è spento da qualche cagion violenta, dura tanto
mi vale, / s'amore è spento e la speranza morta / serà in
più caldi fautori della libertà, avevano spento brutalmente e (si credeva allora)
che amore in loro è del tutto spento, e a filosofare, come già detto
della francesca, se davvero si fosse spento presso di noi il seme di tanta fprza
quasi, di fame, col fuoco spento, vuota la dispensa e senza il becco
: il seme ebreo, ch'esterminato e spento, / con si fiero rigor,
pass, di estìnguere), agg. spento, smorzato (un incendio, una
relazione dei vulcani estinti. -smorto, spento (lo sguardo, l'occhio).
benché punto nel viso non s'è spento / quel lume di beltà chiara e
. chiabrera, 238: ah che spento / io non sento / il furor degli
augusta e pudica [neve] -un astro spento, / una gran pace di morte
peso umano e frale, / e fia spento il disio ch'ognor m'assale,
lampi / di molteplice lume acceso e spento, / e fra sempre incostanti ombre,
pietade / le mie speranze acerbamente ha spento. michelangelo, i-25: le fallace speranze
volontà, non fallacia / del tuo spento ieri, che inganna; / e in
tu, rea femina? tu hai spento il lume perché io non ti truovi,
/ quando che di sua vita è spento il lume. leopardi, 1-138:
fianchi rotondi del cavallo, s'è spento di colpo. calvino, 1-168: una
appeso alla paratia e non doveva stare spento mai neppure durante il suo sonno.
in me quell'ultimo / dolore anco fu spento, i e di più far lamento
gente. petrarca, 7-8: è sì spento ogni benigno lume / del ciel,
tenebre dell'ignoranza, quando non sia spento da una ragione corrotta. carducci, 1033
e resti con la vita il foco spento. tasso, 6-59: ma tosto pianse
intorno a quella, / c'ha spento il lume, il polso e la favella
, 19 (331): abbiamo spento una favilla... una favilla,
'l tizzon, ch'è presso a spento, / e sol rimasa v'è una
si provede, il lor savere è spento. bisticci, 3-77: sendovi tacque
pallavicino, 7-264: il calor febbrile è spento non solo dal fresco, ma dalla
, 5-i-14: felice te, che spento hai la tua sete! galeazzo di tarsia
tre giorni, l'appetito si è spento, e soffre inquietezza, nausee e
ai lor mariti dispietate fersi / e spento è tutto il regno femminoro / ed
lastroni di ghiaccio, di un colore spento, tra grigiastro e verdino, oscillavano qua
/ all'alba, nell'ignara anima, spento. d'annunzio, iii-2-245: il
, / narrar potrei quel numero che spento / ne'primi assalti ha quel drapel
. pulci, 28-105: foco talvolta pare spento, / e sanza fiamma si conserva
/ non è qua giù ogni vapore spento? ». / ed elli a me
era una macchia biancastra come di gesso spento. d'annunzio, iv-2-1148: il forno
verde carico nel dorso superiore, verde spento in quello inferiore); produce frutti
per tutto, / dove ancor non è spento / di gloria e libertà l'amor
: / non creder, no, spento il valor, né doma / la sua
, il qual per vero / fu spento dal figliastro su nel mondo. boccaccio
perciò dice l'autore, * fu spento... dal figliastro '. ottimo
essa il fatto? guerrazzi, iii-281: spento il lume della lanterna magica, i
però che amore in loro è del tutto spento, e a filosofare, come già
tornando a casa avevo trovato il camino spento. deledda, i-1029: poiché non fioccava
mi ritrovo innanzi a un gran camino spento. il fuoco è spento; e la
un gran camino spento. il fuoco è spento; e la cappa fiora come un
il fiore / e 'l lume hai spento, e chiuso in poca fossa.
dell'aria mentre la fendeva a motore spento, rapacemente. 7. ronzio
a lei e egli / fiumeggiava nel cielo spento / con i suoi lunghi flabelli.
l'elatere n'è compresso ma non spento, quindi havvi speme di vita. card-
ii-746: un vertice laggiù, nel cielo spento, / ultimo flagra. valeri,
tozzi, iii-20: si sedè sul focolare spento, la cui pietra era ancora calda
d'annunzio, v-2-212: il fuoco è spento; e la cappa fiora come un
, / e perché mitigato, non che spento, / né mica trovo il mio
circolare di una bomba, un orrore spento: della mota, nel fondo come polta
paggi e scudieri / a ciascun lume spento / dato sepolcro in forbice d'argento.
ardi e il foco che te accese è spento / e segui lento chi ti fugge
/ so che fia presto questo fuoco spento: / proverrà con suo danno il popol
, i fossili fiori. -estinto, spento, privo di vita. pascoli,
me quell'ultimo / dolore anco fu spento. bocchelli, 10-32: fra poco non
menzini, i-90: ei tace, / spento il fragor di tempestoso orgoglio.
suoi; / né dell'incendio mio spento è favilla. cesari [imitazione di
nell'acqua, perché se'vi fosse spento tutto in un subito, diventa tanto frangibile
. petrarca, 363-3: morte ha spento quel sol ch'abagliar suolmi: /
: quel foco ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e da l'
che, a diciotto anni, avesse già spento, in sé, ogni amoroso fuoco
, e in tutto / non è spento il vigor de'tepid'anni / pur troppo
un gatto, / un sordo sgnaulìo subito spento. 2. agitazione, fermento
638: il fuoco sacro, non mai spento, dava sempre scintille qua e là
mentr'io dubbiava, per lo viso spento / della fulgida fiamma che lo spense /
un fuliginoso e fetido avanzo di fuoco spento. parini, giorno, i-786: ei
, / arse fra'lampi fulminosi, e spento / precipitollo alla letea palude.
.); che non è ancora spento, che emana ancora fumo (i
incendiato); non essere del tutto spento (i resti di un fuoco, di
. là un giallo / lume si è spento, tumido. luzi, 1-8:
che fuma lentamente; che non è ancora spento (i resti di un fuoco,
qualità della fiamma. leopardi, 39-2: spento il diurno raggio in occidente, /
, 17: allorquando ei fu morto, spento ogni rancore, io l'onorai d'
perocché signoreggia la propria sensualità e ha spento il fuoco con la divina carità,
: ah s'io non mi sentissi oramai spento quel fuoco celeste che nel tempo della
son simili a un focherello già mezzo spento, il qual, sì come poco ristora
/ dov'e'le trasmutò a lume spento. boccaccio, vi-282: dicean:
regno, il trasse a morte, / spento in buda il fratei, l'unghero
/ l'ultimo lume per le vie fu spento / e l'ultimo 4 cancan '
gavetta '. ma non è francesismo spento; il de amicis, nel suo 'sull'
attacca al gancio d'ottone vicino al termosifone spento,... e si ordina
dir perfetto / uno amoroso gaudio a lume spento. anguillara, 1-137: deh non
parola francese risponde un vocabolo presso che spento, cioè * giaietto 'o
incendio amoroso /... / spento ha degl'anni il numeroso verno,
150 generazioni. foscolo, viii-60: spento nella terza generazione il lignaggio d'ottone
d'acqua per catena d'uomini, fu spento 11 foco. cattaneo, iii-1-42:
questa voce francese risponde un vocabolo pressoché spento, cioè 'giaietto 'o 1 gia-
10 ghermì come un pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandellò nel
molt'altri ancor, poi ch'io fia spento; / ma già morte il mio
, agg. che tende a un giallo spento o torbido. a.
