di verno, e che hanno lo spazzo lastricato o ammattonato. berni, 117:
dante, inf., 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa.
teneva, io sbalzavo nel mezzo dello spazzo! ariosto, 36-50: la battaglia
ben luminose, e quivi era lo spazzo disiguale et aspro, et eravi grande oscurità
in una tavola o ne lo spazzo voglia cavalcarle. sassetti, 81-254: fu
, e sì le pareti come 10 spazzo e fondo sieno imbiutate di smalto di mattone
dante, inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa,
le pareti, il tetto e lo spazzo è di calamita; e perché la calamita
dalle pareti, come dal tetto e dallo spazzo, per modo ch'ella istà nell'
conche sottosopra, che paiuoli in lo spazzo, che candellieri sporchi? del bene,
quattro torrioni rotondi, ai quali sullo spazzo corrisponderanno quattro insigni monumenti. d'annunzio
. senza pavimento, e con uno spazzo ineguale, umido anche a mezza estate,
sarpi, i-2-114: per lo spazzo passato io avventurai ima direttiva a vostra
di legni cedrini e d'ebano; lo spazzo della quale con diversificata materia era distinto
gubbio, 193: s'io veggio lo spazzo e le mura e le gradora,
di viaggio..., distesi nello spazzo dell'oratorio, da tutti adomandino orazione
« spaldo » in romagna è chiamato uno spazzo d'alcun pavimento espedito; e perciò
carnati quand'è vergheggiata ponendola in sullo spazzo distesa l'una faldella sopra l'altra
dante, inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa,
dilatate falde dì fuoco infin lo spazzo son cadute. -folgore, lampo
dante, inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa,
, a mucchio o seminati per lo spazzo delle vie]. guerrazzi, 6-163:
col fioretto e lo faceva girare per lo spazzo come una trottola. parini, 314
nelle quali non ci assegnò altro che lo spazzo, ed in ognuna una gabbia grande
[la gorgiera] e gittolla per lo spazzo. malvezzi, iv-261: s'inferma
molesta, / sendo milone nel presente spazzo, / fe'sì che fu di berta
... era in su lo spazzo pieno di stuoie bellissime e di giunchi
via e quanta terra prese: / lo spazzo della sala graffiòe / e 'n terra
qui raduniam consiglio, su l'orribile spazzo / a l'ombre ignave, su le
, 21-1 (362): il suo spazzo disse che fue di cristallo, ed
noi calcheremo co'piedi, si chiamerà spazzo. vasari [tommaseo]: i fregi
). aretino, 10-49: lo spazzo infuocato da la frequenza de i propri
la volta de la stanza e lo spazzo, fanno uno infrascato di frasche d'arbori
che noi mettiamo i piedi sul lucido spazzo di legno intavolato e inverniciato, il
[la gorgera] e gittolla per lo spazzo. c. dati, 3-93: fingendosi
le lande. daniello, 93: lo spazzo, il pavimento e suolo di essa
[crusca]: quello lastricato, ovvero spazzo, che tanto era vile, lo
sarpi, i-2-38: le lettere di questo spazzo hanno patito un incontro cattivo, ché
dante, inf. 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa. boccaccio
non ha palco, ma il suo spazzo è più alto che l'altra terra diece
, buttò gli abiti qua e là sullo spazzo, entrò con mal garbo nel letto
hanno mangiato i baccelli, e io spazzo i gusci ': altri ha raccolto il
). cagna, iii-194: nello spazzo del sagrato, sulle ampie gradinate,
matte piattonate con la persona ne lo spazzo; altri giunto al mezzo si ferma
: nota che 'l pavimento è lo spazzo... che co'piedi si conculca
qui raduniam consiglio, qui ne l'orribile spazzo / a l'ombre ignave, su
., 5-2 (117): lo spazzo [della sala di priamo].
cascare, e dipoi nettamente da lo spazzo il ricoglieno. roseo, iii-16:
: fanno [in un camino] uno spazzo che penda alquanto in verso il mezzo
verb. da oapóto 'scopo, spazzo ', con a- privativo.
