vendita (v.). spenditóre (ant. spendadóre, spendedòre, spendetóre
c., 22-2-8: non sono io spenditóre sconcio, ma questa città richiede grandi
uno era avarissimo, l'altro larghissimo spenditóre. boccaccio, viii-2-232: questo basti
, iii-218: siila, intemperante e spenditóre, riformò la vita de'suoi cittadini
partire da venezia >er essere strano e spenditóre smoderato. foscolo, xviii-113: gnoro
potevano contenersi nello stesso nome di male spenditóre o dismisurati nello spendio. -per simil
lo speroni, solertissimo raccoglitore e larghissimo spenditóre delle più fine e più varie e molteplici
signore e questore (cioè ricevitore e spenditóre dell'avere del comune). cavalca,
. giovio, ii-81: ha compratore sive spenditóre lombardo, coquo parigino, buttigliere borghignano
e men parole. / -mando lo spenditóre a prenderle a dirittura. tommaseo [s
uno valente architetto e l'altro provveduto spenditóre. carducci, iii-13-51: erano nella compagnia
, un cuoco e sottocuoco, uno spenditóre, un sartore, un barbiere, due
vangeli che giuda scariotto era camerlingo e spenditóre de'beni loro dati per dio.
cuochi e guat- teri, barbiere, spenditóre, canovaio. statuti di siena volgar.
, retomi poi in esso palazzo per spenditóre. sozzini, 404: il cavalier de'
il cavalier de'donati vendè al loro spenditóre [della nuova signoria] una botte di
buon uomo, cui ella aveva fatto spenditóre a'poveri, quando si venderono le
sì » « or sappi che tu se'spenditóre di dio. » -con riferimento