3. sm. colore giallo spento. targioni tozzetti, 12-8-348: fondo
, iii-213: per tutto lo stesso colore spento,... l'erba gialliccia
vasche. 2. figur. spento, privo di vivacità (un sorriso)
per bracchi del bargello, / han spento i lumi e messo il chiavistello. foscolo
di giocare coll'inesperienza d'un giovane non spento del tutto. cicognani, 1-203:
sua remissività che si esprimeva in un tono spento di voce, risollevato dallo sguardo ancor
. le unghie spente come può essere spento un diamante, gocciate. 3
calvo, con roc chio spento, il naso a becco e la gola
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
desio di gloria antico in me fia spento. 10. che risponde largamente
sol de la mia vita ha quasi spento. marino, vii-105: tira il sole
, modo latino, che non è spento, e dimostra come la parola sincera sia
col muso alla parete, finché non fosse spento il lume. baldini, 3-184:
. ed ancor oggi questo livore non è spento nella razza greca e greco-slava.
della popolana. -inespressivo, spento, che rivela ottusità (lo sguardo
dopo la forzata interruzione della guerra e spento infine nel grigiore fascista, della lunga
, il fuoco di artificio si è appena spento sul corpo disteso della città.
orizzonte guardava indifferente come a un astro spento. -intr. cesarotti,
non alli ateniesi, che n'è spento il seme, ma a questo guazabuglio di
giù nel fondo, / perché resti affatto spento i del mio sen l'ardor profondo
e li consuma, e quante volte sembra spento, rinasce, come le teste dell'
convincere quanto fosse o ignoto, o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi
: il suo sguardo è un poco spento, illanguidito. -sbiadito.
mortale / invidierà l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite
, 16-417: il vecchio classicismo è spento: spenta la letteratura d'arcadia; la
... rendi immago / dello spento universo. g. ferrari, 8:
che il ricordo dell'immane strage abbia spento la candelina della misericordia in quasi tutte
impadronì solo del dominio, che era spento e estinto per tanti anni. davila,
impantanato [il carro] a lume spento; traballava alle stratte poderose del mulo
intrecciavano. -offuscato, velato, spento, attonito (lo sguardo).
né gli eserciti, sino che non vedesse spento il tuo seme emolo. m.
uno legno che sia inarsicciato ed è spento, questo legno è più agevole a
., 19 (331): abbiamo spento una favilla... che poteva
inceneriti cori. — svigorito, spento; cancellato dal tempo; tramontato (
tempio. saluzzo roero, 3-i-23: cadde spento / sovra quel suolo ond'ei tenea
mazzini, 51-60: il guardo semi spento, il sorriso arido dell'incredulo,
'l fior de gli anni indegnamente spento. pindemonte, ii-70: fidi
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
suo coniugale? grossi, ii-453: spento / quel raggio in me che tanto
inecclissato o spento, / ma spento no, veggo ne
inecclissato o spento, / ma spento no, veggo ne gli occhi
/ e a'funerali, e al busto spento intorno / stavano i greci.
fintelligenza, ecc.); ottuso, spento. de jennaro, 43: perché
suo danno il mago, onde fu spento, / vernano in collo alli angeli
oso amar io? niccolini, 2-1-5: spento alcun lo dice, / e nelle
. -venuto meno, scemato, spento (un sentimento, la fede,
con la dappocaggine e con l'infingardia spento anche il sangue e la successione di
scorge. petrarca, 7-6: è sì spento ogni benigno lume / del ciel per
-rimanere privo del fuoco; restare spento, inattivo. pindemonte, ii-109
che avea l'ingegno mio presso che spento; / ritorni l'alma al suo
illuminato dalla luce dello sguardo già un poco spento. pirandello, 6-17: da quella
c'è un vulcano innocuo, ma non spento. cuoce sotto. -che non
chiusi dovrem nella vagina / infin che spento ogni livor non sia? / e aspettar
perso vivacità, vitalità; isterilito, spento (un sentimento, una facoltà dell'animo
ha durato / così insensibilmente s'è spento. cassola, 2-62: insensibilmente il
che insemi col sperar sia el corpo spento. tasso, 7-13: insieme con l'
fan pur chiaramente vedere che tramontano e spento alla regai famiglia è un chiaro sole
vinto e ralle- graronsi quasi di avere spento il suo nome. meditazione sulla povertà
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
fa'-tu augusta e pudica -un astro spento, / una gran pace di morte
; / né de l'incendio mio spento è favilla. 12. ant
quando, caduto quell'impeto giovanile, spento quel fervore diabolico, intepidito il sangue
/ intepidito assai, se non è spento. batacchi, i-216: intepidito forse in
stessa, in guisa di fuoco quasi spento, per sopravvegnente lentezza e intormentimento è
/ e 'ntroducendo il suo già spento affetto. nannini, 1-64: questa
l'occhio, lo sguardo); spento, vitreo, inespressivo. bresciani,
sé il mortale / invidierà l'illusion che spento / pur lo soffermi al limitar di
cerchi la tua vittoria d'un ch'è spento! serafino aquilano, 127: invida
/ è un popolo invilir che non è spento. = denom. da vile (
guerre, per frode d'una malvagia sia spento, voi allora potrete lamentarvene in senato
si affondava in uno strato di zolfo spento ma pure caldissimo,... e
color che sanno \ l'aristotelismo è spento, le teorie filosofiche si succedono, ma
le lingue che lo laceravano d'avere spento tanti uomini dabbene per odio e paura
che occupa il cratere di un vulcano spento. -lago di sbarramento o di frana
. tasso, 7-36: il giorno / spento era ornai sì che vedeasi a pena
ogn'altra fiamma in cor m'ha spento. b. davanzati, ii-560: esca
villan cornuto. gravina, 1-34: spento con la morte d'au- gusto quasi
baciato tanto. -con lo sguardo spento, velato. brusoni, 8-69:
3. per estens. velato, spento, offuscato (lo sguardo, l'
velato di tristezza, di malinconia; spento, appannato (rocchio, lo sguardo
, e questo poi in breve sarà spento. moneti, 179: languida giace oggi
/ all'alba, nell'ignara anima spento. onofri, 11-109: ti cerco;
effe d'ulufeme / queste mani hanno spento le lanterne. 19. dimin
petrarca, 359-36: ch'or fuss'io spento al latte et a la culla,
di lavatura di piatti e di fuoco spento. -figur. carducci,
, no; che quel vigore è spento, / e desio più cocente il duol
il lione popo lare sia spento perché non rugge? credete che le passioni
v-26: c'è un leppo di lucignolo spento, un puzzo d'incenso svanito e
. aleardi, 1-74: cui fu spento il poter de la pupilla, / forse
rotto 'l nodo, e 'l foco ha spento e sparso. boccaccio, dee.
tutti germe / adone sempre, c spento, e risplendente / nelli leggiadri ricorrenti tempi
lieve, che non sa se sia / spento dolore o gioia che non fu.
nobil sangue. foscolo, viii-60: spento nella terza generazione il lignaggio d'ottone
mortale / invidierà l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite
/ lista più negra di carbon già spento. battista, vi-2-23: mira quel
mortale / invidierà l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite
mazzini, 39-179: u papato è spento: forma logora, serbato ancora per qualche
colletta, iii-25: brigantaggio, che, spento non prima dell'anno 1810, lordò
le lucciole / s'è acceso e spento. -rinomanza effìmera, gloriuzza.
bambagiuoli, xxxvii-21: uomo ch'è spento di vertute / altrui non può coregger
dee., 2-7 (196): spento ogni lume, prestamente dall'altra parte
. là un giallo / lume si è spento, fumido. moretti, i-583:
stella. petrarca, 7-5: è sì spento ogni benigno lume / del ciel per
/ e fu di questa vita il lume spento. ariosto, 43-154: de la
conforto / quando che di sua vita è spento il lume. 8. letter.
il fiore / e 'l lume hai spento, e chiuso in poca fossa. l
della sanità. guidiccioni, i-41: spento è (chi 'l crederia?)