conche sottosopra!, che paiuoli in lo spazzo! ventura rosetti, 1-76: mettila
, 1-9: se fai palco o spazzo da verno, fallo o di mattoni o
il palazzo] palco, ma lo spazzo è alto più che l'altra terra bene
; pareggiati i fondamenti al piano dello spazzo, usarono porvi sopra un mu- ricciuolo
anima mia s'è congiunta con lo spazzo, fammi vivo secondo la parola tua.
dove nota che 'l pavimento è lo spazzo di terra, di pietra, o di
. cesari, ii-353: tutto lo spazzo del pavimento era occupato di que'prostesi
agazzari, 23: non aveva rotto dello spazzo se non al pelo quanto gli era
meno, contrapesando l'utile nel gran spazzo che ne faranno con la perdita che
'pianetto': per pianerottolo, ossia quello spazzo che è in cima alle scale, è
matte piattonate con la persona ne lo spazzo. -manata inferta con il palmo
, 21-1 (362): il suo spazzo disse che fue di cristallo ed ancora
molesta, / sendo milone nel presente spazzo, / fé sì che fu di berta
gallerie i semi del frumento disseminati sullo spazzo. zena, 3-81: la processione
collo sguardo fisso su d'una quadrèlla dello spazzo. faldella, 1-134: aveva [
ridotti, dove quasi per tutto lo spazzo sorgono fontane, le cui acque raccolte
qui raduniam consiglio, su l'orribile spazzo / a l'ombre ignave, su le
dante, inf, 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa.
la volta de la stanza e lo spazzo fanno uno infrascato di frasche d'arbori
sarpi, i-2-38: le lettere di questo spazzo hanno patito un incontro cattivo, ché
23-71: non pur una volta, questo spazzo / girando, si nnfresca nostra pena
riposa da ongni sua fadiga, e lo spazzo di questa loggia si è la conscienzia
su la paglia puzzolente o sul nudo spazzo, facevano cucina e lavanderia, mangiavano
. umano è detto pavimento, ovvero spazzo; con questo corpo s'è congiunta l'
dove non è da sedere, onde lo spazzo infuocato da la frequenza dei propri piedi
. cagna, iii-194: nello spazzo del sagrato, sulle ampie gradinate,
, / che, china su lo spazzo del sacrato, / mormora preci alla vergin
lucia, 608: lo spazzo sparso e talvolta ingombro di mobili,
, fermo e lucia, 608: lo spazzo sparso e talvolta ingombro di mobili,
non mi teneva io sbalzavo nel mezzo dello spazzo! della porta, 5-95: con
'scalario': la calata del porto dallo spazzo... e dalle banchine..
come quello che è cominciato per lo spazzo del duomo a piei le scalelle dell'
forze. aretino, 10-50: lo spazzo infuocato da la frequenza dei propri piedi
avea / a tenere, e sul spazzo il sciorinava. parini, 479: poi
sede, in una tavola o nello spazzo voglia cavalcarle. f. pallavicino, 3-ii-259
è attaccato, caschi buona parte ne lo spazzo, scrul- lano le predette frasche e
fanno cascare, e dipoi nettamente da lo spazzo il ricoglie- no. citolini, 320
per delicatezza di marmo o perisdrucciolo del delicato spazzo si contorce, isvolgendosi ladifesa de'piedi,
nel bottaccio, sì lo gittò nello spazzo della nave, dicendo che di sìe fatta
li sarò più di tedio per questo spazzo, ma facendo fine li bascio la
. giambullari, 8-44: la larghezza dello spazzo suo tra la ripa e la sfondatura
guglielmotti, 830: 'siluripèdio': quello spazzo che da terra e da mare
sug- gezione e servitù si procuri lo spazzo del vino e del sale, sarà
dante, inf, 14-15: lo spazzo era una rena arida e spessa /
spàcio, spàzio, spazo, spàzzio, spazzo), sm. vendita,
avevano potuto lavorare per esser cessato lo spazzo delle merci. a. l. moro