: v. naso. -a lume spento: con i ceri spenti e capovolti
/ dov'e'le trasmutò a lume spento. -andare a spegnere i lumi
, ma ch'ad un soffio è spento. borgese, 1-427: nel fondo più
l'alba schiariva e la lucciola aveva spento il suo lumino sul valloncello.
cui è posata. sembra un mondo spento, lunare. tornasi di lampedusa, 286
/ dov'e'le trasmutò a lume spento. statuto del comune di montagutolo,
or che della mia gloria il lume è spento. brusoni, r-39: quale speranza
fanciullo, da la cella, a lume spento, / partivo quel detto:
intanto, avendo il maggior seme / spento del gran pompeo e scorsa spagna, /
splendente novello astro di guerra / giace spento sotterra. niccolini, ii-i7: composte appena
di un magma molle e caldo ma spento di vita e abbandonato al movimento
/ dopo qualche difesa al fin'è spento. -celebrato, lodato.
venezia magherò, ora vedreste un tizzone spento: la ventraia è diserta. c
sudicio e spilorcio, / magherò, spento, tutt'unto e bisunto, /.
agg. come assaettato, scannato, spento, stecchito, ecc., indica un'
di riposo; vedete ch'egli è magherò spento, dategli qualcosa; tenete, dategli
corpo poetico, assai digiuno, magro e spento di parlar figurato. 16.
che in gano il mal seme sia spento, / e pur se non è sazio
d'una bolgia dove il fuoco s'è spento; delle vestigia d'un castello maledetto
non si confida vivere se non ha spento i migliori. tesauro, 4-569:
il buon vivere antico al tutto è spento, / la giustizia è deposta da man
coi polacchi: affranto da dolori insanabili, spento l'entusiasmo... io vedo
. verga, i-292: aspettano coll'occhio spento, legati alla mangiatoia vuota, i
veglia a dire le secrete / quel che spento fu in sacrato per le mani d'
striscia un lembo vicino / al biancor spento del lago. ungaretti, ii-127: luna
/ che in zoccoli marciasse a lume spento: / e non erano più che cinquecento
. on. i. argento vivo spento. 2. ant. quartiere
quel foco ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e da l'
di martori, facendo alquanto freddo, spento ch'ebbe la candela, gli. si
. equicola, 235: era l'ardore spento, già scacciato, era l'amor
mazzini, 39-186: il cattolicismo è spento; ma voi che vegliate alla sua
. 2. sbiadito, attenuato, spento (un colore). a.
poeti: mazzettisti di versi a lume spento, che tiran su le parole a
negra può pervenire dal color naturale già spento: e allora è mortale: overo
o veramente getti l'odore quando è spento; il che non interviene nel falsificato
odore / dii ventato megalio in tuto spento. f. pona, 4-158: lavata
; secondo il mito, la madre avrebbe spento e custodito il tizzone fino a che
tempi di questa frutta ne è quasi spento il seme, non l'avendo veduta fin
quel foco ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e da l'età
'l sol de la mia vita ha quasi spento. guicciardini, iv-230: il re
cerebro hanno sì il vigore del cuore spento che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare
core / che ancor vive tesèo. spento lo disse / cento volte la fama,
con la dappocaggine e con l'infingardia spento anche il sangue e la successione di cotanti
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libei tà nei cuori
uomini maturi, doppo alcune cerimonie, spento il lume, più indegnamente che bestie
campailla, 13-22: rappresentando un simulacro spento / de l'uomo la spolpata architettura
= comp. da mèzzo1 e spento (v.). mezzostàio
. raimondi, 4-41: il mezzo toscano spento tra le labbra, canticchiava arie verdiane
/ e perché mitigato, non che spento, / né mica trovo il mio
due bei gatti di gesso sul caminetto spento, partoriti, poveri micioni, da
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi
molte sue parti molto suo mobile fu spento. michelangelo, 189: 10 ò
217: 'carbonella': minuto e leggiero carbone spento, provegnente da legna arse nei camini
reputazione / e di lor grolia è spento el fero nodo, / che sopra ogni
gli pose amore, / io sarei spento già, se non che 'l core /
. aleardi, 1-74: cui fu spento il poter de la pupilla, / forse
174: quantunque da molti secoli sia già spento per nostra miseria l'imperio romano,
oh misero colui che in guerra è spento, / non per li patrii lidi e
cecchi, 6-267: fermata la macchina e spento il motore, si schiarì la natura
e misture formar, che il lume spento / de la vita ridiero e i dì
/ e perché mitigato, non che spento, / né mica trovo il mio ardente
annullare la propria persona in un rigido e spento anonimato moralistico. arbasino, 8-132:
; / e ogni moccolo in ciel spento e ogni lume / i già stanchi guerrier
quattro faccie di carta inoliata e, spento quel po'di moccoluccio, non vi si
sorprendono, dell'oro / che s'è spento sui mogani, sul taglio / dei
di febbre dove il nascere / è spento e del perire non è traccia!
, sfinimento (un atteggiamento); spento, esangue (il colorito).
-che ha uno sguardo vuoto, spento o, anche, annebbiato, velato
1-i-319: pianse tetide bella il figlio spento / e nel cordoglio sospirando trasse / fuor
. vittorini, 1-11: tutto spento il piroscafo naviga, come cosa
lxxxviii-11-357: lipari alfine e mongibèllo è spento, / ma il mio cor lasso,
vicino / mandava ancora qualche lampo; spento / giacque al mattino. e. cecchi
pigna, 113: ohimè, chi ha spento i leggiadretti lumi, / i vezzi
il mortale / invidierà l'illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di
. ghislanzoni, 4-54: appena ebbe spento il lume, sulla opposta parete egli vide
un primo trapasso. 5. spento, scuro (un colore).
. che ha un colore smorto, spento e anche alquanto scuro (un minerale
. ghislanzoni, 4-54: appena ebbe spento il lume, sulla opposta parete egli vide
muore]. morta la serpe, spento il veleno. (di rimedi energici)
come, smembrata l'unità politica e spento apparentemente il moto nazionale, condotto con
/ e mostri me d'ogni vertute spento, / dàmmi savere a pianger come voglia
il favore og- gimai vien per vui spento / de l'orientali monstruose perle /
norma fu; / ed allor che spento ei venne / ella il moto in sé
il visionario fu trovato bianco, come spento nella calce; il motriglio del libro
le gambe e un mozzicone di sigaro spento in un angolo della bocca. de
: avevo... posato il mozzicone spento in quell'acquasantiera. e. cecchi
verde / dov'e'le trasmutò a lume spento. idem, par., 8-no
/ maga a vita richiami uomo già spento. 6. frinire.
me si mute / natura, e spento sia senso o ragione. manzoni,
legge e mutola. -interrotto, spento, venuto meno, ridotto o che
la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
che non ha cinzia, poich'è spento il giorno, / da tutti i lati
. privo di lucentezza e di vivacità; spento, smorto. chiabrera, 1-ii-70
del loro corpo somigliante ad un tizzone spento. la loro testa è piegata in
mi sentia nel petto / del tutto spento; e già da lungo tratto / giaceami
: oh misero colui che in guerra è spento, / non per li patrii lidi
sì che da menzogna il ver sia spento? tassoni, 4-11: il popol reggian
: solo, leo gettò il sigaro spento, si stirò le braccia e le gambe
per lei là dove il grigio aveva spento ogni sia pur remoto desiderio d'essere
con sette o otto peluzzi neri come spento carbone. pacichelli, 2-230: s'
: il lume / che di fresco sia spento, allor che offese / ha col
accioché il nome del morto non sia spento d'infra i suoi fratelli.
tenebroso nonessere le cose / de lo spento universo, ardi tu solo [sole
dentro a i novaioni ha il lume spento; / or si fa rossa or pallida
per la muta campagna dove risaltava il bianco spento della via. -non rotto
e dentro a'nugoloni ha 'l lume spento. buonarroti il giovane, 9-643:
già più d'uno strai di foco ha spento / nel petto mio, perché è
lume tra lor vivo e in terra spento. g. maccari, v-172: già
venezia magherò, ora vedreste un tizzone spento: la ventraia è diserta. manzoni
s'accender forse cerchi / il lume spento, / perché di novo non l'
e fu di questa vita il lume spento. tasso, n-ii-807: le fiere.
impressione. di costanzo, 50: spento il vigor che i van desir nodriva
più c'àn ditto c'amor bene à spento, / né questionar de ciò m'
, vedi il suo occhio vitreo, spento, spettrale, che ti perseguita, ti
(una facoltà); cancellato, spento (la verità); di
uscio brillò uno scampanio festoso... spento lo scampanio festoso, incrociai le braccia
lido dove l'imperio occidentale si era spento, invano invocava l'imperatore a liberare
/ e il vermiglio color del viso spento, / e il corpo in altra
rettorica. giusto de'conti, i-44: spento ha degli occhi bei l'altero lume
/ essendo ornai del sole il lume spento, /... / tornò orlando
con sette o otto peluzzi neri come spento carbone. lomazzi, 2-197: la
gli pose amore, / io sarei spento già, se non che 'l core /
baldini, i-303: con un sigaro spento da chi sa quanto tempo fra le labbra
secolo vetusto / ne le egre menti spento lieto avvivi / con gl'inchiostri tuoi
spento, vacuo (uno sguardo, un'espressione
cortesia / e di cavalleria, / spento in ogni altro, in voi torni
, / che 'l lume di beltate spento avea. vasari, i-456: si compiacque
tratto, versò tanta acqua che aria spento le fornaci de lo inferno. guarini
ogni vizio nasce quando nell'anima è spento el lume della ragione. -condizione
centuplicarsi. 2. figur. spento, venuto meno, cessato. carducci
c. i. frugoni, i-13-56: spento è d'aurisbe l'augellin diletto,
ossame; un buffo... è spento. ghislanzoni, 16-183: raccolto il
1-730: il favore oggimai vien per vui spento / de l'orientali monstruose perle /
, qui in tucto, ottenebrato e spento / di serapìs il serpentil volumine / e
caeda qui in tucto, obtenebrato e spento, / di serapìs il serpentil volumine /
govoni, 8-106: ora ch'è spento il giorno / della mia fugace giovinezza
purgar con opra, e poi tenerlo spento. marino, 1-6-3: è ver
palmate pizzicato, / fuggiva a torchio spento scoreggiando. [sostituito da] manzoni,
'palmizi esplora / un guizzo spento prima ancor che acceso. de roberto,
presente alla coscienza; che non è spento nella memoria; che mantiene una carica
or poiché il mio campion lachesi ha spento, / io palpitanti ho i rami e
i-47: la deitade di vesta, spento lo suo foco eterno, concedeo sicura da
apertura del camino quando il fuoco è spento. cattaneo, iv-3-198: raccomando
usciranno le piccole bare / a lume spento / sulla piazza marmorea del sagrato.
aria dall'esterno quando il fuoco è spento. -anche: cassetta di rame,
la mentale tristizia a quello de extremità spento m'avea che più respirare non poteva
odore / dii ventato megalio in tuto spento. = voce dotta, lat
: quantunque da molti secoli sia già spento per nostra miseria l'imperio romano, grandissima
/ lista più negra di carbon già spento. d. bartoli, 9-29-2-201: quando
i-21: già sapevi ben tu che, spento il sole / degli occhi tuoi che
quel lume era persona di famiglia. spento e messo da parte diventava l'ornamento più
. -che ha sguardo triste, spento (gli occhi). jovine,
però che amore in loro è del tutto spento. cavalca, iii- 182:
oh misero colui che in guerra è spento, / non per li patrii lidi
. « ed ora il lume è spento ». / « anche a que'tempi
perch'egli ossa e pelle e così spento / ch'ei par proprio il ritratto
ombilico con sette o otto peluzzi neri come spento carbone, disse: -se questa è
'l fuoco della fornicazione non e ancora spento nella membra nostre. aletifilo, 42
: facendo pentacoli e sigilli con un carbone spento sulla terra, che l'altra ne
esti, il qual per vero / fu spento dal figliastro sù nel mondo.
il mortale / invidierà l'illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite
il getto tremulo / dei violini, spento quando rotola / il tuono con un
d'avere ucciso qualcuno, percioché egli avesse spento un pestifero cittadino, un uomo scelerato
/ quando che di sua vita è spento il lume. vico, 4-i-898: da'
sta, vedi il suo occhio vitreo, spento, spettrale, che ti perseguita,
persa cicala, / toccato appena e spento / nel torpore ch'esala. piovene,
. -privo d'espressione, vacuo, spento (lo sguardo). pasolini,
quel lume era persona di famiglia. spento e messo da parte diventava l'omamento più
ombra); che non può essere spento facilmente, che arde impetuoso (il fuoco
cui si guardano i documenti di uno spento amore. perugino (ant.
amorei il giusto uria, / essendo spento dal padre damone / per bersabe',
però dai pesamondi soffiavasi nel fuoco male spento e promettevasi una riscossa, fuor delle
rovina / e chi pelle picchiate pare spento, / chi corre forte e chi lento
era una macchia biancastra come di gesso spento. 2. blocco di argilla
ha durato / così insensibilmente s'è spento. g. bassani, 3-117: lei
gli piantar nel fianco; / e cadde spento. pavese, 5-131: irene le
, / e chi pelle picchiate pare spento. ariosto, 14-46: patir non
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi,
la gran dimoranza trovò freddo il pignatto e spento il fuoco. bembo, 10-ix-30:
non son idio? dunque è già spento / mie foco con che il mondo
davanti. massaia, i-153: appena fu spento il fuoco, cominciò a caderci addosso
, allorché il lume di là fu spento, ed egli, piombato nella tenebra,
lxxxviii-ii-357: lipari alfine e mongibello è spento, / ma il mio cor lasso,
novello / là nel paese tosco / spento ci ha pur col tosco / quanto v'
festivo, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
le ninfe de l'italia, il foco spento / (ché 'l corpo ancora ardea
palmate pizzicato, / fuggiva a torchio spento scoreggiando. -frustato, sferzato (un
colonne del foro, e come pare tutto spento. ecco la città morta, che
, i-401: era notte. s'era spento l'incendio del bosco, il cielo
, il mondo vostro / saria già spento. boccaccio, ii-3-86: se cento
lo ghermì come un pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandeilo nel
di polvere'. 6. opaco, spento (un colore). linati,
ma in tempo curto di vita fu spento. ibidem, 895: e forse di
donne piangete: oimè quel gallo è spento, / che con lunga tenzon vi tenne
contento, / né sarà di vita spento, / poiché tanto amor gli porti.
canto d'uccelli... si era spento d'un tratto nell'afa che andava
colle quattro faccie di carta inoliata e, spento quel po'di moccoluccio, non
che la speme, il desiderio è spento. / posa per sempre. assai /
. equicola, 235: era l'ardore spento, già scacciato, era l'amor
, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, /
sua giusta positura, piagato com'era, spento. -lo stare fermo.
ha durato / così insensibilmente s'è spento. -con riferimento al brano evangelico
; deh ch'io noi trovi almeno / spento cogli altri in sì reo giorno!
e'valer poria, in tuto è spento. tommaso da faenza, xxxv-i-453: manti
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi
. -privo di vivacità, scialbo, spento (un colore); debole,
nel pracrito, ossia vulgare, ora spento esso pure da lungo tempo..
, silenzio. il motore s'era spento e la bomba cadeva... tutto
strale, / il grande orazio hai spento. -che cancella il ricordo di fatti
nella mia predata casa / a veder spento il nostro sangue e il nome. massaia
cortesia / e di cavalleria, / spento in ogni altro, in voi tomi fiorito
/ che, quando 'l mio sia spento, / pur potrò starmi in vita.
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
veggio il mio male e 'l mio rimedio spento, / il mar turbato e l'
c'è. non vedi che è tutto spento? su, dài che la signora
fa 'l tizzon, ch'è presso a spento, / e sol rimasa v'è
che avea l'ingegno mio presso che spento. amari, 1-i-184: co- testo
cam- bise e del falso smerdi, spento questo, trattarono se si assoggetterebbero al
/ ch'ogni suppremo lume gli fu spento, / brutto, vile animai fatto,
armor l'arco del tuo ciglio s'è spento / al primo buio per filtrare poi
, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, /
dell'augusta casa si sarebbe addì nostri spento. 2. per estens.
98: se 'l foco mio è spento assai, / incolpa il tuo tradire,
ne traendo che un barbottio mutolo, spento, arrochito, rinnovavan la favola del ranocchio
: si prosciuga ratto come un cratere spento; s'inflette in elastico archeggiato su-giù.
la prospettiva delle cose umane, hanno spento in me ogni rancore. montale,
cesarotti, i-xl-i-ix: da quell'eco è spento / il protervo ronzio d'invidi insetti
l'avere non solo vinto, ma anche spento due eserciti d'austria...
fra le gambe e un mozzicone di sigaro spento in un angolo della bocca, si
fa'-tu augusta e pudica -un astro spento, / una gran pace di morte.
senza più levarle nel trotto, ormai spento, le sue zampe davanti. fenoglio,
andiamo a vedere se 'l fuoco è punto spento nel quale questo mio novello amante tutto
tua penna di mille altre il grido spento. panigarola, 12: le marche
/ dov'e'le trasmutò a lume spento. boccaccio, dee., 8-7 (
c'àn ditto c'amor bene à spento, / né questionar de ciò m'è
, quando il guardiano della villetta ha spento la luce della scala e il giardino
e scura, / sotto il cielo spento, / passa come un raccapriccio di paura
, / sdegno sorge, e, lui spento, ecco che amore / nuove fiamme
ad un tempo, talché ogni debito spento uno più grave ne raccendea.
/ perché sia il giorno procelloso o spento. -rifugiarsi nella pace (dello
rade i monti, ripiega, è spento. savinio, 258: il sole
avere non solo vinto, ma anche spento due eserciti d'austria,..
/ al focolar sta sempre il calore spento, / et toserei felice tra i
caeda qui in tucto, obtenebrato e spento, / di serapìs il serpentil volumine /
ed arsiccio, come dopo un incendio spento in furia nel radore fatto dai boscaioli o
usciva, se lo raffigurava col corpo spento per terra, con la testa sanguinosa
, raggelato. -smorzato, spento (un sorriso); arrestato (il
in un raggiro / di nuvoli s'è spento. -figur. lo spazio della
, / asta feroce vibrerebbe, e spento / jacopo altrui rallegrerebbe il guardo. forteguerri
gagliardo e che ogni ramo ai paura sia spento in te. dominici, 1-10:
vedrà de'sua begli occhi il lume spento, / rancioso e vizzo il suo pulito
confondersi. cesari, 6-196: spento a malizia nell'uomo il lume della
dei nobili disordinato, infermo, non spento, tal che non era nobiltà né popolo
uno legno che sia inarsicciato et è spento, questo legno è più agevole a
/ e rapignava el lumi c'avi spento, / di viole e di gigli rifioriva
tutti; poi quando il fuoco è spento, gli uomini si tolgono forche e
/ dopo qualche difesa al fin è spento. fiamma, 284: io penso al
tosto, a quel girar, lo spento / estro avvivarsi; e quel che in
mi accolse allegro / come uom che spento in bara si ravviva. -riprendere
dopo che fummo alquanti passi allontanati, spento d'improvviso il torchio ch'aveano, minacciando
striscia un lembo vicino / al biancor spento del lago. -turbinoso, vorticoso
senza squilibrarsi; il mare stesso sembra spento. vittorini, 1-96: questa realtà di
nucleare della centrale di latina si è spento automaticamente al verificarsi delle scosse.
non diede indugio a seguitarla, ma spento ogni lume prestamente dall'altra parte le
stesso delle nazioni e delle patrie sarà spento per ogni dove, recandosi tutti gli
recinto di febbre dove il nascere / è spento. -luogo, spazio. c
scipio e cesare / manda sull'orbe spento / un redentor accento / di gloria
le lingue che lo laceravano d'avere spento tanti uomini dabbene per odio e paura
, ii-446: solo rifugio dove il cuor spento / vibri fraterno e riconosca l'uomo
1-36: ne'tempi di guido aretino era spento ancora... nell'italia qual
sempre in regresso sul lavoro / o spento in esso, lieto dell'altrui pane /
la sostiene. -privo di vivezza, spento, incerto, distratto (lo
che di vertute il seme / ha quasi spento, e le mie parti estreme,
: oh misero colui che in guerra è spento, /... /.
in tutto avesse ogni ma- rano / spento del tenimento italiano. = var.
: si prenda del gesso ben fine spento nell'acqua, ed a poco alla volta
ordine immediato di requisire un forno, spento da tanti anni, lo fé dilezzolare,
custodirono le vestali romane, e, spento, in forza di vetri ustori si doveva
spegne) oh diamine! mi si è spento. aspettate che vado a riaccenderlo.
in un breve flottaggio, poi ha spento tutto. dopo una mezz'oretta ha
, parte rattepi- dito e presso che spento in non pochi di loro. parronchi,
che il ricordo dell'immane strage abbia spento la candelina della misericordia in quasi tutte
spesso sorgevano grandi chiazze di un rosso spento che non séhibravano riflessi, perché il
né riaver quel ch'è di vita spento. -avere nuovamente alle proprie dipendenze
, catullo afferma di rassegnarsi a riconoscerlo spento. 3. riacquistare forza e
/ tra suon di augelli ne'silenzi spento. = comp. dal pref
viola, / ribalenar dello sguardo già spento. 3. figur. apparire
, ancorché benefica pioggia non abbia peranche spento il terreno, perché non potrà certamente
/ usciranno le piccole bare / a lume spento / sulla piazza marmorea del sagrato /
antica ruggine; e 'l tizzone, quantunque spento, è disposto a riconcipire il pristino
quel foco ch'i pensai che fosse spento / dal freddo tempo e da l'
'l fuoco della fornicazione non è ancora spento nelle membra nostre. esofio volgar.,
alberto che quelle brighe loro avessero già spento nel suo nascere la lega dei prìncipi
trovai? sei nato dentro un cratère spento, che si ridesterà. 8
che come el guardi tu non tomi spento, / né el mar sì d'acque
di martori, facendo alquanto freddo, spento ch'ebbe la candela, gli
/ assai scarsa. casti, 23-60: spento d'entusiasmo il primo ardore, /
, 108: questo significa che si è spento in noi ogni desiderio polemico, o
di rievocare nel dramma moderno il dogma spento della fatalità non ha mai, ch'io
io mi sentia nel petto / del tutto spento...!...
, / uno per agio lor n'aveano spento. romagnosi, 4-758: le teste
gocciole vive di pianto / rifrangevi il mio spento coraggio. lucini, 6-39: dossi
: o chiaramente, il tuo rigoglio è spento! manetta corsini [in machiavelli,
cipolle, di rigovernatura e di carbone spento. palazzeschi, 5-178: siccome proprio sopra
/ che non sia nato in questo mondo spento. -smettere un uso linguistico.
ti sorprendono, dell'oro che s'è spento sui mogani, sul taglio / dei
l'altissima e celeste strada tanto oltre spento. pigafetta, 4-68: il polo antartico
, / vedrò l'onor che, spento, ancor riluce. c. campana,
. 2. figur. definitivamente spento, esaurito, senza più vita o
in lei di crudel maltalento! / spento il lume, rimossa l'ancella, /
notte, che insieme con esse avea spento ogni chiarore degli antichi tempi. parini
porte d'un tempio, e, spento il fuoco, subito tornino a renchiudersi.
che dicono che, trovandosi forse il vento spento e rinchiuso ne le viscere della terra
3-121: poveraccio, tu sei magro, spento! mala cosa! ti rinfichiscono in
grande acquazzone avea rinfrescato l'aria e spento la polvere, vedo il signor capitano di
: quel foco ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e dall'età
gotico, fra i monumenti d'un potere spento, non parlano al secolo, e
, allorché il lume di là fu spento, ed egli, piombato nella tenebra,
diserto. mazzi ni, 31-71: spento miller, caduto per gravi ferite domenico
, 1-201: poveraccio, tu se'magro spento! mala cosa! ti rintichiscono in
amica dell'altra. -smorto, spento (un colore). dolce,
dolce conforto. -attenuato, spento (un desiderio). leopardi,
., 119: lo fuoco non bene spento si rinvigorisce con maggiore fiamma.
lontanissimo rade i monti, ripiega, è spento. -rifrangersi. fausto da
altri neri, non solo non è spento, ma vi si mantiene, e
si esercitano in altro campo. hanno spento di presta morte il bozzetto rusticano dilagato
si esercitano in altro campo. hanno spento di presta morte il bozzetto rusticano dilagato
fuggendo i miei pensieri sparsi, / e spento 'l foco ove agghiacciando io arsi
tra i sassi, ogni ricordo è spento. moravia, i-218: udì..
1-729: il favore oggimai vien per vui spento / de l'orientali monstruose perle 7
più volte ha 'l cor racceso e spento. 3. intr. anche
, essendo oscurato dalla caligine, rimase spento. bruno, 3- 451:
indefinibile, / consunto, non ancora spento, presunzione / di forza dove non è
'l foco mio non si è mai spento, / e porta in questa carta per
vicina loro. leopardi, 39-5: spento il diurno raggio in occidente, /
chiabrera, 5-70: io mi rimasi spento... però in meno di
fabbricato dell'antico tiratoio era anche più spento e silenzioso. 3. figur
. / non è a terra mezzo spento? -recipr. disarcionarsi a vicenda
nome di cristo in ogni parte è spento. tommaseo, 2-ii-371: chi da'suoi
una barbetta grigia e rognosa, l'occhio spento. 7. incerto, non
più i roghi degli inquisitori, ma i spento a lilla in petto / nacque un altro
ma io con mia virtù ne ho spento il seme, / sì che nessun più
unico scopo di starsi intorno ad uno spento camino. soffici, i-75: ripensando a
era una macchia biancastra come di gesso spento. soffici, v-2-544: di mezzo ai
levi, i-69: ghiaione trito e spento / pietra rosa dal vento / scissa dal
dai capelli tra il grigio ed il rossastro spento. = deriv. da rosso1
palmizi il getto tremulo / dei violini, spento quando rotola / il tuono con un
, ii-2-89: poiché di gen- gis-kan spento è il mio primiero / genio superior,
: la puzza è sì ria del foco spento / che chiude a lei di respirar
mi piace il dirlo perché sia affatto spento il nome suo indegno, il qual
rozzo diamante abbandonato. -opaco, spento (una gemma). bruni,
e 'n tutta italia il guelfo nome spento. libri criminali lucchesi, 20: che
di veder tosto a noi rubato e spento / il lume ch'amo e riverisco tanto
credete voi che il lione popolare sia spento perché non rugge? credete che le passioni
, soli o in coppia, di color spento, tozzi, ruvidi, orrendi.
portano alla sonnolenza. -biondo spento. p. levi, 6-209:
preferibile montarlo con oro sabbiato, più spento. 2. per estens.
, 108: questo significa che si è spento in noi ogni desiderio polemico, o
anch'io, / dirò, fui spento da'patrizi; e reo / de'medesmi
ceri che i sacristi non avevano ancora spento intorno alla statua della madonna nera.
a dire le secrete / quel che spento fu in sacrato per le mani d'un
cappa, non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere, né il
cappa, non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere né il
'l fuoco de li vizi sarà spento in questo mondo, niente dipo'la
. la brace residua di un fuoco spento da poco. migliorini [s.
e la cenere di un fuoco appena spento. = deriv. da salsa1,
destillazioni o derivazioni del fuoco elementare, spento nell'aria al primo accendersi. buonarroti
'l gregge da lei ci viene or spento, / ah, tirsi, ah noi
usciranno le piccole bare / a lume spento / sulla piazza marmorea del sagrato /
/ o quale è d'altra sanitate spento. s. bernardino da siena, 2-ii-1069
nel pracrito, ossia vulgare, ora spento esso pure da lungo tempo. de
vede che si tratta di un satellite spento! calvino, 7-15: un corpo
, / innanzi che risusciti il di spento. / sbarbicatemi il fiato, / fuor
sbiadita di cameriere smesso. -velato, spento (la vista, lo sguardo).
barbetta grigia e rognosa, l'occhio spento. -con valore avvertì. landolfi
delle serrature [delle valigie] è spento per sempre. = comp. dal
, 5-iii-603: non si era ancora spento lo scampanellio che io avevo fatto entrando
fronda, / percn'ogni lume veggio intorno spento, / né (benché spesso chiami
assol. alfieri, 1-236: -vuoi spento / atride, o me? -qual
marrone e di nero: l'insieme è spento, opaco: e la noiosa scena
, de'be'vostr'occhi il lume spento. speroni, 1-4-31: fa'che questa
delle smesse canzoni / e del schiamazzo spento / fra i notturni beoni. pascoli,
avari, il mondo vostro / saria già spento. n. tornaquinci, 7:
esistenza di vecchio gattone accovacciato sul focolare spento. = deriv. da sciampannare
/ o quale è d'altra sanitate spento. guido delle colonne volgar.,
sappiasi il caso reo, per cui fu spento, / fatelo incider sopra un monumento
levi, i-69: ghiaione trito e spento / pietra rosa dal vento / scissa dal
delgiorno, / avere svelto e scolorato e spento? g. b. strozzi il
il viso in te vedrai scolorire e spento negli occhi vedrai il lume che vago e
circostanza fosse stato riattivato il termosifone già spento da molti giorni, il signor ermanno
7 scoppianti azzurri, che dal grigio spento / saranno fiori, dopo l'acquazzone
: l'altro mi rimase quasi che spento. 22. tr. gerg
palmate pizzicato, / fuggiva a torchio spento scoreggiando. imbriani, 6-177: que'ghiottoncelli
, / e il vermiglio color del viso spento, / e il corpoin altra scorza e
... non s'era ancora spento nel vicolo, che il primo ceffone scrosciava
, o bella, come un lume spento », / dicea tra 'denti,
vieni dunque. 6. spento (un incendio). cavour,
, 10-ii-414: in tal modo ha spento / amor in me d'ogni ragione il
suoi governatori ». oh! tu sarai spento dall'arma secreta della calunnia, la
. il suo ardore... fu spento dalle delicatezze e dalla segnizie di campagna
con sette o otto peluzzi neri come spento carbone, disse: « se questa
sua gloria in fondo, / edomo e spento il gran valor antico, / ai colpi
più segno i vita e si credeva spento per sempre. -sfallire dal segno-
a dire le secrete / quel che spento fu in sacrato per le mani d'un
e alla cieca portarlo nel vocabolario dimostra spento nel compilatoreogni lume di critica: dietro la
, / s'accender forse cerchi il lume spento, / perché di novo non l'
né gli eserciti, sino che non vedesse spento d'annunzio, iv-2-333: il cavalleggere abituato
intanto, avendo il maggior seme / spento del gran pom o e
/ ma io con mia virtù ne ho spento il seme, / sì che nessunpiù teme
, o in terra / il seme è spento d'ogni tuo nemico? bacchelli,
delle buone lingue / se ne sia spento il seme. -vedere fare il
sementa, / e tanti regni ha già spento e di- condo, perché anche
da semis 'metà') 'quasi'e da spento (v.). semispinale
di luce); languente, quasi spento (lo sguardo). marino,
. 7. affievolito, quasi spento, privo di forza, di vigore,
non mi rimanga un dì di sensi spento. malpighi, 1-227: nell'apoplessia
italiano, che in quegli altri era spento o dormiva; in lui s'incarnava con
i complici; non volle e fu spento il 2 agosto in milano. -colpito
la sua voce significava ch'egli aveva spento ogni invidia; e che, senza
e sforza. / pur non è spento ancora e pur si sforza / di separarmi
tasso, 7-36: perché il giorno / spento era ormai sì che vedeasi a pena
a questa maniera: morta la serpe, spento ilveleno. ucciso il ladro (se era
macometto crudel, non ti duole / che spento sia il valor della tua setta?
mazzini, 16-147: il vecchio classicismo è spento: spenta laletteratura d'àrcadia; la letteratura
sfiorata. 6. ant. spento per effetto dell'acqua (la calce viva
affrescò, e tutto fu scuro, spento, ormai freddo, sotto gli sfregamenti delle
fiamme / e non resta che un carbone spento. di due corpi pigiati in
., e da un bito spento. denom. da gobba (v
.. /... ma ciascuno spento / di vita fosse che vi s'
del peso, ond'avea poco ad esser spento, / dritto al cielo ritorna
marinetti, 2-i-307: la conflagrazione ha spento acannonate le lampade dei filosofi e fatto tremare
nom poria divisare. / sì sono spento, pur convien che mora. dante
... succhiando il suo sigarétto spento, fece per allungargli un calcio.
facendo pentacoli e sigilli con un carbone spento sulla terra, che l'altra ne
semplice struttura, / rappresentando un simulacro spento / de l'uomo la spolpata architettura.
in pria le facce, / a lume spento simular de'lampi / irrequieti il guizzo
persa cicala, / toccato appena e spento / nel torpore ch'esala. cassieri,
con giocosi richiami. -vacuo, spento (lo sguardo); privo di espressione
dalla luce dello sguardo già un poco spento. saba, 5-253: un'infinita attonita
smaltito. -stemperato in acqua, spento (la calce). pellico,
perdere d'intensità, di vivacità, farsi spento, sbiadire (un colore);
stanza dov'era anche un caminetto, ma spento. lan 31. prov
ecc.); fisso, vacuo, spento, assente, attonito (lo sguardo
uno smorticcio grasso. 2. spento, smorto (un colore).
. che ha un colorito pallido, spento, terreo, livido sia naturalmente sia
sopra un mucchio di fieno, smorto e spento. 3. privo di vitalità
3. privo di vitalità, spento o anche mesto, addolorato (gli
o un colore sbiadito, scialbo, spento (anche con riferimento al colore stesso
letter. che ha colore smorto, spento, scialbo. g. giudici
. (ant. smorgado). spento (il fuoco, un lume);
smorzo1, agg. ant. smorzato, spento (il fuoco amoroso). roselli
è l'antico nodo e 'l foco spento / per cui già 'l cor sì caldamente
cinelli, 2-344: quel rumore soffice, spento, che facevano le pallottole quando venivano
/ tra i sassi, ogni ricordo è spento; ed io / dall'oscuro mio
: già sapevi ben tu che, spento il sole / degli occhi tuoi che in
pasquinate romane, 482: perché subito spento / che sarai della vita, e
i nuvoli. bellincioni, ii-160: spento ha più d'un sol ingratitudine. serdonati
xii-433: l'ardore di correre fu spento fin dal primo da una di quelle solenni
che quell'affetto così triste, così spento, così solitario si spegnesse nel suo
in un breve flottaggio, poi ha spento tutto... alla fine ha rimesso
sommersa alfin la sete, e sazio e spento / con essa è già de'cibi
di legna. -poco appariscente, spento (un colore). bacchelli,
23-3 (ii-211): del sol sendo spento il lume bello, / non so
2. attenuato, non completamente spento (la fiamma, la brace)
e poi che '1 sospecciar fu tutto spento, / piangendo disse. cavalca, 20-109
, 1-i-319: pianse tetide bella il figlio spento, / e nel cordoglio sospirando trasse
viver, quand'io sarò spento e sotterra. l. strozzi, 1-174
sé il mortale / invidierà pillusion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite
e un vulcano innocuo, ma non spento. cuoce sotto. gozzano, ii-173:
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi,
,... quando è bene spento, si dà al grano in luogo di
deo. / l'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada
. bersezio, 64: ecco già spento del tutto ogni raggio; digradato e
, / e cocerìali il sole, essendo spento / di quella, che sanza essa
degli agazzari, 37: trovando el lume spento e non trovando ne la casa da
), a. gg. ant. spento, soffocato (un sentimento, il
cecchi, 6-267: fermata la macchina e spento il motore, sisano e diedegli per divina
26-1: mentr'io dubbiava per lo viso spento, / de la fulgida fiamma che
grande acquazzone avea rinfrescato l'aria e spento la polvere, vedo il signor capitano
che avea l'ingegno mio presso che spento. arici, ii-28: a chi spregia
deo. / l'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada /
vostra autorità né il vostro potere può essere spento o offeso. botta, 5-317
me n'ha colpa, di terra sia spento. dante, inf, 5-107:
esti, il qual per vero / fu spento dal figliastro su nel mondo. guido
nocive. boccaccio, iii-1-10: ciascuno spento / di vita fosse che vi s'appressasse
: almanco fuss'io suto / da morte spento, allora, aspra e maligna'nardi
. paruta, 1-64: te morte ha spento, simeon? cotanto / ardisce la
crono / ora una giusta morte ha spento egisto. -in espressioni di malaugurio.
castel di mongioia, il qual fu spento. libri di commercio dei peruzzi,
peso, ond'avea poco ad esser spento, / dritto al cielo ritorna in un
. stefani, 8-43: come fu spento in firenze un trattato, del quale
arpino, 6-57: il disco s'era spento da solo, finito il ballo altre
calvino, 7-19: non s'era ancora spento questo grido che... apparve
, quasi ogni entusiasmo gli si fosse spento nel seno al precoce travaglio del sospetto.
antignano, presso il tirreno, s'è spento uno dei più nobili spiriti che abbiano
augusta casa non si sarebbe addi nostri spento. -in un'invettiva.
sottili e nuovi uomini s'è oggidì spento il mondo. 28. locuz.
spenta. = denom. da spento. spènto (part. pass
/ dov'e'le trasmutò a lume spento. boccaccio, dee., vi-10 (
): subito essa imagine diverrà nera come spento carbone e putirà di maniera che il
; / accioché 'l foco non rimanga spento, / mantice ti farò de l'aurea
.. il fuoco è ormai quasi spento. verga, 8-331: c'erano lì
povera cucina, sedette accanto al focolare spento. -inattivo (un vulcano)
monte azzelo... è un vulcano spento isolato, di forme grandiose. ferd
: vieni uccello leggero / sopra il cratere spento, / toma felice al vento.
giù a rotta di collo, col motore spento. -irrorato d'acqua, irrigato
il terreno spargere del concime fresco non spento o marcio in quantità 2.
indi la valle, come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo
era già d * ogni parte il giorno spento, / e il loco ove era
: essendo ornai del sole il lume spento, / fra molta nobiltà ch'era allo
, essendo oscurato dalla caligine, rimase spento. tasso, 7-36: perché il giorno
tasso, 7-36: perché il giorno / spento era ornai sì che veaeasi a pena
, 5-780: il giorno è tutto spento, / ma sbianca il ciel la luna
/ non è qua giù ogne vapore spento? -non illuminato dal sole,
silenziosa. vittorini, i-ii: tutto spento il piroscafo naviga, come cosa inerte
defunto; ucciso (anche nell'espressione spento di vita). dante, purg
, 23-40: giaceva pinabello in terra spento, / versando il sangue per tante ferite
ben vuo'che pria facciate al duce spento / successor novo, e di voi
alfieri, xv- 74: vuoi spento / àtride o me? carducci, iii-1-189
terra si raffreddava attorno al suo corpo spento. p. levi, i-27: da
giaccio io, micca partigiano, / spento dai miei compagni per mia non lieve
, 1-x-49: s'io son morto e spento, / lo corso di mia vita
/ quest'angelica forma, per cui spento / riputo me, se 'l mie auro
poder gli pose amore, / io sarei spento già, se non eh''l core /
cade in seno a la terra e resta spento. tapini, x-1-1024: somigliavano
gialla ironica nello spaccato d'un pianeta spento. alvaro, 2-14: sembra un
alvaro, 2-14: sembra un mondo spento, lunare. piovene, 30: «
vede che si tratta di un satellite spento! » 4. che è
/ e il vermiglio color del viso spento / e il corpo in altra scorza e
urina negra può pervenire dal color naturale già spento: e allora è mortale. algarotti
ne'verdi e negli azzurri presso che spento. ojetti, ii-620: a michelangelo,
un colore unito, di un giallo spento. malabarte, 7-43: il grigio spento
spento. malabarte, 7-43: il grigio spento dei muri del gran tennis coperto.
, soli o in coppia, di color spento, tozzi, ruvidi, orrendi.
iesù 'nvolge ('l viso ha palido e spento) / con un lenzuol che dal
dalla porta socchiusa con un sor- risetto spento. 5. fioco, appena
, accompagnando ogni botta con un grido spento, simile a quello degli abbattiteli d'alberi
, 2-344: era quel rumore soffice, spento, che facevano le pallottole quando venivano
il getto tremulo / dei violini, spento quando rotola / il tuono con un
che amore in loro è del tutto spento, e a filosofare... è
spente. chiabrera, 1-ii-73: mai spento / un momento / vidi in voi l'
volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi,
: quell'ardor che da te nacque è spento. pascoli, 144: pensa:
, che non sa se sia / spento dolore o gioia che non fu. d'
clamoroso, lo trovai quel giorno muto e spento. g. bassani, 5-323:
e adolescenza sua pigro e d'animo quasi spento vilissimamente esercitò. niccolini, iii-44:
niccolini, iii-44: ingiuriato e non spento, meditò nel suo breve esiglio ira e
2-373: se il mio cuore non fosse spento alle follie dell'amore, io delirerei
8: parlano i morti. non è spento il cuore / né chiusi gli occhi
mani schiuse nelle mani / e lo spento aspettare senza quiete / arreso a fantasmi
. monte, 1-9-1: ai come spento son oimè lasso, / da tutto bene
/ e mostri me d'ogni vertute spento, / aàmmi savere a pianger come voglia
bambagiuoli, xxxvii-21: uomo ch'è spento di vertute / altrui non può coregger
/ e qual è d'altra sanitade spento. altoviti, lxxxviii-i-160: gli occhi
/ non mi rimanga un dì di sensi spento. b. fioretti, 2-5-88:
corpo poetico assai digiuno, magro e spento di parlar figurato. -vuoto di persone
mai! il mondo non è mica spento d'uomini, ve'. michelstaedter, 348
meglio: l'altro mi rimase quasi che spento. verga, 8-210: don diego
quello che ora è quasi del tutto spento. bernari, 3-126: bianca ed anna
, la testa pesante, l'occhio spento, il passo greve, l'aria triste
abboccavano affamati nella paglia, coll'occhio spento. -abbagliato. dante,
26-1: mentr'io dubbiava per lo viso spento, / de la fulgida fiamma che
: egli è ossa e pelle e così spento / ch'ei par proprio il ritratto
aspetto, sebbene sparuto e tenue e magro spento, cosa che dispiacesse. cantù,
3-121: poveraccio, tu sei magro, spento! mala cosa! -di
sudicio e spilorcio, / magherò, spento, tutt'unto e bisunto, / ch'
mia cittate 7 il legnaggio di lei spento non sia. calandra, 1-11:
roba da chiodi! se il casato fosse spento pubblicherei un volume interessante.
suoi vogliono che egli sia del tutto spento della memoria del suo autore. sacchetti,
talento / vuol ch'ogni nome tuo divegna spento. boiardo, 2-13-42: il re
fia il suo onor, che è quasi spento. g. stampa, 87:
avute da vittorio a napoli e il quasi spento brigantaggio dàn- no buone speranze di quelle
: quantunque da molti secoli sia già spento per nostra miseria l'imperio romano. lanzi
contrastava con quello di lui, pigro e spento. -smorzato, piatto (uno
tu sia minata e di quale libro sia spento il tuo nome. g. morelli
de l'alme luci amate / che spento resterebbe il gioir mio. campanella,
dolorosa malattia nelle sue case, ovvero spento dai troiani sulle navi degli achei.
in un breve flottaggio, poi ha spento tutto. dopo una mezz'oretta ha
gialla ironica nello spaccato d'un pianeta spento. spettralità di burroni grigi armati di
uscio brillò uno scampanio festoso... spento 10 scampanio festoso, incrociai le braccia
): andò la pasqua come ebbe spento il lume e introdusse messer gregorio, il
se'accorta / e hai da. tte spento ogni consiglio vano. boccaccio, vii-80
. 2. spinto2, v. spento. spintonaménto, sm.
spiraglio di sole era chiuso. ogni riflesso spento. fenoglio, 3-42: la strada
cerchi la tua vittoria d'un ch'è spento! catzelu [guevara],
il caffè], 131: era già spento da molti secoli in grecia ogni spirito
illanguidir ne'verdi e negli azzurri presso che spento. targioni tozzetti, 12-8-350: in
: vedrà de'sua begli occhi il lume spento, / rancioso e vizzo il pulito
26-3: mentr'io dubbiava per lo viso spento, / de la fulgida fiamma che
che usciva, se lo raffigurava col corpo spento per terra, con la testa sanguinosa
che sensualità disgustosa. pratolini, 10-239: spento il motore, si sentì un disco
, 19-10: il globo spugnoso del microfono spento riappariva un aggeggio inutile.
se 'l gregge da lei ci viene or spento, / ah, tirsi, ah noi
di fuoco, il vesuvio si era spento. dessi, 9-146: quando, nel
fa 'l tizzon, ch'è presso a spento, / e sol rimasa v'è
men lo stoppino e la cera / e spento il lume de la prima schiatta,
, / ottone e guottibuoffi ognun è spento. biringuccio, i-74: 1'non mi
/ ogni atto pio di padre avendo spento, / prese 'l coltello e tristo
ubbriaca! » rispose sganzerla coll'occhio spento e la voce strangolata. marchesa colombi
usciranno le piccole bare / a lume spento / sulla piazza marmorea del sagrato /
, / ogni nostro aversar fie strutto e spento! garopoli, 10-63: così questi
in modo che il romito a lume spento e a fuoco ricoperto vedeva e sentia
quasi che dal loro gravame possa venir spento il mio talento di artista. n.
non morto ancor, ma ben di vita spento. 3. che emana un
tenuette e breve, / occhi di carbon spento e di cristallo. boccaccio, dee
, già da tempo, s'era spento ogni affetto: e poi, da quando