scritto a vostra signoria per questo medesimo spazzo assai. caro, 12iii- 113:
callegheri... che alla decisione e spazzo fatto per questo collegio [de'presidenti
[rezasco], 118: segue lo spazzo o di taglio o di laudo della
di muoversi senza il pagamento del suo spazzo. 19. locuz. -avere
sarpi, i-2-38: le lettere di questo spazzo hanno patito un incontro cattivo, ché
: 'spaldo'in romagna è chiamato uno spazzo d'alcun pavimento espedito. buonarroti il giovane
e, studioso, li asetta in netto spazzo. bibbia volgar., x-378:
spasso (ant. spaso, spazzo), sm. attività piacevole,
giustiniani, 154: fingendo di andare a spazzo ad un suo giardino fora della porta
. m. cecchi, 1-ii-101: -io spazzo qui, / che ci era come una
1-1-410: ruggier loria entro pochi giorni spazzo il rimagnente della flotta nemica. bollettini
falso dire, amico, da me lo spazzo. moscoli, vii-775 (5-6)
m'occupo de'fatti degli altri; io spazzo davanti al mio uscio. -spazzare
secondo altri, de- nom. da spazzo. spazzare2 e deriv.,
ricciardo da cortona, 1-29: lo spazzo di questa loggia si è laconscienzia, la
dante, inf, 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa. guiniforto
/ sì che di morti copriva lo spazzo. machiavelli, 1-viii-278: magnifico e
1-viii-278: magnifico e spazioso era lo spazzo. porcacchi, i-276: quasi per tutto
porcacchi, i-276: quasi per tutto lo spazzo sorgono fontane, le cui acque raccolte
un fiume. giordani, i-14: dallo spazzo del foro per 17 scaglioni ascenderete all'
fermo e lucia, 608: lo spazzo sparso e talvolta ingombro di mobili,
i molti mirmidoni suoi, / in uno spazzo ove tonde sciacquavano contro la spiaggia.
: spaldo in romagna è chiamato uno spazzo d'alcun pavimento espedito. cesari, ii-353
. cesari, ii-353: tutto lo spazzo del pavimento era occupato di que'prostesi.
gubbio, 1-347: s'io veggio lo spazzo e le mura e le gràdora,
polo volgar., 4-245: tutto lo spazzo delle camere è coperto d'oro.
, 21-1 (362): il suo spazzo disse che fue di cristallo ed ancora
il tempio, dove nel mezzo dello spazzo trovarono questa bruttura. boiardo, 1-8-4
teneva, io sbalzavo nel mezzo dello spazzo! marino, xii-570: v'è nondimen
xii-570: v'è nondimen gettato su lo spazzo / un certo pagliariccio over un sacco
, il voglio »; / in sullo spazzo i bicchier getta in pezzi. carrer
la gentildonna ad ogni picciolo sconcio nello spazzo e ne'soffitti affrettavasi dirmi: « provvederemo
buttò gli abiti qua e là sullo spazzo, entrò con mal garbo nel letto,
, / di pietre preziose pien lo spazzo, / quiv'è la sagrasti * e
da ongni sua fadiga, e lo spazzo di questa loggia si è la conscien-
terminò la cena. ma per dare qualche spazzo ad un'assemblea così florida, fé
, in /., 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa, /
o quattro spilloni che, cascando sullo spazzo, lasciavano aperta una breccia nelle cortine.
dell'arte senese, i-51: faranno lo spazzo della detta volta a spini, di
fatto, / cadeva tramortito ne lo spazzo. sacchetti, vi-134: costanza vede
li sarò più di tedio per questo spazzo, ma facendo fine li bascio la
tiro linee, e così rimane lo spazzo diviso in molti piccioli quadrangoli. p.
vecchia isdentata? paioti però ricolta in lo spazzo? e così rin- crescevole ch'io
canale e da quello cadendo ne lo spazzo de la fucina ivi si rauna insieme.
vostra signoria con mie lettere per questo spazzo, il gusto però che sento trattando
sosteneva la lampada e che si rovesciò sullo spazzo. g. bassani, 5-148: